Sony NEX5: impressioni

La NEX5 fa parte della nuova famiglia di fotocamere EVIL di Sony, insieme alla sorella minore NEX3.
Sono macchine molto compatte e con un designe estremamente curato, dotate di un sensore APS da 14 Mpx CMOS. L’innesto obiettivi Sony E è compatibile, tramite opportuno anello adattatore, con l’innesto Alpha delle reflex Sony. Questo consente quindi anche l’uso degli obiettivi di questa famiglia e, dato che il corpo è estremamente sottile, di quasi tutti gli obiettivi, tramite anelli adattatori. Ho avuto occasione di provare brevemente la NEx5, che suscita impressioni contrastanti.

Le due nuove Sony si aggiungono alla schiera delle fotocamere ad obiettivi intercambiabili senza specchio (EVIL, Electronic Viewfinder Interchangeable Lenses) che comincia ad affollarsi. Lo schema seguito da Sony è quello delle Olympus Pen e della Panasonic GF1, cioè quello delle fotocamere senza mirino che non cercano di assomigliare ad una reflex come le Panasonic G2 e G10 e la Samsung NX10. Questo è un vantaggio per la compattezza delle fotocamere ed infatti le Sony, in particolare la NEX5, sono molto compatte e leggere, anche se in questo caso gli obiettivi sono più ingombranti e pesanti delle Micro 4/3 a causa del sensore APS più grrande del 60 % del 4/3.
Il corpo macchina è molto piccole e con una bella linea estremamente curata. La costruzione della NEX5 è ottima, interamente in metallo, mentre la più economica NEX3 è in plastica.
Fin che non si monta l’obiettivo tutto va bene, poi le cose cambiano: Il 18-55 standard, con cui ho provato la macchina, ha un diametro superiore all’altezza del corpo e quindi appare sproporzionato. Anche il 16/2,8 appare grande per il corpo, per non parlare del 18-200 stabilizzato, enorme in confronto.
Lo schermo posteriore è ottimo e molto nitido. Purtroppo però c’è solo quello per inquadrare. Solo per il 16 mm è disponibile un mirino ottico aggiuntivo, ma niente mirino elettronico come le concorrenti.
La scelta di non dotare queste fotocamere di mirino e di flash ha quindi degli inconvenienti. Il primo è quello che in esterni alla luce, in particolare in pieno sole è difficilissimo se non impossibile vedere qualcosa nello schermo ed inquadrare il soggetto, per quanto facciano e dicano i produttori. Figurarsi se controllare la corretta inquadratura e la messa a fuoco. Il secondo è che comunque si è costretti a tenere la fotocamera con le braccia davanti al corpo: questa è una posizione instabile e la cosa in questo caso è aggravata usando lo zoom con più ampia escursione, il 18-200, più ingombrante e pesante del corpo macchina, come si può vedere dalle foto. In questo caso secondo me l’impugnatura della macchina diventa scomoda in quanto sarà necessario sorreggere l’insieme con la mano sinistra sotto l’obiettivo e instabile. Per fortuna c’è lo stabilizzatore, ma questo non può fare più di tanto. Altro problema può essere la mancanza del flash: è vero che Sony ha presentato anche un piccolo flash da applicare sulla apposita staffa, ma si tratta pur sempre di un pezzo in più da portar dietro.
Altra considerazione sulla possibilità di usare gli obiettivi Sony Alpha. Sicuramente può essere interessante per chi già li possiede, ma la scelta di non dotare le NEX di stabilizzatore sul sensore, a differenza delle reflex Alpha, ne penalizza l’uso per l’impossibilità di stabilizzare gli obiettivi a focale fissa di alta luminosità.
Mi sembra invece molto utile la possibilità di orientare lo schermo sia per le foto sia soprattutto per impugnare e controllare meglio la macchina quando si girano dei video, aiutati in questo dal pulsante separato per la funzione video.
Ho scattato una serie di foto con il 18-55 mm in kit salvandole sia in jpeg che in raw per vedere le eventuali differenze. Le foto raw sono state convertite con Sony Image Data Converter V 3 azzerando la riduzione di rumore che invece era sul valore standard per il jpeg diretto dalla macchina.
A 800 Iso nelle foto raw si nota un leggerissimo rumore nelle zone più scure, che non da fastidio. In compenso la nitidezza è molto elevata a differenza delle foto jpeg dove è più bassa. Evidentemente la riduzione di rumore applicata al jpeg si fa già sentire a questa sensibilità. A 1600 Iso si vede un po’ più di rumore, ancora accettabile, nel raw mentre aumenta la differenza di nitidezza col jpeg. A 3200 Iso nelle foto raw il rumore comincia ad essere percepibile anche nelle parti più illuminate, mentre la nitidezza rimane ottima. Nelle jpeg il rumore è stato eliminato totalmente, ma così pure i dettagli fini. A 6400 Iso in raw il rumore comincia ad essere un po’ troppo invasivo, ma la nitidezza rimane sempre ottima, mentre il jpeg è sempre più morbido e meno dettagliato. A 12800 Iso il rumore distrugge anche l’immagine raw ma i dettagli rimangono stranamente ancora nitidi, mentre in jpeg perde ulteriormente dettagli.
Quindi la NEX5 può essere usata senza problemi fino a 3200 Iso, mentre i 6400 sono da considerare solo di riserva e i 12800 è meglio lasciarli perdere.
In conclusione la NEX5 sarebbe una macchina interessante, ma pesano su di lei troppi problemi. Innanzitutto la mancanza di un mirino elettronico aggiuntivo che la penalizza molto in tutte le situazioni di foto e in particolare in esterni. Poi la mancanzaa di un flash, anche se ovviabile con l’aggiuntivo esterno, e infine l’eccessivo ingombro degli obiettivi che vanifica l’estrema miniaturizzazione del corpo macchina. Speriamo che Sony con i successivi modelli, che sono in arrivo, possa ovviare a questi problemi.

