La XQ2 è molto piccola e veramente tascabile. La costruzione e la finitura sono eccellenti, sicuramente superiori a quelle della media delle compatte. Il corpo è in lega metallica con un’ottima finitura che lo rende molto piacevole al tatto. Lo zoom + a comando elettrico a differenza della X-30 in cui è manuale. Le ghiere di comando sono in metallo, i pulsanti esterni pochi, ma ben posizionati secondo la funzione assegnata. I comandi non possono essere molti a causa dello spazio limitato, ma sono organizzati in modo tale da attribuire più funzioni allo stesso pulsante, come vedremo.
Descrizione e comandi
Inizio la descrizione dalla calotta superiore.
Su questa ci sono, a partire da sinistra il flash estraibile. Poi i fori per i due microfoni stereo. Seguono verso destra il pulsante di accensione e quello di scatto con coassiale la leva di comando dello zoom. All’estremità la manopola delle modalità di funzionamento con le posizioni: Auto, SR+ (sceglie automaticamente la scena), Program, S (priorità tempi), A (priorità diaframmi) Manuale, C (impostazioni personalizzate), SP(scene), ADV (modalità avanzata per scene speciali) e Filter (filtri speciali).
Nella parte posteriore, dominata dallo schermo, i comandi sono tutti concentrati sulla destra, sotto il piccolo inserto in gomma morbida per appoggiare il pollice. In alto ci sono il pulsante per la revisione delle foto e quello, rosso, per la ripresa video. Sotto la ghiera posteriore di regolazione che funziona anche come pad a quatrro vie. La sua rotazione serve a regolare i tempi o diaframmi nelle relative priorità, a navigare nei menu e ad effettuare le regolazioni attivate con la sua pressione nei quattro punti di comando previsti. Dall’alto i senso orario: compensazione dell’esposizione, regolazione flash, autoscatto e messa a fuoco macro. Al centro della ghiera c’è il pulsante per richiamare i menu e di conferma delle scelte effettuate. Sotto altri due pulsanti: a sinistra quello per scegliere le informazioni da visualizzare sullo schermo, nessuna informazione, informazioni principali di esposizione, tutte le informazioni, e tutte le informazioni più livella e istogramma. Il pulsante sulla destra E-Fn serve invece per estendere le funzioni del pad e degli altri pulsanti vicini secondo lo schema in figura che viene visualizzato sullo schermo.
In pratica ogni funzione del pulsante è sostituita da un’altra. Le nuove funzioni possono essere personalizzate con i comandi più frequentemente usati. E’ un sistema un po’ macchinoso, ma è l’unico per sopperire alla mancanza di spazio per ulteriori comandi.
Sul lato destro c’è dietro uno sportellino la presa USB. Si osserva anche la ghiera di controllo attorno all’obiettivo. La funzione assegnata alla ghiera di controllo può essere selezionata premeno il pulsante E-Fn tra: predefinito, compensazione esposizione, Iso, bilanciamento del bianco, simulazione film, scatto continuo e zoom. La funzione predefinita varia a secondo delle modalità di funzionamento, in P si ha il program shift, in A la selezione del diaframma, in S quella del tempo di scatto, in M entrambi alternativamente.
Nel lato sinistro non c’è nulla.
Nel frontale in alto a destra si vede la luce ausiliaria per la messa a fuoco che funziona anche come indicatore del funzionamento dell’autoscatto.
Sul fondello c’è l’attacco a vite per il trepiede non coassiale con l’obiettivo, lo sportello dell’alloggiamento della batteria agli ioni di litio di alta capacità e dalla scheda SD/SDHC/SDXC e uno sportellino gommato che protegge la presa mini HDMI.
In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile NP48
– caricabatteria con cavo
– un cavo USB
– la cinghia a tracolla
– un CD-Rom con il software in dotazione: MyFinePix_Studio, un browser e organizzatore per foto o MyFinePixViewer per Mac, Raw File Converter una versione personalizzata per Fujifilm di Sylkypix Developer Studio per Windows o Mac e il manuale di istruzioni.
Come accessori opzionali sono disponibili:
– batteria supplementare
– telecomando a filo RR-90
– cavo HDMI
Principali menu
Uso in pratica
La XQ2 è una macchina molto comoda e piacevole da usare. E’ piccola e leggera e può essere infilata in tasca come uno smartphone.
