La Z6 II è l’evoluzione del precedente modello Z6 di cui conserva i notevoli pregi, migliorandone alcune caratteristiche. Il più richiesto ed atteso miglioramento è sicuramente il doppio alloggiamento per schede di memoria che affianca a quello per XQD o CF Express quello per schede SD UHS II di uso molto più comune e di costo inferiore. In questo modo è possibile salvare in doppia copia gli scatti e i video per motivi di sicurezza oppure suddividere raw e jpeg o foto e video.
Altra notevole differenza sono i due processori di elaborazione immagine EXPEED 6 e i buffer più rapidi e capienti, per supportare la rapida ripresa in sequenza che ora porta la Z6 II ad essere competitiva come velocità di scatto con le concorrenti. Anche l’autofocus è stato perfezionato con per adeguarsi a queste prestazioni, non solo per le foto, ma anche per il video che ora può essere 4K 60p.
Il corpo è rimasto invariato con le dimensioni abbastanza compatte ed il peso contenuto.
Il corpo della Z6 II è abbastanza piccolo anche se non arriva alla miniaturizzazione delle Sony, ma è leggero e dall’aspetto ben costruito e rifinito e da un’impressione di solidità. L’estetica è inconfondibilmente Nikon, anche per la striscia rossa sul fianco dell’impugnatura.
In sintesi le caratteristiche principali della Z6 II sono:
– sensore fullframe BSI-CMOS da 25 Mpx
– doppio elaboratore d’immagine Expeed 6
– innesto obiettivi Nikon Z
– possibilità di montare gli obiettivi Nikon F con l’adattatore FTZ
– autofocus a rilevamento di fase con 273 punti AF e copertura verticale e orizzontale del 90 %
– assistenza alla messa a fuoco manuale anche con evidenziazione dei contorni
– sensibilità ISO da 100 a 51200 ISO con estensioni a 50 e 204800
– mirino elettronico con 3,69 Mpx, copertura 100 % e ingrandimento 0,8x
– schermo da 3,2″ orientabile in alto e in basso e sensibile al tocco con 2.100.000 pixel
– sistema di stabilizzazione integrato sul sensore con stabilizzazione a “5 assi”
– otturatore meccanico a controllo elettronico con tempi da 900 secondi a 1/8000
– possibilità di usare la prima tendina elettronica con tempi limitati a 1/2000
– velocità di raffica fino a 14 fg/s
– ripresa video 4K 3840×2160 pixel 30/25/24p o Full HD 120/100/60/50/30/25/24p in formato MOV o MP4 con compressione H.264/MPEG4
– possibilità di stabilizzazione elettronica del video
– ingresso microfono, uscita cuffia e video HDMI con uscita N-log a 10 bit
– connessione wi-fi e Bluetooth
– corpo protetto da polvere ed acqua
– dimensioni 134x101x70 mm
– peso 705 grammi con batteria
La Z6 II costa 2.280 € solo corpo, 2.980 € con lo zoom 24-70/4,0, 3.350 € con lo zoom Z 24-120/4,0 e 3.180 € con lo zoom 24-200/4,0-6,3.
Descrizione e comandi
La Z6 II pur essendo una mirrorless ha un aspetto tipicamente Nikon caratterizzato dalla pronunciata impugnatura sagomata sul lato destro. Il corpo in lega di magnesio è rivestito da una morbida gomma zigrinata nelle parti dove ci sono comandi. Questi seguono lo schema delle più recenti reflex Nikon, ma con alcune varianti.
Inizio la descrizione dalla parte frontale.
Sul frontale a destra dell’obiettivo c’è il pulsante di sblocco. Sulla sinistra due pulsanti Fn personalizzabili che per scelta predefinita servono a regolare Fn1 il bilanciamento del bianco e Fn2 la modalità di messa a fuoco fra AFS, AFC, AFF e MF. Sull’impugnatura si vede la ghiera di comando anteriore.
Sulla calotta superiore sulla sinistra troviamo la manopola delle modalità di funzionamento, Auto (modalità totalmente automatica), P (program), S (priorità dei tempi), A (priorità dei diaframmi), M (manuale) e tre posizioni U1, U2 e U3 per memorizzare le impostazioni utente.
Al centro sopra il mirino la slitta per il flash o un microfono con ai due lati le fessure per i microfoni stereo.
