Photokina 2018 – Nikon

Lo stand Nikon era in un padiglione di fronte a quello di Canon, ma come al solito diverso per non mettere i due amici-nemici vicini.
Lo stand era molto grande e con larghi spazi, dominato dai due banconi uno dedicato alle nuove mirrorless, ma intitolato Z7 e l’altro alle reflex, ma intitolato alla D850. Dall’affollamento ben diverso tra i due si capiva subito che l’interesse del pubblico era tutto per la Z7.
Questa è stata lanciata con il motto “Capture tomorrow” che dominava tutto lo stand, stanamente simile al “Capture the future” di Canon. Si saranno messi d’accordo?
Nello stand era comunque presente tutta la produzione Nikon per quanto riguarda reflex, mirrorless ed obiettivi. Le reflex e le mirrorless era possibile provarle, anche se non era previsto un apposito set di prova, e ce n’erano molte a disposizione, mentre non era previsto un bancone per la prova degli obiettivi.

Delle poche altre fotocamere Nikon, compatte impermeabili e bridge, non si vedeva traccia. Le Nikon 1 sono sparite.
Come per altri stand c’era un grande auditorium, forse il più grande, sempre molto frequentato.

Z7 e Z6

Con una piccola attesa sono riuscito ad esaminare e provare la Z7 e a vedere la Z6. Le due fotocamere sono esternamente uguali e solo la sigla le distingue, quindi mi riferirò alla Z7.
Questa mirrorless era disponibile con tutti e tre gli obiettivi attualmente previsti dal corredo Z: 24-70/4,0, 35/1,8 e 50/1,8. In tutti e tre i casi l’insieme di fotocamera ed ottica si presenta abbastanza leggero e molto equilibrato anche se gli obiettivi a focale fissa sono stranamente grandi per le loro caratteristiche, mentre il 24-70 sembra più compatto in rapporto alla focale.

Il corpo costruito in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua è abbastanza piccolo, di dimensioni simili a quelle della Sony A7R III anche con lo zoom 24-70 e leggermente più contenuto di quello della Canon EOS R, mentre il peso è il più contenuto fra le tre.

Il disegno è squadrato, con linee nette e decise e il mirino sporge molto dalla calotta superiore. L’aspetto è comunque inconfondibilmente Nikon.

I comandi sono molti con una disposizione analoga a quella delle ultime reflex della casa, tranne che per i due pulsanti Fn1 e Fn2 sulla destra dell’innesto obiettivi che con l’ausilio di una ghiera di comando sostituiscono i classici pulsante e levetta per l’impostazione della messa a fuoco che le reflex Nikon di alta gamma hanno sulla sinistra del bocchettone d’innesto obiettivi.
Sulla sinistra del mirino c’è la classica manopola delle modalità di scatto, bloccabile con il pulsante al centro, mentre sulla destra c’è un piccolo pannello LCD con le principali impostazioni della fotocamera. all’estrema destra la ghiera di controllo posteriore mentre quella anteriore è sul davanti dell’impugnatura, come al solito per Nikon. Sull’impugnatura c’è il pulsante di scatto coassiale all’interuttore di accensione, molto comodo. Attorno ci sono il pulsante per la compensazione dell’esposizione, quello per la sensibilità ISO e quello rosso per la ripresa video. Nella parte posteriore i comandi seguono il solito schema Nikon. Molto comodo il joystick per spostare i punti o le zone di messa a fuoco e per navigare nei menu.

