Canon SX740HS: test

La Canon SX740HS è una compatta di dimensioni ridotte, ma con zoom di amplissima escursione focale, 40x da 24 a 960 mm equivalente, la più estesa fra le compatte di questo tipo. Il sensore di dimensioni 1/2,3″, BSI-CMOS retroilluminato ha 20 Mpx. L’obiettivo è ovviamente stabilizzato. Lo schermo è orientabile anche in avanti, ma non c’è un mirino. La fotocamera dispone di manopola di regolazione per le modalità di funzionamento e di una ghiera posteriore di regolazione. Pụ? salvare le foto solo in jpeg. Riprende video 4K. Il tutto in dimensioni tascabili. E’ quindi una macchina di interessante per chi cerca una compatta superzoom.

La SX740HS suscita subito un’impressione molto favorevole per la sua linea elegante e pulita ed il suo buon livello di costruzione e finitura. La sua forma è di un piccolo parallelepipedo con una sottile sporgenza attorno all’obiettivo e un piccolo accenno di impugnatura sulla destra. Tutte le ghiere ed i pulsanti sono a filo del corpo.

Le sue principali caratteristiche sono:

– sensore BSI-CMOS da 1/2,3″ da 20 Mpx
– obiettivo zoom 40x 4,3-172 mm f 3,3-6,9 equivalente ad un 24-960 mm
– elaboratore d’immagine Digic 8
– stabilizzazione ottica d’immagine
– schermo da 3″ e 922.000 pixel
– corpo compatto parzialmente in metallo
– possibilità di funzionamento automatico e manuale
– gamma Iso da 100 a 3200
– tempi di scatto da 15 secondi a 1/3200
– modalità per la scelta automatica delle scene
– messa a fuoco a rilevamento di contrasto con 9 punti AF, funzione Focus Peaking  per facilitare la messa a fuoco manuale
– velocità di raffica fino a 10 fg/s
– ripresa video 4K a 3840×2160 pixel 30p e Full HD a 1920×1080 pixel 60p con audio stereo
– usa schede SD/SDHC/SDXC
– connessione Wi-Fi e Bluetooth
– batteria agli ioni di litio per 265 scatti
– dimensioni 110x64x40 mm
– peso 292 grammi

La Canon SX740HS costa circa 400 €.

Descrizione e comandi

Inizio la descrizione dal frontale:

Su questo non ci sono comandi. Sulla sinistra dell’obiettivo, in alto, si vede l’illuminatore a led di ausilio per l’autofocus che funziona anche come segnalatore dell’autoscatto.

Sulla calotta superiore si vede a sinistra il flash estraibile. Al centro la griglia del microfono stereo. Poi andando verso destra il pulsante di accensione, quello di scatto, coassiale alla leva di comando dello zoom. Infine sul davanti il pulsante rosso per la ripresa video e la manopola delle modalità di scatto. Questa ha le posizioni P (program), Tv (priorità dei tempi), Av (priorità dei diaframmi), M (manuale), Video, SCN (scene), Sport, Autoritratto, Cibo e Auto che imposta automaticamente la scena e tutte le regolazioni.

Nella parte posteriore, dominata dal grande schermo da 3″, tutti i comandi sono concentrati sulla desta.

In alto il pulsante a sinistra serve ad ampliare l’inquadratura, quando si usa lo zoom; per cercare il soggetto e in revisione a cancellare le immagini. quello a destra per attivare il wi-fi. Sotto c’è una ghiera di regolazione che premuta in alto, in basso, a destra e a sinistra assume anche la funzione di pad. La ghiera ruotata serve per impostare varie regolazioni, tempi e diaframmi, e a muoversi nei menu. Premendola come indicato si possono impostare, dall’alto e in senso orario, la compensazione dell’esposizione, il funzionamento del flash, le informazioni visibili nello schermo e le modalità di messa a fuoco (normale, macro, manuale). Infine sotto il pulsante per la revisione delle foto e quello per il richiamo dei menu.

Sul lato destro c’+ una presa mini USB protetta da uno sportellino e una mini HDMI.

