Tamron 18-270 PZD provato da “Tutti Fotografi”

La nota rivista “Tutti Fotografi” ha pubblicato nel numero di dicembre, da ieri in edicola, la prova dello zoom Tamron 18-270 PZD. La prova è stata effettuata dal laboratorio del Centro Studi di Progresso Fotografico, la  più antica rivista di fotografia italiana, pubblicata dalla fine dell’800, e il più affidabile laboratorio di misura per obiettivi italiano. Tempo fa “Tutti Fotografi” aveva anche pubblicato il test della precedente versione del Tamron 18-270 con risultati discreti. E’ quindi interessante il loro confronto con la versione PZD, dal quale quest’ultima esce vincente.

Il Tamron 18-270 PZD è un obiettivo progettato esclusivamente per il formato APS ed è fornito con innesti per Canon, Nikon e Sony. E’ l’unico ad avere un’escursione focale di 15x, equivalente ad un 27-405 su Nikon e Sony e ad un 29-432 su Canon. Le versioni per Canon e Nikon sono stabilizzate, mentre quella per Sony non lo è visto che queste reflex hanno lo stabilizzatore integrato nel corpo.
La caratteristica principale della versione PZD è quella di adottare per l’autofocus un motore piezoelettrico, molto piccolo e leggero, oltre che veloce. Questo ha consentito, insieme alla semplificazione dello schema ottico che è passato da 18 a 16 lenti, di ridurre significativamente le dimensioni ed il peso dell’obiettivo, che risultano veramente ridotte per l’ampia escursione focale.
Dal test di “tutti Fotografi” emerge che questa versione del 18-270 migliora le caratteristiche ottiche della precedente e risulta buona o discreta a tutte le focali, tranne che alla massima di 270 dove i bordi scadono e risultano insufficienti. L’unico vero difetto è la distorsione alla focale grandangolare.
La conclusione è che il 18-270 PZD è un miglioramento rispetto alla precedente versione e ciò chiude tutte le polemiche in rete sul peggioramento della qualità di questo obiettivo rispetto al precedente.
La scelta di questo obiettivo insieme ad una reflex base si rivela quindi vincente per chi vuole una macchina che consenta di fare foto in tutte le condizioni senza costringere a portarsi dietro più obiettivi ed a cambiarli continuamente. La qualità fotografica di questa combinazione è incomparabilmente superiore a quella di qualsiasi bridge.

139 pensieri riguardo “Tamron 18-270 PZD provato da “Tutti Fotografi””

  1. Considerando la notevole distorsione a barile che hanno questi zoom a elevata escursione focale, ho notato che sia nella mia Nikon D5100 che nella mia Sony A57 esiste nel menù una opzione del tipo “correzione automatica della distorsione” che però pare funzioni solo con gli obiettivi della casa, o sbaglio ? Funziona anche con obiettivi di terze parti tipo Sigma e Tamron? Pare che i modelli siano contemplati nel firmware della fotocamera …

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    1. I modelli anche di case generaliste ricevono un codice all’interno del firmware, tuttavia soltanto per gli obiettivi proprietari vi è il recupero della distorsione in camera sul lato grandangolare. La stessa cosa si può fare via software (raw therapee – generalista per raw – oppure pt-lens – specifico per correzione).
      Questi obiettivi tuttofare sono degli obiettivi generalisti e non risolutori di ogni situazione. Chi ama il lato grandangolare dovrebbe poi indirizzarsi su obiettivi dedicati tipo 8-16 o 10-20 o 12-24

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    2. Federico,
      la correzione dipende dal software che usi per la conversione da raw. I software proprietari, forniti dal produttore della fotocamera, prevedono di solito solo la correzione degi propri obiettivi. Software di terze parti come DXOPro usano un database del produttore da cui scaricano, per gli obiettivi catalogati, la maggior parte di quelli disponibili, i parametri di correzione.
      Per le foto salvate direttamente in jpeg invece le correzioni sono applicate solo per gli obiettivi originali.
      Ciao, Francesco

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  2. Ciao Francesco,
    ho dato una letta ai commenti sopra, che però, essendo un po’ datati, non rispondono appieno ai miei dubbi…
    Ho una nikon D90 con obiettivo nikkor 18-200… non mi dispiacerebbe venderlo per sostituirlo con il 18-300.
    A questo punto il dubbio è, quale?
    Rispetto ai commenti precedenti i prezzi si sono abbassati parecchio, su amazon il nikkor è in vendita a 661 € …usato a 580 …il Tamron 18-270 viene sui 400 € su amazon, poco meno su pixmania, ma usato si compra bene anche a 300-350 €…
    Ho visto una comparazione su questo sito: http://images.nikonians.org/galleries/showgallery.php/cat/22914 e devo dire che le immagini fatte con il Tamron sono davvero deprimenti come resa rispetto al Nikkor, il che mi farebbe propendere per quest’ultimo.
    Inoltre, ho avuto personalmente una pessima esperienza con due obiettivi sigma che, dopo una quindicina d’anni, si sono rovinati nelle parti gommate che sono diventate tutte appiccicose, rendendoli inutilizzabili …sottolineo che il nikkor 50 comprato contestualmente alla vecchia F801s (quindi anche più vecchio) è ancora perfetto!!!
    In sostanza io sarei più orientata per l’obiettivo della nikon …il dubbio è solo relativo a peso e dimensioni (che sono molto superiori al tamron) e al prezzo che è quasi il doppio…
    Cosa mi consigli?
    Grazie!!!

