Fotocamere consigliate – Amatoriali base (reflex & mirrorless)

Le fotocamere di questa fascia sono quelle scelte da chi incomincia a sviluppare la passione per la fotografia. In conseguenza inizia a sentire le limitazioni che una compatta o una bridge impongono. A questo livello le fotocamere che consentono di migliorare la qualità delle foto e la flessibilità d’uso sono quelle ad obiettivi intercambiabili con sensore più grande delle compatte, con possibilità di regolazione e con caratteristiche costruttive ed ottiche migliori. Parliamo quindi di reflex e di mirrorless.La scelta è abbastanza ampia e non è facile scegliere per chi non sia esperto. Indicherò quindi le fotocamere che si distinguono per qualità e dotazione ottica, ma anche per comodità e facilità d’uso, per caratteristiche particolari e per prezzo.

Con questi modelli la qualità d’immagine migliora decisamente rispetto alle compatte e le bridge. Anche alle basse sensibilità i dettagli sono più definiti e precisi. La gamma dinamica è più ampia, in virtù del sensore più grande, e questo vuol dire foto più realistiche e plastiche. E’ possibile un controllo della profondità di campo, sempre per il sensore più grande, mentre nelle compatte ciò è praticamente impossibile e quasi tutto è a fuoco. Infine, sempre per il sensore, il rapporto segnale/rumore è molto migliore, già a partire dalle basse sensibilità. A partire dalla sensibilità di 400 Iso poi non c’è confronto. Con una reflex o una mirrorless APS si pò arrivare fino a 3200 Iso ed azzardare, in caso di necessità, anche i 6400, con una 4/3 si arriva a 3200, sensibilità irraggiungibili per le compatte o le bridge se si vogliono foto presentabili.
La velocità operativa è poi superiore alle compatte o bridge e, per le reflex in particolare, la velocità di autofocus è su un altro livello e consente di mettere a fuoco anche soggetti in movimento rapido.
La presenza degli obiettivi intercambiabili consente poi di scegliere quello giusto per la situazione fotografica di interesse, dai grandangoli spinti ai supertele a quelli ultraluminosi ed infine ai superzoom con escursione focale fino a 15x.
Per quanto riguarda i prezzi le più economiche del gruppo sono allineate, con gli obiettivi standard in kit, al prezzo delle bridge più costose ed in qualche caso costano meno. Gli obiettivi non sono necessariamente costosi e se ne possono trovare di qualità ed economici anche se, sempre sulle reflex, è possibile montarvi tutti gli obiettivi che fanno parte del corredo del marchio, compresi quelli per fullframe e quelli che costano molto di più del corpo macchina.

Nikon D3100

E’ la più piccola ed economica delle reflex Nikon ma mantiene tutte le caratteristiche di qualità della marca. Ha un sensore di formato APS CMOS da 14 Mpx,, di progettazione Nikon. Il corpo è molto piccolo e compatto, con rivestimenti in plastica di ottima qualità e finitura. Il mirino non è molto grande ma la visione ottica è comunque molto migliore di quella dei mirini elettronici delle bridge. La qualità d’immagine è ottima con una buona gamma dinamica, il rumore è contenuto fino a 3200 Iso e ancora accettabile fino a 6400. L’autofocus con 11 punti è preciso e veloce, particolarmente con gli obiettivi Nikon con motore ultrasonico. E’ disponibile il live view e la ripresa video full HD a 1920×1080 pixel. L’unico limite è l’assenza della funzione di bracketing per chi l’apprezza, ma è facilmente superabile. Il corredo obiettivi è vastissimo sia nella gamma di quelli originali sia negli universali, dal fish-eye ai supergrandangoli, ai supertele e a quelli a focale fissa ultraluminosi, per qualsiasi esigenza fotografica.
E’ in vendita sia come solo corpo a circa 450 €, sia con il classico obiettivo 18-55 VR stabilizzato a 500 €. La scelta migliore è però con il 18-105 VR a poco meno di 600 €. Se si vuole il massimo della flessibilità, per fotografare sempre con un solo obiettivo si può corredare con un superzoom come il Tamron 18-270 VC (400 €) o il Sigma 18-250 HSM OS (450 €) per una spesa complessiva di 850-900 €. Se si vuole integrare il 18-55 con un tele zoom si può scegliere l’economico e ottimo Tamron 70-300 Macro a 130 €.
In conclusione un’ottima scelta per iniziare a fotografare con una fotocamera reflex di qualità.

Canon EOS 1100D

E’ la piccola di famiglia di Canon ed in concorrenza diretta con la D3100. Anche questa ha pieno titolo a far parte della famiglia Canon con ottime qualità. Il sensore di formato APS CMOS ha 12 Mpx. Il corpo è appena più grande della D3100, ma sempre abbastanza compatto, rivestito in plastica forse un po’ troppo “plasticosa”. Ma per il resto della costruzione non c’è niente da dire. Il mirino, non grande, consente però una visione molto migliore di quelli elettronici delle bridge. La qualità d’immagine è ottima, con una buona gamma dinamica, solo leggermente inferiore alla Nikon D3100, il rumore è contenuto fino a 3200 Iso e ancora accettabile fino a 6400. L’autofocus con 9 punti è preciso e veloce, anche se non sono disponibili nel corredo Canon obiettivi economici con motore ad ultrasuoni. E’ disponibile il live view ma la ripresa video è solo HD a 1280×720 pixel. Il corredo obiettivi è vastissimo sia nella gamma di quelli originali sia negli universali, dal fish-eye ai supergrandangoli, ai supertele e a quelli a focale fissa ultraluminosi, per qualsiasi esigenza fotografica.
E’ in vendita sia come solo corpo a circa 350 €, sia con il classico obiettivo 18-55 IS stabilizzato a 430 €. C’è anche un kit con 18-55 e 75-300, entrambi non stabilizzati, a circa 570 €. Se si vuole il massimo della flessibilità, per fotografare sempre con un solo obiettivo si può corredare con un superzoom come il Tamron 18-270 VC (400 €) o il Sigma 18-250 HSM OS (450 €) per una spesa complessiva di 750-800 €. Se si vuole integrare il 18-55 con un tele zoom si può scegliere l’economico e ottimo Tamron 70-300 Macro a 130 € o l’economicissimo 55-200 a 100 €.
In conclusione un’ottima scelta per iniziare a fotografare con una fotocamera reflex di qualità.

Sony Alpha A390

E’ rimasta una delle poche reflex Sony che non utilizzi la tecnologia SLT, ma uno specchio tradizionale con mirino ottico. Il sensore di formato APS è un tradizionale CCD da 14 Mpx e questo limita la sensibilità massima a 3200 Iso, più che sufficiente per quasi tutte le foto. Il corpo, rivestito in plastica, è abbastanza compatto e molto ben finito. Il mirino è in linea con le altre reflex della categoria: non particolarmente grande, ma migliore di quelli elettronici. Le particolarità di questa reflex sono due. La presenza della stabilizzazione integrata nel corpo che rende stabilizzati tutti gli obiettivi e la funzione Fast AF Live View che consente di sfruttare i sensori autofocus veloci a rilevamento di fase usati dalle reflex anche in live view, a differenza di tutte le concorrenti. Questo, in unione allo schermo orientabile, rende il live view molto più usabile. La qualità d’immagine è buona fino a 800 Iso, a 1600 compare una certa quantità di rumore che a 3200 diventa eccessivo. E’ comunque migliore della migliore delle bridge, la Panasonic FZ150. L’autofocus a 9 punti è preciso e veloce anche in live view. C’è, come detto, il live view, con schermo orientabile, ma non la ripresa video. Il corredo obiettivi è abbastanza vasto sia nella gamma di quelli originali sia negli universali, dal fish-eye ai supergrandangoli, ai supertele e a quelli a focale fissa ultraluminosi, per qualsiasi esigenza fotografica, e comprende anche alcuni Zeiss.
Il prezzo è l’arma vincente di questa reflex: costa 350 € (il prezzo di una compatta) con il 18-55. Anche qui si può aggiungere il Tamron 55-200 (100 €) o il 70-300 (130 E) per un totale di 450-480 €, pochi euro in più di una bridge. Come zoom universale conviene orientarsi sul Sigma 18-200 non stabilizzato (260 €). Si può quindi avere un corredo reflex spendendo come per una bridge o una compatta premium.

Sony SLT A35

La SLT A35 è la più piccola ed economica di questa serie di reflex ibride della Sony, che entro poco tempo si estenderà a tutta la gamma. Al posto dello specchio mobile queste reflex usano uno specchio semitrasparente (translucido come dice Sony) che manda il 70 % della luce al sensore fotografico ed il resto ai sendori AF a rilevamento di fase. Il mirino è elettronico, ma di ottima qualità e con un buon ingrandimento. Il corpo è compatto e leggero,rivestito in plastica ma molto ben realizzato e rifinito. Il mirino ha un buon ingrandimento e risoluzione e non soffre molto dei difetti dei mirini elettronici. Se l’assenza dello specchio mobile ha lo svantaggio di costringere ad usare un mirino elettronico ha però anche alcuni vantaggi. Innanzitutto una minore quantità di vibrazioni e rumore durante lo scatto. Poi la messa a fuoco anche in live view o durante le riprese video è molto veloce. Infine durante le riprese video si può continuare ad usare il mirino (elettronico) che invece nelle reflex tradizionali si oscura costringendo ad usare solo lo schermo posteriore.
Il sensore di formato APS è un CMOS da 16 Mpx, uguale a quello della NEX-55n e simile a quello della Nikon D5100. Anche la SLT A35 ha la stabilizzazione incorporata sul sensore. La qualità d’immagine è ottima con una gamma dinamica alle basse sensibilità superiore alla D3100 ed alla 1100D. Il rumore analogamente contenuto con i 3200 Iso utilizzabili e i 6400 accettabili in caso di necessità.
E’ presente il live view e la ripresa video Full HD a 1920×1080 pixel a 60 e 29,97 fg/sec. Il corredo di obiettivi è lo stesso di tutte le reflex Sony Alpha abbastanza vasto sia nella gamma di quelli originali sia negli universali, dal fish-eye ai supergrandangoli, ai supertele e a quelli a focale fissa ultraluminosi, per qualsiasi esigenza fotografica, e comprende anche alcuni Zeiss.
Costa 480 € solo corpo e 520 con il 18-55. Come zoom universale conviene puntare su quelli più performanti come il Sigma 18-250 OS HSm (450 €) o il Tamron 18-270 PZD (560 €). Come per la A390 si può integrare il 18-55 con il Tamron 70-300 (130 €).
Un’ottima reflex dunque soprattutto per chi è interessato anche alle riprese video.

Panasonic G3

La G3 è l’ultima versione delle mirrorless Panasonic di forma simile alle reflex e con mirino elettronico secondo lo standard Micro 4/3. Il sensore di formato 4/3 è un CMOS da 16 Mpx. L’assenza dello specchio reflex rende il corpo più sottile ed anche le altre dimensioni sono analoghe. La macchina è quindi piccola e leggera, rivestita in plastica di buona qualità, in vari colori. Il mirino è ovviamente elettronico, di buona qualità ma non al livello delle Sony SLT, con un discreto ingrandimento. Lo schermo da 3″, totalmente articolato, è touch screen e consente di impostare i menù o anche la scelta del punto AF con le dita. L’autofocus è a rilevamento di contrasto, più lento di quelli delle reflex a rilevamento di fase, anche se veloce per la categoria, attuato dal sensore principale. La qualità d’immagine è buona, con una gamma dinamica inferiore alla SLT A35 ed anche alle D3100 e 1100D, a causa del sensore più piccolo. Il rumore è ben contenuto con i 3200 Iso usabili e i 6400 accettabili.
E’ ovviamente presente il live view e la ripresa video è Full HD a 1920×1080 pixel. Il corredo obiettivi è discreto con una dozzina di obiettivi, alcuni stabilizzati, ma poichè l’innesto è standard Micro 4/3 si possono montare anche gli obiettivi Olympus per questo standard. C’è anche uno zoom 14-140 con un motore di messa a fuoco particolarmente silenzioso progettato appositamente per le riprese video.
Costa in kit con il 14-42 stabilizzato circa 610 €. E’ disponibile anche in kit con il 14-42 e il 45-300 a 880 €.
E’ consigliabile se si vuole una macchina molto compatta, ma con mirino e si è anche interessati alle riprese video.

