Canon EOS R7: impressioni

Dopo la prova della R10 sono riuscito a provare anche la R7, anche in questo caso per poco tempo dato il gran numero di giornalisti presenti e le poche macchine a disposizione.
La EOS R7 è una fotocamera di aspetto importante, che che occhieggia per le sue caratteristiche anche alla fascia professionale La sua estetica richiama quella della R6 e R5. Ugualmente la disposizione dei comandi che per molti aspetti è simile alla R6, anche se non uguale.
Quella che ho provato era dotata dello zoom 18-150/3,5-6,3 IS STMM che appare piuttosto piccolo considerata l’escursione focale e piuttosto leggero adattandosi benissimo alla mole del corpo che per le sue dimensioni e conformazione potrebbe ospitare senza problemi anche obiettivi più pesanti ed ingombranti senza apparire sproporzionato.

Le principali caratteristiche della R7 sono riassunte in questa slide di Canon.

La EOS R7 costa 1.569 € solo corpo e 1.979 e con lo zoom 18-150/3,5-6,3 IS.

Come detto la R7 ha un’estetica che richiama quella della R6 e R5, anche se in proporzioni più ridotte. Infatti le sue dimensioni sono una via di mezzo fra R10 e R6, mentre il peso è abbastanza vicino alla R6 vista la costruzione metallica.

La costruzione prevede un corpo in magnesio, appare buona per qualità e l’insieme è ben assemblato. Cercando di familiarizzarmi con i comandi la prima cosa che ho notato è lo spostamento dell’interruttore di accensione dal lato sinistro (guardando la macchina dall’alto) dove è posizionato in tutte le Canon, tranne la M50) a quello destro, con un interruttore quasi all’estrema destra della calotta. Questo è un progresso rispetto alla precedente collocazione per chi, come me, andando in giro per fotografare, porta la fotocamera impugnandola con la mano destra. Con questa collocazione l’accensione si può effettuare con la stessa mano con cui si impugna la macchina, senza l’intervento dell’altra mano che può direttamente portarsi sotto l’obiettivo per sostenerlo. Certo una collocazione coassiale al pulsante di scatto è preferibile e sarebbe ottimale, ma prima o poi anche Canon ci arriverà.
Gli altri comandi sono abbastanza simili alle precedenti mirrorless Canon, ma non uguali.

Cominciando la descrizione dall’alto

Alla destra del mirino si trova la manopola delle modalità con le classiche posizioni Auto, Fv (una sorta di priorità tempi/diaframmi/sensibilità, impostando due di questi parametri il terzo è scelto automaticamente), P, Tv (priorità dei tempi), Av (priorità dei diaframmi) e M più la posa B (bulb), tre posizioni C1, C2 e C3 per memorizzare impostazioni personalizzate, Effetti e Scene. Più a destra c’è il suddetto interruttore per l’accensione. Davanti a questa il pulsante rosso per la ripresa video e quello per la sensibilità ISO. Sull’impugnatura ci sono la ghiera di comando anteriore con un posizionamento classico per Canon, un piccolo pulsante che serve ad attivare un mini menu per l’impostazione di sensibilità, bilanciamento del bianco, modalità di scatto e area di messa a fuoco ed il pulsante di scatto.

Nella parte posteriore c’è, a sinistra del mirino, il pulsante per il richiamo dei menu, alla sua destra il joystick circondato dalla ghiera di comando posteriore, qui spostata più in alto rispetto allo standard Canon e certamente meglio raggiungibile con il pollice. Poi il pulsante AF-ON per attivare l’autofocus indipendentemente dal pulsante di scatto, scelta di caratteristiche professionali. All’estrema destra ci sono i due pulsanti, classici per Canon, per la scelta delle modalità di messa a fuoco e della relativa area. In basso si trovano un pulsante Info per scegliere le informazioni visibili nel mirino o nello schermo. Sotto il pad a quattro vie che. Al centro si trova un pulsante per la conferma delle scelte e per il richiamo del menu rapido. In basso infine il pulsante per la revisione degli scatti e quello per la cancellazione delle foto.

Sul frontale c’è sulla destra dell’obiettivo il pulsante di sblocco. A sinistra in alto il led per la segnalazione del funzionamento dell’autoscatto che dovrebbe funzionare anche come illuminatore ausiliario per la messa a fuoco. In basso c’è un interruttore a levetta per commutare la messa a fuoco da automatica a manuale, una novità per Canon.

Il mirino ha una risoluzione di 2,36 Mpx, ormai da considerarsi base, e un ingrandimento di 0,77x come quello delle fullframe della famiglia R. E’ quindi abbastanza ampio per consentire una buona visione anche se non ha una gran risoluzione. Lo schermo è completamente articolato e può essere aperto ed orientato in tutte le direzioni compreso in avanti.

Verificate le principali regolazioni e soprattutto che fosse impostato il salvataggio raw oltre il jpeg ho inserito una scheda e cominciato a scattare.
Una premessa è doverosa prima di valutare gli scatti: le fotocamere provate erano tutte di preserie e quindi il firmware usato potrebbe non essere quello definitivo che sarà disponibile al momento delle prime consegne.

Ho potuto fare esclusivamente scatti all’interno, in condizioni di poca luce, ma ho provato ugualmente qualche scatto in raffica, anche se a soggetti statici.