16 pensieri riguardo “Sony NEX5: impressioni”

  1. Buon giorno Francesco,
    ho letto con molto interesse la tua recensione, io ho comprato la nex5 col 18/55 al posto della panasonic TZ10 che mi avevi consigliato e concordo con le tue osservazioni.
    Volevo far inoltre presente che il files relativi ai filmati sono in formato MTS, per convertirli, su piattaforma Apple ho dovuto comprare un software .
    Tuttavia le foto che ho scattato(solo in jpg) mi hanno soddisfatto.
    Grazie perle tue recensioni
    Agostino

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  2. Mi sembra che Sony non sia nuova a proporre obiettivi enormi attaccati ad un corpo piccolissimo. Ho impugnato una Nex e la trovo molto più scomoda della EP 1 che utilizzo, anche se lo schermo è molto meglio ed il formato più grande offre dei vantaggi poco discutibili. Mi spaventa molto la carenza di comandi, mi sembra che sia una macchina orientata all’utilizzo esclusivamente in automatico e questo non mi piace. Ribadisco quanto ho detto in un altro post: forse l’ideale sarebbe affiancare allo schermo un mirino ottico zoom (tipo Contax G2 per intenderci) per inquadrare con le focali standard, certo la macchina sarebbe più ingombrante ma più utilizzabile. Il mirino elettronico aggiuntivo è utile, ma come il Visoflex delle vecchie Leica è una cosa in più da utilizzare solo quando serve (tra l’altro ho l’impressione, forse sbagliata, che sia un “punto di fragilità” notevole in caso di urti. Grazie dello spazio e delle recensioni, Roberto

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  3. Con la sua pazzesca capacità progettuale e produttiva, la Sony non avrebbe alcun problema a proporre questi modelli con il mirino elettronico incorporato. Ma sembra evidente che (quasi) tutti si sono abituati a scattare a braccia distese!
    Proprio inaccettabile che il corpo macchina sia più piccolo del diametro delle lenti montate.

