Quali obiettivi ?

Quando si parla di fotocamere ad obiettivi intercambiabili la prima domanda, dopo quella relativa alla scelta della fotocamere è: di quali obiettivi dotarla?
E’ un argomento delicato e difficile in quanto la scelta degli obiettivi condiziona le possibilità della fotocamera in relazione ai vari generi di fotografia che si intende praticare, alla comodità e facilità di trasporto ed alla stessa operatività del fotografo.
E’ evidente che in certi casi la scelta è obbligata: se si vogliono fare foto sportive dai bordi o dalle tribune di uno stadio o riprese di animali liberi nel loro ambiente è evidente che servono dei tele,
ma in questo articolo non voglio parlare della scelta degli obiettivi in funzione di uno specifico genere fotografico quanto della scelta generica per un fotoamatore che vuole fotografare un po’ di tutto e magari, avendo preso una mirrorless o una reflex per le loro migliori carattristiche di qualità d’immagine anche in poca luce (grazie ai sensori più grandi di quelli della maggior parte delle compatte) voglia scegliere degli obiettivi per sfruttarle al meglio.
Mi voglio rifare ad alcune esperienze pratiche relative a situazioni in cui mi sono trovato a fotografare. Quando provo le fotocamere infatti non mi limito a scattare le foto di prova che uso poi per le valutazioni e che in buona parte pubblico, ma le uso anche per le mie foto per verificare come si comportano nella realtà operativa, quali sono i loro pregi e difetti nell’uso qotidiano e che risultati si possono ottenere. Mi piace poi fotografare in luce ambiente anche in interni, in occasioni conviviali e familiarie e anche in eventi in cui spesso non è possibile usare il flash per illuminare l’ambiente o il suo uso comunque rovinerebbe l’atmosfera.

Premesso questo faccio un brve accenno a quelle che erano e sono le scelte dei produttori per l’equipaggiamento delle fotocamere in vendita, tenendo conto che la maggior parte sono vendute in kit con un obiettivo e la scelta del “solo corpo” è limitata.
Al tempo delle reflex a pellicola, non autofocus, tutte le reflex erano vendute insieme al cosiddetto obiettivo “normale”. Erano obiettivi di lunghezza focale 50 mm o poco più, quindi con un angolo di campo corrispondente a quello di visione dell’occhio umano (per questo erano definiti “normali”). Questi obiettivi avevano anche un’elevata luminosità, minimo f/2,0, ma spesso f/1,7 o f/1,4. Ciò era di grande aiuto per fotografare in condizioni di luce scarsa anche perchè difficilmente le pellicole superavano la sensibilità di 400 Iso.
Per potere ampliare le possibilità fotografiche però i fotoamatori aggiungevano al normale un grandangolo, di solito si puntava su un 28 mm, e un tele e la scelta classica era il 135 mm. Si arrivava così ad avere come corredo una triade di obiettivi, 28, 50, 135 mm che metteva in grado di affrontare la maggior parte delle situazioni che si presentavano ad un fotoamatore.
La scelta però non era molto pratica, si dovevano avere e trasportare in borsa tre obiettivi e spesso cambiare da uno all’altro. I più accorti, e anche alcune riviste, suggerivano spesso una scelta diversa: invece che tre due soli obiettivi, rinunciando all’acquisto della reflex in kit con il 50 mm e prendendola invece solo corpo. A questo era opportuno aggiungere un 35 mm, grandangolo moderato, possibilmente luminoso, almeno f/2,0 e un tele moderato 85 o 100 mm, anche in questo caso se possibile luminoso. Con il 35 mm si possono fare la maggior parte dell foto, paesaggi, monumenti, gruppi, interni, viste d’insieme; con il tele ritratti e dettagli. E’ chiaro che sia nel caso della scelta 28-50-135 o 35-85/100 ci potevano essere delle situazioni che richiedevano obiettivi diversi, grandangoli più spinti o tele di maggior focale, ma per la maggiore parte degli usi e per la maggiore parte dei fotoamatori queste scelte erano più che adeguate.

