Sensore
La G7 è dotata di un sensore CMOS di formato Micro 4/3 (17,3×13 mm), un po’ più piccolo dei sensori APS adottati dalle reflex e da alcune mirrorless, con 16 Mpx.
La sua sensibilità varia da 100 a 25600 Iso a passi di 1/3 EV.
Per valutarne le caratteristiche e la qualità pubblico oltre alle foto di prova il grafico del rapporto segnale/rumore in funzione della sensibilità e quello della gamma dinamica massima registrabile in funzione sempre della sensibilità.
Rapporto segnale/rumore
In questo grafico è riportato l’andamento del rumore prodotto dal sensore in funzione della sensibilità Iso. Questo viene rilevato fotografando una superficie completamente bianca e convertendo le foto raw così ottenute in jpeg con la minima compressione possibile (100 %). In questo modo più è alto il rumore, che si presenta in forma di punti scuri e colorati invece di punti bianchi, meno è possibile comprimere la foto e quindi questa risulta di maggiori dimensioni. Ho effettuato la conversione con Lightroom e con Silkypix, il software fornito da Panasonic. Per avere una valutazione di come si pone la G7 rispetto ad una reflex fullframe ho effettuato il confronto con la Canon 6D, ed ho riportato anche i risultati ottenuti dalla precedente GH3. Ho aggiunto anche come riferimento la curva rilevata per la Nikon D7000 con la conversione effettuata con Nikon Capture NX2. Anche in questo caso ho convertito le foto con Lightroom e con Canon DPP. Le foto sono state convertite in TIFF e poi trasformate in JPEG con lo stesso programma, Acdsee Pro, per applicare gli stessi algoritmi di compressione jpeg. Inoltre per un confronto omogeneo fra fotocamere con differenta numero di pixel è necessario standardizzare queste dimensioni ad un valore uniforme. Il valore scelto è 10 Mpx che consente di confrontare tutte le macchine disponibili attualmente e consente di effettuare una stampa di formato A4 senza ridimensionamento. Questo ridimensionamento è stato fatto durante la conversione raw/tiff.
Come si vede l’andamento della curva di rumore della G7 questa ha un rapporto segnale/rumore peggiore della Canon 6D a tutte le sensibilità, come è logico aspettarsi. I risultati migliori sono stati ottenuti con Lightroom piuttosto che con Silkypix anche se la differenza non è elevata, mentre per la Canon i risultati migliori sono quelli con DPP. La differenza, fra la G7 con Silkypix e la 6D con DPP è di circa 1,5 stop alla sensibilità di 200 Iso, per salire poi a 3 a quelle più alte. Usando Lightroom le differenze si riducono a 2 o poco più a quelle più alte. La differenza con la Nikon D7000 convertita con Capture NX-2 è inesistente fino a 400 Iso, mentre a 1600 Iso è di circa 1 stop e di 1,5 alla massima sensibilità. Le differenze sono quelle che ci si possono aspettare in relazione alle differnti dimensioni dei sensori.
Rispetto alla GH4 si nota un leggero peggioramento dai 400 Iso, quantificabile in 1/2-2/3 di stop che evidentemente segnala che il sensore, l’elaboratore d’immagine ed il firmware non sono gli stessi. Una buona prestazione nella media delle fotocamere Micro 4/3 e appena inferiore a quella di molte APS.
Gamma dinamica
La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione corretta, alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Canon 6D e della Nikon D7000 come riferimento. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.
La G7 ha una gamma dinamica variabile fra 9 e 2/3 EV a 100 Iso e 6 e 2/3 EV a 25600 Iso, inferiore a quella della 6D di 2/3-1 EV fino a 800 Iso e poi progressivamente fino a 2 EV a 25600 Iso. Una buona prestazione per il formato.
Le foto di test in interni e notturne sono scattate a tutte le sensibilità da 100 a 12.800 Iso e convertite con Lightroom.
Foto a pieno formato
Nelle foto di prova, raw convertite con Lightroom, il rumore si inizia a percepire a 1600 Iso in forma molto fine che non disturba molto, mentre la nitidezza rimane molto elevata. A 3200 Iso il rumore è un po’ più visibile, anche se non fastidioso, e la nitidezza è comunque elevata. Il rumore comincia ad essere eccessivo a 6400 Iso, sensibilità a cui si richiede una sua riduzione; la nitidezza è comunque ancora buona. Oltre le foto sono pervase dal rumore, specialmente quella a 25600 Iso e non sono utilizzabili.
