Amatoriali evolute: mirrorless e reflex (1000-1300 €)

Le fotocamere di questa fascia sono quelle scelte da chi, appassionato di foto, vuole uno strumento che offra qualità e flessibilità adeguate alle sue esigenze. Servono quindi delle fotocamere che offrano un’elevata qualità d’immagine, unita ad una buona ergonomia e flessibilità, una costruzione adeguatamente robusta e una buona scelta di obiettivi per tutte le esigenze fotografiche. Si deve però considerare anche l’aspetto economico e quindi trovare il giusto compromesso fra qualità e prezzo.
Parliamo quindi di reflex e di mirrorless.

La scelta è abbastanza vasta, sia fra le reflex che fra le mirrorless. Ci sono modelli con caratteristiche più professionali ed altre più economiche, vicine alle reflex base, ma con qualcosa in più. Anche fra le mirrorless si trovano modelli che offrono più funzioni e migliore qualità dei modelli base.
Tutte possono funzionare in completo automatismo, a priorità o in manuale.
Tutte inoltre consentono la ripresa video Full HD con la possibilità di usare un microfono esterno per l’audio.
Alcune mirrorless hanno elevate velocità di raffica, ma al di sopra di una velocità di circa 5 fg/s non sono in grado di far vedere la scena inquadrata in tempo reale nel mirino elettronico o sullo schermo, ma si limitano a fare vedere le immagini appena riprese. Questo impedisce di seguire i soggetti in movimento. Con le reflex questo non avviene perchè lo specchio ridiscende dopo ogni scatto, ripristinando la visione che si interrompe solo per pochissimo.
E’ necessario poi prestare attenzione alla scelta degli obiettivi per queste macchine. Per la fotografia generica, di viaggio, in vacanza, in giro per mostre e fiere ed in famiglia, i superzoom con escursione 11-15x sono la scelta migliore. Sono poi disponibili zoom con gamma più ristretta, ma con ingombro minore e migliore qualità d’immagine. Per la foto sportiva e di animali in libertà sono disponibili tele di costo accessibile e di buona qualità. Come grandangoli la scelta è limitata a quelli appositamente progettati per il formato Micro 4/3 o APS, ma si possono trovare obiettivi di elevata qualità e luminosità.
Gli obiettivi estremamente consigliabili infine sono quelli di elevata luminosità che consentono di fotografare in luce scarsa, senza aumentare troppo la sensibilità Iso.
Le mirrorless hanno una scelta inferiore di obiettivi, tranne quelle appartenenti al sistema Micro 4/3, ma queste si scelgono soprattutto per le loro piccolezza e leggerezza e in questo caso la scelta ideale, come complemento allo zoom standard è quella di un “pancake” di minimo ingombro che le rende quasi tascabili.

