Nikon D3200: uso in pratica

Per la prova ho avuto a disposizione una D3200 dotata dell’obiettivo 18-55/3,5-5,6 VR fornito normalmente in kit.

La D3200 è una reflex di classe economica. E’ però ben costruita e rifinita. Le dimensioni sono ridotte per una reflex e, se potrà apparire grande a chi è abituato alle compatte o alle mirrorless, sono compatte per una reflex e consentono un’ottima impugnabilità e un buon accesso ai comandi.
La costruzione come detto, con l’esterno in policarbonato, da una buona sensazione ed il rivestimento, in parte di materiale rugoso e morbido è piacevole al tatto. Il peso non è elvato.
Con l’obiettivo usato per la prova, AF-S 18-55 VR, l’insieme è leggero e facile da trasportare. Naturalmente ci vuole una borsa pronto o fotografica. Il 18-55 è adatto come zoom di uso universale e con la sua focale equivalente da 29 a 82 mm consente di riprendere paesaggi, gruppi, interni, monumenti e ritratti. Delle caratteristiche e qualità dell’obiettivo parlerò nell’apposita pagina.

I comandi sono distribuiti in parte a destra e in parte a sinistra e sembrano essere un po’ sparsi. Alcuni sono facilmente accessibili come il pulsante per la sovra e sottoesposizione, accanto a quello di scatto e l’unica ghiera di regolazione. Purtroppo i comandi diretti esterni sono pochi, manca quello importatissimo per l’impostazione della sensibilità Iso. Si può impostare a questo scopo il pulsante Fn sulla sinistra dell’obiettivo che però non è facilmente raggiungibile senza spostare la mano dall’impugnatura e che va tenuto premuto per effettuare la regolazione. La maggior parte delle regolazioni deve essere effettuata tramite il menu sulla destra del monitor che si richiama con il pulsante “i”. Si deve poi selezionare l’apposita voce, premere Ok e selezionare l’impostazione. Tutto ciò è piuttosto lungo, scomodo e noioso. Ho trovato di meglio su alcune bridge e da Nikon, abituato alla D7000, mi sarei aspettato di meglio. Comodo invece l’interruttore di accensione coassiale al pulsante di scatto. Anche per la selezione dei punti AF, se non si vuole quella automatica, si deve passare per il pulsante “i” e relativo menu per scegliere una modalità di messa a fuoco diversa da Area Auto e poi si potranno scegliere i punti AF col pad direzionale. Il controllo della compensazione di esposizione fortunatamente ha un pulsante dedicato, facilmente raggiungibile; si deve tenerlo premuto e la regolazione si effettua con la ghiera sull’impugnatura. Questa serve anche per il program shift e per la regolazione di tempi e diaframmi nelle relative priorità. In manuale la ghiera regola i tempi e premendo il pulsante di compensazione i diaframmi. Non è così immediato come avere due ghiere, ma questa soluzione di Nikon è abbastanza efficace e non fa rimpiangere troppo la mancanza della seconda ghiera. La regolazione di bilanciamento del bianco, autofocus, picture control, modalità di scatto, autofocus, autoscatto e tutto il resto devono essere fatte tramite il pulsante “i” ed il relativo menu. La più scomoda è la regolazione dell’autoscatto che ad ogni scatto deve essere reimpostato e mi ha fatto perdere moltissimo tempo per le mie prove: indegno di una compatta da 50 €!!! Tutto questo rallenta molto l’operatività della macchina. Almeno le regolazioni principali, tempi, diaframmi, Iso possono essere effettuate con l’occhio al mirino. L’usabilità della macchina è quindi piuttosto problematica per chi vuole di volta in volta intervenire personalmente sulle sue impostazioni e sembra pensata prevalentemente per chi proviene dalle compatte o è inesperto e vuole lasciare tutte le decisioni alla macchina. Non mi aspettavo una simile impostazione da Nikon. Il live view invece si aziona immediatamente con l’apposito pulsante e le riprese video si attivano facilmente con l’apposito pulsante vicino a quello di scatto.