In seguito con le reflex autofocus e ancora di più con le digitali si sono diffusi gli zoom. Questi obiettivi sembrano l’ideale e sono molto pratici: ne basta uno per potere avere tante focali, dal grandangolo al tele, senza doversi portare dietro una borsa piena e senza dovere perdere tempo a cambiare obiettivo. Questo è verissimo e per certi usi gli zoom sono la scelta giusta.
Per i professionisti sono un mezzo per potere realizzare il lavoro che gli è stato richiesto. Quando si è in viaggio sono comodi per riprendere le più diverse situazioni senaza necessità di portarsi un intero corredo di obiettivi. Per riprendere eventi, mostre, manifestazioni sono comodi perchè consentono di effettuare viste d’insieme e primi piani di persone ed oggetti.
Gli zoom però hanno un grosso inconveniente: la luminosità. Anche i migliori professionali, pesanti e costosi, non hanno una luminosità maggiore di f/2,8, salvo eccezioni che si contano sulle dita di una mano. La luminosità di quelli più economici forniti in kit con reflex e mirrorless e di quelli ad ampia escursione 8-10x o più, è di solito f/3,5-5,6 o anche meno. Questo penalizza molto la qualità d’immagine quando si fotografa in luce non ottimale, cioè in esterni di giorno, costringendo ad aumentare la sensibilità Iso o a scattare con tempi più lenti di quelli di sicurezza, in sostanza scendendo a compromessi con la qualità d’immagine. E’ vero che quasi tutti questi zoom sono stabilizzati, ma a parte il fatto che anche con la stabilizzazione uno scatto con un tempo più lento del quadruplo (due stop) di quello di sicurezza per la focale equivalente non garantisce un risultato privo di mosso, spesso si fotografano persone e se queste non stanno immobili in posa il mosso è comunque assicurato.
Me ne sono accorto molte volte quando ho fotografato con fotocamere eccellenti, ma equipaggiate da zoom di ridotta luminosità, perchè non avevo altre scelte o volevo comunque provarle. In molti casi sono stato costretto ad usare sensibilità elevate, 6400 Iso e più, che anche con fotocamere fullframe non sono l’ideale, ed ho rimpianto di non avere a disposizione obiettivi luminosi.
La controprova l’ho avuta altre volte quando ho potuto usare invece fotocamere con obiettivi di alta luminosità a focale fissa. In questo caso la sensibilità Iso necessaria, anche in interni con luce artificiale o in locali poco illuminati (chiese) non era quasi mai sumeriore ai 1600 Iso, livello che consente di ottenere ottime foto con un sensore M43, APS e ancora di più fullframe. La differenza fra un 35 mm (o equivalente) f/1,4 o f/4,0 e ancora di più fra un 85 mm (o equivalente ) f/1,4 o f/5,6 è di 3 o 4 stop: ciò significa che con gli zoom poco luminosi si deve usare, poniamo, una sensibilità di 3200 o 6400 Iso e con i focale fissa luminosi 400 Iso, il che fa una bella differenza.
Qualcuno potrà obiettare che nel caso di poca luce si può usare il flash e molti lo fanno. Ma si deve considerare che in molti casi il suo uso non è consentito oppure non è opportuno per il disturbo che si reca, e inoltre che il flash rovina l’atmosfera della ripresa. Il flash frontale incorporato nelle fotocamere o quello montato su di esse illumina il soggetto in primo piano ma rende scuro lo sfondo. Si dovrebbe usarlo riflesso contro un soffitto o una parete (cosa non possibile con la maggior parte dei flash integrati) oppure usare un insieme di più flash, di solito non disponibili ad un amatore. In ogni caso si altererebbe quella che è l’illuminazione naturale del luogo.
Un altro grande vantaggio degli obiettivi di garnde luminosità è il controllo della profondità di campo. Più l’obiettivo è luminoso, cioè più il diaframma è aperto, minore è la profondità di campo. In questo modo si possono ottenere foto con il soggetto bene a fuoco e con lo sfondo sfuocato guadagando notevolmente in tridimensionalità e piacevolezza delle foto. Ciò è importante in particolare con le fotocamere M43 e APS che avendo sensori più piccoli di quelle fullframe hanno per conseguenza una profondità di campo maggiore (di 2 o 1 stop rispettivamente). Attualmente alcune fotocamere infatti hanno introdotto il funzionamento dell’otturatore elettronico per potere attuare tempi di scatto molto veloci, anche fino ad 1/32000 di secondo, in modo da consentire di usare grandi aperture di diaframma, f/1,4 e anche di più, anche in pieno sole e ottenere una ridotta profondità di campo.
L’uso degli obiettivi a focale fissa preoccupa alcuni abituati agli zoom, ma invece non è assolutamente un problema. Ci si deve muovere di più, camminare in avanti o indietro pre cercare la migliore inquadratura invece di limitarsi a girare la ghiera dello zoom, ma questo semmai è uno stimolo a cercare la migliore composizione fotografica. Ci si accorgerà presto come cambia la prospettiva e i rapporti fra gli oggetti inquadrati spostandosi, non solo avanti ed indietro, ma anche lateralmente, in alto e in basso, e si riscirà ad ottenere una migliore composizione e foto migliori.