Samsung NX5 e NX11

Samsung è entrata da poco nel settore fotografico ma con il sistema NX ha proposto delle fotocamere veramente interessanti. Sono delle mirrorless a forma di reflex, con mirino elettronico. Il sensore, di fabbricazione Samsung, è un CMOS di formato APS, con 14 Mpx. L’assenza dello specchio reflex rende il corpo più sottile ed anche le altre dimensioni sono analoghe. La macchina è quindi piccola e leggera, ma non quanto la panasonic G3, rivestita in plastica di buona qualità. Il mirino è ovviamente elettronico, di buona qualità ma non al livello delle Sony SLT, con un discreto ingrandimento. Lo schermo da 3″ è fisso: nella NX11 è un AMOLED con 614.000 pixel, molto brillante anche di giorno, nella NX5 è uno schermo standard LED da 230.000 pixel. L’autofocus è a rilevamento di contrasto, più lento di quelli delle reflex a rilevamento di fase, sufficientemente veloce per le riprese normali, attuato dal sensore principale. Una particolarità delle NX è la funzione iFn che consente di regolare i principali parametri di ripresa (tempi, diaframmi, Iso, WB, ecc.) agendo direttamente sulla ghiera dell’obiettivo molto comodamente (sulla NX5 occorre un aggiornamento firmware). La qualità d’immagine è buona, alla sensibilità di 100 Iso paragonabile alle reflex di questo confronto ed anche la risoluzione è ottima. Aumentando la sensibilità il rapporto segnale rumore è leggermente peggiore di quello delle reflex e soprattutto la gamma dinamica è inferiore di circa 1-1,5 stop e di 1 stop anche nei confronti della Panasonic G3. Si può usare comunque senza problemi fino a 1600 Iso, con i 3200 Iso (la sensibilità massima) di riserva. E’ ovviamente presente il live view e la ripresa video è solo HD a 1280×720 pixel. Il corredo obiettivi, con innesto specifico Samsung NX, è discreto con 9 obiettivi, alcuni stabilizzati, fra cui alcuni focale fissa “pancake”, di cui uno 30 mm f/2,0, un notevole 85 mm f/1,4, un macro 60 mm e un 18-200, molti compatibili iFn.
La NX5 costa con il 18-55 OIS stabilizzato circa 380 €, la NX11 430 €.
Sono convenienti per chi vuole una macchina con una qualità d’immagine migliore di compatte e bridge, ma con un prezzo simile e ancora abbastanza compatta.

Nikon J1

La Nikon J1, insieme con la V1, fa parte della serie “1” recentemente annunciata, e segna l’esordio diella casa gialla nel settore delle mirrorless. Nikon ha deciso di utilizzare per la serie 1 un sensore CMOS da 10 Mpx più piccolo della concorrenza, 13,2×8,8 mm, la metà di quello Micro 4/3 (17,3×13 mm) con un fattore moltiplicativo 2,7x. Questo ha suscitato notevoli perplessità per quanto riguarda la qualità d’immagine. Al di la delle ragioni aziendali che hanno motivato tale scelta, il sensore piccolo dovrebbe consentire di realizzare corpi macchina più piccoli di quelli delle altre mirrorless. In realtà se si confronta la J1 con la Olympus E-PM1 o con la Panasonic GF3, la Nikon è più piccola di pochi mm ed anche gli obiettivi guadagnano si e no qualche mm. La J1 è però molto ben costruita e rifinita secondo lo stile Nikon, con un corpo in lega di alluminio, disponibile in vari colori. Non dispone purtroppo di mirino, nemmeno in opzione, e questo è l’unico vero difetto. Lo schermo da ‘3 fisso ha 460.000 pixel. L’autofocus ha una caratteristica unica fra le mirrorless: funziona a rilevamento di fase, molto veloce, quando la luminosità è buona, e si commuta automaticamente a rilevamento di contrasto in condizioni di scarasa luminosità. Ha inoltre un’elevata velocità di raffica, fino a 10 fg/s.
La qualità d’immagine, contrariamente alle aspettative, è buona, con una buona risoluzione, anche se un po’ inferiore a Micro 4/3 e reflex, un rapporto segnale/rumore inferiore di circa 1/2 stop rispetto alle Micro 4/3 e di 1 rispetto alle reflex, ma con una gammadinamica superiore di 1-1,5 stop rispetto alle Micro 4/3 a tutte le sensibilità e inferiore di circa 1/2 stop o poco più rispetto alle reflex. Un risultato inaspettato! Può essere usata comunque senza problemi fino a 1600 Iso, con i 3200 Iso da usare solo in caso di necessità. E’ ovviamente presente il live view e la ripresa video è Full HD a 1920×1080 pixel.
Attualmente sono disponibili quattro obiettivi serie 1, tre zoom stabilizzati, 10-30 VR (27-81 equivalente), 30-110 VR (81-297 equivalente), 10-100 VR (27-270 equivalente) e un “pancake” 10/2,8 (27 equivalente).
La J1 costa con il 10-30 VR circa 460 €, in kit con il 10-30 VR e il 30-110 VR 610 €.
E’ quindi veramente interessante per chi vuole una fotocamera molto compatta con una qualità d’immagine vicina alle reflex e con in più gli obiettivi intercambiabili ed una velocità di AF da reflex.

Olympus PEN E-PM1

La Olympus è stata una delle prime case, insieme a Panasonic, a presentare delle fotocamere mirrorless. Attualmente il cataologo comprende numerosi modelli di PEN. La E-PM1 è la più recente e la più piccola. Monta un sensore CMOS di formato Micro 4/3 da 12 Mpx. Il corpo è molto piccolo e leggero, disponibile in vari colori, ben finito e realizzato. Lo schermo fisso è da ‘3 con 460.000 pixe. Di serie non ha il mirino, ma è disponibile, come opional piuttosto costoso (200 €), l’eccellente mirino elettronico V-F2. L’autofocus è a rilevamento di contrasto, più lento di quelli delle reflex a rilevamento di fase, ma sufficientemente veloce per le riprese normali, attuato dal sensore principale. Ha il sistema di stabilizzazione incorporato nel corpo, unica fra le mirrorless, e questo le da un notevole vantaggio sulle concorrenti. Il flash non è incorporato ma ne viene fornito di serie uno, molto piccolo, da applicare sull’apposita staffa
La qualità d’immagine è buona, con un’ottima risoluzione dovuta alla qualità degli obiettivi ed all’ottimo trattamento dei jpeg in macchina, la gamma dinamica buona ma inferiore di 1 stop rispetto alle reflex alle basse sensibilità fino a 1,5 a quelle più alte. Anche il rapporto segnale rumore è buono ma inferiore rispetto alle reflex da 1/3 a 2/3 di stop.Si può arrivare senza problemi fino a 1600 Iso e con qualche riserva fino a 3200. E’ ovviamente presente il live view e la ripresa video è Full HD a 1920×1080 pixel.
Il corredo obiettivi comprende undici obiettivi, tutti di ottima qualità, dallo zoom grandangolare 9-18 mm fino allo zoom tele 75-300 mm, compresi un “pancake” 17/2,8, due macro e uno zoom 14-150 specifico per la ripresa video con un motore di messa a fuoco particolarmente silenzioso, ma poichè l’innesto è standard Micro 4/3 si possono montare anche gli obiettivi Panasonic per questo standard. Avendo lo stabilizzatore incorporato ed un ottimo mirino elettronico (optional) è inoltre molto adatta per montarvi vecchi obiettivi di reflex a messa a fuoco manuale, come gli eccellenti Olympus OM, i Leica M e tanti altri. Ci sono numerosi anelli adattatori disponibili, alcuni come quello OM forniti da Olympus stessa.
Costa con il 14-42 in kit circa 470 €, in kit con il 14-42 e con il 40-150 590 €.
Ha quindi tutti i requisiti per chi vuole una fotocamera molto compatta con una qualità d’immagine vicina alle reflex e su cui si possano montare anche vecchi obiettivi.

Per chi vuole spendere meno è ancora disponibile la PEN E-PL1. Il sensore è lo stesso, anche se la sensibilità massima è limitata a 3200 Iso, Lo schermo è da “2,7 con 230.000 pixel, il corpo appena più grande della E-PM1 ma ha il flash incorporato. La ripresa video solo HD 1280×720 pixel. Le altre caratteristiche sono le stesse.
Il prezzo attualmente è di 260 € o poco più in kit con lo zoom 14-42 mm.

Sansung NX100

Oltre alle mirrorless con mirino elettronico Samsung propone alcuni modelli più compatti senza mirino. Il sensore, della NX100 di fabbricazione Samsung, è un CMOS di formato APS, con 14 Mpx. Il corpo è abbastanza compatto, ma di dimensioni decisamente superiori alle Nikon J1 e Olympus E-PM1, ben costruito e rivestito in plastica di buona qualità in vari colori. Lo schermo da ‘3 fisso è un AMOLED con 614.000 pixel, molto brillante anche di giorno. L’autofocus è a rilevamento di contrasto, più lento di quelli delle reflex a rilevamento di fase, ma sufficientemente veloce per le riprese normali, attuato dal sensore principale. Una particolarità delle NX è la funzione iFn che consente di regolare i principali parametri di ripresa (tempi, diaframmi, Iso, WB, ecc.) agendo direttamente sulla ghiera dell’obiettivo. La qualità d’immagine è buona, alla sensibilità di 100 Iso paragonabile alle reflex di questo confronto ed anche la risoluzione è ottima. Aumentando la sensibilità il rapporto segnale rumore è inferiore a quello delle reflex e soprattutto la gamma dinamica è inferiore di circa 1-1,5 stop e analoga a quella delle Micro 4/3, come il rumore. Si può usare comunque senza problemi fino a 1600 Iso, con i 3200 Iso di riserva. E’ ovviamente presente il live view e la ripresa video è solo HD a 1280×720 pixel. Il corredo obiettivi, con innesto specifico Samsung NX, è discreto con 9 obiettivi, alcuni stabilizzati, fra cui alcuni focale fissa “pancake”, di cui uno 30 mm f/2,0, un notevole 85 mm f/1,4, un macro 60 mm e un 18.200, molti compatibili iFn.
Il prezzo è molto conveniente: costa 350 € in kit con il 20-50.
E’ convenienti per chi vuole una macchina con una qualità d’immagine migliore di compatte e bridge, ma con un prezzo simile e più compatta delle NX5/NX11.

178 pensieri riguardo “Fotocamere consigliate – Amatoriali base (reflex & mirrorless)”

  1. Articolo completo e chiaro. finalmente qualcuno che dice chiaramente che con le bridge ci si fa poco a costi molto alti rispetto alla qualità. come al solito grazie da un vecchio fotografo. è vero che non è la macchina che fa le foto ma aiuta ad ottenere quello che vorresti. ciao Roberto

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  2. ottimo e completo articolo, molto utile per uno come me che vuole scegliersi la prima reflex. Mi chiedo come mai non sia stata recensita anche la Pentax K-r che, navigando su vari siti di vendita online, viene offerta a poco più di 400 € per il solo corpo e a meno di 500 € col classico obiettivo 18-55, e quindi in linea con la fascia di prezzo/qualità di questa rassegna.