Foto a pieno formato con riduzione di rumore
Con un’appropriata riduzione di rumore le foto a 3200 e 6400 Iso sono ottimamente recuperabili, con una minima perdita di nitidezza, quella a 12800 perde molta nitidezza e può essere appena accettabile per piccole stampe o web, mentre quella a 25600 non è recuperabile.
Foto in formato ridotto 10 Mpx
Nelle foto ridotte alla misura standard di 10 Mpx si può vedere che la foto a 6400 Iso migliora un po’, anche se è preferibile una ulteriore riduzione di rumore, mentre le altre a sensibilità superiori non sono accettabili.
Le foto jpeg prodotte dalla macchina (non pubblicate) sono ottime e senza rumore fino a 1600 Iso, quella a 3200 Iso è discreta, ma perde un po’ di nitidezza; ancora di più quella a 6400 Iso, oltre è meglio non guardare.
In conclusione una buona prestazione: con la G7 si può scattare fino a 3200 Iso senza problemi. Per le sensibilità più alte è invece preferibile usare il formato raw ed effettuare la conversione in jpeg applicando un’adeguata riduzione di rumore. In ogni caso la sensibilità di 12.800 Iso è difficilmente sfruttabile e quella di 25600 praticamente inutilizzabile.
Obiettivi
La G7 è dotata di innesto obiettivi Micro 4/3. queto vuol dire che può montare tutti gli obiettivi per Micro 4/3 disponibili, indipendentemente dal produttore, mantenendo tutti gli automatismi previsti. Ricordo che il fattore moltiplicativo degli obiettivi 4/3 e Micro 4/3 è 2, quindi per conoscere la focale equivalente in termini di formato 35 mm o fullframe basta raddoppiare la focale reale
Attualmente Panasonic fornisce un ampio corredo di obiettivi già sufficiente per tutte le esigenze. Sono 20 obiettivi di cui molti stabilizzati, dallo zoom grandangolare 7-14 mm al tele zoom 100-300 stabilizzato, comprendendo uno zoom ad ampia escursione 14-140 stabilizzato, due “pancake” 14 mm f/2,5 e 20 mm f/1,7, due zoom stabilizzati ad alta luminosità 12-35/2,8 e 35-100/2,8, i Leica ad alta luminosità Summilux 15 mm f/1,7, 25 mm f/1,4 e Nocticron 42,5 mm f/1,2 ed infine il Leica Macro 45/2,8. Fra i tele zoom il 45-150 e il 45-200, leggeri e compatti. Ci sono inoltre gli zoom della serie X, molto compatti e motorizzati, il 14-42 mm particolarmente consigliato per ridurre al minimo ingombro e peso ed il 45-175 mm.
Fra gli Olympus si segnalano i focale fissa ad alta luminosità 12 mm f/2,0, 17 mm f/1,8, 45 mm f(1,8 e 75 mm f/1,8.
Oltre a questi sono disponibili alcuni Sigma e Schneider e due eccezionali obiettivi ad alta luminosità e a fuoco manuale di Voigtlaender un 17,5 mm f/0,95 e un 25 mm f/0,95.
Inoltre il corredo disponibile aumenta prograssivamente nel tempo con nuove aggiunte da parte di tutti i produttori.
Sulle Micro 4/3 poi è possibile montare, con opportuni adattatori, praticamente tutti gli obiettivi disponibili per fotocamere reflex o a telemetro grazie al ridotto tiraggio della montatura, naturalmente con messa a fuoco manuale, ma con automatismo di esposizione a priorità dei diaframmi. Panasonic fornisce gli anelli per obiettivi Leica M ed R, ma ce ne sono molti altri disponibili da altri fornitori, compreso quello per Olympus OM.
Con la G7 ho avuto a disposizione lo zoom G Vario 14-420/3,5-5,6 stabilizzato con cui è anche venduta in kit, lo zoom grandangolare G Vario 7-14/4,0 e il Leica DG Macro_Elmarit 45/2,8.
Lumix G Vario 14-42 mm f/3,5-5,6
L’obiettivo è molto compatto, 56 mm di diametro e 49 di lunghezza per 110 g di peso. Mette a fuoco fino a 20 cm, alla focale minima, con un ingrandimento 0,17x.
Caratteristiche ottiche
Nel diagramma riporto il variare dell’apertura dell’obiettivo.