L’accensione è rapida e l’obiettivo si porta in posizione automaticamente a differenza della X-30 che è ad azionamento manuale. L’obiettivo ha una lunghezza focale equivalente ad un 25-100 mm, quindi una gamma di focali che copre la maggior parte delle esigenze dei fotografi amatoriali come la foto di viaggio e di strada, i paesaggi, i ritratti. La sua luminosità, f/1,8 a 25 mm e f/4,9 a 100, è ottima alla focale grandangolare ed utile per interni o paesaggi notturni, ma scarsa alla focale tele alla quale richiede di aumentare molto la sensibilità Iso.
La X-Q2 non è dotata di mirino a differenza di qualche altra compatta che lo ha pur mantenendo dimensioni simili. QUesto è un difetto che si sente sopratutto in esterni con il sole, quando la visibilità nello schermo non è ottimale. Il mirino poi + utile anche per tenere la macchina in modo più stabile quando si scatta.
Lo schermo, con la luminosità regolabile, è discretamente visibile anche in esterni con il sole, anche se come al solito in situazioni di forte illuminazione e contrasto, come ad esempio nei controluce, sullo schermo si vede poco oltre al riflesso della propria faccia. E’ di tipo fisso e questa è una scelta dettata dal fatto di mantenere al minimo lo spessore del corpo. Su di esso si possono vedere le informazioni sulle modalità di funzionamento e le impostazioni della fotocamera, anche se é possibile scegliere le informazioni che si vogliono visualizzare con l’apposito pulsante.
Nell’uso la XQ2 si è dimostrata valida e piacevole da usare. I comandi sono semplificati e in alcuni casi si sente la mancanza di qualche comando diretto. Infatti la procedura per attivare i comandi virtuali assegnati alla ghiera che funge anche da pad a quattro vie è un po’ complicata e fa perdere tempo. Lo spazio è comunque ridotto e non si può pretendere di più.
La sensibilità Iso, il bilanciamento del bianco e altre regolazioni possono essere impostate solo dopo avere azionato il tasto E-Fn che fa comparire sullo schermo lo schema dei comandi alternativi. Se si sceglie l’impostazione automatica la macchina adegua la sensibilità in modo da non scendere sotto un tempo di sicurezza che garantisca foto nitide in funzione della focale dell’obiettivo, adeguandolo anche alla variazione della focale dello zoom. Altrimenti, se si vuole un controllo manuale, è possibile regolarla direttamente sullo schermo. Anche il bilanciamento del bianco può essere regolato automaticamente.
La macchina può essere usata in totale automatismo impostandola in Auto o in SR+. In questo caso le foto possono essere salvate solo in jpeg e la fotocamera fa tutto da sola: sceglie la scena più appropriata allo scatto se in SR+, regola l’esposizione, il bilanciamento del bianco e il colore. I risultati sono di solito buoni.
Se si vuole influire sul suo comportamento si possono scegliere il funzionamento Program o le priorità dei tempi e diaframmi o anche il manuale. In queste condizioni tutti i parametri possono essere regolati.
L’esposizione è corretta in esterni con buona luce, anche se in situazioni di controluce estremo è consigliabile una piccola correzione per privilegiare le ombre o le luci a secondo di quello che si vuole ottenere. In luce scarsa, esterni illuminati di notte ad esempio, invece la 2 tende a sovraesporre da 1 stop a 1 e 2/3. E’ facile comunque correggere questa differenza con la ghiera di regolazione, controllando direttamente sullo schermo, che è in grado di visualizzare l’effetto delle regolazioni, il risultato. Col flash integrato, che può essere molto utile anche di giorno come luce di schiarita, nei controluce o per eliminare le ombre dai volti, l’esposizione è sempre corretta.
Come in tutte le Fujifilm è possibile impostare diversi profili colore con la funzione Simulazione film che simula l’effetto di diversi tipi di pellicola Fujifilm quali la Provia, la Velvia, la Astia, Classic Chrome oppure l’effetto monocromatico bianco-nero anche con l’aggiunta di filtri giallo, rosso o verde e infine seppia. E’ possibile anche regolare la gamma dinamica dal 100 al 400 % anche se il suo aumento può portare ad un aumento anche del rumore nelle aree in ombra.
