Panasonic S1R: prestazioni e conclusione

Sensore

La S1R è dotata di un sensore CMOS di formato fullframe (36×24 mm) con 47 Mpx e senza filtro antialias.
La sua sensibilità varia da 100 a 25600 ISO a passi di 1/3 EV ed è estendibile a 50 e 51200.
Per valutarne le caratteristiche e la qualità pubblico oltre alle foto di prova il grafico del rapporto segnale/rumore in funzione della sensibilità e quello della gamma dinamica massima registrabile in funzione sempre della sensibilità.

Rapporto segnale/rumore

In questo grafico è riportato l’andamento del rumore prodotto dal sensore in funzione della sensibilità La misura è effettuata con modalità diverse dalle precedenti per cui le nuove misure non sono confrontabili con quelle pubblicate in precedenza.
Il rumore viene rilevato fotografando una superficie completamente bianca e convertendo le foto raw così ottenute direttamente in jpeg usando per tutte le fotocamere Adobe Lightroom. In questo modo si uniforma il trattamento di tutti i raw applicando per tutti la stessa compressione jpeg con fattore 100 %.
Per poter confrontare però foto ottenute da fotocamere con diverso numero di pixel tutte vengono ridimensionate alla grandezza di 10 Mpx, adatta per una stampa A4 (circa 21×30 cm).
La curva di rumore della Sony A9 è il nuovo riferimento, ma per alcuni mesi riporterò anche quella della Canon EOS 6D precedente riferimento.

 

L’andamento della curva di rumore della S1R mostra un rumore molto contenuto, a livello della A9 o anche leggermente migliore fino a 1600 ISO. Oltre questa sensibilità il rumore aumenta con una differenza di 1/2 stop rispetto alla A9 a 3200 ISO,di uno alle sensibilità maggiori e di oltre 2 a quella massima. Alle sensibilità fra 6400 e 25600 ISO il rumore della S1R è simile a quello della EOS 6D, ma a 51200 si ha uno stop di differenza a suo sfavore.
E’ un’ottima prestazione fino a 1600 ISO, ma poi inferiore alle sensibilità più alte.

Gamma dinamica

La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione corretta, alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Sony A9 come riferimento, oltre a quelle della Nikon Z7 e della Sony A7R III che hanno sensori con un numero di pixel paragonabile a quello della S1R. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.

La S1R ha una gamma dinamica variabile fra 11 EV fra 200 e 800 ISO che poi cala progressivamente fino a un minimo di 7,66 EV a 51200. E’ uguale alla A9, A7R III e Z7 fino a 6400 ISO con gli 800 leggermente migliori, ma poi diventa progressivamente inferiore con una differenza di 2 EV alla sensibilità massima.
Anche in questo caso il sensore si comporta bene fino alle sensibilità medio-alte, ma poi cede a causa del rumore.

Le foto di test notturne sono scattate in raw a tutte le sensibilità da 100 a 51200 ISO e convertite con Silkypix.

Foto da raw senza riduzione di rumore

Nelle foto di prova raw il rumore si inizia a percepire a 1600 ISO in forma fine che non disturba, mentre la nitidezza rimane elevata. A 3200 ISO il rumore è visibile e potrebbe essere necessaria una sua riduzione, ma la nitidezza è comunque buona. Il rumore è elevato a 6400 ISO, sensibilità a cui è indispensabile una riduzione per utilizzare le foto; la nitidezza è comunque ancora buona. A 12800 ISO la foto è invasa dal rumore, ma è ancora abbastanza nitida, quindi recuperabile, mentre quella a 25600 non lo è completamente. Alla sensibilità massima di 51200 ISO le foto sono completamente invase da una dominante blu derivante dal rumore e irrecuperabili.

Foto da raw con riduzione di falsi colori

Eliminando con Silkypix il rumore dovuto ai falsi colori, senza toccare quello di luminanza (cosa che influirebbe sulla nitidezza) le cose migliorano. Le foto a 1600 ISO presentano solo dei finissimi puntini scuri, simili alla grana della pellicola, con ottima nitidezza; in quelle a 3200 la “grana” è più visibile, ma accettabile senza pregiudizio per la nitidezza. Oltre l’effetto è troppo marcato e va ridotto.

