Panasonic GX1 : impressioni

La Panasonic GX-1 è una mirrorless rivolta ad un pubblico di fotoamatori esigenti ed esperti. Infatti si differenzia dalla linea GF per numerose caratteristiche, tra le quali le ampie possibilità di regolazione e la possibilità di montare un mirino elettronico. Dispone di un sensore di formato Micro 4/3 da 16 Mpx. Il suo corpo è piccolo e compatto con una linea che ricorda un po’ le fotocamere a telemetro. La sensibilità Iso arriva a 12.880 e può riprendere video Full HD. L’autofocus è stato ulteriormente migliorato ed è uno dei più veloci della categoria.


La linea della GX-1 squadrata, ma con spigoli arrotondati, è molto simile a quella della compatta LX-5. Anche le dimensioni sono simili, appena più grandi di qualche mm, anche se non così ridotte come quelle della sorella GF5. Insieme all’obiettivo zoom Panasonic X 14-42 mm stabilizzato e rientrante costituisce una delle fotocamere con sensore grande più piccole sul mercato. In più rispetto ad altre concorrenti ha gli obiettivi intercambiabili.
La GX1 si differenzia dalla GF5, oltre che per il sensore, per l’impostazione di base. Mentre la GF5 è destinata a chi, magari provenendo da una compatta, vuole una macchina di buona qualità, ma semplice e facile da usare, la GX1, pur mantenendo la semplicità d’uso, si rivolge ad un pubblico più esperto, che desidera una macchina con tutte le regolazioni e la flessibilità possibile.
La GX1 è dotata di un sensore Live MOS di formato Micro 4/3 da 16 Mpx. L’elaborato re d’immagine è l’ultima versione di panasonic il Venus Engine FHD. Questo consente di estendere la sensibilità Iso da 160 a 12.800 Iso. La stabilizzazione d’immagine è ottica, integrata negli obiettivi. L’autofocus è ovviamente a rilevamento di contrasto, utilizzando direttamente il sensore. Con una frequenza di lettura di 120 volte al secondo è uno dei più veloci della categoria e consente anche il tracciamento di soggetti in movimento. L’innesto obiettivi è Micro 4/3, con fattore moltiplicativo 2x. Questo vuol dire che oltre a poter montare tutta la gamma di obiettivi Panasonic, ormai molto estesa con alcune ottiche pregevoli come i Leica ed il nuovo 12-35/2,8, puo usare anche gli obiettivi Micro 4/3 di Olympus, anche questi molto validi, più i molti prodotti da terze parti. Fra questi i due notevolissimi Voigtlaender 17,5/0,95 e 25/0,95 dalla stupefacente luminosità. I tempi di scatto vanno da 60 secondi ad 1/4000 di secondo, mentre la velocità di raffica arriva a 4,2 fg/s. Lo schermo da 3″ e 460.000 pixele è fisso, ma di tipo touch screen, molto comodo per navigare nei menu ed anche per scegliere il soggetto da mettere a fuoco. La fotocamera dispone inoltre della possibilità di usare un mirino elettronico, opzionale, da inserire nella slitta per flash. Questo mirino dispone di una copertura del 100 % e di 1.440.000 pixel e può visualizzare tutte le informazioni visibili sullo schermo. La ripresa video è Full HD a 1920×1080 pixel e 60 fg/s, in formato AVCHD, Mpeg4 o Motion Jpeg. La GX1 dispone di un flash a scomparsa ed in più puo collegare un flash esterno sull’apposita slitta.
La GX1 con 14-42 X costa circa 670 €, con il 14-42 standard sui 570, ma perde molto a causa del maggiore ingombro dell’obiettivo.