Sul lato sinistro il comando per l’apertura del flash.

Nella parte inferiore troviamo l’innesto per il treppiedi, purtroppo non in asse con l’obiettivo e uno sportello che protegge l’alloggiamento della batteria ricaricabile agli ioni di litio e della scheda SD.

In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:

– batteria ricaricabile
– caricabatteria
– cinghia da polso
– un manuale sintetico, quello completo è scaricabile dal sito di Canon Italia

Come accessori sono disponibili sul sito Canon Italia:
– batteria supplementare NB-13L
– caricabatteria CB-2LH
– adattatore per alimentazione CA-DC30
– cavo USB IFC600-PCU

Menu

Menu assistito

Menu rapido

Modalità di funzionamento

Schermate

Uso in pratica

Costruzione

La SX740HS è una macchina particolare. E’ una compatta peṛ? ha uno zoom ad amplissima escursione 40x. In pratica è quasi come portarsi in tasca una bridge o un intero corredo di obiettivi. La costruzione e la finitura sono buone.

Comandi

I comandi tutti concentrati sulla destra consentirebbero di usarla impugnandola con una sola mano, ma per una migliore stabilità ed un’inquadratura più precisa è bene tenerla con entrambe le mani, specialmente quando si usano le focali più lunghe. Questi sono pochi, ma organizzati in modo tale che non è quasi mai necessario entrare nei menu. Infatti con il menu rapido e la ghiera del pad è possibile controllare quasi ogni dettaglio delle impostazioni. La ghiera poi consente una regolazione facilissima dei parametri selezionati dal menu.

Menu

sono disponibili in due versioni: semplificata per principianti e classica nello stile Canon semplice e chiaro.

Schermo

Lo schermo da 3″ con 922.000 pixel è nitido ed ha una buona resa dei colori, ma come tutti gli schermi non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce. Sullo schermo sono essere visualizzate tutte le impostazioni della fotocamera, con tre modalità predefinite. E’ orientabile solo verso l’alto fino a 180° per scattare dei “selfie”.

Stabilizzazione

E’ ottica nell’obiettivo. Secondo Canon consente un guadagno di 3,5 stop.

Autofocus

La messa a fuoco è a rilevamento di contrasto. E’ singola o continua.
L’area di messa a fuoco pụò essere scelta automaticamente su tutta l’inquadratura in combinazione con l’inseguimento e il rilevamento dei volti, oppure si pụò scegliere quella centrale a inseguimento (TRACKING) che aggancia un soggetto in movimento e lo segue e infine solo l’area centrale. La messa a fuoco può essere normale, macro o manuale assistita con evidenziazione dei contorni. In modalità Macro la SX740HS pụò arrivare a mettere a fuoco fino quasi a contatto dalla lente frontale alla focale minima; a quella massima arriva a circa 2 m..
L’autofocus si è dimostrato abbastanza preciso e quasi mai ho riscontrato foto fuori fuoco anche alla focale massima dello zoom. La sua velocità è abbastanza buona per soggetti statici o in lento  movimento. Durante le riprese video si è comportato bene perdendo però il fuoco durante la zoomata e recuperandolo lentamente, agevolato anche dalla grandissima profondità di campo di un obiettivo di focale reale così ridotta.

Esposizione

L’esposizione pụò essere totalmente automatica in Auto. In questo caso la fotocamera esegue tutto automaticamente compresa la selezione della scena.
In alternativa si pụò usare il programma P, eventualmente impostando la sensibilità ISO se non è su Auto, variare la coppia tempo/diaframma con la ghiera di comando e la compensazione dell’esposizione con l’apposito pulsante del pad; le priorità ai tempi o diaframmi, regolandoli con la ghiera di comando, o l’esposizione manuale nella quale si regolano i tempi e i diaframmi alternandoli premendo il pulsante di compensazione dell’esposizione facendo riferimento ad una indicazione di sovra o sottoesposizione in basso sullo schermo. La sovra o sottoesposizione in tutte le modalità è indicata sullo schermo e si comanda con l’apposito pulsante e la ghiera. In modalità ISO Auto la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo fino a che cịò è possibile, ma data la sua scarsa luminosità alla focale massima spesso ci si trova a scattare con tempi troppo lunghi se la luce non è più che ottimale. La lettura esposimetrica pụò essere valutativa, media pesata al centro o spot.
L’esposizione si è dimostrata corretta anche in condizioni difficili e di notte grazie alla funzione di ottimizzazione della luce che compensa bene gli eccessivi contrasti.