Mirrorless

Fujifilm X-E1

La X-E1 è la nuovissima mirrorless di Fujifilm che si affianca alla X Pro-1. E’ dotata di un sensore X Trans CMOS di formato APS (23,6×15,7 mm) con 16 Mpx con una disposizione dei pixel diversa da tutti gli altri sensori che, non creando trame ripetitive, ha consentito di eliminare il filtro antialias migliorando la risoluzione del sensore. Il corpo è costruito in lega di magnesio. L’innesto obiettivi è il Fuji X con fattore moltiplicativo 1,5x. La scelta di obiettivi è, per adesso, limitata a quelli proposti da Fuji. Sono attualmente disponibili cinque obiettivi: 14 mm f/2,8, 18 mm f/2,0, 35 mm f/1,4, 60 mm Macro f/2,4 e 18-55 mm f/2,8-4,0 stabilizzato. Fujifilm ne ha promessi altri cinque per il prossimo anno, un 23/1,4, un 56/1,4, un 27/2,8 “pancake”, uno zoom grandangolare 10-24 stabilizzato e uno zoom tele 55-200 stabilizzato. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per Leica M con un opportuno anello adattatore fornito da Fuji. Con altri anelli adattatori, forniti da terze parti, è possibile inoltre montarvi obiettivi da reflex di tutte le marche. In entrambi i casi la messa a fuoco è manuale. Il mirino, a differenza della X Pro-1 che ha un mirino ibrido ottico ed elettronico, è solo elettronico, ma è un OLED di eccellente qualità con 2,36 Mpx e copertura del 100 %. Lo schermo da 2,8″ con 460.000 pixel è fisso. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto è automatica con tutti gli obiettivi Fuji X, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino. La sensibilità varia da 200 a 6400 iso, estendibile da 100 fino a 25600.Dispone di flash incorporato. La velocità di raffica è di 6 fg/s. Riprende video Full HD a 1920×1080 pixel. Le dimensioni e il peso sono medi per una mirrorless (129x75x38 mm, 350 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La X-E1 è un’ottima scelta per chi vuole una macchina di alta qualità sia di costruzione che di immagine. Il sensore che condivide con la X Pro-1 ha un’elevata risoluzione ed un eccellente rapporto segnale/rumore anche alle altissime sensibilità grazie all’assenza del filtro antialias, ma il sensore con una disposizione esclusiva dei pixel non è soggetto agli effetti negativi di moirè e di falsi colori. Gli obiettivi sono eccellenti, anche se la loro scelta è per il momento molto limitata, i comandi di tipo tradizionale, con ghiera dei tempi e dei diaframmi e saranno molto apprezzati da chi è abituato a questo tipo di comandi.
La X-E1, disponibile da novembre, costerà 950 € solo corpo e 1350 in kit con lo zoom 18-55. Gli altri obiettivi costano sui 600 € ciascuno, tranne il 14/2,8 che arriverà ad oltre 800.
Olympus OM-D E-M5

La OM-D E-M5 è la mirrorlless di alta gamma di Olympus ispirata nell’estetica alla grande tradizione delle reflex OM. E’ dotata di un sensore CMOS da 4/3″ (17,3×13 mm) con 16 Mpx. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore di tipo avanzato, definita da Olympus su 5 assi. Ciò in realtà vuol dire che stabilizza la rotazione sui tre assi e i movimenti di traslazione sull’asse verticale e su quello trasversale. La stabilizzazione integrata è vantaggiosa perchè stabilizza anche gli obiettivi a focale fissa e quelli montati con anelli adattatori. Il corpo, costruito in lega di magnesio, è protetto contro polvere ed acqua. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x. Consente di scegliere fra circa 40 obiettivi di cui 13 Olympus, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600) e agli zoom professionali 12-35/2,8 (24-70) e 35-100/2,8 (70-200) di Panasonic, anche questi protetti da polvere ed acqua. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità compresi due fantastici Voigtlaender f/0,95 e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino elettronico ha 1,44 Mpx, copertura del 100 % ed ingrandimento 0,58x. Lo schermo OLED è da 3″ con 610.000 pixel  orientabile e sensibile al tocco. La messa a fuoco, molto veloce per una mirrorless, è automatica con tutti gli obiettivi Micro 4/3, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino. La sensibilità varia da 100 a 12800 Iso .Non dispone di flash incorporato, ma ne viene fornito uno con la macchina. La velocità di raffica è di 9 fg/s. Riprende video Full HD a 1920×1080 pixel. Dispone anche di un’impugnatura ausiliaria scomponibile in una parte che funziona solo da impugnatura e in un’altra che contiene una batteria supplementare. Le dimensioni e il peso sono contenuti per una mirrorless che vuole assomigliare ad una reflex(122x89x43 mm, 425 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La E-M5 ha un’eccellente qualità d’immagine anche alle alte sensibilità, sia in jpeg che in raw, coadiuvata in questo caso dall’ottimo software Olympus Viewer 2 fornito con la macchina. E’ l’ideale per chi vuole una fotocamera di alta qualità con una grande disponibilità di obiettivi, ma delle dimensioni ed il peso minori di quelli di una reflex.
Costa circa 1.300 € in kit col lo zoom 12-50/3,5-6,3 a comando elettrico e protetto come il corpo.
Panasonic GH3

