Sony A7R III: prestazioni e conclusione

Sensore

La A7R III è dotata di un sensore BSI-CMOS retroilluminato di formato fullframe (36×24 mm) con 42 Mpx e senza filtro antialias. La sua sensibilità varia da 50 a 102400 Iso a passi di 1/3 EV.
Per valutarne le caratteristiche e la qualità pubblico oltre alle foto di prova il grafico del rapporto segnale/rumore in funzione della sensibilità e quello della gamma dinamica massima registrabile in funzione sempre della sensibilità.

Rapporto segnale/rumore

In questo grafico è riportato l’andamento del rumore prodotto dal sensore in funzione della sensibilità ISO. Questo viene rilevato fotografando una superficie completamente bianca e convertendo le foto raw così ottenute in tiff con la riduzione di rumore azzerata. Le foto sono poi convertite nel formato jpeg, che è un formato compresso, con la compressione regolata al minimo, 100 %. In questo modo più è alto il rumore, che si presenta in forma di punti scuri e colorati invece di punti bianchi, meno è possibile comprimere la foto e quindi questa risulta di maggiori dimensioni. Ho effettuato la conversione con CaptureOne for Sony. Per avere una valutazione di come si pone la A7R III rispetto alle altre fotocamere fullframe ho effettuato il confronto con la Canon EOS 6D con le foto convertite con con Canon DPP, con la Sony A7R II con conversione con CaptureOne e con la Nikon Z7con conversione con Nikon Capture-NXD. Per un confronto omogeneo fra fotocamere con differenta numero di pixel è necessario standardizzare queste dimensioni ad un valore uniforme. Il valore scelto è 10 Mpx che consente di confrontare tutte le macchine disponibili attualmente. Anche questo ridimensionamento è stato fatto durante la conversione raw/tiff; i tiff sono poi convertiti in jpeg con compressione minima sempre con lo stesso software Acdsee Pro.

La A7R III ha un rumore leggermente più elevato della Canon 6D alle sensibilità più basse, fino a 800 ISO, alle quali il rumore non è realmente percepibile, poi si mantiene a un livello leggermente inferiore a quello della 6D fino a 12800. Oltre questa sensibilita’ la A7R III e’ molto migliore della 6D. Rispetto alla A7R II il miglioramento e’ leggero fino a 12800 ISO e molto sensibile oltre. In confronto con la Nikon Z7 non c’e’ quasi differenza fino a 12800 ISO, mentre oltre la differenza a favore della Sony e’ apprezzabile.
In complesso un’ecccellente prestazione specialmente alle alte sensibilita’.

Gamma dinamica

La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione misurata dall’esposimetro della fotocamera, alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Canon 6D come riferimento. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.

La A7R III ottiene anche in questo test un ottimo risultato con una gamma dinamica superiore a quella della Canon 6D da 1/3 di EV alle basse sensibilita’ fino a 1 EV a quelle piu’ alte.

Le foto di test notturne sono scattate a tutte le sensibilità da 50 a 102400 Iso. Le foto raw sono state convertite con CaptureOne for Sony.

Foto raw senza riduzione di rumore

Pubblico sia le foto scattate a f/2,8 sia quelle a f/8,0 per evidenziare il miglioramento della nitidezza e profondita’ di campo che si ottengono chiudendo il diaframma. Quelle a f/8,0 presentano un po’ piu’ di rumore alle alte sensibilita’ in quanto sono state esposte con -1/3 di stop rispetto a quelle a f/2,8 e poi corrette in fase di conversione. Per il rumore si deve quindi fare riferimento a quelle a f/2,8.

f/2,8
f/8,0

Le foto raw hanno una elevatissima nitidezza, merito insieme del sensore e dell’obiettivo. Viste al 100 % cominciano a presentanre qualche segno di rumore a 3200 Iso. A 6400 Iso il rumore si nota di più, specialmente nelle superfici uniformi, ma la nitidezza si mantiene ancora buona. A 12800 Iso il rumore è più visibile e sarebbe opportuna una sua riduzione, e la nitidezza si riduce. A 25600 Iso il rumore è alto, con puntini colorati visibili anche nel cielo nero, ed è necessaria una sua riduzione. Oltre questa sensibilità il rumore è troppo alto e la nitidezza ne risente. Si deve però tenere conto, nell’osservare le foto al 100 %, dell’elevata dimensione delle stesse: sono infatti adatte a produrre una stampa a 300 dpi delle dimensioni di 70×50 cm che non si osserverebbe certo dalla distanza a cui si osserva un monitor.

