Fujifilm aveva un grande stand nel padiglione 4, separato dagli altri marchi di fotocamere e vicino a quelli di obiettivi. C’erano spazi dedicati alle fotocamere Instax per la fotografia immediata, altro dedicato alla stampa da smartphone e uno spazio dove i ragazzi delle scuole potevano comporre delle composizioni a partire dalle stampe o dalle foto istantanee.
Non mancava un grande auditorium con workshop sempre molto affollati.
Le novità erano molto interessanti ed era possibile provarle. Innanzitutto la nuova medio formato GFX 50R, presentata all’ultimo minuto il giorno prima dell’apertura della fiera. E’ una nuova mirrorless medio formato, con l’aspetto di una fotocamera a telemetro, mentre la precedente GFX 50S assomigliava ad una reflex. Poi c’era la nuova X-T3 con la quarta generazione del sensore X-Trans CMOS.
Durante la conferenza stampa che si è svolta il 25 inoltre Fujifilm ha annunciato di avere in sviluppo una GFX 100, mirrorless medio formato con sensore da 100 Mpx, stabilizzazione integrata e ripresa video 4K.
Oltre a ciò era presente tutta la produzione Fujifilm, fotocamere ed obiettivi, ed era a disposizione un set per gli scatti di prova in cui si esibivano a turno modelle, acrobati e calciatori.
GFX 50R
Si tratta di una nuova versione della mirrorless medio formato di Fujifilm, con una forma diversa, ma con caratteristiche sostanzialmente analoghe.
Il sensore è sempre un CMOS da 50 Mpx come l’elaboratore d’immagine X Processor Pro, ma il corpo è stato modificato. Ora è più sottile, oltre che più leggero. E’ stata eliminata infatti la sporgenza posteriore sul dorso presente per motivi di raffreddamento del sensore. Inoltre il mirino non è più amovibile e collocato, tramite slitta, sulla parte superiore del corpo, ma integrato sul lato sinistro. questo riduce l’ingombro complessivo del corpo anche se questo si estende un po’ di più in larghezza. E’ stato anche eliminato il piccolo pannello LCD superiore che riporta le principali regolazioni della macchina e il joystick sul dorso per la scelta e lo spostamento dei punti AF ora affidati allo schermo sensibile al tocco. Anche qualche altro comando è stato eliminato, come la ghiera per le impostazioni ISO, oppure spostato, ma rimane sulla calotta la ghiera per l’impostazione dei tempi, in stile Fujifilm, con la posizione A che in unione a quella dei diaframmi sugli obiettivi, sempre con la posizione A, consente di impostare rapidamente le modalità di funzionamento. Lo schermo è ora orientabile solo in alto e in basso, ma come detto acquisisce la funzione touch. Il corpo è protetto da polvere ed acqua.
La macchina è tutto sommato abbastanza leggera e maneggevole e ben proporzionata con gli obiettivi, in particolare con il 45 mm f/2,8 (equivalente ad un 35 mm) con cui l’ho provata.
Il mirino è eccellente con un’elevata definizione, 3,69 Mpx, pur avendo un ingrandimento leggermente inferiore a quello della GFX 50S.
L’autofocus è a rilevazione di contrasto con 117 punti AF. La sua velocità è adeguata per soggetti statici, ma non riesce a seguire soggetti in movimento veloce.
La notizia più interessante su questa fotocamera è però il prezzo: solo corpo costerà circa 4.500 €, cioè poco più di una reflex o mirrorless fullframe, con una riduzione di almeno 2.000 € sul prezzo della GFX 50S.
Obiettivi
Attualmente sono disponibili sette obiettivi per queste fotocamere, compreso il nuovo GF 45 mm f/2,8 R WR, ma ne sono stati promessi altri tre, un 50/3,5 molto compatto, un 100-200/5,6 e un 45-100/4,0 entrambi stabilizzati.
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Per la prova ho effettuato alcuni scatti con il 45/2,8 così da provare entrambe le novità sul set di prova su cui sfilavano alcune modelle. Ho usato l’impostazione Program (entrambe le ghiere di tempi e diaframmi su A) e l’impostazione automatica della sensibilità ISO. La messa a fuoco era impostata sulla zona centrale.
Per i file raw della GFX 50R non è ancora disponibile un convertitore, ne Raw File Converter di Fujifilm, ne Adobe DNG Converter o CaptureOne per cui pubblico direttamente le foto jpeg.
