Classificazione e tipologia delle fotocamere

In molti casi mi arrivano richieste, tramite commenti o email, per chiedere quale il tipo di fotocamera più adatto per le proprie esigenze e per il tipo di fotografia che si vuole fare. Ho quindi sintetizzato in questo articolo quali sono le caratteristiche principali ed i pregi e difetti delle principali tipologie di macchine ed indicato a chi e per cosa sono adatte.
Prima di leggere gli articoli dedicati alle fotocamere consigliate è opportuno leggere questo articolo per capire meglio qual è la tipologia più adatta di fotocamera per le proprie esigenze e per il tipo di foto che si vuole fare.
Infatti l’offerta di fotocamere digitali si è ampliata enormemente negli ultimi anni, sono sorte nuove categorie di macchine, oltre le tradizionali compatte e reflex, come le bridge o le mirrorless e non è facile orientarsi.

Compatte

Sono fotocamere con obiettivo non intercambiabile. In genere è un obiettivo zoom, ma ci sono alcune eccezioni di compatte con obiettivi a focale fissa. Come suggerisce la loro stessa denominazione sono macchine di ingombro e peso ridotti, da portare facilmente con se, anche se in realtà le dimensioni possono essere abbastanza variabili e ce ne sono di piccolissime e altre che non sono assolutamente tascabili. Sono facili da usare e funzionano in automatismo completo, anche se alcune consentono le regolazioni manuali, compresa la messa a fuoco. Tutte ormai riprendono video Full HD a 1920×1080 pixel e molte offrono funzioni speciali come quella panorama o filtri particolari.
La maggior parte delle compatte monta sensori di piccole dimensioni. Il sensore più diffuso è di dimensioni 1/2,3″ corrispondenti a 6,17×4,55 mm. Questo consente di costruire macchine di dimensioni ridotte sia per il corpo che per gli obiettivi. L’aspetto negativo è che sensori così piccoli non consentono di ottenere un buon rapporto segnale/rumore, specialmente aumentando la sensibilità della fotocamera (che vuol dire amplificare il segnale in uscita dal sensore). Un altro aspetto negativo delle piccole dimensioni del sensore è che gli obiettivi non riescono spesso riprodurre con buona nitidezza i dettagli più fini.
Le compatte quindi consentono discreti risultati, a livello di qualità d’immagine, per foto in esterni in buona luce, ma non sono adatte a foto in situazioni di luce scarsa se non in interni usando il flash.
Un altro limite delle compatte è la loro scarsa velocità sia nello scatto, con ritardi che spesso fanno perdere l’attimo fuggente, sia nella messa a fuoco, sia nel salvataggio delle immagini sulla scheda. Infine l’assenza quasi universale del mirino (qualcuna lo mantiene, ma di pessima qualità) le rende difficili da usare in esterni con il sole o molta luce, quando spesso sullo schermo si vede riflessa la propria faccia invece dell’inquadratura.
Sono disponibili decine e decine di compatte di tante marche che spesso si limitano solo a questo settore ed i prezzi vanno da poco meno di 100 € a 400-500 per le migliori
Sono adatte quindi per foto generiche in esterni, in viaggio, vacanza, oppure per eventi ed occasioni familiari, ma usando il flash.
Ci sono però alcune compatte, definite “premium” che montano sensori di dimensioni maggiori della media, 1/1,7 corrispondente a 7,49×5,52 mm o 2/3″ corrispondente a 8,80×6,60 mm fino a 1″ corrispondente a 13,2×8,8 mm e obiettivi di elevata luminosità. Queste consentono di ottenere migliori risultati in poca luce, anche se non arrivano alla qualità di reflex e mirrorless.
Un’altra tipologia di compatte è quella delle “superzoom”. Queste montano obiettivi zoom ad ampia escursione, fino a 20x, dal grandangolo 25 mm al supertele da 500 mm, in un corpo che rimane compatto. Viene però penalizzata la luminosità dell’obiettivo e il risultato è che si riesce ad utilizzarle alle focali più lunghe solo in presenza di luce abbondante. In questo caso consentono di avvicinare notevolmente il soggetto.
Infine vi sono poche eccezioni con sensori di grandi dimensioni, APS e ultimamente anche fullframe come le reflex. Queste hanno anche obiettivi adeguati e forniscono ottimi risultati per qualità d’immagine. Anche pesi, ingombri e prezzi sono però adeguati alle reflex.

