La A7 III è l’ultima versione della A7 la prima mirrorless fullframe in assoluto. Rispetto a questa, e anche alla seconda versione A7 II, presenta notevoli miglioramenti che ne fanno una delle migliori fotocamere fullframe.
Ha un sensore BSI-CMOS retroilluminato da 24 Mpx con elaboratore d’immagine Bionz X. L’autofocus è stato ulteriormente perfezionato ed ora prevede 693 punti AF a rilevamento di fase come la A9, una copertura del 93 % dell’inquadratura, una sensibilità più elevata e la disponibilità della funzione 4D Focus per un inseguimento dei soggetti tenendo conto anche del tempo e della loro velocità. E’ disponibile in AF-C continuo anche la funzione Eye AF per seguire a fuoco con continuità gli occhi del soggetto in tutte le condizioni di illuminazione. Ha integrato il sistema di stabilizzazione sul sensore a “5 assi”. Il mirino è invece uguale alla precedente versione II con 2,36 Mpx, una buona risoluzione, ma non il massimo per gli attuali standard. Così pure lo schermo, ribaltabile in alto e in basso, che prevede 921.000 pixel come risoluzione, meno di quella precedente, ma è sensibile al tocco a differenza della versione II. L’otturatore, a controllo elettronico, ha tempi da 30 secondi a 1/8000 e può funzionare anche in modo totalmente silenzioso. Molto migliorata la velocità di raffica che ora raggiunge i 10 fg/s conto i 5 precedenti, con autofocus e live view attivi. La ripresa video, uno dei punti di forza delle Sony, è 4K 30p in formato XAVC S o AVCHD con compressione XAVC S, MPEG-4 e AVC/H.264. Il profilo immagine può essere Cine1-4, ITU709, ITU709 [800%], S-Log2, S-Log3, HLG e HLG1-3.
Il corpo è costruito in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua ed è il più piccolo fra le mirrorless fullframe.
E’ dotata di wi-fi e di Bluetooth. Notevole l’autonomia della batteria che raggiunge i 710 scatti, circa il doppio delle concorrenti.
Costa circa 2250 € solo corpo e 2.390 € con lo zoom 28-70/3,5-5,6.
La A7 III ha lo stesso corpo delle altre versioni della serie A7 e dell’A9. Le dimensioni sono contenute inferiori a quelle di altre mirrorless fullframe, il peso ridotto anche se in linea con le altre mirrorless fullframe, il disegno squadrato con spigoli vivi.
Il mirino è buono con elevato ingrandimento e una buona risoluzione anche se sarebbe stato preferibile avere quello da 3,69 Mpx che Sony stessa monta su altri modelli.
L’autofocus è velocissimo e sicuramente in grado di seguire soggetti in movimento anche veloce. I comandi seguono lo standard Sony, come i menu, e sono abbastanza pratici ed intuitivi. Molto comodo il joystik per spostare i punti di messa a fuoco e per navigare tra menu e schermate.
Ho provato la A7 III con lo zoom Sony G 24-105 mm f/4,0 OSS stabilizzato. L’insieme è equilibrato e non troppo pesante. Le focali di questo obiettivo sono adatte ad un gran numero di generi fotografici ed è una buona scelta per la A7 III anche se richiede un supplemento di prezzo di un migliaio di € perché non è disponibile in kit.
Come al solito ho scattato foto agli addetti dello stand ed al pubblico, più una serie di foto a tutte le sensibilità per valutare il rumore. Le foto sono state salvate in raw e jpeg e pubblico le foto raw convertite con CaptureOne for Sony.
Foto
Le foto presentano tutte un’ottima nitidezza ed anche un buono stacco tra primo piano e sfondo, nonostante l’apertura limitata a f/4,0, grazie al sensore fullframe.
Foto a ISO variabile
Il rumore diventa visibile a 6400 ISO, ma è ancora molto fino ed accettabile. E’ necessaria una sua riduzione da 12800 ISO e solo le foto da 51200 ISO in su sono recuperabili con difficoltà o assolutamente irrecuperabili come quella a 204800.