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    1. Domenico,
      la K-r non è stata inserita perchè quando si danno delle indicazioni si devono fare delle scelte. La K-r è ottima ma più difficile da trovare nei negozi ed il corredo di obiettivi Pentax, per quanto ottimo, non offre certamente la scelta di quelli di Canon e di Nikon, e nemmeno di Sony.
      Ciao, Francesco

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      1. Io gli obiettivi li trovo sufficienti e sicuramente più ampi del budget a mia disposizione 🙂
        Poi per i ritratti si trovano degli ottimi, storici ed economicissimi obiettivi come A 50mm f1,7 (50-100 euro) e il k 55 f1,8 (75-125 euro).
        Nel mercato dell’usato è pieno di obiettivi serie M, A, K (per non parlare dei takumar a vite, ma non hanno il famoso trattamento smc) nelle focali 28, 50, 55, 135 a bassi prezzi perché in passato Pentax aveva una penetrazione elevata e quindi vi era una buona distribuzione di ottiche. Insomma è una buona navescuola con vecchi fissi di buona qualità, quindi permette bene di imparare a pensare alla terna (tempo, diaframma, sensibilità).

        Si è vero che è difficile trovare Pentax alla catena di elettronica, ma nelle vetrine dei negozi specializzati ormai è presente… almeno nella mia piccola cittadina è così.

        Pentax copre fino al 300mm che in aps-c diviene un 450mm (come angolo di campo), le ottiche hanno una qualità medio alta e questo garantisce ritagli puliti tranquillamente fino al dimezzamento dell’angolo di campo (-> 900mm).

        E’ vero che canon e nikon hanno dei supertele, ma costano quanto una FullFrame ergo quanti li comprano? infatti uno dei motivi delle uscite delle compatte ad obiettivi intercambiabili è quello di ottenere dei crop equivalenti di focali spinte da obiettivi di estrema qualità studiati per FF e per APS-C. Anche per questo Pentax è uscita con la Q che ha un sensore la metà delle 1 di Nikon.

        In passato Pentax ha sbagliato marketing soprattutto nel passaggio al digitale, sicuramente Nikon ha dato risposta alla domanda “reflex per tutti” con modelli entrylevel come la D40. Canon aveva già il suo successo EOS (e quindi migliore autofocus) che le ha permesso di ampliare il proprio market share.

        Tuttavia a Pentax negli ultimi anni vanno riconosciute alcune chicche: le reflex colorate (ora imitate anche dagli altri) e l’astrofotografia economica, pur non avendo supertele, grazie al proprio gps-astrotracert (in alternativa è necessario un cavalletto con bilanciamento equatoriale) e grazie ad eventuali crop prodotti dalla Q dietro ad un 300mm (diviene circa un 1600mm).
        Alcuni obiettivi di estrema qualità sono tuttora Pentax anche per le altre marche, per esempio il Tokina 16-50 f2,8 che purtroppo per pentax non c’è. non per motivi di domanda ma per motivi di licenza vista l’origine del disegno, ohibò peccato. I canonisti storici conoscono molto bene la storia della qualità degli obiettivi (sicuramente molto meglio di me), anche perché avendo le canon il tiraggio più corto si potevano permettere adattatori per ogni concorrente.

        Si, diciamolo, Pentax ha una quota minima (intorno al 3% del mercato in genere e intorno al 5% delle reflex), ma comunque ha dei buoni assetti proprietari, prima Hoya e ora Ricoh, dando quindi affidabilità sul futuro.

        Infine Domenico la K-r è citata nel precendete articolo “Reflex base”, lo trovi in alto a destra… Pentax è quella più in ritardo rispetto le altre nell’aggiornare il proprio catalogo, per questo trovi la k-r a questo prezzo, ma la k-r era l’antagonista della D5000. Essendo Pentax più piccola ci sono meno “rumors” sulle nuove entranti. Se ne aspettava una per ottobre, ma ancora nulla.

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      2. Ciao Francesco, mi spiace per l’esclusione della k-r (che ho appena comprato) dalla short list, spero che in futuro continuerai a recensire Pentax come oggi, sia x le dslr che x le ottiche (che acquisterò…). Penso che, probabilmente, con le ultime mirrorless ci sia talmente tanta scelta che x chi non propone qualcosa così spesso (Pentax ad es…) ci siano solo le briciole… speriamo che se accorgano in pochi… 🙂
        Grazie ancora x i tuoi consigli.
        Ciao
        Ale

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        1. Ale,
          certamente mi occuperò di Pentax quando sarà il caso e quando presenterà novità. Ti anticipo inoltre che fra le “Professionali” inserirò una Pentax, la 645D.
          Ciao, Francesco

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  3. salve a tutti e complimenti per il sito,
    volevo solo sapere il perchè non è stata nominata la gf3 con il nuovo obiettivo X 14-42 in quanto ero interessata a prenderla,
    grazie

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    1. Annalisa,
      per dare indicazioni si devono fare delle scelte, altrimenti si fa solo un catalogo e c’è chi lo fa meglio di me.
      Ho inserito nella lista la Olympus E-PM1 e non la Panasonic GF3 percè la Olympus ha sulla Panasonic il vantaggio della stabilizzazione e di poter montare un mirino, cose entrambe molto utili nell’uso normale ed anche per montarvi obiettivi di altre marche. Questo però non vuol dire che La GF3 non sia una buona macchina.
      Ciao, Francesco

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      1. francesco,
        grazie per la spiegazione, vorrei farti solo altre due domande: la E-PM1 non l’ho vista dal vivo e vorrei sapere se in quanto a grandezza è uguale alla gf3, e infine quale delle due mi consigli per foto anche in notturna,
        grazie ancora

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        1. Annalisa,
          la E-PM1 è della stessa grandezza della GF3, mm più mm meno. Per le foto notturne è preferibile perchè con la stabilizzazione consente di usare tempi più lunghi senza rischio di mosso indipendentemente dall’obiettivo montato. Con la Panasonic si devono usare invece gli obiettivi stabilizzati.
          Ciao, Francesco

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  4. Caro Francesco, ho messo il tuo Blog tra i miei siti preferiti, vorrei tuttavia evitare di ricevere tutti i commenti via e-mail. Sono tutti molto interessanti ed io ho un sacco di cose da imparare e conoscere, però 10 o 12 e-mail al giorno sono un pochino troppe, come devo fare per eviatarle? Considera che almeno una volta giorno visito il tuo sito. Scusami e grazie.
    Saluti

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    1. Antonio,
      non so esattamente come funziona la logica di wordpress.com per le iscrizioni in quanto ovviamente non mi sono iscritto.
      Penso però che quando ti sei iscritto per un commento hai selezionato le opzioni che sono sotto per essere avvisato via e-mail di nuovi commenti, oltre che quella per i nuovi post. Non so se è possibile annullare questa scelta, vedrò di documentarmi e ti farò sapere.
      Ciao, Francesco

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  5. Peccato non prendere in considerazione la Pentax k-x, che personalmente ritengo superiore alle altre marche della stessa classe, ovviamente, e che anche come corredo di obiettivi, tutti facilmente acquistabili, non è seconda a nessuna. Le caratteristiche tecniche della macchina e le opzioni per le modifiche ed aggiunte al risultato finale della foto, la pongono un gradino sopra a marche solo più reclamizzate. Da ex canonista convinto, solo la Pentax mi ha convinto a cambiare marca,e pur essendo la K-x già “vecchia”, la ritengo ancora all’avanguardia. Con gli obiettivi poi dell’analogico, montati sul corpo macchina con l’opzione ” priorità ai diaframmi ” ho raggiunto risultati splendidi (spendendo 100 euro) . Su Google, digitando babaidano, ne potete vedere i risultati. Non sono un assertore sfegatato del marchio Pentax, ma visti i risultati….
    Ciao a tutti. Lori.

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    1. Ciao Iori, ho già postato sopra relativamente alla K-r, sicuramente la k-x anche se offre le stesse qualità finali è meno user friendly, e tuttavia è ormai fuori produzione. Da quando Pentax ha rilasciato i nuovi colori sulla k-r era chiaro che il suo posizionamento andava a scendere e preannunciava l’arrivo della nuova medium level. Quindi non elencheri la k-x tra le fotocamere consigliate, casomai in un gruppo di fotocamere a bassoprezzo ed altaresa.

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  6. Hai perfettamente ragione.Con l’avvento dei modelli successivi, inevitabilmente i precedenti diventano obsoleti. Ma nulla toglie alle caratteristiche di tutto rispetto della K-x, che a mio parere ancora adesso la mettono quanto meno allo stesso livello di modelli più recenti di altre marche. Ecco perchè non la reputo superata, ma la consiglio vivamente, a maggior ragione se il prezzo è basso (ma non ne sono molto sicuro) e la resa decisamente alta. Volevo solo evidenziare che pur non essendo portata in auge come altre,la “superata” K-x si cofronta onorevolmente con marche ben più conosciute. Le valutazioni ed i pareri di Francesco sono assolutamente da tenere in considerazione. La sua professionaslità e preparazione tecnica sono indiscutibili, e su questi presupposti mi sono basato per acquistare la Pentax, e non me ne sono pentito. Ciao a tutti. Lori.

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    1. si io pure ho la k-r e di sicuro per 30 euro in + consiglierei questa anziché la k-x, purtroppo i prezzi si sono livellati tra i due modelli, sono comunque curioso del nuovo modello che dovrebbe montare il sensore daa 16.1 della sony e che quindi dovrebbe finire per superare la d5100… ma tocca ancora aspettare… quanto non so

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  7. Ciao e … complimenti a tutti,
    sono profano della materia a cui vorrei avvicinarmi, e approfitto della vostra competenza per chiederevi alcune delucidazioni che penso possano essere utili pure ad altri visitatori.
    Io sono un “fotografo della domenica” e provengo di conseguenza dal mondo dalle compatte autofocus, pur piacendomi le belle foto sono sempre stato un pò timoroso di non essere in grado di utilizzare esfruttare a pieno i controlli manuali delle reflex, tuttavia essendomi deciso a fare il passaggio ho qualche dubbio in merito all’abbinamento nella macchina delle funzioni foto e video.
    In sintesi, secondo voi, l’acquisto di un modello (di bassa fascia, tipo D3100) che integra la funzione video full hd (a cui sarei interessato) è da considerare positivamente oppure è più utile spendere 100 euro in meno per una reflex “tradizionale” e aquistare (con una ulterioe integrazione) a parte una piccola video camera?
    Riciao, beppe

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    1. Beppe,
      non capisco perchè molti pensano che una reflex debba essere usata obbligatoriamente con i controlli manuali e si spaventino per questo. Le reflex, comprese le professionali, sono dotate di tutti gli automatismi, come le compatte, per autofocus, esposizione, sensibilità Iso, bilanciamento del bianco. Quelle base hanno anche le modalità scene. Però le reflex offrono tre cose in più: una qualità d’immagine molto superiore a quella delle compatte e bridge, la possibilità di scegliere l’obiettivo più adatto per le foto di proprio interesse, e la possibilità di modificare le regolazioni automatica per modificare i risultati in base alla propria esperienza.
      Quindi si comincerà ad usarle in automatico, poi quando si avrà imparato e si avrà unìesperienza sufficiente, si incomincerà a modificare, quando sarà il caso, qualche regolazione. Impostare tutte le regolazioni in manuale è invece solo una perdita di tempo, salvo eccezioni.
      La funzione video nelle reflex è una funzione accessoria, da usare saltuariamente, per brevi riprese. l’ergonomia e le caratteristiche delle reflex infatti non sono molto adatte per poterle usare al posto delle videocamere.
      Le reflex più adatte per le riprese video sono comunque le Sony SLT che consentono di usare il mirino anche per il video e mantengono anche durante le riprese video la messa a fuoco veloce.
      Leggi il mio articolo “Amatoriali base (reflex&mirrorless)” https://francescophoto.wordpress.com/2011/10/24/fotocamere-consigliate-amatoriali-base/
      Ciao, Francesco