A destra del mirino c’è un piccolo pannello LCD che riporta le principali impostazioni della fotocamera illuminabile.
All’estrema destra la ghiera di comando posteriore con vicino i fori per l’altoparlante.
Sull’impugnatura c’è il pulsante di scatto con coassiale l’interruttore di accensione nella posizione più comoda. Attorno tre pulsanti: da sinistra quello rosso per la ripresa video (si deve però commutare l’interruttore posteriore su video), poi quello per l’impostazione manuale della sensibilità ISO e quello per la compensazione dell’esposizione, tutti facilmente raggiungibili con l’indice.
Nella parte posteriore troviamo sulla sinistra in alto il pulsante per la revisione delle foto e quello per la loro cancellazione.
Al centro il mirino con la conchiglia di protezione; alla sua destra si intravede la rotella di correzione diottrica dell’oculare da -4 a +2 diottrie.
A destra del mirino un pulsante che serve per commutare le informazioni visibili nello schermo e, in parte anche nel mirino. Attorno a questo pulsante una levetta per commutare la fotocamera da foto a video. Più a destra il pulsante AF-ON per attivare la messa a fuoco invece che premere il pulsante di scatto a metà.
Scendendo verso il basso c’è il joystick che serve solo a spostare il punto o le aree di messa a fuoco, ma non a navigare nei menu. Sotto il pulsante “i” (Info) che attiva un menu rapido comodissimo che consente di regolare molto rapidamente tutte le impostazioni della fotocamera.
Poi c’è il pad a quattro vie, utile solo per la navigazione nei menu, con al centro il pulsante OK di conferma. Infine in basso quattro pulsanti. A sinistra in alto il pulsante per ingrandire le foto per la messa a fuoco manuale o in revisione, in basso quello per rimpiccolirle che, quando compare nello schermo o nel mirino l’icona “?”, può servire per fare comparire un pannello di spiegazioni. A destra in alto il pulsante per il richiamo dei menu e in basso quello per impostare le modalità di scatto singolo, raffica a più velocità, autoscatto e bracketing.
Sul lato destro c’è dietro uno sportello l’alloggiamento delle schede CF Express di tipo B o XQD e SD anche UHS II.
Su quello sinistro, dietro delle coperture in gomma ci sono le prese HDMI, USB C e per telecomando. Dietro una seconda copertura quelle per microfono e cuffia. Sul mirino si vede anche il pulsante per la commutazione della visione tra schermo e mirino o renderla automatica.
Sul fondello c’è l’attacco a vite per il treppiede, coassiale con l’obiettivo, e lo sportello dell’alloggiamento della batteria.
In dotazione, insieme alla macchina sono forniti:
– batteria ricaricabile EN-EL15b
– caricabatteria con cavo
– il tappo di copertura del bocchettone di innesto ottiche
– la cinghia a tracolla
– Il manuale sintetico
– un cavo USB
– il copri slitta accessori
Il manuale completo è disponibile, solo in inglese, su sito di Nikon da cui deve essere scaricato.
Anche il software per visualizzare le foto e convertire quelle in formato raw, NX Studio, deve essere scaricato gratuitamente dal sito.
Per ottenere i migliori risultati è però disponibile CaptureOne Express for Nikon scaricabile gratuitamente dal sito di CaptureOne.
Schermate
Modalità di funzionamento
Menu rapidi
Menu
Uso in pratica
La Z6 II provata era dotata degli zoom Nikkor Z 14-30 mm f/4,0 rientrante e Nikkor Z 24-70 mm f/4,0 rientrante, entrambi molto compatti e leggeri.
Corpo e obiettivi
Dell’estetica e costruzione del corpo ho già detto. Gli obiettivi invece mi hanno impressionato meno. Per poter fotografare infatti è necessario portarli in posizione operativa, con un allungamento di 2 cm alla minima; questo può far perdere rapidità all’azione, ad esempio nella foto di strada o di viaggio se prima dell’accensione l’obiettivo è rientrato e quindi deve essere estratto per poter scattare. Lo scorrimento delle ghiere zoom è però fortunatamente abbastanza dolce e presenta una giusta resistenza.
