La LX100 è una compatta di medie dimensioni. Il corpo infatti ha un discreto spessore e la piccola impugnatura e la sporgenza dell’obiettivo non aiutano, quindi non si può mettere in tasca. Ovviamente entra senza problemi nella tasca di una giacca invernale. Con uno zoom così esteso comunque è quasi un miracolo che abbia queste dimensioni
E’ costruita in metallo e la finitura è ottima. I comandi e le ghiere sono metallici e di ottima fattura.
Descrizione e comandi
Inizio la descrizione dal frontale:
Su questo non ci sono comandi. Sulla sinistra dell’obiettivo, in alto, si vede l’illuminatore a led di ausilio per l’autofocus che funziona anche come segnalatore dell’autoscatto.
Sulla calotta superiore si vedono verso il centro, anterirmente, i fori dei due microfoni per l’audio stereo. Dietro la slitta per flash. A destra la ghiera di controllo dei tempi di scatto. Quando è posta sulla A rossa il tempo è regolato automaticamente dalla fotocamera, Se anche la ghiera dei diaframmi è in A il funzionamento sarà del tipo Program, altrimenti si avrà la priorità dei diaframmi. Oltre ai vaolri indicati, scalati di uno stop, si potranno anche regolare i tempi intermedi con variazioni di 1/3 di stop usando la ghiera di regolazione posteriore. Coassiale alla ghiera dei tempi c’è la levetta dell’interruttore di accensione, in posizione abbastanza comoda per essere azionata col pollice. Andando verso destra c’è il pulsante di scatto con coassiale il comando dello zoom e dietro un pulsante per commutare la fotocamera nella modalità iAuto in cui regola tutto da sola compresa la scelta della scena. All’estrema desta la ghiera di compensazione dell’esposizione entro più o meno tre stop. Davanti il pulsante per richiamare i filtri creativi.
Attorno all’obiettivo si vede, a filo del corpo, il selettore per il formato delle foto: 3:2, 16:9, 1:1 e 4:3, più avanti la ghiera dei diaframmi che funziona come quella dei tempi: su A il diaframma è impostato automaticamente, program o priorità dei tempi, altrimenti si può sceglierne il valore e, a secondo di come è impostata la ghiera dei tempi si otterranno la priorità dei diaframmi o l’impostazione manuale. Più facile a farsi che a spiegarlo! E’ un sistema comodo, rapido ed intuitivo, che non richiede spostamenti di manopole e azionamento di ulteriori ghiere di selezione, adottato anche da altre fotocamere anche di classe elevata. Fra le due ghiere illustrate c’è quella per la messa a fuoco manuale.
Nella parte posteriore, dominata dal grande schermo da 3″, tutti i comandi sono concentrati in alto e sulla desta. All’estrema sinistra in alto c’è il mirino elettronico con accanto la rotella per la regolazione diottrica e il sensore per la commutazione automatica fra schermo e mirino. In alto sopra lo schermo ci sono due pulsanti Fn personalizzabili. Il primo, Fn3 per default controlla la commutazione automatica o manuale fra mirino e schermo, il secondo attiva la connessione Wi-Fi. Più a destra il pulsante per la ripresa video, non molto comodo, e quello per il blocco dell’esposizione e della messa a fuoco o, a scelta, di una sola delle due a secondo delle impostazioni di personalizzazione. Allìestrema desta il comodo appoggio in gomma morbida per il pollice. Sotto il pulsante Quick Menu per richiamare un menu rapido di regolazione di tutti i parametri di ripresa, tramite il quale si possono impostare la maggior parte delle regolazioni rapidamente senza dovere accedere ai menu, e il pulsante per la revisione delle foto. Poi cìè la ghiera di regolazione che serve per regolare vari parametri a secondo del contesto, per la navidazione nei menu e che funziona anche da pad a quattro vie. Dall’alto in senso orario: sensibilità Iso, bilanciamento del bianco, modalità di scatto (singolo, raffica, autoscatto), e zone di messa a fuoco. Al suo centro il pulsante per il richiamo dei menu. Sotto infine un altro pulsante personalizzabile che serve per tornare indietro nei menu e in fase di revisione per la cancellazione delle foto e il pulsante per modificare le informazioni visualizzate nello schermo o nel mirino.
