La EOS-M è una fotocamera particolare. E’ stata pensata da Canon come un’alternativa compatta alle reflex con l’obiettivo però di fornire la stessa qualità d’immagine e per integrarsi nel suo sistema.
La prima cosa positiva che colpisce è la grande compattezza del corpo insieme al suo buon livello di costruzione e finitura. Anche lo schermo è ottimo e la sua sensibilità al tocco aggiunge facilità a molte operazioni. L’obiettivo zoom in dotazione standard invece ha dimensioni un po’ troppo grandi, paragonate a quelle del corpo macchina e vanifica un po’ lo sforzo fatto da Canon per ridurne le dimensioni. Sarebbe utile che fosse disponibile uno zoom con dimensioni più ridotte come quelli disponibili per altre mirrorless dello stesso tipo.
I comandi sono pochi e concentrati tutti sul lato destro. La maggior parte delle impostazioni si possono fare usando il pannello di controllo rapido, molto comodo da usare. I menu, nello stile Canon, sono abbastanza semplici e lineari, anche se un po’ lunghi da scorrere.
Si sente però sia la mancanza di un mirino, che non si può avere nemmeno in opzione, sia di un flash. Quello fornito a corredo è troppo grande e poco pratico da portare insieme con la macchina.
La qualità d’immagine è senz’altro ottima. La nitidezza e la risoluzione sono elevate, il rumore contenuto e si possono usare i 3200 Iso senza problemi di rumore. Anche i 6400 Iso vanno bene se si scatta in jpeg o in raw convertendo con Canon DPP con la riduzione di rumore standard attiva al prezzo di una veramente minima perdita di nitidezza. Oltre è opportuno andare solo in caso di necessità. La gamma dinamica è ampia e migliore di quella di alcune reflex APS.
Le foto in jpeg provenienti direttamente dalla macchina sono già buone, ma si può ottenere di meglio usando il raw e convertendo le foto con DPP per nitidezza, rumore e rsa dei colori. Nel caso di Canon i risultati migliori li ho ottenuti con DPP piuttosto che con Lightroom.
La messa a fuoco funziona bene per tutti i soggetti normali, ma è un po’ lenta facendo perdere qualche scatto al volo. Per per quelli in rapido movimento mostra i sui limiti nonostante usi anche il sistema a rilevamento di fase.
L’obiettivo provato, il 18-55 mm si è dimostrato molto buono con una nitidezza elevata rilevabile nelle foto di test e in quelle della galleria. Peccato per l’ingombro un po’ sproporzionato come già detto alle dimensioni del corpo. Sarebbe utile che Canon rendesse disponibile un obiettivo zoom di ingombro veramente ridotto come hanno già fatto Panasonic e Sony.
La mancanza del mirino si sente in alcune condizioni di forte illuminazione e di controluce.
Lo schermo sensibile al tocco è invece ottimo, ed è molto utile in diverse occasioni.
Confrontando i risultati con la reflex APS di riferimento, la Nikon D7000, si può dire che le differenze per la qualità d’immagine sono minime, e solo nella messa a fuoco si possono notare delle differenze. Manca inoltre il mirino. Ovviamente il peso e l’ingombro sono ben diversi.
Riassumendo:
Ergonomia e comandi
Buona, i comandi principali sono pochi e la maggior parte delle impostazioni è affidata al pannello di controllo rapido facile ed immediato da usare.
Schermo
Lo schemo, con rapporto dimensionale 3.2 è valido e la funzione touch gli da un qualcosa in più.
Autofocus
E’ preciso ma spesso abbastanza lento, mancando la messa a fuoco se si scatta rapidamente. L’area di messa a fuoco può essere scelta automaticamente o manualmente. Non è sato per foto sportive anche se ha una funzione di inseguimento del soggetto non sempre però precisa. Durante le riprese video ha mostrato poche incertezze con perdite di fuoco prontamente recuperate.
Esposizione
Sempre corretta anche in condizioni difficili. Solo in casi estremi ho dovuto apportare qualche correzione.
Bilanciamento del bianco
In automatismo si è dimostrato sempre corretto. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci, della possibilità di taratura personalizzata e di scatto in bracketing.
