Sensore
La EOS 80D è dotata di un sensore CMOS di formato APS-C (22,3×14,9 mm), con 24 Mpx. Questo sensore dispone di pixel sdoppiati sull’80 % della superficie che consentono di far funzionare, in live view e nelle riprese video, l’autofocus in modalità ibrida a rilevamento di fase e a rilevamento di contrasto. Lo scopo è quello di avere un sistema autofocus, quando si usa la macchina in live view o per le riprese video, più veloce di quello a rilevamento di contrasto usato normalemente dalle reflex in queste situazioni. La sensibilità della 80D varia da 100 a 25.600 Iso a passi di 1/3 EV.
Per valutarne le caratteristiche e la qualità pubblico oltre alle foto di prova il grafico del rapporto segnale/rumore in funzione della sensibilità e quello della gamma dinamica massima registrabile in funzione sempre della sensibilità.
Rapporto segnale/rumore
In questo grafico è riportato l’andamento del rumore prodotto dal sensore in funzione della sensibilità Iso. Questo viene rilevato fotografando una superficie completamente bianca e convertendo le foto raw così ottenute in jpeg con la minima compressione possibile (100 %). Le foto sono convertite, ridimensionate e salvate in tiff. La conversione da raw è effettuata con il software fornito dal produttore sia, in alcuni casi, anche con Adobe Lightroom. Poi viene effettuata la conversione in jpeg, sempre con lo stesso programma, Acdsee Pro, con compressione minima in modo da applicare a tutte le foto tiff gli stessi algoritmi di compressione jpeg. In questo modo più è alto il rumore, che si presenta in forma di punti scuri e colorati invece di punti bianchi, meno è possibile comprimere la foto e quindi questa risulta di maggiori dimensioni. Per un confronto omogeneo fra fotocamere con differenta numero di pixel è necessario standardizzare queste dimensioni ad un valore uniforme. Il valore scelto è 10 Mpx che consente di confrontare tutte le macchine disponibili attualmente e consente di effettuare una stampa di formato A4 senza ridimensionamento.
L’andamento della curva di rumore della EOS 80D usando Canon DPP per la conversione dei raw si mantiene circa a 2/3 di stop sopra quella della EOS 6D fullframe usata come riferimento fino alla sensibilità di 3200 Iso per poi diventare uno stop alle sensibilità più alte. Rispetto alla Nikon D7000 con conversione con Nikon CNX2 non c’è differenza. Rispetto alla Fujifilm X-Pro2, attualmente la migliore APS misurata, si rileva una differenza di quasi uno stop fino a 3200 Iso che si annulla poi da 6400 Iso. In complesso un’ottima prestazione che posiziona la EOS 80D fra le migliori reflex APS per il contenimento del rumore, anche se non al livello delle fullframe.
Gamma dinamica
La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione corretta (come misurata dall’esposimetro della macchina), alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Canon 6D come riferimento. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.
La EOS ha una gamma dinamica allo stesso livello di quella della fullframe 6D fino, addirittura leggermente superiore a 3200 Iso; cede leggermente solo alla sensibilità estesa di 25600 Iso. Un’eccellente prestazione per una fotocamera APS.
Le foto di test notturne sono scattate a tutte le sensibilità da 100 a 25600 Iso.
Foto raw convertite con Canon DPP senza riduzione di rumore
Le foto, fino a 1600 Iso raw convertite con Canon DPP non presentano segni di rumore. A 3200 Iso si può vedere un leggero rumore che però non disturba minimamente la foto. A 6400 Iso il rumore aumenta e può cominciare ad essere necessaria una sua riduzione. Questo vale ancora di più per le foto a 12800 Iso che potrebbero essere utilizzate solo con una riduzione di rumore. Le foto a 25600 Iso invece sono difficilmente recuperabili e questa sensibilità va usata solo in casi disperati o per foto da visionare a bassa risoluzione.
Foto raw convertite con Canon DPP con riduzione di rumore
Foto raw convertite con Canon DPP senza riduzione di rumore e ridimensionate a 10 Mpx
Nelle foto ridimensionate a 10 Mpx, sufficienti per una stama A4 il rumore diventa visibile a 6400 Iso, con un guadagno di uno stop, ma la foto a 25600 Iso è comunque poco utilizzabile.
Le foto Jpeg prodotte direttamente dalla fotocamera (non pubblicate) sono simili a quelle con riduzione di rumore.
In conclusione con la EOS 80D è possibile scattare senza problemi fino a 3200 Iso e con qualche riserva fino a 6400. Scattando in raw e convertendo le foto con Canon DPP con la sua riduzione di rumore di default, o meglio ottimizzando riduzione di rumore e nitidezza, si possono anche ottenere risultati leggermente migliori.
