Canon EOS 5D Mk III: obiettivi

La EOS 5D III è dotata di innesto obiettivi Canon EF. Attualmente sono disponibili 55 obiettivi di cui 28 focale fissa, dal grandangolo 14 mm f/2,8 al tele 800 mm f/5,6 IS, 17 zoom dal fish-eye 8-15 mm al 100-400 IS, 6 macro e 4 decentrabili e basculabili. C’è ne quindi per tutte le esigenze fotografiche. Inoltre sono disponibili con innesto EF decine di obiettivi di produttori universali come Sigma, Tamron, Tokina, Samyang ed altri. E’ possibile quindi trovare obiettivi adatti per tutte le esigenze e per tutte le borse.
Con la EOS 5D III ho avuto a disposizione per la prova gli zoom EF 24-70 mm f/4,0 L USM II e EF 70-200 mm f/2,8 L IS USM II e il grandangolo EF 35 mm f/2,0 IS USM.
Gli zoom sono professionale di alta classe, appartenenti alla prestigiosa serie L, con apertura costante, stabilizzazione ottica per il 70-200 e motore ad anello ad ultrasuoni. Il 35 mm non appartiene alla serie L, ma ha comunque una qualità elevata ed è uno dei pochi obiettivi a focale fissa ed elevata luminosità dotati di stabilizzazione. Con questi obiettivo la messa a fuoco è velocissima. Inoltre è assolutamente silenziosa, cosa fondamentale per le riprese video senza un microfono esterno, e l’unico suono che si sente è il beep di conferma della messa a fuoco, disattivabile.

24-70/2,8

Il 24-70 è caratterizzato da un’ampia e comoda ghiera vicina all’innesto per la zoomata. Più avanti c’è una ghiera per la messa a fuoco manuale. Sul fianco sinistro c’è un interruttore per commutare la messa a fuoco da automatica a manuale. L’obiettivo comunque può essere messo a fuoco manualmente anche quando è in posizione AF. La minima distanza di messa a fuoco è di 38 cm con un ingrandimento di 0,21x. E’ abbastanza pesante (800 g) e va sostenuto con la sinistra fotografando, ma l’insieme corpo obiettivo si dimostra equilibrato.

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70-200/2,8 IS

Il 70-200 è veramente grande: pesa 1,5 kg e conviene portarselo dietro solo quando si è sicuri di usarlo. Anche in questo caso la larga ghiera più vicina all’innesto serve per la zoomata e quella più avanti per la messa a fuoco. Per fortuna l’obiettivo non si allunga ne zoomando ne mettendo a fuoco. Sul lato sinistro ci sono quattro interruttori. Dall’alto: interruttore per limitare l’ampiezza della mess a fuoco, quello per commutare la messa a fuoco automatica e manuale, quello per attivare la stabilizzazione e quello per la modalità di stabilizzazione (per il panning). Come tutti gli obiettivi EF USM può essere messo a fuoco manualmente anche quando è in posizione AF. La minima distanza di messa a fuoco è di 1,2 m con un ingrandimento di 0,21x.

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35/2,0 IS

Il 35 mm f/2,0 è invece un compatto grandangolo che fa quasi sembrare piccola la 5D. I suoi pregi sono la luminosità e la stabilizzazione. Ha due interruttori per la messa a fuoco manuale o automatica e per attivare la stabilizzazione. Può essere messo a fuoco manualmente anche in AF. Mette a fuoco fino a 25 cm con un ingrandimento 0,21x.

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Risoluzione

Come spiegato nell’articolo “Risoluzione: obiettivi e sensori” riporto le misure della risoluzione orizzontale relative all’accoppiata obiettivo sensore per le focali di 24, 35, 50 e 105 mm.

24-70/2,8

Risoluzione_5DIII_24-70_24

Risoluzione_5DIII_24-70_50

Risoluzione_5DIII_24-70_70

Risoluzione eccellente al centro già a tutta apertura, che aumenta fino a f/11 e cala di pochissimo a f/16 e 22. I bordi sono vicini al centro, solo leggermente inferiori. A 50 mm la risoluzione è leggermente inferiore, sia al centro che ai bordi, ma su valori sempre ottimi fino a f/22. A 70 mm la risoluzione è ottima, simile a quella a 50 mm con i bordi però migliori. La distorsione a 24 mm f/2,8 è di circa il 5 % a barilotto e la vignettatura di 1 stop. Entrambe sono corrette automaticamente dalla fotocamera o possono esserlo in fase di conversione con DPP.

70-200/2,8

Risoluzione_5DIII_70-200_70

Risoluzione_5DIII_70-200_102

Risoluzione ottima al centro già a tutta apertura, che si mantiene costante fino a f/16 e cala di pochissimo a f/22 e drasticamente32. I bordi sono vicini al centro, crescono a f/8,0 e si mantengono fino a f/16 per poi decrescere comeil centro. A 102 mm la risoluzione è inferiore, ma molto buona, a tutta apertura, con centro e bordi molto vicini; recupera da f/8,0 arrivando ai livelli di 70 mm con f/16 il migliore diaframma con centro e bordi allo stesso livello. Scende un po’ a f/22 e drasticamente a f/32, diaframma da non usare. La distorsione a 70 mm f/2,8 è di circa il 3 % a barilottoe la vignettatura di 1/3 di stop. Entrambe sono corrette automaticamente dalla fotocamera o possono esserlo in fase di conversione con DPP.

35/2,0

Non pubblico i grafici di risoluzione di questo obiettivo che però ha dimostrato un’elevata qualità verificabile nelle foto di test e nelle numerose foto nella galleria.

La stabilizzazione del 70-200 e del 35 si è dimostrata ottima consentendo di guadagnare 2 e qualche volta 3 stop nel tempo di scatto.
Una caratteristica importante del formato fullframe è il maggiore controllo possibile sulla profondità di campo, molto più ridotta, a parità di f/stop di quella di una APS o di una Micro 4/3.
In conclusione degli eccellenti obiettivi che non pongono problemi ad essere usati anche alla massima apertura.

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