Comandi
I comandi sono ottimi e tutto può essere regolato con l’occhio al mirino. Ci sono pulsanti per tutte le funzioni più importanti: sensibilità ISO, compensazione dell’esposizione, bilanciamento del bianco, autofocus, modalità di scatto. Con le due ghiere si possono regolare tempi e diaframmi o attuare il program shift. Il joystick consente di spostare i punti e le aree AF; se si opera con un’area o con un punto singolo premendo il pulsante OK al centro del pad l’area o il punto vengono riportati al centro dell’inquadratura, cosa molto comoda. Le altre impostazioni possono essere regolate tramite il menu rapido anche da mirino. Quello che ci si chiede è però perché Nikon insiste sulla modalità per cui per regolare le varie funzioni, ISO, WB, ecc., sia necessario tenere premuto il relativo pulsante e contemporaneamente azionare una ghiera: questo è piuttosto scomodo e costituisce in certi casi una notevole difficoltà operativa in quanto con un dito della mano destra, l’indice, si deve tenere premuto un pulsante mentre con un altro, il medio per la ghiera anteriore di non facile accessibilità o il pollice con quella posteriore, si deve azionare la relativa ghiera di comando stando attenti a non diminuire la pressione sul pulsante. In tutte le altre fotocamere una volta premuto un pulsante il pannello del relativo comando rimane visibile per alcuni secondi senza che sia necessario continuare a premerlo.
Menu
I menu sono nello stile Nikon, molto semplici e chiari e senza troppe nidificazioni.
Mirino
Il mirino è ottimo. E’ grande, forse uno dei più grande che ho visto, luminoso e nitido anche se la risoluzione è ormai nello standard medio. Consente di inquadrare curando tutti i particolari. Nella visualizzazione si può richiedere che siano applicate le regolazioni di esposizione, bilanciamento del bianco e profili colore. Consente inoltre un’ottima visualizzazione della profondità di campo. Molto utile inoltre la possibilità di differenziare le informazioni visibili nel mirino e nello schermo, ad esempio la livella nel mirino e l’istogramma nello schermo o qualsiasi altra combinazione. Ovviamente nel mirino però non si può vedere il pannello con le impostazioni della fotocamera riservato solo allo schermo.
Schermo
E’ orientabile in alto e in basso e sensibile al tocco. Consente anche di spostare il punto di messa a fuoco, mettere a fuoco e scattare toccandolo. E’ abbastanza luminoso e brillante da essere visibile abbastanza bene anche al sole. A scelta è possibile visualizzare sullo schermo un pannello con solo le impostazioni, ma senza inquadratura; da questo è possibile, con il tocco, accedere a tutte le impostazioni del menu rapido e regolarle.
Stabilizzazione
La Z6 II è dotata del sistema di stabilizzazione integrato sul sensore a “5 assi” come i modelli superiori Z7 II e Z9. Della sua efficacia parlerò nella pagina delle prestazioni. Può funzionare con tutti gli obiettivi compresi i Nikon F per reflex usati con l’adattatore FTZ. Non ci sono però informazioni relativamente al comportamento dello stabilizzatore in presenza della stabilizzazione sull’obiettivo, presente in molti obiettivi Nikon F, anche se dalle mie prove sembra che se l’obiettivo è stabilizzato la stabilizzazione sul sensore non si attiva.
Per le prestazioni vedere l’apposita pagina.
Autofocus
L’autofocus è a rilevamento di fase con pixel appositi sul sensore. Dispone di 273 punti AF che coprono il 90 % dell’inquadratura sia in orizzontale che in verticale. Può funzionare su AFS autofocus singolo, AFC autofocus continuo da quando si preme a metà il pulsante di scatto o il pulsante AF-ON e AFF autofocus sempre attivo, adatto per le riprese video. La messa a fuoco può essere effettuata con la scelta automatica dei punti AF su tutta l’area dell’inquadratura, oppure su due zone spostabili a piacere, una più ampia ed una piccola ed infine su un singolo punto anche questo rilocabile. Le zone o il punto di messa a fuoco possono essere spostate col joystick, ma non con il tocco sullo schermo; con questo è solo possibile selezionare un punto da mettere a fuoco sull’inquadratura e poi immediatamente si attiva lo scatto. Le dimensioni delle zone sono fisse e mentre quella più ampia ha un senso quella più piccola non è molto più ampia del singolo punto e tutto sommato abbastanza inutile.
