Pentax K-01: uso in pratica

Per valutare completamente una fotocamera non bastano le misure di laboratorio o le foto di test, ma si deve usarla praticamente sul campo. In questo modo si può valutare la sua funzionalità, facilità d’uso e non ultimo il divertimento che da usarla.
Anche questa volta non mi sono limitato alle foto di test, ma ho usato la K-01 in molte occasioni, anche in quelle in cui avrei usato la mia reflex. Sono andato in giro per Roma come turista, ho fatto foto notturne a Roma, in occasioni sociali con amici, in giro in bici per la pianura Pontina, e in varie gite.
La K-01 mi è arrivata dotata dell’obiettivo Pentax 40 mm f/2,8 fornito come dotazione standard. Questo obiettivo ha uno spessore estremamente ridotto, meno di 1 cm, e pesa pochissimo. La macchina con esso assume un ingombro in profondità non superiore a qualsiasi altra mirrorless, anche se in questo caso è dovuto al 90 % allo spessore del corpo. La focale 40 mm però su un sensore APS è un po’ lunga (corrisponde ad un 60 mm su fullframe), quindi non consente riprese grandangolari. Anche la sua luminosità, pur essendo buona, non è molto adatta a riprese notturne. Ho approfittato quindi della compatibilità offerta dalla macchina con tutti gli obiettivi con innesto Pentax K per provarla insieme ad alcuni obiettivi Pentax in mio possesso. In particolare ho usato un eccellente Pentax FA 35 mm F/2,0 autofocus (equivalente ad un 52 mm) per le riprese in poca luce e uno zoom Tamron 28-200/3,8-5,6 (equivalente ad un 42-300 mm) per riprese in esterni di giorno. Ho anche provato un Pentax M 50 mm f/1,7 con messa a fuoco manuale, ma poi ho rinunciato ad usarlo per la difficoltà di messa a fuoco sullo schermo.
Per il trasporto della macchina con l’obiettivo in dotazione basta una piccola borsetta o può anche essere infilata in una tasca capiente, mentre se si aggiungono altri obiettivi ovviamente ci vuole una borsa fotografica.
La K-01 è una macchina molto particolare. Con montato un obiettivo più consistente del suo 40 mm sembra di avere in mano una reflex, però il mirino non c’è! La leva di accensione è di rapido utilizzo se si trasporta la fotocamera con la mano destra sull’impugnatura e l’accensione molto rapida, non essensoci parti in movimento da spostare. Lo schermo, con luminosità regolabile, è discretamente visibile in esterni, ma purtroppo in certi casi, essendo lucido, produce dei riflessi che rendono difficoltosa l’inquadratura. Quando invece la luce non è molto intensa o in luce scarsa la visibilità e la nitidezza sono ottime e difficilmente si notano scie e riflessi indesiderati.
Il suo uso è facile. Può essere impostata in modo totalmente automatico, oppure si può usare a priorità o in manuale.
Quando dico “in modo totalmente automatico” intendo proprio che si può scattare senza preoccuparsi di nessuna regolazione, proprio come nelle compatte, nemmeno della sensibilità Iso, che di solito io regolo manualmente. Infatti se si sceglie l’impostazione automatica la macchina adegua la sensibilità in modo da non scendere sotto un tempo di sicurezza che garantisca foto nitide in funzione della focale dell’obiettivo, adeguandolo anche alla variazione della focale degli zoom: ottimo! Non me lo aspettavo in quanto la maggior parte delle reflex non lo fa, ma utilizza un tempo limite fisso senza variarlo in funzione della focale dell’obiettivo usato o di quella impostata sullo zoom. La K-01 lo fa senza problemi anche con il Tamron vecchio di 13 anni. Se invece si vuole regolare la sensibilità manualmente questa è facilmente accessibile con il pulsante alto del pad.
Nella modalità di funzionamento program poi è molto facile modificare la coppia tempo/diaframma agendo sulla ghiera di regolazione, facilmente raggiungibile con il pollice. Ugualmente con i funzionamenti a priorità dei tempi (Tv) o dei diaframmi (Av) questa ghiera regola il parametro scelto e l’altro viene impostato automaticamente. Per modificare l’esposizione, senza dover ricorrere a quella manuale, è sufficiente agire sul pulsante +/- e, sempre con la medesima ghiera, impostare la sovra o sottoesposizione necessaria. Se la luce esterna non è eccessiva si può anche controllare il risultato sullo schermo. Infine c’è l’esposizione manuale. In questo caso è possibile ottenere dalla mchhina una pre impostazione di base, premendo il pulsante verde, che poi può essere modificata apiacimento con la ghiera di regolazione e, se c’è, anche con l’apposita ghiera dei diaframmi sull’obiettivo.