Impugnando la GX1 con il suo zoom X 14-42 in posizione retratta ci si accorge che è molto piccola, poco più di una compatta. La Sony NEX-5n ha un corpo leggermente più piccolo, ma obiettivi molto più grandi, anche le Olympus PEN hanno obiettivi più grandi. L’obiettivo sporge di circa 2 cm dal corpo e questo consente di riporre la GX1 in una tasca di una giacca, anche se non in quella dei pantaloni o della camicia. E’ un pregio notevole.
I comandi sono quasi tutti concentrati sul lato destro. Sulla calotta superiore troviamo il pulsante di scatto con accanto quello per la ripresa video. Dietro il pulsante che aziona la modalità iAuto con la quale la macchina sceglie ed ottimizza quasi tutti i parametri di scatto in funzione della scena ripresa. Verso il centro l’interruttore di accensione coassiale alla manopola per impostare le modalità di funzionamento: Program, A (priorità dei diaframmi), S (priorità dei tempi), Manuale, due modalità utente, scene e video. Al centro la slitta per flash o mirino. Nella parte posteriore ci sono, a sinistra sopra lo schermo il pulsante per l’apertura del flash. Poi verso destra il pulsante per la revisione delle foto, quello per il blocco dell’esposizione e dell’autofocus e la ghiera di regolazione per le impostazioni principali, tempi, diaframmi ed altro, a secondo delle modalità di funzionamento. Sotto c’è un pulsante Fn e quello per scegliere le informazioni da mostrare sullo schermo. Più sotto il pad a quattro vie per impostare le modalità AF, la sensibilità Iso, il bilanciamento del biando e l’autoscatto o la raffica. Al centro il pulsante menu e conferma. Sotto infine il pulsante per i Quick menu, che consentono l’impostazione rapida di diversi parametri, combinato con quello per la cancellazione delle foto e quello per commutare da autofocus a messa a fuoco manuale.

Ho provato la GX1 in unione al mirino elettronico LVF2. Questo mirino, con una risoluzione di 1.440.000 pixel, è veramente ottimo, al livello dei migliori di Olympus e Sony. Il suo uso è molto importante e da un valore aggiunto alla macchina, consentendo un’ottima visibilità in esterni di giorno, una facile messa a fuoco manuale, la possibilità di vedere in tempo reale le correzioni di esposizione e WB e infine di tenere la macchina in posizione più stabile con le braccia appoggiate al corpo. Purtroppo però il mirino è piuttosto caro, circa 240 €. Lo zoom X 14-42 è a comando elettrico, con un tasto sulla sua sinistra, molto comodo. La messa a fuoco è veloce e precisa, almeno con i soggetti statici.

Ho scattato varie foto a tutte le sensibilità possibili, partendo da 160 Iso per arrivare a 12.800 Iso. Le altre impostazioni erano Program e bilanciamento del bianco automatico. Le foto sono state salvate in raw e jpeg. Le raw sono state convertite con Silkypix Developer Studio Pro 5. Ho convertito le foto sia con la riduzione di rumore azzerata sia con quella ottimale di default del programma.

Esaminando le foto si vede che fino a 400 Iso non c’è nessuna traccia di rumore anche in quelle senza riduzione. A 800 Iso si percepisce un leggerissimo rumore in quelle senza riduzione fatte in interni con poca luce, ma la cosa è veramente marginale e quasi invisibile. A 1600 le foto senza riduzione in esterni sono ancora pulite, in interni c’è un leggero rumore, sotto forma di puntini scuri per fortuna, che non danneggia la foto. Quelle con riduzione e le jpeg direttamente dalla macchina invece mostrano una perdita di nitidezza. A 3200 Iso il rumore, senza riduzione, aumenta un po’ e si incomincia a vedere anche nelle foto in esterni. E’ sempre in forma di punti neri, anche se incomincia ad apparirne qualcuno colorato, ma non disturba ancora eccessivamente la foto. Le foto con riduzione o le jpeg dalla macchin perdono sempre nitidezza. A 6400 Iso il rumore, adesso anche in forma di punti colorati, invade tutta la foto e diventa fastidioso. E’ necessaria una riduzione, forse però inferiore a quella di default di Silkypix. La nitidezza nelle foto con riduzione o nelle jpeg è abbastanza compromessa. Le foto con riduzione comunque sono leggermente migliori dei jpeg diretti. A 12.800 Iso il rumore è veramente eccessivo e nelle foto con riduzione o jpeg la nitidezza è totalmente compromessa. In pratica la Gx1 può essere usata senza problemi fino a 3200 Iso, con i 6400 di riserva per i casi disperati.
In conclusione la Panasonic GX1 è un’ottima macchina. Piccola, poco ingombrante e leggera, ma con un’elevata qualità di costruzione, degli ottimi obiettivi ed un ottimo mirino elettronico, purtroppo un po’ caro. La qualità d’immagine è elevata, molto vicina a quella delle mirrorless APS anche alle alte sensibilità. E’ molto indicata sia come prima ed unica macchina, sia per chi cerca una alternativa compatta alla reflex.