Foto raw con riduzione di rumore

Applicando la riduzione di rumore con CaptureOne si riesce ad ottenere foto pulite dal rumore fino a 12800 ISO a prezzo di una ridotta perdita di nitidezza e per la sensibilita’ piu’ alta di 12800 ISO anche di una leggera granulosita’ di puntini scuri, simile alla grana della pellicola che non disturba troppo. Oltre questa sensibilita’ non e’ possibile eliminare totalmente il rumore e la perdita di nitidezza e’ elevata.

Foto raw senza riduzione di rumore a 10 Mpx

Riducendo le stampe alla dimensione di 10 Mpx, adatta ad una stampa A4, circa 30×20 cm, si guadagna in pratica uno stop. Il rumore si incomincia a vedere a 6400 ISO e anche le foto fino a 12800 ISO potrebbero essere utilizzate.

Foto raw con riduzione di rumore a 10 Mpx

Con la riduzione di rumore applicata e le foto ridimensionate a 10 Mpx si ottengono foto utilizzabili fino a 12800 ISO e anche quelle a 25600 diventano accettabili.

Foto jpeg dalla fotocamera

Le foto jpeg prodotte direttamente dalla fotocamera hanno una buona nitidezza anche se e’ possibile fare meglio con la conversione da raw con CaptureOne. Il rumore, con l’impostazione di riduzione bassa sulla fotocamera, si incomincia a vedere leggermente a 6400 ISO, ma in realta’ le foto sono buone ed utilizzabili fino a 12800 senza perdite di nitidezza. Oltre questa sensibilita’ la riduzione di rumore fa perdere nitidezza, ma le foto a 25600 ISO sono ancora discrete. Oltre come al solito e’ meglio non andare.

Confronto con Nikon Z7

Confrontando le foto della A7R III con quelle della Nikon Z7 si vede che a 100 ISO, relativamente alla Sony scattata a f/8,0, la nitidezza e’ simile, ma per la Nikon e’ stato usato f/4,0. A 6400 ISO, Sony foto a f/2,8, la nitidezza ed il rumore sono analoghi; a 25600 ISO invece il rumore della Nikon e’ leggermente superiore nelle parti illuminate, ma assente in quelle nere dove invece la Sony presenta un rumore ben visibile.
In pratica le due fotocamere si equivalgono per risoluzione e contenimento del rumore.

In conclusione con la A7R III è possibile scattare senza problemi fino a 6400 Iso e usando il raw con un’opportuna riduzione di rumore fino a 12800 se si vogliono effettuare stampe di grandi dimensioni alla massima risoluzione o proiezioni su grandi schermi 4K con nitidezza e dettaglio che solo una medio formato potrebbe superare, ma si può arrivare fino a 25600 se le esigenze sono meno stringenti. Un’eccellente prestazione.

Obiettivo

Con la A7R III ho avuto a disposizione per la prova lo zoom GM 24-70 mm f/2,8.

Si tratta di uno zoom professionale di alta qualita’ e luminosita’, di uso generale e adatto per tutti i tipi di foto. Le sue dimensioni sono grandi sopratutto in rapporto a quelle del corpo macchina e cosi’ il peso che sbilancia l’insieme verso l’avanti. Per scattare e’ quindi necessario sostenere la macchina con entrambe le mani, la sinistra sotto l’obiettivo.