Bridge

Sono classificate in questo modo, forse impropriamente, delle fotocamere che presentano una forma esterna simile alle reflex, anche se spesso in dimensioni leggermente più contenute, e che montano degli obiettivi zoom ad ampia escursione, dai 20x in su. Offrono anche quasi sempre un mirino elettronico e la possibilità di funzionamento a priorità di tempi o diaframmi e manuale, oltre che a programma automatico. Anche quasi tutte le bridge riprendono video Full HD a 1920×1080 pixel e molte offrono funzioni speciali come quella panorama o filtri particolari.
In realtà queste fotocamere sono internamente delle compatte e montano dei sensori uguali, di solito della dimensione più piccola da 1/2,3″. Solo in questo modo è possibile infatti costruire degli obiettivi che arrivano a delle escursioni focali fino a 50x senza che assumano dimensioni mostruose. La qualità d’immagine delle bridge quindi non è diversa da quella delle compatte, discreta in esterni con buona luce, scarsa quando c’è poca luce. L’uso di obiettii di così lunga focale è poi molto difficoltoso a causa della loro scarsa luminosità che spesso costringe a scattare con tempi troppo lunghi, ottenenso foto mosse, o aumentando molto la sensibilità e ottenendo foto con rumore elevato. Anche la velocità operativa non è diversa dalle compatte, quindi ritardo di scatto, autofocus non particolarmente veloce e sensibile, lentezza nel salvare le foto, difficoltà nel sguire il soggetto nel mirino per gli scatti a raffica. Il loro uso è ugualmente facile se usate in automatismo, ma è possibile usarle impostando diaframmi o tempi anche in modo manuale. Anche la messa a fuoco può essere manuale. La presenza, su quasi tutte, del mirino garantisce di poter inquadrare senza problemi anche in pieno sole. Quelle senza mirino sono assolutamente da scartare.
Per le bridge la scelta è molto più ristretta che per le compatte, ma comunque ogni marca ne ha almeno una in catalogo, con prezzi che vanno da 150 a circa 600 €
C’è anche qui qualche eccezione di fotocamere bridge che si elevano sopra la media, ma si contano sulle dita di una mano.
Queste fotocamere però attraggono molti proprio per il loro zoom spropositati che consentono di riprendere, quando ci si riesce, particolari distanti o di fotografare senza essere visti. Per foto sportive o di animali in libertà sono però assolutamente sconsigliabili.