E’ opportuno quindi nella scelta degli obiettivi con cui corredare una fotocamera tenere conto anche di questo aspetto. Va bene uno zoom ad ampia escursione per riprese generiche in esterni, in viaggio e nella maggiore parte delle occasioni, ma è estremamente utile avere in aggiunta uno o due obiettivi di grande luminosità per le riprese in poca luce e per il controllo della profondità di campo.

Per aiutare nella scelta do qualche insicazione di obiettivi di alta luminosità disponibili per le diverse fotocamere e i diversi innesti. La situazione è migliore per le fotocamere fullframe, ma ci sono anche alcuni corredi mirrorless molto interessanti da questo punto di vista.

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Canon APS, innesto EF-S: c’è una buona scelta. Indico gli obiettivi meno costosi e più adatti alle reflex più economiche. Ovviamente si potranno usare anche quelli indicati per fullframe. Purtroppo non c’è un equivalente d un 35 mm e l’unica scelta è il 24/1,4 indicato per le fullframe e piuttosto costoso, per questa focale l’unica scelta è lo zoom Sigma 18-35/1,8, unico con questa luminosità.

EF 28/1,8 (45 eq.)
EF 35/2,0 IS (56 mm eq.)
EF 50/1,8 II (80 mm eq.)
EF 85/1,8 (136 mm eq.)
EF 100/2,0 (160 mm eq.)
Sigma 18-35/1,8 (29-56 mm eq.)
Sigma 30/1,4 DC HSM (48 mm eq.)
Tamron 60/2,0 Di II M (96 mm eq.)

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Canon Fullframe, innesto EF.

EF 24/1,4 L II
EF 35/1,4 L
EF 35/2,0 IS
EF 50/1,2 L
EF 50/1,4 L
EF 85/1,2 L
EF 100/2,0
EF 135/2,0 L
EF 200/2,0 L IS
Sigma 50/1,4 DG A HSM
Sigma 85/1,4 HSM

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Canon M, innesto EF-M: c’è un unica scelta

EF-M 22/2,0 (35 mm eq.)

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Fujifilm, innesto X: è uno dei sistemi fotografici con la maggiore scelta di obiettivi luminosi.

XF 18/2,0 (27 mm eq.)
XF 23/1,4 (35 mm eq.)
XF 35/1,4 (52 mm eq.)
XF 56/1,2 (84 mm eq.)
XF 56/1,2 APD (84 mm eq.) per una migliore resa del bokeh.
Zeiss Touit 32/1,8 (48 mm eq.)

A breve sarà disponibli anche il:

XF 16/1,4 (24 mm eq.)

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Leica T: c’è un unica scelta.

Summicron T 23/2,0 (35 mm eq.)

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Micro 4/3: la scelta è ampia.

Olympus 12/2,0 (24mm eq.)
Panasonic Leica Summilux 15/1,7 (30 mm eq.)
Olympus 17/1,8 (34 mm eq.)
Panasonic 20/1,7 (40 mm eq.)
Panasonic Leica Summilux 25/1,4 (50 mm eq.)
Olympus 25/1,8 (50 mm eq.)
Panasonic Leica Nocticron 42,5/1,2 (85 mm eq.)
Olympus 45/1,8 (90 mm eq.)
Olympus 75/1,8 (150 mm eq.)

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Nikon DX, innesto F. Indico gli obiettivi meno costosi e più adatti alle reflex più economiche. Ovviamente si potranno usare anche quelli indicati per fullframe.

AF-S 20/1,8 (30 mm eq.)
AF-S DX 35/1,8 (52 mm eq.)
AF-S 50/1,8 (75 mm eq.)
AF-S 85/1,8 (127 mm eq.)
Sigma 18-35/1,8 (27-52 mm eq.)
Sigma 30/1,4 DC HSM (45 mm eq.)
Tamron 60/2,0 Di II M (90 mm eq.)