Foto da raw con riduzione di rumore

A 1600 ISO si pụò rimuovere quasi del tutto l’effetto “grana” senza pregiudicare la nitidezza, mentre a 3200 si riesce a ridurlo, ma è meglio non eliminarlo completamente così come a 6400 ISO per non perdere eccessivamente in nitidezza. Oltre a 12800 ISO se si vuole ridurre la “grana” si perde nitidezza e le foto a 25600 non sono comunque recuperabili.

Foto da raw con riduzione di rumore con Dfine2

Usando il plug-in Dfine2 in questo caso, vista la sua efficacia, è possibile aumentare la nitidezza durante la fase di conversione da raw. Così le foto fino a 6400 ISO risultano molto pulite e con una nitidezza vicina a quella delle foto a bassa sensibilità; oltre è difficile andare, la foto a 12800 ISO presenta comunque rumore e una perdita di nitidezza,quella a 25600 ancora di più e quella a 51200 è sempre assolutamente irrecuperabile.

Foto da raw senza riduzione di rumore a 10 Mpx

Foto da raw con riduzione di falsi colori a 10 Mpx

Foto da raw con riduzione di rumore a 10 Mpx

Foto con riduzione di rumore con Dfine2 a 10 Mpx

Con il ridimensionamento a 10 Mpx (adatto per una stampa A4 circa 30×20 cm) in pratica si guadagna uno stop. Si può arrivare a 6400 ISO anche senza riduzione di rumore e a 12800 con riduzione. Le foto a sensibilità superiore perdono di definizione.

Foto jpeg originali

Nelle foto jpeg originali la riduzione di rumore si comincia a vedere a 1600 ISO con una perdita progressiva di nitidezza che diventa inaccettabile oltre i 6400.

In conclusione con la S1R si pụò scattare fino a 1600 ISO senza problemi. Oltre è necessario usare il raw ed applicare una riduzione di rumore con foto buone fino a 6400 ISO. Oltre questa sensibilità le foto perdono di nitidezza e la sensibilità di 51200 è praticamente inutilizzabile.
Questo comportamento alle alte sensibilità, inferiore per il rapporto segnale/rumore ad altre fullframe, è probabilmente dovuto al fatto che il sensore della S1R è un normale CMOS e non è retroilluminato (BSI-CMOS).
Come commento positivo però posso dire che con una foto scattata a 12800 ISO, convertita da raw e trasformata in bianconero ho potuto stampare una foto di 1,5×1 metri senza che fosse quasi percepibile grana o disturbo se non guardandola da pochi cm.

Obiettivi

Con la S1R ho avuto a disposizione lo zoom Lumix S 24-105 mm f/4,0 OIS Macro stabilizzato, con cui è anche venduta in kit.

Nota importante sulla risoluzione:
il sensore da 47 Mpx della S1R in formato 3:2 produce foto che sul lato orizzontale hanno 8368 pixel. Questo significa che la risoluzione orizzontale massima teoricamente ottenibile è 8368:2= 4184 linee. I sensori con filtratura Bayer, come questo, peṛò non riescono mai ad arrivare alla massima risoluzione teorica, anche senza filtro antialias, a causa dell’interpolazione necessaria per ricostituire l’immagine e si fermano mediamente al 70 % di tale valore.

Lumix S 24-105 mm f/4,0 OIS Macro

E’ uno zoom standard di uso abbastanza universale, adatto a molti tipi di fotografia, dai paesaggi ai ritratti, cerimonie, viaggi, famiglia.
E’ composto da 16 elementi in 13 gruppi (2 lenti asferiche ED, 2 lenti asferiche, 1 lente UED, 2 lenti ED). Il diaframma ha 9 lamelle e si chiude fino a f/22. L’obiettivo è abbastanza grande e pesante, 84 mm di diametro e 118 di lunghezza per 680 g di peso. Mette a fuoco fino a 30 cm con un ingrandimento 0,5x. Il motore di messa a fuoco è di tipo lineare.
Costa se non acquistato in kit 1.368 €.

Risoluzione

Riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore.

La risoluzione è eccellente al centro alle focali medio-basse, da 24 a 36 mm fino a f/8,0. Cala un po’, ma è sempre eccellente a f/11, poi è ottima a f/16 e molto buona a f/22. I bordi sono un po’ inferiori alle aperture maggiori per diventare eccellenti fra f/8,0 e f/11 e poi seguire il lieve calo del centro. A 50 mm la risoluzione al centro è leggermente inferiore a quanto visto per le focali più corte fra f/4,0 e f/5,6, ma sempre eccellente, per raggiungere il massimo fra f/8,0 e f/11. I bordi seguono lo stesso andamento. Alle focali più lunghe la risoluzione, per centro e bordi è un po’ inferiore a quella precedente e raggiunge l’eccellenza fra f/8,0 e f/16 per il centro, mentre a queste aperture i bordi sono ottimi. In ogni caso la risoluzione non è mai inferiore a molto buono.
Ottime prestazioni quindi, merito dell’obiettivo, ma anche dell’elevata risoluzione del sensore.

