La A7R è stata, insieme all’A7, la prima mirrorless fullframe ed ha stupito subito per le sue dimensioni analoghe a quelle delle mirrorless APS e Micro 4/3 dotate di mirino. Sony ha fatto un lavoro di ingegnerizzazione notevole per ridurre le dimensioni di queste fotocamere che fino ad adesso sembrava che volessero dimostrarsi importanti e migliori delle altre anche per un impatto fisico, peso e dimensioni, oltre che tecnico.
In realtà a pensarci bene Sony non ha fatto nulla di straordinario, ma è ritornata alle origini. Infatti ai tempi della pellicola (sembra passato tanto tempo, ma sono poco più di 10 anni!) esistevano delle reflex, ovviamente fullframe, piccole e leggere accanto a mostri sacri pesanti ed ingombranti come le professionali di Canon e Nikon di allora. Si trattava delle Olympus OM, piccole e leggere anche per gli obiettivi, dal design curatissimo e qualitativamente e prestazioni al livello delle migliori professionali.
Guardando a confronto la A7R con lo zoom 24-70 mm f/3,5-5,6 a confronto con la Olympus OM2 elettronica con lo zoom 28-48 mm f/4,0 si vede che Sony non ha fatto poi nulla di eccezionale in quanto la A7R è ancora di qualche mm più grande.
Sony ha comunque il merito di avere riportato indietro i parametri di valutazione delle fotocamere fullframe dimostrando che questo sensore non ha bisogno di corpi di dimensioni esagerate per ottenere fotocamere di elevata qualità.
In realtà la A7 è una famiglia di fotocamere in espansione composta attualmente da sei modelli ognuno con una specializzazione. La A7 è il modello di ingresso meno costoso, al livello ormai di una reflex o una mirrorless APS di fascia alta ed ha il migliore autofocus, a rilevamento di fase, qundi è indicata anche per le riprese di soggetti in movimento, pur non raggiungendo in questo campo le prestazioni delle A6000 e SLT A7R7 II APS. La nuova A7R II aggiunge a questo la stabilizzazione integrata a “5 assi” che consente di stabilizzare anche gli obiettivi a focale fissa luminosi con un notevole vantaggio nelle riprese in poca luce, ma costa sensibilmente di più. La A7RR con i suoi 36 Mpx e autofocus più lento è più adatta invece a riprese di paesaggio, architettura, studio, ritratti. La nuova A7R II ha adottato un nuovo sensore retroilluminato (per la prima volta su una fullframe) BSI-CMOS da 42 Mpx, la stabilizzazione sul sensore a “5 assi”, ha ovviato alla lentezza dell’autofocus dell’A7R con un nuovo AF ibrido con ben 399 punti a rilevamento di fase ed ha aggiunto la possibilità di riprendere video 4K. Sembra la fotocamera adatta per tutti i generi fotografici. La A7S ha una risoluzione ridotta, 12 Mpx, ma una sensibilità elevatissima, 409600 Iso, anche se questo non vuol dire che il suo rapporto segnale/rumore sia migliore delle altre; è adatta però per realizzare riprese video di alta qualità anche in pochissima luce grazie anche alla possibilità di registrare video 4K su un dispositivo esterno. Infine la A7S II ha aggiuntol’autofocus a rilevamento di fase con 169 punti AF, la stabilizzazione a “5 assi” e la possibilità di registrare video 4K sulla scheda interna.
La validità di questa serie di fotocamere però va misurata anche in funzione degli obiettivi disponibili. Fino a pochi giorni fa erano veramente pochi, ma con gli ultimi annunci e con la disponibilità degli Zeiss Batis e Loxia, specifici per queste fotocamere, si comincia ad avere un corredo abbastanza ampio e versatile. L’unico limite è per adesso nella disponibilità di teleobiettivi: ce n’è uno solo e per il resto si deve ricorrere ai Sony Alpha usando i costosi anelli adattatori.
