L K-01 ha innesto obiettivi Pentax k. Questo vuol dire che è compatibile con tutti gli obiettivi Pentax e di altre marche con questo innesto, a partire da quelli costruiti nei primi anni 70. La fotocamera ha il motore di messa a fuoco incorporato per cui può focheggiare automaticamente sia con gli obiettivi SDM di ultima generazione con mortore incorporato, sia con i precedenti obiettivi autofocus senza motore.
Come già detto possono anche essere montati obiettivi con messa a fuoco manuale. In questo caso ci si deve affidare allo schermo posteriore per la messa a fuoco, sfruttando l’ingrandimento dell’immagine. La cosa non è sempre facile, specialmente in esterni con molta luce, condizioni nelle quali lo schermo non è agevolmente visibile.
La disponibilità dell’innesto K però vuol dire una vastissima gamma di obiettivi a disposizione sia Pentax sia dei produttori di obiettivi universali. Questo è sicuramente un bel vantaggio perchè la K-01 si inserisce in un sistema di obiettivi d qualità vasto e completo.
Lo svantaggio di questa scelta è però che, a differenza di altre mirrorless con spessore del corpo più ridotto e quindi tiraggio più limitato, sulla K-01 non è possibile adattare moltissimi obiettivi di altri sistemi reflex o delle fotocamere a telemetro. In pratica mantenendo la messa a fuoco all’infinito, sono disponibili anelli per obiettivi con innesto Canon FD (quelli precedenti agli EF autofocus), Leica R, Nikon F, Olympus OM, vite 42×1 e Pentax 6×7, Pentacon Six e Hasselblad. Gli adattatori per Canon, Nikon e Olympus però incorporano delle lenti per mantenere la messa a fuoco ad infinito e questo potrebbe alterare la resa ottica degli obiettivi. In questi casi sono preferibili gli adattatori senza lenti da usare solo peri rprese a distanza ravvicinata o macro.
Insieme con la K-01 ho avuto a disposizione l’obiettivo “pancake” 40 mm F72,8. Si tratta di un obiettivo stupefacente per le dimensioni minime: è spesso meno di un centimetro e pesa poco più di 60 grammi. Con questo obiettivo lo spessore della K-01 non supera quello di molte compatte con obiettivo in posizione di funzionamento o della maggior parte delle mirrorless con l’obiettivo standard montato. La fotocamera in realtà sembra priva di obiettivo. Il 40/2,8 è comunque un obiettivo di ottima qualità, come si può vedere dalle foto scattate a titti i diaframmi e da quelle di sample. La sua nitidezza e il contrasto sono ottimi, la vignettatura assente. La resa già ottima a tutta apertura migliora leggermente al centro e un po’ di più ai bordi a f/4,0 e f/5,6, per poi mantenersi costante a f/8,0 e a f/11. A f/16 si nota un leggero peggioramento dovuto alla diffrazione che poi peggiora notevolmente l’immagine a f/22.
Oltre a questo obiettivo ho usato per le foto anche un Pentax FA 35 mm F/2,0 e un Tamron AF 28-200 F73,8-5,6. Il primo è un eccellente obiettivo fullframe che però se la cava abbastanza bene anche sul formato APS nonostante lo abbia usato quasi sempre alla massima apertura. Lo zoom Tamron è la prima versione di questo obiettivo ad ampia escursione focale e risale a diversi anni fa. E’ un obiettivo per fullframe e la sua qualità d’immagine non è mai stata eccezionale. Con la K-01 i risultati sono stati solo discreti, certamente molto inferiori al 40/2,8 ed al 35/2,0, ma mi è servito per avere una maggiore flessibilità specialmente dal lato tele perchè alla focale minima equivale ad un 42 mm quindi non ancora grandangolare.
Questo dimostra però come con questa macchina, ma anche con le reflex Pentax, sia possibile usare produttivamente anche vecchi obiettivi ormai abbandonati in un cassetto.
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