Stabilizzazione

La S1R dispone di stabilizzazione sul sensore a “5 assi” utilizzando la tecnologia Dual IS che le consente di collaborare con quella eventualmente presente sugli obiettivi.
Il vantaggio della stabilizzazione sul sensore è che funziona con tutti gli obiettivi, anche i focale fissa di solito non stabilizzati e gli obiettivi di altre fotocamere montati con anelli adattatori.

Per valutarne l’efficacia ho effettuato gli scatti alla focale di 105 mm partendo dal tempo di scatto di 1/125 (tempo minimo di sicurezza) e aumentandolo progressivamente di uno stop fino ad arrivare ad 1/2 (più 6 stop).

A 1/4 di secondo, più 5 stop sul tempo di sicurezza, ho ottenuto foto ancora nitide, mentre a 1/2 (più 6 stop) alcune foto presentano tracce di mosso. Senza stabilizzazione solo le foto a 1/125 sono perfettamente nitide e a 1/30 si possono ottenere alcune foto discretamente nitide.

In conclusione con la stabilizzazione Dual IS si ottiene un guadagno da 5 a 6 stop e si possono stabilizzare efficacemente anche gli obiettivi privi di stabilizzazione. Un eccellente risultato.

Raffica

Le possibilità di scatto a raffica della S1R sono descritte nella pagina “Descrizione & uso”.

Per le prove ho usato una scheda XQD a 400 Mb/s, l’otturatore meccanico a 1/1000 di secondo e la messa a fuoco manuale.

Jpeg

Alta velocità H

Alla velocità H Si ottengono circa 9 fg/s per circa 6 secondi, poi la raffica continua a circa 2,5 fg/s.

Media velocità M

A quella M si ottengono 5 fg/s e la raffica pụò continuare fino a che la scheda di memoria è piena.

Raw

Alta velocità H

Alla velocità H Si ottengono 9 fg/s per circa 4 secondi, poi la raffica continua la ritmo di circa 2,5 fg/s.

Media velocità M

A quella M si ottengono 5 fg/s e la raffica pụò continuare fino a che la scheda di memoria è piena.

Nella pratica di ripresa in raffica su veicoli ad alta velocità, usando l’otturatore meccanico o elettronico e scattando con tempo di 1/1300, diaframma f/4,0, ISO Auto, focale a 105 mm, autofocus a inseguimento e raffica a velocità H, la S1R ha scattato a circa 5 fg/s, ed è riuscita a tenere a fuoco i veicoli, sia in avvicinamento che in allontanamento con alcune foto saltuariamente fuori fuoco, ma in numero ridotto in rapporto al totale.

Prova del ciclista

In questa prova le cose sono andate ugualmente abbastanza bene. La ripresa è effettuata su un ciclista che si avvicina lentamente da una cinquantina di metri fino a passare vicino al fotografo. Le impostazioni sono state 1/1000, f/4,0, ISO auto, focale a 105 mm, autofocus a inseguimento con rilevamento dei volti attivo, velocità di raffica H. Su 7 prove per 454 fotogrammi complessivi, alla velocità di 5,5 fg/s, i risultati sono stati: 264 foto a fuoco sul volto del ciclista (58 %), 67 a fuoco sul manubrio, ruota o pedali (15 %), 123 fuori fuoco (27 %).
Pubblico la sequenza migliore di 68 scatti in 12 secondi.

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I risultati ottenuti sono buoni: ottenere una velocità di raffica di 9 fg/s con autofocus fisso e senza live view o di 5-6 fg/s con autofocus continuo e live view con foto da 47 Mpx va considerata una buona prestazione. Le prestazioni dell’autofocus in inseguimento si sono rivelate adeguate anche se non al livello della migliore concorrenza.