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Nikon FX, innesto F.

AF-S 20/1,8
AF-S 24/1,4
AF-S 35/1,4
AF-S 50/1,4
AF-S 58/1,4
AF-S 85/1,4
AF-S 200/2,0 VR
Sigma 50/1,4 DG A HSM
Sigma 85/1,4 HSM

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Pentax, innesto K. Manca un equivalente di un 35 mm.

FA 31/1,8 Limited (47 mm eq.)
FA 35/2,0 (52 mm eq.)
FA 43/1,9 Limited (65 mm eq.)
DA 50/1,8 (75 mm eq.)
DA 50/1,4 (75 mm eq.)
DA 55/1,4 SDM (82 mm eq.)
FA 77/1,8 (115 mm eq.)
Sigma 30/1,4 DC HSM (45 mm eq.)

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Samsug, innesto NX. In questa gamma c’è uno dei pochi zoom luminosi

NX 30/2,0 (45 mm eq.)
NX 45/1,8 (68 mm eq.)
NX 85/1,4 (127 mm eq.)
NX 16-50/2,0-2,8 (24-75 mm eq.)

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Sony Alpha APS, innesto A Sony/Minolta. Anche qui manca un equivalente di un 35 mm e l’unica scelta è lo Zeiss 24/2,0 indicato per fullframe.

DT 35/1,8 (52 mm eq.)
DT 50/1,8 (75 mm eq.)
Sigma 30/1,4 DC HSM (45 mm eq.)
Tamron 60/2,0 Di II M (90 mm eq)

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Sony Alpha fullframe, innesto A Sony/Minolta.

Sony Zeiss Distagon24/2,0
Sony G 35/1,4
Sony 50/1,4
Sony Zeiss Planar 85/1,4
Sony Zeiss Sonnar 135/2,0
Sigma 50/1,4 DG A HSM
Sigma 85/1,4 HSM

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Sony E APS, innesto E.

Sony Zeiss Sonnar 24/1,8 (36 mm eq.)
Sony 50/1,8 (75 mm eq.)
Zeiss Touit 32/1,8 (48 mm eq.)

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Sony FE fullframe, innesto E. C’è un unica scelta

Sony Zeiss Sonnar FE 55/1,8

24 pensieri riguardo “Quali obiettivi ?”

  1. Gran bell’articolo complimenti. E delle ultime compatte prosumer cosa ne pensi? Mi riferisco in particolare alla Canon G7X e sony RX100 iii. Certo il sensore non è paragonabile a un APS, ma con gli obiettivi che montano non credi siano meglio di un obiettivo preso in kit con una reflex entry?

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    1. Della Sony RX100 III penso un gran bene, è un capolavoro di ingegnerizzazione e miniaturizzazione ed ha tutto quello che si può chiedere ad una compatta che entra in una tasca di jeans: un sensore abbastanza grande e di buona qualità, un obiettivo di alta qualità e luminoso, un mirino elettronico, uno schermo orientabile e tutte le regolazioni che servono. La Canon G7X mi sembra invece un clone della Rx100 II con in più solo una maggiore luminosità dell’obiettivo in posizione tele.
      Nessuna delle due però può competere veramente con una reflex base con obiettivo in kit. E’ vero che la differenza di luminosità di due stop a favore degli obiettivi di queste compatte compensa in buona parte il vantaggio in termini di rapporto segnale/rumore delle reflex, ma si devono considerare altri fattori come il mirino, migliore nelle reflex rispetto alla RX100 III, la velocità operativa e sopratutto di autofocus e la possibilità di montare sulla reflex altri obiettivi per tutti gli usi e se necessario più luminosi. Certo una reflex non si mette in tasca e se lo scopo è quello di avere una fotocamera tascabile la RX100 III è insuperabile.
      Ciao, Francesco

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  2. Ciao Francesco, a suo tempo su tuo consiglio presi una dx3300 di cui sono soddisfattissimo: poco ingombrante a mio giudizio, mirino e velocita’ che non mifanno rimpiangere le migliori compatte sul mercato attuale. Abbinata ad un 18-105, sempre su tuo consiglio. Per foto in ambienti bui, o di notte, tipo monumenti od interni di musei (quadri), cosa sceglieresti tra quelli da te indicati per la mia Nikon ? Non amo la foto sportiva ne’ le persone, al limite street photography, oltre a quanto sopra specificato. CIao e grazie, Luciano da Vicenza