Sensibilità ISO

Può essere impostata manualmente da 100 a 3200 ISO. Se in automatico però non si impostano mai valori sopra gli 800 (giustamente, considerando i risultati sulle foto!), per cui in situazioni di poca luce scatta con tempi eccessivamente lunghi facendo spesso rischiare il mosso. In questi casi è consigliabile passare al funzionamento Program e all’impostazione manuale degli ISO, ma non c’è da sperare in una buona qualità d’immagine.

Bilanciamento del bianco

Può essere automatico e da quasi sempre buoni risultati, oppure su 5 diversi valori prefissati. E’ possibile anche effettuare una regolazione personalizzata.

Formato foto

Le foto possono essere salvate in formato 3:2, 4:3, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni, L a 20 Mpx, M a 10 Mpx, S a 4,4 Mpx. Possono essere salvate solo in Jpeg con qualità Fine o Standard.

Profili colore

E’ possibile scegliere tra i profili colore: standard, contrasto, neutro, bianconero e seppia, oppure il profilo può essere impostato automaticamente.

Scene

Sono disponibili alcune scene ed effetti, oltre a quelli selezionabili con la manopola delle modalità: ritratto, pelle liscia, scatto notturno manuale, B/N granuloso, flou, fish-eye, art marcato, acquarello, foto giocattolo, miniatura, fuochi d’artificio.

Flash

Il flash incorporato pụò scattare automaticamente nelle modalità Auto, ma per farlo deve essere aperto manualmente; in alternativa pu? essere impostato per l’uso forzato o può essere disattivato. La sua potenza è discreta e adatta ad illuminare anche un ambiente medio e dispone di funzione per la riduzione degli occhi rossi.

Raffica

La SX740HS dispone di ripresa a raffica H fino a 10 fg/s con autofocus singolo e 7,4 con autofocus continuo; in alternativa c’è una velocità più bassa M.

Video

La ripresa video consente di riprendere video 4K a 3840×2160 pixel 25p o Full HD a 1920×1080 pixel 60/50/30/25p in formato MP4. E’ disponibile anche una ripresa HD a 1280×720 pixel. Durante la ripresa la messa a fuoco pụò essere automatica o fissata all’inizio della registrazione; per l’esposizione si possono usare tutte le modalità disponibili.

Connessione

La fotocamera dispone di connettività Wi-Fi con la quale è possibile, attraverso l’APP Canon“Camera connect”, collegarla ad uno smartphone o un tablet per controllarla, acquisire la posizione tramite il GPS o anche ad un pc per trasferire le foto.

Prestazioni

Sensore

La SX740HS è dotata di un sensore CMOS di formato 1/2,3″ (6,17×4,55 mm) con 20 Mpx. La sua sensibilità varia da 100 a 3200 Iso a passi di 1/3 EV.

Rapporto segnale/rumore

Poichè la SX740HS non supporta il formato raw non è stato possibile effettuare la rilevazione del rumore.

Gamma dinamica

La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione corretta, alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Canon 6D come riferimento. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.

La SX740HS ha una gamma dinamica che regge il confronto con la Canon 6D, 1/3 di EV di meno, fino a 800 ISO. Poi la gamma dinamica incomincia a diminuire e scende oltre i 1600 ISO per arrivare ad una differenza di 1 e 1/3 EV a 3200 ISO. Anche questo è dovuto alle ridotte dimensioni del sensore.
Una prestazione buona fino a 800 ISO che conferma che con queste fotocamere non si pụò aumentare la sensibilità più di questo limite.