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      1. Francesco,
        grazie per le delucidazioni (e le “rassicurazioni”!).
        Gli approfondimenti mi stanno appassionando, ho fatto una full immersion del portale. Unico effetto; leggero aumento del budget da destinare all’aquisto della mia prima reflex e… separatamente, di una videocamera.
        Grazie a tutti.
        beppe

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  8. Salve a tutti e complimenti per il blog
    Mi chiamo Alfredo ed ho una Nikon d3100
    Vorrei comprare uno zoom per iniziare a provarla in situazioni differenti.
    Sono indeciso tra il Nikon AF-S DX Nikkor 55-200mm f/4-5.6G VR e il Sigma 50-200mm F4-5.6 DC OS HSM. A prima vista sembrano simili, ma qualcuno li ha provati o può dirmi se uno è migliore?
    Ciao
    Alfredo

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    1. dovrebbe esistere, se non sfora il tuo budget, il nikon af-s dx 55-300
      io ti consiglierei questo (sempre che sia ok per il tuo budget ripeto), spesso i 200mm sono corti e i 300 sono sempre più che sufficienti… non è che siano corti in assoluto, ma quando si inizia a pensare in modalità zoom ci si domanda sempre quel tantino in più rispetto al 200…

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      1. Grazie Christian, io ho un budget di circa 200/20 euro. Quindi devo pensare se aspettare e acquistare il 300 o prendere a breve il 200…
        Del 300 ho il dubbio che in fondo non mi serva, che sia esagerato rispetto alle mie esigenze (piccole escursioni con amici e famiglia, vacanze e foto ai bimbi). Vedremo…
        A presto e ancora grazie e complimenti!!!
        Alfredo

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  9. Complimenti per l’articolo, proprio quello che cercavo data la mia indecisione tra la eos1100 la D3100 e la SLT33 (quasi identica alla SLT35). Faccio una breve premessa, sono possessore di una compatta lumix tz5 e di una bridge fz48, mi sono sempre trovato bene ma ora vorrei passare ad una reflex. La Sony (attualmente l’ho trovata a 549 con un 18-55) mi attira per il fatto che ha lo stabilizzatore integrato nel corpo macchina e mi permetterebbe di risparmiare con l’acquisto di ottiche non stabilizzate ed io ho la mano poco ferma, inoltre è piu veloce ed ha lo schermo orientabile; La Canon 1100d ha un ottima nitidezza (attualmente trovata a 450 con 18-55 non stabilizzato), non ha lo schermo orientabile e gli obbiettivi stabilizzati costano un botto!
    La D3100 (trovata a 549 con 18-55 VR) carina ma vale lo stesso discorso della Canon e poi a pelle non mi è simpatica. Scatto foto amatoriali (soprattutto in viaggio), ho una discreta conoscenza dei comandi manuali ed il mio genere fotografico è un po tuttofare, con prevalenza paesaggistica, persone e architettura urbana. Voi cosa mi consigliereste? grazie in anticipo

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    1. Se ti interessa una SLT sicuramente la 35 è molto più avanti della 33 e dovresti trovarle allo stesso prezzo, sono sicuramente performanti sul lato video, se per te la stabilizzazione sul sensore è fondamentale (come lo fu per la mia scelta) valuta anche la pentax k-r. Infine non sottovalutare il tuo istinto e quindi l’impressione che puoi averle provandole.

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      1. Scusate un dubbio a proposito di SLT, ricordo che Canon aveva in catalogo negli anni 60 una reflex a specchio fisso (la Pellix, … ah l’età …) e la ritirò perché sullo specchio si accumulava polvere che era difficile da togliere senza rigarlo, con conseguenze drammatiche dato che la luce attraversava proprio lo specchio per raggiungere la pellicola, come adesso fa per raggiungere il sensore delle SLT. Sapete se Sony ha risolto la questione in qualche maniera?? è solo curiosità per un tecnologia innovativa dato che non ho intenzione di cambiare sistema, ma dato che anche altre case stanno studiando sistemi analoghi non vorrei che Canon seguisse la stessa strada tornando all’antico.
        Ciao

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        1. sony usa un sensore stabilizzato che con continui movimenti tende a far scivolare via la polvere, io l’ho visto sulla mia pentax che in 2 foto il corpo estraneo sul mio sensore si era spostato

          quindi diciamo che chi è abituato a pulire il proprio sensore si può abituare a pulire lo specchio impiegando più serenità dato che l’oggetto ha sicuramente meno valore

          comunque precisamente non ne ho idea, forse hanno studiato un sistema per ribaltare su comando o scrollare lo specchio fisso… ma non credo sia così fondamentale… all’epoca della pellicola lo specchio ribaltabile si alzava e polvere non ve ne era, ora con il sensore si è abituati a questa incognita, quindi direi che fa parte del background culturale di un fotografo digitale

          è vero che tutte valutano la possibilità di abbandonare lo specchio reflex come l’otturatore, tanto il problema si sposta tutto sul sensore che abbia forte resistenza e grande affidabilità (nuove matrici, nuovi pozzetti, nuovo software…), tuttavia continuo a pensare che la visione ottica sia più rilassante per l’occhio di quella elettronico/digitale (anche se quest’ultima può fornire ingrandimenti al100%)

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          1. Il mio problema non riguardava il fatto che il sensore si possa pulire, mi pare di aver letto da qualche parte che lo specchio semi trasparente si può alzare, mi ponevo un dubbio prorpio sul fatto che con una ulteriore superficie davanti al sensore aumentasse la probabilità di polvere sul percorso della luce … è vero che probabilmente la polvere sullo specchio va fuori fuoco ma, magari, un qualche problema di diffrazione o diffusione lo porta.
            Per quanto riguarda le vecchie analogiche (tranne appunto la Pellix e qualche altra macchina) lo specchio, appunto, si ribaltava quindi era ininfluente per la foto (anche se alle volte uno specchio sporco rendeva difficile la MF, se era graffiato poi erano tragedie, lo so per esperienza personale.
            Concordo che la visione ottica è molto superiore (figuriamoci preferisco il telemetro e darei non so cosa per averlo su una Pen) però ad un mirino piccolo e buio di alcune reflex con sensore APS o 4/3 (non tutte per fortuna) forse è preferibile un bel mirino elettronico, anche se concordo che è un po’ stancante. Cmq penso che le reflex dovrebbero restare reflex e le mirrorless restare tali, non è conservatorismo ma buon senso. Ma contro i costi di produzione probabilmente il buon senso non conta … Grazie comunque di avermi confortato su un punto, non comprerò certo una SLT o tecnologia analoga …

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            1. Roberto,
              la Canon Pellix degli anni 70 fu presto tolta di produzione perchè lo specchio semitrasparente raccoglieva polvere e degradava la qualità delle foto.
              Sulle SLT Sony non fa cenno di questo problema, ma credo che esista anche per queste e sia più grave dell’eventuale polvere sul sensore. nelle reflex con specchio mobile il sensore è protetto, quando si cambiano gli obiettivi, dallo specchio e dall’otturatore che è chiuso. L’otturatore resta infatti aperto solo quando si usa il live view.
              Ciao, Francesco

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              1. Grazie, dubbio confermato e confermata la mia determinazione per il futuro, concordo che la pulizia dello specchio sarebbe forse più problematica di quella del sensore, inoltre è una superficie in più che può sporcarsi. Ma è evidente che si risolve una notevole complicazione meccanica (il gruppo specchio) con risparmio di costi, quindi ho paura che ne vedremo sempre di più. Spero che la tecnologia tradizionale non ceda del tutto il passo a quella nuova.
                Grazie e ciao, Roberto

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  10. Buongiorno,
    da quasi neofita, con esperienza e budget piuttosto limitati, vorrei chiedervi quale mi consigliereste, tra la Sony Alpha A390 e la Olympus E-PL1. Mi interessa in particolare per ritrarre soggetti in movimento, a volte in condizione di scarsa luminosità (animali in una foresta). Ho citato questi due modelli, perchè rientrano nella mia previsione di spesa: se aveste qualche alternativa da proporre, ben felice di prenderla in considerazione.
    Grazie
    Federico

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    1. Federico,
      per fotografare animali, quindi soggetti in movimento, una reflex con autofocus veloce come la A390 è più indicata di una mirrorless che è più lenta. SSe riesci ad aumentare il tuo budget di circa 100 € come alternative puoi trovare la Canon 1100D o la Nikon D3100.
      Ciao, Francesco

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      1. Si, un centinaio di euro in più li potrei investire; ho trovato la Pentax K R a 430euro con obiettivo 18-55. Leggendo la recensione che hai fatto, e qualche confronto qua e là, ho evinto che dovrebbe avere qualcosa in più della 1100d e della d3100, mi sbaglio? Che dici, potrebbe fare al caso mio?

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        1. io mi ci trovo bene, chiaro è che se devi fotografare di notte con tempi brevi forse è meglio aggiungere anche un’ottica luminosa per guadagnare qualche stop, comunque se proprio ti serve puoi alzare gli iso fino a 8000 e avere ancora un discreto compromesso soddisfacente

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      2. Quoto quanto detto da Francesco, tieni conto che la foto di animali, purtroppo, richiede obiettivi lunghi e lunghissimi che costano discretamente (anche quelli di terze parti) in ogni caso meglio una reflex perché i display ed i mirini elettronici in condizioni di scarsa luminosità non sono il massimo (lentezza di refresh dell’immagine, grana, ecc.) poi con quel budget non potresti comprare una epl-1 con il mirino e dovresti accontentarti del display che con ottiche lunghe è abbastanza difficile da usare. Tutte le macchine citate (Nikon, Canon, Pentax, Olympus) offrono ottima qualità e parchi ottici adeguati, io scatto con una vecchia reflex canon 400 d ed una epl-1 con il mirino ottico, quando voglio qualcosa di rapido la canon (pur coi suoi anni) è mooolto più rapida, anche se il 70% delel foto le faccio con l’Olympus. Il mio consiglio di sempre è anche quello di vedere sul mercato dell’usato, specie per gli obiettivi … su Pentax e Nikon puoi montare anche ottiche di molti anni fa, magari non autofocus, ma che troverai a prezzi stracciati (100 Euro per un 300 mm, la focale minima per alcuni animali). Buone foto, Roberto

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  11. Ciao Francesco, ti chiedo ancora una volta un parere: voglio fare un salto di qualità abbandonando la compatta, le mie foto sono prevalentemente di tipo famigliare e soprattutto ai bambini sia all’esterno che all’interno (dove la mia compatta mostra evidenti limiti), sono indeciso su Nikon D3100+18/105 e Nikon J1 con i due obiettivi 10/30 e 30/100, conosco chiaramente le differenze sostanziali tra queste due fotocamere e se non fosse per l’ingombro prenderei senza pensarci la D3100 ma ho paura di usarla poco per scarsa praticità, la J1 che è sicuramente più compatta ha questi due obiettivi che dovrei sostituire tra loro diverse volte e a pari prezzo avere una qualità un po inferiore.
    La mia domanda sorge spontanea: l’ingombro superiore della D3100 va a giustificare la qualità fotografica rispetto alla J1 o è solo di poco superiore?
    Grazie e saluti a tutti per gli interessanti commenti, Paolo.

