Descrizione
La D5600 è una reflex di dimensioni ridotte e molto leggera. Sembra quasi una mirrorless e solo lo spessore del corpo, necessario per alloggiare lo specchio e mantenere la corretta distanza fra l’innesto degli obiettivi ed il sensore, la fa essere più grande. E’ complessivamente molto simpatica da vedere, con quel suo aspetto da reflex in miniatura che non fa presagire le sue ottime prestazioni e funzionalità. Con l’obiettivo in kit, l’AF-S DX 18-105 mm f/3,5-5,6 VR è possibile inserirla in una piccola borsa, io ho usato quella in cui riponevo l’Olympus PEN-F. Un buon risultato per una reflex.
Le dimensioni ridotte però non vogliono dire prestazioni ridotte, tutt’altro anzi, come vedremo nel seguito del test.
Il corpo è di materiale plastico però ben costruito e con una rifinitura ruvida antiscivolo che permette di impugnarlo con sicurezza. I comandi esterni seguono il classico schema Nikon, anche se semplificato, con però alcuni miglioramenti significativi rispetto ai modelli precedenti che migliorano l’operatività.
Inizio la descrizione dal frontale:
Sulla destra dell’innesto obiettivi si vede il pulsante di sblocco dell’obiettivo e a sinistra, in alto, il led che serve come luce ausiliaria per l’autofocus e da segnalatore dell’autoscatto.
Sulla calotta superiore c’è al centro la slitta porta accessori per collegare un flash esterno, con subito davanti i fori per i due microfoni stereo.
A destra la manopola di impostazione delle modalità di funzionamento con le seguenti posizioni: M (manuale, A (priorità dei diaframmi, S (priorità dei tempi, P (program), Scene, Auto (totalmente automatico con scelta automatica della scena), Flash spento, Effetti. Coassiale a questa c’è una piccola leva che attiva il live view.
Sull’impugnatura si trovano due pulsanti: quello più a sinistra, rosso, serve per attivare e interrompere la ripresa video, quello più a destra serve per la compensazione dell’esposizione, premendolo e ruotando la ghiera di comando. Più avanti il pulsante di scatto con coassiale l’interruttore di accensione nella posizione più comoda.
Nella parte posteriore i comandi sono raggruppati tutti sulla destra dello schermo tranne il pulsante di richiamo dei menu in alto a sinistra. Al centro il mirino reflex con sopra un sensore che, quando si avvicina l’occhio del fotografo, spegne lo schermo informativo, se così si è scelto da menu. Alla sua destra la piccola rotella di regolazione diottrica.
Andando verso destra il pulsante Info serve a visualizzare sullo schermo le impostazioni della fotocamera; poi c’è il pulsante di blocco dell’esposizione o bella messa a fuoco o di entrambe, a secondo di come lo si è impostato nel menu. All’estrema destra l’unica ghiera di comando. Sul lato destro dello schermo abbiam dall’alto: il pulsante di revisione delle foto, il pulsante “i” che consente di attivare il menu rapido, il pad o pulsante multi selettore che serve solo per navigare nei menu o spostare il punto o la zona di messa a fuoco, con al centro il pulsante di conferma. In basso infine i due pulsanti per ampliare o ridurre la visualizzazione delle foto sullo schermo e quello per cancellarle.
Sul lato destro c’è l’alloggiamento della scheda di memoria SD protetto da uno sportellino. In alto, protetto da un altro sportellino in gomma il connettore HDMI.
Sul quello sinistro ci sono le prese USB, terminale accessori (telecomando) e per microfono esterno ricoperte da uno sportellino. A fianco del bocchettone di innesto obiettivi si vede in alto il pulsante per l’apertura del flash e la compensazione della sua esposizione e un pulsante Fn personalizzabile che per impostazione predefinita consente, se premuto, di regolare la sensibilità ISO in unione con la ghiera di comando. In basso un altro pulsante per le modalità di scatto: singolo, continuo e autoscatto.
Nella parte inferiore troviamo l’inesto per il treppiedi coassiale con l’obiettivo e uno sportello che protegge l’alloggiamento della batteria ricaricabile agli ioni di litio.