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    1. Barbara,
      perchè vuoi sostituire il 18-200 con il 18-300? Ti serve una focale tele maggiore? Per che tipo di foto?
      Una soluzione potrebbe essere quella di prendere in aggiunta al tuo 18-200 un 70-300 VR, zoom di ottima qualità e con AF molto veloce, adatto anche a foto sportive in esterni.
      Se comunque vuoi cambiare il 18-300 Nikon è di ottima qualità, specialmente considerando l’ampia escursione focale. I suoi difetti sono il peso ed il prezzo. Il Tamron 18-270 PZD però è molto buono, sempre considerando la categoria degli zoom ad ampia escursione, e poco inferiore al Nikon 18-200, come si può rilevare dai test del centro studi di Progresso Fotografico..
      Il confronto che mi hai indicato mi fa un po’ ridere: come si può pretendere di confrontare la qualità di due obiettivi con foto di dimensioni ridotte (1800×1192 pixel) e non in dimensioni reali (la D7000 fa foto di 4928×3274 pixel)? Le foto poi sono evidentemente ritoccate e non hanno nemmeno tutte la stessa esposizione.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie per la risposta!
        …mah, riguardo al cambio di focale, direi che è prevalentemente uno sfizio!
        In assoluto preferisco foto di dettagli, mi piace anche fare foto naturalistiche ad animali, uccelli, ecc., inoltre essendo un po’ timida il teleobiettivo mi permette di fotografare persone e situazioni senza avvicinarmici troppo… decisamente è il tipo di focale che preferisco.
        Nello stesso tempo, ovviamente, lo zoom mi permette di risolvere situazioni diverse senza bisogno di cambiare continuamente l’obiettivo. Ovviamente sono una fotografa occasionale, per cui non ho particolari esigenze e non ho bisogno di avere delle ottiche eccessivamente professionali, nello stesso tempo, però, non vorrei buttare i soldi come con i miei vecchi obiettivi sigma …premetto che se fossero stati ancora utilizzabili la focale che mi suggerisci di comprare ce l’avrei già…
        Grazie ancora, un saluto!
        Barbara

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        1. Barbara,
          mi sono dimenticato di parlarti di vecchi obiettivi.
          Ho una collezione ri reflex meccaniche anni 60 e 70 tutte con obiettivi perfettamente funzionanti. Ho anche un Tamron 28-200 comprato 14 anni fa e usato intensamente per alcuni anni. Poi col passaggio al digitale da molto riposa nella mia vetrina. La scorsa estate l’ho usato durante la prova di una Pentax ed ha funzionato benissimo, compreso l’autofocus, nonostante l’eta.
          Non so come sono stati usati e conservati i tuoi Sigma, ma mi sembra un caso particolarmente sfortunato.
          Ciao, Francesco

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  3. Ciao Francesco,
    vengo da una Canon S100, ma ho deciso di passare alla reflex per avere maggiore qualità, perchè la S100 non mi soddisfaceva né in interni (foto di famiglia, compleanni, festicciole, cene) né sulle lunghe focali perchè un po’ corta (passeggiate in montagna, qualche foto ad animali, foto “sportive” ai nipoti: equitazione, gare di triatlon).
    Ho preso la Canon 650D con il 18-55 IS II.
    Desideroso dello zoom ero già indeciso tra il Canon 55-250 IS e il Tamron 70-300 VC, quando ho letto questo tuo articolo, e anche una tua risposta nella quale mi pare affermassi che non si coglierebbero, in foto reali, sostanziali differenze tra il 55-250 e il Tamron 18-270…
    Per le foto in interni inoltre ritieni che debba valutare il Tamron 17-50 VC o il Canon 50/1,8 oppure ancora il 40 STM visto che sono in APS-C?
    Tenendo presente che mi piacerebbe essere più compatto e leggero possibile, vorrei in ogni caso “vedere” la differenza rispetto alla S100.
    Insomma, la confusione regna sovrana e ti chiedo un aiuto visto che hai la rara capacità di unire competenza a praticità.
    Ti ringrazio
    PS: ho due vecchie ottiche FD, che mi pare aver capito non essere conveniente cercare di riutilizzare, si tratta del 50/1,8 e dello zoom 75-200 f/4,5