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  4. Dopo un lungo periodo di valutazione di tutte le possibilità, nel quale sono rientrati anche alcuni commenti e richieste di pareri su questo blog, alla fine ho optato per la NEX-5.
    Essendo un neofita della fotografia ho voluto informarmi al meglio prima di procedere con l’acquisto; è vero che le macchine professionali costano migliaia di euro, ma è pur vero che per un dilettante una spessa tra i 500 e i 1000 euro va ponderata bene.
    Ho girato forum, negozi, e sono riuscito prima a identificare una “rosa” di modelli, e poi anche a provarli in varie situazioni.
    Ho infine deciso per questo modello Sony, comunque non del tutto a cuor leggero, perchè le prove sono prove, mentre usare la macchina tutti i giorni è un’altra cosa.
    Ma appena tirata fuori dalla scatola e fatti i primi scatti (sia col 18-55 che con il pancake 16mm) ho immediatamente realizzato che è quello che volevo.
    Improntata sicuramente ad un uso totalmente automatizzato, la NEX-5 è invece completamente personalizzabile in tutte le impostazioni manuali; ammetto che l’aggiornamento (per altro di semplicissima esecuzione e disponibile già da ottobre; ma la macchina è arrivata con il firmware vers. 01) al firmware 03 è stato fondamentale.
    La differenza dal 01 al 03 è difatti sostanziale non tanto nella gestione automatica, quanto in quella manuale.
    Nell’ultima versione infatti il software consente una personalizzazione dei, seppur pochi, pulsanti sulla macchina in modo tale da non dover macchinosamente cercare le varie opzioni nel vasto menù (seppur bene organizzato e graficamente piacevolissimo).
    La mia considerazione è questa:
    se avessi dovuto scegliere tra una EVIL di “impostazione reflex” e una reflex, in particolare prendo ad esempio PANASONIC G2 (che si trova in kit 14/42 a 499 euro) e Sony SLT-A55 (sitrova attorno ai 700 in kit 18-55), non avrei avuto dubbi e avrei scelto la SLT. Il peso è poco superiore e le dimensioni del tutto comparabili, ma la resa è nettamente superiore.
    Ma non era ciò che desideravo, nè ciò che avrei davvero usato.
    Trovo invece che le evil compatte siano una attuale reinterpretazione del mondo “reflex”, ma in quanto tale va vista non tanto come “diramazione” delle reflex stesse, quanto un settore nuovo, che prima non c’era proprio, e che ora, grazie alle nuove tecnologie, è invece possibile; ritengo tra l’altro che non debbano sentirsi minacciate nè le compatte, nè le reflex, tra le quali le evil si vanno ad inserire.
    Una evil ha una qualità nella resa delle immagini nettamente superiore a qualunque compatta, e un ingombro nettamente inferiore a qualunque reflex (anche le più compatte), e questo vale sia per NEx che per le E-PL o le GF.
    Questo tipo di macchine vanno a soddisfare l’esigenza però solo di alcuni, che (COME ME) non trovavano sufficiente soddisfazione nella resa delle compatte (ma mi accontentavo), e che però non avrebbero mai acquistato una reflex a causa delle dimensioni, che avrebbero portato quasi sicuramente all'”abbandono” nel buio di un armadio.
    Poi la scelta di “quale” è ovviamente soggettiva, e come sempre ne beneficiano i consumatori che hanno un ventaglio di proposte sempre più ampio.
    dopo tante valutazioni io ho “sposato” l’interpretazione che Sony da a questo tipo di macchine, e davvero ne sono soddisfatto, mentre una Panasonic o una Olympus non mi avrebbero comunque soddisfatto.
    Ma come gli esperti (tra cui sicuramente Francesco) amano ripetere “le belle foto le fa il fotografo, non solo la macchina”, e allora anche sentirsi in sintonia con lo strumento che si usa è forse la cosa più importante.
    Quella sensazione di frustrazione che mi dava la compatta per le foto troppo disturbate, o la sensazione di “pietra al collo” che mi dava la Nikon D5000 (prestatami per una intera settimana da un mio caro e disponibile collega) sono ormai dimenticate.

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    1. “le belle foto le fa il fotografo, non solo la macchina, e allora anche sentirsi in sintonia con lo strumento che si usa è forse la cosa più importante”
      White Tiger è proprio così. Grazie per l’utile ed interessante commento.
      Ciao, Francesco

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  5. Caro Francesco, sono srMaria Chiara,sempre in attesa della macchina dei miei”sogni”; forse la Lumix DMC-GF2 che uscirà a febbraio… Intanto continuo a…”fotografare” con la mia umile Panasonic FX150 e vorrei avere un tuo indirizzo per inviarti un “lavoro” che… ho stampato. Puoi darmi un tuo recapito? Mi piacerebbe proprio “condividerlo” con te e fartene omaggio, perchè ti stimo moltoe non mi perdo nessuna dele tue”recensioni”. Un caro saluto e… il “buon anno” te lo dirò con la spedizione, se vorrai.

