Stampare le foto a basso costo

Quando per fotografare si usava la pellicola le foto erano sempre stampate. C’era l’eccezione delle diapositive che potevano essere solo proiettate, anche se di queste poi si potevano fare delle stampe. La stampa era quindi l’unico modo possibile per visualizzare una foto.
Col digitale le cose sono profondamente cambiate e le foto sono principalmente visualizzate sui monitor di pc e tablet o, meno frequentemente, su TV a grande schermo. Con l’uso ormai comune degli smartphone per fotografare questo fenomeno si è accentuato ancora di più: ormai moltissime foto si scattano e si vedono solo su questi dispositivi, si condividono e sono dimenticate nel giro di pochi giorni. E’ un peccato perché le foto costituiscono un patrimonio culturale, di documentazione e di ricordi che dovrebbe essere salvaguardato e conservato per il futuro. Ma che fine faranno le foto su smartphone e anche su pc. Molte andranno perse per mancanza di backup, per danneggiamento dei relativi supporti, per il danneggiamento o perdita dello smartphone e per mancanza di spazio che costringerà a cancellarle.
L’unico modo per salvaguardarle è quello di stamparle su un supporto fisico che consenta di conservare e far vedere le più interessanti.

Ovviamente non tutte le foto meritano di essere stampate!
Una volta il numero di foto scattate era limitato dalla disponibilità di pellicola (24 o 36 scatti per rullino per il 35 mm) e dal suo costo. Oggi con il digitale i costi di scatto sono praticamente annullati e si scatta moltissimo. In un viaggio dove una volta scattare 300 foto (quasi 10 rullini) era da fissati con la fotografia oggi si possono scattare facilmente migliaia di immagini. Occorre quindi una selezione piuttosto forte corredata di grande senso critico. Questo vale anche per le proiezioni su TV, a meno di non voler annoiare mortalmente i propri ospiti costringendoli a visualizzare migliaia di foto come fa un tizio di mia conoscenza. Un altro limite è dovuto al costo: stampare le foto costa e quindi è assurdo e inutile stampare centinaia di foto che non interesseranno a nessuno.
Selezionare quindi, ma con ferocia, scegliendo inizialmente in media una foto su 10, ma poi riducendo ulteriormente questa selezione fino ad arrivare a scegliere solamente le foto più significative e che raccontano qualcosa a chi le vede.

Fatta questa selezione è poi necessario scegliere il metodo di stampa.
Tornando ai tempi della pellicola c’erano poche scelte. Chi voleva fare tutto da solo scattava e stampava in bianconero. Era bellissimo vedere, in camera oscura, comparire l’immagine positiva dal foglio bianco durante lo sviluppo. La scelta del bianconero era obbligata per la sua facilità di realizzazione, possibile a temperatura ambiente, con due o tre bacinelle e con carta e chimici di basso costo. La stampa a colori era invece complicata e costosa, con controllo stringente di temperature elevate e materiali costosi, nonostante qualche tentativo di semplificarla ad uso amatoriale di scarso successo.
Oggi con le stampanti a getto d’inchiostro a colori tutto sembra più semplice e facile! Questo fino a che non ci si accorge di quanto costano le cartucce di ricambio quando la prima dotazione fornita con la stampante (di solito con cartucce di bassa capacità) è finita. I costi delle nuove cartucce spesso superano quelle della stessa stampante se è un modello economico (poco adatto a stampe fotografiche), ma per i modelli prettamente fotografici con 5, 6 o anche 8 o 10 inchiostri diventa esorbitante se rapportato a quante stampe consente di fare un ricambio completo.
Per ovviare a questo ci sono varie soluzioni, tutte poco efficaci. La prima è quella di acquistare cartucce compatibili a prezzi più bassi. Queste però non sempre sono disponibili per le stampanti fotografiche e spesso poi non le cartucce cosiddette “compatibili” non funzionano correttamente.
Un’altra soluzione è quella di ricaricare le cartucce originali, cosa quasi mai possibile, oppure di acquistare cartucce ricaricabili e i relativi flaconi di inchiostri. Questa soluzione, non sempre disponibile per tutte le stampanti, comporta ugualmente problemi. La ricarica non è semplice e comporta il rischio di sporcarsi e sporcare notevolmente l’ambiente e i mezzi che si usano per effettuarla. Gli inchiostri forniti non danno sempre gli stessi risultati cromatici di quelli originali e in qualche caso anche queste cartucce non funzionano correttamente.
Un’altra soluzione drastica a cui spesso si ricorre è quindi quella di rinunciare totalmente alla stampa in proprio e ad affidarsi ad uno dei numerosi laboratori che offrono servizi di stampa ai quali si possono inviare le foto direttamente online e che restituiscono le stampe per posta o in qualche caso con un ritiro in negozi convenzionati. Questa però non è una soluzione e fa perdere totalmente il controllo sulla qualità dell’immagine, a meno di non affidarsi a particolari laboratori per stampa “fine art” che consentono un completo controllo da parte del cliente dei risultati, però a caro prezzo e a cui conviene rivolgersi solo per stampe particolarmente critiche magari destinate a mostre e esposizioni.

