La GX7 ha la forma e l’aspetto di una fotocamera a telemetro, anche se in realtà non c’è nessun mirino nella parte frontale. Il corpo macchina il corpo macchina, a forma di parallelepipedo ha gli spigoli arrotondati ed è caratterizzato nella parte destra da una sporgenza arrotondata e rivestita di materiale morbido che ne facilita l’impugnatura.
Il suo aspetto è piacevole ed equilibrato. Il corpo è ben costruito e rifinito, completamente liscio tranne l’impugnatura e la parte destra del frontale ricoperte di materiale morbido. E interamente in lega di magnesio per ridurre il peso e per la massima robustezza. la parte posteriore è dominata sulla sinistra dallo schermo e tutti i comandi sono sulla destra.
Descrizione e comandi
Inizio la descrizione dal frontale:
Sulla destra dell’innesto obiettivi, guardando la fotocamera frontalmente, si vede il pulsante di sblocco e in alto a sinistra l’illuminatore a led di ausilio per l’autofocus che funziona anche come segnalatore dell’autoscatto.
Sulla calotta superiore vediamo, da sinistra, il mirino elettronico ribaltabile verso l’alto con accanto a destra la slitta per flash esterni o altri accessori. Proseguendo verso destra ci sono il pulsante rosso per attuvare la ripresa video, poi a destra il pulsante di scatto con coassiale la ghiera di comando anteriore, molto comoda perchè a portata di indice, ed infine all’estrema desta la manopola di impostazione delle modalità di funzionamento: iA (funzionamento totalmente automatico), P (program), A (priorità dei diaframmi, S (priorità dei tempi), M (manuale), M video per le riprese video con impostazioni manuali, tre impostazioni personalizzate C1, C2 e C3, scene e filtri creativi.
Nella parte posteriore, dominata dal grande schermo sensibile al tocco e orientabile verso l’alto ed il basso i comandi sono tutti concentrati sulla destra, tranne alcuni sopra lo schermo. Da sinistra accanto al mirino c’è il pulsante per impostare la modalità di commutazione tra questo e lo schermo, automatica o manuale. Poi il pulsante per l’apertura del flash. Questo ha un supporto girevole che consente di orientarlo anche verso l’alto. Ancora a destra c’+ il pulsante per il blocco dell’esposizione, della messa a fuoco o di entrambe, dircondato da una piccola ghiera con leva che consente di commutare la messa a fuoco da automatica a manuale. Infine all’estrema destra la ghiera di comando posteriore. Gli altri comandi sul lato destro dall’alto sono: pulsante Fn1 personalizzabile che per default riciama il Quick menu; pulsante per la revisione delle foto e quello per scegliere le informazioni da visualizzare sullo schermo o nel mirino. Poi cìè il pad a quattro vie per navigare i menu con al centro il pulsante per richiamarli. I pulsanti del pad comandano, dall’alto e in senso orario, impostazione della sensibilità Iso, impostazione del bilanciamento del bianco, modalità di scatto singolo o a raffica ed autoscatto e la modalità di funzionamento dell’autofocus. Infine in basso i pulsanti personalizzabili Fn2 che per default serve a cancellare le foto in fase di revisione o a ritornare al precedente navigando i menu e l’Fn3 che attiva la connessione Wi-Fi. Più sotto il pad direzionale con al centro il pulsante per attivare i menu e confermare e circondato da una ghiera di regolazione. I quattro pulsanti servono, in senso orario dall’alto, per la compensazione dell’esposizione, per il bilanciamento del bianco, per le modalità di scatto a raffica e autoscatto e infine per la scelta delle aree autofocus. Dopo averli premuti le scelte possono essere fatte ancora con i pulsanti o con la ghiera rotante. Sotto infine a sinistra quello per cancellare le foto che serve anche per richiamare il Quick menu per l’impostazione rapida di quasi tutti i controlli e quello per la scelta delle informazioni da visualizzare sullo schermo.
Sul lato destro nulla da segnalare.
Su quello sinistro ci sono le prese USB, HDMI e per microfono o cuffia.
Nella parte inferiore troviamo l’iinesto per il treppiedi e lo sportello che protegge il vano per l’alloggiamento della scheda di memoria SD e per la batteria.