Si può anche usare la messa a fuoco manuale. In questo caso alla base del mirino o dello schermo è visualizzata una scala di messa a fuoco senza però indicazioni metriche. Come assistenza alla messa a fuoco manuale è possibile attivare l’ingrandimento dell’immagine inquadrata con il pulsante + in più livelli ed è possibile spostarla con il joystick; per ritornare all’inquadratura completa è necessario usare il pulsante -. Per agevolarla è anche presente l’evidenziazione dei contorni con un colore a scelta. La messa a fuoco manuale è abbastanza agevole ingrandendo l’immagine, ma l’operazione è macchinosa e si rimpiange la mancanza di un ingrandimento automatico quando si aziona la ghiera di messa a fuoco dell’obiettivo.
Otturatore.
E’ meccanico a controllo elettronico con tempi da 30 secondi a 1/8000 più la posa B, oppure elettronico. Anche in modalità elettronica il tempo massimo di scatto e 1/8000, ma l’uso dell’otturatore elettronico consente di scattare senza rumore nelle situazioni che lo richiedono.
Si può scegliere anche il funzionamento con la prima tendina elettronica per azzerare completamente le vibrazioni allo scatto, ma in questo caso il tempo più veloce è 1/2000. E’ inoltre possibile far scegliere alla macchina se scattare con la prima tendina elettronica o con l’otturatore meccanico. Per usare l’otturatore elettronico è però necessario scegliere da menu l’opzione fotografia silenziosa.
Esposizione
L’esposizione può essere totalmente automatica in Auto, ma per una fotocamera di questa classe sarà preferibile usare le modalità Program o a priorità dei tempi o dei diaframmi se non il manuale quando necessario.
E’ sempre molto equilibrata anche in condizioni di forte contrasto o controluce come ho potuto verificare con molti dei miei scatti, anche a confronto con altre fotocamere, privilegiando le luci che non sono mai bruciate anche se a scapito delle ombre che però sono ampiamente recuperabili se si salva in raw vista l’ottima gamma dinamica del sensore. Nelle scene notturne la tendenza a sovraesporre, usando la misurazione Matrix, rispetto alla luminosità reale della scena è ridotta ed al massimo basta una correzione di 2/3 di stop.
Bilanciamento del bianco
Prevede le classiche posizioni per luce diurna, ombra, nuvoloso, flash e innumerevoli posizioni per vari tipi di luci artificiali. Si può anche effettuare una misura e memorizzarne, fino a 6, o tararlo in gradi Kelvin.
Una funzione utile è la possibilità di scegliere se preservare il bianco, oppure l’atmosfera o un giusto compromesso.
Nella pratica è stato sempre corretto senza la necessità di modifiche manuali.
Sensibilità ISO
La sensibilità può essere regolata, automaticamente o manualmente da 100 a 51200 ISO a passi di 1 stop o di 1/3 di stop e può essere estesa a 50 e 204800 ISO sia per le foto jpeg che per le raw. In modalità ISO Auto la sensibilità minima usata è quella impostata sulla fotocamera prima di attivare la funzione automatica. Il tempo di scatto oltre il quale la sensibilità deve essere aumentata può essere fisso, scelto dal fotografo, oppure automatico. In questo caso la macchina regola il tempo minimo di scatto in funzione della lunghezza focale impostata sull’obiettivo con una scala e una sensibilità che può essere personalizzata da menu e, coadiuvata dallo stabilizzatore sul sensore consente di evitare foto mosse (per soggetti statici!).
Formato foto
Le foto possono essere di formato 3:2 nativo del sensore, oppure 16:9 e 1:1. Nel caso del rapporto 3:2 possono avere le dimensioni L 24,2 Mpx, M 13,6 Mpx, S 6 Mpx. Si può anche fotografare in formato DX a L 10,3 Mpx M 5,8 Mpx e S 2,6 Mpx. Nel mirino o nello schermo viene visualizzata l’area effettivamente inquadrata nei formati 1:1 o 16:9, mentre nel formato DX l’inquadratura è a pieno schermo, ma ingrandita secondo il fattore di ritaglio relativo al formato di 1,5x.
Il formato può essere jpeg con tre livelli di qualità, fine, normal e basic, dando la priorità alla qualità dell’immagine se con * o alla compressione del file se senza oppure, o anche contemporaneamente, raw a 12 o a 14 bit non compresso, con compressione senza perdita o compresso.
Profili colore
Nikon li chiama “picture control”. Se ne possono impostare diversi: Automatico, Standard, Neutro, Saturo, Monocromatico, Ritratto, Paesaggio e Uniforme.
