Sony RX100 IV: descrizione e uso

Descrizione e comandi

La RX100 IV come già detto è una compatta piccole ed elegante. Il suo corpo interamente metallico nero presenta una finitura  satinata molto bella su tutta la superficie. L’obiettivo in posizione rientrata sporge solo di pochi millimetri dal frontale ed è circondato una ghiera zigrinata ruotante. Quando la macchina è accesa e l’obiettivo estratto la ghiera può servire a varie regolazioni, zoom, messa a fuoco, sensibilità Iso ed altro, assegnabili da menu di personalizzazione. Tutti gli altri comandi sono a filo del corpo senza nessuna sporgenza. Il mirino rientrante può essere estratto azionando un cursore sul lato sinistro che contemporaneamente accende la macchina al posto del pulsante di accensione. Per renderlo operativo poi è necessario tirare indietro la lente dell’oculare. Fortunatamente si può spegnere la fotocamera, con l’apposito pulsante, senza fare rientrare il mirino.

Inizio la descrizione dal frontale:

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Su questo non ci sono comandi. Sulla sinistra dell’obiettivo, in alto, si vede  l’illuminatore a led di ausilio per l’autofocus che funziona anche come segnalatore dell’autoscatto e la sporgenza della leva di comando dello zoom.

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Sulla calotta superiore si vede, sulla sinistra, il mirino estraibile, al centro il flash estraibile con ai suoi lati i fori dei due microfoni per l’audio stereo. Poi il pulsante di accensione e, verso la parte anteriore quello di scatto circondato dal comando dello zoom motorizzato, che serve anche per ingrandire o ridurre le immagini durante la loro visualizzazione. All’estrema destra la manopola per l’impostazione delle modalità di funzionamento: Auto (impostazione totalmente automatica), P (program), A (priorità dei diaframmi), S (priorità dei tempi),  M (manuale), MR (richiama le impostazioni utente precedentemente registrate in memoria), Filmato (consente di cambiare le impostazioni di ripresa, Panorama (riprese panoramiche in orizzontale o verticale), Scene che consente di selezionare una modalità scena fra Ritratti, Riduzione sfocatura in movimento, Sport, Animali, Cibi, Macro, Paesaggi, Tramonto, Notturno, Crepuscolo, Ritratto notturno, Fuochi artificiali e Alta sensibilità. Attorno all’obiettivo si vede la ghiera ruotante assegnabile a varie funzioni, compensazione esposizione, sensibilità Iso, bilanciamento del bianco, zoom, tempi, diaframmi ed altro.

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Nella parte posteriore, dominata dal grande schermo da 3″ basculabile, tutti i comandi sono concentrati sulla desta. In alto c’è il pulsante rosso per la ripresa video. Poi più in basso il pulsante Fn che richiama in piccolo menu visualizzato alla base dello schermo. Questo si può scorrere con il pad o la ghiera e consente di regolare la sovra e sottoesposizione, l’area di messa a fuoco, il bilanciamento del bianco, la funzione DRO (Dynamic Range Optimization) e HDR e gli effetti immagine, abilitati solo quando si salva in jpeg. Alla sua destra il pulsante per il richiamo dei menu. Sotto c’è il pad a quattro vie costituito in realtà da una ghiera ruotante che serve per impostare le funzioni selezionate o, a secondo della modalità di funzionamento impostata il Program Shift, i tempi e i diaframmi. Il pad comanda, iniziando dall’alto e in senso orario: le informazioni visualizzabili sullo schermo, compresa la livella orizzontale, le modalità flash, la compensazione dell’esposizione e le modalità di scatto (singolo, raffica) e autoscatto. Sotto c’è il pulsante per la revisione delle foto e all’estrema destra un pulsante per richiamare una guida rapida delle impostazioni della fotocamera.

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Sul lato destro ci sono una presa mini USB protetta da uno sportellino che serve anche per la ricarica della batteria che avviene senza rimuoverla dalla macchina. Questa soluzione può essere comoda per evitare di prendere la macchina dimenticandosi che la batteria non è inserita perchè in ricarica (mi è capitato con altre fotocamere), ma limita l’uso della macchina se si hanno più batterie e se ne vuole caricare una mentre si usa la mchhina con un’altra. Sotto una presa mini HDMI protetta sempre da uno sportellino. Più avanti l’occhiello per il laccio da polso.

