La EOS 750D è una reflex di classe media con ottime qualità. Consente un uso facile ed intuitivo, con comandi ben posizionati e facili da usare. Le sue dimensioni ed il suuo peso sono medi, ma non pongono particolari problemi di trasporto. Non ha dimensioni ridotte come la sorella 100D , ma questo le da un aspetto consistente e “professionale” al di la della sua classe di appartenenza. Inoltre i comandi ben spaziati non pongono problemi di individuazione. Certamente è grande in confronto ad alcune mirrorless. Se si cercano dimensioni più ridotte è disponibile la 100D, con caratteristiche simili, ma un sensore da 18 Mpx e un corpo con peso e dimensioni ridotte, molto vicino a quello delle mirrorless, specialmente quelle con mirino integrato. Se però si monta un obiettivo di dimensioni consistenti, come alcuni tele o zoom, il fatto di avere un corpo un po’ più grande passa in secondo piano, anzi da maggiore equilibrio all’insieme.
La qualità d’immagine è senz’altro ottima. La nitidezza e la risoluzione sono elevate, il rumore contenuto e si possono usare i 3200 Iso senza problemi di rumore. Anche i 6400 Iso vanno bene se si scatta in jpeg o in raw convertendo con Canon DPP con la riduzione di rumore standard attiva al prezzo di una minima perdita di nitidezza. Oltre è opportuno andare solo in caso di necessità. La gamma dinamica è ampia fra le migliori fra le reflex APS.
Le foto in jpeg provenienti direttamente dalla macchina sono già buone, ma si può ottenere di meglio usando il raw e convertendo le foto con DPP per nitidezza, rumore e resa dei colori. Nel caso di Canon i risultati migliori li ho ottenuti con DPP piuttosto che con Lightroom.
La messa a fuoco con il 18-135 STM in dotazione è rapida, silenziosa e abbastanza precisa. Si deve tenere presente però che se si imposta la scelta automatica dei punti AF la messa a fuoco sarà sempre sull’oggetto più vicino rilevato da uno dei punti. Anche con gli altri obiettivi EF l’autofocus è veloce, anche se la velocità dipende dal tipo di motore montato e dalle dimensioni dell’obiettivo. La sensibilità dell’autofocus arriva a circa -1 EV, superiore a quella di molte mirrorless e, come per tutte le reflex, non varia in funzione della luminosità dell’obiettivo. L’unico appunto che si può fare a questo autofocus è la mancanza di una luce ausiliaria, sostituita dal flash: è scomodo quando si vuole mettere a fuoco in pochissima luce aprire il flash.
L’obiettivo provato, il 18-135 mm STM si è dimostrato molto buono con una nitidezza elevata rilevabile nelle foto di test e in quelle della galleria e una resa abbastanza uniforme fra centro e bordi. La distorsione e la vignettatura alla focale minima a tutta apertura non preoccupano in quanto sono corrette automaticamente per le foto jpeg o possono essere corrette in fase di conversione da raw.
Il mirino è buono, anche se non molto grande.
Lo schermo sensibile al tocco è invece ottimo, ed è molto utile in diverse occasioni.
Confrontando i risultati con altre fotocamere APS, si può dire che la 750D si pone nelle posizioni più alte, con una elevata nitidezza, ottimi colori in jpeg e ottima gamma dinamica.
Riassumendo:
Costruzione e finitura
Buona: la 750D è costruita con un telaio metallico e corpo esterno in policarbonato rivestito in parte in materiale morbido zigrinato. La costruzione però si presenta solida e robusta e le finiture non danno adito a critiche.
Ergonomia e comandi
Ottima: I comandi sono ben disposti ed accessibili e consentono di impostare le regolazioni quasi sempre con la fotocamera all’occhio. Quando ciò non è possibile il pannello di controllo rapido risolve ogni problema.
Mirino
Buono: E’ chiaro, non molto ampio, ma riporta tutte le informazioni necessarie sulle impostazioni della fotocamera. Ben visibili i punti Af che si illuminano in rosso quando attivi.