Sull’obiettivo ci sono la ghiera per lo zoom molto ampia, mentre quella della per la messa a fuoco nella parte posteriore è piuttosto stretta. I pulsanti sul fianco sono in alto l’interruttore per commutare la messa a fuoco da automatica a manuale e sotto quello per attivare o meno la stabilizzazione.
In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile EN-EL14a
– caricabatteria con adattatore per presa
– la cinghia a tracolla
– il manuale base stampato, quello completo deve essere scaricato come pdf dal sito Nikon Italia, così come pure il software che comprende View-NXi per la visualizzazionedelle foto e la conversione di base delle immagini raw, Capture-NX-D per la conversione delle foto raw, e Picture Control Editor per creare gli stili foto.
Come accessori sono disponibili:
– vari flash esterni Nikon dedicati e comandabili senza cavi
– batteria supplementare EN-EL14a
– caricabatteria MH-24
– cavo di alimentazione EP-5A e adattatore CA EH-5b
– telecomandi WR-R10, WR-T10 e WR-1
– microfono stereo ME-1
– coprioculare DK-5
– lenti di correzione oculare
– oculare ingranditore DG-2 e adattatore DK-22
– mirino angolare DR-6
– filtri per gli obiettivi
Menu e schermate
Schermate
Live view
Menu rapido
Menu
Obiettivi
La D5600 può montare tutti gli obiettivi Nikkor con innesto F. Gli obiettivi più vecchi senza CPU, come gli AI, possono però essere usati solo con esposizione manuale.
Con gli obiettivi AF-S e AF-P, di tipo E e G, sono mantenute tutte le funzioni di autofocus ed esposizione, mentre con i più vecchi e ormai quasi scomparsi AF-D, non dotati di motore, l’autofocus non funzionerà in quanto la D5600 non è dotata di motore AF interno. Si tratta comunque di quasi 80 obiettivi, fra quelli DX adatti al formato APS e quelli FX per fulframe, in grado di coprire qualsiasi esigenza.
Inoltre per tutte le Nikon sono disponibili decine di obiettivi autofocus di altri produttori, come Sigma, Tamron, Tokina ed altri, con prezzi abbordabili e con qualità in molti casi pari o superiore agli originali. Da non trascurare poi gli ottimi Samyang a messa a fuoco manuale, ma con ottiche di alta luminosità a prezzi molto vantaggiosi.
La D5600 è fornita di base in cinque kit. con l’AF-P DX 18-55 VR, con l’AF-P DX 18-55 VR e l’AF-P DX70-300 VR, con l’AF-S DX 18-105 VR in prova, con l’AF-S DX 18-140 VR e infine con l’AF-S DX 35/1,8.
Obiettivi consigliati
Per ampliare il corredo si può scegliere fra gli obiettivi Nikkor DX, circa 26, fra quelli per fullframe o anche fra quelli di altri produttori.
Fra i grandangoli la scelta migliore è il nuovo Nikkor AF-P DX 10-20 mm f/4,5-5,6 VR (15-30 eq.), circa 370 €, economico e stabilizzato, cosa rara per uno zoom grandangolare. In alternativa c’è il Sigma DC 10-20 mm f/3,5 HSM, più luminoso, ma non stabilizzato a 430 € o il Tamron SP 10-24 mm f/3,5-4,5 Di II (15-36 eq.) 470 €.
Come tele zoom ugualmente un’ottima scelta è il Nikkor AF-P DX 70-300 mm f/4,5-6,3 VR (105-450 eq.) a circa 350 € o il Sigma DG 70-300 f/4,0-5,6 OS, circa 370 €, oppure il Tamron SP AF 70-300 mm f/4,0-5,6 VC USD a 340 €. Volendo economizzare si puà scegliere anche il Nikkor AF-S DX 55-200 mm f/4,0-5,6 VR II (82-300 eq.) a 260 € o infine un 70-300 Sigma O Tamron non stabilizzato a circa 120-130 €.