Video

La S1R pur non essendo specializzata per il video come la S1H se la cava molto bene anche in questo tipo di riprese.
L’attivazione delle riprese si effettua con il pulsante rosso sul dorso vicino al mirino e in posizione un po’ scomoda.
Durante le riprese l’esposizione è risultata sempre corretta così come il bilanciamento del bianco. La messa a fuoco è stata efficace ed ha mantenuto bene il fuoco anche usando lo zoom con qualche piccolo aggiustamento e qualche incertezza iniziale risolti però un po’ lentamente. L’audio, ripreso senza microfono esterno è risultato buono,ma per riprendere la dinamica di concerti rock, come quello dei ReQueen ripreso da sotto il palco, sarebbe preferibile usare un microfono esterno di qualità.
Complessivamente la qualità delle riprese è ottima, come in tutte le ultime Panasonic, e se non si desiderano funzioni sofisticate e specialistiche come quelle dalla S1H, la S1R può soddisfare anche gli utenti esigenti.

Galleria

Le foto sono state scattate a Roma, San Felice Circeo e nel Cilento.
Prevalentemente ho usato la impostazione automatica della sensibilità che se la luce è sufficiente si imposta a 100 ISO, mentre per le foto in poca luce è arrivata fino a una sensibilità di 12800 ISO.
La conversione da raw è stata effettuata con Silkypix, fornito da Panasonic, impostato con i suoi parametri di default con la riduzione di rumore disabilitata, tranne che nella prima N° 1 e nell’ultima fono N° 56 e con l’eliminazione dei falsi colori attiva per quelle sopra gli 800 ISO.

Le foto sono tutte di ottima qualità con elevato dettaglio e dinamica. Notevoli quelle dei concerti. I colori con le impostazioni standard di conversione sono abbastanza saturi e piacevoli, ma il colore come ho sempre affermato è un’interpretazione del fotografo e non della fotocamera e può essere variato a piacere agendo sugli appositi parametri direttamente in jpeg sulla fotocamera o in raw durante la conversione.

Conclusione

La S1R come prima fotocamera fullframe di Panasonic ha delle caratteristiche che la distinguono sia dalle altre della sua classe sia dalle M43 della stessa marca.
Oltre alle dimensioni per le quali Panasonic ha seguito una sua strada diversa da Sony la S1R ha caratteristiche peculiari per l’autofocus a rilevamento di contrasto, ma che sfrutta la tecnologia DFD che lo rende vicino, come velocità, a quelli a rilevamento di fase, per la funzione di Post-focus, per la ripresa Foto 6K/4K e per la modalità ad alta risoluzione per foto da 187 Mpx.
La caratteristica principale della S1R però è l’elevata risoluzione del sensore che conferisce alle foto un’alta nitidezza e ricchezza di dettagli. Il tutto è unito ad un’esemplare disposizione dei comandi che consente di adattarsi subito alla fotocamera e regolarne ogni parametro con facilità e rapidità. Anche l’alta qualità del mirino contribuisce al piacere d’uso della fotocamera.
Il corredo obiettivi originale non è molto vasto, anche si va ampliando, ma l’uso dell’innesto L Mout rende disponibile già oggi un’ampia gamma di obiettivi da Leica e Sigma. La qualità dell’obiettivo provato è comunque ottima.

Riassumendo:

Costruzione e finitura

Eccellente: il corpo è in lega di magnesio, protetto da polvere ed acqua.

Ergonomia e comandi

Eccellente: la disposizione dei comandi è una delle migliori fra quelle provate

Menu

Buono: sono un po’ complicati da navigare per il doppio livello in cui sono organizzati.

Mirino

Eccellente: è al livello più alto fra i mirini elettronici attualmente disponibili.

Schermo

Ottimo: utile la possibilità di orientamento in 3 direzioni e quella di spostare i punti AF al tocco anche con l’occhio al mirino.

Autofocus

Buono: sufficientemente veloce per soggetti fermi o in movimento. Per il video va abbastanza bene, con qualche incertezza

Esposizione

Ottimo: sempre corretta anche in condizioni difficili. Per le foto notturne o in ambienti scuri è necessario compensare l’esposizione con 2/3 o 1 stop in meno. L’automatismo ISO ha sempre funzionato bene.

Bilanciamento del bianco

Ottimo: in automatismo si è dimostrato sempre corretto.

Qualità d’immagine

Ottimo: la risoluzione e la definizione sono altissime. Il rumore è contenuto fino a 1600 ISO, oltre aumenta più di quanto ci si aspetterebbe da un sensore fullframe

Raffica

Buono: 9 fg/s e 6 con live view ed autofocus continuo sono adeguati per l’elevata risoluzione del sensore.

