Fujifilm X-100s: descrizione e uso

La X-100s è esteticamente molto simile per dimensioni e peso ad una fotocamera a telemetro dei tempi della pellicola. La costruzione e la finitura sono eccellenti, sicuramente superiori a quelle della media della maggior parte delle altre fotocamere, comprese le reflex. Di meglio c’è solo Leica. Il corpo è in lega metallica con un’ottima finitura e un rivestimento tipo pelle zigrinata che lo rendono molto piacevole al tatto. Le ghiere di comando sono in metallo, i pulsanti esterni numerosi e ben posizionati secondo la funzione assegnata. I comandi sono quasi tutti esterni e si può impostare quasi ogni funzione della macchina senza navigare nei menu, cosa molto positiva per la rapidità d’azione. Ottimo! Il mirino, spostato sulla sinistra, è grande e luminoso per un’ottima inquadratura.

Descrizione e comandi

Inizio la descrizione dal frontale.

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Nel frontale sulla sinistra in alto c’è la leva per commutare il funzionamento del mirino da ottico ad elettronico e viceversa. Accanto l’illuminatore a led di ausilio per l’autofocus e di segnalazione del funzionamento dell’autoscatto. Al centro, sopra l’obiettivo c’è il piccolo flash e sulla destra l’ampio mirino.

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Sulla calotta superiore ci sono, a partire da destra, un pulsante Fn di solito assegnato all’impostazione della sensibilità Iso, ma che può essere assegnato a qualsiasi altra funzione, a fianco di quello di scatto coassiale con l’interruttore d’accensione. All’estrema destra la comoda ghiera di compensazione dell’esposizione. Verso il centro la manopola per impostare i tempi di scatto con al termine la posizione A (Auto) che imposta la scelta automatica del tempo e di conseguenza la priorità dei diaframmi o il funzionamento program, a secondo di come è impostata la ghiera dei diaframmi sull’obiettivo. Se anche questa è impostata su A (Auto) si otterrà il funzionamento Program, se invece si vuole la priorità dei tempi basterà impostare la ghiera dei tempi sul valore prescelto. Più semplice a farsi che a dirsi e molto più semplice ed immediato che manopole con modalità di funzionamento e ghiere varie per impostare i parametri su schermo o nel mirino. Veramente eccellente! Al centro la slitta per un flash esterno.

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Nella parte posteriore troviamo sulla sinistra in alto il mirino ottico/elettronico e a fianco i sensori per la commutazione automatica fra il questo e lo schermo, impostabile a scelta con il pulsante View Mode in basso alla sinistra dello schermo. Sulla sua sinistra la ghiera di regolazione diottrica. Sulla sinistra dello schermo dall’alto il pulsante per la revisione delle foto, quello per scegliere la modalità di misurazione dell’esposizione, quello per impostare la modalità di scatto singola o a raffica e infine il suddetto pulsante per la commutazione automatica o manuale fra schermo e mirino. A destra in alto la ghiera che ruotata o premuta consente di variare la combinazione tempo/diaframma in Program, oppure effettuare uno zoom sull’area di messa a fuoco. Sotto il pulsante per il blocco dell’esposizione e della messa a fuoco o, a scelta, di una sola di esse.Poi il pad a quattro vie costituito da una ghiera che può anche essere ruotata per la navigazione nei menu e l’impostazione di parametri- Il pad prevede, dall’alto e in senso orario: pulsante AF per la scelta del punto di messa a fuco in unione alla ghiera in alto, impostazione delle modalità flash, impostazione del bilanciamento del bianco, e infine impostazione della messa a fuoco macro (in questo caso è disabilitata la modalità ottica del mirino). Sotto a sinisstra c’è un pulsante per scegliere le informazioni visualizzate nello schermo o nel mirino e a destra il pulsnate che richiama il Quick menu con il quale si può accedere rapidamente a quasi tutte le rgolazioni.

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Sul lato destro, osservando da dietro ci sono dietro uno sportello le prese USB e Mini HDMI.

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Sul fondello c’è l’attacco a vite per il trepiede, disassato dall’obiettivo, e lo sportello dell’alloggiamento della batteria agli ioni di litio di alta capacità e dalla scheda SD/SDHC/SDXC.

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Sul lato sinistro in basso un piccolo interruttore consente di scegliere fra autofocus singolo o continuo e messa a fuoco manuale.