L’ultima novità mirrorless di Panasonic succede alla GH2, ma spinge più in alto i limiti di qualità e versatilità. E’ infatti una macchina che offre la stessa qualità di prestazioni sia per la foto che per il video. Il corpo è stato ridefinito nella linea e nei comandi per ottimizzare entrambe le funzioni. E’ costruito in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua. E’ dotata di un sensore CMOS da 4/3″ (17,3×13 mm) con 16 Mpx. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x. Consente di scegliere fra circa 40 obiettivi di cui 21 Panasonic, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600) e agli zoom professionali 12-35/2,8 (24-70) e 35-100/2,8 (70-200), anche questi protetti da polvere ed acqua. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità, fra cui un eccellente Leica Summilux 25 mm f/1,4, compresi due fantastici Voigtlaender f/0,95 e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino OLED ad alta risoluzione ha 1,74 Mpx, copertura del 100 % ed ingrandimento reale di 0,67x, quasi come una fullframe. Lo schermo da 3″ con 610.000 pixel è orientabile e sensibile al tocco. La messa a fuoco, molto veloce per una mirrorless, è automatica con tutti gli obiettivi Micro 4/3, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino. La sensibilità varia da 200 a 12800 Iso.Dispone di flash incorporato. La velocità di raffica è di 2,4,6 o 20 fg/s. Riprende video Full HD a 1920×1080 pixel e anche a risoluzioni inferiori, in MOV, MP4, AVCHD Progressive e AVCHD, con time code, tranne che in MP4, con audio stereo. Ha un ingresso per microfono stereo, un’uscita per cuffia e una HDMI per controllare la ripresa su un monitor esterno. Infine dispone di un sistema di raffreddamento per riprendere video di lunga durata senza degradare la qualità d’immagine.Le dimensioni e il peso sono elevati per una mirrorless, quasi al livello di una reflex media (133x93x82 mm, 550 g). A questo si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La GH3 è una eccellente fotocamera per qualità di costruzione, ergonomia e qualità d’immagine. Inoltre è anche una eccellente videocamera. E’ quindi l’ideale per chi vuole fare contemporaneamente foto e video con uno strumento di alto livello che non penalizzi ne l’una ne l’altro.
Il prezzo in Italia non è ancora stato comunicato, ma dovrebbe posizionarsi sui 1.200 € solo corpo e 1800 con lo zoom 14-140 stabilizzato e con motore silenzioso. L’obiettivo Leica Summilux 25/1,4 costa circa 600 € e il 12-35/2,8 stabilizzato 1.000.
Sony NEX-6

La NEX-6 è quello che avrebbero dovuto essere fin dall’inizio le Sony NEX. Ha finalmente un mirino, un flash, una manopola per l’imostazione dei modi e un obiettivo compatto che non la fa sembrare “una saponetta attaccata ad una lattina di birra” come qualcuno ironicamente ha definito i precedenti modelli. E’ dotata di un sensore CMOS di formato APS (23,1×15,4 mm) con 16 Mpx. L’innesto obiettivi è il Sony E con fattore moltiplicativo 1,5x. Attualmente sono disponibili 11 obiettivi Sony E, dal supergrandangolo zoom 10-18 mm mm (15-24) al tele zoom 55-210 mm (82-315). Dispone inoltre di un focale fissa di alta luminosità 35/1,8 e di un “pancake” 16/2,8. Il più interessante è però il nuovo 16-50/3,5-5,6 rientrante e di ridotte dimensioni (finalmente!). Incominciano inoltre ad essere disponibili anche obiettivi di produttori indipendenti come Sigma e Tamron. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Sony inoltre rende disponibile, ma a caro prezzo circa 400 €, un anello adattatore per montare i suoi obiettivi Alpha con innesto Sony/Minolta mantenendo l’esposizione e la messa a fuoco automatica. Il mirino OLED di alta qualità ha 2,36 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento 0,55x. Lo schermo da 3″ con 921.000 pixel è orientabile. La messa a fuoco è ibrida a rilevamento di fase e di contrasto, quindi molto veloce. E’ automatica con tutti gli obiettivi Sony E o Alpha con adattatore, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino. La sensibilità varia da 100 a  25600 Iso. Dispone di flash incorporato. La velocità di raffica è di 10 fg/s. Riprende video Full HD a 1920×1080 pixel. Rispetto alla NEX-5 ha il mirino ed il flash e riprende video anche in Mpeg4. Le dimensioni e il peso sono contenuti per una mirrorless (120x67x43 mm, 287 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La NEX-6 è quindi una fotocamera di buona qualità, con un’ottima qualità d’immagine, un peso ed un ingombo contenuti, adatta anche alle riprese video. Limitata per adesso la scelta di obiettivi.
Il prezzo in Italia non è ancora stato comunicato, ma dovrebbe essere circa 1.000 € in kit con il 16-50 stabilizzato.