Video

Ottimo: ha delle ottime capacità di ripresa video come tutte le Panasonic. La qualità delle riprese è ottima,la messa a fuoco funziona con poche incertezze. La durata della ripresa è elevata.

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In conclusione la S1R è un’ottima fotocamera, di livello professionale, particolarmente adatta alle riprese di paesaggi, architettura, ritratti, moda, still life, macro, ma anche eventi e cerimonie e per le riprese video, anche se Panasonic in realtà offre per queste una fotocamera specializzata, la S1H.

Il prezzo è alto, ma adeguato alla qualità offerta.

Pregi

– elevata risoluzione
– ottima costruzione e finitura
– ottima qualità d’immagine
– stabilizzazione molto efficace
– otturatore meccanico e elettronico
– ottime capacità di ripresa video
– comandi completi, comodi e facilmente raggiungibili
– Quick menu molto comodo e pratico
– eccellente mirino elettronico
– schermo touch orientabile
– possibilità di personalizzazione elevate

Difetti

– dimensioni e peso
– rumore alle alte sensibilità
– autofocus veloce solo con obiettivi Panasonic ???
– manca il flash integrato
– programma di conversione raw Silkypix instabile e affamato di risorse

Alternative

Fujifilm GFX 50R

Mirrorless con sensore di medio formato (44×33 mm) da 50 Mpx senza filtro antialias, innesto obiettivi Fujifilm G, autofocus a rilevamento di contrasto con 117 punti AF, mirino elettronico con 3,69 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,97x, schermo basculabile, velocità di raffica fino a 3 fg/s, ripresa video Full HD, wi-fi e Bluetooth. Il corredo obiettivi comprende 8 ottiche Fujinon. Le dimensioni ed il peso sono elevati, ma contenuti in rapporto alle dimensioni del sensore, 161x97x66 mm e 775 g.
Costa 3.970 € solo corpo, 5.200 € con il 63/2,8, 5.400 € con il 45/2,8 e 6.100 € con lo zoom 32-64/4,0.

Nikon Z7

Mirrorless con sensore di formato fullframe (36×24 mm) BSI-CMOS retroilluminato da 46 Mpx, innesto obiettivi Nikon Z, autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con 493 punti AF, mirino elettronico con 3,69 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,8x, schermo basculabile, stabilizzazione integrata a “5 assi” sul sensore, velocità di raffica di 9 fg/s, ripresa video 4K, wi-fi e Bluetooth. Il corredo obiettivi comprende 10 ottiche Nikon più alcuni Samyang manuali. Le dimensioni ed il peso sono contenuti, 134x101x68 mm e 675 g.
Costa 3.100 € solo corpo + adattatore FTZ e 3.700 € con lo zoom 24-70/4,0 e l’adattatore FTZ.

Sony A7R IV

Mirrorless con sensore di fullframe (36×24 mm) BSI-CMOS retroilluminato da 61 Mpx, innesto obiettivi Sony FE, autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con 567 punti AF, mirino elettronico con 5,76 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,78x, schermo basculabile, stabilizzazione integrata sul sensore a “5 assi”, velocità di raffica di 10 fg/s, ripresa video 4K, wi-fi e Bluetooth. Il corredo obiettivi comprende circa 30 ottiche Sony FE più oltre 50 di produttori terzi e altri obiettivi a fuoco manuale di Samyang e Zeiss. Le dimensioni ed il peso sono contenute, 129x96x78 mm e 665 g.
Costa 3.820 € solo corpo, 4.830 € con lo zoom G 24-105/4,0 OIS e 5.970 con il GM 24-70/2,8.

Sony A7R III

Mirrorless con sensore di fullframe (36×24 mm) BSI-CMOS retroilluminato da 42 Mpx, innesto obiettivi Sony FE, autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con 399 punti AF, mirino elettronico con 3,69 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,78x, schermo basculabile, stabilizzazione integrata sul sensore a “5 assi”, velocità di raffica di 10 fg/s, ripresa video 4K, wi-fi e Bluetooth. Il corredo obiettivi comprende circa 30 ottiche Sony FE più oltre 50 di produttori terzi e altri obiettivi a fuoco manuale di Samyang e Zeiss. Le dimensioni ed il peso sono contenute, 127x96x74 mm e 657 g.
Costa 2.440 € solo corpo, 3.450 € con lo zoom G 24-105/4,0 OIS e 4.590 con il GM 24-70/2,8.

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