Fujifilm X-T10: conclusioni

La X-T10 è una fotocamera con un’estetica un po’ retrò che ricorda le reflex Fujifilm del passato. La sostanza interna però è modernissima con un’elettronica e caratteristiche all’avanguardia. E’ costruita e finita molto bene interamente in metallo con un ottimo trattamento superficiale zigrinato, uso pelle, che ne facilita  l’impugnatura. Anche gli obiettivi sono costruiti altrettanto bene, tutti in metallo, compresi i paraluce in dotazione.
Le caratteristiche notevoli sono molte. Quella che colpisce di più è la presenza delle ghiera dei tempi sul corpo e quella dei diaframmi sugli obiettivi. Per impostare e regolare il funzionamento della macchina e l’esposizione basta agire su queste due. Se sono tutte su A si ha il Program con selezione automatica della sensibilità, spostando quella dei tempi la priorità dei tempi, spostando quella dei diaframmi la priorità ai diaframmi, spostandole tutte e due il manuale. Addio a menu e manopole! Così è molto più facile ed immediato. Per la sensibilità invece si deve usare un apposito pulsante, quello superiore del pad, a differenza della X-T1, e una ghiera di regolazione.
Il mirino, un OLED da 0,5″ e 2.360.000 pixel, è molto valido. Ha un’ottima risoluzione e visualizza tutte le informazioni che si possono vedere anche sullo schermo in modo da poterle verificare. Consente inoltre di valutare direttamente gli effetti delle regolazioni apportate. La copertura è del 100 % e l’ingrandimento 0,62x è un po’ inferiore a quello della X-T1 e delle migliori reflex fullframe, ma superiore a quello di molte reflex APS. Non presenta riflessi spurii e i fenomeni di trascinamento sono visibili solo in situazioni di luce molto scarsa. In queste condizioni però non presenta aumenti di rumore visibili come in altri mirini elettronici ho rilevato. Ha una funzione di “ribaltamento” molto comoda che consente, quando si gira la fotocamera per inquadrature verticali, di spostare le informazioni visualizzate in modo che siano sempre alla base o sotto l’inquadratura, rimanendo sempre ben visibili.

La qualità delle foto è elevata per gamma dinamica e contenimento del rumore. La risoluzione è ottima per i 16 Mpx del sensore, ma ormai quasi tutte le APS hanno 24 Mpx e quindi sarà interessante vedere quando Fujifilm si deciderà ad adottare il suo nuovo sensore da 24 Mpx anche su questa fotocamera e sulla X-T1.
Nonostante non abbia il filtro antialias (per questo ha un’ottima risolvenza anche con 16 Mpx) l’effetto moirè ce lo si deve andare a cercare con soggetti appositi e non in realtà non sono mai riuscito a rilevarlo anche in situazioni in cui con altre fotocamere è visibile.
Le foto in jpeg sono molto buone e si possono variare i risultati ottenibili con le impostazioni nella fotocamera per nitidezza, saturazione, colore ecc.. Molto valida poi la simulazione film con le pellicole Fuji Provia, Velvia, Astia e Classic Chrome e gli altri profili. Con il software di conversione raw fornito, Raw File Converter, una personalizzazione di Silkypix Studio Pro 3, è difficile ottenere risultati migliori, anche se possibile con un po’ di lavoro. Con Lightroom si ottengono risultati migliori soprattutto per il contenimento del rumore la cui rimozione conviene disattivare tranne che in parte per la sensibilità più alta di 6400 Iso, ma è necessario aumentare il parametro nitidezza, altrimenti le foto daranno un’impressione di scarsa incisività.