Per la messa a fuoco si può scegliere fra quella completamente automatica, in cui la macchina sceglie le zone di messa a fuoco, di solito correttamente, oppure su una zona centrale ridimensionabile e riposizionabile. C’è infine la possibilità di attivare il riconoscimento dei volti. E’ possibile infine attivare la modalità Super-macro che consente di mettere a fuoco fino a 3 cm dalla lente frontale dell’obiettivo.
Si può scegliere fra la messa a fuoco singola, adatta per la maggior parte delle occasioni e quella continua, adatta quando si vogliono seguire soggetti in movimento o manuale. Via menu si può scegliere se dare la priorità alla messa a fuoco o allo scatto. La messa a fuoco è rapida e precisa per tutti i soggetti compresi quelli in movimento veloce grazie al funzionamento a rilevamento di fase oltre che di contrasto. La sua sensibilità è buona e riesce a mettere a fuoco rapidamente anche in condizioni di luce scarsa. I fuori fuoco sono stati un’eccezione sia in esterni con luce abbondante sia di notte e in sessioni di ritratto in studio. Per i soggetti in movimento l’inseguimento è efficace quasi come una reflex, e si riesce abbastanza bene a cogliere e a mettere a fuoco anche veicoli a velocità media.
La stabilizzazione ottica è abbastanza efficace, ne parlerò nella pagina delle prestazioni.
Il flash, piccolo ma abbastanza potente, può essere aperto manualmente o si attiva automaticamente, a secondo della modalità di funzionamento scelta. Può funzionare in automatismo, anche con la modalità per la riduzione degli occhi rossi, e in slow-synch per rendere correttamente sia il soggetto che lo sfondo.
Le foto possono essere salvate in formato 4:3, 3:2, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni, L a 12 Mpx, M a 6 Mpx e S a 3 Mpx. Le foto possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Standard, in raw (RAF) e in raw più jpeg.
La ripresa video consente di riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel a 60,50, 30, 25 e 24 fg/s in modalità MOV. E’ disponibile anche una ripresa con formato HD a 1280×720 pixel e la ripresa ad alta velocità con formato inferiore fino a 250 fg/s a 320×112 pixel. Durante la ripresa la messa a fuoco è automatica, ma si può variare il modo di messa a fuoco. Si può inoltre usare lo zoom. L’esposizione può essere automatica oppure si possono usare le impostazioni S, A e M; il bilanciamento del bianco è invece regolato automaticamente. Durante la ripresa è possibile scattare una foto. Si può scegliere se scattare una foto a risoluzione media M (anche se la risoluzione impostata è L) ed in questo caso la ripresa verrà interrotta al momento dello scatto e ripresa subito dopo, oppure scattarla alle dimensioni del filmato senza interruzioni.
La XQ-2 rende disponibili inoltre alcune funzioni speciali disponibili nella posizione Adv.
Filtro avanzato: sono disponibili Toy Camera, Miniatura, Colore Pop, High key, Low key, Toni dinamici, Soft focus, Colore parziale rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola.
Panorama: si può scattare una foto panoramica in orizzontale o in verticale, con un angolo di copertura di 120°, 180° o 360° gradi. La macchina scatta automaticamente una serie di foto che poi collega per ottenere una foto panoramica.
Pro a fuoco: la macchina scatta tre foto alla pressione del pulsante di scatto con diversa messa a fuoco per produrne una con una profondità di campo ridotta, che può essere regolata, prima dello scatto, con la ghiera di comando.
Pro poca luce: la macchina effettua quattro scatti, in condizioni di luce scarsa, per ottenere una foto con rumore ridotto.
Esposizione multipla: crea una foto che combina due esposizioni.
Sono infine disponibili numerose modalità scene, scelte anche in automatico.
E’ presente la connessione wi-fi, come in tutte le fotocamere di ultima generazione, che consente attraverso un’apposita app Fujifilm la connessione con uno smartphone o un tablet per il trasferimentoo di foto e il controllo remoto della macchina.
La XQ-2 è quindi una macchina abbastanza completa con buone caratteristiche per una fotocamera così piccola ed è stata piacevole da usare in tutte le occasioni.
Per tutte le foto di prova ho usato il formato 4:3.
Le foto di prova sono suddivise in due gruppi: foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 3200 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare gli obiettivi, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con Raw File Converter e con RarTherapee.
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Prestazioni
Galleria
Conclusioni
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