L’obiettivo è composto da 18 lenti in 13 gruppi con una lente extreme aspherical, una super ED, una ED e trattamento antiriflessi Nano AR coating. Il motore di messa a fuoco è piezoelettrico e la distanza di messa a fuoco è di 38 cm con un ingrandimento 0,24x. Il diaframma ha 9 lamelle.
Le dimensioni sono 136 mm di lunghezza con un diametro di 88 mm e un peso di 886 g. Il materiale di costruzione è lega di magnesio.
E’ fornito con un ampio paraluce a tulipano.
Il prezzo di 2.200 € e’ alto, ma proporzionato alla qualita’ dell’obiettivo,

Per questo obiettivo non e’ necessario il diagramma della variazione di apertura al variare della focale in quanto questa è fissa,f/2,8, e nemmeno il diagramma relativo al diaframma equivalente in quanto si tratta di fullframe.

Risoluzione

Come spiegato nell’articolo Risoluzione: obiettivi e sensori riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore, per le focali di 24, 35, 50 e 70 mm.

Nota importante sulla risoluzione:
il sensore da 42 Mpx della A7R III in formato 3:2 produce foto che sul lato orizzontale hanno 7952 pixel. Questo significa che la risoluzione orizzontale massima teoricamente ottenibile è 7952:2= 3976 linee. I sensori con filtratura Bayer, come questo, però non riescono mai ad arrivare alla massima risoluzione teorica, anche senza filtro antialias, a causa dell’interpolazione necessaria per ricostituire l’immagine e si fermano mediamente al 70 % di tale valore, circa 2800 linee. In questo caso quindi si è arrivati al massimo teorico.

24 mm:

la risoluzione è eccellente al centro da tutta apertura f/4,0 fino a f/8,0, poi cala un po’, ma e’ ancora eccellente fino a f/16 con un calo ulteriore per diffrazione a f/22 dove e’ ancora molto buona. I bordi sono eccellenti, anche se un po’ inferiori al centro, fino a f/11, ottimi a f/16 e buoni a f/22.

35 mm:

al centro la risoluzione e’ eccellente da tutta apertura a f/16 con una punta a f/8,0 e f/11; a f/22 e’ molto buona. i bordi ottimi fino a f/4,0 diventano eccellenti da f/5,6 a f/16 e buoni a f/22.

50 mm:

il centro e’ eccellente fino a f/11, ottimo a f/16 e molto buono a f/22. I bordi sono molto buoni fino a f/4,0, ottimi a f/5,6, eccellenti tra f/8,0 e f/11 per ritornare ottimi a f/16 e molto buoni a f/22.

70 mm:

la risoluzione al centro e’ ottima a f/2,8 poi eccellente da f/4,0 a f/11, ottima a f/16 e molto buona a f/22. I bordi sono molto buoni fino a f/4,0, ottimi da f/5,6 a f/16 e di nuovo molto buoni a f/22.

La distorsione è a tutta apertura il 2,9 % a barilotto a 24 mm, per poi diventare a cuscinetto fino al 1,9 % a 70 mmm; è corretta automaticamente, se si sceglie questa opzione, dalla fotocamera nella conversione in jpeg o da CaptureOne durante la conversione.

La vignettatura è 2,4 stop a 24 mm f/2,8 e 1,5 stop a f/4,0; 1 e 2/3 di stop a 70 mm a tutta apertura.

E’ un obiettivo complessivamente eccellente, uno dei migliori provati, anche perchè in combinazione con un sensore dall’elevata risoluzione. Gli unici suoi difetti sono la distorsione un po’ elevata anche se correggibile automaticamente o manualmente e la vignettatura a 24 mm a tutta apertura, anche questa correggibile automaticamente.
Quanto alle dimensioni e pero questi sono lo scotto da pagare per avere uno zoom ad elevata luminosita’ su una fullframe. Complessivamente l’insieme della A7R III e del GM 24-70/2,8 non e’ di peso eccessivo e si porta in giro, anche al collo, senza eccessivi problemi. Comunque chi volesse un obiettivo di dimensioni e peso, oltre che costo, piu’ contenuto puo optare per l’ottimo Zeiss 24-70/4,0 OSS.

Gli scatti effettuati confermano i risultati delle misure.