Per la messa a fuoco si può scegliere fra quella completamente automatica, in cui la macchina sceglie le zone di messa a fuoco, di solito correttamente, oppure su una zona ristretta centrale,ma riposizionabile sullo schermo.
La messa a fuoconon è particolarmente veloce,  ma ovviamente varia in funzione dell’obiettivo utilizzato. Con il 40/2,8, molto leggero, è  rapida, con il 35/2,0 è ancora accettabile, mentre con lo zoom Tamron è abbastanza lenta. E’ comunque notevole il fatto che la K-01 riesca a mettere a fuoco con buona precisione anche con vecchi obiettivi non dotati di motore. Non ho avuto occasione di provarla con gli obiettivi Pentax SDM, ma penso che con questi la messa a fuoco possa essere sensibilmente più rapida. La messa a fuoco è efficace anche in poca luce e non si notano sensibili rallentamenti. La messa a fuoco è stata sempre precisa con i soggetti statici. Con i soggetti in movimento invece c’è qualche problema e la macchina non riesce facilmente a seguirli. Non è però certo pensata per le foto sportive, e si sente la differenza con le macchine con autofocus a rilevamento di fase.
Il ritardo di scatto non è percepibile, come nelle reflex, mentra fra uno scatto e l’altro, usando il raw più jpeg è di almeno un secondo.
La stabilizzazione è stata sempre efficace, consentendo di guadagnare due stop in media per i soggetti statici.
L’esposizione si è rivelata sempre corretta usando il sistema valutativo a zone, anche in situazioni difficili e in controluce. In caso di necessità è possibile ricorrere anche alla misurazione spot, ed è disponibile anche quella media a prevalenza centrale. E’ però difficile valutare la corretta esposizione sullo schermo prima dello scatto ed è preferibile verificare la foto dopo averla scattata sullo schermo cercando di tenerlo in una zona d’ombra.
Il flash piccolo ma discretamente potente, deve essere aperto manualmente. Può funzionare in automatismo, anche con la modalità per la riduzione degli occhi rossi,
Si può riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel, 24, 25 o 30 fg/s con codec H-264 e salvando in formato MOV. E’ possibile regolare a piacimento tutti i parametri, sensibilità, bilanciamento del bianco, tempi, diaframmi e usare tutte le modalità di esposizione, programmata, a priorità e manuale. E’ anche possibile scegliere la modalità di misurazione dell’esposizione. La messa a fuoco non è continua, ma è possibile effettuarla durante la ripresa premendo il pulsante AF/AE-L. L’audio è stereo ed è possibile regolarne il suo livello.

Nell’uso la K-01 si è dimostrata piuttosto piacevole. Si riesce a scattare rapidamente, senza preoccuparsi delle regolazioni, con buoni risultati. L’unico inconveniente è quando in pieno sole si creano dei riflessi sullo schermo per cui si vede il proprio viso riflesso invece dell’inquadratura. Scattando in giro per la città ho poi notato un vantaggio dovuto alla sua strana estetica e soprattutto colorazione gialla. La macchina ed il fotografo che la usa non vengono presi molto sul serio e si passa fcilmente inosservati in quanto non ha un apetto professionale. Si è presi per il solito turista inesperto che cerca di scattare qualche foto con una macchina giocattolo o poco più. E invece la K-01 è molto seria e permette di scattare foto di eccellente qualità. Quindi consente di mimetizzarsi molto bene, specialmente se usata con il suo obiettivo 40/2,8 e si rivela adattissima alla fotografia di strada.

Le foto di prova sono suddivise in due gruppi: foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 25.600 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare gli obiettivi, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia in DNG e convertite con Lightroom 4.1.

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