Sul lato destro c’è una presa mini USB e una mini HDMI protette da uno sportellino.
Sul lato sinistro si vede, sull’obiettivo, il selettore per commutare la messa a fuoco da automatica a macro e manuale.
Nella parte inferiore troviamo l’inesto per il treppiedi, purtroppo non in asse con l’obiettivo e uno sportello che protegge l’alloggiamento della batteria ricaricabile agli ioni di litio e della scheda SD.
In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile
– caricabatteria
– un cavo USB
– cinghia a tracolla
– un manuale sintetico, quello completo è scaricabile dal sito di Panasonic Italia
– un CD con il software in dotazione:Photo Fun Studio (un browser per importare e visualizzare le foto), manuali in varie lingue e il software Silkypix Photo Studio per convertire le foto raw.
Come accessori sono disponibili sul sito Panasonic Italia:
– batteria supplementare BCN13
– cavo audio video AVC1
– cavo USB USBC1
– schede SD da 16 a 128 Gb
Principali menu
Uso in pratica
La caratteristica più importante della LX100 è il suo sensore da 4/3 molto più grande di quello della maggior parte delle compatte, in unione con le dimensioni del corpo contenute e con la luminosità dell’obiettivo.
La prima impressione impugnando la LX100 è quella di una fotocamera di alta clessa. E’ piccola, ma non troppo, il suo peso pur non eccessivo da una sensazione di consistenza. Si vede che non è la solita compatta economica, ma qualcosa di molto più valido.
I comandi poi la differenziano dalle altre compatte: pochi pulsanti e molte ghiere che ne rendono lìuso facile, comodo ed intuitivo fino dal primo approccio senza dovere consultare il manuale (che però è sempre bene leggere) o scorrere menu.
I comandi tutti concentrati sulla destra consentirebbero di usarla impugnandola con una sola mano, ma per una migliore stabilità ed un’inquadratura più precisa è bene tenerla con entrambe le mani.
Il mirino, all’estrema sinistra, è grande sporgendo un po’ dal dorso ed il suo ingrandimento e risoluzione sono elevate. E’ molto comodo e utile. Questo si riscontra in particolare nelle foto in esterni con il sole quando nello schermo si vede poco, mentre il mirino consente di osservare senza problemi l’inquadratura. Inoltre il mirino contribuisce ad evitare foto mosse in tutte le situazioni di luce scarsa, quando la fotocamera tende ad usare, automaticamente o per impostazione del fotografo, tempi di scatto lunghi per evitare di aumentare troppo la sensibilità iso con scadimento della qualità d’immagine. In questa situazione il mirino consente di tenere la fotocamera in modo stabile, appoggiata alla fronte e con le braccia appoggiate al corpo. La differenza si nota con le fotocamere senza mirino, con le quali si deve inquadrare con le braccia in avanti e, nonostante la stabilizzazione, con le quali le foto mosse sono molto più frequenti. Nel mirino si vedono le stesse informazioni visualizzate nello schermo, compresi i menu.
Lo schermo da 3″ con 921.000 pixel è nitido ed ha una buona resa dei colori, ma come tutti gli schermi non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce. Sullo schermo possono essere visualizzate tutte le impostazioni della fotocamera, con quattro modalità predefinite. La prima, molto semplice, prevede uno schermo completamente pulito e sotto le indicazioni di tempi, diaframmi, compensazione dell’esposizione e sensibilità Iso. La seconda aggiunge alla prima solo una livella sull’asse longitudinale. La terza sovrappone sullo schermo tutte le informazioni sulle impostazioni della fotocamera, concentrate prevalentemente in basso e in alto, la quarta aggiunge la livella. La prima o la seconda modalità sono le migliori.
I comandi, di cui ho già descritto funzionalità e vantaggi, sono molto comodi e pratici e organizzati in modo tale che non è quasi mai necessario entrare nei menu. Infatti con le ghiere per tempi e diaframmi, i pulsanti Fn, Quick menu, i comandi e la ghiera del pad è possibile controllare quasi ogni dettagio delle impostazioni.