Stabilizzazione

La serie II delle A7 ha introdotto su tutti i modelli la stabilizzazione sul sensore a “5 assi”, ancora migliorata in questa A7R III. Alcuni obiettivi con innesto FE però dispongono anche di stabilizzazione ottica.
Pe provare la sua efficacia ho effettuato degli scatti alla focale di 70 mm con e senza stabilizzazione, a partire da un tempo di scatto di 1/160 doppio di quello normalmente considerato di sicurezza, il reciproco della focale quindi 1/70 arrotondato a 1/80, e poi raddoppiandolo ad ogni scatto.

La stabilizzazione ha consentito di guadagnare 4 stop con foto scattate a 1/5 di secondo ancora nitide. A 5 stop, 1/2,5 secondi, alcune foto sono risultate nitide, altre invece mosse. Senza stabilizzazione le foto a 1/80 risultano nitide e parzialmente quelle a 1/40 grazie alla dolcezza del pulsante di scatto e all’uso della prima tendina elettronica.

Raffica

La A7R III dispone di quattro velocita’ di raffica: H+ a 10 fg/s, H a 8, M a 6 e L a 3. Alla velocita’ piu’ alta H+ la messa a fuoco e’ continua con la funzione di inseguimento sul soggetto, ma non e’ disponible il live view. Alle altre velocita’ sono disponibili messa a fuoco continua e live view.

Le prove sono state effettuate con una scheda SD UHS I da 95 mb?s, scattando con messa a fuoco manuale e priorita’ dei tempi a 1/1000.

Jpeg

Alla velocita’ H+ la A7R III ha scattato a 10 fg/s per 9 secondi, poi la velocita’ e’ scesa a 4 fg/s.

A quella H ha scattato a 8 fg/s per 12 secondi poi proseguendo a 2 fg/s.

Alla velocita’ M ha scattato a 6 fg/s per circa 18 secondi e poi a 2 fg/s.

A quella L ha scattato indefinitamente a 3 fg/s.

Raw compresso

Alla velocita’ H+ la A7R III ha scattato a 10 fg/s per 8,5 secondi, poi la velocita’ e’ scesa a 2 fg/s.

A quella H ha scattato a 8 fg/s per 11 secondi poi proseguendo a 2 fg/s.

Alla velocita’ M ha scattato a 6 fg/s per quasi 16 secondi proseguendo poi sempre a 2 fg/s.

Alla velocita’ L ha scattato a 3 fg/s indefinitamente.

Raw non compresso

Alla velocita’ H+ ha scattato a 10 fg/s per 2,5 secondi, poi la velocita’ e’ scesa a 2 fg/s per altri 7 secondi e infine ha proseguito a 1 fg/s.

A quella H ha scattato a 8 fg/s per 3,5 secondi, poi la velocita’ e’ scesa a 2 fg/s per altri 7 secondi e infine ha proseguito a 1 fg/s.

Alla velocita’ M ha scattato a 6 fg/s per quasi 5 secondi, poi la velocita’ e’ scesa a 2 fg/s per altri 4 secondi e infine ha proseguito a 1 fg/s.

Alla velocita’ L ha scattato a 3 fg/s per 17 secondi, poi proseguendo a 1 fg/s.

Nelle prove pratiche su soggetti in movimento veloce la A7R III ha mantenuto la velocità più alta di 10 fg/s riuscendo a seguire e mantenere quasi sempre bene a fuoco il soggetto, salvo qualche sporadico caso di fuori fuoco. Alla velocita’ H, 8 fg/s, e’ anche possibile la visione live view che consente di seguire il soggetto senza problemi.

Una prestazione eccellente considerando le elevate dimensioni delle foto della A7R III che fa di questa fotocamera una delle migliori della categoria e la rende adatta anche a riprese sportive e di soggetti in rapido movimento come animali nel loro ambiente naturale.

Video

La A7R III riprende video 4K QFHD a 3840×2160 pixel 30/25p, e Full HD 1920×1080 pixel 60/50p in formato MP4 o AVCHD con codec XAVC S e audio stereo. La ripresa può essere effettuata in qualunque modalita’ di funzionamento, Program, a priorita’ dei tempi o diaframmi e manuale. La messa a fuoco può essere continua o manuale.
La ripresa si puo’ attivare in qualsiasi modalita’ di funzionamento oppure portando la manopola delle modalita’ nella posizione video. In questo caso e’ possible variare la modalita’ di esposizione, Program, priorita’ dei tempi o dei diaframmi e manuale da menu.
Per le riprese video 4K si deve usare una scheda SD UHS I o meglio UHS II.