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    1. a dirti il vero in una reflex c’è molta più tecnologia che generalmente fa dire come siano care le mirrorless ed evil,
      in sostanza hai a disposizione
      – uno specchio reflex: il quale abbassato mette in funzione il rilevatore di fase (che risulta più veloce del rilevatore di contrasto) per la messa a fuoco e consente una visione ottica tramite oculare (quindi per una volta non ci si spara altra luce artificiale nell’occhio), la visione ottica avviene tramite il pentaspecchio (altro componente)
      – un corpo più ingombrante vuol dire più maneggevole, più comandi a disposizione e più capacità di tenere la macchina equilibrata con focali lunghe collegate

      infine vi è da considerare, in questo caso, il sensore che è più grande e quindi permette di ottenere profondità di campo più corte

      detto questo, la scelta è personalissima, ma dipende che foto fai per lo più… se la usi molto in casa meglio la reflex, se la usi su cavalletto meglio la reflex, se la usi per giocare meglio la reflex, se ti serve una fotocamera compatta da tirare fuori al momento meglio la mirrorless (tieni presente che comunque ha il suo ingombro anche se inferiore e comunque finiresti per lasciare spesso a casa il secondo zoom)

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      1. Christian,
        condivido quanto scrivi. Aggiugo per precisione che anche la J1 e la V1 hanno l’autofocus a rilevamento di fase, come le reflex.
        Ciao, Francesco

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    2. Paolo,
      la qualità della D3100 è superiore, anche sa la J1 e la V1 vanno bene. Non devi però considerare solo la qualità d’immagine. La reflex ha anceh, a parità di costo, un mirino ottico che consente di inquadrare e seguire il soggetto molto più facilmente, specialmente in esterni di giorno, e consente di tenere la macchina in modo più stabile. Per fare un confronto corretto dovresti paragonare D3100 e V1.
      Ciao, Francesco

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  12. ciao francesco,
    una domanda.
    ho letto che la d5100 non ha l’anteprima dell’esposizione. sai dirmi se questo è solo in modalità automatica o è cosi per ogni modalita? inoltre, ( domanda trabocchetto) dopo aver provato anche la 600d, convieni che nel complesso la d5100 ha qualcosa in piu ( prova a sbilanciarti dai….:))
    grazie e ciao

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  13. Caro Francesco, avrei deciso di acquistare la mia prima reflex digitale dopo tanti anni di quella analogica, e ld una compatta digitale e cercando i prezzi migliori in rete ho notato che nella maggior parte dei casi tali venditori offrono la garanzia sempre di uguale durata di quella dell’importatore italiano ma europea e con le istruzioni non in italiano. La differenza? I prezzi di coloro che danno la garanzia dell’importatore sono più alti ma, ne vale la pena? Si può stare tranquilli lo stesso? Grazie e buon 2012 !!!

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    1. Patrizio,
      non sempre è come dici. Non so che reflex vuoi acquistare, ma nel caso di Nikon ad esempio l’importatore italiano Nital offre 3 anni di garanzia registrando la reflex sul suo sito. Per gli altri la durata è uguale, ma bisogna vedere se la filiale italiana della casa o l’importatore accettano di fornire l’assistenza. Altrimenti ci si dovrà rivolgere al venditore (il negozio) che è l’unico per legge a dover fornire la garanzia, e questo si appoggerà alla filiale europea del caso. Quindi non è proprio lo stesso e non si ha la stessa garanzia.
      Per i manuali e il software alcuni, come Canon, forniscono su richiesta e senza problemi la versione italiana, ma non so se tutti sono disposti a farlo.
      In conclusione mi sembra più sicuro e tranquillo comprare con la garanzia italiana e possibilmente presso un negozio di fotografia (alcuni vendono anche online), anche se si spenderà qualcosa di più. In ogni caso si è molto più tranquilli.
      Ciao, Francesco

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    2. Come dice Francesco, la garanzia legale è offerta dal negoziante e per i venditori europei è di 2 anni, certo che se chiude si sta freschi 🙂
      Accanto alla garanzia legale esiste la garanzia del produttore/importatore, nel caso di Nikon se acquisti dal canale europeo hai 2 anni di assistenza, che in Italia svolge nital dandogli palesemente bassa priorità, se invece acquisti dall’importatore hai 3 anni, direi che se il costo è di 50 euro, quei 12 mesi in più hanno un minimo di valore (sia nella durata sia nella celerità di risoluzione della tua pratica). Nel caso di Canon non sono bene informato, ma essendo canali gemelli e ufficiali dovrebbero comunque collaborare. Nel caso di Pentax so che di importazione europea hai il manuale tedesco, francese o inglese in base a dove l’acquisti e in un cd allegato i vari pdf in tutte le lingue, forse ti è sufficiente avere conferma di questo CD allegato, sta di fatto che ricoh sembra essersi omologata offrendo 2 anni di garanzia del produttore e quindi tramite un laboratorio a Firenze la macchina viene valutata e in caso spedita in Germania (si parla comunque di risoluzione problema in 30 giorni sul canale europeo contro i 10-15 giorni del canale fowa-nital). Il ramo della famiglia winkler che possiede fowa concede 2 anni di assistenza presso il laboratorio LTR di Torino, mentre il ramo della famiglia che gestisce nital ne da 3 (sempre appoggiandosi al medesimo laboratorio).
      Infine Nital offre 4 anni sulle ottiche, questo perché di standard nikon le garantisce 3 anni, la garanzia evidentemente è esclusivamente sulla meccanica e sull’allineamento delle lenti perché in generale i vetri possono rovinarsi solo con l’azione accidentale dell’utente (sia per rottura sia per abrazione dello stato protettivo)… quindi palesemente sulle ottiche senza anello del diaframma (quelle più economiche) le possibilità di guasti sono infinitesimali (quindi è più una garanzia di apparenza, utile più che altro per accorgersi con ritardo che l’ottica non è allineata)

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  14. Scusatemi…ehm…mi sono dimenticato di precisare che la macchina in questione è la Pentax k-r che ho trovato da Pixmania a 455 euro con borsa e scheda da 4 Gb (classe 2).

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    1. Patrizio,
      Pixmania è sicuramente un sito affidabile. A me una volta però hanno mandato la macchina con le istruzioni solo in tedesco (nemmeno in inglese) e ho dovuto chiedere quelle italiane alla filiale italiana, in quel caso Canon, che molto gentilmente me le ha mandate. Per Pentax non so come funzionerebbe. Quello che posso dirti è che l’assistenza della Fowa, distributore per l’Italia di Pentax, è molto valida. Certo un risparmio di circa 100 € non è da trascurare.
      Ciao, Francesco

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    2. il prezzo è sicuramente buono, io ho la medesima bianca 🙂
      Come ti ho detto sopra, ti basta chiedere se nella scatola c’è il CD con i manuali in tutte le lingue, compreso italiano. Da pixmania ti giungerà il manuale in francese, non puoi chiedere a fowa una copia perché detengono il copyright sullo stampato e sulla divulgazione via web, quindi o ce l’hai sul CD o te lo devi far dare da qualcuno che lo ha su CD.
      Nel caso di Pixmania puoi gestire la garanzia sia con loro e quindi affidarti a Pentax Francia oppure mandarla a Firenze (dove risiede un laboratorio accreditato Pentax Europa) che a sua volta la girerà a Pentax Germania.
      Il laboratorio LTR in questo caso non svolge la garanzia internazionale per Pentax, quindi non lo puoi usare. Sul canale internazionale, come detto sopra, i tempi di risoluzione sono intorno ai 30 giorni. Nel caso di guasto all’arrivo Pixmania ti permette una sostituzione rapida e impieghi sui 15 giorni. E’ comunque una fotocamera matura, quindi abbastanza affidabile e siccome era concepita come “medium level” resta leggermente superiore rispetto alle entry level di pari prezzo concorrenti (canon 1100 o nikon d3100).
      Comunque attualmente le cose stanno così come detto sopra, poi in realtà Pentax appartiene a Ricoh e non è detto che nel giro di 12 mesi Ricoh faccia assistenza diretta in uno dei suoi laboratori in Italia e quindi tutto verrebbe ribaltato.

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      1. Faccio presente che abito a Terni e che, diversamente da un tempo, quando acquistai la mia MX e relativi obiettivi nei vari negozi di fotografia della mia città, ora le macchine fotografiche sono vendute maggiormente nella catene di elettronica e nei supermercati. Ma non Pentax che, se così si può dire è un prodotto un pò più di nicchia; in questi posti trovi sempre e solo Nikon, Canon e Sony (mi sembra una cantilena!!!), i pochi negozi privati non ce l’hanno o, se eventualmente possono ordinartela non sò a che prezzo, allora dico: se tanto devo ordinarla da qualcuno in un’altra città e quindi non ho il negoziante sul posto a cui rivolgermi per qualsiasi cosa, cosa cambia fra la garanzia Fowa e quella europea? Solo il tempo di una eventuale riparazione? Non faccio il professionista e quindi se stò due settimane in più senza macchina non muoio, oltretutto i kit venduti non Fowa oltre a costare meno hanno in più la borsa e una SD da 4 Gb. (Il manuale originale in italiano l’ho scaricato dalla rete).

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        1. Ciao Patrizio. Ho letto con interesse che hai scaricato il manuale in italiano dalla rete. Io ho una Pentax k-x co il manuale in inglese e non riesco a trovare da nessuna parte quello in italiano. Potresti essere così gentile da dirmi da quale sito lo hai scaricato, o in quale modo si riesca ad avere ? Ti ringrazio sentitamente. Ciao. Lori.

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  15. Grazie Patrizio. Sei stato molto gentile a darmi l’indirizzo per poter scaricare il manuale (ammesso che ci sia) della K-x. Avendo comunque esperienza con le reflex e traducendo a spanne le istruzioni in inglese, sono riuscito da subito ad impegnare nel suo lavoro quel gioiellino che è la Pentax. E devo dire che mi da molte soddisfazioni. Mi sembrava strano il non riuscire a trovare da nessuna parte il manuale in italiano, neppure nel sito ufficiale, e per completezza mi sarebbe piaciuto aggiungerlo al kit della macchina. Mi farebbe molto piacere se tu andasti sul sito di Panoramio, all’indirizzo http://www.panoramio.com/user/1095401 per vedere alcune foto che ho scattato nei dintorni. Ti ringrazio ancora sentitamente della tua gentilezza, ed auguro a te ed ai tuoi cari un Buon Anno. Ciao.

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  16. Ciao,
    avrei bisogno di un consiglio.
    Sono molto attratta dalla nikon j1 per la possibilità che offre di scattare foto a raffica, in sequenza e di effettuare foto anche durante i filmati, dal momento che faccio molte foto ai bambini, per cui è importante non perdere l’attimo. Dal momento però che mi piace anche fare gite in montagna, mi lascia un pò perplessa il fatto che non abbia il mirino, cosa che mi sembra fondamentale in certe condizioni di luce, inoltre dal momento che vorrei non solo l’obiettivo base, il prezzo diventa non indifferente.
    La mia domanda è questa: mi hanno parlato molto bene della Panasonic Lumix DMC -fz150, forse non dovrei chiederti un confronto tra queste due macchine dal momento che si tratta di due tipologie diverse, ma diciamo che per me entrambe sarebbero 2 macchine non troppo ingobranti.
    La Panasonic mi attira soprattutto per il fatto che ha un ottimo zoom e mi permetterebbe anche di fare foto macro, ma ho dei dubbi sulla velocità di messa a fuoco e di scatto e sulla qualità di immagine.
    Cosa mi consigli?
    Grazie mille.
    Buona giornata.
    Sabina