Reflex

Canon 60D

La 60D è la reflex APS di livello medio alto di Canon. Il corpo, pur non essendo in metallo, è ben costruito e robusto, protetto da polvere ed acqua. Ha un sensore CMOS di formato APS-C (22,2×14,8 mm) con 18 Mpx. L’innesto obiettivi è il Canon EF-S con fattore moltiplicativo 1,6x e può montare anche obiettivi con innesto EF. Consente di scegliere fra circa 66 obiettivi Canon, dal supergrandangolo zoom 10-22 mm (16-35) al supertele 800 mm (1280)fra cui numerosi zoom, sia amatoriali che professionali, per la maggior parte stabilizzati. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità fino a f/1,2 e di obiettivi specialistici per architettura e foto in studio. Sono disponibili anche altre decine di obiettivi di fabbricanti di ottiche universali come Sigma, Tamron, Tokina ed altri. Il mirino reflex ha una copertura del 95 % e un ingrandimento di 0,63x. Lo schermo da 3″, di formato 3:2 con 1.040.000 pixel è articolato, utile per il video e le foto da angolazioni inconsuete. La velocità di raffica è ottima, 5,3 fg/s.  La sensibilità varia da 100 a 6400 Iso, estendibile fino a 12800. Dispone di flash incorporato. Riprende video Full HD a 1920×1080 pixel. L’autofocus, del tipo a rilevamento di fase come in tutte le reflex, ha 9 punti AF, ma è molto veloce. Le dimensioni e il peso sono importanti anche se non eccessive (145x106x79 mm, 755 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La 60D è una reflex molto valida, con un ottimo mirino, un autofocus sensibile anche in luce scarsa, un’ottima qualità d’immagine, e un corpo robusto, ben dimensionato e consistente. Se la cava abbastanza bene anche per il video grazie allo schermo orientabile ed alla possibilità di montare gli obiettivi STM con motore AF silenzioso, anche se la messa a fuoco per il video non è continua ne rapida.
Costa circa 950 € solo corpo, 1.100 con il 18-135 mm IS e 1.150 € in kit col 17-85 mm IS.
Nikon D7000

La Nikon D7000 è la reflex media di maggiore successo della casa gialla e dell’intero suo gruppo. Ha un sensore CMOS di formato APS, DX nella terminogia Nikon,(23,1×15,4 mm) con 16 Mpx. Il corpo è costruito con la parte posteriore e la calotta in metallo ed è protetto contro polvere ed acqua. L’innesto obiettivi è il Nikon F con fattore moltiplicativo 1,5x. Ha il motore autofocus incorporato e può montare quasi tutti gli obiettivi con innesto Nikon F costruiti negli ultimi 50 anni. Consente di scegliere fra circa 78 obiettivi Nikon, dal supergrandangolo zoom 10-24 mm (15-36) al supertele 800 mm (1200) fra cui numerosi zoom, sia amatoriali che professionali, per la maggior parte stabilizzati. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità fino a f/1,4 e di obiettivi specialistici per architettura e foto in studio. Sono disponibili anche altre decine di obiettivi di fabbricanti di ottiche universali come Sigma, Tamron, Tokina ed altri. Il mirino reflex ha una copertura del 100 % e un ingrandimento di 0,63x. Lo schermo da 3″, con 921.000 pixel è fisso. L’autofocus, a rilevamento di fase, ha 39 punti AF ed è molto veloce, sensibile e preciso. La velocità di raffica è 6 fg/s. La sensibilità varia da 100 a 6400 Iso, estendibile fino a 25600. Dispone di flash incorporato.Riprende video HD a 1920×1080 pixel con autofocus continuo anche se molto lento. Le dimensioni sono medie per una reflex, il peso un po’ più consistente (132x105x77 mm, 780 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La D7000, insieme alla Pentax K5, è la reflex con la migliore qualità d’immagine fra le APS. Il corpo ottimamente costruito e i comandi tutti richiamabili con pulsanti e ghiere esterne la rendono piacevole da usare ed adatta anche per scopi professionali. Il mirino è eccellente per un’APS e l’autofocus il migliore della categoria insieme a quello della D300s. Il video è buono, ma l’autofocus in queste condizioni è molto lento.
Costa circa 950 € solo corpo, 1.350 con il 16-85 mm VR e 1.600 € in kit col 18-200 mm VR II.
Pentax K5 IIs