Mirrorless

E’ la categoria venuta più recentemente alla ribalta ed in forte crescita come numero di modelli, interesse del pubblico e vendite. Anche questo nome è strano ed improprio: si riferisce al fatto che sono sprovviste di specchio, a differenza delle reflex. C’è anche chi le definisce CSC, Compact System Camera.
Sono fotocamere ad obiettivo intercambiabile con sensori di varia misura, ma sempre più grande di quella delle compatte, salvo una curiosa eccezione. I sensori vanno dalla dimensione di 1″ corrispondente a 13,2×8,8 mm al Micro 4/3, 18×13,5 mm all’APS 23,50×15,60 mm. per adesso non c’è una mirrorless fullframe. La loro forma è di due tipologie diverse. Ci sono mirrorless che assomigliano alle comapatte, anche nelle dimensioni, spesso senza mirino, anche se molte lo possono avere in opzione. Altre invece riprendono la forma delle reflex, con però dimensioni e pesi inferiori. Le loro prestazioni in termine di qualità d’immagine variano dal buono all’ottimo, in virtù dei sensori di dimensioni maggiori di compatte e bridge, che consentono un migliore rapporto segnale/rumore anche alle alte sensibilità, e degli obiettivi che più è grande il sensore meglio lavorano.
Nell’ambito della categoria si possono individuare alcune suddivisioni. Quella principale è costituita dalla famiglia delle mirrorless Micro 4/3. Queste corrispondono ad uno standard concordato da vari produttori, ma seguito in pratica solo da Olympus e Panasonic, che consente di scambiare senza alcun problema corpi di una marca con obiettivi dell’altra e viceversa. Il corredo di obiettivi Micro 4/3 è quindi molto ampio e consente di soddisfare tutte le esigenze. Le altre mirrorless seguono invece il loro sistema di obiettivi ed accessori e non c’è interscambiabilità fra una marca e l’altra ed i loro corredi sono molto meno ampi, anche se in via di espansione. Ci sono però obiettivi universali, prodotti da fabbricanti terzi, che possono essere forniti con innesto per differenti fotocamere. Sono disponibili numerosi obiettivi zoom, ma non se netrovano con escursione focale estrema come per le bridge: il massimo è 10-11x.
Le mirrorless, come tutte le fotocamere odierne, possono essere usate in completo automatismo, ma le loro numerose possibilità di regolazione e i funzionamenti a priorità e manuale le rendono adatte a qualsiasi uso.
La loro velocità operativa è alta per quanto riguarda il ritardo di scatto e la memorizzazione. L’autofocus è solitamente veloce, anche se leggermente meno che quello delle reflex migliori. Il suo limite è solo la minore capacità di seguire i soggetti in movimento. Il mirino, quando presente, è elettronico e la maggior parte ne monta uno, incluso o opzionale, di elevata qualità. Rispetto a quello delle reflex gli unici limiti sono la presenza di qualche scia quando si inquadrano scene in poca luce e, in alcuni casi, il “congelamento” momentaneo della scena quando si preme a metà il pulsante di scatto per la messa a fuoco, che in qualche caso non fa percepire ad esempio un cambiamento di espressione del soggetto o un suo spostamento. Tutte riprendono video Full HD a 1920×1080 pixel e molte offrono funzioni speciali e filtri creativi.
Una caratteristica interessante delle mirrorless è che, grazie al loro corpo sottile, possono montare, tramite appositi anelli di raccordo, quasi tutti gli obiettivi per fotocamere reflex o a telemetro compresi i famosi Leica. Con tutti questi obiettivi la messa a fuoco è manuale, salvo l’eccezione di alcuni anelli dedicati per gli obiettivi della stessa marca. L’esposizione si regola invece manualmente o in automatismo, chiudendo il diaframma alla effettiva apertura desiderata e lasciando che la macchina determini il tempo di scatto.
La scelta delle mirrorless è in costante aumento ed ormai tutte le marche hanno almeno un proprio modello. I prezzi variano da circa 300 € fino a quasi 2000 per le più costose.
Sono in conclusione fotocamere adatte a tutti gli usi, in qualche caso anche professionali, e indicate quando si vuole una macchina di peso ed ingombro relativamente limitati, anche se difficilmente tascabile.

