Descrizione e comandi
La EOS M5 è molto piccola e compatta con la forma di una reflex in miniatura. Il corpo con gli spigoli arrotondati è molto ben costruito, in metallo e plastica di qualità e ben finito. La forma è quella di un parallelepipedo con un solo piccolo accenno di impugnatura sul lato destro e il mirino sporgente sulla calotta superiore. Lo schermo orientabile da 3,2″ ha una risoluzione elevata, 1.620.000 punti, un rapporto di aspetto 3:2 ed è sensibile al tocco. I comandi sono abbastanza simili a quelli delle reflex Canon, con una ghiera posteriore ed una anteriore, e con l’ausilio della menu di controllo rapido, attivabile premendo il comando Info, tutte le impostazioni sono facilmente raggiungibili e regolabili. I pulsanti sono piccoli, ma ben posizionati. L’obiettivo zoom in dotazione, 15-45 mm equivalente ad un 24-72 mm in formato fullframe, stabilizzato e dotato di motore STM passo-passo silenzioso è di dimensioni contenute e proporzionate al corpo.
Inizio la descrizione dal frontale:
Su questo non ci sono comandi. Sulla destra dell’innesto obiettivi si vede il pulsante di sblocco dell’obiettivo e più in alto l’illuminatore a led di ausilio per l’autofocus che funziona anche come segnalatore dell’autoscatto. A destra e a sinistra dell’innesto obiettivi ci sono i due piccoli fori per i microfoni stereo.
Sulla calotta superiore si vede al centro il flash estraibile, con accanto il relativo comando, e la slitta portaaccessori. A sinistra la manopola delle modalità di funzionamento con le posizioni: P (program), Tv (priorità dei tempi), Av (priorità dei diaframmi), M (manuale), C1 e C2 (personalizzate utente), Video (ma si può riprendere anche nelle altre posizioni), filtri creativi, scene, assistente creativo (per effetti in modo semplificato), Auto ibrida (per riprendere brevi spezzoni video, 2-4 sec, da associare a foto per montarli ed ottenere un filmato ibrido) e Smart auto (per scattare in modo totalmente automatico, compresa la scelta della scena). Coassiale a questa manopola c’è il pulsante di accensione.
Dall’altro lato sull’accenno di impugnatura troviamo il pulsante di scatto con la ghiera di regolazione anteriore. A suo fianco il pulsante M-Fn (multifunzione) personalizzabile. Dietro il pulsante di scatto verso la protuberanza del mirino la seconda ghiera di regolazione con al centro un pulsante per scambiare le funzioni delle due ghiere, anteriore e posteriore. All’estrema destra la ghiera di compensazione dell’esposizione +/- 3 stop.
Nella parte posteriore, dominata dal grande schermo sensibile al tocco, troviamo in alto all’estrema destra due pulsanti, quello più in alto per il blocco del’autofocus e quello sotto per la scelta dell’area di messa a fuoco. Sotto ci sono quattro pulsanti attorno ad una ghiera che funge anche da pad a quattro vie. In alto il pulsante Info che visualizzale impostazioni della fotocamera sullo schermo e a destra il pulsante rosso per la ripresa video; in basso quello per la revisione delle foto e video e quello di richiamo dei menu. Al centro di questi pulsanti un’ulteriore ghiera di comando che può regolare diverse funzioni a secondo del contesto (ad esempio la sensibilità Iso) e che funxiona anche premendola in alto o in basso, a destra o sinistra come pad a quattro vie. Dall’alto in senso orario le funzioni disponibili sono: sensibilità Iso, impostazione modalità di funzionamento del flash, eliminazione delle foto in revisione e impostazione della messa a fuoco in manuale. Al centro della ghiera il pulsante di conferma delle opzioni scelte; questo serve, im modalità di ripresa, per richiamare il menu rapido di impostazione. Il pad e la ghiera servono anche per la navigazione nei menu.
Sul lato destro un’uscita HDMI protetta da uno sportellino in gomma.
Sul quello sinistro ci sono le prese USB, per il telecomando e per microfono esterno ricoperte sempre da uno sportellino in gomma.
Nella parte inferiore troviamo l’innesto per il treppiedi coassiale con l’obiettivo e uno sportello che protegge l’alloggiamento della batteria ricaricabile agli ioni di litio e quello della scheda SD.
Sull’obiettivo ci sono la grande ghiera per lo zoom manuale con inserito il pulsante di sblocco per l’estrazione dell’obiettivo e quella più piccola per la messa a fuoco.