La Z7 è dotata di un sensore BSI-CMOS retroilluminato da 46 Mpx, analogo a quello della D850, ma con in più i pixel destinati alla messa a fuoco a rilevamento di fase. L’elaboratore d’immagine Expeed 6 garantisce un’elevata qualità d’immagine e velocità per l’autofocus e per la frequenza di rinnovamento dell’immagine nel mirino. La Z6 differisce per il sensore con 24 Mpx.
Il mirino è eccellente, chiaro e luminoso con una copertura ovviamente del 100 % e un ingrandimento 0,8x superiore a quello della D850 e delle mirrorless concorrenti. La sua risoluzione è elevata, 3,69 Mpx, e si fa apprezzare più di un mirino reflex. Anche usando la messa a fuoco manuale si riesce molto facilmente a trovare il fuoco.
Lo schermo è orientabile in alto e in basso e sensibile al tocco.
L’autofocus dispone di 493 punti AF che coprono il 90 % dell’immagine. Naturalmente si può impostare la selezione automatica dei punti AF, oppure scegliere una zona o un singolo punto. La sua velocità sembra elevata per quello che ho potuto provare e con la tecnologia mirrorless sono superati tutti i problemi di imprecisione (back e front focus) che affliggono le reflex, per cui non è necessaria la regolazione personalizzata per obiettivo.
Le Z7 e Z6 sono le prime Nikon dotate di stabilizzazione sul sensore. Questa funziona secondo lo schema a “5 assi” e consente di stabilizzare tutti gli obiettivi compresi quelli montati con l’adattatore FTZ.
La velocità di raffica è di 9 fg/s per la Z7 e di 12 fg/s per la Z6, ma è limitata a 5 fg/s con il l’esposizione fotogramma per fotogramma; questa è una prestazione inferiore alle Sony e un punto che Nikon dovrà migliorare.
La ripresa video è 4K con l’impiego di tutto il formato del sensore per la ripresa e la possibilità di output a 10 bit via l’uscita HDMI e con la possibilità di usare il profilo colore neutro Nikon N-Log per una registrazione con una gamma dinamica di 12 stop.
Le nuove mirrorless Nikon usano per la memorizzazione le nuove schede XQD che garantiscono un’elevata velocità di scrittura e lettura e assicurano che le fotocamere siano adeguate agli sviluppi futuri della tecnologia di memorizzazione più che con le SD vicine al loro limite massimo di sviluppo. Questo però pone un problema ai fotografi che per usare queste macchine dovranno approvigionarsi di nuove schede ancora poco reperibili. Inoltre è previsto l’alloggiamento per una sola scheda. Questo è un punto da migliorare: una fotocamera professionale deve disporre di un doppio alloggiamento per poter effettuare una doppia registrazione e garantire la sicurezza delle foto scattate.

Obiettivi

Attualemnte Nikon ha presentato insieme alle Z7 e Z6 tre nuovi obiettivi autofocus con l’innesto Z: Z 24-70 mm f/4,0 S, Z 35 mm f/1,8 S e Z 50 mm f/1,8 S ed haannunciato di avere in sviluppo un luminosissimo Z 58 mm f/0,95 S Noct a fuoco manuale.

Inoltre ha presentato una roadmap per il 2019 e 2020 che prevede la presentazione di altri 8 obiettivi tra cui gli zoom 14-24, 24-70 e 70-200 f/2,8.
E’ disponibile infine un anello adattatore FTZ che consente di montare sulle Z tutti gli obiettivi Nikon con motore autofocus, cioè gli AF-S, AF-I e AF-P, mantenendo l’autofocus e tutti gli automatismi.

Purtroppo oltre ad un esame statico delle fotocamere e ad una valutazione dell’autofocus, veloce e preciso, non ho potuto scattare delle foto con le nuove Nikon in quanto ero sprovvisto di una scheda XQD, non essendo riuscito a reperire a Roma la settimana prima della Photokina una scheda e non avendo il tempo di riceverne una ordinandola online.

Provvederò però la prossima settimana a pubblicare una prova della Z7 con allegate numerose foto.
In seguito pubblicherò anche un articolo con le informazioni ed opinioni di un rappresentante Nital sulla situazione attuale e sui futuri sviluppi delle fotocamere Nikon.

D3500

Ho anche esaminato brevemente la nuova D3500 che però è quasi identica alla precedente D3400. Le differenze si limitano a qualche mm in meno nelle dimensioni del corpo, ad una maggiore durata della batteria ed a un prezzo ribassato.

 

Chi è interessato può quindi consultare la mia prova della precedente D3400.

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