Reflex

Le reflex sono le regine della fotografia amatoriale di alto livello e professionale degli ultimi 50 anni. E’ cambiato il mezzo con cui si registrano le immagini, una volta la pellicola, ora il sensore elettronico, ma non è ambiata la reflex per tanti buoni motivi. La ragione principale per cui questa tipologia di fotocamere ha soppiantato, nel campo delle fotocamere portatili, quelle a telemetro o a mirino galileiano che per anni hanno dominato il mercato, è l’unicità del loro mirino. Infatti attraverso lo specchio reflex, posto dietro l’obiettivo, e il pentaprisma che raddrizza l’immagine e la devia verso l’oculare con una reflex è possibile vedere con precisione ed immediatezza quello che è inquadrato con qualunque obiettivo o sistema ottico (telescopi, microscopi9 gli si ponga davanti. Nemmeno gli attuali mirini elettronici, seppur perfezionati, sono riusciti a soppiantare il mirino ottico reflex che consente sempre una visione precisa del soggetto senza ritardi, riflessi e scie. Questo vale soprattutto per i mirini delle reflex fullframe, decisamente più grandi di quelli delle APS. Infatti le dimensioni del mirino dipendono fortemente dalla grandezza del sensore. Per questo le reflex APS sono un po’ svantaggiate e le più economiche con mirini piccoli e meno luminosi anche per motivi di costo subiscono un po’ la concorrenza delle mirrorless con mirino elettronico. Ma se si guarda nel mirino di una fullframe non si avranno dubbi sul fatto che sia il migliore. L’unico limite di questo mirino è che non può essere usato per le riprese video: infatti in questo caso, come in live view, lo specchio deve rimanere alzato per consentire alle immagini di raggiungere il sensore, quindi si perde la visione reflex. In questo caso le mirrorless con mirino elettronico sono in vantaggio. Sony ha cercato di ovviare a ciò montando sulle sue reflex uno specchio semitrasparente che serve solo per mandare luce al sistema autofocus e che manda sempre l’immagine al sensore. Ha dovuto però sostituire il mirino reflex con uno elettronico. Queste macchine sono quindi un ibrido, ma vanno molto bene per fare contemporaneamente foto e video.
Le reflex hanno un’elevata velocità operativa, a cominciare dall’accensione quasi istantanea. La messa a fuoco è la più veloce disponibile, funziona bene anche in poca luce, ed è in grado, più o meno, a secondo del livello della reflex, di inseguire soggetti in movimento. Anche il ritardo di scatto è minimo e non si corre mai il rischio di perdere l’attimo.
La qualità d’immagine e ottima per le reflex con sensore APS ed eccellente per le fullframe, grazie ai sensori di grandi dimensioni. Le fullframe in particolare sono utilizzabili senza problemi anche ad altissime sensibilità e consentono un controllo della profondità di campo più preciso e selettivo di qualunque altra macchina con sensore di dimensioni inferiori. Inoltre gli obiettivi che possono funzionare sue entrambe le tipologie di sensore, fullframe e APS, lavorano meglio sul sensore più grande in quanto devono riprodurre frequenze spaziali inferiori. La loro nitidezza è quindi maggiore che se usati su APS.
Ogni marca di reflex ha un vasto corredo di obiettivi, dai supergrandangoli ai lunghi tele ed agli zoom. In questo caso però non sono disponibili zoom con escursione focale megagalattica come quella delle bridge. Al massimo si possono trovare dei 15-16x. I corredi più completi sono quelli di Canon e Nikon, ma anche Pentax e Sony hanno una buona scelta. Si trovano poi numerosissimi obiettivi universali di fornitori terzi.
Il loro uso è facile come quello delle compatte e forse di più visto che molto spesso dispongono di comandi esterni, mentre con le compatte si è costretti a navigare nei menu. Si possono usare in automatismo completo, in program o a priorità ed in manuale. Anche la messa a fuoco può essere manuale o automatica. Tutte ormai sono in grado di riprendere video Full HD con possibilità di regolazione manuale e con i vantaggi sul controllo della profondità di campo e della qualità d’immagine dovuti al grande sensore. Come detto però in questo caso si perde la visione reflex e si deve inquadrare con lo schermo posteriore, in alcuni casi orientabile.
In conclusione le reflex sono fotocamere adatte per tutti i tipi di fotografia e per tutti i fotografi, compresi i professionisti che infatti universalmente le usano. La sclta è vasta anche a livello di prezzo, si parte dai circa 400 € delle più economiche APS per arrivare ai 6000-7000 felle fullframe professionali.
L’unico loro limite è il peso ed ingombro maggiore delle altre fotocamere, un aspetto che non è stato più curato dai produttori con l’avvento del digitale, anche se le più economiche e piccole APS non diffeiscono se non per pochi mm e grammi dalle mirrorless dotate di mirino.

27 pensieri riguardo “Classificazione e tipologia delle fotocamere”

  1. Ottimo articolo, decisamente chiaro. Quello che mi stupisce sempre un po’ è proprio la tua ultima affermazione sul fatto che i produttori non hanno più curato l’aspetto della compattezza, ma questo è un problema vecchio che risale alle prime autofocus a pellicola, che hanno subito una prima iniezione di “steroidi” con il motore per il trascinamento della pellicola. Poi penso che sia rimasta la tradizione anche quando non ce ne stato più bisogno, del resto più spazio c’è e meglio si progetta e produce. Certo che gioiellini come le Olympus OM o le Pentax M penso che non le vedremo più e dovremo rivolgerci sempre più alle mirrorless per ottenere quegli ingombri. Ho di recente messo le mani su una Panasonic G2 usata e, fatte le debite proporzioni sulle plastiche estensivamente usate, mi è sembrato di tornare alle vecchie meccaniche come ingombri. però devo comprare un qualche pancake per evitare l’effetto “lattina appoggiata ad una saponetta” (come dice ChristianTN con una efficace immagine). Penso che il mercato degli appassionati si segmenterà sempre di più con mirrorless per chi è attento agli ingombri e reflex (sempre più FF) per la versatilità, che ne pensi?