Il mirino a pentaspecchio con copertura del 95 % e ingrandimento reale di 0,53x (0,80x con 50 mm) non è molto ampio e luminoso, ma sempre migliore di uno elettronico. I punti AF coprono una superficie adeguata e sono ben posizionati. Quelli attivi sono visualizzati in rosso al momento della messa a fuoco. Alla sua base sono visualizzate tutte le impostazioni della fotocamera, tempi, diaframmi, sensibilità, compensazione dell’esposizione, WB, modalità di scatto, impostazione flash, blocco AE/AF e conferma messa a fuoco, numero di foto ancora memorizzabili nella scheda, ecc. quindi si potrebbe scattare senza distogliere l’occhio dal mirino, se non per effettuare la maggior parte delle impostazioni.

Lo schermo da 3″ con 921.000 pixel ha una buona nitidezza, ma come tutti gli schermi non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce.

La D3200 non è dotata di stabilizzatore integrato, ma si affida a quello degli obiettivi. Il 18-55 provato è dotato di stabilizzatore molto efficace visto che anche con tempi relativamente lunghi non ho ottenuto foto mosse. Dalle mie prove ho rilevato che consente di guadagnare circa da 4 a 5 stop sul tempo di esposizione, come si può vedere dalle foto allegate.

DSC_0080-s
1/60 di secondo – Non stabilizzata
1/2 secondo - Stabilizzata
1/2 secondo – Stabilizzata

La messa a fuoco quando si scattano foto usando il mirino reflex è a rilevamento di fase con il sistema autofocus dedicato con 11 punti di cui quello centrale a croce. In live view o durante le riprese video la messa a fuoco è effettuata dal sensore con il sistema a rilevamento di contrasto. La velocità col sistema Af a 11 sensori e l’obiettivo 18-55 VR è buona e silenziosa. La messa a fuoco è quindi efficace anche per soggetti in movimento e l’unico limite è quello del ridotto numero di punti AF per il focus tracking. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto sul sensore è invece molto più lenta e questo comporta alcune perdite di fuoco durante le riprese video.
Quando la luce è scarsa la macchina attiva l’illuminatore ausiliario per la messa a fuoco, efficace fino alla distanza di alcuni metri.

L’esposizione può essere totalmente automatica in Auto. In questo caso la fotocamera esegue tutto automaticamente. Direttamente dalla ghiera delle modalità di scatto possono poi essere impostate diverse modalità scena: ritratto, paesaggio, bambini,sport, macro e ritratto notturno. In alternativa si possono usare il programma P con la possibilità di cambiare la coppia tempo/diaframma (program shift) con la ghiera di regolazione, le priorità ai tempi o diaframmi o l’esposizione manuale. In questo caso su un’apposita scala viene indicata la differenza fra l’esposizione impostata e quella misurata fino a +/- 3 EV. La sensibilità si può regolare , se non si usa in Auto, premendo il pulsante Fn, se lo si è impostato per questa funzione, altrimenti si deve usare il pulsante “i” e relativo menu. Se la si imposta su auto si può scegliere il valore massimo e la macchina la regolerà automaticamente, se si è in P o A per non fare scendere il tempo di scatto sotto il valore di sicurezza in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo, per consentire di evitare foto mosse (per soggetti statici!), coadiuvata dallo stabilizzatore, se presente sull’obiettivo, . La lettura esposimetrica può essere valutativa, parziale o spot.
L’esposizione si è dimostrata abbastanza corretta in situazioni normali sia di giorno che di notte, ma con una preferenza per le ombre, a scapito delle alte luci che in situazioni di forte contrasto vengono bruciate. In questi casi, se si vogliono salvare le luci, è bene sottoesporre di almeno uno stop. Come in tutte le Nikon si possono scegliere vari stili per le foto denominati Picture Control: standard, neyro, saturo, monocromatico, ritratto e paesaggio. I Picture Control sono modificabili in macchina e se ne possono creare di nuovi in macchina oppure con il software in dotazione View NX 2

Le foto possono essere salvate solo in formato 3:2, in varie dimensioni, L a 24 Mpx, M a 13 Mpx, S a 6 Mpx e possono essere salvate in Jpeg con qualità Fine o Normal o Basic, in raw (NEF) e in raw più jpeg.

Il flash integrato, come in tutte le reflex tranne le professionali, è piccolo e non molto potente. Va bene per illuminare soggetti vicini, piccoli gruppi o come luce di schiarita in esterni di giorno. Può funzionare in modalità Auto, riduzione occhi rossi, slow e sincro sulla seconda tendina. Il tempo di sincronizzazione massimo è di 1/200 di secondo.