Nelle riprese l’esposizione e bilanciamento del bianco sono stati sempre corretti. La messa a fuoco ha funzionato bene anche variando la focale dell’obiettivo e con soggetti in movimento anche veloce.

Galleria

Le foto sono state scattate in giro per Roma, in un paesino della Toscana, in USA a Baltimora nella bellissima basilica di Sant Mary our Queen, al museo navale e al porto, al quartiere di Hampdem, ad Annapolis capitale del Maryland  e ad Atlantic City la città dei casinò sulla costa atlantica..
Prevalentemente ho usato la impostazione automatica della sensibilità che se la luce è sufficiente si imposta a 100 Iso mentre per le foto in notturna è arrivata fino a una sensibilità di 12800 ISO.
Le foto sono state convertite con CaptureOne Express for Sony con la riduzione di rumore azzerata. Capture One riesce a tirare fuori il meglio dalle foto raw ed è più efficace del software fornito da Sony, Imaging Edge. Consiglio quindi di usarlo se si vuole salvare le foto in raw anche perchè è gratuitamente scaricabile da http://www.phaseone.com/it-IT/Online-Store/Sony-upgrades

Le foto sono tutte perfettamente a fuoco con una eccellente nitidezza ed ottimi colori, complessivamente con un’eccellente qualità d’immagine. Colpisce in particolare la profondità e la tridimensionalità delle foto, merito della fotocamera e dell’eccellente obiettivo.

Conclusioni

La A7R III, terza versione di questa fotocamera partiva da una base gia’ molto buona, quella della A7R II. I miglioramenti introdotti hanno migliorato alcune caratteristiche e completato altre rendendola una delle migliori fotocamere fullframe attualmente disponibili.
La base era gia’ ottima con il sensore Exmor-R BSI-CMOS retroilluminato da 42 Mpx senza filtro antialias. Nella A7R III e’ stato migliorato l’elaboratore d’immagine BIONZ X e aggiunto un chip di acquisizione LSI, che consentono una sensibilita’ aumentata, un migliore rapporto segnale/rumore, un autofocus piu’ veloce e una velocita’ di raffica raddoppiata.
Oltre a questo e’ stato migliorato anche il mirino che passa da 2,36 a 3,69 Mpx di risoluzione.
L’autofocus e’ stato ugualmente migliorato e usa la tecnologia 4D, che tiene conto anche del tempo per il movimento del soggetto, per le funzioni di inseguimento. La sua sensibilita’ all’inseguimento puo’ essere regolata.
L’otturatore puo’ funzionare con la prima tendina elettronica per azzerare le vibrazioni prima dello scatto. Inoltre la fotocamera puo’ funzionare in modo totalmente silenzioso con l’otturatore elettronico.
La stabilizzazione a “5 assi” consente inoltre di scattare con tempi di scatto lunghi in rapporto alla focale dell’obiettivo, cosa molto importante usando un sensore con elevata risoluzione.
La raffica e’ all’altezza delle migliori reflex ed adeguata anche per riprese sportive e naturalistiche.
La A7R III ha ovviato poi ad uno dei difetti della versione II con il doppio alloggiamento per schede SD UHS II che consente cosi’ il backup o la differenziazione nella memorizzazione degli scatti.