Le foto, scattate tutte a tutta apertura f/2,8 dimostrano un’ottima nitidezza, ma il set non consentiva di evidenziare al massimo le qualità di questa fotocamera.
La GFX50R è quindi un’eccellente fotocamera per chi è interessato alla migliore qualità d’immagine per generi come il paesaggio, i ritratti, le cerimonie, lo still life, ma per la sua maneggevolezza può essere usata per tutto tranne che per le foto sportive.
X-T3
La X-T3 è la terza edizione delle mirrorless APS X-Tx ammiraglie di Fujifilm. Vanta la quarta versione del sensore X-Trans CMOS, esclusiva Fujifilm, con la disposizione dei filtri colore aperiodica per evitare l’effetto moirè pur in assenza del filtro antialias. Il nuovo sensore è un BSI-CMOS, retroilluminato, con 26 Mpx e insieme al nuovo elaboratore d’immagine X Processor 4 garantisce un miglioramento nella gamma dinamica e nel rapporto segnale/rumore. Questo processore garantisce anche la velocità dell’autofocus di 0,06 secondi, la velocità di raffica di 11 fg/s a pieno formato e di ben 30 fg/s con il formato ridotto di 16,6 Mpx e un fattore di ritaglio di 1,25x (totale 1,5*1,25=1,875x) e la frequenza di scansione del mirino a 100 fg/s.
Il corpo macchina è praticamente identico a quello della X-T2 come la disposizione dei comandi, con le ghiere dei tempi, sensibilità e compensazione dell’esposizione sulla calotta.
Cambia però il mirino che ora ha una risoluzione di 3,69 Mpx, come quello della X-H1 e delle GFX, e un ingrandimento di 0,75x. L’otturatore è sempre meccanico, da 30 secondi a 1/8000 ed elettronico fino a 1/32000. Notevole il miglioramento della velocità di raffica, 11 fg/s senza l’ausilio dell’impugnatura porta batteria ausiliaria. Anche l’autofocus è migliorato con 425 punti AF e le sue possibilità di inseguimento e di regolazione della sua velocità e sensibilità lo rendono adatto anche per l’inseguimento di soggetti in movimento veloce e per foto sportive. Sofisticata poi la ripresa video che arriva a riprendere in Cine 4K (4096×2180 pixel) 60p con uscita HDMI 4:2:2 a 10 bit e fino a 400 mbit/s. Per la connettività è stato aggiunto il Bluetooth al wi-fi.
L’unica assenza è la stabilizzazione integrata sul sensore introdotta da Fujifilm con la X-H1, ma questo è dovuto alle dimensioni estremamente ridotte del corpo della X-T3.
Obiettivi
Il corredo di obiettivi XF, sempre in espansione, comprende ormai una trentina di ottiche in grado di soddisfare ogni esigenza. Notevole l’ultima presentazione del XF 200 mm f/2,0 eqivalente ad un 300 mm e dotato di moltiplicatore 1,4x che porta la focale equivalente complessiva a 420 mm con luminosità f/2,8.
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Con la X-T3 ho effettuato qualche scatto ai calciatori che si esibivano sul set di prova, usando anche lo scatto a raffica per verificare la sua velocità. Ho usato lo zoom XF 50-140 mm f/2,8 (equivalente ad un 75-210 mm).
Scatti singoli
Gli scatti sono stati effettuati i primi tre a priorità dei diaframmi con ISO auto e i successivi in manuale a 1/500 f/2,8 sempre con ISO auto.
La nitidezza è ottima in tutte le foto, ma in quelle a 2000 ISO si percepisce un po’ di rumore anche a causa dell’elevato fattore di nitidezza impostato durante la conversione con Raw File Converter..
Scatti a raffica
Ho scattato con esposizione manuale a 1/500 e f/2,8, ma con ISO auto.
Anche qui la presenza di un leggero rumore è dovuto all’elevato fattore di nitidezza impostato. Quello che si deve notare è però che la X-T3 è riuscita a riprendere 12 foto in un secondo e la raffica avrebbe potuto continuare a lungo.
La X-T3 conferma quindi tutte le ottime doti della X-T2 migliorandole ulteriormente. E’ una fotocamera piccola e leggera, ma con un’elevata qualità d’immagine ed adatta a tutti i generi fotografici compresa la foto d’azione.
In un articolo separato seguirà l’intervista con un rappresentante di Fujifilm Italia sulle prospettive Fujifilm attuali e future.