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Sul lato sinistro un altro occhiello se si vuole inserire il laccio a sinistra. e il comando a scorrimento per l’estrazione del mirino e l’accensione della fotocamera.

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Nella parte inferiore troviamo l’inesto per il treppiedi, purtroppo non in asse con l’obiettivo e uno sportello che protegge l’alloggiamento della batteria ricaricabile agli ioni di litio e della scheda SD.

In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:

– batteria ricaricabile NP-BX1
– caricabatteria AC-UD10 con cavo USB/mini USB
– un cavo USB
– un laccio da polso
– un manuale sintetico, quello completo è scaricabile dal sito di Sony Italia
– il software in dotazione “Play Memories Home” (un browser per importare e visualizzare le foto) è installabile collegando la fotocamera al computer. Capture One ) for Sony, per convertire le foto raw, deve essere scaricato dal sito Captur One.

Come accessori sono disponibili sul sito Sony Italia:
– varie borse per il trasporto
– varie cinghie tracolla
– pellicola protettiva per lo schermo
– treppiedi e staffe di supporto
– cavi vari

Principali menu e schermate

Uso in pratica

La RX100 IV, come già illustrato, è una macchina ultracompatta. La sua forma arrotondata consente di infilarla in qualunque tasca e la leggera sporgenza dell’obiettivo e della ghiera coassiale non da fastidio. Per questo motivo si porta volentieri sempre con se, indipendentemente dal fatto che si pensi di fotografare o meno. Averla è una sicurezza e può darsi che capiti qualche occasione buona.

Osservandola da vicino si nota l’eccellente costruzione e finitura. La macchina, pur essendo leggera, ha un aspetto solido e di qualità. La sua forma e dimensioni ricordano moltissimo quelle della compatta di maggiore successo degli anni 80, la Olympux XA. La Olympus è anche più sottile, nonostante sia “fullframe” (pellicola) ed abbia il mirino ottico, ma non ha lo zoom ed il flash.

I comandi tutti concentrati sulla destra consentirebbero di usarla impugnandola con una sola mano, ma per una migliore stabilità ed un’inquadratura più precisa è bene tenerla con entrambe le mani.

Il mirino estraibile è un capolavoro di miniaturizzazione.

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Può essere estratto con il pulsante sul fianco sinistro che contemporaneamente accande la fotocamera. Poi per la visine è necessario tirare indietro l’oculare. Se si vuole poi spegnere la macchina e riaccenderla senza ripetere quest’operazione è possibile farlo con il pulsante di accensione/spegnimento lasciando il mirino estratto. Il mirino ha un’ottima risoluzione, 2,359 Mpx, ma non è molto grande ed ha un ingrandimento reale di 0,59x simile a quello di una reflex base. In una fotocamera così piccola però è un pregio notevole e consente di inquadrare anche in pieno sole senza alcun problema.

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Lo schermo da 3″ con 1.229.000 pixel, ribaltabile verso l’alto e verso il basso, è molto nitido ed ha una buona resa dei colori, ma come tutti gli schermi non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce. Nello schermo o nel mirino possono essere visualizzate tutte le impostazioni della fotocamera, con quattro modalità predefinite. La prima, molto semplice, prevede uno schermo completamente pulito e sotto lw indicazioni di tempi, diaframmi, compensazione dell’esposizione e sensibilità Iso. La seconda aggiunge solo una livella sull’asse longitudinale. La terza  sovrappone sullo schermo alcune informazioni come la modalità di funzionamento, il formato e le dimensioni delle foto, la carica della batteria, più altre già presenti. La quarta sovrappone tutte le informazioni sulle impostazioni della fotocamera, concentrate prevalentemente sul lato sinistro, ma è troppo piena e disturba l’inquadratura. La prima modalità è sicuramente la migliore.