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  2. Ciao Francesco. Grazie dell’articolo molto chiaro. Ti faccio una domanda (lo so maliziosa), da neo acquirente di una reflex…quali criteri per sposare un particolare Brand? Chiarisco…secondo te Canon o Nikon? Premetto semplicemente parlando come ergonomia preferisco Canon (mano grandine), ma la Nikon mi sembra leggermente in vantaggio come qualità. In più non conosco il rapporto qualità/prezzo per il corredo futuro di obbiettivi…come dire…riusciresti a fare un articolo simile tra i due brand, vista la tua esperienza….? Lo so che è un compito forse non corretto…ma chiedere non è un crimine….

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    1. Matteo,
      è come chiedere di fare un articolo su Milan e Inter o Lazio e Roma. Qualunque posizione prendessi i tifosi dell’altra parte non sarebbero d’accordo.
      Fra Canon e Nikon in molti casi ci sono degli schieramenti di fans che assomigliano molto ai tifosi di calcio.
      Secondo me sono entrambe ottime marche e la concorrenza fra loro fa bene al mercato, anche se in realtà l’impressione di qualcuno è che non si vogliano pestare i piedi l’un l’altro più di tanto. I confronti possono avere senso fra i singoli modelli piuttosto che sulle marche in generale e qualche volta è migliore l’una, qualche volta l’altra. Ma questo dipende sempre dai punti di vista personali, dalle proprie esigenze e dalle aspettative che si hanno.
      Ciao, Francesco

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  3. Ti ringrazio per l’articolo, è da un pò che seguo il tuo blog e lo trovo molto interessante. Mi hai evitato di scriverti per chiederti di illuminarmi sul mio prossimo acquisto. Sono il tipo “mi piace fare foto” ma non ho molta dimestichezza in questo settore, forse perchè ho altre passioni che mi portano via quel poco tempo libero. Da più di due anni uso una Nikon Coolpix p100, mi sto documentando sulla 1 V1, credo potrebbe essere la macchina adatta alle mie “esigenze”. L’unica domanda, oltre al corpo macchina, il primo obiettivo per partire, il 10-30 può andare? Grazie e complimenti per la tua passione e impegno.

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    1. Ilaria,
      nella gamma Nikon 1 non c’è grande scelta di obiettivi. Il 10-30 è l’obiettivo standard che va dal medio grandangolo al tele moderato (equivale ad un 27-81 mm). Prendi la Nikon V1 con questo, poi valuterai in seguito se ti servirà anche un tele più lungo, ed in quel caso c’è il 30-110.
      Ciao, Francesco

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  4. Molto interessante questo blog e per chi si vuole avvicinare alla fotografia è un aiuto indispensabile .Io arrivo da una “sorpassata” con rullino che si è rotta dopo anni poi una compatta della sony con la quale mi sono divertita per pochi anni ,3, che si è rotta…..Ora vorrei prendere una fotocamera che mi dia soddisfazione a tenerla in mano , la sony era il classico pacco di sigarette , mi piace fotografare Macro e paesaggi .Escludo le reflex sia per l ingombro sia perchè nn potrei comprare obbiettivi ,le foto notturne nn mi interessano più di tanto però il mirino lo trovo , per esperienza, indispensabile ..Niente cavalletti grazie.. .Bridge o Mirrorles ? Ho visto i modelli Nikon p510 e Panasonic dmc fz62 che sarebbero giusti come ingombro ma a livello tecnico sono a zero Spesa max 600euro . Grazie tante Francesco ,se nn mi sono spiegata chiedimi pure.Ciao Paolaover50