Inoltre sono disponibili una serie di effetti: Sogno, Mattino, Pop, Festa, Crepuscolo, Sbiadito, Solitudine, Sbiancato, Malinconia, Purezza, Denim, Vivace, Seppia, Blu, Rosso, Rosa, Carboncino, Matita, Bitonale, Nero. Per ciascuno è possibile regolare la nitidezza, la chiarezza, il contrasto, la luminosità, la saturazione e la tinta.
Se ne possono poi creare altri personalizzati.
Flash
La Z6 II non dispone di un flash integrato. Si possono però utilizzare tutti i flash del sistema Nikon CLS con cui è perfettamente integrata. Il tempo di sincronizzazione flash è di 1/200 di secondo.
Questa assenza del flash per le fotocamere professionali è giustificata di solito con la necessità di protezione del corpo da acqua e polvere. L’aspetto negativo però è che per avere disponibile un flash di schiarita o per comandare senza fili dei flash esterni è necessario avere, e portarsi dietro, un flash esterno da inserire nella slitta sopra il mirino.
Raffica
La Z6 II dispone di diverse velocità di raffica: bassa L regolabile da 1 a 5 fg/s, alta H che arriva a 5,5 fg/s e alta H+ estesa che arriva a 14 fg/s tutte con live view, l’esposizione per ciascun fotogramma e autofocus continuo. Per le prestazioni vedere la relativa pagina.
Video
E’ possibile riprendere video 4K a 3840×2160 pixel 30/25/24p. In alternativa si può riprendere in Full HD a 1920×1080 pixel 60/50/30/25/24p. Il formato può essere MOV oppure MP4 con codec H.264/MPEG-4. Ovviamente si possono effettuare tutte le regolazioni ed usare tutte le modalità di funzionamento. La messa a fuoco è continua in AFF, oppure può essere manuale. Si può registrare il timecode.
La Z6 II dispone di un’uscita HDMI per inviare il segnale video a 10 bit ad un dispositivo esterno, ma in questo caso non si può contemporaneamente registrare il segnale anche sulla scheda.
Durante la ripresa video si possono scattare foto con dimensioni 4K premendo il pulsante di scatto e la ripresa video non sarà interrotta.
Connessione
La fotocamera dispone di connettività Wi-Fi e Bluetooth e può essere controllata remotamente da uno smartphone con l’applicazione Nikon Snapbridge disponibile per iOs e Android.
Schede di memoria
La Z6 II dispone di due alloggiamenti per le schede di memoria e adotta una CF Express di tipo B o XQD e una SD anche UHS II, più diffusa e meno costosa sia delle CF Express che delle XQD adottate sulle precedenti Z6 e Z7; quest’ultime però possono ancora essere usate.
Batteria ed alimentazione
La Z6 II è dotata di una batteria EN-EL15c che garantisce un’autonomia di 410 scatti, abbastanza buona per una mirrorless, ma non al livello delle migliori. Per la ricarica è fornito un carica batteria esterno MH-25a che consente anche di ricaricare una batteria mentre si usa la fotocamera con un’altra.
Obiettivi
La Z6 II ha un nuovo innesto obiettivi denominato da Nikon appunto Z. Questo innesto ha un elevato diametro (54 mm) necessario, a detta di Nikon, per poter realizzare anche obiettivi di elevatissima luminosità. Il tiraggio, cioè la distanza fra la flangia d’innesto e il piano del sensore è solo di 16 mm.
la gamma di obiettivi Z comprende per il momento 29 ottiche, alcune tipicamente di taglio professionale ed altre più amatoriale, anche se non meno valide.
Quelli professionali sono contraddistinti dalla sigla S e vi troviamo: fra i focale fissa gli Z 20/1,8 S 1.280 €, Z 24/1,8 S 1.239 €, Z 35/1,8 S 975 €, Z 50/1,2 S 2.570 €. Z 50/1,8 S 699 €, Z 85/1,8 S 920 €, Z 400/2,8 TC VR S 15.449 e Z 800/6,3 VR S 7.490 € e Z MC 105/2,8 VR S 1.180 € macro.
Fra gli zoom gli: Z 14-24/2,8 S 2.699, Z 14-30/4,0 S 1.499 €, Z 24-70/2,8 S 2.599 €, Z 24-70/4,0 S 1.249 €, Z 24-120/4,0 S 1.279 €, Z 70-200/2,8 S 2.870 e Z 100-400/4,5-5,6 VR S 2.980 €.