Le foto infatti sono pulite e prive di rumore fimo a 3200 Iso. A 6400 si può vedere solo un leggero rumore e la nitidezza delle immagini non è danneggiata. Più in la si può andare solo in jpeg, fino a 25.600 Iso, ma le foto perdono nitidezza a causa della riduzione di rumore.
Infine gli obiettivi. Fra i focale fissa (alcuni provati con la X-Pro1 e la X-T1) sono ottimi il 16 mm f/1,4, il 23 mm f/1,4, il 35 mm f/1,4, il 56 mm f/1,2, ma i migliori per risoluzione sono il 60 mm f/2,4 macro e il 90 mm f/2,0 con cui ho fatto degli ottimi ritratti già a tutta apertura. Lo zoom 18-55/2,8-4,0 stabilizzato è molto buono ed ha il vantaggio, rispetto ad altri di simile focale, di avere una maggiore luminosità oltre ad una stabilizzazione molto efficace.

Riassumendo:

Costruzione e finitura

Molto buona: la X-T10 è ben costruita e finita, in lega metallica. Le ghiere esterne sono in metallo. Rispetto alla X-T1 manca però la protezione da polvere ed acqua.

Ergonomia e comandi

Buona: tutti i comandi sono facilmente comprensibili e raggiungibili anche con l’occhio al mirino. Ottima la presenza di ghiere dirette per tempi, e diaframmi e di ghiere secondarie per modalità di scatto e compensazione esposizione. Scomodo però il funzionamento dell’automatismo Iso che non varia automaticamente il tempo di scatto più lungo accattabile al variare della focale dell’obiettivo, è c’è qualche difficoltà per raggiungere le ghiere di comando con l’occhio al mirino.

Mirino

Ottimo: ha un’ottima luminosità e risoluzione e consente di usare i menu e di controllare le regolazioni di esposizione. Ottima la funzione di “ribaltamento” per quando si inquadra in verticale.

Schermo

Buono: la sua risoluzione è adeguata alla visualizzazione dei menu ed alla revisione delle foto. Come tutti gli schermi è poco visibile in esterni di giorno. Comoda la possibilità di ribaltamento in alto e in basso.

Autofocus

Ottimo: E’ rapido e veloce anche per i soggetti in movimento riuscendo quasi sempre a mettere a fuoco il soggetto nelle raffiche anche con soggetti in movimento veloce. Non ho quasi mai ottenuto immagini fuori fuoco. L’area di messa a fuoco può essere scelta automaticamente o manualmente. Durante le riprese video ha mostrato solo qualche incertezza con lievi perdite di fuoco.

Esposizione

Buona: E’ ottima in buona luce ed in situazioni normali, ma nelle foto notturne sovraespone. La cosa è facilmente correggibile con la ghiera di controllo dell’esposizione e verificando l’effetto nel mirino elettronico o sullo schermo, ma si deve tenerne conto.

Bilanciamento del bianco

Molto buono: In automatismo si è dimostrato quasi sempre corretto. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci e di taratura personalizzata.

Qualità d’immagine

Ottima: sia per risolvenza e definizione , pur con “solo” 16 Mpx, sia per il contenimento del rumore alle alte sensibilità, specialmente usando il raw e convertendo le foto con Adobe Lightroom. Notevole la possibilità di scegliere diverse impostazioni di colore che simulano la resa, più vivace o più neutra, delle più famose e valide pellicole Fujifilm anche in raw usando Raw File Converter.

Raffica

Buona: arriva a riprendere fra 7 e 8 fg/s per un secondo, poi rallenta. Alla velocità più bassa mantiene 2,3 fg/s per un tempo indefinito. L’esposizione e la messa a fuoco sono determinate foto per foto se la messa a fuoco è impostata su C (continuo). Nel mirino elettronico si vede l’immagine in tempo reale.

Video

Buono: Per la ripresa si possono regolare il diaframma, il bilanciamento del bianco, la simulazione film, la compensazione dell’esposizione e la modalità di messa a fuoco. La messa a fuoco funziona abbastanza bene con solo qualche incertezza.

