Photokina 2018 – Intervista con Nikon

Nikon in questa Photokina ha catalizzato l’attenzione della maggior parte dei fotografi con la presentazione delle sue prime mirrorless fullframe Z7 e Z6. Nikon fino ad adesso era stata la più fiera sostenitrice delle reflex e aveva presentato qualche anno fa solo delle piccole mirrorless, le Nikon 1, senza molta convinzione. Infatti sono ormai uscite di produzione. Ora invece è diventata improvvisamente sostenitrice delle mirrorless. Queste sono infatti state lanciate con lo slogan “Capture tomorrow”.

Per chiarire questo aspetto e per avere informazioni sulle future strategie della casa  ho parlato con Marco Rovere esponente di Nital, distributore italiano di Nikon.

D: come mai Nikon ha deciso di entrare nel settore delle mirrorless fullframe e con prodotti che puntano al vertice?

R: la situazione del mercato fotografico non è positiva. Globalmente le vendite sono in calo, le compatte sono quasi scomparse cancellate dall’uso degli smartphone e anche le reflex non vanno più come in passato. L’unico settore del mercato in crescita è quello delle mirrorless, ciò è confermato anche da Sony che nella sua conferenza pre fiera ha dichiarato di essere il leader di mercato nel settore mirrorless e globalmente delle fullframe. Nikon quindi non poteva restare fuori da questo settore ed ha deciso di presentare delle fotocamere che sfruttano tutta la sua esperienza e capacità progettuale per porsi al vertice della categoria.

D: La Z7 è indubbiamente una fotocamera valida, ma ha ancora qualche limite che non la rende completamente competitiva con la concorrenza di Sony. Non ha inoltre ancora un corredo di obiettivi significativo. Come si evolverà questa linea di prodotti?

R: la Z7 è il primo modello e chiaramente avrà un’evoluzione e sarà perfezionato e migliorato. Sony ci ha messo 5 anni per portare le sue mirrorless fullframe ad un elevato livello dii funzionalità e prestazioni. Se guardiamo indietro le prime mirrorless fullframe erano decisamente meno performanti di quelle attuali. Nikon ha una prospettiva di due anni (Olimpiadi di Tokyo 2020 n.d.r.) e svilupperà la sua offerta per portarla ai massimi livelli. Anche per gli obiettivi c’è un grande impegno e per la prima volta nella sua storia Nikon ha dichiarato, con una roadmap, quali obiettivi presenterà nei prossimi due anni.

D: io e molti altri abbiamo paragonato la presentazione delle Z7 e Z6 a quanto avvenne quasi 60 anni fa quando Nikon presentò la Nikon F in un mondo dominato dalle fotocamere a telemetro soppiantandole di fatto in pochi anni. Pensi che succederà anche adesso e che le mirrorless soppianteranno le reflex?

R: le reflex hanno una base di clienti professionali ed amatori evoluti molto ampia e non è pensabile che questo avvenga in tempi brevi quindi le reflex continueranno ad essere presenti sul mercato. Nel lungo termine però l’evoluzione è verso le mirrorless, anche se rimarranno alcuni che continueranno ad usare le reflex come è successo nei loro confronti per le telemetro. C’è però da dire che quello delle telemetro era (ed è n.d.r) un mercato di nicchia per fotografi che potevano permetterselo mentre la base di mercato delle reflex è molto più ampia con anche modelli molto economici e di larga diffusione. I tempi quindi saranno più lunghi.

D: a proposito di modelli a larga diffusione. Nikon è l’unica che non ha modelli mirrorless nel settore base. Cosa si prevede per coprire questo settore?

R: per il momento non sono previste mirrorless per il settore base. La nostra gamma di reflex lo copre ampiamente con modelli anche molto economici come la nuova D3500 che costa meno di una compatta. Questo è il settore d’ingresso per chi fotografa con gli smartphone e vuole evolvere il suo modo di fotografare utilizzando strumenti migliori e più flessibili. Questo tipo di pubblico è disposto quindi a fare un salto tecnologico e ad usare una fotocamera completa che gli permetta di sviluppare le sue capacità a non lo limiti nelle possibilità fotografiche. E’ quindi disponibile ad accettare una reflex, in particolare le nostre piccole e leggere e che non impegnano molto di più di una compatta, anzi è gratificato dal fatto di usare una fotocamera di un certo livello che lo avvicina al mondo dei fotografi più preparati e che gli da molte più possibilità di sviluppare le sue capacità e la sua creatività.

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