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Posizionando il cursore sulle foto si vedrà il nome e la sensibilità Iso. Cliccando sopra si potranno ingrandire. nelle foto è indicato se sono senza riduzione di rumore (NoNr) o con quella di default. Quelle senza indicazione sono le jpeg della macchina.

15 pensieri riguardo “Panasonic GX1 : impressioni”

  1. Ho appena acquistato questo apparecchio che non ho ancora ricevuto. Sarebbe mia intenzione, con un anello adattatore, utilizzare le varie, vecchie ottiche Olympus OM che ho da anni. Avrò particolari difficoltà per la messa a fuoco, dando per scontato che perderò gli automatismi? Aiuterebbe il mirino elettronico? Grazie

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    1. Io ho la E-PL2 con mirino VF-2.
      Difficoltà un poco. Dipende poi dagli obiettivi (più facile con i grandangolari, meno con i teleobiettivi)
      Di certo viene tutto molto più facile con il mirino.
      Ciao
      Andrea

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    2. Anch’io ho una Olympus, una EPL-1 e la uso con dei Leica, senza mirino elettronico la messa a fuoco è pressochè impossibile (a meno di montare la macchina sul treppiedi ed avere mooooooolto tempo).
      Il nuovo mirino della Panasonic dovrebbe essere molto simile a quello Oly, che se la cava bene, certo non è una fotografia d’azione, a meno che non ti affidi alla profondità di campo, che però funziona solo con i grandangolari (che diventano simili a dei normali con focali un po strane). Tieni conto del fatto che le eventuali scale della Profondità di campo sugli obiettivi non possono essere utilizzate perché se è vero che la focale è uguale cambia il formato che è più piccolo, quindi diminuisce anche il “cerchio di confusione” cioè, in buona sostanza, la profondità di campo diminuisce. Se riesci a superare questi problemi, credimi, i vecchi obiettivi “buoni” restano buoni anche sulle micro 4/3, anche se i nuovi obiettivi (parlo dei zuiko, ma i panasonic non dovrebbero essere da meno) se la cavano egregiamente, nonostante l’aspetto un po “plasticoso”, inferiore ai corpi.
      Buone foto, Roberto

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  2. Sono un vecchio utente di reflex digitali (Canon) pentito. Non discuto la qualità, ma la comodità di poter infilare la macchina fotografica in tasca ed estrarla tutte le volte che ne hai voglia fa la differenza non tra una bella ed una brutta foto, ma spessisimo tra fare foto e non farle.
    Ho ripiegato pertanto su compatte di qualità discreta (Canon, Samsung) ma, pur apprezzandone i vantaggi, sono di nuovo alla ricerca di migliori prestazioni in tema di resa con scarsa luminosità, velocità d’esecuzione e mirino elettronico (per me irrinunciabile).
    Alla fine, dopo molte letture mi sono convinto che un compromesso accettabile tra prestazioni e dimensioni sia rappresentato dalle nuove generazioni di 4/3.
    In particolare avrei deciso di comprare una Panasonic Lumix G3 con zoom Panasonic X 14-42 mm stabilizzato e rientrante. Credo che le prestazioni siano simili alla GX1, ma se possibile vorrei qualche ragguaglio in merito. La G3 è dotata di mirino elettronico integrato che ho letto essere di buona qualità, così come le prestazioni in generale (DPReview e Camera Labs). Non ho trovato però alcuna recensione della macchina (che a me pare interessante) sul questo sito e mi piacerebbe averne una valutazione da Francesco o da altri. Non credo che vi siano alternative per le esigenze che ho descritto. Forse la Panasonic GH2, che però è più grande, più vecchia e più cara. In alternativa comprare una 4/3 senza mirino e poi acquistarlo a parte mi sembra un controsenso.
    Grazie per le risposte, Piero