Le foto di test notturne sono scattate a tutte le sensibilità da 100 a 3200 ISO.

Foto jpeg dalla macchina

Le foto iniziano a perdere dettaglio già da 200 ISO. Da 800 è come se un velo calasse su di esse e quella a 3200 è assolutamente inguardabile.

Foto jpeg dalla macchina a 10 Mpx

Le foto danno l’impressione di essere un po’ più nitide, ma anche in questo caso non si devono superare i 400 ISO.

In conclusione si ha la conferma di una prestazione scarsa per il rapporto segnale/rumore, anche se buona per la gamma dinamica. Con la SX740HS è opportuno scattare a sensibilità non superiori ai 200 ISO se si vogliono foto di buona qualità, ma preferibilmente mantenersi su 100 ISO.

Obiettivo

L’obiettivo della SX740HS è uno zoom 40x 4,3-173 mm mm f/3,3-6,9 equivalente in formato fullframe ad un 24-960 mm. E’ un’escursione focale molto ampia che pụò entusiasmare i cultori dei supertele e delle foto da lontano, ma porta come conseguenza una bassa qualità.
L’obiettivo è caratterizzato da un comando elettrico per la zoomata, coassiale al pulsante di scatto, e si allunga molto quando zoomato. La messa a fuoco manuale, impostabile col pad sinistro che attiva un apposito menu ridotto, si comanda con la ghiera posteriore che, quando azionata, attiva l’evidenziazione dei dettagli.

Caratteristiche ottiche

L’obiettivo ha un diaframma con una chiusura massima f/8,0 indipendentemente dalla focale.

Nel diagramma riporto il variare dell’apertura dell’obiettivo e la distanza minima di messa a fuoco in posizione normale e macro.

La luminosità dell’obiettivo, f/3,3 alla focale equivalente di 24 mm, diminuisce abbastanza rapidamente all’aumentare della focale, a 70 mm arriva a f/4,5 e a 16 0 mm è f/5,6. La distanza minima di messa a fuoco arriva fino a fino a 5 cm dalla lente frontale alla minima focale, cosa molto comoda per riprendere oggetti anche piccolissimi, a patto di riuscire ad illuminarli, poi aumenta gradualmente fino a 2 m alla focale massima.

Diaframma equivalente

Pubblico un grafico che riporta il diaframma equivalente dell’obiettivo, in funzione della sua lunghezza focale, in rapporto a quello che dovrebbe avere quello di un obiettivo per sensore fullframe per ottenere gli stessi risultati in termini di quantità di luce totale che raggiunge il sensore, quindi di rapporto segnale/rumore e di profondità di campo.

Come si vede alla minima focale ed a tutta apertura la SX740HS ha un diaframma equivalente di 18,6, mentre alla massima arriva a 38,9. Riporto a confronto i diaframmi equivalenti di altre fotocamere di vari formati. A confronto con la Panasonic FZ300, bridge con sensore delle stesse dimensioni, ma obiettivo 25-600 equivalente con luminosità costante f/2,8 la differenza va da 1/2 stop alla focale minima a 2 a quella massima, con la FZ1000, sensore da 1″ (13,2×8,8 mm) la differenza è da 2,5 a 3 stop. Con un’APS siamo da 3 a 4 stop e con una fullframe a 5 stop ed oltre.

Risoluzione

Come spiegato nell’articolo “Risoluzione: obiettivi e sensori” da riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore in questo caso per le focali equivalenti di 24, 35, 50 e 157 mm.

24 mm

35 mm

50 mm

157 mm

A tutte le focali la risoluzione è molto bassa e diminuisce ulteriormente chiudendo il diaframma. Solo alle focali equivalenti di 24, 35 e 50 mm questa è sufficiente fino a f/4,0 al centro, poi aumentando la focale o chiudendo il diaframma diventa scarsa. I bordi sono sempre scarsi o molto scarsi
La distorsione e la vignettatura non possono essere rilevate da jpeg in quanto la fotocamera applica automaticamente delle correzioni. Nonostante questo si rileva una distorsione a cuscinetto visibile alla focale minima.
In conclusione un obiettivo con luminosità ridotta e di prestazioni piuttosto scarse dovute alle sue piccole dimensioni unite all’esagerata escursione focale.