La ripresa video consente di riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel in modalità MPEG-4 AVC/H.264 con formato di registrazione MOV 30p a 30 (29,97), 25 o 24 (23,976) fg/s. E’ disponibile anche una ripresa con formato HD a 1280×720 pixel 60p a 60 o 50 fg/so VGA a 640×480 pixel. Durante la ripresa la messa a fuoco è continua. La ripresa può essere effettuata con l’esposizione completamente automatica, oppure regolando manualmente la sensibilità, il diaframma ed il tempo di otturazione.

Nell’uso la D3200 si è dimostrata una fotocamera con aspetti contrastanti. Il suo peso ed ingombro sono ridotti e si porta facilmente tutto il giorno senza problemi. Se dotata di un obiettivo zoom tuttofare come il Nikon 18-105 o uno zoom universale si potranno affrontare quasi tutte le situazioni fotografiche in viaggio, vacanze, eventi, mostre, ecc. senza dover cambiare obiettivo. Il mirino è un po’ piccolo, ma consente comunque di vedere abbastanza bene il soggetto. Quando invece si deve usare los chermo, come per le riprese video, ci si accorge che ha i soliti difetti di tutti gli schermi: in esterni con il sole si vede poco. L’accensione è immediata. L’interruttore coassiale con il pulsante di scatto è facilmente raggiungibile. I comandi però purtroppo sono poco pratici. Sono disponibili pochi pulsanti esterni e si deve spesso usare il pulsante “i” ed il relativo menu, premendo quattro o cinque pulsanti in sequenza. Ciò ritarda l’operatività se si vuole regolare personalmente la macchina piuttosto che usarla totalmente in automatico e non è adeguato ad una reflex seppure di fascia base.
Le foto sono suddivise in foto di test, scattate a tutte le sensibilità, da 100 a 12800 Iso, in luce naturale di giorno e di notte e in interni ed a vari diaframmi per valutare l’obiettivo, e foto di esempio, come turista, a varie sensibilità a secondo delle situazioni, anche se di giorno sono stati usati possibilmente i 100 Iso. Tutte le foto sono state salvate sia nel formato jpeg come salvato dalla macchina, sia nel jpeg convertito dal raw con il programma fornito da Nikon, purtroppo solo a pagamento, Capture NX2 e con Adobe Lightroom 4.3.

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21 pensieri riguardo “Nikon D3200: uso in pratica”

    1. Fulvio,
      mi spiace per te, ma non hai capito molto.
      Le reflex base sono le fotocamre più convenienti per la qualità costruttiva, di prestazioni e d’immagine in rapporto al prezzo, superiori in questo anche alle mirrorless. Con la stessa spesa di una compatta hai una qualità molto superiore. L’unico vantaggio delle compatte sono le dimensioni che in molti casi le rendono tascabili, mentre una relex evidentemente non lo è.
      Ciao, Francesco

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      1. Non metto in dubbio ciò che dici anzi su molti punti sono d’accrodo, infatti ero tentato di acquistare la d3200 proprio perchè il prezzo è davvero basso, ma le foto che ho visto in giro scattate sia con questa che con mirrorless che con compatte avanzate mi lasciano molto perprlesso. Ho paura che sia solo marketing e ciò lo conferma il fatto che i nuovi modelli escono in continuazione illudendoci di chi sa quali mirabolanti miglioramanenti, poi leggiamo i test e scopriamo che invece era meglio il modello precedente. Mi sa che torno alle pellicola e rispolvero la Pentax professionale di mio padre

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        1. Fulvio,
          hai ragine quando affermi che in molti casi i nuovi modelli sono presentati per motivi di marketing con ben poche novità. E’ un modo dei produttori per attirare l’attenzione sul prodotto e ottenere pubblicità gratuita da tutti i siti e blog (compreso il mio) che presentano la novità. Infatti non si deve inseguire la novità e cambiare fotocamera ad ogni nuovo modello.
          Comunque ci sono dei motivi oggettivi, che ti ho già illustrato, per dire che le reflex e le mirrorless, anche APS o Micro 43, hanno dei motivi di superiorità rispetto alle compatte economiche. Ci sono poi delle compatte con caratteristiche superiori, all’elenco precedente potrei aggiungere Leica D-Lux e Panasonic LX100, ma il loro costo è analogo a quello di reflex e mirrorless, o spesso superiore.
          Riguardo ai test non concordo invece sul fatto che i modelli precedenti siano migliori: negli hanni ho riscontrato sempre miglioramenti nella costruzione, usabilità e qualità d’immagine e se dovessi provare oggi le fotocamere provate qualche anno fa forse rivedrei qualche valutazione.
          Infine può anche essere un’ottima idea tornare alla pellicola, se non altro saresti costretto a far stampare le foto, ma ricorda comunque che la qualità e bellezza delle foto dipende dal fotografo e non dalla macchina.
          Ciao, Francesco