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    1. Paola,
      come ho già scritto le bridge hanno megazoom che impressionano favorevolmente i fotografi, ma non brillano per qualità d’immagine che è analoga a quella delle compatte visto che i sensori che montano sono delle stesse piccole dimensioni. Oltretutto l’uso di zoom di lunghezza focale molto elevata, come quello della Nikon P510 equivalente ad un 1000 mm, è molto difficoltoso e se non si fotografa con molta luce i risultati sono deludenti.
      Le mirrorless sono un’altra cosa, hanno sensori molto più grandi e quindi una migliore qualità d’immagine anche quando c’è poca luce.
      La disponibilità di un mirino è indubbiamente utile, anche se di solito comporta delle dimensioni un po’ maggiori ed un costo un po’ più elevato. Fra le mirrorless che ti ho indicato la Olympus E-PM1 può montarne uno opzionale, da acquistare come accessorio ad un prezzo purtroppo un po’ alto, circa 150 €. Se vuoi una mirrorless con mirino integrato puoi prendere la Panasonic G3 che in kit con lo zoom 14-42 mm (equivalente ad un 28-84 mm) costa poco più di 400 €.
      Tieni presente che le mirrorless, come le reflex, hanno gli obiettivi intercambiabili, ma che l’obiettivo in kit va bene per gli usi che ne vuoi fare e che per la macro basta una lente addizionale da una ventina di €.
      In conclusione se vuoi una fotocamera comoda, con uno zoom ad ampia escursione che non richiede di pensare ad altri obiettivi o lenti, con un aspetto professionale, ma con una qualità d’immagine non pari all’aspetto prendi pure una bridge, ed in questo caso la Panasonic FZ62 è meglio della Nikon P510. Se invece vuoi una fotocamera che offra una qualità d’immagine migliore delle compatte, un’aspetto altrettanto professionale, ma corrispondente anche ad una qualità adeguata, che possa se in futuro ti interesserà montare anche altri obiettivi per esigenze fotografiche diverse, prendi una mirrorless. In questo caso per avere il mirino integrato la Panasonic G3 è la scelta migliore.
      Ciao, Francesco

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      1. Ciao Francesco , cercando la Panasonic G3 che mi hai indicato mi è “caduta” in mano una Nikon D3100 con 18-105 a 569euro e a dire il vero non è poi cosi pesante ,accidenti…tu che ne dici di questa Nikon?

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        1. Ho letto ora il test che hai fatto sulla Nikon mi sembra buono ,sono passati due anni e ora ci sarà qualcosa di nuovo…. ma presumo che anche i prezzi saranno aggiornati o no? Grazie mille sei gentilissimo e tante buone cose .Paola

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            1. Paola,
              è vero della D5100 ho scritto solo l’articolo di presentazione, anche se l’ho brevemente provata.
              La sua qualità d’immagine è simile a quella della D7000, mentre il corpo, i comandi ed il mirino sono simili a quelli della D3100 tranne che per lo schermo orientabile. La D3100 è molto vicina come qualità d’immagine e cìè solo qualche differenza alle altissime sensibilità
              Mi fa piacere che ti sia accorta che le reflex di fascia base non sono poi così ingombranti e pesanti come temevi. Non è necessario poi portarsi tanti obiettivi: basta uno zoom con discreta escursione focale come il 18-105.
              Prendi pure quella che ti piace di più e che ti sembra più conveniente.
              Ciao, Francesco

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              1. L’unico problema è che dovrò scordarmi la Macro che è la cosa che più mi prende , non ho idea di quanto costi un obbiettivo idoneo pensi si trovino usati? Ti ringrazio ancora tantissimo . P.S. delle due Nikon pensando ad un obbiettivo Macro quale adrebbe meglio? Ancora Grazie per la tua gentilezza .Paola

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                1. Anche nelle macro si apre un mondo, va capito se sono macro di casa o di giardino dove si preferiscono soggetti fermi (fiori, monete, ecc…) o soggetti mobili (insetti), ecc… Diciamo che nel dubbio, per praticità, economicità, qualità… consiglierei il tamron 90 f2,8

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                2. Paola,
                  entrambe le reflex, D3100 e D5100, vanno bene con qualsiasi obiettivo macro.
                  Il Nikon macro più economico, adatto per il formato DX di queste reflex, è il Nikon AF-S DX Micro 40 mm f/2,8 che costa sui 250 €. Altrimenti se vuoi una focale più lunga, per fotografare da una distanza maggiore è disponibile l’AF-S DX VR Micro 85mm f/3.5 stabilizzato che però costa sui 500 €. Fra i Tamron puoi scegliere l’AF 60MM F/2 DI Macro SP LD, molto luminoso, sui 370 € o l’SP 90mm f/2,8 Di Macro sui 400 €.
                  Come vedi la scelta è ampia e di qualità.
                  Ciao, Francesco

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  5. Ciao Francesco, complimenti per il blog e per la competenza. Credo che sceglierò la fotocamera da acquistare in base ai tuoi consigli. Sto cercando, con molta indecisione, una fotocamera compatta o una Mirrorless (se è compatta meglio) che faccia foto buone ed anche video buoni (se è possibile) per evitare di acquistare anche la videocamera. Non sono un professionista e nemmeno un esperto, mi serve principalmente per la famiglia. La reflex la scarto perchè non la sfrutterei per quello che offre e per le dimensioni. Il mio buget è € 300-500. Le caratteristiche sono: buon grandangolo, immagine buona e funzione panorama. Questi sono alcuni modelli che mi hanno attratto leggendo un po’ sul tuo blog, però se ti viene in mente qualche altro modello segnalamelo:

    1. Nikon P310

    2.Canon S100

    3.Sony RX 100

    4.Olympus pen EPM-1

    5.Nikon 1 J1 o V1

    P.S. Io volevo spendere da € 200 a 300 però pensandoci ho alzato la cifra per il discorso dei video. Cmq se non è possibile avere tutto, sarei orientato verso la nikon p310. E poi comprerò una videocamera.

    Grazie mille

    Sergio

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    1. Sergio,
      se ti interessa fare buoni video oltre che buone foto la scelta migliore in questo momento fra le fotocamere elencate, ed anche considerando le altre della stessa fascia di prezzo, è la Nikon V1. Questo perchè ha una buona qualità d’immagine, vicina alle mirrorless $73 di questa fascia di prezzo, ha un’ottima funzione di ripresa video ad alta velocità, un siatema autofocus veloce ed il mirino integrato. Attualmente è venduta ad un prezzo scontato, sui 420 € con il 10-30 VR (equivalente ad un 27-81 mm) e sui 550 con in più il 30-110 VR (equivalente ad un 81-270 mm) perchè è stata appena presentata la V2.
      Ciao, Francesco

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      1. Ciao Francesco, grazie del consiglio, l’unico dubbio che ho è il fatto che la Nikon 1 v1 non ha il flash intergrato e si deve acquistare a parte al prezzo di € 150. La J1 o la J2 non potrebbero andare bene per le mie esigenze? Grazie di nuovo
        Sergio

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        1. Sergio,
          se non ti da fastidio non avere il mirino la J1 o la J2 hanno le stesse caratteristiche e qualità della V1 con in più il flash integrato, quindi possono andare bene.
          Ciao, Francesco

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          1. Grazie mille Francesco, ti volevo dire che con questo blog fai una lavoro socialmente utile. Se vai nei vari centri commerciali ti accorgi che ne sai più tu che fai le domande che loro che dovrebbero darti le risposte. Se non riuscirò a prendere una decisione ti disturberò ancora. Ciao, Sergio

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  6. Ciao Francesco, ti disturbo ancora. Stavo quasi per prendere una Nikon 1 solo che mi è venuto un dubbio sul sensore, che rispetto alle altre mirrorless è molto più piccolo. Mi potresti dare qualche altra opzione di scelta adatta alle mie esigenze, (foto e video buoni) sempre € 500/550, tipo: Sony-Samsung-Panasonic-Olympus. Grazie Sergio

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    1. Sergio,
      la Nikon 1 ha un sensore più piccolo di altre mirrorless, ma la sua qualità d’immagine è molto elevata e regge il confronto con le Micro 4/3 da 12 Mpx. Alcuni nuovi modelli di questa categoria, di Panasonic ed Olympus, con i nuovi sensori da 16 Mpx sono migliori, ma costano di più. Altre mirrorless con sensore APS sono ugualmente migliori, ma sono più grandi e in molti casi costano di più.
      La caratteristica principale delle Nikon 1 è l’autofocus più veloce di quello di qualsiasi altra mirrorless in buone condizioni di luce e la capacità di riprese in raffica anche ad alta velocità che le rende adatte alla fotografia sportiva e di soggetti in movimento veloce. Il tutto con una macchina piccola e tascabile.
      Se queste caratteristiche non ti interessano allora puoi guardare ad altro.
      In alternativa puoi prendere le Olympus E-PM2 o E-PL5, oppure la Panasonic GX1. Sono tutte Micro 4/3, con un sensore da 16 Mpx, una qualità d’immagine elevata anche alle alte sensibilità, un autofocus abbastanza veloce, una scelta di numerosissimi obiettivi con innesto Micro 4/3 e riprendono video Full HD
      Ciao, Francesco

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  7. Salve Francesco,sono capitata per caso nel suo blog ieri sera e da allora non leggo altro.Volevo farle i miei complimenti.
    Grazie per tutto l’impegno che mette a nostra disposizione.
    A presto

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