Schermo
Ottimo: lo schermo, con rapporto dimensionale 3:2 è valido e la funzione touch gli da un qualcosa in più. La sua orientabilità totale è molto comoda per riprese dal basso o dall’alto e per i video. L’unico difetto è la scarsa visibilità in esterni.
Autofocus
Molto buono: E’ veloce sia con l’obiettivo STM sia con gli altri. Ha una sensibilità di -1 EV. I 19 punti AF disponibili sono adeguati per soggetti statici ed in movimento, ma non sono sufficienti per il l’inseguimento di soggetti in movimento veloce che si spostano lateralmente nell’inquadratura. Manca però della luce ausiliaria di messa a fuoco.
Esposizione
Ottima: sempre corretta anche in condizioni difficili. Solo in casi estremi ho dovuto apportare qualche correzione. Nelle esposizioni notturne richiede una sottoesposizione di 2/3 o 1 stop come tutte le fotocamere se usate con esposizione matrix.
Bilanciamento del bianco
Buono: in automatismo si è dimostrato sempre sufficientemente corretto. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci, della possibilità di taratura personalizzata e di scatto in bracketing.
Qualità d’immagine
Ottima: sia per risoluzione e definizione, sia per il contenimento del rumore alle alte sensibilità, più in raw con Canon DPP che in jpeg. Al livello delle migliori APS.
Raffica
Buona: Canon dichiara circa 5 fg/s con la messa a fuoco continua. Con una scheda SD di classe 10 ed il 18-135 sono riuscito a raggiungere circa 5 fg/s per i primi 3 secondi, poi la raffica continua a 2,5 fg/ fino a riempimento della scheda.
Video
Buono: per la ripresa si possono usare le impostazioni completamente automatiche o manuali regolando il diaframma, il tempo di scatto, il bilanciamento del bianco, la compensazione dell’esposizione e la modalità di messa a fuoco. L’autofocus dimostra però alcune incertezze per la messa a fuoco e l’inseguimento di soggetti in movimento, per cui in molti casi è meglio operare in manuale.
In conclusione la 750D si è dimostrata un’ottima reflex che può soddisfare sia il principiante con le sue numerose impostazioni automatiche e disponibilità di scene predisposte, sia l’amatore evoluto con le sue ampie possibilità di regolazione e l’ottima disposizione dei comandi. La EOS 750D inoltre da un senso di solidità e di robustezza con la sua costruzione precisa ed impeccabile, anche se non è a prova d’acqua e da un’aspetto professionale al fotografo che la usa. Anche la sua rapidità d’accensione e di scatto è notevole e rassicura sulla possibilità di cogliere foto al volo.
Il prezzo è adeguato alla qualità della macchina.
C’è da chiedersi però se, in questi tempi di mirrorless, una reflex, in particolare APS, abbia ancora senso. In realtà si. Innanzitutto una reflex con il suo corpo non troppo piccolo e leggero è più adatta al montaggio di obiettivi grandi e pesanti come tele o zoom ad ampia escursione, garantendo meglio l’equilibrio fra obiettivo e fotocamera. Poi l’autofocus delle reflex, anche le più economiche, è sempre veloce, cosa non sempre scontata per tutte le mirrorless. Inoltre il mirino garantisce sempre una visione “reale” della scena, cosa che invece i mirini elettronici, per quanto ottimi, alterano un po’ e a chi ha fatto da molti anni l’abitudine al mirino reflex la cosa non è sempre gradita. Gli svantaggi sono noti: dimensioni e peso maggiori, maggiore rumorosità e vibrazioni e impossibilità di vedere, nel mirino, il risultato delle regolazioni prima dello scatto.
C’è però un vantaggio notevole: le reflex di base costano meno delle mirrorless di pari caratteristiche.