In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile NP95
– caricabatteria con cavo
– un cavo USB
– il tappo di copertura dell’obiettivo
– la cinghia a tracolla
– Il manuale stampato
– un CD-Rom con il software in dotazione: MyFinePix_Studio, un browser e organizzatore per foto o MyFinePixViewer per Mac, Raw File Converter una versione personalizzata per Fujifilm di Sylkypix Developer Studio per Windows o Mac e QuickTime 7.

Principali menu

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Uso in pratica

La X-100s ha un’obiettivo a focale fissa 23 mm f/2,0, equivalente ad un 35 mm. E’ dotato di ghiera dei diaframmi che consente di regolare direttamente il diaframma verificandone l’impostazione sullo schermo o nel mirino. Questo, insieme alla ghirea dei tempi che prevede anche l’impostazione A, consente di scegliere im modo estremamente rapido se usare la macchina in Program (entrambe le impostazioni su A), o a priorità dei diaframmi (ghiera dei tempi su A e diaframma regolato sull’obiettivo) e infine a priorità dei tempi (diaframma su A e tempo regolato con laghiera) con una semplicità, facilità e velocità sconosciute anche alle migliori reflex.

Portare in giro la macchina è semplice, basta una borsa abbastanza piccola. Il peso non è elevato, nonostante macchina sia costruita in metallo e con un’elevata qualità.

Inizio la descrizione delle mie impressioni dal mirino, che insieme al sensore, è una delle parti più caratterizzanti di questa fotocamera.
Il mirino come detto può funzionare in due modalità: ottica o elettronica. In modalità ottica si vede direttamente la scena inquadrata senza nessuna mediazione Per individuare la corretta inquadratura, visto che la visuale nel mirino è più ampia di quella che sarà registrata dal sensore, si utilizza la cornicetta biancha illuminata visibili al suo interno. Il tutto è ottnenuto sia per via ottica che elettronica (cornicetta) sfruttando le funzionalità di sovraimpressione di immagini proiettate elettronicamente su quella ottica caratteristiche di questo mirino ibrido. In questo modo anche quando il mirino è usato in modalità ottica è possibile vedere al suo interno tutte le impostazioni relative al funzionamento della fotocamera, compresa l’area di messa a fuoco. Si può quindi regolare la macchina e scattare senza mai staccare l’occhio dal mirino. Eccellente.
In modalità elettronica invece il mirino ha una risoluzione di 2,4 Mpx. La risoluzione ed il dettaglio sono ottimi e l’ingrandimento adeguato per vedere bene l’immagine. Nel mirino in modalità elettronica è possibile vedere tutto quello che si vede sullo schermo, compresi tutti i menu, quindi anche in questo caso operare tutte le regolazioni senza staccare l’occhio. Inoltre si ha una copertura del 100 % utile se si ha la necessità di inquadrare con estrema precisione, come in macro. Infatti in questa modalità si può usare solo il mirino elettronico in quanto con quello ottico si avrebbero dei problemi di parallasse. Altro vantaggio del mirino elettronico è quello di poter vedere in anticipo l’esposizione e correggerla se del caso. Il mirino elettronico è quindi vantaggioso quando non si è sicuri a priori dell’esposizione e si vuole controllarla prima di scattare.
Lo schermo da 2,8″ con 460.000 pixel è sufficientemente nitido e abbastanza visibile anche in piena luce. Può essere utile per utilizzare i menu o quando si usa la macchina su treppiede.

Del sensore parlerò dopo nel commento delle foto scattate. Per adesso basta dire che è ai livelli più alti per risoluzione fra le fotocamere APS.