Se si cerca uno zoom tuttofare ad ampia escursione, magari prendendola solo corpo, si potrebbe scegliere fra il Nikkor AF-S DX 18-140 mm f/3,5-5,6 VR (27-210 eq.) 390 € se non acquistato in kit, i Sigma DC 18-200 mm f/3,5-6,3 OS HSM 310 € e DC 18-300 mm f/3,5-6,3 OS HSM (27-450 eq.) 400 €, oppure Tamron Di II 18-200 mm f/3,5-6,3 VC 190 €, Di II 18-270 mm f/3,5-6,3 VC PZD (27-405 eq.) 370 € o il Di II 16-300 mm f/3,5-6,3 VC PZD (24-450 eq.) 470 €.
Come focale fissa luminosa è disponibile il Nikkor AF-S DX 35 mm f/1,8 (52 eq.) 230 €, l’AF-S 50 mm f/1,8 (75 eq.) 240 € adatto per ritratti e il Sigma DC 30 mm f/1,4 (45 eq.) 400 €..
Come macro è disponibile il Micro Nikkor AF-S DX 40 mm f/2,8 (60 eq.) 320 € o il Tamron SP AF 60 mm f/2,0 (90 eq.) a 350 €, ottimo anche come obiettivo luminoso per uso generale e per ritratti.
In conclusione è possibile creare un corrego ottico adeguato a tutte le esigenze per la D5600 senza spendere cifre troppo elevate.
Uso in pratica
Per la prova ho avuto a disposizione una D5600 dotata dell’obiettivo AF-S 18-105 mm f/3,5-5,6 VR equivalente ad un 27-157 mm.
La D5600 è una delle più piccola ed economiche reflex Nikon, ma questo non significa che non sia un’ottima fotocamera. Le sue dimensioni ed il suo peso sono paragoonabili a quelli di molte mirrorless, mentre a livello di costo è a loro paragonabile.
La sua qualità d’immagine dipende dal sensore da 24 Mpx che è lo stesso montato sui modelli APS Nikon di livello superiore. L’innesto obiettivi consente inoltre di montarvi qualsiasi obiettivo Nikon dotato di motore autofocus, dai più economici ai più costosi professionali. Le differenze ed il risparmio sono nella costruzione e nei comandi semplificati.
Corpo
La costruzione, con l’esterno in policarbonato, da una buona sensazione ed il rivestimento esterno rugoso e antisdrucciolo consente una buona impugnatura. Il peso leggero fa si che quando si porta con se quasi non ci si accorga di averla. Con l’obiettivo usato per la prova l’insieme è ben bilanciato. Per il trasporto basta una borsa fotografica piuttosto piccola. Ho usato quella in cui portavo l’Olympus PEN-F, Una delle mirrorless più piccole, con due obiettivi a focale fissa e sono riuscito a farvi entrare la D5600 con il suo zoom. Questo conferma che per l’aspetto dimensioni la D5600 è paragonabile ad una mirrorless.
Un altro aspetto molto simpatico della D5600 che descrivo subilto è la sua connessione SnapBridge. Si tratta di una connessione Bluetooth a basso consumo che permette di collegare la reflex ad uno smartphone o tablet. La connessione può essere lasciata sempre attiva visto il suo basso consumo energetico. In questo modo ogni volta che si scatta una foto questa è trasferita, in formato ridotto, dopo pochi secondi sul dispositivo, pronta per essere condivisa sui siti social. E’ come scattare direttamente con lo smartphone, ma con ben altra qualità e possibilità di scelta per l’obiettivo.
Comandi
I comandi della D5600 non sono tanti, ma la loro funzionalità è migliorata rispetto alla D5300 provata un paio di anni fa. Nikon ha infatti introdotto un pulsante Fn personalizzabile sul lato sinistro del bocchettone di innesto obiettivi, facilmente azionabile con il pollice, che per impostazione di base serve per la regolazione della sensibilità ISO in unione alla ghiera di comando. Questo sistema è molto migliore di quanto visto sulla D5300 e altrettanto comodo che il pulsante sull’impugnatura di altre fotocamere. Sull’impugnatura invece è presente il pulsante che, tramite anche la rotazione della ghiera, consente la compensazione dell’esposizione. Gli altri comandi diretti per la regolazione sono quello del blocco dell’esposizione e, o in alternativa, della messa a fuoco e quello per le modalità di scatto, singolo, continuo e autoscatto, sempre sul fianco sinistro del bocchettone. I tempi e i diaframmi si regolano, quando non si è in Auto o in Program, con la ghiera di regolazione. Quando si è in manuale la ghiera regola i tempi e premendo il pulsante di compensazione dell’esposizione, i diaframmi. Le impostazioni sono visualizzate sullo schermo premendo il pulsante Info.