Gli scatti effettuati in esterni confermano quanto detto.

Stabilizzazione

La SX740HS è dotata di stabilizzazione ottica sull’obiettivo. Questa è molto importante in quanto con una focale massima equivalente dello zoom di 960 mm ed una luminosità massima a questa focale di solo f/6,9 senza stabilizzazione si rischierebbero foto mosse anche in condizioni di alta luminosità.
L’esecuzione delle prove è stata limitata dal fatto che il diaframma non può essere chiuso oltre f/8,0 a tutte le focali.

Interni a 24 mm equivalenti

Il tempo di sicurezza per questa focale è di 1/25, comunque ho effettuato scatti da 1/50 fino a 1/6 tempo oltre il quale le foto risultavano troppo sovraesposte a causa della limitazione della chiusura del diaframma. Già a questo tempo di scatto, 2 stop in meno, però con lo stabilizzatore attivo si notano segni di mosso; senza il mosso è evidente.

Esterni a 960 mm

Il tempo di sicurezza a questa focale è di 1/1000.; anche in questo caso non sono potuto andare sopra 1/250 a causa della sovraesposizione. Con lo stabilizzatore la foto a 1/250 è nitida come quella a 1/1000 (2 stop di guadagno), senza invece è evidentemente mossa.

In conclusione una prestazione discreta, ma impossibile ad essere verificata pienamente.

Raffica

Le misure sono state effettuate con una scheda SD di UHS I classe 3, priorità dei tempi con tempo di 1/1000 e messa a fuoco manuale, scattando in jpeg normal.

Velocità H

La SX740HS scatta a 9 fg/s per circa 3 secondi, poi si ferma e seguita a scattare brevi raffiche di 1 secondo distanziate di circa 2 secondi.

Velocità L

In questo caso scatta a 4 fg/s per 9 secondi e poi brevi raffiche di 2 secondi intervallate di 1 secondo.

In complesso quindi una prestazione discreta, ma non è questo che si richiede ad una compatta tascabile.

Video

Nelle prove la SX740HS ha dimostrato buone capacità con peṛ alcune incertezza nella messa a fuoco, specialmente per soggetti in movimento che non sempre recupera rapidamente. La qualità delle riprese è sempre stata buona in esterni meno in interni con poca luce, come esposizione, bilanciamento del bianco e definizione. La durata di una ripresa pụò essere al massimo di 29 minuti e 59 secondi, compatibilmente con la capacità della scheda e la carica della batteria.

Galleria

Le foto sono scattate a Roma, Terracina e in due rappresentazioni teatrali a Sabaudia.

Le foto di giorno in esterni, scattate a 100 ISO, sono scarsamente dettagliate, specialmente aumentando la focale dello zoom verso la massima, anche se i colori sono piacevoli e naturali. L’esposizione è buona, anche di notte, e l’ottimizzazione automatica della luce salva abbastanza bene le foto con situazioni di forte contrasto. Nelle foto N° 6 e 63, scattate alla massima focale equivalente di 960 mm, si nota anche il peggioramento della risoluzione a questa focale.