In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile LP-E17
– caricabatteria con cavo
– un cavo USB
– la cinghia a tracolla
– il manuale stampato
Come accessori sono disponibili:
– adattatore per obiettivi EF e EF-S
– batteria supplementare LP-E17
– caricabatteria LC-E17
– alimentatore da rete CA-PS/700
– vari flash Speedlite
– trasmettitore Speedlite ST-E3-RT/ST-E2 per il comando remoto dei flash
– flash macro a doppia torcia MT-24EX
– flash macro anulare MR-14X IV e MR-15X
– cavo di connessione per flash OC-E3
– telecomando RC-6
– borsa pronto
Schermate
Menu rapido
Menu
Uso in pratica
Per la prova ho avuto a disposizione una EOS M5 dotata dell’obiettivo 15-45/3,5-5,6 IS STM.
In questa combinazione l’insieme macchina/obiettivo è abbastanza leggero da trasportare.
L’obiettivo è rientante e non è particolarmente grande in rapporto al corpo macchina. E’ però impossibile difficile infilare la macchina in tasca. E’ preferibile per il trasporto di procurarsi la borsa originale EHH23-CJ una delle tante disponibili dai produttori di borse.
Il corpo macchina, realizzato in lega di magnesio e policarbonato è ben finito. I comandi sono semplici e facilmente azionabili. Quasi tutte le impostazioni si effettuano con il menu di controllo rapido e le ghiere di controllo.
La Eos M5 dispone di un mirino elettronico con una risoluzione di 2,36 Mpx e copertura del 100 %. La qualità è molto buona e la visione nitida, anche se qualche volta leggermente troppo contrastata. Non si notano scie muovendo l’inquadratura ne rumore quando la luce è scarsa.
Lo schermo da 3,2″ con 1.620.000 pixel ha un’elevata nitidezza, ma come tutti gli schermi non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce. Lo schermo è sensibile al tocco, come uno smartphone, e questo facilita la revisione delle foto con il loro scorrimento e ingrandimento come molti ormai sono abituati a fare. E’ possibile anche selezionare il punto di messa a fuoco e scattare toccando lo schermo. E’ poi possibile visualizzare un apposito menu rapido che consente di effettuare la maggior parte delle impostazioni della fotocamera direttamente sullo schermo. Adatto per chi inizia a fotografare.
La possibilità di orientarlo verso l’alto o verso il basso aiuta in molte situazioni, come la foto di strada, oppure quando si vogliono effettuare inquadrature dal basso o dall’alto, per esempio sopra una folla. Sullo schermo è anche possibile visualizzare una livella elettronica, per controllare l’inclinazione della macchina, premendo due volte il pulsante Info.
La fotocamera non è dotata di stabilizzatore integrato, ma si affida a quello degli obiettivi. Il 15-45 provato è dotato di stabilizzatore abbastanza efficace visto che anche con tempi relativamente lunghi non ho ottenuto foto mosse (vedere la galleria).
La messa a fuoco è ibrida, a rilevamento di fase direttamente sul sensore e a rilevamento di contrasto con 49 punti AF selezionabili automaticamente o manualmente. La messa a fuoco può essere singola (su un solo punto), multipla (su più punti) e a inseguimento. Si può anche scegliere una zona ristretta di messa a fuoco spostabile a piacere sullo schermo col tocco. Le modalità di funzionamento sono AF singolo, continuo, a inseguimento e manuale. In modalità AF singolo è possibile anche intervenire manualmente, usufruendo anche dell’ingrandimento sullo schermo. Nella modalità continua è possibile attivare l’inseguimento del soggetto che viene agganciato ed inseguito nei suoi movimenti nell’inquadratura. Quando c’è poca luce si attiva automaticamente l’illuminatore ausiliario.
L’autofocus è preciso e discretamente veloce, anche se non al livello di altre mirrorless, nonostante il funzionamento ibrido. Per i soggetti in movimento veloce si ottengono buoni risultati in AF-C, sia senza che con inseguimento, quando la luce è buona. Quando la luce diminuisce l’autofocus fa più fatica a mettere a fuoco, ma ci riesce quasi sempre anche di notte. La sensibilità è quindi buona e l’autofocus funziona anche a livelli di luminosità abbastanza bassi aiutato dall’illuminatore. Nelle riprese video la messa a fuoco è continua. E’ abbastanza precisa, anche se in alcuni casi dimostra delle incertezze con perdite di fuoco.
L’esposizione può essere totalmente automatica in Smart Auto. In questo caso la fotocamera esegue tutto automaticamente compresa la selezione della scena e dello stile; si possono però selezionare manualmente, dallo schermo touch alcune scene. In modalità Assistente Creativo si possono effettuare una serie di impostazioni, sempre selezionandole sullo schermo, compresa quella relativa alla sfocatura dello sfondo (profondità di campo) e richiamare i filtri creativi. In alternativa si possono usare il programma P con la possibilità di cambiare la coppia tempo/diaframma (program shift) con la ghiera di regolazione, le priorità ai tempi o diaframmi o l’esposizione manuale. In questo caso su un’apposita scala viene indicata la differenza fra l’esposizione impostata e quella misurata fino a +/- 3 EV. In tutte le modalità è molto facile regolare la macchina con le ghiere. La sensibilità ugualmente si può regolare con facilità, se non si usa in Auto, premendo l’apposito pulsante e con una ghiera, oppure con il pannello di controllo rapido. In modalità Iso Auto la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo e, coadiuvata dallo stabilizzatore, se presente sull’obiettivo, consente di evitare foto mosse (per soggetti statici!). La lettura esposimetrica può essere valutativa, parziale o spot.