L’unico dubbio riguarda il fatto se scegliere questa versione o la quasi gemella 760D. Quest’ultima offre una ghiera di controllo posteriore in più, utile per regolazioni rapide, e il pannello LCD sulla calotta più comodo dello schermo posteriore per controllare le impostazioni, ma la differenza maggiore la offre per le riprese il live view o video di soggetti in movimento grazie alla funzione autofocus Ai Servo che consente l’inseguimento del soggetto attiva anche in queste modalità, a differnza della 750D. Per il resto le sue caratteristiche sono uguali alla 750D compresa la qualità d’immagine. La 760D è quindi più adatta per un fotografo esperto. Purtroppo però la Canon la vende “solo corpo” e non in kit con lo zoom 18-135 STM.
Pregi
– costruzione e finitura di buon livello
– ottima qualità d’immagine
– ottimo rapporto segnale/rumore
– ottimo schermo touch orientabile in ogni direzione
– comandi molto ben disposti e facili da usare
– possibilità di regolazione con l’occhio al mirino
– autofocus veloce anche in live view
– punti AF tutti a croce
– ampia disponibilità di obiettivi Canon EF e EF-S
– buone funzioni di ripresa video
– disponibilità di scene e filtri
– connessione wi-fi e NFC completa ed efficace
Difetti
– mirino piccolo
– autofocus in live view e video poco efficace per soggetti in movimento
– mancanza della stabilizzazione integrata
– disponibilità di una sola ghiera di regolazione
– mancanza della luce ausiliaria di messa a fuoco
– interruttore di accensione un po’ scomodo
– non riprende video 4K
Alternative
Canon EOS 760D
E’ molto simile per caratteristiche alla EOS 750D, ma dispone in più di un pannello LCD sulla calotta per la visualizzazione delle impostazioni principali e di una seconda ghiera di regolazione posteriore in classico stile Canon. Inoltre è dotata della funzione autofocus AI Servo per l’inseguimento di soggetti in movimento anche per le riprese video.
Costa circa 700 € solo corpo.
Nikon D5500
E’ la reflex intermedia della gamma APS di Nikon, escludendo la professionale D500. E’ anche la reflex più piccola, come dimensioni, di Nikon. Ha un sensore APS-DX da 24 Mpx, privo di filtro antialias e questo garantisce un’elevata nitidezza delle immagini. Il corpo è abbastanza piccolo, compatto e leggero. L’autofocus ha 39 punti AF, non dispone però della funzione ibrida. Lo schermo è orientabile in tutte le direzioni. Riprende video Full HD e dispone di wi-fi. Può montare tutti gli obiettivi Nikon F, oltre 90 più decine di altri fornitori, ma solo con quelli con motore incorporato, gli AF-S, può mettere a fuoco automaticamente.
Costa circa 770 € solo corpo, 830 € con lo zoom 18-55 VR II, 960 € con il 18-105 VR e 1.040 € con il 18-140 VR.
Pentax K-S2
Ha un sensore APS da 20 Mpx. Il corpo è abbastanza piccolo, protetto da polvere ed acqua. Il mirino pentaprisma ha una copertura del 100 %. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore. L’autofocus ha 11 punti AF non dispone però della funzione ibrida. Lo schermo è orientabile in tutte le direzioni. Riprende video Full HD e dispone di wi-fi. Può montare tutti gli obiettivi autofocus Pentax K, circa 50, più decine di altri fornitori e tutti gli obiettivi con innesto Pentax K a fuoco manuale.
Costa circa 800 € con lo zoom 18-50 compatto.
Sony A68
Questa reflex, modello intermedio della famiglia Sony Alpha APS, dispone di un sensore APS da 24 Mpx. E’ dotata di uno specchio semitrasparente che consente di usare il mirino anche per le riprese video mantenendo la funzionalità dell’autofocus a rilevamento di fase. L’autofocus ha ben 79 punti AF, un numero superiore a tutte le concorrenti. Il mirino è elettronico con 1,44 Mpx, copertura del 100 % e un ingrandimento reale 0,58x leggermente maggiore delle concorrenti. Lo schermo è orientabile in alto e in basso. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore. Riprende video Full HD ed è dotata di wi-fi. L’innesto obiettivi Sony Alpha (compatibile con il Minolta AF) consente di montare circa 40 obiettivi Sony più decine di altri di fornitori terzi ed i vecchi Minolta AF. Le sue dimensioni sono medie, simili alla Canon 750D.