Tutte le altre regolazioni si effettuano, dopo aver visualizzato il pannello di controllo sullo schermo con il pulsante Info, e premendo il pulsante “i” che lo rende interattivo. In questo modo si possono regolare tutti gli aspetti fotografici, qualità d’immagine, dimensioni, bilanciamento del bianco, D-Lighting attivo, modalità flash, modalità di autofocus, area autofocus, misurazione esposimetrica, picture control e compensazione flash ed esposizione. E’ un sistema abbastanza rapido e pratico, anche se richiede di staccare l’occhio dal mirino a differenza di quello che si potrebbe fare con dei comandi diretti. E’ comunque adeguato agli utilizzatori medi di una fotocamera economica che in buona parte potrebbero provenire da compattine o smartphone.
Mirino
Il mirino a pentaspecchio con copertura del 95 % e ingrandimento reale di 0,57x è piccolo, ma ha una buona luminosità. I punti AF coprono buona parte dell’inquadratura, senza però estendersi agli estremi. Quelli attivi sono visualizzati in rosso al momento della messa a fuoco. Alla sua base sono visualizzate alcune impostazioni della fotocamera, tempi, diaframmi, ma non la sensibilità se in auto, compensazione dell’esposizione, modalità di scatto, impostazione flash, blocco AE/AF e conferma messa a fuoco.
Schermo
Lo schermo da 3,2″ con 1.037.000 pixel ha una nitidezza nella media, ma come tutti gli schermi non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce. Quando la macchina è accesa può visualizzare tutte le sue impostazioni, ma se questo da fastido può essere oscurato con il pulsante Info o anche automaticamente. E’ poi possibile, come già descritto, attivare il pannello informazioni che si trasforma in un menu rapido.
La sua orientabilità è molto comoda per le riprese in live view dal basso o dall’alto, per le riprese video e anche per i “selfie”.
Stabilizzazione
La D5600 non è dotata di stabilizzatore integrato, ma si affida a quello degli obiettivi. Il 18-105 provato è dotato di stabilizzazione; per i risultati vedere la pagina delle prestazioni.
Autofocus
L’autofocus è a rilevamento di fase come in tutte le reflex con 39 punti AF di cui 9 a croce. In live view o durante le riprese video la messa a fuoco è effettuata dal sensore con il sistema a rilevamento di contrasto.
L’autofocus reflex a rilevamento di fase può funzionare in modalità singola AF-S, continua AF-C, con scelta automatica AF-A o manuale. La scelta dei punti AF può essere automatica fra tutti, oppure a zone o su un singolo punto posizionabili tramite i tasti del pad, o ad area dinamica in cui vengono usati anche i punti circostanti rispetto a quello scelto o infine in Tracking 3D in cui l’autofocus insegue il soggetto. E’ poi possibile, in tutte le modalità, attivare o meno la luce ausiliaria.
Nella pratica si è dimostrato veloce e preciso, in grado di seguire anche soggetti in movimento, la sua sensibilità è buona e funziona bene anche nelle riprese notturne.
La messa a fuoco in live view può avvenire con scelta automatica dei punti di scatto su una zona ampia oppure scegliendo una zona più ristretta, spostabile a piacere sullo schermo con i pulsanti del pad, o con la priorità al volto del soggetto. La modalità di funzionamento può essere a messa a fuoco singola o continua. In live view l’autofocus si è dimostrato decisamente più lento di quello reflex, ma quasi altrettanto sensibile con il 35 mm f/1,8.
La messa a fuoco manuale col mirino reflex è abbastanza difficoltosa perchè lo schermo di visione, di tipo chiaro, non la consente facilmente, ma è assistita dalla funzione di telemetro elettronico con un indicatore di corretta messa a fuoco nel mirino. Per il suo uso si può scegliere un qualsiasi punto AF. In live view è possibile ed assistita con l’ingrandimento della zona da mettere a fuoco fino a 8,3x, ottenibile premendo il pulsante di ingrandimento +, e spostabile con i tasti del pad sullo schermo.