I comandi sono pochi, ma organizzati in modo tale che non è quasi mai necessario entrare nei menu. Infatti con il pulsante Fn, i comandi del pad e la ghiera attorno all’obiettivo è possibile controllare quasi ogni dettagio delle impostazioni. La ghiere posteriore di scorrimento poi consente una regolazione facilissima dei parametri selezionati col pulsante del pad o Fn. A questo pulsante si possono assegnare varie funzioni, io ho scelto quella dell’area di messa a fuoco, mentre alla ghiera attorno all’obiettivo ho assegnato la scelta degli Iso. In questa configurazione solo il bilanciamento del bianco non è accessibile direttamente, ma questo di solito si usa poco, e quello automatico funziona abbastanza bene.

La messa a fuoco è a rilevamento di contrasto. L’area di messa a fuoco può essere scelta automaticamente (Multipla), oppure si può scegliere quella centrale o infine posizionata a piacere (Spot flessibile) adatta anche quando si usa la fotocamera su treppiedi. Può funzionare con varie modalità: messa a fuoco singola, continua, a inseguimento (TRACKING) che aggancia un soggetto in movimento e lo segue, attivabile premendo il pulsante centrale del pad. Infine c’è la messa a fuoco manuale con la possibilità di ingrandimento dell’area di messa a fuoco. In modalità Macro la RX100 IV può arrivare a mettere a fuoco fino a 3-4 centimetri dalla lente frontale.
La RX100 IV dispone anche della funzione di rilevamento dei volti con anche la possibilità di memorizzarne alcuni e del rilevamento del sorriso. Per i ritratti c’è anche una funzione “pelle morbida”.
L’autofocus si è dimostrato preciso e quasi mai ho riscontrato foto fuori fuoco. La sua velocità è sufficiente per soggetti statici ed in movimento non troppo veloce. Anche la sensibilità è buona, specialmente alla focale grandangolare alla quale l’obiettivo è più luminoso che a quella tele. Durante le riprese video si è comportato abbastanza bene, perdendo qualche volta il fuoco di veicoli in movimento, ma recuperandolo abbastanza rapidamente.

L’esposizione può essere totalmente automatica in Auto. In questo caso la fotocamera esegue tutto automaticamente compresa la selezione della scena. Le scene disponibili sono numerose e coprono tutte le esigenze.
In alternativa si può usare il programma P, eventualmente impostando la sensibilità Iso se non è su Auto, variare la coppia tempo/diaframma con la ghiera di comando e la compensazione dell’esposizione con l’apposito pulsante; nelle priorità ai tempi o diaframmi, regolandoli con la ghiera di comando, o l’esposizione manuale nella quale si regolano i tempi e i diaframmi con la ghiera alternandoli premendo il pad in basso e facendo riferimento ad una indicazione di sovra o sottoesposizione sotto lo schermo. La sovra o sottoesposizione in tutte le modalità è indicata da una scala graduata a 1/3 di EV fino a +/- 3 EV.  In modalità Iso Auto la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo e, coadiuvata dallo stabilizzatore consente di evitare foto mosse (per soggetti statici!). La lettura esposimetrica può essere valutativa, con prevalenza al centro o spot.
Oltre a queste modalità di esposizione c’è anche la possibilità di riprese panoramiche in orizzontale o verticale. E’ possibile memorizzare tre diversi profili utente per diverse situazioni di scatto richiamabili ruotando la manopola delle modalità in posizione MR e poi selezionando con la ghiera di regolazione una delle tre impostazioni.
L’esposizione si è dimostrata sempre corretta di giorno con buona luce. Solo in qualche caso, in presenza di forti contrasti e controluce ho dovuto apportare qualche correzione, il cui effetto viene visualizzato sullo schermo. Di notte è opportuno sottoesporre di circa uno stop.

E’ disponibile anche una funzione DRO per ottimizzare la gamma dinamica, e la funzione HDR automatica che scatta tre foto in sequenza ravvicinata con diverse esposizioni e poi le fonde per registrare l’intera gamma dinamica, utile in situazioni di forte contrasto.

Sono disponibili inoltre numerosi effetti immagine, utilizzabili solo salvando le foto in jpeg, ognuno con diverse varianti: illustrazione, acquarello, miniature, monocromatico, dipinto HDR, lievemente sfocato, alto contrasto, colore parziale, high key, foto d’epoca, posterizzazione, colore pop e fotocamera giocattolo.

