Sony A7S: prestazioni

Sensore

La A7S è dotata di un sensore CMOS di formato fullframe (36×24 mm) con 12 Mpx. La sua sensibilità varia da 50 a 409600 Iso a passi di 1/3 EV.
Il sensore è dotato di microlenti del tipo “gapless” per migiorare il rapporto segnale/rumore.

Per valutarne le caratteristiche e la qualità pubblico oltre alle foto di prova il grafico del rapporto segnale/rumore in funzione della sensibilità e quello della gamma dinamica massima registrabile in funzione sempre della sensibilità.

Rapporto segnale/rumore

In questo grafico è riportato l’andamento del rumore prodotto dal sensore in funzione della sensibilità Iso. Questo viene rilevato fotografando una superficie completamente bianca e convertendo le foto raw così ottenute in tiff con la riduzione di rumore azzerata. Le foto sono poi convertite nel formato jpeg, che è un formato compresso, con la compressione regoòata al minimo, 100 %. In questo modo più è alto il rumore, che si presenta in forma di punti scuri e colorati invece di punti bianchi, meno è possibile comprimere la foto e quindi questa risulta di maggiori dimensioni. Ho effettuato la conversione con Lightroom e con Image Data Converter, il software di Sony. Per avere una valutazione di come si pone la A7S rispetto alle altre fotocamere fullframe ho effettuato il confronto con la Canon EOS 6D con le foto convertite con Canon DPP, con la Nikon D750 con foto convertite con Nikon Capture NX-D, con la Sony A7R e la A7 con conversione con Sony IDC. Per un confronto omogeneo fra fotocamere con differente numero di pixel è necessario standardizzare queste dimensioni ad un valore uniforme. Il valore scelto è 10 Mpx che consente di confrontare tutte le macchine disponibili attualmente ed è adatto per una stampa A4. Anche questo ridimensionamento è stato fatto durante la conversione raw/tiff; i tiff sono poi convertiti in jpeg con compressione minima sempre con lo stesso software Acdsee Pro.

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La A7S, convertendo le foto con Sony Image Data Converter, ha un rumore leggermente più elevato della Canon 6D (20 Mpx) e della Nikon D750 (24 Mpx) alle sensibilità più basse fino a 800 Iso, poi si mantiene ad un livello appena inferiore a quello della 6D da 1600 fino a 102400 Iso, sensibilità massima della 6D, con una differenza da 1/3 a 1/2 stop. La Nikon D750 invece ha un rumore leggermente superiore, da 1/2 a 2/3 di stop da 3200 a 25600 Iso per poi pareggiare a 51200.

Sony_A7S_rumore3

Con Lightroom si ottengono risultati leggermente migliori fino a 3200 Iso, poi la curva si sovrappone a quelld con IDC o è leggermente meno favorevole.

Sony_A7S_rumore2

Confrontando i tre modelli Sony A7, A7R e A7S si vede che fra la A7S e la A7R c’è una differenza di circa 1/3 o 1/2 di stop a favore della prima da 800 Iso fino alla massima sensibilità dell’A7R 25600 Iso. La A7 invece si dimostra inferiore, con un rumore più alto sia alle basse sensibilità, sia a quelle più alte.
In conclusione si può dire che la A7S guadagna, rispetto alla A7R e alle altre fullframe con un maggiore numero di pixel, circa 1/2 stop nel rapporto segnale/rumore alle alte sensibilità, un differenza non molto elevata. Queste misure coincidono con quelle rilevate da fonti indipendenti, Centro Studi di Progresso Fotografico e DXOMark, che hanno misurato queste fotocamere ridimensionando le foto a 10 o 8 Mpx. Il risultato conferma che il rapporto segnale/rumore dipende principalmente, a parità di livello tecnologico del sensore, dalle sue dimensioni e non dal numero di pixel. Il leggero vantaggio della A7S è dovuto al fatto che avendo un numero ridotto di pixel può dedicare un tempo superiore alla loro lettura. Questo minor numero di pixel si paga però in termini di risoluzione come vedremo più avanti nella prova dell’obiettivo.
Certo che se invece si confrontano le foto alle loro dimensioni originali si vede maggior rumore in quelle dell’A7R senza però rendersi conto che è così perche quelle con più pixel al 100 % sullo schermo sono ingrandite molto di più. Se si ridimensionano alla grandezza di quelle dell’A7S la differenza scompare, ma in compenso resta un dettaglio ed una nitidezza maggiori.
In conclusione comunque la A7S dal punto di vista rapporto segnale/rumore è una delle migliori fotocamere provate.