Fra gli obiettivi di connotazione più amatoriale, ma non meno validi ci sono: fra i focale fissa gli Z 28/2,8 289 € e Z 40/2,0 295 € particolarmente economici e compatti e lo Z MC 50/2,8 755 € macro.
Fra gli zoom gli Z 17-28/2,8 1.248 €, Z 24-50/4,0-6,3 499 €, Z 28-75/2,8 1.080 € e Z 24-200/4,0-6,3 VR 995.
Infine è disponibile il fantastico (anche nel prezzo!) Z 58/0,95 S Noct a fuoco manuale 9.180 €.
Attualmente sono disponibili alcuni obiettivi di altri produttori con innesto Z come il Tamron 70-300/4,5-6,3 870 € e i Viltrox 24/1,8 435 €, 35/1,8 409 €, 50/1,8 395 € e 85/1,8 II 395 €. Sono poi disponibili alcuni obiettivi a fuoco manuale di Laowa, Meike, Samyang, 7artisan e TTartisan.
Se si ha la necessità di altri obiettivi autofocus si può usare l’anello adattatore Nikon FTZ e gli obiettivi per reflex F con i quali è mantenuta la piena compatibilità secondo una tabella pubblicata sul sito Nikon.
L’anello FTZ è un po’ ingombrante ed anche pesante, sia per la sua lunghezza, circa 20 mm, sia perché include alla sua base una filettatura per treppiedi che è più adatta di quella della fotocamera se si montano obiettivi pesanti e distribuisce meglio il peso. Il nuovo FTZ2, presentato per potersi adattare alla Z9 h però eliminato l’innesto per treppiedi rendendo l’anello un po’ più leggero.
___________________________________________________________________________
Nell’uso la Z6 II si è dimostrata un’ottima fotocamera adatta anche per uso professionale. Con gli obiettivi in prova è abbastanza leggera e si porta in giro facilmente, con eventualmente una piccola borsa, tanto che l’ho portata quasi sempre con me nel periodo di prova come se fosse una piccola M43. Questa però è una fullframe con prestazioni adeguate a questa dimensione di sensore come vedremo nella prossima pagina.
La macchina si impugna bene con un’impugnatura della giusta ampiezza. Molto comoda la sagomatura sul lato destro posteriore, inclusa nello sportellino che protegge le schede di memoria, su cui si appoggia naturalmente il pollice.
Il mirino consente un’ottima inquadratura e in poco tempo sono riuscito a imparare a regolare la macchina senza spostare l’occhio dal mirino.
Gli obiettivi provati si sono dimostrati molto validi per la gamma di focali coperte, specialmente il 14-30 con la sola controindicazione della necessità di portarli in posizione di lavoro prima di usarli, anche se questo comporta il vantaggio della riduzione delle loro dimensioni durante il trasporto.
Oltre all’obiettivo in dotazione ho provato la Z6 II anche con due obiettivi Nikon F in mio possesso, uno zoom AF-S 70-300/4,5-5,6 stabilizzato e un focale fissa AF-S DX 35 mm f/1,8.
Lo zoom ha funzionato molto bene con una messa a fuoco abbastanza rapida anche se la sua velocità è inferiore a quella del 24-70. Ho lasciato attiva la sua stabilizzazione e non ho riscontrato problemi, ma la stabilizzazione sull’obiettivo disattiva quella sul sensore. Le foto in ogni caso sono risultate nitide e prive di mosso.
Con il 35 mm DX, adatto al formato APS, la Z6 II si è commutata automaticamente per questo formato. Il mirino rimane invariato e l’inquadratura è visualizzata a tutto schermo mentre con una reflex sarebbe tagliata e solo la parte contrale sarebbe utilizzabile. La messa a fuoco ha funzionato perfettamente, a differenza di quello che succede con la mia reflex in cui ho dovuto impostare un’apposita taratura per questo obiettivo. Le foto hanno dimensioni di 3936×2624 pixel.
Guarda che il link Prestazioni&conclusione manda ad una pagina diversa rispetto alla fotocamera in test.
"Mi piace""Mi piace"
Vincenzo,
grazie. Nonostante tutti i test,controlli e revisioni che faccio mi era sfuggito.
Ciao, Francesco
"Mi piace""Mi piace"