Diaframma equivalente
Il grafico riporta il diaframma equivalente dell’obiettivo, in funzione della sua lunghezza focale, in rapporto a quello che dovrebbe avere quello di un obiettivo per sensore fullframe per ottenere gli stessi risultati in termini di quantità di luce totale che raggiunge il sensore e di profondità di campo. Infatti mentre per l’esposizione un valore di diaframma su una compatta, una APS o una fullframe sono equivalenti e determinano la stessa esposizione, ai fini della quantità di luce totale che raggiunge il sensore e della profondità di campo sono molto diversi. Siccome il rumore che si produce sul sensore dipende dalla quantità totale di luce che lo raggiunge da un diagramma del diaframma equivalente si può valutare anche il rapporto segnale/rumore che ci si può aspettare dai sensori, a parità di tecnologia. Inoltre più questo valore è alto più è ampia la profondità di campo. Questo spiega perché con le compatte è sempre tutto a fuoco e con le fullframe no.
Il diaframma equivalente del 14-42/3,5-5,6 sulla G7 è superiore di 1 e 2/3 di stop a tutte le focali equivalente di 28 mm rispetto alla Fujifilm X-T10 con 18-55/2,8-4,0 e di 2 stop rispetto alla Sony A7 con 28-70/3,5-5,6.
Risoluzione
Riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore.
14 mm:
il centro è molto buono da tutta apertura fino a f/5,6, poi c’è e un calo progressivo fino a f/16, ma molto più marcato a f/22 dove è appena accettabile. I bordi sono inferiori al centro, solo discreti a tutta apertura con un andamento che migliora leggermente fino a f/8, buono, per poi calare fino a scarso a f/22.
25 mm:
il centro è molto buono da tutta apertura fino a f/5,6, poi c’è e un calo progressivo fino a f/16, ma molto più marcato a f/22 dove è appena accettabile. I bordi sono inferiori al centro, ma migliori che a 14 mm, buoni a tutta apertura con un andamento che migliora leggermente fino a f/8, per poi calare fino a appena accettabile a f/22.
42 mm:
Il centro è buono fino a f/11, abbastanza buono a f/16 e appena accettabile a f/22. I bordi sono molto vicini.
La distorsione è ridotta, +5 su scala Lightroom a barilotto alla focale di 14 mm a tutta apertura, e trascurabile chiudendo il diaframma ed alle focali maggiori. La vignettatura sempre a f/3,5 e 14 mm è di 1/2 stop. La G7 la compensa automaticamente in jpeg. In raw la compensazione dipende dal software usato
Un buon comportamento per uno zoom economico. E’ opportuno però non chiudere il diaframma oltre f/16.
G Vario 7-14/4,0
Questo supergrandangolo zoom è la focale più ridotta disponibile per il formato Micro 4/3 equivalendo ad un 14-28 mm per il formato fullframe. L’obiettivo è abbastanza grande con una enorme lente frontale convessa ed un paraluce a tulipano integrato. Misura 70 mm di diametro per 83 di lunghezza con un peso di 300 g. Mette a fuoco fino a 25 cm con un ingrandimento 0,08x.
Il suo diaframma equivalente è f/8,0
Risoluzione
Riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore.
7 mm:
la risoluzione è molto buona al centro a tutta apertura e fino a f/5,6, per poi calare leggermente a f/8,0 e 11,0 e pià sensibilmente oltre con f/22 appena sufficiente a f/22. I bordi sono non distanti dal centro, buoni fino a f/8,0, poi decadono a scarsi a f/16 e ancora peggio a f/22
14 mm:
il centro è molto buono da tutta apertura con un miglioramento da f/5,6 a f/8,0, cala poi leggermente, ma a f/16 è ancora buono. Appena accettabile a f/22. I bordi sono buoni fino a f/11, appena accettabili a f/16, ma scarsi a f/22.
Complessivamente una prestazione molto buona per un grandangolare così spinto, ma è opportuno non diaframmare questo obiettivo oltre f/16.
Leica DG Macro-Elmarit 45 mm f/2,8 Mega OIS
E’ l’unico obiettivo macro del corredo Panasonic. Ha dimensioni medie 63 mm di diametro e 63 di lunghezza, peso 225 g. Mette a fuoco fino a 15 cm con un ingrandimento 1x.
Oltre che come obiettivo macro è molto adatto come medio tele per ritratti.
Il diaframma equivalente è f/5,6.
Risoluzione
Riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore.
45 mm:
Il centro è buono a f/2,8, migliora chiudendo il diaframma ed è molto buono fino a f/8,0, po cala progressivamente fino a scarso a f/22. I bordi sono un po’ inferiori, ma buoni fino a f/11 e poi calano come il centro.
Anche questo obiettivo si dimostra molto buono, ma non va diaframmato oltre f/16
Allego anche le foto per le focali di 14, 25 e 42 mm per il 14-42, e 7 e 14 mm per il 7-14 mm a tutta apetura, a f/8,0 e a f/22 .