Gamma dinamica

La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione o che il segnale venga sovrastato dal rumore. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione misurata dall’esposimetro della fotocamera, alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Canon 6D come riferimento. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.

Sony_A7S_gamma_dinamica

La A7S ottiene in questo test un ottimo risultato con una gamma dinamica uguale o poco inferiore alla 6D fino a 3200 Iso e superiore di 1/3 EV da 6400 fino alla massima sensibilità.

Le foto di test notturne sono scattate a tutte le sensibilità da 50 a 409600 Iso e convertite con Sony Image Data Converter (IDC) disattivando la riduzione di rumore.

Le foto raw convertite con Sony IDC non presentano segni di rumore fino a 3200 Iso. A 6400 Iso si può notare solo un leggero rumore nelle superfici uniformi. A 12800 Iso il rumore è più visibile, ma è ancora accettabile e presente sopratutto nelle superfici uniformi. A 25600 Iso il rumore è alto ed è necessaria una sua riduzione. A 51200 Iso il rumore aumenta ancora e la nitidezza ne risente. Oltre questa sensibilità il rumore è eccessivo per un uso normale delle foto e in particolare a 409600 Iso la foto è pervasa dal rumore.

Foto  con riduzione di rumore

E’ possibile migliorare le foto fino a 25600 Iso con un’opportuna riduzione di rumore senza un’eccessiva perdita di nitidezza. A 51200 la perdita di nitidezza invece è sensibile, oltre è meglio non andare.

Foto A7R ridimensionate a 12 Mpx

Il confronto con la A7R usando le sue foto ridimensionate a 12 Mpx è a favore della A7R. Infatti si mette in evidenza la maggiore nitidezza e presenza di dettagli della A7R (nonostante che le foto della A7R siano scattate con uno zoom, seppure di altissima qualità, Zeiss 24-70/4,0, e quelle della A7S siano state scattate con un eccellente Zeiss 55/1,8) mentre al livello del rumore si nota visivamente solo una leggera differenza a 25600 Iso.

Anche questo conferma che il rumore non dipende dalle dimensioni dei pixel, ma da quelle del sensore, a parità di tecnologia, se si effettua correttamente il confronto a parità di dimensioni di visualizzazione.
Proprio prima della pubblicazione di questo test è stata pubblicata dalla rivista “Tutti Fotografi” la prova della A7S . Ebbene la rivista ha effettuato le misure del rapporto segnale rumore della A7S e della A7R rilevando che a 25600 Iso, massima sensibilità dell’A7R la differenza fra le due e di 0,8 Db a favore dell’A7S (ricordo che una differenza di 3 Db in più o in meno significa un raddoppio o un dimezzamento del rumore), confermando quanto anche da me rilevato.

In conclusione con la A7S è possibile scattare senza problemi fino a 6400 Iso e usando il raw con un’opportuna riduzione di rumore fino a 12800 e con qualche compromesso fino a 25600.