La qualità d’immagine è eccellente. La nitidezza e la risoluzione sono elevatissime, il rapporto segnale/rumore ottimo, anche se leggermente inferiore alle migliori fullframe, e si possono usare i 6400 Iso senza problemi e arrivare anche a 12800 Iso in particolare se si scatta in raw convertendo con Sony IDC ottimizzando la riduzione di rumore al prezzo di una minima perdita di nitidezza. Oltre è opportuno andare solo in caso di necessità. La gamma dinamica eccellente al livello delle migliori fullframe.
Le foto in jpeg provenienti direttamente dalla macchina sono già ottime, ma si può ottenere qualcosa di meglio usando il raw e convertendo le foto con IDC per nitidezza, rumore e resa dei colori. Nel caso di Sony i risultati migliori li ho ottenuti con IDC piuttosto che con Lightroom.
La messa a fuoco è l’unico punto debole dell’A7R. Il sistema a rilevamento di contrasto funziona bene per i soggetti statici anche in luce scarsa, ma non riesce a mettere a fuoco con la necessaria rapidità i soggetti in movimento. Dispone però, come le altre A7, della funzione di riconoscimento dei volti, quella per la messa a fuoco degli occhi del soggetto nelle foto di ritratto e il blocco della messa a fuoco su un soggetto in movimento che dovrebbe essere seguito nei suoi spostamenti.
Gli obiettivi provato, lo Zeiss 24-70 mm e il Sony G 70-200 si sono dimostrati eccellent, specialmente lo Zeiss, con una risoluzione molto elevata (grazie anche al sensore da 36 Mpx), ed un microcontrasto elevato grazie anche al fatto di lavorare su un sensore fullframe. In alternativa si potrebbe aggiungere allo zoom provato, o al suo posto un obiettivo a focale fissa luminoso come il Sony 28 mm f/2,0, lo Zeiss 55 mm f/1,8 o gli Zeiss Batis 25 mm f/2,0 o 85 mm f/1,8.
Riassumendo:
Costruzione e finitura
Ottime: la fotocamera è costruita in lega di magnesio, ben assemblata e finita e da un’impressione di solidità.
Ergonomia e comandi
Ottima: I comandi sono comodi ed ottimamente disposti con tre ghiere di regolazione. Ci sono diversi pulsanti personalizzabili per le funzioni più usate. Semplici e chiari i menu.
Mirino
Eccellente: ha un’ottima risoluzione, non presenta scie o sensibili perdite di nitidezza se si sposta velocemente l’inquadratura e nemmeno rumore nelle inquadrature in poca luce.
Schermo
Molto buono: lo schemo è chiaro, nitido e brillante. Molto comoda la possibilità di ribaltarlo in alto e in basso.
Autofocus
Discreto: è preciso con una velocità adeguata per i soggetti statici per i quali non ha mai prodotto foto sfocate. Per i soggetti in movimento è invece troppo lento e non sempre riesce a metterli a fuoco, ancora meno a seguirli in una raffica anche a bassa velocità. La sua sensibilità però gli consente di mettere a fuoco anche in pochissima luce. Efficiente la funzione di riconoscimento dei volti con anche l’opzione sorriso. Efficace anche la messa a fuoco sugli occhi del soggetto. L’area di messa a fuoco può essere scelta automaticamente o manualmente. Durante le riprese video ha mostrato poche incertezze con perdite di fuoco recuperate abbastanza prontamente.
Esposizione
Molto buona: sempre corretta anche in condizioni difficili. Solo in casi estremi ho dovuto apportare qualche correzione. Nelle foto notturne o in locali bui richiede una correzione di -1 stop.
Bilanciamento del bianco
Molto buono: in automatismo si è dimostrato sempre corretto, anche con le luci ad incandescenza con le quali produce foto solo leggermente calde, come quasi tutte le fotocamere. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci, della possibilità di taratura personalizzata e in gradi Kelvin e di scatto in bracketing.