La X-T10 si è dimostrata un’ottima fotocamera, una delle migliori della sua categoria. In confronto con la X-T1 ha qualcosa in meno: manca la protezione da acqua e polvere, la ghiera esterna per gli Iso (ma non se ne rimpiange molto la mancanza), la raffica veloce è più limitata, ma le caratteristiche fondamentali come la qualità d’immagine, l’ottimo comportamento alle alte sensibilità, la resa dei colori. ci sono tutte. Le dimensioni sono leggermente più ridotte e se questo è un vantaggio per la trasportabilità può essere uno svantaggio per l’uso di obiettivi grandi e pesanti o per chi ha le mani grandi. Ma difficilmente chi prende una X-T10 vi monterà il 10-400 mm!
In conclusione per un uso amatoriale la X-T10 è un’ottima scelta che non fa rimpiangere la X-T1 e con i soldi risparmiati rispetto a questa consente di acquistare un secondo obiettivo. Per usi professionali più intensi e pesanti invece sono preferibili la X-T1 o anche la nuova X-Pro2.

Pregi

– costruzione e finitura di ottima qualità
– comandi esterni principali chiari e completi
– impostazioni tempi, diaframmi ed automatismi semplici ed immediate
– otturatore meccanico e elettronico
– ottimo mirino elettronico
– obiettivi di alta qualità e luminosità
– lo zoom in kit 18-55 ha una stabilizzazione molto efficace
– modalità di simulazione film e resa colori molto efficaci
– ottima qualità d’immagine anche alle alte sensibilità
– autofocus veloce e preciso
– funzione panorama e funzioni speciali

Difetti

– solo 16 Mpx
– sovraesposizione in scarsa luce in esterni
– raffica troppo breve alla massima velocità
– ghiera di regolazione dei tempi scomoda per tempi intermedi e sopra 1/4000
– automatismo Iso che non varia il tempo di scatto in funzione dell’obiettivo
– qualche incertezza nella messa a fuoco per le riprese video

Alternative

Le alternative alla X-T10 sono:

Canon EOS 750D

Reflex con sensore di formato APS-C (22,5×15 mm) con 24 Mpx e sensori sdoppiati con tecnologia Dual-Pixel AF, corpo in policarbonato protetto da polvere ed acqua, innesto obiettivi Canon EF-S con 100 obiettivi più moltissimi altri di fornitori terzi, autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con 19 punti AF abbastanza veloce anche per soggetti in movimento e efficiente anche per i video, mirino reflex con copertura del 95 % e ingrandimento reale 0,55x, schermo orientabile in tutte le direzioni, raffica a 5 fg/s, video Full HD 1920×1080 pixel, Wi-Fi. La qualità d’immagine è ottima.
Dimensioni 132x101x78 mm, peso 555 grammi.
Costa 670 € solo corpo e 950 € in kit con il 18-135 IS STM.

Nikon D5500

Reflex con sensore di formato APS (23,5×15,6 mm) con 24 Mpx senza filtro antialias, corpo in policarbonato, innesto obiettivi Nikon F con 85 obiettivi più moltissimi altri di fornitori terzi, autofocus a rilevamento di fase con 39 punti AF veloce anche per soggetti in movimento, mirino reflex con copertura del 95 % e ingrandimento reale 0,55x, schermo orientabile in tutte le direzioni, raffica a 5 fg/s, video Full HD 1920×1080 pixel, Wi-Fi. La qualità d’immagine è ottima.
Dimensioni 124x97x70 mm, peso 420 grammi.
Costa 750 € solo corpo, 830 € in kit con il 18-55 VR II e 1.040 € con il 18-140 VR.