Nell’uso la X-100s si è dimostrata molto rapida e veloce. Ho già spiegato che questa fotocamera non ha una ghiera delle modalità per impostare i vari funzionamenti a programma, a priorità o manuale. Se le ghiere dei tempi e diaframmi sono entrambe su A il funzionamento sarà Program. In questo caso la macchina sceglierà il tempo e diaframma più appropriati, ed anche la sensibilità Iso se è impostata su auto, e metterà a fuoco. Non resta che scattare. Naturalmente si può variare la coppia tempo/diaframma scelta, a parità di esposizione, con i due pulsanti laterali del pad o la ghiera posteriore, oppure variare l’esposizione con la ghiera all’estrema destra fino a + o – 2 EV. Il tutto controllabile nel mirino. Se si vuole impostare un tempo o un diaframma determinato basta farlo agendo sull’apposita ghiera e di conseguenza la macchina regolerà l’altro parametro, sempre tenendo conto dell’eventuale correzione. In priorità dei diaframmi (A) è possibile controllare la profondità di campo se si è assegnato al pulsante Fn vicino a quello di scatto questa funzione. Se si vuole scattare in manuale basta regolare tempi e diaframmi come si vuole; nel mirino una scala graduata indicherà la differenza di esposizione fra quella impostata e quella misurata dall’esposimetro della macchina. Tutto molto immediato, esattamente come si faceva con le macchine a pellicola.
La sensibilità Iso può essere impostata richiamando il Quick menu oppure con il pulsante Fn, se questo è stato impostato per questo scopo, e veriandola con la ghiera di regolazione. Se si sceglie l’impostazione automatica la macchina adegua la sensibilità in modo da non scendere sotto un tempo di sicurezza che garantisca foto nitide.
Per la messa a fuoco si può scegliere fra quella completamente automatica, in cui la macchina sceglie le zone di messa a fuoco, di solito correttamente, oppure su una zona centrale ridimensionabile e riposizionabile sullo schermo o nel mirino elettronico.
Si può scegliere fra la messa a fuoco singola, adatta per la maggior parte delle occasioni e quella continua, adatta quando si vogliono seguire soggetti in movimento o manuale con l’apposito interruttore posizionato sul fianco a sinistro. Via menu si può scegliere se dare la priorità alla messa a fuoco o allo scatto. La messa a fuoco è rapida e precisa per tutti i soggetti di tipo statico. La sua sensibilità è buona e solo in condizioni di luce veramente scarsa il tempo di attesa per la corretta messa a fuoco è un po’ più alto. Non ho riscontrato però nessun caso di fuori fuoco evidente. Per i soggetti in movimento l’inseguimento non è efficace come in una reflex, ma si riesce abbastanza bene a cogliere e a mettere a fuoco anche soggetti che si muovano non troppo velocemente. Nelle riprese video invece la messa a fuoco è un po’ incerta e lenta. Spesso perde il fuoco quando si muove la macchina per cambiare inquadratura, ma non è influenzata da oggetti che passano rapidamente davanti al soggetto principale.
L’esposizione è corretta in esterni con buona luce, anche se in situazioni di controluce estremo è consigliabile una piccola correzione per privilegiare le ombre o le luci a secondo di quello che si vuole ottenere. In luce scarsa, esterni illuminati di notte ad esempio, invece la X-100s tende a sovraesporre da 1 a 1,3 stop. E’ facile comunque correggere questa differenza con l’apposita la ghiera di regolazione, controllando direttamente nel mirino elettronico il risultato. E’ disponibile un filtro ND per esporre anche con diaframmi aperti quando c’è molta luce.
E’ possibile anche regolare la gamma dinamica dal 100 al 400 %.

Le foto possono essere salvate in formato 3:2, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni, L a 16 Mpx, M a 8 Mpx e S a 4 Mpx. Le foto possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Standard, in raw (RAF) e in raw più jpeg.
La ripresa video consente di riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel in modalità MOV con codec H264 a 24 fg/s. E’ disponibile anche una ripresa con formato HD a 1280×720 pixel. Durante la ripresa la messa a fuoco è automatica, ma si può variare la modalità di messa a fuoco. Si possono regolare anche i diaframmi, il bilanciamento del bianco. L’esposizione è regolata automaticamente.
La X-100s rende disponibili inoltre alcune funzioni speciali.

Panorama: si può scattare una foto panoramica in orizzontale o in verticale, con un angolo di copertura di 120°, 180° o 360° gradi. La macchina scatta automaticamente una serie di foto che poi collega per ottenere una foto panoramica.

Simulazione film: simula l’effetto di diversi tipi di pellicola Fujifilm quali la Provia, la Velvia, la Astia oppure l’effetto monocromatico bianco-nero anche con l’aggiunta di filtri giallo, rosso o verde e infine seppia.

La X-100s è quindi una macchina molto completa con tutte le caratteristiche che si possono desiderare ed è stata piacevole da usare in tutte le occasioni. E’ molto adatta per la foto di strada, per i paesaggi, per gli interni e per il reportage.

Per tutte le foto di prova ho usato il formato 3:2.
Le foto di prova sono suddivise in due gruppi: foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 6400 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivo, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 200 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con Raw File Converter il programma fornito da Fujifilm, una versione di Silkypix personalizzata e con Adobe Lightroom 5. Solitamente i programmi di conversione raw forniti dai produttori di fotocamere forniscono risultati migliori di quelli dei programmi di produttori terzi. ma in questo caso evidentemente il lavoro svolto da Fujifilm con Adobe è stato veramente buono tanto che la qualità delle foto jpeg convertite con Lightroom è migliore di quella delle foto convertite con Raw File Converter.

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