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  1. Mah… “mezze ciofeche” (o ciofeche intere…) non mi risulta proprio, anche vedendo foto di miei amici (che al di là della macchina sanno fare belle foto).

    Io dopo un bel po’ di compatte superzomm (3 di marche diverse), ho mollato il colpo…

    Poi ognuno crede la propria la scelta migliore (o si darebbe dell’asino da solo … io ogni tanto preferisco darmi dell’asino).

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    1. Guarda io ero indeciso se prendere una compatta avanzata (per ragioni di trasportabilità) o passare ad una reflex entry (nikon d3200 o d3300), ma vedendo decine di test e di samples scattati da utenti sono rimasto molto deluso dalla qualità delle immagini. Forse l’unica che mi è piaciuta come qualità di immagine è la Nikon p7800 (anche questa però è stata criticata per una sua estrema lentezza), tanto da farmi desistere dall’acquisto. Poi ho visto che il punto debole di queste reflex sono le ottiche di bassa qualità e scure l’obiettivo kit della nikon è f. 3.5 – 5.6, (la mia è f 3.1 – 5.6) quindi perchè dovrei spendere dei soldi per avere si corpo macchina e sensore grandi ma obiettivi non all’altezza e quindi con risultati simili a quelli che ho con una compatta? se poi dite che mi sbaglio o che sono cecato e che le foto scattate con queste reflex postate su internet sono ottime allora avete ragione voi.

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      1. Fulvio,
        la qualità d’immagine dipende prima di tutto dalle dimensioni del sensore, poi dal numero di pixel e infine dall’obiettivo.
        Le compatte hanno sensori piccoli, tranne eccezioni significative fra le compatte “premium”. I loro obiettivi poi sono di bassa qualità, sempre con le stesse eccezioni, per motivi di costo e perchè spesso sono zoom ad ampia escursione. Più l’escursione dello zoom è ampia minore è la qualità. Inoltre le compatte hanno sistemi autofocus più lenti delle reflex e delle migliori mirrorless e la loro velocità operativa, compreso il ritardo allo scatto, è più lenta, come giustamente hai riscontrato per la Nikon P7800, fra l’altro una delle migliori..
        Che gli obiettivi in kit delle reflex base siano di bassa qualità è una leggenda, alimentata dagli “snob” che si possono permettere gli zoom f/2,8 professionali: basta provarli per ricredersi. Sorvolando poi sul fatto che fra i migliori obiettivi disponibili per reflex ci siano i “normali” 35 o 50 mm fissi che costano meno di 200 €, il basso costo degli zoom in kit è dato dalla loro semplicità (escursione 3x) e dal loro elevato numero di produzione: per uno zoom professionale si producono almeno 1.000 zoom kit. E’ vero che la loro luminosità è ridotta, ma la maggior parte delle compatte non ha obiettivi più luminosi. In compenso il sensore più grande delle reflex consente di aumentare la sensibilità Iso senza danneggiare troppo la qualità d’immagine in condizioni di luce scarsa, cosa impossibile con la maggior parte delle compatte di basso prezzo (quelle a cui ti riferisci) con le quali già a 400 Iso il rumore è inaccettabile. Non è quindi vero che con una reflex ed obiettivo in kit si ottengano delle foto di bassa qualità. C’è da considerare inoltre che con una reflex (o una mirrorless) è possibile cambiare obiettivo prendendone uno più luminoso o adatto a ciò che si vuole fotografare, con una compatta no.
        Per non parlare solo negativamente delle compatte aggiungo che se come compatte ti riferisci a modelli come la Leica Q 4.000 €, la SOny RX1R 3.000 € o anche la Fujifilm X100T 1.000 €, queste considerazioni cambiano.
        Ciao, Francesco

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  2. Io non ho detto “che sbagli” (pensa che io sono ancora lla ricera della mia macchina ideale – attualmente Nikon V1 con ottica nuova appena acquistata…), solo mi pareva eccessivo liquidarle come “ciofeche”.