Otturatore
La D5600 è dotata di otturatore meccanico, a tendine con scorrimento verticale, con tempi da 30 secondi a 1/4000, posa B (bulb) e T. Il tempo più breve di sincronizzazione con il flash è di 1/200.
E’ un otturatore adeguato al tipo di fotocamera, anche se un otturatore elettronico sarebbe stato utile sia per eliminare totalmente la rumorosità di scatto in live view sia per poter avere un maggiore controllo della profondità di campo usando tempi di scatto brevissimi e diaframmi molto aperti con obiettivi luminosi.
Esposizione
L’esposizione può essere totalmente automatica in Auto. In questo caso la fotocamera esegue tutto automaticamente compresa la selezione della scena e dello stile. In alternativa si possono usare il programma P con la possibilità di cambiare la coppia tempo/diaframma (program shift) con la ghiera di regolazione, le priorità ai tempi o diaframmi o l’esposizione manuale. In questo caso su un’apposita scala viene indicata la differenza fra l’esposizione impostata e quella misurata fino a +/- 3 EV. In tutte le modalità è molto facile regolare la macchina con la ghiera. La sensibilità ugualmente si può regolare con facilità, se non si usa in Auto, premendo il pulsante Fn, se lo si è personalizzato per questo, e con la ghiera, oppure dal il pannello di controllo rapido. In modalità Iso Auto la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo e, coadiuvata dallo stabilizzatore, consente di evitare foto mosse (per soggetti statici!). Si può selezionare la sensibilità minima impostabile automaticamente fra 100 e 12800 ISO e quella massima fra 200 e 25600. La lettura esposimetrica può essere matrix, spot o pesata al centro.
L’esposizione si è dimostrata sempre corretta sia con molta luce sia di notte anche in presenza di forti contrasti, privilegiando le luci ed evitandone per quanto possibile la bruciatura. Solo in casi veramente al limite ho dovuto apportare qualche correzione. Anche nelle foto notturne l’esposizione è stata quasi sempre corretta, anche con forti luci dirette sull’obiettivo, e le correzioni, -2/3 di stop, sono state raramente necessarie.
Bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco può essere impostato in automatismo oppure su 12 impostazioni per vari tipi di lce: Incandescenza, Fluorescenza (7 tipi), Sole diretto, Flash, Nuvoloso, Ombra, con la possibilità di regolazione fine. Inoltre è possibile un’impostazione personalizzata con una misurazione di taratura.
Nella pratica si è dimostrato valido in auto senza la tendenza a scaldare eccessivamente le tonalità nelle foto in luce artificiale.
Formato foto
Le foto possono jpeg essere salvate solo in formato 3:2 in varie dimensioni: L a 24 Mpx , M a 13,5 Mpx e S a 6 Mpx. Si possono avere tre livelli di compressione: fine, normal e basic.
Profili colore
Come in tutte le Nikon si possono scegliere vari stili per le foto, chiamati da Nikon Picture Control: standard, neutro, saturo, monocromatico, ritratto, paesaggio e uniforme.
Per ciascuno si possono personalizzare nitidezza, chiarezza, contrasto, luminosità, saturazione e tinta.
Flash
Il flash integrato come in tutte le reflex tranne le professionali, è piccolo e non molto potente.
Va bene per illuminare soggetti vicini, piccoli gruppi o come luce di schiarita in esterni di giorno. Può però comandare altri flash esterni Nikon in modalità senza fili.
Scene
La D5600 dispone di alcune modalità scena, selezionabili in modo automatico (Auto) o manuale.
Sono disponibili: Ritratto; Paesaggio; Bambini; Sport; Primo piano; Ritratto notturno; Paesaggio notturno; Feste/interni; Spiaggia/neve; Tramonto; Aurora/crepuscolo; Ritratto animali domestici; Lume di candela; Fiori; Colori autunnali; Alimenti.
Effetti
Sono disponibili diversi effetti speciali selezionabili dalla posizione Effects della manopola delle modalità: Visione notturna; Super vivace; Pop; Foto disegno; Effetto toy camera; Effetto miniatura; Selezione colore; Silhouette; High key; Low key.