La messa a fuoco è sempre stata rapida e precisa così come il rilevamento dei volti e degli occhi, anche in soggetti che portavano gli occhiali.
Ho provato però la qualità d’immagine alle sensibilità più alte, anche se in jpeg. Ho provato anche a convertire i raw, in attesa della disponibilità di DPP aggiornato per la R7 con XNViewMP, ma i risultati forniti da questo software in grado di aprire qualunque file raw non sono completamente affidabili.

Le foto jpeg come prodotte dalla macchina non presentano rumore visibile ne perdita di nitidezza fino a 1600 ISO. Oltre il rumore si comincia a vedere, anche se fino a 6400 ISO potrebbe essere ancora accettabile, e si nota da 6400 ISO in poi una progressiva perdita di dettaglio. Considerando i 33 Mpx del sensore è comunque un buon risultato.

Scattando in raffica, con l’otturatore meccanico e con una scheda SD UHS II da 300 mbit/s la R7 è riuscita a raggiungere 15 fg/s. Le foto sono tutte ben a fuoco, un ottimo risultato.

Complessivamente la EOS R7 mi ha fatto una buona impressione. Le sue caratteristiche migliori sono l’autofocus e la velocità di raffica, mentre necessitano di un leggero periodo di apprendimento i comandi.
Questa mirrorless è quindi molto interessante per chi cerca una fotocamera adatta anche a riprese sportive e naturalistiche, animali liberi ed uccelli in volo, per la sua velocità di raffica, l’autofocus molto efficiente e con il vantaggio, per la focale degli obiettivi, dal fattore moltiplicativo 1,6x che consente ad esempio di utilizzare i due tele 600 mm e 800 mm f/11, molto leggeri ed economici, come se fossero un 960 e un 1280 mm, focali estremamente alte e difficilmente gestibili a mano libera con un insieme fotocamera-obiettivo più pesante, oltre che non sempre disponibili in altri sistemi.
In conclusione la R7 oltre che una fotocamera adatta a qualsiasi uso è un’ottima alternativa economica, per chi magari si dedica saltuariamente a certi generi di foto, alle professionali come la R3.

Ugualmente mi ha favorevolmente impressionato lo zoom 18-150 provato. Le sue dimensioni sono molto contenute, a discapito un po’ della luminosità, ma la sua ampia escursione focale consente di spaziare senza problemi dal paesaggio alla foto di strada, al ritratto ed anche a qualche foto sportiva.
Attualmente per le nuove mirrorless APS EOS R sono disponibili solo due obiettivi, ma nel corredo Canon RF ci sono diversi obiettivi piccoli e leggeri, oltre che di costo non elevato che possono essere adatti per questa mirrorless.
In particolare sono interessanti i focale fissa RF 16/2,8, 25 mm equivalente, 359 €, RF 35/1,8, 56 mm equivalente, 535 €, RF 50/1,8, 80 mm equivalente, 229 €, lo zoom RF 100-400/5,6-8,0 IS, 160-640 mm equivalente, 749 € che può essere usato anche con i moltiplicatori 1,4x e 2x e i supertele RF 600/11, 960 mm equivalente, 869 € e RF 800/11, 1280 mm equivalente, 1.095 €, anche questi usabili con i moltiplicatori.

Fra le alternative si possono considerare:

Fujifilm X-T4

Dispone di un sensore APS X-Trans BSI-CMOS 4 retroilluminato da 26 Mpx e un elaboratore d’immagine X-processor 4. L’innesto obiettivi è il Fujifilm X con la disponibilità di 41 obiettivi originali più altri di Viltrox e Zeiss. L’autofocus è a rilevamento di fase con 425 punti AF, il mirino ha una risoluzione di 3,69 Mpx e un ingrandimento 0,77x. Ha la stabilizzazione a “5 assi” integrata sul sensore. L’otturatore meccanico ha tempi fra 30 secondi e 1/8000 mentre quello elettronico arriva fino a 1/32000. La raffica arriva a 20 fg/s e con un ritaglio 1,25x (16 Mpx) a 30 fg/s con otturatore elettronico. Riprende video C4K 4096×2160 pixel e 4K 3840×2160 pixel 60p. Ha un doppio alloggiamento per schede SD UHS II. Le dimensioni sono 135x93x84 mm con un peso di 607 grammi.
Costa 899 € solo corpo, 1.619, con lo zoom 18-55//2,8-4,0 e 2.049 e con il 16-80/4,0 2.229 €.

Sony A6600

Dispone di un sensore APS CMOS da 24 Mpx e un elaboratore d’immagine Bionz X. L’innesto obiettivi è il Sony E con la disponibilità di 22 obiettivi originali APS più altri 20 di altri fornitori come Sigma, Tamron, Viltrox; inoltre sono disponibili 41 obiettivi FE per fulframe più un’altra cinquantina di altri fornitori. L’autofocus è a rilevamento di fase con 425 punti AF, il mirino ha una risoluzione di 2,36 Mpx e un ingrandimento 0,71x. Ha la stabilizzazione a “5 assi” integrata sul sensore. L’otturatore meccanico ha tempi fra 30 secondi e 1/4000. La raffica arriva a 11 fg/s. Riprende video 4K 3840×2160 pixel 30p. Ha un solo alloggiamento per schede SD UHS II. Le dimensioni sono 120x67x69 mm con un peso di 503 grammi.
Costa 1.449 € solo corpo e 1.719 con il 18-135//3,5-5,6 OSS.

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4 pensieri riguardo “Canon EOS R7: impressioni”

    1. Maurizio,
      grazie dell’apprezzamento. Dare un voto ad una fotocamera dopo averla usate per si e no un’ora è però impossibile e non sarebbe corretto.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

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