Costa circa 570 € solo corpo e 660 € con lo zoom 18-55.
Fujifilm X-T10
E’ il modello base della gamma delle mirrorless Fujifilm, ma ne mantiene tutte le ottime caratteristiche. Le sue dimensioni sono inferiori a quelle della 750D. E’ dotata di un sensore APS con 16 Mpx e tecnologia Fujifilm X-Trans, privo di filtro antialias per una migliore nitidezza e con una qualità d’immagine fra le migliori APS. Il mirino elettronico ha 2,36 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento 0,62x. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, con 77 punti AF. L’otturatore meccanico ed elettronico arriva a 1/32000. Riprende video Full HD ed è dotata di wi-fi. L’innesto obiettivi Fujifilm X consente di montare 20 obiettivi Fujifilm più alcuni di altre marche. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus.
Costa circa 650 € solo corpo, 740 € con lo zoom 16-50e 1.020 € con il 18-55/2,8-4,0.
Fujifilm X-E2s
E’ uguale tecnicamente alla X-T10, ma differisce per la forma del corpo che invece di essere simile ad una reflex in miniatura ricorda una telemetro. Lo schermo però è fisso e le dimensioni sono leggermente maggiori.
Costa circa 650 € solo corpo e 920 € con il 18-55/2,8-4,0.
Olympus OM-D E-M10 II
E’ il modello base della gamma OM-D, ma ne mantiene tutte le ottime caratteristiche. Le sue dimensioni sono molto inferiori a quelle della 750D, in particolare con lo zoom 14-42 EZ. Ha un ottimo mirino elettronico, lo stabilizzatore integrato sul sensore a “5 assi” e lo schermo orientabile in alto e in basso. L’autofocus è a rilevamento di contrasto, ma abbastanza veloce. Il sensore Micro 4/3 ha 16 Mpx. L’otturatore meccanico ed elettronico arriva a 1/16000.Riprende video Full HD ed è dotata di wi-fi. Il corredo obiettivi Micro 4/3 comprende oltre 60 obiettivi di elevata qualità. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus.
Costa circa 540 € solo corpo, 630 € con lo zoom 14-42 IIR e 700 € con il 14-42 EZ “pancake” rientrante.
Panasonic G7
E’ una mirrrorless con la forma di una reflex e le dimensioni un po’ inferiori alla 750D, con sopratutto uno spessore più ridotto. Il sensore Micro 4/3 ha 16 Mpx, l’ottimo mirino elettronico ha un ingrandimento 0,7x, da fullframe, l’autofocus è a rilevamento di contrasto con la tecnologia Panasonic DFD veloce quasi quanto quella a rilevamento di fase con 49 punti AF, lo schermo è totalmente aricolato, ottimo per riprese video e dall’alto o dal basso. L’otturatore meccanico ed elettronico arriva a 1/16000. Punto forte, come per tutte le Panasonic, la ripresa video 4k oltre che Full HD. E’ dotata di wi-fi. Il corredo obiettivi Micro 4/3 comprende oltre 60 obiettivi di elevata qualità. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus.
Costa 940 € con lo zoom 14-140.
Sony A6000
E’ una mirrrorless a forma di compatta, piccola e leggera. Il sensoreAPS ha 24 Mpx. Il mirino è elettronico con 1,44 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,7x, da fullframe. L’autofocus è ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con ben 179 punti AF che coprono l’intero fotogramma, molto veloce anche per soggetti in movimento, lo schermo è ribaltabile in alto e in basso. La velocità di raffica è notevole, 11 fg/s, superiore a quella di quasi tutte le reflex. La ripresa video è Full HD ed è dotata di wi-fi. IL’innesto obiettivi Sony E consente di montare circa 20 obiettivi più altri di diverse marche fra cui alcuni Zeiss. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus.
Costa circa 570 € solo corpo e 700 € con lo zoom 16-50 rientrante.
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