La messa a fuoco è a rilevamento di contrasto. L’area di messa a fuoco può essere scelta automaticamente (Multipla), oppure si può scegliere quella centrale, posizionata a piacere (Spot flessibile) adatta anche quando si usa la fotocamera su treppiedi, a inseguimento (TRACKING) che aggancia un soggetto in movimento e lo segue e infine con il rilevamento dei volti. La messa a fuoco può essere normale, macro o manuale assistita con l’ingrandimento dell’area di messa a fuoco e l’evidenziazione dei contorni (peaking). In modalità Macro la LX100 può arrivare a mettere a fuoco fino a 3 centimetri dalla lente frontale alla focale minima e di 30 cm a quella massima.
La LX100 dispone anche della funzione di rilevamento dei volti con anche la possibilità di memorizzarne alcuni.
L’autofocus si è dimostrato abbastanza preciso e quasi mai ho riscontrato foto fuori fuoco anche alla focale massima dello zoom. La sua velocità è abbastanza buona per soggetti statici ed in movimento non troppo veloce. Durante le riprese video si è comportao abbastanza bene, perdendo qualche volta il fuoco di veicoli in movimento, ma recuperandolo abbastanza rapidamente.
L’esposizione può essere totalmente automatica in Auto intelligente. In questo caso la fotocamera esegue tutto automaticamente compresa la selezione della scena. Le scene disponibili sono numerose e coprono tutte le esigenze.
In alternativa si può usare il programma (ghiere dei tempi e diaframmi entrambe su A), eventualmente impostando la sensibilità Iso se non è su Auto, variare la coppia tempo/diaframma con la ghiera di comando e la compensazione dell’esposizione con l’apposita ghiera; spostando una delle ghiere si ottengono le priorità dei tempi o dei diaframmi e spostandole entrambe la regolazione manuale, con una scala in basso che indica la sovra o sottoesposizione entro tre stop. In modalità Iso Auto la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo fino a che ciò è possibile. La lettura esposimetrica può essere valutativa, con prevalenza al centro o spot.
Oltre a queste modalità di esposizione c’è anche la possibilità di riprese panoramiche in orizzontale o verticale.
L’esposizione si è dimostrata abbastanza corretta di giorno con buona luce, mentre di notte o in ambienti molto scuri ha dmostrato una sovraesposizione di 2/3 o 1 stop, come quasi sempre accade, facilmente correggibile con il comando di compensazione. Solo in qualche raro caso, in presenza di forti contrasti e controluce ho dovuto apportare qualche correzione, il cui effetto viene visualizzato sullo schermo.
Sono disponibili inoltre numerosi effetti immagine, utilizzabili solo salvando le foto in jpeg, ognuno con diverse varianti: espressivo, nostalgico, vecchi tempi, high key, sottoesposizione, sepia, monocromatica, monocromatica dinamica, monocromatica sgranata, monocromatica vellutata, opera d’arte, alta dinamica, processo incrociato, effetto giocattolo, giocattolo colori vivi, bleach bypass, effetto miniature.
Il bilanciamento del bianco può essere automatico e da quasi sempre buoni risultati, oppure su 5 diversi valori prefissati. E’ possibile anche effettuare e memorizzare una taratura personalizzata o la regolazione in gradi Kelvin.
La sensibilità Iso può essere regolata automaticamente o manualmente, a passi di 1/3 EV, da 100 a 25600 Iso. La regolazione automatica, come detto, tiene conto della focale dell’obiettivo impostata sullo zoom.
La LX100 è dotata di un otturatore meccanico con tempi da 60 secondi ad un 1/4000 e di otturatore elettronico con tempi da 1 secondo a 1/16000. La scelta di funzionamento può essere automatica, oppure manuale da menu. L’otturatore elettronico è assolutamente silenzioso, disabilitando il suono da menu, e quindi molto utile in ambienti dove non si deve recare disturbo (concerti classici, teatri), e con i tempi fino a 1/16000 consente di usare l’obiettivo alla massima apertura anche in pieno sole per limitare la profondità di campo.