Obiettivi

La A7S è dotata di innesto obiettivi Sony E e può montare sia gli obiettivi FE che coprono il formato fullframe, sia gli E limitati a quello APS. Attualmente sono disponibili 11 obiettivi con innesto FE per il formato fulframe delle A7S comprendendo le ultime novità. Si va dagli zoom standard 28-70 e Zeiss 24-70 f/4,0 stabilizzati al tele 70-200 mm f/4,0 stabilizzato, al tuttofare 24-240 anche questo stabilizzato, al grandangolare Zeiss 16-35 mm f/2,8 e alcune ottiche fisse, 28 mm f/2,0, 90 mm f/2,8 Macro stabilizzato, Zeiss 35 f/1,4, 35 mm f/2,8, 55 mm f/1,8; infine uno zoom 28-135 motorizzato e adatto per le riprese video. Sono poi disponibili degli obiettivi Zeiss specifici per le A7: due Batis autofocus 25 mm f/2,0 e 85 mm f/1,8 e due Loxia, a fuoco manuale, 35 mm f/2,0 e 50 mm f/2,0, entrambi di dimensioni contenute.
Sony fornisce anche, in opzione, un anello di raccordo per obiettivi Alpha, LA-EA4, che mantiene tutti gli automatismi, compreso l’autofocus, ma che costa quasi 400 € in quanto è dotato di uno specchio semiriflettente e di un autofocus autonomo a rilevamento di fase. In questo modo è possibile usare sulla A7S l’intera gamma di  obiettivi Sony A più tutti quelli dei produttori di obiettivi universali. C’è anche un anello LA-EA3 senza motore autofocus e meno costoso che però può essere usato solo con gli obiettivi SSM dotati di motore di messa a fuoco. Certamente però questi obiettivi saranno un po’ sproporzionati come dimensioni rispetto al corpo macchina della A7S, ma la soluzione può essere interessante per chi già possiede un corredo Sony o Minolta e vuole riutilizzare i suoi obiettivi anche su questa macchina più compatta.

Con la A7S ho avuto a disposizione per la prova lo Zeiss FE 55 mm f/1,8. E’ un obiettivo di dimensioni e peso contenuto per un fullframe e di grande luminosità.

Per questo obiettivo non è necessario il diagramma relativo al diaframma equivalente in quanto si tratta di fullframe.

Risoluzione

Come spiegato nell’articolo Risoluzione: obiettivi e sensori riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore.

Zeiss 55 mm f/1,8

Sony_A7S_Z55_risoluzione

la risoluzione è molto buona al centro da tutta apertura f/1,8 fino a f/11, poi cala un po’ a f/16 rimanendo però ancora buona a f/22. I bordi sono inferiori, buoni a tutta apertura, poi migliorano progressivamente fino a diventare molto buoni ed uguali al centro a f/8 e ritornare solo buoni a f/22.
E’ evidente che il limite alla risoluzione è il sensore e non l’obiettivo. La risoluzione inferiore ai bordi alle maggiori aperture è probabilmente dovuta all’elevato angolo di incidenza dei raggi di luce provenienti dalle zone periferiche delle lenti quando il diaframma è completamente aperto o quasi, dato il corto tiraggio e il fatto che le microlenti ai bordi del sensore non hanno una disposizione asimmetrica per favorire l’incidenza dei raggi di luce come invece avviene per la A7R.
La distorsione è trascurabile. La vignettatura è 1/3 di stop a tutta apertura.

L’obiettivo  è complessivamente eccellente, ma la sua qualità è penalizzata dalla ridotta risoluzione del sensore, solo 12 Mpx, che non consente di raggiungere nemmeno la risoluzione ottenibile da una Micro 4/3 e rimane lontana da quella delle migliori APS e delle altre fullframe. E’ questo il prezzo che si paga per avere una fotocamera con un sensore che arriva alla strabiliante sensibilità di 409600 Iso, anche se poi in realtà è utilizzabile fino a 25600 con un ridotto vantaggio rispetto a fotocamere con risoluzione decisamente maggiore.

Gli scatti effettuati confermano i  risultati delle misure.

Obiettivi consigliati.

Indico alcuni obiettivi per chi volesse ampliare il corredo o scegliere un obiettivo diverso per corredare la macchina.

Grandangoli:
sono disponibili Zeiss Vario-Tessar T* FE 16-35 mm f/4,0 OSS a circa 1.140 € €, il Sony FE 28 mm f/2,0 400, lo Zeiss Distagon T* FE 35 mm f/1,4 1.440 €, lo Zeiss Sonnar T* FE 35 mm f/2,8 680 €, lo Zeiss Batis 25 mm f/2,0 1270 € e lo Zeiss Loxia 35 mm f/2,0 1.200 €.