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    1. Luciano,
      l’obiettivo più indicato per quello che ti interessa è l’AF-S DX 35 mm f/1,8 G equivalente ad un 52 mm. Ha una focale “normale” quindi il suo angolo è un po stretto per interni piccoli, ma è di qualità e costa poco, meno di 200 €. L’alternativa grandangolare è l’AF-S ED 20 mm f/1,8 G equivalente ad un 30 mm, ma costa molto, circa 750 €.
      Ciao, Francesco

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  3. Anche stavolta Francesco ti sei fatto un mazzo tanto ma sei riuscito a rendere perfettamente l’idea! Personalmente (che faccio parte dei vituperati fotografi delle vacanze) sto subendo una regressione, anche divertente. Dopo aver provato di tutto e di più uso ormai solo la fuji x100 col suo 35 fisso e non mi serve altro. Ho ritrovato il divertimento di scattare! Poi, visto che l’avevo in casa, mi porto una m4/3 olympus col 12 (24 equiv.) per ogni evenienza, e finisce che uso quasi sempre quest’ultimo….. forse il prossimo gradino è vendere tutto e mettere in tasca una rx100.
    La vecchiaia ha dei risvolti amarognoli persino in questo campo. Ciao

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    1. Capitano,
      per divertirsi una fotocamera come la Fujifilm X100 col suo obiettivo a focale fissa è quanto di meglio, l’unico suo limite è che non si può mettere in tasca. La RX100 invece si!
      Ciao, Francesco

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  4. Anche questo secondo articolo, molto interessante, utile, pratico e ben spiegato, complimenti !
    Volevo condividere con tutti voi una serie di 6 libri da 120 pag. cadauno, edito l’anno scorso dalla National Geographic:
    – Tom Ang Fotografia Digitale – Step by Step
    che ho raccolto nel 2014, e mi sembra fatto molto bene, con tanti esempi, citazioni, schede di approfondimento da fare in rete, partendo dall’ABC, per arrivare fino ad alcuni esempi di grandi fotografi.
    Non so se ne è stato già discusso o citato…. però mi sembra un opera completa, nuova nel suo genere, e ricalca lo spirito pratico, tecnico, esaustivo e semplice del Grande Francesco.
    Cordiali saluti a Francesco ed a tutti i partecipanti.
    Nick

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  5. Ciao Francesco, sembra la Sony voglia scorporare (e magari in seguito vendere) il settore audio e video, tenendo solo la produzione dei sensori.
    Che ne sarà di tutta la bella roba che sta producendo in questi ultimi anni??

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  6. Ciao Francesco, in attesa di comprarmi la nuova D5500 avevo anche adocchiato il nuovo obiettivo 18-140 mm vr Nikkor che, secondo qualche sito dovrebbe essere meglio del 18-105 nel parametro “aberrazioni cromatiche”. Io posseggo la D3100 & il 18-105 e il difetto più antipatico è proprio sulle aberrazioni (i rami degli alberi azzurrini…) che non sempre riesco ad eliminare con il Capture NX D (sebbene lentissimo/odioso ma migliore come risultati). Ciò mi costringe ad alzare la temperatura in PP “ingiallendo” l’immagine…ho anche provato mille volte il Raw Therapee e mille volte l’ho disinstallato perché mi dava risultati scadenti—troppe impostazioni & pre-impostazioni da impazzirti…
    Ciao

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    1. Marcello,
      non ho fatto molti scatti con il Nikon AF-S 18-140, ma da quello che ho visto e dai pochi test reperibili in rete mi sembra che per l’aberrazione cromatica non ci siano grandi differenze fra questo e il 18-105. Il Capture NX-D dovrebbe però essere in grado di correggere l’aberrazione cromatica laterale e assiale per entrambi gli obiettivi. Concordo comunque che è lento e antipatico (Capture NX2 era meglio, ma a pagamento); a me spesso non fa partire le elaborazioni batch. In alternativa potresti provare con Adobe Lightroom o con DXO OpticsPro 10. Entrambi sono scaricabili per un periodo di prova di un mese.
      Ciao, Francesco