Wi-Fi e Bluetooth
Una caratteristica molto utile della D5600 è la connessione Snap Bridge. Questa si basa sull’uso di un collegamento Bluetooth a basso consumo, perciò può rimanere sempre attiva senza pesare particolarmente sulla carica della batteria. Tramite l’apposita app di Nikon, dallo stesso nome SnapBridge, disponibile per Android e IOS, è possibile collegare uno smartphone, o anche un tablet, alla fotocamera in modo permanente. A questo punto ogni volta che si scatta una foto questa è automaticamente trasferita al dispositivo collegato, normalmente in formato ridotto, ma si può anche scegliere il formato pieno. Inoltre la D5600 può acquisire dal dispositivo le coordinate GPS e sincronizzare l’ora. Dallo smartphone o tablet è poi possibile trasferire le foto sul Nikon Image Space, uno spazio cloud che Nikon mette a disposizione gratuitamente per i suoi clienti.
E’ una funzione molto simpatica che farà la gioia dei fanatici della condivisione. Potrebbe quasi essere un motivo, per i nikonisti ( o nikoniani?) per aggiungere questa piccola reflex al proprio corredo. A me è piaciuta molto e mi ha consentito di risolvere facilmente il problema della condivisione di alcune foto come al solito richieste da parenti ed amici senza doverle scattare nuovamente con lo smartphone.
La D5600 è dotata anche di connessione wi-fi. Con l’app Nikon WirelessMobileUtility si può controllare la fotocamera remotamente, visualizzare la scena inquadrata, mettere a fuoco, scattare e trasferire le immagini sul dispositivo remoto.
Raffica
Le velocità di raffica disponibili sono due: alta a 5 fg/s e bassa a 3 fg/s. Per le prestazioni vedere la rispettiva pagina.
Video
La ripresa video consente di riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel in formato MOV e frequenza 60p, 50p, 30p, 25p o 24p. E’ disponibile anche una ripresa con formato HD a 1280×720 pixel 60p o 50p.
Durante la ripresa la messa a fuoco può essere continua o manuale, ma prima di iniziare la ripresa è necessario mettere a fuoco premendo a metà il pulsante di scatto. Per iniziare la ripresa è necessario mettere la fotocamera in modalità live view e poi premere il pulsante rosso sull’impugnatura.
La ripresa può essere effettuata con l’esposizione completamente automatica, oppure in Program, a priorità dei tempi o dei diaframmi ed in manuale regolando la sensibilità, il diaframma ed il tempo di otturazione. Si può usare anche la compensazione dell’esposizione.
Durante la ripresa video non è possibile riprendere foto, ma se si preme il pulsante di scatto si registrerà una foto interrompendo la ripresa video. La durata massima della registrazione video è limitata dalla massima dimensione consentita del file, 4 Gb, e dipende dalla qualità video scelta. Al massimo può arrivare a 29 minuti e 59 secondi.
Nell’uso la D5600 si è dimostrata una fotocamera valida. Il suo peso e le dimensioni ridotte consentono di portarla sempre con se e di non rimpiangere una mirrorless. La sua qualità d’immagine è sempre molto buona e in tutte le situazioni si è dimostrata adeguata. L’ho anche usata per riprendere una partita di hokey su ghiaccio, con raffica e messa a fuoco ad inseguimento, con buoni risultati. I comandi pur essendo pochi hanno raggiunto un livello di funzionalità buono e si riesce, per chi vuole e sa farlo, ad effettuare tutte le impostazioni senza difficoltà ed in tempi ridotti, anche se non sempre è possibile farlo mantenendo l’occhio al mirino. Certo non ha tutti i comandi esterni e di uso immediato come le fotocamere di livello più elevato, questo è il motivo che consente di risparmiare e venderla ad un prezzo inferiore, ma questo non la penalizza mai. La sua accensione è immediata e consente di essere immediatamente pronti anche per scene da riprendere al volo.
Le foto sono suddivise in foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 25600 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivo, e foto di esempio a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con il programma fornito da Nikon, Capture NX-D.
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Prestazioni
Galleria
Conclusioni
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