Obiettivi
La EOS 80D è dotata di innesto obiettivi Canon EF-S. Attualmente sono disponibili oltre 100 obiettivi fra i Canon EF-S adatti solo al formato APS-C e i Canon EF, di cui 46 focale fissa, dal grandangolo 14 mm f/2,8 al tele 800 mm f/5,6 IS, 59 zoom dal 10-22 mm EF-S al 100-400 IS, 6 macro, 3 fish-eye e 4 decentrabili e basculabili. C’è n’è quindi per tutte le esigenze fotografiche. Inoltre sono disponibili con innesto EF decine di obiettivi di produttori universali come Sigma, Tamron, Tokina, Samyang ed altri. E’ possibile quindi trovare obiettivi adatti per tutte le esigenze e per tutte le borse.
Il fattore moltiplicativo per valutare la focale in rapporto alle dimensioni del sensore fullframe o della pellicola è 1,6x.
Con la EOS 80D ho avuto a disposizione per la prova lo zoom EF 16-35 mm f/2,8 L III USM equivalente su un’APS ad un 26-56 mm. E’ un obiettivo di nuova progettazione che sostituisce il precedente modello II. Si tratta quindi di uno zoom di alta clesse e luminosità dedicato alle reflex fullframe, ma non molto adatto ad un’APS sia per le dimensioni elevate, sia perchè su questo formato diventa uno zoom dal grandangolo moderato al normale. L’obiettivo è caratterizzato da due ampie ghiere, quella più vicina all’innesto per lo zoom e quella più avanti per la messa a fuoco, non si allunga durante la zoomata e la lente frontale non ruota durante la messa a fuoco. Dispone di una scala delle distanze e di un interruttore per la mommutazione da messa a fuoco automatica a manuale. L’autofocus è azionato da un motore USM a ultrasuini, molto veloce e silenzioso. Durante la messa a fuoco automatica, quando è in posizione AF, si può comunque intervenire sulla ghiera per una correzione manuale. E’ composto da 16 lenti in 11 gruppi.
La minima distanza di messa a fuoco è di 28 cm con un ingrandimento a 35 mm 0,25x (0,38x in APS).
L’apertura equivalente su un’APS come la D80 è f/4,0.
Risoluzione
Come spiegato nell’articolo “Risoluzione: obiettivi e sensori” riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore per le focali di 16, 24 e 35 mm equivalenti per l’APS a 26, 38 e 56 mm.
16 mm
La risoluzione è ottima al centro già a tutta apertura f/2,8 e si mantiene costante fino a f/11 per poi calare progressivamente mantenendosi però ancora buona a f/16 e f/22. I bordi sono molto vicini con solo una leggera differenza atutta apertura e f/11. A f/16 sono buoni e a f/22sono solo discreti.
24 mm
Il centro è ottimo da f/2,8 a f/11, poi la risoluzione scende progressivamente con la chiusura del diaframma per arrivare a valori discreti a f/22. I bordi sono inferiori molto buoni daa tutta apertura con un leggero miglioramento a f/8,0a f/8,0; poi seguono l’andamento del centro per diventare discreti a f/22.
35 mm
Al centro è molto buona a tutta apertura, poi ottima fino a f/11; oltre cala sensibilmente e diventa buona a f/16 e discreta a f/22. I bordi molto buoni e sempre molto vicini al centro seguono un andamento simile passando da molto buono fino a f/8,0 a discreto a f/22.
La distorsione a 16 mm f/2,88 è del 3 % a barilotto poco percepibile però sul formato APS, correggibile dalla fotocamera o da DPP e la vignettatura è di 2 di stop ai bordi estremi che però non sono rilevati dal sensore APS.
L’obiettivo ha ottime prestazioni per uno zoom ad alta luminosità e di focale così estrema. Sul sensore APS però è penalizzato perchè deve lavorare a frequenze spaziali più alte di quelle richieste per un sensore fullframe. Nonostante ciò dai grafici di risoluzione si vede che questi sono limitati dalla risoluzione del sensore che non supera il 70 % di quella nominale, come è normale per un sensore di tipo Bayer con filtro antialias.
In conclusione un ottimo obiettivo se usato su fullframe.
Le foto di prova confermano le misure con una buona nitidezza ed uniformità di resa.
Obiettivi consigliati
La 80D è venduta in kit anche con lo zoom EF-S 18-55 mm 3,5-5,6 IS STM 829-88 eq.) a 1.180 €, ma è preferibile prenderla con il nuovo EF-S 18-135 mm 3,5-5,6 IS USM (29-216 eq.) migliore del precedente STM a 1.370 e. In alternativa se si vuole uno zoom standard più luminoso si pouò prenderla solo corpo (1.100 €) e aggiungere l’ottimo EF-S 17-55 mm f/2,8 IS USM (29-88 eq.) 770 e, preferibile all’EF-S 15-85/3,5-5,6 IS USM (24-140 eq.) 660 e sia per nitidezza che per luminosità.