Qualità d’immagine
Ottima sia per risolvenza e definizione, sia per il contenimento del rumore alle alte sensibilità, più in raw con Canon DPP che in jpeg. Al livello delle reflex APS.
Raffica
Discreta. Canon dichiara 1,7 fg/s con il 18-55 EF-M, 1,2 fg/s con il 22 mm per la EOS-M e fino a 4,3 fg/s con gli obiettivi EF ed EF-S. Con gli obiettivi EF-M la messa a fuoco è continua, con quelli EF o EF-S invece la messa a fuoco è bloccata al primo scatto. Sullo schermo si vedono però solo le foto appena scattate ed è difficile seguire soggetti in movimento non prevedibile. Con una scheda SD di classe 10 ed il 18-55 sono riuscito a raggiungere circa 2 fg/s.
Video
Per la ripresa si possono usare le impostazioni completamente automatiche o manuali regolando il diaframma, il tempo di scatto, il bilanciamento del bianco, la compensazione dell’esposizione e la modalità di messa a fuoco. La messa a fuoco dimostra solo qualche incertezza.
In conclusione la EOS-M si è dimostrata una buona macchina con dimensioni contenute e ben costruita. Può andare bene per tutti i generi di foto, sia come unica macchina sia come seconda fotocamera piccola e leggera da portare (quasi) sempre con se, sopratutto per chi ha già un correo di obiettivi Canon. Il prezzo però è un po’ elevato e superiore a quello di una reflex di pari livello qualitativo.
Pregi
– costruzione e finitura di buon livello
– dimensioni e peso contenuti
– ottima qualità d’immagine
– ottimo rapporto segnale/rumore anche alle alte sensibilità
– ottimo schermo touch
– buona possibilità di personalizzazione
– possibilità di montare obiettivi Canon EF e EF-S mantenendo l’autofocus
– buone funzioni di ripresa video
– disponibilità di effetti creativi
– possibilità di scattare “istantanee in movimento”
Difetti
– mancanza del mirino
– mancanza della stabilizzazione integrata
– obiettivo in kit troppo ingombrante
– corredo obiettivi estremamente ridotto
– autofocus lento in molte situazioni
– mancanza di un flash integrato
– pochi comandi diretti
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<== Precedente
Non leggo di toninparticolarmente entusiastici per questa EOS M. Autofocus lento, raffica a soli 2 ftg/s, mancanza assoluta di mirino, grande carenza di obiettivi dedicati, ciò mi fà pensare che questa macchina sia stata messa in commercio quando ancora non era pronta per esserlo. Non la comprerei, a dover spendere cifre comprese tra i 700 ed i 1000€ credo che il miglior acquisto, nel settore mirrorless, sia la Sony Nex 6. Al momento dunque vedo un pò un buco nell’acqua questa prima EOS M.
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Ciao una domanda, rispetto ad una sony nex5r come si comporta?
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Angelo,
la Canon EOS M è per molti aspetti simile alle Sony NEX-5R e NEX-5T (nuovo modello che sostituisce la 5R, con quasi le stesse caratteristiche). Le dimensioni del corpo sono simili e così pure la qualità d’immagine visto che montano entrambe sensori di formato APS e la differenza fra 18 Mpx della EOS M e 16 delle Sony è poco significativa.
Le differenze sono, a vantaggio delle Sony nelle caratteristiche del corpo e nella dotazione di obiettivi. Le Sony hanno innanzitutto, in più rispetto alla Canon, lo schermo orientabile fino al suo completo ribaltamento in avanti (comodo per autoritratti) e la possibilità di montare un mirino elettronico opzionale. Hanno poi una velocità di raffica maggiore, 10 fg/s contro 4,3 e la possibilità di produrre video in AVCHD, meno ingombrante sulla scheda di memoria. Inoltre le Sony hanno la connettività Wi-Fi integrata, la 5T anche con NFC. La differenza maggiore però è nel corredo obiettivi. La Canon dispone di solo 3 obiettivi, 18-55, 11-22 e 22 f/2,0, anche se con un adattatore può montare gli obiettivi delle reflex Canon mantenendo la messa a fuoco. Le Sony dispongono di un corredo più vasto composto da 13 obiettivi, otto zoom dal 10-18 al 55-210 compreso un 18-200 e cinque focali fisse dal “pancake” 16/2,8 ai luminosi 35 e 50 f/1,8 e ad un macro; anche le Sony possono montare gli obiettivi delle relative reflex Alpha con un anello adattatore che mantiene la messa a fuoco, però piuttosto costoso. Ma la differenza maggiore è data dalle dimensioni degli zoom standard con cui sono vendute. Quello della Canon, 18-55, è abbastanza grande e sporgente rispetto al corpo, quello delle Sony, 16-50, è molto più piccolo e compatto, anche se nel corredo Sony c’è un 18-55 identico al Canon. Questo rende complessivamente le Sony con l’obiettivo molto più piccole e leggere e veramente tascabile, mentre la Canon lo diventa solo col 22 mm fisso.
