Come migliorare le proprie foto II parte: luce e fotografia

Questo articolo è la seconda parte della serie dedicata al miglioramento del proprio modo di fotografare.
Il primo , pubblicato qualche settimana fa è “Come migliorare le proprie foto I parte: cos’è la fotografia
La luce è l ‘elemento più importante per una fotografia.
La fotocamera, gli obiettivi, gli accessori sono completamente irrilevanti se non si ha una buona luce.
Nessun ritocco in Photoshop o con qualche plug-in o filtro software potrà mai sostituire una buona luce. Nemmeno qualunque effetto speciale potrà cambiare la luce, se questa non era già presente al momento dello scatto, a meno di non ridefinire l’immagine pixel per pixel, una modalità assolutamente impossibile.
Nei film vediamo, nelle riprese in esterni, sempre una bella luce naturale. Come si ottiene nel cinema questa luce? Di solito con  una grande quantità di generatori e dispositivi di illuminazione. Tutto quello che si vede in un set di ripresa serve per l’illuminazione, per creare una luce naturale e far sembrare che non si sia assolutamente usata un’illuminazione artificiale.
Nelle riprese in studio è possibile creare la propria illuminazione. Ugualmente in esterni, se si riprende un soggetto piccolo, una persona ad esempio, è possibile avere la propria fonte di luce. Ma se si riprende un monumento o un paesaggio questo non è possibile e dovremo usare la luce naturale. Dovremo quindi aspettare o cercare la luce naturale giusta.
Indipendentemente dalla qualità della nostra macchina fotografica e del suo costo se non avremo una luce adatta non otterremo foto spettacolari.
La differenza che si vede fra le coppie di fotografie che presenterò è grande. Però è difficile comprendere che in realtà quando ho scattato queste fotografie non si percepiva che la luce fosse così differente.
E’ solo con l’esperienza di scattare foto in condizioni molto diverse di luce e di verificare i risultati che si può sviluppare l’abilità per identificare la migliore luce per ottenere immagini d’effetto.
Il nostro cervello infatti fa un gran lavoro per fare in modo che noi percepiamo le cose ed i loro colori come sono (o ce li immaginiamo) eliminando le variazioni dovute alla luce. Ciò per noi è estremamente utile. Ma le fotocamere non hanno questa capacità interpretativa del cervello e quindi vedono le cose in funzione della luce disponibile. E’ quindi difficile, senza esperienza, capire qual è la migliore luce per una foto.
Pure in una pessima luce i nostri occhi vedono bene, ma lo stesso risultato non si avrà in una foto. Questo è utile per noi per vedere in ogni condizione, ma impedisce a molti di riconoscere un’ottima luce fotografica, perché i nostri occhi non la vedono direttamente. E’ necessario quindi imparare con l’esperienza qual è una buona luce per scattare foto.

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Ad esempio nella prima foto di ponte Milvio la luce non sembrava così piatta e grigia, la giornata era luminosa, anche se velata, ed era circa l’una. Però la luce era piatta e non da colore e rilievo al ponte ed al cielo di sfondo. Nella seconda foto con il sole al tramonto che illuminava obliquamente il ponte, la luce era molto più calda e la sua angolazione dava molto più rilievo agli archi. Inoltre le nuvole scure sullo sfondo, non illuminate, assumono un colore azzurro che da molto più rilievo al colore caldo del ponte.

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Le foto di Trinità dei Monti: la prima è fatta verso le 15 in condizioni di luce normali, come scattano molti turisti mordi e fuggi, la seconda in una giornata nuvolosa, la terza invece al tramonto con il sole che colora di luce calda la sua facciata e la fa risaltare maggiormente sullo sfondo del cielo.

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Le due foto del castello di Itri sono state scattate  a un minuto di distanza l’una dall’altra, ma la luce era cambiata, per il tramonto del sole, e le foto non hanno lo stesso effetto.