E’ la nuova reflex ammiraglia di Pentax. Si differenzia dalla precedente K5 e dalla K5 II perchè il suo sensore non ha il filtro antialias. Questo garantisce una migliore risoluzione. E’ dotata di un sensore CMOS di formato APS(23,1×15,4 mm) con 16 Mpx. L’innesto obiettivi è il Pentax K con fattore moltiplicativo 1,5x. Il corpo, costruito in metallo, è sigillato contro polvere ed acqua. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore. Questo consente di stabilizzare tutti gli obiettivi compresi i grandangoli e quelli a focale fissa. La disponibilità di obiettivi è buona, anche se il sistema Pentax non ne offre tanti quanto i concorrenti. Consente di scegliere fra 33 obiettivi Pentax, dal supergrandangolo zoom 12-24 mm (18-36) al supertele 560 mm (840)fra cui numerosi zoom, sia amatoriali che professionali. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità fino a f/1,4, particolarmente notevoli quelli della serie “Limited”. Sono disponibili anche molti altri obiettivi di fabbricanti di ottiche universali come Sigma, Tamron, Tokina ed altri. Il mirino reflex ha una copertura del 100 % e un ingrandimento di 0,63x. L’autofocus, a rilevamento di fase, ha 11 punti AF ed è stato completamente riprogettato per una migliore velocità. Lo schermo da 3″, con 921.000 pixel è fisso. La velocità di raffica è ottima, 7 fg/s la migliore fra le concorrenti. La sensibilità varia da 100 a 12800 Iso, estendibile fino a 51200. Dispone di flash incorporato. Riprende video Full HD a 1920×1080 pixel. Le dimensioni sono medie per una reflex, il peso un po’ più consistente, ma in linea con le concorrenti (131x97x73 mm, 760 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La K5 II s è quindi una reflex eccellente che grazie all’assenza del filtro antialias garantisce una risoluzione superiore alla media al prezzo però del rischio di moirè e falsi colori. Chi pensa di fotografare in condizioni che comportano questi fenomeni ha però a disposizione la K5 II con le stesse caratteristiche, ma con il filtro. L’unico limite è la scelta di obiettivi, minore delle rivali, ed in alcuni casi il loro costo elevato.
Il prezzo in Italia non è ancora stato comunicato, ma dovrebbe essere circa 1.200 € solo corpo.
Sony SLT A77