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  7. Grazie Francesco,
    bell’articolo. Ha confermato una mia scelta che, inizialmente, temevo azzardata: ho acquistato un Panasonic 20mm 1.7 per la mia GM5 (apparecchio con qualche limite di gestione per via delle dimensioni, ma che appaga pienamente la mia personale esigenza di compattezza); inizialmente è stato un tuffo nel passato, a ricordo delle prima esperienze fotografiche con le ottiche fisse. Poi, mano a mano, è tornato il piacere (tutto amatoriale, per carità) di doversi confrontare con un modo di fotografare diverso: non dico nulla di nuovo, ma è vero che si riacquisisce il piacere di dover “creare” l’immagine, a fronte del semplice alzare la macchina, zummare e scattare.
    Oltre al lato dell’esperienza di scatto, va poi sommmata l’effettiva – e percepibile – maggior qualità delle immagini offerte da un fisso: luminosità maggiore, migliore nitidezza e minor “piattezza”, offrono una compensazione alla minor praticità offertà dagli zoom
    Poi è chiaramente tutta una questione di prefernze e punti di vista personali …
    ciao
    Massimo

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    1. Massimo,
      qualche professionista mi ha detto che gli zoom li usa per lavoro, ma quando fotografa per se e si vuole divertire usa una focale fissa.
      Credo proprio che sia così.
      Ciao, Francesco

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      1. Si avevo controllato le date 😉 siccome hai un bel blog e compari spesso indicizzato tra le mie ricerche, per onor di completezza suggerivo un’integrazione per i futuri visitatori 😉

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  8. Per favore mi potresti rispondere? Mi farebbe molto piacere,comunque la domanda è…
    LA CANON G7X HA GLI OBBIETTIVI INTERCAMBIABILI?
    La prima intendo…
    Invece la g7x MARK || li ha intercambiabili?
    Perché sono interessato ad acquistare la g7x normale ma se non ha gli obbiettivi intercambiabili andrei più sulla mark || oppure su una Sony molto simile mi sembra si chiami a7100 credo,
    GRAZIE IN ANTICIPO

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    1. Cristina,
      le Canon G7X e G7X II sono compatte con obiettivo fisso. Non c’è alcuna Sony A7100, forse ti sbagli con la A5100 che è una mirrorless senza mirino ad obiettivi intercambiabili.
      Ciao, Francesco

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  9. Ciao Francesco, per favore, vorrei chiederti questo: ho un obiettivo nikkor af-s dx 35 mm f/1.8g, ti chiedo se posso usarlo anche sulla mia a5000; potresti per favore anche dirmi se, dovendo usare un adattatore, quale potrei prendere ? Ed inoltre se recepisco le qualita’ di quell’obiettivo nelle foto che andro’ a fare con la a5000 oppure se ci perdo qualcosa, magari in automatisimi ? Grazie mille, Luciano

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    1. Luciano,
      il Nikkor AF-S DX 35 mm f/18 G è un obiettivo privo di ghiera dei diaframmi, come tutti quelli della serie G. Per montarlo su una mirrorless è necessario quindi un anello di raccordo che consenta anche la regolazione dei diaframmi. Ne esistono molti e puoi vedere:
      https://www.ramaidea.it/it/catalogo/product/812-adattatore-nikon-f-sony-nex-e-mount-con-gestione-8-stop-diaframmi
      https://www.adrianololli.com/articolo.asp?ID=5755
      https://www.ilfotoamatore.it/p/ilfotoamatore-adattnikon-g-sony-e-mount.asp
      https://fotodioxpro.com/collections/lens-mount-adapters/products/nikg-snye-dlx
      Questi anelli non trasmettono però nessuna informazione al corpo macchina e quindi si dovrà operare per l’esposizione in manuale o in priorità dei diaframmi chiudendo materialmente il diaframma al valore voluto e mettere a fuoco in manuale
      Esistono anche anelli in grado di trasmettere tutte le informazioni elettriche dall’obiettivo al corpo e viceversa, consentendo quindi l’esposizione automatica e l’autofocus. Sono però molto più costosi:
      https://fotodioxpro.com/collections/lens-mount-adapters/products/nikg-snye-fusion?variant=33785042887
      https://www.ilfotoamatore.it/p/commlite-anello-af-nikon-f-su-sony-e-mount-cm-enf-e.asp#
      La qualità ottica con tutti questi anelli non è alterata in quanto non contengono lenti.
      Ciao, Francesco

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