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Anche le due foto della spiaggia sono state scattate a due minuti di distanza, ma con luce diversa, quando ho scattato la prima il sole era coperto da una nuvola, e con risultati ugualmente diversi.

Il motivo per cui queste foto sono migliori è dovuto al fatto che la luce più calda e i toni chiari e caldi sono più graditi e piacevoli all’occhio e il contrasto con lo sfondo tendente al freddo, celeste o azzurro, li esalta ancora di più.

Oltre alla tonalità anche l’angolazione della luce è importante. Infatti questa può dare più o meno rilievo ai dettagli del soggetto, come si vede nelle foto della torre, o al soggetto stesso come si può constatare in quelle tetto e dei particolari architettonici.
Una giusta angolazione della luce poi può dare profondità e tridimensionalità ad una foto come si può vedere in questi esempi.

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Infine in alcuni casi una scelta di una luce diversa dal solito può rendere originali delle foto che altrimenti sarebbero solo l’ennesimo scatto di un soggetto già visto.
Alcune delle foto della Val d’Orcia sono state scattate con un cielo nuvoloso, oltre che quando la valle era molto verde come raramente è.
La prima foto è della strada più fotografata d’Italia, ma di solito si vede d’estate con le crete, su cui si snoda, brulle ed in pieno sole. Nella seconda è invece ripresa in primavera e in una giornata nuvolosa.
L’altra rappresenta un angolo della valle in una giornata nuvolosa, mentre di solito invece è fotografata al sole o al tramonto.

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Anche in queste foto, scattate quasi dalla stessa posizione, sul Lungotevere, si nota una grande differenza. La prima è scattata alle 12 di una giornata un po’ grigia, la seconda alle 18,30, al tramonto, con le luci già accese.

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I pittori creano tutto con la loro immaginazione, ma si preoccupano moltissimo del trattamento della luce.
Spesso non seguono le regole convenzionali che possiamo leggere nei manuali di buona fotografia, luce alle spalle per illuminare il soggetto, ma sfruttano l’effetto opposto per dare rilievo alla scena, come in questi tre dipinti di paesaggio del pittore Gaspare D’Aguanno.

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Ma anche in queste foto:

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In alcuni casi contravvenire a tutte le regole e puntare la fotocamera verso il sole può portare a risultati spettacolari come in queste due foto nel deserto

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o anche dalla terrazza di casa.

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In conclusione la luce è l’elemento più importante di una foto. Scegliere quella giusta può fare le differenza fra una foto banale e una bella foto. Solo con l’esperienza si può imparare ad individuare subito la luce migliore, comunque di solito quella dell’alba e del tramonto è più favorevole, per le colorazioni calde che dona alle foto. Anche la sua angolazione è importante e se corretta può dare risalto e valorizzare anche soggetti di per se poco significativi.
Normalmente nei corsi di fotografia, o leggendo riviste e in rete, si imparano delle regole, come quella della luce alle spalle, dell’illuminazione ben distribuita ed altre.
Per fare belle foto che si distinguano dalla massa si deve essere capaci di infrangerle se necessario per catturare la giusta luce che ci fa da ispirazione.

8 pensieri riguardo “Come migliorare le proprie foto II parte: luce e fotografia”

  1. Bellissimo articolo. Illuminante… Mi rendo conto di fare foto troppo piatte e scontate. Spero di riuscire a fare tesoro dei tuoi consigli. Grazie
    Emilio

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  2. Anche se molte cose le conoscevo già, è sempre interessante e importante rileggere i manuali per ricordare qualche particolare dimenticato e arricchire la propria esperienza. Questo articolo, semplice, comprensibile ed esauriente, è da conservare e rileggere ogni tanto. Grazie.

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  3. Grazie Francesco ho letto il tuo articolo sulla luce,e faro’ tesoro dei tuoi consigli,in effetti la la luce gioca un ruolo importante in fotografia .

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