E’ il modello più alto in gamma fra le Sony SLT di formato APS. A differenza delle altre reflex queste fotocamere montano un o specchio semiriflettente (Translucent per Sony) che manda parte della luce al sistema autofocus a rilevamento di fase e la maggior parte al sensore. Il mirino è perciò elettronico, quindi queste macchine sono un ibrido fra le reflex e le mirrorless. Ha un sensore CMOS di formato APS(23,1×15,4 mm) con 24 Mpx. L’innesto obiettivi è il Sony/Minolta A con fattore moltiplicativo 1,5x. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore, questo consente di stabilizzare tutti gli obiettivi compresi i grandangoli e quelli a focale fissa. La disponibilità di obiettivi è buona, anche se il sistema Sony non ne offre tanti quanto i concorrenti. Consente di scegliere fra 36 obiettivi Sony e Zeiss, dal supergrandangolo zoom 10-18 mm (15-27) al tele 500/4,0 mm (750) e zoom 70-400 (105-600) fra cui numerosi zoom, sia amatoriali che professionali. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità fino a f/1,4, particolarmente notevoli quelli Zeiss. Sono disponibili anche molti altri obiettivi di fabbricanti di ottiche universali come Sigma, Tamron, Tokina ed altri. Il mirino elettronico è di eccellente qualità con 2,36 Mpx, una copertura del 100 % e un ingrandimento di 0,69x quasi come una fullframe. L’autofocus ha 19 punti AF e il suo funzionamento, grazie allo specchio semitrasparente, è veloce anche nelle riprese video. Lo schermo da 3″, con 921.000 pixel è completamente orientabile. La velocità di raffica arriva a 12 fg/s, ma a questa velocità nel mirino non si vede il soggetto in tempo reale, ma le foto appena scattate, con difficoltà di seguirlo se in movimento. A circa 6 fg/s si ha invece l’immagine reale. La sensibilità varia da 100 a 16000 Iso, estendibileda 50 fino a 25600. Dispone di flash incorporato. Riprende videoFull  HD a 1920×1080 pixel. E’ inoltre l’unica fra le reflex che mantiene la funzionalità del mirino anche durante le riprese video, visto che è elettronico, come per bridge e mirrorless. Le dimensioni e il peso sono consistenti per una reflex (143x104x81 mm, 732 g). A questo però si deve aggiungere l’ingombro ed il peso dell’obiettivo.
La SLT A57 è quindi una “reflex” di ottima qualità, con la risoluzione più elevata della categoria ed una buona qualità d’immagine. E’ anche la più adatta fra le reflex per chi vuole fare contemporaneamente foto e video con una sola macchina
Costa 1.150 € in kit col 18-55 o 1500 con il 16-50/2,8.

25 pensieri riguardo “Amatoriali evolute: mirrorless e reflex (1000-1300 €)”

    1. Fabrizio,
      è meglio la 650D per il sistema di messa a fuoco ibrido, più veloce di quello a rilevamento di contrasto della 600D. La D60 in video mette a fuoco solo a richiesta premendo il pulsante di scatto, cosa insufficiente per un buon video.
      Ciao, Francesco

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        1. Fabrizio,
          la 650D ha un sensore sempre da 18 Mpx, come la 600D, ma con alcuni pixel sdoppiati per consentire la messa a fuoco a rilevamento di fase. Questo non comporta però nessuna differenza apprezzabile. In più ha l’elaboratore d’immagine Digic 5 invece dal Digic 4. Il Digic 5 acquisisce le immagini a 14 bit e questo comporta un miglioramento nella gamma tonale e un leggero miglioramento nel rapporto segnale/rumore.
          Ciao, Francesco

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  1. Ciao Francesco
    Vorrei chiederti dove posizioni la olympus Ep3?
    Ho visto che non l’hai inserita in nessuna categoria.
    é che sono indeciso tra la E-pl5 con sensore nuovo e schermo orientabile o la Ep3 con flash popup ma sensore “vecchio” e quindi speravo in un tuo giudizio.
    Grazie

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    1. Giacomo
      se non l’ho inssrita vuol dire che la rigdngo meno conveniente delle altre proprio a causa del sensore. Cio non vuol dide che non sia una buona ma,,hina e che non si debba acquistare.
      Ciao, Francesco

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  2. Ciao Francesco , sto cercando di capire verso quale fotocamera indirizzarmi . La mia compatta della Sony ha avuto vita breve…. Adesso vorrei però orientarmi verso una bridge o mirrorless con un fondo spesa di 400 euro .La micro mi appassiona molto molto 😉 poi paesaggi acqua neve ritratti …. Nella mia città l ultimo fotografo rimasto non dispensa consigli e nei mega negozi i commessi se non hai un buon curriculum da sfoderare ti snobbano . ti va di darmi una mano? te ne sarei molto grata ho bisogno di buttarmi in qualche cosa…..e la fotografia è sempre stato un desiderio….. Ciao Paola.