Le differenze però ci sono anche nei prezzi: la Canon con il 18-55 si trova a 400 € o anche meno, secondo le offerte, le Sony NEX-5R e NEX-5T sui 550.
Ciao, Francesco
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Grazie mille del consiglio.
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Probabilmente di tutte le recensioni che ho letto sulla eos M la tua è quella che trovo piu’ equilibrata e pratica..diciamo cosi..forse perchè ce l’ho anch’io e mi sembra che sia stata bastonata troppo…per i limiti che ha e che riconosco indubbiamente. Ritengo anche che per il prezzo attuale a cui si trova in giro il rapporto qualità prezzo sia molto buono. Essendo un fotografo dilettante non sono in grado di valutare alcune cose in modo ottimale come la supposta lentezza dell’autofocus che comunque con l’utimo firmware è migliorato tanto o perche per le “foto sportive” giro con la CANON 7D.e non uso certo questo modello…o perchè abituato anche alla DP2 MERRYL SIGMA ( che non è un campione di velocità sull’autofocus…) lo trovo accettabile
per l’uso che ne faccio..credo che la possibilità di usare l’adattatore per gli obiettivi EF EFs sia un aiuto interessante .La cosa di cui sento piu’ la mancanza personalmente è la possibilità di avere un mirino aggiuntivo tipo Olympus Pen io mi soffermo a volte troppo sulla qualità fotografica complessiva piu’ che sulla flessibilità almeno per questo tipo di macchine e avendone provate diverse di una certa qualità al momento la trovo meglio di quello detto in diverse recensioni..opinione personale ovviamente.
FABIO
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ciao! un consiglio al volo: la eos m è in offerta in questi giorni a 250 euro con obiettivo 22 mm. a 650 euro però in offerta c’è la eos m3 con obiettivo 18-55 IS STM . quale delle due mi consiglieresti? oppure vale la pena virare su altro? grazie e ciao
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Gianni,
la scelta non riguarda solo la fotocamera, ma anche l’obiettivo. Il 22 mm sulla Canon EOS M equivale ad un 35 mm, la classica focale adatta per foto di strada, reportage, gruppi, paesaggio, famiglia, interni, eventi, ma non certo per ritratti o foto sportive.
Nel periodo in cui ho avuto in prova la EOS M con il 22 mm mi ci sono trovato molto bene per questi generi fotografici e mi è piaciuta molto per le sue ridotte dimensioni e per la qualità d’immagine dovuta sia al sensore sia all’obiettivo. La messa a fuoco, tallone d’achille della prima versione, con l’aggiornamento del firmware è migliorata molto portandosi al livello medio dellemirrorless, pur senza eccellere. L’unico limite della EOS M è l’assenza del mirino.
La EOS M3 è migliorata per l’autofocus, ora più veloce e per il sensore,anche se la differenza tra 18 e 24 Mpx non è grande e non particolarmente visibile. Ha il più lo schermoorientabile (comodo) e la possibilità di montare opzionalemente un mirino elettronico (costoso). Però c’è da considerare che se cerchi una fotocamera compatta e tascbile o quasi la EOS M con il 22 mm a 250 € è veramente un affare. Nessuna compatta a questo prezzo può raggiungere le sue prestazioni, sia in buona luce, ma sopratutto quando la luce è scarsa. A questo prezzo non vedo di meglio. Se invece parliamo della EOS M3 allora ci possono essere alternative preferibili, Fujifilm X-T10, Olympus OM-D E-M10, Sony A6000 per esempio.
Ciao, Francesco
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Grazie mille sei stato chiarissimo ed utilissimo !
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