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    1. Piero,
      non ho ancora pubblicato un articolo sulla Panasonic G3 perchè ho ancora poche foto a mia disposizione. L’ho provata brevemente e mi ha fatto una buona impressione. I comandi sono abbastanza simili alla GX1, il mirino è simile a quello opzionale della G1X con 1.440.000 pixel ed ha un’ottima risoluzione ed ingrandimento. Consente quindi di inquadrare bene e di mettere a fuoco anche manualmente. Il sensore e l’elaboratore d’immagine sembrano gli stessi, ma ci deve essere qualche differenza a favore della G1X che infatti arriva alla sensibilità massima di 12800 Iso, mentre la G3 si ferma a 6400. Altra differenza è nella ripresa video: la G1X può riprendere anche nel formato Mpeg4, oltre che in AVCHD e Motion Jpeg. La G3 con lo zoom X 14-42 costa sui 700 € (su uno dei miei siti di riferimento), poco di più della G1X che sta sui 670.
      La tua è quindi una buona idea e a questo prezzo e con queste caratteristiche non ci sono alternative.
      Ciao, Francesco

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  3. Salve,qualcuno può spiegarmi la differenza tra un obiettivo zoom Panasonic X 14-42 mm stabilizzato e rientrante e uno 14-42MM DMC-GX1KEG-S RICONDIZIONATO ???????
    vorrei acquistare la Panasonic GX-1 con obiettivo rientrante ,
    ma non riesco a capire,perchè nessun sito che la vende utilizza la dicitura RIENTRANTE.
    Non vorrei sbagliare
    Grazie
    Cristina

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    1. Cristina,
      la denominazione ufficiale dell’obiettivo Panasonic 14-42 rientrante è LUMIX G X VARIO PZ 14-42mm / F 3.5 – 5.6 ASPH / POWER O.I.S. La GX1 venduta con questo obiettivo ha la sigla DMC-GX1X e costa 650-700 €.
      Ciao, Francesco

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  4. Francesco, io ho una Panasonic GF1 con obiettivo 14-45 Leica. Mi piacerebbe risolvere i problemi d’ingombro. Pensi che questo Panasonic 14-42 rientrante possa funzionare sulla GF1?

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    1. Alessandro,
      la Panasonic GF1 può montare tutti gli obiettivi con innesto Micro 4/3, quindi anche il Panasonic X 14-42.
      Ciao, Francesco

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  5. Scusami ancora Francesco, vorrei sapere se anche l’autofocus funzionerebbe sulla GF1, se dovessi comprare il 14-42 rientrante della GX1.
    Grazie ancora e scusami per l’ulteriore domanda

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    1. Alessandro,
      forse non ti è chiaro che nei sistemi ad obiettivi intercambiabili un obiettivo NON è di una macchina. Gli obiettivi e i corpi del sistema rispettano le specifiche dello standard e sono intercambiabili tra loro. Il sistema Micro 4/3 è uno standard definito e rispettato da più costruttori, in particolare Olympus e Panasonic. I corpi e gli obiettivi dei due costruttori sono interscambiabili, quindi si può usare qualsiasi corpo con qualsiasi obiettivo senza perdere funzionalità.
      NEl caso in oggetto si tratta poi di un corpo Panasonic e di un obiettivo Panasonic, quindi non c’è nessuna perdita di funzionalità.
      Ciao, Francesco

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