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    1. M.P.C.
      nessuna mirrorless o bridge ha il mirino ottico, forse intendevi mirino elettronico.
      La mia preferenza, come più volte scritto è, in questa fascia di prezzo, per le mirrorless che hanno una qualità d’immagine molto superiore alle bridge.
      Puoi consultare il mio articolo
      “Fotocamere consigliate: per iniziare. Compatte, bridge, mirrorless, reflex (250-450 €)”
      https://francescophoto.wordpress.com/2012/09/26/fotocamere-consigliate-per-iniziare-compatte-bridge-mirrorless-reflex-300-450-e/
      Comunque, per riassumere, fra le mirrorless puoi orientarti fra la Olympus E-PM1 e la Panasonic GF3, entrambe molto compatte, con un buon obiettivo e facili da usare. Vanno benissimo per le tue foto; per la macro puoi iniziare usando una lente addizionale, del costo di qualche decina di €.
      Ciao, Francesco

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      1. …..e se a confronto delle due che mi hai indicato ti mettessi la Nikon p510 e la Panasonic fz62 ….? é una vera giungla e mi stò perdendo l autunno . Le due che mi hai indicato nn nascono con il mirino ma del resto non vorrei nemmeno che la mia fosse una fissazione di nessun conto . Un grande grazie per la risposta che mi darai e che sarà di certo esaustiva…. 🙂

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    1. ……Ancora io…. 🙂 dicevo della mia Sony DSC-W300 si è rotta appena fuori garanzia .Il display si illumina ma è bianco e lo zoom non esce, pare che nn convenga ripararla e vorrei trovare una bridge . La piu adatta ,con mirino ottico per fare delle buone foto macro . Che dici? Mi daresti un consiglio? Grazie

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  3. Ciao Francesco,
    cosa mi consigli tra la pentax k-r, k-5, k-5 II e k-30.
    Le funzionalità video mi interessano poche e nulla, la qualità fotografica, ovvimente, sì. Esclusa la k-5 IIs per rischio falsi colori, più che moire, avrei bisogno di una reflex con una eccellente messa a fuoco per eventi sportivi e fotografia naturalistica: la domanda è k-r la più economica :D, una k-5 usata o puntare sulle nuove k-30 e sulrestyling k5 II?

    Grazie

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    1. Giuseppe,
      la scelta dipende anche da quanto sei disposto a spendere. La K-r è più economica, ma decisamente inferiore alle altre. La K-5 II non è solo un restyling ma ha un sistema autofocus Safox X migliorato nella sensibilità e nella capacità di inseguimento dei soggetti in movimento. Forse il migliore compromesso è la k-30.
      Ciao, Francesco

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  4. Francesco, grazie per la risposta! Il budget permette, al massimo, l’acquisto della k-5 II. Ora per il momento non ho in programma l’acquisto di nuovi obiettivi quindi sia k-30 che k-5 II resterebbero con il 18-55 wr, qualcuno storcerà il naso :D. In vita della fotografia sportiva è migliore la capacità di inseguimento dei soggetti in movimento? Aspetto una tua rewiew della k-5 II e k-30?

    Grazie

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    1. Giuseppe,
      Pentax dichiara di avere migliorato l’autofocus nella K-5 II proprio nella sensibilità e nell’inseguimento di soggetti in movimento, quindi direi che per la foto sportiva questa è la scelta giusta. Certo il 18-55 WR non è un obiettivo adatto per foto sportive data la sua corta focale, ma è un ottimo obiettivo, il migliore fra i 18-55. Se qualcuno storce il naso lascia che gli rimanga storto.
      I test della K-5 II e della K-30 spero di farli se e quando Pentax mi manderà le macchine. Dicono purtroppo che hanno una lunga coda.
      Ciao, Francesco

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    2. sulla k5 II dichiarano che la messa a fuoco lavora fino a -3 ev mentre la precedente k5 lavorava fino a -1 ev, questo dovrebbe garantire rapidità e precisione in ambienti bui