Qualità d’immagine
Eccellente: sia per risolvenza, definizione e resa dei colori, sia per il contenimento del rumore alle alte sensibilità, più in raw con Sony IDC che in jpeg, migliore di quello della A7, e per la gamma dinamica.
Raffica
Discreta: raggiunge una velocità di 4 fg/s in jpeg con messa a fuoco al primo scatto ed esposizione per ciascuna foto. Alla velocità più bassa, 2 fg/s mette a fuoco scatto per scatto, ma non sempre riesce a seguire un soggetto in movimento.
Video
Ottimo: Per la ripresa si dispone delle impostazioni automatiche, manuali e a priorità. La messa a fuoco automatica dimostra solo qualche incertezza. In alternativa si può usare quella manuale. Per il video professionale poi la velocità dell’autofocus è poco importante in quanto si preferisce la messa a fuoco manuale. E’ disponibile per questo uno zoom FE 28-135 PZ.
Obiettivi
Eccellenti: gli obiettivi provati sono di qualità eccellente. Il corredo di obiettivi disponibile pur in ampliamento non è ancora al livello delle migliori reflex. Si sente in particolare la mancanza di tele oltre i 200 mm per i quali si deve ricorrere agli obiettivi con innesto Sony A e agli appositi anelli adattatori piuttosto cari.
In conclusione la A7R si è dimostrata un’eccellente fotocamera, con però una caratterizzazione ben precisa: è adatta a paesaggi, monumenti e realtà urbana, ritratti, foto di architettura, foto in studio, still life, macro e anche foto di strada. Non va bene però per foto dinamiche, sportive e di soggetti in movimento, a causa dell’autofocus lento e della raffica limitata. A questo pone però rimedio la A7R II.
La dotazione del corredo di obiettivi, pur non essendo amplissima, comincia ad essere interessante e a comprendere obiettivi di altri produttori.
E’ un’ottima scelta per chi vuole una fotocamera fullframe per foto di elevata qualità, ma senza dovere affrontare le dimensioni ed i pesi che di solito queste comportano. Rispetto ad una mirrorless APS o Micro 4/3 ha una qualità d’immagine molto migliore specialmente per l’elevata risoluzione e nitidezza dovuta anche alla resa migliore degli obiettivi che sul formato fullframe lavorano a frequanze spaziali inferiori, ma per sfruttarla al meglio è opportuno dotarla di obiettivi di qualità.
Il prezzo è conveniente per la qualità e le caratteristiche della fotocamera.
Pregi
– costruzione e finitura di ottimo livello
– dimensioni e peso molto contenuti per una fullframe
– mirino eccellente
– schermo orientabile
– eccellente qualità d’immagine
– ottima gamma dinamica
– ottimo rapporto segnale/rumore
– obiettivi provati di eccellente qualità
– stabilitzzazione degli obiettivi efficace
– comandi comodi e completi
– funzioni video complete e professionali
– possibilità di montare obiettivi Sony Alpha mantenendo l’autofocus e gli automatismi
– disponibilità di effetti creativi e stili personali
Difetti
– autofocus lento
– raffica lenta e con limiti per la messa a fuoco
– mancanza della stabilizzazione integrata (ovviato nell’A7R II)
– mancanza di un flash integrato
– corredo obiettivi ancora un po’ ridotto
– anello adattatore per obiettivi Alpha molto costoso
– non viene fornito un caricabatterie separato
– manuale d’istruzioni troppo sintetico, è necessario scaricare online la guida completa
Alternative
Sono solo reflex fullframe e tutte più costose
Canon EOS 5D III
E’ la reflex fullframe professionale della Canon, escludendo la 1DX. Il sensore ha 22 Mpx. L’autofocus reflex a rilevamento di fase con 61 punti AF è veloce e preciso anche per seguire un soggetto in movimento. Ha un ottimo mirino molto luminoso con ingrandimento 0,71x. Lo schermo è fisso. La sensibilità Iso massima arriva a 102400. L’innesto obiettivi Canon EF garantisce la scelta fra oltre 80 obiettivi Canon, dal grandangolo 11-24 mm al tele da 800 mm; in più sono disponibili decine di obiettivi di altri produttori. Le sue dimensioni e peso sono grandi in confronto all’A7R. La qualità d’immagine ottima in particolare alle alte sensibilità.