La cosa importante alla fine però è la qualità d’immagine che si può ottenere da una fotocamera e in questo la A7R III e’ una delle migliori scelte. Le foto prodotte sono tutte di qualità elevata con una risoluzione eccellente, un’alta dinamica e un ottimo rapporto segnale rumore. Inoltre sono dotate di un’ottima profondità e tridimensionalità dovuta alle dimensioni del sensore ed alla sua risoluzione, ma anche merito degli ottimi obiettivi di cui può essere dotata.
Le foto in jpeg provenienti direttamente dalla macchina sono già ottime, ma si può ottenere qualcosa di meglio usando il raw e convertendo le foto con Capture One for Sony per nitidezza, rumore e resa dei colori.
Tutto questo è stato ottenuto mantenendo le dimensioni ed il peso del corpo macchina al livello di quelli delle mirrorless Micro 4/3 o APS. Quello che invece Sony non ha potuto fare è realizzare degli obiettivi di dimensioni paragonabili a quelle dei sistemi con sensore più piccolo. Ci sono dei limiti ottici e fisici che non consentono di ridurre le dimensioni di obiettivo per fullframe più di tanto. Questo vuol dire che in alcuni casi la leggerezza e la compattezza del corpo macchina sono penalizzate dalle dimensioni degli obiettivi, anche se Sony ha progettato alcuni obiettivi di luminosità più ridotta come lo Zeiss 24-70/4,0 per ovviare, almeno parzialmente, a questo problema.
La validità di queste fotocamere però va misurata anche in funzione degli obiettivi disponibili. Attualmente le Sony dispongono di 48 obiettivi con innesto E e ne sono promessi altri fino ad arrivare a 60. Inoltre i principali produttori terzi ormai rendono disponibili i loro obiettivi anche con innesto Sony E ampliando il corredo disponibile.
L’obiettivo provato GM 24-70/2,8 si e’ dimostrato eccellente, con una risoluzione elevata  ed un alto microcontrasto grazie anche al fatto di lavorare su un sensore fullframe.

Riassumendo:

Costruzione e finitura

Ottime: la fotocamera è costruita in lega di magnesio, ben assemblata e finita e da un’impressione di solidità.

Ergonomia e comandi

Ottimi: I comandi sono comodi ed ottimamente disposti con tre ghiere di regolazione. Ci sono diversi pulsanti personalizzabili per le funzioni più usate. Ampi, ma chiari i menu.

Mirino

Eccellente: e’ uno dei migliori disponibili, ha un’elevata risoluzione, non presenta scie o sensibili perdite di nitidezza se si sposta velocemente l’inquadratura e nemmeno rumore nelle inquadrature in poca luce.

Schermo

Molto buono: lo schermo è chiaro, nitido e brillante. Molto comoda la possibilità di ribaltarlo in alto e in basso. Ottima la possibilita’ di spostare il punto AF toccando lo schermo anche con l’occhio al mirino.

Autofocus

Ottimo: è preciso e veloce, adatto anche a soggetti in movimento veloce che riesce a seguire bene anche in raffica. La sua sensibilità gli consente di mettere a fuoco anche in pochissima luce. Efficiente la funzione di riconoscimento dei volti con anche l’opzione sorriso. Efficace anche la messa a fuoco sugli occhi del soggetto. L’area di messa a fuoco può essere scelta automaticamente o manualmente. Durante le riprese video non ha mostrato incertezze senza perdite di fuoco nelle variazioni di inquadratura e usando lo zoom.

Stabilizzazione

Ottima: consente di guadagnare dai 4 ai 5 stop sul valore del tempo di sicurezza minimo. Funziona con tutti gli obiettivi, ma con quelli dotati di stabilizzazione ottica non aumenta la sua efficacia ed anzi mostra qualche incertezza in più.

Esposizione

Ottima: sempre corretta anche in condizioni difficili. Solo in casi estremi ho dovuto apportare qualche correzione. Nelle foto notturne o in locali bui richiede una correzione di -2/3 di stop. Efficace la correzione automatica della gamma dinamica DRO.

Bilanciamento del bianco

Molto buono: in automatismo si è dimostrato sempre corretto, anche con le luci ad incandescenza con le quali produce foto solo leggermente calde, come quasi tutte le fotocamere. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci, della possibilità di taratura personalizzata e in gradi Kelvin e di scatto in bracketing.

Qualità d’immagine

Eccellente: sia per risoluzione, definizione e resa dei colori, sia per il contenimento del rumore alle alte sensibilità, più in raw con Capture One che in jpeg, e per la gamma dinamica.