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    1. Sabina,
      il tuo dubbio è molto serio ed è anche il mio.
      La Nikon J1 è un’ottima macchina e l’unico suo difetto è la mancanza del mirino, che non è disponibile nemmeno come opzione.
      Il mirino è molto utile in esterni di giorno per poter vedere ed inquadrare bene il soggetto e per il fatto che consente di tenere la macchina in una posizione più stabile, con le braccia appoggiate al corpo e la macchina alla fronte, che consente di minimizzare il mosso.
      Proprio per questo motivo io ho provato la V1, che è leggermente più grande, ma dotata di mirino elettronico. La qualità d’immagine che produce va oltre le aspettative, anche alle alte sensibilità e in pratica non c’è differenza con quella delle micro 4/3. Le sue funzioni speciali per scattare foto animate, per la funzione che scatta 20 foto e sceglie la migliore, per la possibilità di scattare foto mentre si riprende un video e per la velocità di raffica sono uniche e interessantissime.
      Prima delle Nikon 1 ero anche io interessato a prendere una Olympus PEN come macchina piccola e compatta da mettere in tasca o quasi, ma con queste Nikon sono in dubbio. La scelta però dovrebbe ricadere sulla V1 e il costo è abbastanza alto, ma se si vuole la qualità e l’innovazione si deve pagare un prezzo. Questo vale per le fotocamere come per i computer, i cellulari, i televisori o le auto e qualsiasi altro oggetto.
      Non considerei invece la Panasonic FZ150 che ha si uno zoom potente ma in quanto a rapidità di azione, messa a fuoco e qualità d’immagine non ha nulla a che fare con le Nikon 1.
      A te quindi la scelta se rinunciare al mirino (cosa che a me non piace) o spendere qualcosa di più ma avere una fotocamera completa e con funzioni di avanguardia.
      Ciao, Francesco

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      1. Francesco, penso che nel caso di chi possegga già un corredo Nikon, la v1/j1 sia un buon complemento, prima o poi faranno un adattatore per le ottiche nikon e facilmente potranno pilotare gli obiettivi motorizzati.
        Si potranno così ottenere delle focali equivalenti estremamente lunghe con obiettivi economicamente accessibili.
        Il costo è alto, ma non è necessario comprarla subito, penso che quando Canon promuoverà le sue, Pentax ne annuncerà altre allora comincerà una vera concorrenza. Ora come ora una reflex aps-c costa meno di queste mirrorless e offre di più e ha più componenti interni, quindi lo spazio per una concorrenza commerciale vera c’è.

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        1. Christian,
          condivido quanto dici. L’adattatore per obiettivi Nikon F che conserva la funzionalità AF però già esiste.
          Ciao, Francesco

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      2. Ciao Francesco,
        ti ringrazio molto per la tua rapidissima e dettagliata risposta. Mi hai convinto a scartare l’idea della Panasonic, ora però considerato il difetto della mancanza di mirino della J1 e l’elevato costo della V1, seguendo anche il suggerimento di Christian mi chiedo se a questo punto forse non mi convenga acquistare una reflex tipo la Nikon D3100 + 18-105mm VR.
        Mi sa che farò un giro in negozio per provarla direttamente nelle mie mani.
        Grazie mille!

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    2. Sabina, non esiste una vera soluzione all in one, è solo un mito del marketing.
      Potresti anche pensare di avere 2 fotocamere tipo la Panasonic fz100 (da usare all’aperto, in montagna o in vacanza) più una oly epl-1 o una nikon j1 quando calerà di prezzo (da usare in casa quando devi riprendere i ragazzi).

      Io, comunque vivo in una zona dal discreto turismo mittle-europeo e debbo dire che noto più ragazze con la reflex di quante con la compatta, sembra strano, probabilmente immagino che sia la macchina del padre o forse la propria, ma in ogni caso la usano con disinvoltura e senza fastidio per l’ingombro.

      Infine in montagna, può sembrare utile lo zoom, ma gli zoom servono più per fare caccia fotografica, in genere in montagna sarebbe quasi più ambito un supergrandangolo. Dipende da cosa ti piace fotografare chiaramente.

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  17. Ciao a tutti.
    Ero indirizzata a comprare una Canon 1100D per iniziare, ma non volevo dover girare con 2 obiettivi, troppo peso e ingombro.
    Cercavo quindi l’opzione entry level più idonea a fare più cose possibili con un solo obiettivo. Io viaggio molto, quindi fotografo paesaggi, ma anche monumenti, dettagli di chiese, palazzi, e anche sport.
    Idealmente avevo in testa il 18-200 tamron che costa sui 150 euro. Non è stabilizzato, ma il 18-200 canon stabilizzato costa sui 450 ed è troppo per me.
    Però ho visto che Canon propone come obiettivo “tuttofare” il 18-135, sia per paesaggi che per sport e viaggi, ma la mia paura è che sia troppo poco come zoom, o no? Perchè mi han detto che già il 200 è paragonabile a un 11x di una compatta/bridge, quindi scendere ancora con un 135 mi pareva azzardato.
    Che mi consigliate? Premetto, sono una principiante…
    GRAZIE A TUTTI

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    1. Ciao Claudia,
      i tre obiettivi superzoom che mi sento di consigliare per la Canon sono nell’ordine:

      – Tamron 18-270 PZD, circa 450 euro
      – Canon 18-200, circa 450 euro come hai indicato
      – Sigma 18-250, circa 400 euro
      – Tamron 18-270 VC, che credo si trovi ormai soltanto sul mercato dell’usato: offre una buona stabilizzazione e qualità ottica, ma la velocità di messa a fuoco è inferiore agli altri

      Questi tre obiettivi sono un buon compromesso perché sono compatti, hanno una buona velocità di messa a fuoco e una qualità ottica accettabile, sono ben stabilizzati (questa caratteristica è molto importante per limitare il mosso provocato dal movimento della fotocamera quando la luce è scarsa e sulle lunghe focali). In pratica sono tre obiettivi molto indicati da portare in viaggio per restare leggeri, non dover cambiare ottica, e mantenere una flessibilità simile alle bridge ma con i vantaggi di una reflex. Il 18-200 Tamron invece manca della stabilizzazione ed è piuttosto lento nella messa a fuoco, perciò il prezzo è molto inferiore: se scatti solamente all’aperto e in buona luce, oppure eventi sportivi, questo non ti interessa, ma di sera o al chiuso la stabilizzazione è molto utile.

      Il 18-135 Canon è un’ottima soluzione: secondo me, poiché cerchi un obiettivo tuttofare, è più utile avere la stabilizzazione e una buona velocità di messa a fuoco che quell’1,5x o 2x di zoom in più. Comunque anche il Canon 18-135 costa intorno ai 300 euro: devi valutare se la differenza di estensione focale giustifica la differenza di prezzo con il Tamron.

      Simone

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      1. Ti ringrazio molto Schinellato!
        Sono sincera nel dirti che gli obiettivi che mi hai consigliato sono troppo costosi per me… Non posso spendere così tanto…
        Il mio dilemma si era ridotto appunto tra il Tamron 18-200 a 150 euro e il Canon 18-135 che ho trovato a 275. Ovvio che costa quasi il doppio, questo è da tenere conto, però magari la qualità appunto giustifica questa differenza di prezzo.
        Il mio dubbio più forte, non avendo mai provato questi obiettivi, è se c’è evidente differenza di Zoom tra il 135 e il 200 oppure alla fine non è nemmeno così tanta. Perchè se guardo quel che mi consigli tu mi pare che non sei mai sceso sotto il 200, anzi, addirittura ti spingi a 270… Quindi il 135 mi lascia ancora più perplessa come zoom, poi di qualità sicuramente è meglio del Tamron, questo ovvio… Non so proprio… Che dici?

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        1. Claudia,
          per fare belle foto in tutte le condizioni non serve un superzoom o un super teleobiettivo. Questi sono obiettivi specialistici che si usano per foto sportive o di animali in libertà Per le foto normali, anche di viaggio, un 135 (che su reflex APS equivale ad un 217 mm) è più di quanto serve. Tieni conto che moltissime delle più belle foto che puoi vedere su riviste o in mostre sono fatte con grandangoli o al massimo obiettivi normali e che una volta si fotografava quasi esclusivamente con il normale 50.
          Oggi i superzoom sono spinti dai produttori che fanno a gara a che ne produce uno più lungo, ma non sono una vera necessità ma piuttosto argomenti di vendita per chi abbocca. Oltretutto difficilmente consentono di ottenere foto nitide vista la scarsa luminosità e la scarsa qualità d’immagine delle bridge su cui sono montati.
          Per scendere nel tuo caso particolare sicuramente c’è differenza tra 135, 200 e 270, ma già con un 135 avrai una focale adeguata alla maggior parte delle foto, e con l’uso ti accorgerai che scatterai più con la focale 18 che con la 135. Quindi ti consiglio di prendere il Canon 18-135 che è l’obiettivo più adatto per la 1100D, lasciando perdere il Tamron 18-200 che qualitativamente non è all’altezza dei suoi fratelli.
          Ciao, Francesco

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        2. Ciao Claudia,
          considera che la lotta a chi ha lo zoom più lungo su compatte e bridge è in gran parte pretestuosa, perché i sensori sono piccoli e hanno difficoltà quando la luce è scarsa, la messa a fuoco è lenta e spesso la stabilizzazione insufficiente. Il 18-135 è un ottimo obiettivo tuttofare e non incontrerai grosse limitazioni, che saranno invece abbondantemente compensate dalla velocità di messa a fuoco, dall’efficacia della stabilizzazione e dalle performance del sensore con luce scarsa rispetto a una compatta. Ti ho indicato obiettivi con zoom più estesi per offrirti un termine di paragone su focale e prezzo, ma con il 18-135 ti troverai bene nella stragrande maggioranza delle occasioni. Invece sconsiglio il 18-200 Tamron non stabilizzato.

          La differenza tra 135 e 270 è il doppio: ottieni pessapoco lo stesso risultato che a 270mm se ritagli una porzione dell’immagine a 135mm con lato dimezzato e superficie ridotta a un quarto. Ovviamente in questo modo ridurrai la risoluzione dell’immagine a circa un quarto: per esempio da 12 mpixels passeresti a 3 mpixels.

          La differenza tra 135 a 200 equivale approssimativamente a radice di due: ottieni lo stesso risultato che a 200mm se ritagli una porzione dell’immagine a 135mm con lato 1,4 o 1,5 volte inferiore e superficie dimezzata. La risoluzione dell’immagine sarà a sua volta dimezzata: da 12 mpixels a 6 mpixels.

          Simone

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          1. Grazie mille ad entrambi, mi avete sicuramente spiegato tutto bene!
            Ma, per informazione, il Tamron 18-200 lo sconsigliate in confronto col canon 18-135 o a priori lo sconsigliate in generale da quanto è scarso?
            Perchè il mio ragionamento è stato (ma correggetemi se è sbagliato): sono principiante, non avrò sicuro le pretese che avete voi, quindi forse per iniziare andava bene spendere solo 150 euro e poi magari se aumenteranno le esigenze di qualità potrei fare una spesa piu grossa in futuro… Perchè io da principiante non so nemmeno se sono in grado di accorgermi della differenza tra un obiettivo e l’altro…

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            1. Claudia,
              la tua ultima osservazione mi ha fatto pensare. Effettivamente saresti in grado di valutare la differenza? Se ti facessero provare uno dopo l’altro i due obiettivi probabilmente potresti accorgenti della maggiore velocità di messa a fuoco del Canon, utile però solo per soggetti in movimento. Probabilmente potresti accorgerti della mancanza della stabilizzazione, scoprendo, a posteriori, che alcune foto scattate con tempi lenti sono mosse. Per il resto hai ragione, difficilmente saresti in grado di accorgerti della differenza e comunque il tuo scopo non è confrontare obiettivi, ma fare belle foto. E di fronte ad una bella foto non si chiede con che obiettivo è fatta ne si valuta la sua risoluzione.
              In conclusione con la 1100D e il Tamron 18-200 avrai, per 500 € o forse meno, un insieme che sarà sicuramente superiore a qualsiasi compatta o bridge e ti consentirà di affrontare la maggior parte delle situazioni fotografiche. Quando incomincerai ad accorgerti dei suoi limiti potrai sempre acquistare obiettivi migliori e più specialistici.
              Ciao, Francesco

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            2. Ciao Claudia,
              il Tamron 18-200 è sconsigliabile sia in confronto col Canon 18-135 sia in generale: l’assenza di stabilizzazione e la lentezza della messa a fuoco sono grossi limiti rispetto al Canon. Risparmiando 135 euro ti troveresti con un obiettivo che non è un tuttofare e che probabilmente non riusciresti a rivendere. La velocità di messa a fuoco e la stabilizzazione rendono molto più facile scattare le foto senza perdere il momento e riducendo il mosso della fotocamera: due caratteristiche che ti risparmieranno molto tempo e fatica.