Costa 2.700 € solo corpo.
Canon EOS 5Ds/5DsR
Sono le due reflex con la più alta risoluzione disponibile. Il loro sensore ha 51 Mpx e nella 5DsR è privo del filtro antialias. Il corpo è simile a quello della 5D III. L’Autofocus come nella 5D III ha 61 punti AF ed è veloce e preciso anche per seguire un soggetto in movimento. Hanno un ottimo mirino molto luminoso con ingrandimento 0,71x. Lo schermo è fisso. La sensibilità massima è però limitata a 12800 Iso. L’innesto obiettivi Canon EF garantisce la scelta fra oltre 80 obiettivi Canon, dal grandangolo 11-24 mm al tele da 800 mm; in più sono disponibili decine di obiettivi di altri produttori. Le loro dimensioni e peso sono grandi in confronto all’A7R. La qualità d’immagine eccellente.
Costano 3.400 € e 3.500 € solo corpo.
Nikon D750
E’ il modello intermedio delle reflex fullframe Nikon. Il suo sensore ha 24 Mpx. L’autofocus ha 51 punti AF ed è rapido e veloce ed in grado di inseguire bene un soggetto in movimento. Ha un buon mirino con copertura del 100 % e ingrandimento 0,7x e uno schermo orientabile. La sensibilità massima arriva a 51200 Iso. L’innesto obiettivi Nikon F e il motore AF incorporato garantiscono la possibilità di montarvi oltre 80 obiettivi Nikon, compresi i più vecchi AF-D privi di motore. Inoltre sono disponibili decine di obiettivi di altri produttori. Le sue dimensioni e peso sono medi ma elevati in rapporto all’A7R. La qualità d’immagine ottima in particolare alle alte sensibilità.
Costa 2.450 € con lo zoom 24-85 VR, 2.650 con il 24-120 VR e 2.000 € solo corpo.
Nikon D810
E’ il modello professionale delle reflex fullframe Nikon, escludendo la D4s. Il suo sensore ha 36 Mpx ed è privo di filtro antialias. L’autofocus ha 51 punti AF ed è rapido e veloce ed in grado di inseguire bene un soggetto in movimento. Ha un buon mirino con copertura del 100 % e ingrandimento 0,7x e uno schermo orientabile. La sensibilità massima arriva a 51200 Iso. L’innesto obiettivi Nikon F e il motore AF incorporato garantiscono la possibilità di montarvi oltre 80 obiettivi Nikon, compresi i più vecchi AF-D privi di motore. Inoltre sono disponibili decine di obiettivi di altri produttori. Le sue dimensioni e peso sono elevati in rapporto all’A7R. La qualità d’immagine eccellente in particolare alle alte sensibilità e con una risoluzione paragonabile all’A7R.
Costa 3.000 € solo corpo.
Si può poi considerare un’alternativa la A7R II anche se costa più del doppio dell’A7R.
Sony A7R II
Ha un sensore retroilluminato BSI-CMOS da 42 Mpx. L’autofocus ibrido ha 399 punti AF a rilevamento di fase. Il mirino elettronico con 2.359.000 punti ha un ingrandimento di 0,78x, lo schermo è orientabile. La sensibilità massima arriva a 102400 Iso. Ha la stabilizzazione integrata a “5 assi” sul sensore. Riprende video 4K. L’innesto obiettivi e il Sony FE come per le altre A7
Costa 3.400 € solo corpo.
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Descrizione & uso
Prestazioni
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