Attualmente però i produttori di stampanti sembra che finalmente comincino ad accorgersi del problema, forse hanno notato un calo di vendite di stampanti e cartucce, e iniziano a proporre una soluzione che potrebbe accontentare molti, almeno per stampe normali e non di qualità “fine art”.
Si tratta di stampanti che invece di usare delle cartucce di inchiostro precaricate e da sostituire una volta esaurite, usano dei serbatoi di inchiostro di grande capacità che poi viene inviato alle testine di stampa. Questi serbatoi sono facilmente ricaricabili e normalmente viene fornito con la stampante un insieme di flaconi di ricarica dei vari colori. La durata delle ricariche è elevata e invece delle centinaia di pagine o decine di foto stampabili con le cartucce con una ricariche di inchiostri si possono stampare diverse migliaia di pagine o foto.
Questo abbassa drasticamente il costo di stampa di ciascuna foto che diventa paragonabile, se non inferiore, a quello praticato dai laboratori online, consentendo quindi di realizzare stampe in casa completando sotto completo controllo il ciclo di produzione di una foto come si faceva con la pellicola e il bianconero.

Gli due unici produttori di stampanti che producono modelli di questo tipo al momento sono Canon ed Epson.

Canon ha inserito nel suo catalogo questo tipo di stampanti abbastanza recentemente, tre modelli sono stati presentati poche settimane fa. Si tratta di una decina di modelli della serie Pixma G, sia semplici stampanti sia multifunzione, alcune con anche la possibilità di stampa fronte-retro, con prezzi variabili da circa 200 a 400 €. Sono tutte stampanti a 4 colori, con serbatoi separati e flaconi di inchiostro per la ricarica, ma nessuna è di tipo specificamente fotografico. Consentono di stampare circa 7.700 pagine a colori e 18.000 pagine in bianconero con una ricarica di inchiostri. Per le foto il numero dipende dalla loro dimensione, ma è comunque dell’ordine delle migliaia.
i flaconi per la ricarica dei serbatoi costano 10,5 € per colore e 14,5 per il nero per un totale di 46 €, i che vuol dire 0,004 € per pagina a colori e 0,0008 € per pagina in bianconero.

Epson invece ha da lungo tempo in produzione un’ampia gamma di stampanti con serbatoi denominata Ecotank. Si tratta in questo caso di una ventina di modelli, fra stampanti normali e multifunzione, ma in più ci sono due stampanti specificamente destinate alla stampa fotografica. Le stampanti a 4 colori comprendono modelli semplici, multifunzione ed alcuni con anche la possibilità di stampa fronte retro. I prezzi vanno da poco meno di 200 € per il modello più economico ad oltre 1.000 per un modello professionale da ufficio, ma mediamente costano da 250 a 400 € a secondo delle caratteristiche. Le stampanti Ecotank possono stampare, con una carica dei serbatoi, circa 4500 pagine in bianconero e 7500 a colori.
Le più interessanti per i fotografi sono naturalmente le stampanti fotografiche. Sono due modelli multifunzione con scanner incorporato, entrambe a 4 colori più il nero fotografico, la ET-7700 per stampe di formato A4 che costa circa 500 € e la ET-7750 per il formato A3 +, circa 600 €. Con queste stampanti si possono stampare circa 3400 foto 10×15, o 1900 del formato A4.
I flaconi per la ricarica dei serbatoi delle stampanti Epson Ecotank costano, per i tre colori più il nero, complessivamente 34 €. Per le stampanti fotografiche si deve aggiungere il nero a pigmenti che costa 12 €. Questo si traduce in circa 0,0034 € per pagina a colori e 0,0018 e in bianconero. Per le foto il costo è circa 0,013 € per quelle 10×15 e 0,025 € per il formato A4.