Lo stabilizzatore è ottico. La sua efficacia è buona, come si può vedere nella pagina dedicata alle prestazioni
Le foto possono essere salvate in formato 3:2, 4:3, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni a secondo del formato scelto. Per il 4:3 e 3:2 L 12 Mpx, M a 6,5 Mpx e S a 3 Mpx. Per gli altri formati si perde qualche Mpx. Possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Standard, in raw e in raw più jpeg.
La LX100 non è dotata di flash, ma ne viene fornito uno in dotazione, abbastanza piccolo, da montare sull’apposita slitta. E’ una soluzione un po’ scomoda in quanto ci si deve ricordare di portarsi dietro il flash, che può essere perso o dimenticato, e si deve perdere tempo per montarlo. Sarebbe stato meglio un flash integrato, ma evidentemente non c’era posto dove inserirlo.
Il flash può scattare automaticamente nelle modalità Auto intelligente e nelle scene ritratto e macro, o essere impostato per l’uso forzato. Dispone della possibilità di un prelampo per evitare gli occhi rossi, può essere impostatoin slowsync e la sua potenza può essere regolata anche manualmente. La sua potenza è abbastanza buona e adatta ad illuminare anche un ambiente medio.
La LX100 dispone di diverse modalità di raffica. Bassa velocità 2 fg/s e media 7 fg/s con live view attivo e autofocus scatto per scatto se in AFC alta a 11 fg/s senza live view e messa a fuoco in AFC scatto per scatto (può però rallentare la velocità di raffica), in questi casi si possono scattare fino a 20 foto in raw ed illimitate in jpeg. E’ disponibile anche una velocità altissima, 40 fg/s senza live view, messa a fuoco al primo scatto e al massimo 60 scatti in jpeg, mentre non sono possibili in raw.
La ripresa video è una delle migliori caratteristiche della LX100 Può infatti riprendere video 4K a 3840×2160 pixel 25p e 24p in formato MP4 e Full HD a 1920×1080 pixel e 50p, 25p e 24p in AVCHD e MP$, oltre che a risoluzioni inferiori con audio stereo. Durante la ripresa la messa a fuoco può essere automatica continua o manuale. L’esposizione puà essere automatica in iA o regolata agendo sulle ghiere dei tempi e diaframmi, quindi program, a priorità o manuale.
E’ disponibile anche una modalità foto 4K che consente di riprendere foto da circa 8 Mpx alla velocità di un filmato 4K, 25 fg/s. Dopo la ripresa è possibile scorrere il filmato, metterlo in pausa su un fotogramma ed estrarlo direttamente in macchina. In alternativa però è sempre possibile estrarre su pc un fotogramma da un normale filmato 4K con un programma gratuito come VLC.
Si possono anche scattare foto mentre si registra un video. In priorità video le foto saranno di 2K (1920×1080 pixel), in priorità foto saranno del formato impostato, ma l’audio del filmato viene interrotto per un attimo.
La fotocamera dispone di connettività Wi-Fi con la quale è possibile, attraverso l’APP “Image App”, di Panasonic collegarla ad uno smartphone o un tablet per controllarla o anche ad un pc per trasferire le foto.
La LX100 si è dimostrata nell’uso un’eccellente fotocamera, piacevole e comoda da usare. Le sue possibilità di regolazione, le dimensioni del sensore, l’ottimo mirino e la qualità dell’obiettivo non fanno rimpiangere le fotocamere mirrorless o reflex. Queste caratteristiche le consentono un’ottima qualità d’immagine anche in situazioni di luce scarsa. La sua portabilità, anche con il laccio da polso senza bisogno di borsa o in una tasca consentono di averla sempre con se anche quando non si prevede necessariamente di fare foto.
Per tutte le foto di prova ho usato il formato 3:2 tranne che per quelle in notturna.
Le foto sono suddivise in foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 25600 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivo, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso.
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Prestazioni
Galleria
Conclusioni
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