In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile
– caricabatteria con cavo
– un cavo USB
– il tappo di copertura del bocchettone di innesto ottiche
– la cinghia a tracolla
– un piccolo e sintetico manuale plurilingue. Il manuale completo è disponibile come pdf sul CD
– un CD con il software in dotazione per Windows e Mac, PhotoFun un browser fotografico per importare, visualizzare le foto, Sylkypix 3 personalizzato per Panasonic per convertire le foto raw e QuickTime per i video, oltre i manuali in varie lingue compreso l’italiano.
Come accessori sono disponibili:
– numerosi flash esterni
– telecomando per scatto remoto
– adattatore per alimentazione da rete
– filtri per gli obiettivi
Menu
Uso in pratica
La GX7 provata era dotata dello zoom Panasonic GX Vario 14-42 f/3,5-5,6 Mega OIS stabilizzato equivalente ad un 28-84 mm. Il comando dello zoom è manuale, a differenza dell’analogo obiettivo retrattile Panasonic il GX 14-42 mm PZ che è a comado elettrico. L’insieme è cequilibrato e di dimensioni e peso non eccessivi cosicchè si può portare facilmente in giro tutto il giornao senza stancarsi.
Il mirino è veramente eccellente, luminoso e con ottimi risoluzione ed ingrandimento. Consente di inquadrare senza problemi anche in esterni con molta luce e non mostra scie, artefatti, congelamenti e rumore in condizioni di scarsa luce. La possibilità di orientarlo è comoda se si vuole inquadrae col mirino tenendo la macchina in basso, in alternativa alla possibilità di usare lo schermo orientabile.
Lo schermo, da 3″, orientabile e sensibile al tocco, è abbastanza nitido e ben visibile. Soffre però del problema di tutti gli schermi quando ci si trova in esterni: in molti casi, specialmente nelle inquadrature di scene di grande luminosità e ad alto contrasto, come ad esempio in controluce, nello schermo non si riese a vedere quasi nulla, solo la propria faccia riflessa. In questi casi ci si rende conto dell’utilità del mirino.
Lo schermo sensibile al tocco consente di scegliere molte impostazioni direttamente da questo, in modo facilitato senza riferimenti tecnici ed anche scegliere le scene. Si può anche indicare direttamente il punto di messa a fuoco e poi scattare. Nella revisione delle foto queste si possono scorere e ingrandire come su uno smartphone o tablet.
Il corpo macchina ben costruito e finito èdi dimensioni giuste, ne troppo piccolo cosa che potrebbe creare difficoltà a chi ha le mani grandi, ne eccessivamente grande da pesare troppo I comandi sono tutti a portata di dito e comodi da memorizzare e da azionare. La maggior parte delle impostazioni si può fare, anche con l’occhio al mirino o dal Quick menu, premendo l’apposito pulsante e poi spostandosi con i pulsanti del pad, senza dovere entrare nei menu. Con un po’ di pratica tutte le regolazioni si possono effettuare velocemente.
La GX7 è dotata di stabilizzatore integrato, anche se molti degli obiettivi Panasonic, come il GX 14-42 in dotazione, sono stabilizzati. Nel caso che si usi un obiettivo stabilizzato viene attivata la sua funzione di stabilizzazione, invece se l’obiettivo non è stabilizzato entra in funzione quella della macchina. La stabilizzazione integrata si rivela estremamente utile per l’uso degli obiettivi a focale fissa che non sono stabilizzati e se si montano obiettivi di altre fotocamere con appositi anelli adattatori. Lo stabilizzatore è efficace e consente di guadagnare almeno tre stop di esposizione fotografando soggetti statici.
La messa a fuoco è a rilevamento di contrasto. La GX-7 offre un sistema autofocus migliorato rispetto ai precedenti modelli con una frequenza di rilevamento di 240 volte al secondo che lo rende veloce e reattivo. Ha 23 zone AF selezionabili automaticamente o manualmente. Si può anche scegliere una zona ristretta di messa a fuoco spostabile a piacere sullo schermo col tocco o con il pad. Le modalità di funzionamento sono quelle classiche, AF-S (singolo), AF-C (continuo) e manuale. La velocità dell’autofocus è molto buona, riuscendo in AF-C e in raffica ad agganciare e tenere abbastanza bene a fuoco soggetti in movimento senza risentire dell’eventuale passaggio di altri soggetti davanti. Un’ottima prestazione per un’autofocus a rilevamento di contrasto. La sua sensibilità è buona e l’autofocus funziona bene anche a bassi livelli di luminosità senza illuminatore. Nelle riprese video la messa a fuoco è continua. E’ abbastanza precisa, e dimostra poche incertezze con variazioni di fuoco avanti e indietro tipiche degli autofocus a rilevamento di contrasto.