Olympus OM-D E-M10 II

Mirrorless con sensore di formato Micro 4/3 (17,5×13 mm) con 16 Mpx, corpo in metallo, stabilizzazione integrata sul sensore a “5 assi”, innesto obiettivi Micro 4/3 con circa 50 obiettivi Olympus e Panasonic più altri di fornitori terzi, autofocus a rilevamento di contrasto, abbastanza veloce  per soggetti statici o in movimento lento, mirino elettronico con 2,36 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,62x, schermo orientabile in alto e in basso, raffica a 8 fg/s, video Full HD 1920×1080 pixel, Wi-Fi. La qualità d’immagine è molto buona. Il corpo è particolarmente piccolo e insieme allo zoom 14-42 EZ “pancake” (91 grammi) è una delle più piccole e leggere fotocamere ad obiettivi intercambiabili
Dimensioni 120x83x47 mm, peso 390 grammi.
Costa 550 € solo corpo e 700 € in kit con il 14-42 EZ “pancake”.

Panasonic Lumix G7

Mirrorless con sensore di formato Micro 4/3 (17,5×13 mm) con 16 Mpx, corpo metallico, innesto obiettivi Micro 4/3 con circa 50 obiettivi Olympus e Panasonic più altri di fornitori terzi, autofocus a rilevamento di contrasto con 49 punti AF con tecnologia Panasonic DFD veloce anche per soggetti in movimento, mirino elettronico con 2,36 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,7x, schermo orientabile in tutte le direzioni, raffica a 7 fg/s, video 4K a 3840×2160 pixel come tutte le ultime Panasonic, Wi-Fi. La qualità d’immagine è molto buona. E’ l’unica con ripresa video 4K.
Dimensioni 125x86x77 mm, peso 410 grammi.
Costa 940 € € in kit con lo zoom 14-140/3,5-5,6 OIS.

Pentax K-S2

Reflex con sensore di formato APS (23,5×15,6 mm) con 20 Mpx senza filtro antialias, corpo, dall’estetica un po’ particolare,  protetto da polvere ed acqua, stabilizzazione integrata sul sensore, innesto obiettivi Pentax K con 46 obiettivi più molti altri di fornitori terzi, autofocus a rilevamento di fase con 11 punti AF veloce anche per soggetti in movimento, mirino reflex con copertura del 100 % ingrandimento reale 0,63x, schermo orientabile in tutte le direzioni, raffica a 5,4 fg/s, Video Full HD 1920×1080 pixel. La qualità d’immagine è ottima.
Dimensioni 123x91x73 mm, peso 678 grammi
Costa 550 € in kit con il 18-55/3,5-5,6 WR e 750 € con il 18-50.

Sony A6000

Mirrorless con sensore di formato APS (23,5×15,6 mm) con 24 Mpx, corpo in lega metallica, innesto obiettivi Sony E con attualmente 18 obiettivi più alcuni di altri produttori compresa Zeiss, autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con 179 punti AF molto veloce anche per soggetti in movimento, mirino elettronico con 1,44 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,7x, schermo orientabile in alto e in basso, raffica a 11 fg/s, video Full HD 1920×1080 pixel, Wi-Fi. La qualità d’immagine è ottima. E’ una delle più veloci fotocamere in assoluto e una delle più piccole e leggere.
Dimensioni 120x67x45 mm, peso 344 grammi.
Costa 570 € solo corpo e 700 € in kit con il 16-50/3,5-5,6 rientrante e stabilizzato.

Sony SLT A68

Reflex con specchio fisso semitrasparente e sensore di formato APS (23,5×15,6 mm) con 24 Mpx, corpo in policarbonato, stabilizzazione integrata sul sensore, innesto obiettivi Sony Alpha con 38 obiettivi più molti altri di fornitori terzi, autofocus a rilevamento di fase con 79 punti AF particolarmente veloce ed adatto a seguire soggetti in movimento, mirino elettronico con 1,44 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,88x, schermo orientabile in alto e in basso, raffica a 8 fg/s, video Full HD 1920×1080 pixel, Wi-Fi. La qualità d’immagine è ottima. Mantiene quasi tutte le caratteristiche della sorella A77 II.
Dimensioni 143x104x81 mm, peso 610 grammi.
Costa 570 € solo corpo e 660 € in kit con il 18-55/3,5-5,6.

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