14-42
7-14
Come si può notare gli obiettivi hanno una buona nitidezza ai diaframmi più aperti fino a f/8,0 per poi decadere progressivamente, a causa della diffrazione, e infine drammaticamente a f/22 che è un diaframma che sconsiglio assolutamente di usare.
Stabilizzazione
La Panasonic non ha introdotto la stabilizzazione sul sensore, con l’eccezione delle GX7 e GX8, ma si affida a quella ottica negli obiettivi. Tutti gli zoom sono stabilizzati con la stabilizzazione Power OIS o Mega OIS, mentre tra i focale fissa solo il Leica DG Macro Elmarit 45 mm lo è.
Leica 45 mm
Con il Leica 45 mm Mega OIS ho ottenuto un guadagno con la stabilizzazione di 4 stop. Un ottimo risultato importante per un obiettivo destinato alla macro.
Raffica
Le possibilità di scatto a raffica della G7 sono descritte nella pagina “Descrizione & uso”.
Per le prove ho salvato le foto solamente in jpeg; così è possibile scattare 80 fotogrammi ad altissima velocità (SH), mentre alle altre velocità il limite è solo la capacità della scheda. E’ possibile salvarle anche in raw, ma la raffica sarà più breve, massimo 40 fotogrammi.
Per le prove ho usato una scheda Samsung HC I classe 10.
Con le jpeg sono riuscito ad ottenere la velocità di 40 fg/s per 3 secondi, ottenendo i 120 fotogrammi come da specifiche Panasonic. Alla velocità alta di 10 fg/s, senza live view, ma coon autofocus scatto per scatto impostato su AFC e otturatore meccanico, la G7 è arrivata a scattare al massimo 6-7 fg/s per almeno 5-6 secondi, scendendo poi verso i 6 presumibilmente fino a riempimento della scheda. Volendo mantenere la visione live view si raggiungono invece i 6 fg/s promessi, con una leggera diminuzione dopo alcuni secondi a 5 e anche in questo caso la ripresa può continuare fino a riempimento della scheda. La velocità bassa di 2 fg/s corrisponde al nominale.
Le foto scattate sono quasi sempre a fuoco, anche per soggetti in movimento veloce, con qualche sporadico caso di fuori fuoco, subito però recuperato nella foto successiva.
Con la ripresa a raffica 4K si ottengono video da 30 fg/ da cui è possibile estrarre, durante la visione direttamente in macchina, gli scatti di interesse.
In complesso un’ottima prestazione.
Video
Il punto forte della G7 è la ripresa video.
Come detto può riprendere video in formato MP4 4K QFHD a 30 o 25 fg/s. Inoltre riprende in Full HD a 1920×1080 pixel con codec H.264 e formato MP4 o AVCHD. In questo caso le velocità di registrazione possono essere 60p/50p, 60i/50i, 30p/25p e 24p.
La ripresa può essere effettuata in modo totalmente automatico oppure si possono usare tutte le modalità di esposizione disponibili, program, a priorità e manuale ed anche molte delle scene disponibili. Si può anche regolare il bilanciamento del bianco. La sensibilità Iso è impostata automaticamente. La messa a fuoco può essere automatica con le modalità disponibili AFS/AFF/AFC oppure manuale. In modalità automatica si può richiedere una nuova messa a fuoco premendo parzialmente il pulsante di scatto.
L’audio è registrato in stereo con volume regolabile. C’è una presa per microfono esterno stereo.
Durante la ripresa video possono anche essere scattate delle foto. Se si sceglie la priorità al video questo non sarà interrotto e le foto saranno jpeg, formato 16:9 e qualità S (2 Mpx). La registrazione video non sarà interrotta; si possono riprendere così fino a 40 foto. Se si scegle la priorità alle foto queste saranno del fomato specificato, ma la ripresa video e audio saranno interrotte e lo schemo si scurirà; si possono riprendere con questa modalità al massimo 10 foto. Dai filmati 4K a 3840×2160 è anche possibile estrarre fotogrammi da 8 Mpx da usare come foto singole.
Tutte le regolazioni per il video, compresa la messa a fuoco, possono essere fatte con lo schermo touch.
L’esposizione sempre corretta così come la messa a fuoco. L’audio, pur ripreso senza microfono esterno è risultato buono.
Chi cerca un’ottima fotocamera per foto e video dovrebbe pensare seriamente alla G7.
_________________________________________________________
Descrizione & uso
Galleria
Conclusioni
_________________________________________________________
<== Precedente Successiva ==>