    Credo potresti anche prendere il solo corpo e (Nikon o non Nikon) e poi cercare ottiche alternative di tuo gradimento… ma su questo sono ‘gnorante come una capra… 😉

    Il problema della compattezza è il mio da sempre (non a caso ho la macchina che ho…). Temo anche siano inevitabili dei compromessi.
    Adesso poi che ho 2 ottiche… che palle ogni volta che le devi intercambiare… piuttosto mi portere due macchine appresso (vedi un po’… alla faccia della praticità)
    Alla base forse c’è un domanda ancora più “amletica” credo… che tipo di foto mi piacerebbe fare in assoluto? O qual è il tipo di fortografia che mi interessa?

    Ho un amico (reflex obbietivi tutto l’andaraban) che ultimamente mi diceva: “Sai sto pensando di cambiare tutto,.. Una (buona ovviamente) scatto e focale fissa… ottica simil occhio umano, un 50 mm e stop!”

    Folgorato sulla via di Damasco.
    Ciao

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    1. Bariom,
      la scelta di fotocamera ed obiettivi dipende da che foto si vogliono o devono scattare. Difficile riprendere una gara di F1, una partita di calcio o una regata con una compatta con 35 mm fisso!
      Se poi come noi fotoamatori si fotografa per divertimento allora la scelta di una compatta con obiettivo fisso va benissimo, come mi hanno confermato più volte diversi professionisti che fanno questa scelta quando vogliono fotografare per loro stessi.
      Ciao, Francesco

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      1. Ecco bravo è proprio questo l’utilizzo che intendo io della fotocamera e viaggiando in bici ho questo dilemma da sciogliere, reflex o compatta avanzata? ora ho una compatta superzoom ma la qualità delle foto è deludente e le ultime uscite non mi sembrano migliori (tipo lumix tz70), Allora avevo deciso di prendere o una compatta avanzata (poco zoom maggior qualità tipo p7800) o reflex entry (d3200) sacrificando la portabilità per una miglior qualità di immagine, ma anche queste mi hanno deluso, per il momento.

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        1. Fulvio,
          oggi nessuna fotocamera è completamente deludente, anche con le compatte o bridge più economiche si possono ottenere belle foto, conoscendo i loro limiti ed usandole al meglio.
          Prova a sfruttare al massimo quello che hai e quando otterrai delle foto belle, nel senso estetico e che dicono qualcosa a chi le guarda, allora pensa a cambiare fotocamera. La qualità delle foto non migliora cambiando macchina, ma migliorando il modo di operare del fotografo.
          Ciao, Francesco
          P.S.: io in bici ho portato anche una fullframe con 24-70 e 70-200/2,8 quando è stato necessario. Di solito però preferisco una compatta tipo Sony RX100 III o Fujifilm XQ2.

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          1. Se ho deciso di comprare una nuova fotocamera è proprio perchè sono arrivato al punto che dici tu. Foto con poco dettaglio e rumore anche a bassi iso mi tolgono il gusto di fotografare. Io mi voglio divertire non mi voglio intossicare quando torno a casa e invece di foto trovo sul pc degli acquerelli. La macchina che ho adesso è semiautomatica ed ho cercato per quanto possibile di ridurre al minimo le impostazioni auto, fa belle foto ma non sempre vengono come voglio io, l’autofocus ad esempio a volte è comodo ma a volte non lo sopporto!! Sto valutando effettivamente costi e benefici tra diverse tipologie di macchine compatte bridge o reflex, ovviamente la macchina perfetta che servirebbe a me non l’hanno ancora inventata.