Il bilanciamento del bianco può essere automatico e da quasi sempre buoni risultati, oppure su 9 diversi valori prefissati. E’ possibile anche effettuare e memorizzare una taratura personalizzata oppure regolare la temperatura di colore in gradi Kelvin.

C’è anche la possibilità di impostare una serie di stili standard, paesaggio, ritratto, vivido, ecc., ciascuno personalizzabile per nitidezza, saturazione colore e contrasto.

La sensibilità Iso può essere regolata automaticamente o manualmente, a passi di 1/3 EV, da 100 a 12800 Iso. La regolazione automatica, come detto, tiene conto della focale dell’obiettivo impostata sullo zoom.

Lo stabilizzatore è ottico. La sua efficacia  è buona, consentendo di scattare foto ben nitide anche con tempi di scatto lunghi (vedere la pagina delle prestazioni). La macchina è comunque molto stabile grazie anche alla dolcezza del pulsante di scatto.

Le foto possono essere salvate in formato 3:2, 4:3, 16:9 e 1:1 e in varie dimensioni, L a 20 Mpx, M a 10 Mpx, S a 5 Mpx e possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Standard, in raw (ARW) e in raw più jpeg.

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Il flash incorporato può scattare automaticamente nelle modalità Auto intelligente o superiore e nelle scene ritratto e macro, o essere impostato per l’uso forzato. Si apre con l’apposito pulsante sulla calotta. Dispone di sincronizzazione lenta per riprendere anche lo sfondo. La sua potenza è abbastanza buona e adatta ad illuminare anche un ambiente medio.

La RX100 IV dispone di ripresa a raffica  fino a 15 fg/s con esposizione e messa a fuoco bloccate al primo scattoe senza live view, e a 6 fg/s con esposizione e messa a fuoco scatto per scatto e live view. Oltre a questo dispone di una funzione di raffica ad altissima velocità HFR, da 250 a 1000 fg/s  per un tempo massimo di 2 secondi, molto utile per riprendere soggetti che si muovono ad altissima velocità.

La ripresa video consente di riprendere video 4K a 3840×2160 pixel in modalità Mpeg4 e formato MP4 a 30/25 fg/s. E’ disponibile anche una ripresa Full HD a 1920×1080 pixel pixel, HD a 1280×720 pixel o VGA a 640×480 pixel a 60/50/30/25 fg/s. Durante la ripresa la messa a fuoco e l’esposizione sono regolate automaticamente, ma impostando la manopola dei modi di funzionamento su Filmato è possibile regolare tempi, diaframmi e sensibilità.

La RX100 IV si è dimostrata un’ottima macchina. L’ho portata con me quasi sempre durante il periodo di prova e mi è stata utilissima in tante occasioni. E’ piacevolissima ad usarsi e incentiva a scattare foto. L’accensione non è rapidissima in quanto lo zoom deve essere estratto, così pure lo spegnimento se si deve attendere il completamento della scrittura del buffer di memoria.
La qualità d’immagine è ottima (per un esame dettagliato si veda la pagina dedicata alle prestazioni) e in interni si può scattare senza problemi in luce ambiente sfruttando il buon grandangolo 24 mm equivalente e la sua grande luminosità che non richiede di aumentare molto la sensibilità in poca luce. In esterni si può usare senza problemi anche il tele, un po’ meno luminoso. La gamma focale dello zoom è adatta alla maggior parte degli usi a cui questa fotocamera è destinata, anche se qualche mm di focale in più, come in alcune concorrenti, sarebbe utile. Il grandangolo va bene per interni, come detto, per paesaggi, monumenti, gruppi. Il tele è adatto a riprendere dettagli non troppo distanti oppure ottimi ritratti. Con la funzione macro si possono riprendere oggetti piccoli avvicinandosi fino a pochi centimetri.

Per tutte le foto di prova ho usato il formato 3:2 nativo del sensore.
Le foto sono suddivise in foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 12800 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivo, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con il programma fornito da Sony Capture One.

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Prestazioni
Galleria
Conclusioni
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