Come grandangolo è disponibile l’EF-S 10-22 mm f/3,5-4,5 USM (16-35 eq) 560 o in alternativa il Sigma 10-20 mm f/3,5 EX DC HSM (16-32 eq) 430 € o Tamron SP AF 10-24 mm f/3,5-4,5 Di II 460 €.
Per i tele c’è il Canon EF 55-250 mm f/4,0-5,6 IS STM (88-400 eq) 260 € oppure l’EF 70-300 mm f/4,0-5,6 IS USM (112-480 eq) 480 €; in alternativa il Sigma 70-300 mm f/4,0-5,6 DG OS (112-480 eq) 370 € o Tamron SP AF 70-300 mm f/4,0-5,6 VC USD (112-480 eq) 330 €
Sono disponibili anche zoom universali ad ampia escursione come il Sigma 18-300 mm f/3,5-6,3 DC OS HSM (29-480 eq) 400 € o Tamron SP AF 16-300 mm f/3,5-6,3 Di II VC PZD (26-480 eq) 470 €.
Fra le focali fisse luminose sono consigliabili i Canon EF 28 mm f/1,8 USM (45 eq) 470 €, 35 mm f/2,0 IS USM (56 eq) stabilizzato 510 €, 50 mm f/1,8 STM (80 eq) 120 €, 85 mm f/1,8 USM (136 eq) 360 € e 100 mm f/2,0 USM (160 eq) 490 €; molto interessanti sono gli zoom superluminosi SigmaArt 18-35 mm f/1,8 DC HSM (29-56 eq) 650 € e 50-100 mm f/1,8 DC HSM (80-160 eq) 950 €.
Si possono poi montare tutti gli obiettivi del corredo Canon fra cui i pregiati serie L 70-200 mm f/4,0 o f/2,8 stabilizzati o meno e tutti gli altri obiettivi professionali. Fra i produttori terzi si trovano poi decine di obiettivi sia economici che professionali.
Raffica
Canon dichiara per la EOS 80D una velocità di raffica di alta a 7 fg/s e bassa a 3 fg/s. La messa a fuoco può essere continua foto per foto nella modalità AfServo (a inseguimento), oppure limitata al primo scatto.
Le prove sono state effettuate con una scheda SD di classe 10, foto jpeg standard, raw e raw più jpeg a pieno formato 24 Mpx, priorità dei tempi a 1/1000.






Alla velocità più alta in jpeg normal la 80D ha raggiunto i 6,8 fg/s per quasi 8 secondi poi ha rallentato a poco meno di 3 fg/s continuando indefinitamente. In raw ha ottenuto 6,8 fg/s per 2,5 secondi poi attestandosi su 1 foto ogni 3 secondi e ugualmente in raw più jpeg normal.
A quella più bassa ha raggiunto in jpeg normal 3 fg/s per una durata indefinita, mentre in raw e raw più jpeg normal ha mantenuto i 3 fg/s per 6 secondi poi scendendo a 1 fotogramma ogni 3 secondi.
Nelle prove pratiche sul campo scattando solo in jpeg normal, priorità dei tempi a 1/1000 e AfServo, con un soggetto in movimento veloce in allontanamento e in accelerazione la D80 ha raggiunto circa 7 fg/s per 6 secondi, rallentando poi progressivamente fino a 3. In raw più jpeg normal ha scattato a circa 7 fg/s per due secondi e mezzo e poi ha rallentato a una foto ogni 3 secondi. In sostanza l’autofocus non ha rallentato le raffica e le foto sono tutte correttamente a fuoco.
Complessivamente quindi un’ottima prestazione per una fotocamera non dichiaratamente professionale.
Video
La ripresa video consente di riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel o HD a 1280×720 pixel con audio stereo. La ripresa può essere effettuata in totale automatismo, oppure in manuale regolando la sensibilità Iso, il diaframma, il tempo di scatto ed il bilanciamento del bianco. La messa a fuoco può essere continua oppure a richiesta, focheggiando prima di iniziarla e poi richiedendola durante la ripresa premendo il pulsante di scatto. Può essere anche totalmente manuale.
Nelle prove ho riscontrato una corretta esposizione e bilanciamento del bianco. La messa a fuoco ha funzionato molto bene anche durante l’uso dello zoom anche con soggetti in movimento veloce grazie al sensore Dual Pixel AF. Anche il passaggio di ostacoli davanti al soggetto non ha influenzato la messa a fuoco. Buona anche la resa audio con i microfoni interni.
Per la ripresa si rivela comodo lo schermo orientabile che consente di seguire bene l’azione senza dovere tenere la fotocamera davanti al viso.
Peccato solo la mancanza della ripresa 4K
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Descrizione & uso
Galleria
Conclusioni
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