    ciao, Emilio

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    1. Emilio,
      per prima cosa ti dico che le ottiche Canon FD non possono essere usate sulle attuali DSRL Canon EOS e nemmeno nelle precedenti EOS a pellicola perchè al momento dell’introduzione dell’autofocus Canon ha cambiato l’innesto dei suoi obiettivi.
      La differenza fra la EOS 650D e la S100 c’è ed è grande, ma si tratta di due macchine complementari. La qualità d’immagine della 650D è sicuramente molto superiore a quella della S100 specialmente in poca luce e la flessibilità data dagli obiettivi intercambiabili consente di usarla per tutte quelle foto che ti interessano, a differenza della S100. Ma se non si esce con l’intenzione di fotografare, come capita spesso, la S100 può essere sempre messa in tasca con la certezza che comunque si potranno fare delle foto.
      Riguardo agli obiettivi uno zoom ad ampia escursione come il 18-270 Tamron è molto comodo quando si vuole andare in giro leggeri e il soggetto delle foto non è ben definito, quindi viaggi, gite, montagna, visite di mostre ed eventi. Quando si sa cosa si vuole fotografare è invece possibile ed utile scegliere degli obiettivi specifici.
      Ho scritto che in pratica nelle foto reali non si distinguono le foto fatte con un18-270 o con un 300 mm ed è vero perchè si guarda la foto ed il suo contenuto. Se si va a cercare le differenze, osservando i pixel al 100 % sul monitor, queste ci sono, anche se non così drammatiche come alcuni immaginano. In conclusione il Tamron 18-270 è una buona scelta per le foto che fai e se non ti serve una focale superiore ai 300 mm (480 equivalenti!) il suo acquisto è molto consigliabile. L’idea di aggiungervi un obiettivo a focale fissa luminoso è ottima, meglio che uno zoom 17-50/2,8 che ti farebbe goaadagnare solo da 1/2 a uno stop. Ti consiglio però una focale più corta di un 50 mm (a meno che non lo prendi per ritratti). La scelta ottimale è il Canon EF 35 mm f/2,0 IS USM che è anche uno dei pochi grandangoli fissi stabilizzati, ma è un po’ caro 750 €. In alternativa ci sono il 28 mm f/1,8 USM 450 €, il 35 mm f/2,0 260 € o il Sigma 30 mm f/1,4 DC HSM 350 €. Il 40 mm STM è poco luminoso e troppo “lungo”, equivale ad un 64 mm.
      Ciao, Francesco

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  4. ciao Francesco,

    ritieni che il termini di vr, velocita di messa fuoco, risoluzione, qualità di foto etc, il nikon 18-300 possa degnamente sostituire l’accoppiata 18-200 e 70-300?
    Mi sembra di capire da vari forum che il 18-300 sia leggermente migliore in tutte le focali al 18-200, e se la giochi degnamente sino a 250mm anche con il 70-300.

    Io sono possessore della d 7100 con 18-105, e sono fortemente indeciso se prendere il 18-200 o il 18-300( vendendo il 18-105 ovviammnete).
    Del 18-300 mi spaventa un pò il peso, in quanto sento dire sempre che è ingombrante; d’altronde penso che se guardiamo il peso allora non potremo mai comprare obiettivi quali il 70-200 che ci garantirebbero comunque un salto di qualità.

    Io sarei piu propenso al 18-300, perchè non ho idea di cosa possa significare usare focali così spinte; ciò mi consentirebbe di capire quali potrebbero essere le focali su cui andarmi a concentrare in seguito, e nel frattempo userei un vero tuttofare, anche da usare per bird-watching a cui vorrei avvicinarmi pian pianino( e i 300 mm del 18-300 farebbero comodo insieme ad un ottima velocita di messa a fuoco che dovrebbe avere, in aggiunta poi alla d 7100 e i suoi 51 punti dovrebbe essere un accoppiata ideale, spero).

    pensi che possa essere un ragionamento logico?

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    1. Carmine,
      le tue considerazioni sono logiche e valide. E’ meglio avere un 18-300 sempre montato sulla macchina piuttosto che un 18-200 e poi il 70-300 in borsa che non si usa quasi mai, come capita spesso a me quando vado in giro per turismo. Sicuramente si porta meno peso e si spende meno. Il 70-300 è migliore del 18-200 e del 18-300 nelle focali in cui si sovrappone ed è anche più veloce nella messa a fuoco, ma ha un utilizzo diverso. Va bene per le foto sportive in esterni e per le foto di soggetti lontani come animali. Comunque per queste foto si può usare anche il 18-300, con il vantaggio di avere anche un grandangolo quando serve.
      Ciao, Francesco

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  5. Come qualità delle foto secondo te meglio il Tamron 18-270 montato su una Reflex enter level Canon o Nikon oppure una Panasonic Fz 1000? E se c’è differenza, quanta? Grazie e complimenti per il tuo blog, veramente ben fatto.

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    1. Luca,
      la differenza c’è, sia in nitidezza che in rapporto segnale/rumore. Quest’ultimo si evidenzia in particolare nelle foto in luce scarsa quando si devono usare sensibilità Iso elevate, anche se è in parte mitigata dalla maggiore luminosità dell’obiettivo della FZ1000. L’altra differenza, per alcuni fondamentale, è che su una reflex si può montare qualunque obiettivo che ti possa servire per nuove esigenze fotografiche. Con la bridge è necessario cambiare fotocamera.
      Ciao, Francesco

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