Conclusioni

La SX740HS è una macchina particolare. Nelle dimensioni di una compatta nasconde uno zoom ad amplissima escursione focale degno di una bridge. Questo è sicuramente un potente argomento di vendita, ma ci si deve chiedere quanto veramente questo zoom sia usabile. La sua luminosità è bassa, f/6,9 al massimo della focale. Per scattare con sicurezza alla massima focale si deve inoltre usare un tempo di scatto adeguatamente breve, almeno 1/200 considerando che c’è lo stabilizzatore. Ciò riduce il suo campo d’azione solo a foto in esterni in buona luce. La qualità d’immagine poi è molto relativa ed osservando gli scatti al 100 % si vede che mancano di dettaglio e di definizione. Alle focali inferiori, fino all’equivalente di 120-150 mm, la qualità d’immagine è appena sufficiente. Se la sensibilità aumenta inoltre interviene la riduzione di rumore a peggiorando ulteriormente la nitidezza e i dettagli producendo, oltre i 400 ISO, delle foto simili ad acquarelli.
Nell’uso la SX740HS si dimostra pratica con un tempo di accensione abbastanza veloce considerando che deve estendere l’obiettivo e una velocità di messa a fuoco adeguata pur non essendo velocissima.
Le dimensioni ne consentono il trasporto un po’ a fatica in una tasca di jeans o camicia, mentre in una giacca non ci sono problemi. Lo schermo è discretamente visibile col sole anche se presenta i difetti e le limitazioni di tutti gli schermi, come i riflessi in determinate situazioni di luce.
I comandi sono pochi, ma insieme al menu rapido consentono di impostare la fotocamera facilmente e con rapidità. Comoda la connessione Wi-Fi che consente di controllare la macchina da smartphone e tablet e di trasferire foto.
La fotocamera comunque si presta peṛ all’uso come fotocamera da viaggio anche da parte di principianti e di persone poco esperte in tecnica fotografica se si accontentano di fare foto solo in esterni o comunque in buona luce tale da non superare la sensibilità di 400 ISO.

Riassumendo:

Costruzione e finitura

Buono: la fotocamera è ben costruita e finita, le ghiere sono giustamente morbide e scorrono bene.

Ergonomia e comandi

Buono: i comandi sono pochi ma ben studiati ed organizzati. Comoda la ghiera di regolazione con i pulsanti associati. Semplici e chiari i menu con la possibilità di visualizzarli in modalità assistita.

Schermo

Buono: lo schermo è abbastanza nitido e consente di visualizzare bene i menu. In esterni si vede poco come tutti gli schermi.

Autofocus

Buono: è abbastanza preciso con quasi nessun caso di fuori fuoco. La sua velocità è buona per i soggetti statici, ma inadeguata per quelli in movimento.

Esposizione

Molto buono: corretta in quasi tutte le condizioni, anche nelle scene notturne, con una compensazione automatica delle scene contrastate efficace.

Bilanciamento del bianco

Ottimo: in automatismo si è dimostrato sempre corretto. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci e della possibilità di taratura personalizzata.

Obiettivo

Scarso: è veramente poco luminoso. Alle focali più ridotte la qualità è appena sufficiente con una certa differenza fra centro e bordi. A quelle più alte la qualità e la risoluzione scadono in modo evidente.

Qualità d’immagine

Scarso: la nitidezza è appena sufficiente alla sensibilità di 100 ISO ed alle focali grandangolari e medie. Scade invece sia alle focali più alte dello zoom sia aumentando la sensibilità. La fotocamera applica una riduzione di rumore pesante dalla sensibilità di 400 ISO in poi e le foto perdono totalmente quel poco di nitidezza che avrebbero. E’ consigliabile quindi non superare i 200 Iso e non usare lo zoom oltre la focale equivalente di 200-300 mm se si vogliono foto accettabili.

Raffica

Buono: rispetta le velocità nominali dichiarate.

Video

Buono: riprende video 4K. Funziona in modo automatico, a priorità o manuale per esposizione. La messa a fuoco funziona abbastanza bene anche se non recupera velocemente le perdite di fuoco che si possono verificare usando lo zoom durante la ripresa.

In conclusione la SX740HS è una compatta che offre il suo massimo delle prestazioni nell’escursione dello zoom e quindi nella possibilità di fotografare soggetti lontani ed inaccessibili, oppure sfruttando il tele per ottenere prospettive molto compresse.
Chi vuole un supertele in tasca pụò prenderla in considerazione. L’unico suo vantaggio rispetto ad uno smartphone è infatti proprio la presenza dello zoom con un tele molto esteso.