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          2. Visto che sei ciclista come me volevo sapere se la ridotta escursione dello zoom della rx100 è limitante nelle uscite, io di solito quando esco faccio prima foto panoramiche dei posti e poi uso molto lo zoom per catturare dettagli del paesaggio, tipo case o animali in lontananza. Oddio potrei ovviare avvicinandomi di più ai soggetti ma a volte è davvero difficile se non impossibile. Già ora con la mia compatta con escursione 28-280mm spesso mi torvo al limite, per questo ho paura che con compatta avanzata (buona qualità ma poco zoom) o con reflex (con ottiche base limitate) avrei difficoltà. Le superzoom di ultima generazione tipo Lumix tz70 pur avendo la possiblità di operare in manuale e uno zoom potente 30x non brillano per qualità delle immagini. Che tu sappia c’è qualche modello simile anche più vecchio ma più equilibrato tra qualità delle foto e zoom? ho letto poi che dove lo zoom non arriva è utile avere più megapixel per effettuare ingrandimenti (la mia ne ha 16 e mi sono utili), ma vedo che le ultime superzoom hanno ridotto il numero di megapixel senza peraltro risolvere il problema del rumore digitale, anche questo (meno megapixel) può essere un limite?

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      2. “…la scelta di fotocamera ed obiettivi dipende da che foto si vogliono o devono scattare.”

        Appunto ciò che intendevo scrivendo: “Alla base forse c’è un domanda ancora più “amletica” credo…” – e a seguire 😉

        Ciao

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  3. Abbiamo gli stessi dubbi e gli stessi problemi allora. Per quanto riguarda la mia espressione “ciofeche” era sarcastica ovviamente dettata dalla irritazione nel vedere tanti prodotti non soddisfacenti dal punto di vista della qualità delle immagini (non parlo solo di questa ma di tante macchine che ho analizzato: compatte avanzate, travelzoom, bridge, reflex entry e mirrorless). Mi spiace ma ancora non mi convincono.

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    1. ??? t1a2t3 ???,
      Sui miei siti di riferimento la Nikon D3200 con 18-55 VR II costa da 339 a 389 € con garanzia italiana di 4 anni. Regolati un po’ tu per valutare se sia conveniente a 350 € usata.
      Ciao, Francesco
      P.S.: se vorrai in futuro un’altra risposta firmati.

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  4. Bellissimo sito, complimenti. Meriterebbe un’app e non stare su wordpress che si trova se uno ci sbatte contro. Comunque… Ho una Nikon 3200 e una Lumix FZ300. Devo venderne una. Il differenziale prezzo mi importa poco. Faccio foto e video in occasione di gite o ferie per poi fare un montaggio da vedere a video. Ho paura a vendere la Nikon che poi la FZ300 non sia all’altezza vista la piccola dimensione del sensore. Però i video con la Nikon sono tutt’altro che esaltanti. Tutte le altre considerazioni, pulsanti, mirino ecc. non mi interessano. Solo la qualità dell’immagine/video. Lei cosa farebbe? Potrebbe rispondermi anche in copia su whatsapp perfavore? Grazie in anticipo
    Stefano Bagni

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    1. Stefano,
      ti avverto che ho cancellato il tuo numero di telefono e l’indirizzo email, che ho memorizzato su pc e telefono, perché non è bene rendere pubbliche simili informazioni.
      Mi chiedo perchè tu voglia vendere una delle due macchine. Da quello che dici fai foto e video ed hai due fotocamere una, la Nikon D3200, adatta alle foto e un’altra, la Panasonic FZ300, adatta ai video. Non so che obiettivi hai con la D3200, ma certo come escursione focale non possono competere con la FZ300. Questa però ha una qualità d’immagine nelle foto decisamente inferiore alla D3200 specialmente quando c’è poca luce e quindi potrebbe deluderti parecchio al confronto, ma questo dovresti saperlo.
      Io le terrei entrambe perchè avere due diverse macchine per foto e video è molto comodo, ma se vuoi cambiare per avere qualcosa di più aggiornato la soluzione migliore dovrebbe essere quella di venderle entrambe e prenderne una adatta a tutti e due gli usi.
      Una soluzione potrebbe essere quella dalla Nikon Z50, una mirrorless piccola e leggera, non eccessivamente costosa e di ottima qualità: lìho ampiamente provata e fa ottime foto e video anche 4K. E inoltre venduta in kit anche con due obiettivi, il 16-50 standard equivalente ad un 24-75 e un 50-250 equivalente ad un 75-375 che potrebbero consentirti di fare scatti con un teleobiettivo quasi come con la FZ300.
      Proverò ad inviarti questa risposta anche su Whatsapp, ma ti informo che il mio blog è visibile anche su Facebook alla mia pagina Francescophoto.
      Ciao, Francesco

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