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  6. Gran bella macchina la nex5, il corpo in metallo mi da una sensazione di solidità, peccato per la mancanza del mirino altrimenti l’avrei acquistata.
    Adesso sono propenso per la epl2 per via degli obiettivi più compatti però il corpo in plastica non mi convince molto, aspetterò le novità del Photoshow magari viene presentata la ep3 o la nuova sony nex con mirino che poi è la mancanza che tutti richiedono a gran voce, che ne dite?

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      1. E’ una differenza millimetrica come ho già avuto modo di spiegarti ma non hai visitato il link.
        Hai dimenticato di dire che il corpo Sony è più piccolo è quindi c’è una compensazione in termini di volume rispetto all’altro, ma in condizioni reali di utilizzo la differenza è appunto millimetrica. Sony ha un sensore aps-c ed è migliore senza ombra di dubbio del 4/3 soprattutto con ISO alti.
        Io le reflex l’appendo al collo in borsa è come non averla, rumors tra poco uscirà la nuova Sony Nex.

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        1. Rossana, non ho bisogno di vedere il link per sapere come sono fatte, io le ho provate.
          Comunque al link indicato c’è una prova della NEX-5 in spagnolo. Non so se hai fatto caso che quando paragonano gli obiettivi li fotografano dall’alto (si nota meno la differenza di altezza9 e quello Olympus è aperto. Guardandoli di fianco con l’obiettivo Olympus chiuso le lunghezze sono 43,5 mm per Olympus e 60 per Sony, con un diametro di 62 per entrambi. Questa differenza può far si che entri o no in una borsa o tasca.
          Sono d’accordo comunque che sono millimetri e la valutazione deve essere fatta su altre caratteristiche. Sony ad esempio non dispone assolutamente di mirino elettronico, indispensabile per fotografare di giorno all’aperto se si vuole vedere con precisione ciò che si inquadra e questo per me è un difetto che la esclude da ulteriori valutazioni.
          Entrambe comunque sono abbastanza piccole e leggere e si portano al collo o in borsa senza accorgersene. Te lo dice però uno che di solito si porta, anche in bicicletta, una borsa, non molto grande, con una reflex, tre obiettivi, un flash, minicavalletto, schede e batterie e che non gli pesa minimamente.
          Ciao, Francesco

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          1. Sono d’accordo con Francesco, la mancanza del mirino elettronico è una grave mancanza, ma ho visto che vendono un mirino ottico per il 16 mm.
            Io avrei bisogno di una reflex ma che non sia troppo grande da trasportare in giro altrimenti finirei per non usarla.
            Ci fosse il mirino elettronico l’avrei già acquistata anche perché il corpo in metallo è un’altra sensazione rispetto alla plastica.
            Visto che siete più informati di me, è meglio aspettare l’uscita della nuova nex? da quello che si legge la nuova sony avrà anche più pulsanti per venire incontro alla clientela che preferisce scattare in automatico.

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  7. Io sono indecisissimo tra la Sony nex 5 e la Nikon P7000.

    Della Sony apprezzo:
    L’ottima qualità delle foto
    Lo schermo reclinabile
    La velocità degli scatti
    …..ma di contro:
    …..Poca autonomia decisionale sui comandi
    …..L’ingombro, a causa degli obiettivi, non è paragonabile ad una compatta.
    …..Il prezzo
    …..Il flash (lo perderei in meno di 30 giorni)

    Della Nikon:
    Compattezza
    Ricchezza di funzioni manuali
    buona qualità delle foto
    Slitta per flash professionale
    Ingresso per microfono aggiuntivo
    …..ma di contro:
    …..di contro non c’è nulla di veramente grave, ma mi sarebbe piaciuta la possibilità di ottiche aggiuntive (oltre il grandangolo), lo schermi reclinabile e tempi di scatto più rapidi.

    Voi cosa ne pensate?
    Grazie.

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    1. Antonio,
      anche per la Nex 7 dovrò aspettare che Sony me ne renda disponibile una per la prova o organizzi una manifestazione di prova.
      Ciao, Francesco

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