Normali:
si può scegliere fra lo Zeiss Sonnar T* FE 55 mm f/1,8 999 € e lo Zeiss Loxia 50 mm f/2,0 860 €.

Tele:
sono disponibili solo lo Zeiss Batis 85 mm f/1,8 e il Sony FE 55-210 mm f/4,0 G OSS a 1.270 €, altrimenti si devono usare obiettivi con innesto Sony Alpha ed anello adattatore.

Zoom tuttofare:
Sony FE 24-240 mm f/3,5-6,3 OSS 850 €

Macro:
Sony FE 90 mm f/2,8 G OSS Macro 980 €.

Come si vede sono disponibili diversi obiettivi luminosi e di qualità.
E’ possibile inoltre dotare le A7 di alcuni obiettivi Samyang, di ottima qualità anche se a fuoco manuale (non è un grosso problema data l’efficacia dei sistemi di assistenza alla messa a fuoco delle A7, ingrandimento ed evidenziazione dei contorni a fuoco). In particolare sono consigliabili il 35 mm f/1,4 circa 470 € e l’85 mm f/1,4 310 €.

Raffica

La A7S dispone di due velocità di raffica: a bassa velocità circa 2,5 fg/s o alta velocità in priorità dei tempi 5 fg/s. L’esposizione è regolata scatto per scatto. Alla velocità più bassa la messa a fuoco è effettuata scatto per scatto impostandola su AFC (messa a fuoco continua), mentre a quella più alta è al primo scatto. Per ottenere la velocità più alta si deve impostare la priorità dei tempi.
Con una scheda di classe 10, scattando alla velocità più alta solo in jpeg standard e autofocus continuo AFC e priorità dei tempi con un tempo di scatto di 1/1000 ho scattato diverse sequenze di veicoli in movimento a velocità di 40-50 kmh. La A7S ha raggiunto la velocità nominale di 5 fg/s, ma ovviamente le foto sono a fuoco solo nei primi istanti e poi vanno fuori fuoco. Alla velocità più bassa invece ha raggiunto circa 1,8 fg/s, ma l’autofocus non sempre riesce a mettere a fuoco correttamente il soggetto. In complesso una prestazione abbastanza scarsa. Considerando che la quantità di dati da trattare per ogni scatto è un terzo di quella della A7R mi sarei aspettato qualcosa di più, almeno alla velocità più alta a cui la messa a fuoco è fissata al primo fotogramma. A quella più bassa il limite alla velocità è dato dalla lentezza dell’autofocus.

Video

La ripresa video consente di registrae filmati Full HD a 1920×1080 pixel 60/50p, 60/50i e 30/25p in formato AVCHD e a 1440×1080 pixel 30 o 25 fg/s in MP4 con audio stereo. Può anche effettuare riprese video  4K (QFHD 3840×2160 pixel) ed è attualmente l’unica in grado di produrre fotogrammi 4K con lettura diretta dal sensore senza “pixel binning”, quindi con minori artefatti e maggiore qualità. Purtroppo la ripresa 4K è però possibile solo indirizzando l’output non compresso su un registratore esterno attraverso l’uscita HDMI. Sulla scheda SD si può registrare solo il Full HD 1920×1080 pixel con codec XAVC S o X264. Nella ripresa video può essere utile l’altissima sensibilità raggiungibile, in particolare per il Full HD.
Per produzioni con audio professionale è disponibile un adattatore (opzionale) con ingressi XLR.

La ripresa può essere effettuata in totale automatismo come la messa a fuoco, oppure usando le impostazioni a priorità o manuali. Anche la messa a fuoco può essere manuale.
Nelle prove ho riscontrato una corretta esposizione e bilanciamento del bianco. La messa a fuoco ha funzionato in questo caso abbastanza bene anche variando la focale dell’obiettivo e con soggetti in movimento non troppo veloce.
Non ho potuto provare la ripresa 4K in quanto non dispongo di un registratore video 4K esterno.

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Descrizione & uso
Galleria
Conclusioni
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