L’esposizione si è dimostrata sempre corretta sia con molta luce sia in presenza di forti contrasti e solo in casi veramente al limite ho dovuto apportare delle correzioni. Nelle foto notturne, con la misurazione valutativa, non sempre è necessario correggere l’esposizione, in qualche caso però è stato utile esporre con da 1/3 a 1 stop in meno, come in quasi tutte le fotocamere.
Come in tutte le Canon si possono scegliere vari stili per le foto:
automatico, standard, ritratto, paesaggio, dettaglio fine, neutro, immagine fedele, monocromo e 3 stili utente.
Le foto possono essere salvate in formato 3:2, 4:3, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni, L a 24 Mpx (per il 3:2), M a 12,4 Mpx, S1 a 5,5 Mpx, S2 a 3,5 Mpx e S3 a 0,35 Mpx e possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Normal, in raw (CR2) e in raw più jpeg.
La fotocamera dispone di un flash integrato estraibile con il pulsante alla sua destra sulla calotta. La potenza è discreta e va bene per ambienti medi o gruppi e come luce di schiarita di giorno. Un altro miglioramento rispetto alla prima versione che disponeva solo di un flash esterno.
La raffica raggiunge una velocità di 9 fg/s, con messa a fuoco ed esposizione bloccate al primo scatto, oppure in modalità AI-Servo. Sullo schermo o nel mirino si vedono però solo le foto appena scattate ed è difficile seguire soggetti in movimento non prevedibile.
La ripresa video consente di riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel in modalità MPEG-4 AVC/H.264 con formato di registrazione MP4 a 60/50/30/25/24p. E’ disponibile anche una ripresa con formato HD a 1280×720 pixel 60 o 50 fg/s e VGA a 640×480 pixel. Durante la ripresa la messa a fuoco è automatica, ma si può scegliere anche la messa a fuoco a richiesta ogni volta che si preme il pulsante di scatto, oppure mettere a fuoco manualmente. La ripresa può essere effettuata con l’esposizione completamente automatica, oppure regolando manualmente la sensibilità, il diaframma ed il tempo di otturazione. Durante la ripresa è possibile scattare delle foto premendo il pulsante di scatto.
La EOS M5 dispone di numerose modalità scena, ognuna presentata con alcuni suggerimenti per la sua applicazione e di una serie di filtri creativi, che consentono di modificare la foto con effetti speciali o creativi, flou, fish-eye, Art, acquarello, foto giocattolo e miniatura.
E’ infine possibile creare delle istantanee video per formare un breve filmato. Un’istantanea video è un breve clip video della durata di 2,4 o 8 secondi. Una raccolta di istantanee video viene definita “album” di istantanee video ed è possibile salvarlo come unico file video. Un album di istantanee video può avere associato anche un accompagnamento musicale.
Nell’uso la EOS M5 si è dimostrata una fotocamera molto piacevole da usare. E’ piccola e leggera e non ci si stanca portarla con se. Il mirino consente sempre una buona visione, anche se non sempre fedele alla luminosità della scena, e se si deve inquadrare da angolazioni inusuali lo schermo ribaltabile si rivela utile. Questo può essere utile anche per la foto di strada. L’accensione è abbastanza pronta. L’interruttore in alto nella parte sinistra della calotta è facilmente raggiungibile, anche se non pratico come quelli coassiali al pulsante di scatto. Le regolazioni sono pratiche e semplici, anche se i comandi esterni sono pochi, ricorrendo al pannello di controllo rapido ed alle due ghiere superiori oltre a quella sul dorso. L’obiettivo zoom è proporzionato alle dimensioni del corpo ed è possibile infilare l’insieme anche in una tasca di una giacca invernale (ampia però). Con un’obiettivo più piccolo come il 22 mm “pancake” invece la macchina sarebbe quasi perfetta.
Comunque la EOS M5 offre la qualità delle reflex APS Canon in una dimensione molto più portatile.
Per tutte le foto di prova ho usato il formato 3:2 nativo dei sensori APS.
Le foto sono suddivise in foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 25600 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivo, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con il programma fornito da Canon, Digital Photo Professional.
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Prestazioni
Galleria
Conclusioni
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