Raffica

Ottima: raggiunge una velocità di 10 fg/s con AF continuo e 8 con anche il live view. L’autofocus segue bene i soggetti in movimento con solo rare perdite di fuoco. E’ quindi anche una fotocamera adatta per riprese d’azione.

Video

Ottimo: Per la ripresa si dispone delle impostazioni automatiche, manuali e a priorità. La messa a fuoco automatica non dimostra incertezze. Dispone di tutte le funzioni necessarie per riprese professionali, compresa la registrazione su dispositivo esterno

Obiettivi

Eccellente: l’obiettivi provato e’ di qualità eccellente. Il corredo di obiettivi disponibile pe’ ampio e dispone di focali adatte a tutte le riprese

In conclusione la A7R III si è dimostrata un’eccellente fotocamera, con caratteristiche e qualità notevoli e di livello altamente professionale. E’ una delle migliori scelte in assoluto fra le fotocamere e sicuramente la migliore fullframe attualmente disponibile.
E’ adatta a tutti i tipi di riprese ed a tutte le situazioni. Va molto bene pure per le riprese video, anche di tipo professionale.
Il prezzo è abbastanza alto, ma adeguato alla qualità della fotocamera.

Pregi

– eccellente qualità d’immagine
– eccellente gamma dinamica
– ottimo rapporto segnale/rumore
– stabilizzazione efficace
– costruzione e finitura di ottimo livello
– comandi comodi e completi
– dimensioni e peso molto contenuti per una fullframe
– mirino eccellente
– schermo orientabile e sensibile al tocco
– obiettivo provato di eccellente qualità
– funzioni video complete e professionali
– possibilità di montare obiettivi Sony Alpha mantenendo l’autofocus e gli automatismi
– disponibilità di effetti creativi e stili personali

Difetti

– mancanza di un flash integrato
– assenza di un pannello di controllo sulla calotta
– alcuni obiettivi pesanti e costosi
– anello adattatore per obiettivi Alpha molto costoso
– manuale d’istruzioni troppo sintetico, è necessario scaricare online la guida completa

Alternative

Leica SL

E’ la prima mirrorless fullframe di Leica. Il suo sensore ha 24 Mpx ed è privo del filtro antialias. L’autofocus a rilevamento di fase ha 529 punti AF ed è veloce e preciso anche per seguire un soggetto in movimento. Ha un eccellente mirino elettronico con 4,4 Mpx con un ingrandimento elevato 0,8x, il migliore disponibile. Lo schermo è fisso. La sensibilità massima arriva a 50000 Iso. L’innesto obiettivi Leica L consente l’uso sia degli obiettivi SL per fullframe sia di quelli T per APS. Sono disponibili 8 obiettivi SL cinque a focale fissa e tre zoom, piu’ 7 TL. Con anelli adattatori può montare gli obiettivi M, circa 50, quelli S, 16, quelli per R, oltre 40 e quelli Cine, oltre 20. La raffica arriva a 11 fg/s. Riprende video 4K. Le sue dimensioni e peso sono medi, 147x104x39 mm e 847 grammi.
Costa 6.900 solo corpo.

Nikon Z7

E’ la prima mirrorless fullframe di Nikon. Il suo sensore ha 45 Mpx ed è privo di filtro antialias. L’autofocus ha 493 punti AF ed è rapido e veloce ed in grado di inseguire bene un soggetto in movimento. Ha un mirino con risoluzione di 3,69 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento 0,8x. La sensibilità massima arriva a 51200 Iso. Dispone della stabilizzazione integrata a “5 assi” sul sensore. L’innesto obiettivi e’ il nuovo Nikon Z di grande diametro. Attualmente per questo innesto sono disponibili solo tre obiettivi, ma con l’apposito adattatore FTZ c’e’ la possibilità di montarvi oltre 80 obiettivi Nikon F. Inoltre con innesto Nikon F sono disponibili decine di obiettivi di altri produttori compatibili con il nuovo adattatore. La raffica arriva a 8 fg/s, ma solo a 5,5 fg/s con live view. Riprende video 4k. Le sue dimensioni e peso contenuti, 134x100x67,5 mm e 585 grammi.
Costa 3.400 solo corpo.

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