Pregi

– zoom con ampia escursione focale
– buona qualità costruttiva
– buona disposizione dei comandi
– funzioni e regolazioni abbastanza complete
– stabilizzazione
– disponibilità di profili colore
– flash integrato
– ripresa video buona
– compensazione dell’esposizione efficace

Difetti

– qualità d’immagine scarsa
– non supporta il formato raw
– riduzione del rumore troppo aggressiva
– obiettivo poco luminoso specialmente alla massima focale
– risoluzione dell’obiettivo scarsa a tutte le focali
– diaframma minimo f/8,0
– manuale fornito solo in forma ridotta ed essenziale, completo solo online

Alternative

Nikon Coolpix A1000

Ha un sensore da 1/2,3″ (6,17×4,55 mm) BSI-CMOS con 16 Mpx. L’obiettivo zoom 35x ha una focale equivalente di 24-840 mm f/3,4-6,9 ed è stabilizzato otticamente. L’autofocus è a rilevamento di contrasto. Il mirino elettronico ha 1,16 Mpx. Lo schermo è orientabile in alto e in basso. Ha il flash incorporato. La raffica arriva a 7 fg/s ela ripresa video è 4K 3840×2160 pixel. Dispone di Wi-Fi. Supporta il formato raw. Le dimensioni sono 114x72x41 mm per un peso di 330 grammi.
Costa 440 €.

Panasonic Lumix TZ90

Ha un sensore da 1/2,3″ (6,17×4,55 mm) BSI-CMOS con 20 Mpx. L’obiettivo zoom 30x ha una focale equivalente di 24-720 mm f/3,3-6,4 ed è stabilizzato otticamente. L’autofocus è a rilevamento di contrasto. Il mirino elettronico ha 1,16 Mpx. Lo schermo è orientabile in alto e in basso. Ha il flash incorporato. La raffica arriva a 10 fg/s e la ripresa video è 4K 3840×2160 pixel. Dispone di Wi-Fi. Supporta il formato raw. Le dimensioni sono 112x67x41 mm per un peso di 322 grammi.
Costa 340 €.

Sony Cyber-shot DSC-HX99

Ha un sensore da 1/2,3″ (6,17×4,55 mm) BSI-CMOS con 18 Mpx. L’obiettivo zoom 30x ha una focale equivalente di 24-720 mm f/3,5-6,4 ed è stabilizzato otticamente. L’autofocus è a rilevamento di contrasto. Ha un mirino elettronico rientrante con risoluzione di 638.400 pixel. Lo schermo è ribaltabile in alto e in basso. Ha il flash incorporato. La raffica arriva a 10 fg/s e la ripresa video è 4K 3840×2160 pixel. Dispone di Wi-Fi. Non supporta il formato raw. Le dimensioni sono 102x58x36 mm per un peso di 242 grammi.
Costa 450 €.

6 pensieri riguardo “Canon SX740HS: test”

    1. Be ti dirò robert io c’è l’ho questa compatta e sono abbastanza soddisfatto a riguardo delle foto dello zoom e della compattezza.
      Però, si, se devo essere sincero di notte con iso alti le foto sono appena decenti però c’è da dire che con scarsa illuminazione non ho mai avuto una compatta che abbia fatto risultati sorprendenti apparte la nikon coolpix p7000 che era una meraviglia.

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  1. Mi e cascata e l’obiettivo si apre solo per mezzo centimetro. vorrei provare a smontarlo per correggere gli impedimenti e ammaccature. Qualcuno ha un tutorial per smontare l’obiettivo?

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    1. Atilio anche a me era successa la stessa cosa e non mi si apriva più l’ obbiettivo però l’ho continuata ad usare ancora per un bel pò di tempo aprendo l’ obbiettivo zummando mentre la scuotevo. Poi un giorno (sembra ridicolo) ma me la sono dimenticata in macchina in un giorno cocente di agosto e l’ obbiettivo era ritornato un pò a posto ma non sono mai riuscito a riportarla come nuova peccato 😦
      Comunque io non mi azzarderei a smontarla perchè io l’ ho smontata e è una cosa microscopica!!
      Ciao AnToNiO

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