Usando le ricariche dei relativi produttori ci si garantisce sul corretto funzionamento delle stampanti e sulla resa dei colori secondo le specifiche originali.

In conclusione con questo tipo di stampanti è possibile ridurre drasticamente i costi di stampa, in particolare delle fotografie e finalmente stampare le proprie foto più belle in casa per esporle o farle vedere a parenti e amici senza costringerli davanti ad uno schermo e, sopratutto, senza spendere cifre assurde per le cartucce di inchiostro.

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5 pensieri riguardo “Stampare le foto a basso costo”

  1. Articolo molto interessante, ma sarebbe utile avere notizie oltre che delle stampanti e dei relativi inchiostri, anche del supporto (carta) e relativi costi.

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    1. Antonio,
      il costo della carta è molto variabile e dipende da tanti fattori: il tipo di carta, lucida o opaca, il suo spessore, le dimensioni, la qualità. Ci sono carte normali per stampe standard e carte di elevata qualità e costo per stampe “fine art”.
      Come esempio le carte Canon di formato A4 costano, per pacchi da 20 fogli, da un minimo di 8,19 € per la Glossy lucida a un massimo 47,49 € per la Premium Fine Art Smooth, con molti livelli intermedi,con un costo per foglio da 0,415 a 2,374 €. Scegliendo confezioni più grandi i prezzi in proporzione diminuiscono.
      Ciao, Francesco

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  2. Buongiorno Francesco, ottimo articolo. Condivido in pieno il tuo pensiero. Anche per me le foto vanno stampate perché restando solo nel formato elettronico poi io me ne dimentico, mentre trovo piacevole sfogliare i propri album fotografici. Fino ad oggi accumulo foto e poi le mando in stampa utilizzano negozi on-line. Ma questa soluzione non mi piace molto, le foto così facendo spesso diventano troppe. Personalmente faccio stampe di piccolo formato da 10X15 a max 20×30 e stavo appunto pensando ad una stampante per poter stampare le foto ogni volta che faccio degli scatti che per me hanno un valore, magari semplicemente collegando la fotocamera alla stampante o allo smat-phone. Secondo te, queste tipo di stampanti come qualità di stampa e facilità di collegamento potrebbero soddisfare questa mia esigenza? Stavo anche pensando a delle piccole stampati con trasferimento termico a sublimazione di colore tipo Canon CP1300 o Kodak PD-450we. L’utilizzo principale sarebbe per stampe di famiglia mentre per eventuali foto in formato A4 o A3 mi rivolgo tuttora ad un negozio specializzato. Scusa se mi sono dilungato. Ciao Daniele

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    1. Daniele,
      le stampanti con serbatoi di inchiostro possono benissimo soddisfare le tue esigenze di stampa non solo per le foto 10×15, ma anche per quelle più grandi A4. La qualità di stampa è buona, ma la migliore si ottiene con quelle fotografiche (i due modelli Epson illustrati) che però costano di più.
      Le stampanti termiche o a sublimazione possono essere interessanti perché si possono trasportare facilmente, funzionano a batterie e quindi consentono di stampare immediatamente dove ci si trova. Il costo di stampa è però molto più elevato e quindi non sono consigliabili per un alto numero di stampe.
      Ciao, Francesco

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      1. Francesco, quindi la qualità di stampa delle Epson illustrate è molto buona e può sostituire la stampa tramite i vari point online. Quelle a sublimazione invece sono più costose, ma la qualità secondo te è all’altezza delle due Epson? Il fatto che siano compatte e trasportabili è molto interessante. Se la qualità è comparabile dovro valutare effettivamente la differenza di costo

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