              Simone

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              1. Urca, due autorevolissimi consigli ma quasi opposti… Uno incoraggia la mia idea iniziale di andare low cost in quanto principiante e l’altro che sconsiglia comunque in generale il Tamron!
                Ad ogni modo mi siete stati mooolto utili per schiarirmi le idee e vi ringrazio tantissimo per la cortesia e la professionalità messa a disposizione per la gente che ne sa poco come me.
                Grazie mille ad entrambi!!
                Claudia

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                1. Scusa se mi inserisco, dopo gli autorevoli pareri di Francesco e Simone, ma vorrei consigliarti questa considerazione: qualche anno fa’ (non moltissimi) un corredo fotografico completo veniva fatto con tre obiettivi un grandangolare da 28 mm (equiv. al 18mm sulla 1100), il normale da 50 (circa 35mm sulla canon) ed un tele medio da 135mm (85 mm sulla canon). Ora con lo zoom canon avresti tutte queste focali (ed oltre) con un solo obiettivo … concordo con lo spirito della risposta di Francesco ma non con la pratica. E’ vero che sei una principiante ma, proprio per questo, lo stabilizzatore alle focali lunghe mi sembra indispensabile perché ti troverai sempre a fotografare quando c’è poca luce ed a rischiare il mosso dovuto alle mani che tremano, vedrai le foto a monitor, magari con ingrandimenti mostruosi e rimpiangerai la qualità apparente di una compatta (apparente ripeto) ottimizzata. La reflex è una scelta che va affrontata al meglio possibile ed io propenderei per il canon, dato che, quando le tue esigenze aumenteranno (ed aumentaranno senz’altro) rivendere un originale è molto più facile che un terze parti …
                  Buone foto
                  Roberto

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                  1. Roberto,
                    io non volevo arrivare al famoso trio 28/50/135, un classico dei fotoamatori che però non ho mai avuto (meglio 35/85), ma il concetto è quello.
                    Quanto allo stabilizzatore è utile, ma non indispensabile, per secoli (posso dirlo) si è fotografato senza. Anzi non averlo è meglio così si impara a controllare il tempo di scatto e a non fidare sull’automatismo. Inoltre lo stabilizzatore è spesso controproducente quando si fotografano persone, perchè fidando nella sua funzione si scatta con tempi non compatibili con il loro movimento, anche minimo pure se stanno in posa. Le foto così si presentano con oggetti e sfondo nitidi e soggetti mossi.
                    Ciao, Francesco

                    "Mi piace"

                2. Claudia,
                  in realtà i miei consigli sono orientati anche dal fatto che tu volevi limitare la spesa.
                  Altrimenti concordo con Simone nell’indicazione e nell’ordine di priorità degli obiettivi.
                  Come scelta più economica ti avevo poi consigliato il Canon 18-135.
                  Per ridurre al minimo la spesa e fare esperienza infine c’è il Tamron 18-200.
                  Ora ti abbiamo dato tutte le indicazioni, decidi tu.
                  Ciao, Francesco

                  "Mi piace"

                  1. Grazie mille a tutti…
                    Avevo capito bene il senso del consiglio sia di Simone che di Francesco!
                    Ieri passavo davanti a un negozio e mi sono fermata a dare un occhiata. Vendevano il set 1100D e Tamron già insieme. Allora ho chiesto di vedere il canon 18-135 e loro lo vendevano sulla 550D e infatti il fotografo mi ha detto che in realtà sarebbe un obiettivo da montare su macchine un pò piu alte di gamma che sono anche più grandi e pesantine e si bilanciano meglio, perchè sulla 1100D che invece è leggera essendo l’obiettivo abbastanza pesante e lungo (non pensavo fosse così massiccio rispetto al 18-200) sbilancia tutto e forse non è sensato viste le prestazioni molto buone dell’obiettivo in rapporto alla macchina entry level. Diceva che sarebbe voler montare ruote e cerchioni di una fuoriserie su una 500… Ne faceva una questione di bilanciare peso macchina con peso obiettivo e qualità-livello macchina con qualità-livello obiettivo.
                    Voi concordate con queste considerazioni?

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                    1. Claudia,
                      il commesso faceva il suo mestiere che era quello di vendere l’offerta che aveva disponibile. La Canon 1100D è una reflex base per quanto riguarda la costruzione, le finiture, i comandi, ma il suo sensore è molto buono e non ha problemi con un’obiettivo come il Canon 18-135; meriterebbe anche obiettivi di migliore qualità. Le foto pubblicate nell’articolo “Reflex Canon” https://francescophoto.wordpress.com/2011/12/02/reflex-canon/ relative alla 1100D sono fatte proprio con il 18-135 IS. Nell’usare la macchina con questo obiettivo il tutto non mi è sembrato assolutamente sbilanciato. Semmai è il Tamron 18-200 che è molto piccolo e di questo infatti risente un po’ la sua qualità.
                      Ciao, Francesco

                      "Mi piace"

                    2. Concordo pienamente con quanto detto da Francesco. Volendo (e potendo visto il costo) sulla 1100 potresti montare benissimo un obiettivo professionale della serie L di Canon ottenendone molti vantaggi e vedendo bene la differenza sulle foto. Poi considera che i corpi macchina si cambiano più rapidità rispetto agli obiettivi. Quando cresceranno le esigenze potrai sempre tenere un buon obiettivo rivendendo la macchina (o tenendola come secondo corpo, visto quanto sono quotate le digitali usate), in fin dei conti sono le lenti che catturano la luce e le digitali oggi disponibili (anche entry level) sfruttano adeguatamente qualsiasi obiettivo in commercio e non sono certo i corpi “il collo di bottiglia” del sistema. Poi sarò vecchio stile ma un obiettivo pesante mi fa sentire meglio (ho iniziato a fotografare quando gli obiettivi migliori erano di ottone e acciaio e la plastica, al massimo, si trovava nelle finiture esterne delle macchine fotografiche).
                      Ciao, Roberto

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      2. Ciao Schinellato,
        ho visto il SIGMA AF 18-200mm f/3.5-6.3 DC OS Canon. Non è quello che dicevi tu ma costa anche meno (315euro)… Che ne pensi? E rispetto al Canon 18-135?
        Grazie mille

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        1. Claudia,
          il Sigma 18-200 OS è un obiettivo discreto, con una resa accettabile in considerazione dell’escursione focale, ma decisamente inferiore al Canon 18-135.
          Ciao, Frnbcesco

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  18. Salve a tutti,
    qualcuno può consigliarmi un bel libro “didattico” e recente di fotografia digitale reflex per principianti? La mia intenzione è sicuramente fare in futuro un corso, ma al momento per questioni di tempo non posso proprio, quindi cercavo un libro che parte dalle basi e spieghi un pò la tecnica ma anche la parte teorica, ecc…
    Grazie mille

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    1. Claudia,
      ti indico due libri dell’Editrice Reflex:
      Come avvicinarsi alla foto digitale – Michelle Perkins 16 € http://www.reflex.it/shop/index.php/biblioteca/come-avvicinarsi-alla-fotodigitale.html
      Scegliere& usare la reflex digitale – Maurizio Capobussi 16 € http://www.reflex.it/shop/index.php/biblioteca/scegliere-usare-la-reflex-digitale-171.html
      Per imparare è importante comunque fare molte foto ed essere molto critici selezionando per farle vedere solo le migliori, non più di 1 su 10.
      Ciao, Francesco

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  19. Grazie mille Francesco..
    Sapresti dirmi la differenza tra i due o comunque consigliarmene uno? Dal sito non si capisce molto in quanto il libro di Capobussi ha solo 3 righe di descrizione, ma questo non vuol dire che sia peggio del’altro immagino…
    Grazie
    PS:Sai se si trovano solo online o anche in libreria?

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    1. Claudia,
      il primo è più introduttivo, il secondo più specialistico. Incomincia dal primo, poi se è il caso prendi anche l’altro.
      Penso che si trovino anche in librerie tecniche ben fornite.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie Francesco!
        Che mondo vasto che è questo… Girovagando per internet ho letto moltissimi consigli e rimandi soprattutto a:
        – Michael Freeman (Il libro completo della fotografia digitale)
        – Scott Kelby (il libro della fotografia digitale)
        – Forti (Teoria e pratica della reflex)
        – Tom Ang (Fotografia digitale-una guida completa)
        – Bryan Peterson (corso avanzato di fotografia ed reflex)
        Chissà…

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        1. Claudia,
          libri ce ne sono tantissimi. Prendine uno per iniziare, poi capirai inbase ai tuoi interessi quali argomenti approfondire.
          Ciao, Francesco

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  20. ciao!complimenti per il bellissimo blog. sono un neofita e,ora che mi ero deciso a comprarmi una reflex base, mi accorgo dell’esistenza delle mirrorless. al di là di tutte le considerazioni ovvie sulle differenze tra i 2 tipi di macchina, non mi è molto chiara invece a livello pratico la differenza tra fare foto con il mirino delle reflex e farle invece con il mirino elettronico delle mirrorless. ovvero: cosa perdo usando il mirino elettronico(ovviemnete considero solo l’acquisto di una mirrorless provvista di mirino)? perchè mi sembra di capire che sia questa la principale pecca delle mirrorless, altrimenti validissime alternative alle reflex. grazie miile,spero mi possiate aiutare a capire 🙂

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    1. Alberto,
      i mirini elettronici forniscono una visione mediata, a differenza di quelli ottici. Questo comporta un ritardo, normalmente irrilevante, ma che può essere percepito come scia di un soggetto che si muove velocemente nell’inquadratura. Poi la riproduzione dei colori può non essere quella reale, la risoluzione può limitare la percezione dei dettagli. Infine in controluce si possono verificare dei fenomeni cosiddetti di “flare” che oscurano parti dell’inquadratura impedendone la visione.
      In conclusione perchè non si deve guardare il soggetto direttamente con i propri occhi, tramite specchio e pentaprisma, e invece guardarlo tramite un dispositivo elettronico che nel migliore dei casi da una riproduzione che assomiglia alla realtà, ma non è le realtà vera? In nome del progresso e perchè questo è moderno? O perchè i produttori così risparmiano non montando la scatola specchio, lo specchio stesso, il pentaprisma o pentaspecchio, lo schermo smerigliato, il sistema AF a rilevamento di fase, i sistema di misura dell’esposizione, tutti componenti costosi, specialmente quelli ottici e meccanici, sostituendoli con un economico lcd per il mirino (spesso non c’è nemmeno quello) e un po’ di software per mettere a fuoco e misurare l’esposizione usando il sensore stesso. Loro risparmiano e noi paghiamo uguale o di più macchine di inferiori caratteristiche e più scomode. Ma i loro uffici marketing hanno convinto il pubblico che queste sono novità e che il resto sono cose del passato, da buttare.
      Vedrai che succederà come per l’hi-fi dove ora, dopo la sbornia CD degli anni 80-90, si sta rivalutando il vinile.
      Ciao, Francesco

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      1. > Vedrai che succederà come per l’hi-fi dove ora, dopo la sbornia CD degli anni 80-90,
        > si sta rivalutando il vinile.
        > Ciao, Francesco

        In realtà dopo la sbornia del CD si sta passando al digitale…. il vinile rimarrà di nicchia come le fotocamere a pellicola (lo dico perchè sono appassionato di hifi e conosco bene il settore 😉

        Per me le mirrorless hanno un loro senso nel panorama della fotocamere.
        Dipende sempre da cosa ci devi fare.

