La EOS-M è dotata di un sensore CMOS di formato APS-C (22,3×14,9 mm), uguale a quello della Canon 650D, con 18 Mpx. Questo sensore si differenzia da quello montato sulle altre reflex Canon (600D, 60D, 7D) perchè dispone di un certo numero di pixel sdoppiati che consentono di far funzionare l’autofocus a rilevamento di fase, come nelle reflex, oltre che a rilevamento di contrasto. Lo scopo è quello di avere un sistema autofocus più veloce, almeno quando la luce è sufficiente per fare funzionare quello a rilevamento di fase, oltre che un autofocus continuo per le riprese video. Lo scopo in realtà non è stato completamente raggiunto: l’autofocus della EOS-M è molto preciso, ma abbastanza lento ed in alcuni casi di ripresa di foto di strada mi ha fatto perdere qualche foto che volevo scattare al volo.
La sua sensibilità varia da 100 a 12.800 Iso a passi di 1/3 EV.
Per valutarne le caratteristiche e la qualità pubblico oltre alle foto di prova il grafico del rapporto segnale/rumore in funzione della sensibilità e quello della gamma dinamica massima registrabile in funzione sempre della sensibilità.
Rapporto segnale/rumore
In questo grafico è riportato l’andamento del rumore prodotto dal sensore in funzione della sensibilità Iso. Questo viene rilevato fotografando una superficie completamente bianca e convertendo le foto raw così ottenute in jpeg con la minima compressione possibile (100 %). In questo modo più è alto il rumore, che si presenta in forma di punti scuri e colorati invece di punti bianchi, meno è possibile comprimere la foto e quindi questa risulta di maggiori dimensioni. Ho effettuato la conversione con Lightroom 4.3 che è lo standard di riferimento per questa misura. Per avere una valutazione di come si pone la EOS-M rispetto alle reflex APS ho effettuato il confronto con la Nikon D7000. Anche in questo caso ho convertito le foto con Lightroom. Per avere risultati confrontabili è infatti necessario usare lo stesso programma per convertire le foto e per applicare la compressione jpeg. Inoltre per un confronto omogeneo fra fotocamere con differenta numero di pixel è necessario standardizzare queste dimensioni ad un valore uniforme. Il valore scelto è 10 Mpx che consente di confrontare tutte le macchine disponibili attualmente. Anche questo ridimensionamento è stato fatto durante la conversione raw/jpeg.
Come si vede l’andamento della curva di rumore della EOS-M questa si mantiene un po’ sopra alla D7000, ma non di molto. La differenza è di circa uno stop alle sensibilità più basse per poi diventare mezzo stop sopra i 3200 Iso. Ciò posiziona la EOS-M fra le migliori mirrorless attuali per il contenimento del rumore.
Gamma dinamica
La gamma dinamica misura la massima differenza di luminosità, fra ombre e luci, registrabile dal sensore prima di arrivare alla saturazione. Nel grafico sono riportate la massima differenza di luminosità in sottoesposizione e sovraesposizione, rispetto all’esposizione corretta, alle quali è ancora possibile distinguere dei dettagli nelle ombre e nelle luci, la loro somma che corrisponde alla gamma dinamica complessiva registrata dal sensore, e la gamma dinamica della Nikon D7000 come riferimento. La gamma dinamica è espressa in valori EV con un intervallo minimo di 1/3 EV.
La EOS-M ottiene in questo test un ottimo risultato con una gamma dinamica inferiore alla Nikon D7000 solo a 100 Iso e poi costantemente superiore fino alla sensibilità massima di 12.800 Iso. La gamma dinamica inoltre varia molto poco al variare della sensibilità a si mantiene costante a 10 EV da 100 fino a 1600 Iso, per poi calare progressivamente a 9 EV a 12.800. Un ottimo risultato.
Le foto di test in interni e notturne sono scattate a tutte le sensibilità da 100 a 12.800 Iso. Come si vede le foto fino a 800 Iso raw convertite con Canon DPP non presentano segni di rumore ed una eccellente nitidezza. A 1600 Iso si può vedere un leggero rumore che però non disturba minimamente la foto, mentre nella versione jpeg prodotta direttamente dalla fotocamera il rumore non c’è, ma la nitidezza è leggermente inferiore. A 3200 Iso il rumore aumenta e può cominciare ad essere necessaria una sua riduzione…….Questo vale ancora di più a 6400 Iso, mentre la foto a 12800 Iso è difficilmente recuperabile anche con la riduzione di rumore. La nitidezza rimane però elevata a tutte le sensibilità.
In conclusione con la EOS-M è possibile scattare senza problemi fino a 3200 Iso e con qualche riserva fino a 6400. Scattando in raw e convertendo le foto con Canon DPP con la sua riduzione di rumore di default, o meglio ottimizzando riduzione di rumore e nitidezza, si possono ottenere risultati migliori, come si può vedere dalle due foto a 6400 e 12800 Iso pubblicate. ………..
Da questo test poi pubblico anche le foto in formato ridotto in modo che siano visibili in dimensioni corrispondenti ad una stampa A3 (42×29,7 cm) su un monitor standard con circa 40 pixel per cm. Se si dispone di un monitor Apple Retina però le foto si vedranno alla metà delle dimensioni di un A3, cioè di dimensioni A4. In questo modo si può vedere che l’impatto del rumore si riduce notevolmente e, nel caso della EOS_M, è percepibile solo nella foto a 12.800 Iso.
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