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    1. Sergio,
      la Nikon D90 è una reflex che ormai ha compiuto i quattro anni di vita. Nell’era digitale è un periodo lunghissimo e tutte le fotocamere della sua età sono state ormai sostituite da nuovi modelli, comprese le super professionali. La D90 no ed anzi era esposta ancora lo scorso settembre alla Photokina, la fiera mondiale della fotografia di Colonia ed è ancora a listino Nikon.
      Il motivo secondo me è che la D90 attualmente svolge un ruolo particolare nella gamma di reflex Nikon: il suo corpo è costruito meglio delle reflex di fascia bassa come le serie D3x00 e D5x00, con un mirino migliore, dei comandi più completi e meglio utilizzabili e sopratutto la possibilità di utilizzare quasi tutti gli obiettivi Nikon, mantenendo l’autofocus anche con quelli AF, ma non dotati di motore, e funzionando anche con i precedenti Ai mantenendo gli automatismi di esposizione. Questo con le reflex Nikon più economiche, prive di motore AF, non è possibile.
      La D90 quindi, pur avendo un sensore da 12 Mpx e un elaboratore d’immagine ormai non più di ultima tecnologia è ancora un buon acquisto per le sue caratteristiche, soprattutto se si possiedono vecchi obiettivi Nikon. La sua qualità d’immagine è buona ed il prezzo è di circa 600 € solo corpo, 700 con il 18-55 VR e 800 con il 18-105 VR.
      Ciao, Francesco

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  5. Ciao Francesco, complimenti per il sito per la qualità e la quantità di informazioni.
    Sto valutando l’acquisto di una reflex i miei amici mi hanno consigliato Canon 600 o Nikon 5100 poi ho trovato articoli di prova della Olympus OM-D E-M5, considera che ho una OM-1 con due obbiettivi Zuiko OM 50mm F1,8 e 28mm F2.8 che ormai uso pochissimo, se ho capito bene recuperabili con anelli adattatori, ma come si posiziona la OM-D come qualità di immagine rispetto alle reflex citate visto il costo che è praticamente il doppio.
    Grazie della risposte.
    Franco

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    1. Franco,
      la Olympus OM-D E-M5 si posiziona molto bene in confronto non solo con le reflex di fascia bassa, ma anche con quelle di fascia medio alta come la Canon 60D e la Nikon D7000, come puoi leggere nella mia prova Olympus OM-D E-M5: test. La sua qualità d’immagine è molto elevata e non teme il confronto con le reflex dello stesso prezzo. Certamente è più costosa delle reflex di fascia più bassa come la Canon D600 o la Nikon D5100, ma su di queste, come su tutte le altre reflex, ha il vantaggio delle dimensioni molto più contenute. Solo nella messa a fuoco ad inseguimento per soggetti in movimento veloce è inferiore rispetto alle reflex di fascia più alta.
      Con la OM-D è possibile usare gli obiettivi OM, ovviamente con messa a fuoco manuale, con l’apposito anello adattatore in automatismo a priorità dei diaframmi. E’ un’ottima soluzione per riutilizzare questi obiettivi, ma devi tenere conto che la loro lunghezza focale è soggetta al fattore moltiplicativo 2 per cui il 28 si comporterà come un 56 mm e il 50 come un 100 mm.
      A breve riceverò da Olympus una OM-D con l’apposito anello per effettuare una prova con alcuni di questi obiettivi e presto pubblicherò i risultati.
      Ciao, Francesco

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  6. Buonasera Francesco e buon 2013.
    Sono anch’io interessato ad un usato reflex appartenente alla fascia semiprofessionale, in particolare stavo valutando una Nikon D90 che attualmente si compra a prezzi modesti. In passato ho usato una Canon 1100 ma non mi aveva soddisfatto. Oggi sto usando solo una Fuji X-10, che è una bella macchina ma vorrei avere anche una reflex di qualità soprattutto da usare per la fotografia sportiva, sempre a livello comunque amatoriale. La Nikon D90 può essere una buona scelta. In alternativa cosa potrei considerare, sempre valutando il mercato dell’usato?
    Grazie
    Ermanno

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    1. Ermanno,
      non ho capito se vuoi acquistare la Nikon D90 nova o usata. In ogni caso è un’ottima scelta per la foto sportiva grazie al suo sistema autofocus veloce ed efficace, alla bona velocità di raffica ed al mirino grande e luminoso. Fra l’usato non mi pare che si possa trovare di meglio, a meno di non cercare una D300 o D300s che però costa di più.
      Ciao, Francesco

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