L’esposizione può essere totalmente automatica in iAuto, oppure si possono usare il programma P con la possibilità di cambiare la coppia tempo/diaframma (program shift), le priorità ai tempi o diaframmi o l’esposizione manuale. In questo caso su un’apposita scala viene indicata la differenza fra l’esposizione impostata e quella misurata fino a 3 EV. In tutte le modalità è facile e rapido regolare la macchina con le due ghiere disponibili. La sensibilità ugualmente si può regolare con facilità, se non si usa in Auto, tramite lìapposito pulsante del pad e la ghiera anteriore. In modalità Iso Auto la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo e consente di evitare foto mosse (per soggetti statici!). L’esposizione si è dimostrata sempre corretta anche in presenza di forti contrasti e anche di notte e solo in casi al limite potrebbe essere necessaria una correzzione. Nelle foto notturne proposte è però stata apportata una correzzione di -1 EV per rendere meglio l’atmosfera.
Le foto possono essere salvate in formato 4:3, 3:2, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni, Large a 16 Mpx, Middle a 8 Mpx e Small a 4 Mpx e possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Standard, in raw e in raw più jpeg.
La GX7 dispone di un flash integrato che può essere estratto con l’apposito pulsante. Il flash può essere impostato su automatico, forzato, riduzione occhi rossi, slow sync, ma per farlo è necessario entrare nei menu. La potenza è ridotta, ma va bene per piccoli ambienti o gruppi e come luce di schiarita di giorno.
La ripresa videoè Full HD a 1920×1080 pixel 50i in modalità AVCHD o 25p MPEG-4 con audio stereo. E’ disponibile anche una ripresa con formato HD a 1280×720 pixel 50p o VGA a 640×480 pixel. Durante la ripresa la messa a fuoco può essere automatica continua o manuale. Si possono usare tutte le opzioni di funzionamento PASM per l’esposizione, comprese le scene, e la compensazione dell’esposizione. Durante la ripresa si possono variare le impostazioni usando lo schermo touch per evitare che siano ripresi rumori di azionamento dei pulsanti o dello zoom (ma si deve usare uno zoom elettrico.
La GX7 dispone di numerose modalità scena e di effetti creativi (Creative Control Mode), che consentono di modificare la foto con effetti speciali o creativi come Expressive, Retro, High e Low Key, Sepia, Toy e Miniature. C’è infine la possibilità di riprendere foto 3D, con l’apposito obiettivo Panasonic da rivedere poi su televisori 3D.
Nell’uso la GX7 si è dimostrata una fotocamera molto valida per tutti i generi fotografici. Non è molto grand e pesante e si porta facilmente in giro per lungo tempo senza sentire fatica. Per la custodia basta una piccola borsa. Il mirino, ottimo, è un plus molto valido rispetto ad altre mirrorless che non ne sono dotate: consente di inquadrare anche in pieno sole vedendo ciò che si fotografa, cosa impossibile sullo schermo, e di tenere la macchina stabile. Lo schermo è discretamente visibile, ma purtroppo presenta i difetti di tutti gli schermi, con scarsa visibilità in esterni al sole.
L’accensione è abbastanza pronta e l’interruttore, coassiale coon la ghera delle modalità, è molto comodo e rapido da raggiungere anche tenendo la macchina con una sola mano. Le regolazioni sono facili ed immediate grazie al Quick menu e alle funzioni abbinate ai tasti del pad. L’obiettivo provato ha dimensioni medie con una sporgenza sul corpo abbastanz rilevante.
La GX7 consente di scattare foto di qualità passando in quasi tutte le situazioni fotografiche.
Per tutte le foto di prova ho usato il formato 4:3.
Le foto sono suddivise in foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 125 a 20000 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivi, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 125 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con il programma fornito da Panasonic, Silkypix.
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