        Per il tipo di foto che faccio io e per le cose che voglio portarmi dietro la mia scelta è stata di passare da reflex a mirroless (con mirino elettronico).
        Sul fatto del costo… i prezzi si stanno abbassando velocemente.

        Una Lumix G3 (che ha il mirino elettronico) la trovi con lo zoom 14-42 (28-84) sui 530 euro nuova.
        La Nikon D3100 + 18-55 la trovi a 450 euro.
        La Canon 1100D + EF-S 18-55mm la trovi sui 400 euro

        Non c’è tutta questa differenza.

        Ripeto.. non deve essere una crociata contro una o l’altra tipologia di fotocamera…
        Per me si deve valutare bene quali sono le proprie esigenze fotografiche e poi scegliere.

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        1. Non è una crociata contro un tipo di fotocamere, ma è svegliare i fotografi e aprirgli gli occhi.
          I prezzi che hai indicato tu dimostrano esattamente quanto ho affermato io: la Panasonic G3 ha in meno delle Nikon D3100 e Canon 1110D lo specchio e la scatola specchio, il pentaspecchio, lo schermo smeriglliato, il sistema autofocus a rilevamento di fase, il sistema di misurazione dell’esposizione e quindi dovrebbe costare di meno, se si volesse dare un vantaggio ai clienti, invece costa di più, come tu hai scritto.
          L’unico produttore che sta facendo, in parte, una politica di contenimento dei prezzi di queste macchine commisurato ai risparmi di produzione è Olympus, ma per adesso solo per la E-PL1.
          Ciao, Francesco

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          1. ma la Panasonic G3 ha in più lo schermo snodabile, lo schermo touchscreeen (che permette di scattare cliccando in un certo punto) che costa molto di più di quello lcd classico,
            la possibilità di registrare i video in HD 1920 x 1080 50i., il mirino elettronico (che sulle Olympus costa 200 euro in più) con risoluzione di 1.440 mila punti, copertura del 100% e ingrandimento 1,4x.
            In più tieni conto della miniaturizzazione dei circuiti che comporta costi maggiori.
            Oltre alla possibilità di settaggio che le reflex base si sognano.

            Tenuto conto che è un prodotto relativamente nuovo, la piccola differenza di prezzo è più che giustificata…. anzi direi che è a sfavore delle reflex entry level.

            ovviamente anch’io spero che i prezzi si abbassino e sicuramente lo faranno 😉

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            1. Non ti arrampicare sugli specchi!
              Il video Full HD ce l’ha pure la Nikon D3100, il mirino elettronico non gli serve visto che ha quello ottico molto più costoso, con risuluzione quella permessa dal tuo ochhio (non so se ti manca qualche diottria), la miniaturizzazione dei circuiti, che riduce i costi, vale per entrambe, e le possibilità di regolazione (brutta parola “settaggio”) in una reflex anche base sono così ampie che non ti immagini e almeno pari o superiori alle mirrorless, forse sogni tu.
              Giustificare la differenza di prezzo perchè il prodotto è nuovo è quello che vogliono i produttori, cercando di far dimenticare a quelli che ci cascano, che il prodotto nuovo costa in produzione molto meno del vecchio per avere eliminato buona parte dei componenti ottici e meccanici più costosi ed avere lasciato un guscio vuoto con sensore e mirino elttronico. L’eliminazione di componenti inoltre comporta due risparmi, uno il loro costo, due il costo di montaggio, semplificando la produzione.
              Per fortuna loro fin che ci sono quelli che ci credono gli va bene.
              Ciao, Francesco

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        2. Riguardo all’audio sarà pure che ora si usa il digitale, magari compresso in MP3, ma io continuo a sentire che suonano meglio i miei LP su Thorens e testina a bobina mobile Audio Technica piuttosto che i CD. L’MP3 va bene solo per ascolto su smartphone.
          Ciao, Francesco

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            1. Ciao, da non dimenticare che in ogni caso un mirino elettronico è una fonte luminosa e conosco persone che sono afflitte da lacrimosità eccessiva quando esposti a campi luminosi, nel caso del mirino elettronico vi si è esposti anche quando si inquadra l’ombra e la notte, almeno col mirino ottico si è esposti solo quando si inquadrano scene fortemente illuminate

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              1. Spero tu stia scherzando 😉

                Tu mi sta dicendo che queste persone quando guardano la televisione lacrimano?
                No, perchè guardare nel mirino è come guardare lo schermo di un plasma/lcd, piuttosto che il monitor di un portatile.
                Oppure è equivalente a quando guardi le foto nello schermo posteriore della tua reflex.

                Mica ti puntano una pila nell’occhio!

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                1. Guardare nel mirino ottico di una macchina fotografica è come guardare al massimo attraverso un paio di occhiali. Non hai una vonte luminosa proiettata verso l’occhio.
                  Ciao, Francesco

                  "Mi piace"

          1. Io non parlo di MP3 ma di file digitali ad alta risoluzione

            http://www.hdtracks.com/

            E comunque il mio era un esempio per dire che la tecnologia spesso rivoluziona il mercato.
            E’ il mercato che guida i prodotti.

            Anche se le reflex fossero migliori, se le mirrorless vendono molto di più (e in giappone lo stanno facendo) anche i produttori faranno le loro verifiche interne per vedere se puntare su prodotti di un tipo piuttosto che altro.

            Guarda caso anche al fascia professionale è stata sfoltita di N modelli che producevano, abbassando pure i prezzi.
            E guarda caso sulle riviste di fotografia si inizia a parlare del fatto che moltissimi ormai usano solo il cell per le foto che sicuramente non sono di qualità come quelle delle macchine fotografiche, ma che fanno capire come molti non si compreranno più prodotti solo per la fotografia.

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            1. Sempre di audio digitale si tratta. Il problema è proprio la digitalizzazione. Il suono analogico è molto più gradito all’orecchio, almeno a quello sensibile, per moltissime ragioni che qui è troppo lungo spiegare.
              Sarà pure il mercato che guida i prodotti, ma sarebbe bene che i clienti prima di comprare connettessero il cervello. So che purtroppo spesso non è così, vedi negli anni 80 VHS verso Betamax, ma perchè ci si deve sempre livellare verso il basso ed adeguarsi al peggio.
              Io cerco sempre il meglio e cerco di informare di questo chi mi legge, poi ognuno è libero di scegliere quello che vuole, basta che non cerchi di convincermi con argomenti che non stanno in piedi che la sua scelta è meglio della mia.
              Ciao, Francesco

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              1. > Io cerco sempre il meglio e cerco di informare di questo chi mi legge, poi ognuno è libero di scegliere quello che vuole, basta che non cerchi di convincermi con argomenti che non stanno in piedi che la sua scelta è meglio della mia.

                Concordo con quello che dici….. forse mi sono spiegato male.
                Infatti i miei ragionamenti sulle mirrorless sono solo rivolte a non escluderle a priori come scelta (cosa che compare in parecchi scritti che si trovano nei forum in giro per il web).
                Ognuno dovrà scegliere secondo le proprie necessità e le proprie esigenze fotografiche.
                E più informazioni si hanno su cosa offre il mercato con i pro e contro per le varie tipologie di prodotto, più la scelta dovrebbe risultare “centrata”.

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                1. A me l’unica cosa che da fastidio delle mirrorless è che a fronte del risparmio ottenuto producendo un guscio vuoto (in alcuni casi non c’è nemmeno l’otturatore meccanico, sostituito da quello elettronico) nulla venga ribaltato sui clienti a cui anzi viene raccontato (non mi riferisco ovviamente a chi legge questo blog) che queste fotocamere sono tecnologicamente più avanzate delle precedenti e per questo costano di più.
                  Sto consigliando spesso la Olympus E-PL1 perchè attualmente è l’unica che sfugge a questa logica, costando sensibilmente meno delle reflex equivalenti, come dovrebbe essere per tutte le mirrorless.
                  Come vedi non si tratta di esigenze o necessità, ma di informare correttamente i fotografi del valore di quello che vorrebbero comprare.
                  Ciao, Francesco

                  "Mi piace"

                  1. Però cercando bene si trovano anche offerte incredibili… ho appena comprato questo kit nuovo
                    Olympus E-PL2 con Zuiko 14-42 mm + Zuiko 40-150 a 420 euro spedito!

                    Così potrò usare i miei obiettivi manuali come se fossero stabilizzati:
                    Ricoh 55mm f1.2 che diventa un 110 mm f 1.2
                    Yashica 135mm f2.8 che diventa un 270 mmm f2.8 stabilizzato

                    😉

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  21. Scusa Francesco, ho capito benissimo le tue spiegazioni riguardo alle mancanze “di pezzi” alle mirrorless in confronto alle reflex e condivido pienamente il discorso economico,ma… lasciando perdere questi importanti elementi dal punto di vista di qualità fotografica quali altri fattori mi possono convincere ad acquistare una reflex (es. D3100) al posto di una mirrorless?
    E sono anche convinto che ci siano per poter giustificare dimensioni e pesi superiori delle reflex, altrimenti addio refex!
    Saluti a tutti, ciao Paolo.

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    1. Paolo,
      la cosa migliore per chi sente come prioritari dimensioni e pesi è fotografare con il cellulare. perchè spendere per una fotocamera quando se ne ha già una in tasca.
      Per chi invece considera ancora prioritari la fotografia, la qualità d’immagine e la qualità dell’attrezzatura usata la reflex conserva sulle mirrorless notevoli vantaggi, come a suo tempo sulle telemetro, che ne hanno fatto fino ad oggi la macchina d’eccellezza per professionisti ed amatori evoluti.
      I vantaggi principali sono:
      1) Il primo è l’obbligo della presenza di un mirino. Molti produttori tendono ad abolire il mirino nelle mirrorless, ulteriore risparmio, contando sul fatto che i fotografi si abituino o si rassegnino a inquadrare solo con lo schermo (ahimè purtroppo ci stanno riuscendo)
      2) visione ottica diretta attraverso l’obiettivo, insuperabile ed insostituibile. Non c’è nessuna mediazione elettronica, nessun ritardo, nessun problema di sciee, di flare, di mancata visione dovuta a saturazione, di alterazione dei colori, nessun limite di risoluzione, se non quella del proprio occhio. Nessun mirino elettronico è in grado di eguagliarla, per quanto buono possa essere.
      3) Quando si scatta a raffica si può seguire il soggetto e non vedere le immagini scattate perdendo di vista il soggetto (vedi Sony SLT e NEX).
      4) possibilità di controllare nel mirino la profondità di campo, cosa molto più difficoltosa con i mirini elettronici.
      5) velocità di messa a fuoco: le reflex possono usare il sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase tramite sensori specializzati, molto più veloce di quello a rilevamento di contrasto attuabile sui sensori fotografici. Qualche produttore è riuscito a sviluppare questo sistema anche per le mirrorless, usando il sensore fotografico (Nikon 1), ma a causa dei suoi limiti questa soluzione funziona solo in presenza di forti quantità di luce.
      6) necessità di otturatore meccanico che protegge il sensore dalla polvere (è sempre chiuso tranne che al momento dello scatto). Mi meraviglio che mentre qualche anno fa era stato enfatizzato oltre misura il problema della polvere sul sensore delle reflex, che in realtà semmai si deposita sul filtro antialias, protetto anche dalla presenza dello specchio, di questo problema non si parli affatto, da parte dei produttori, per le mirrorless che hanno il sensore molto più esposto e l’otturatore sempre aperto. L’otturatore meccanico inoltre consente tempi di sincronizzazione flash più veloci.
      7) costruzione di maggiore consistenza e peso più elevato che ne agevola l’uso con obiettivi, specialmente i tele, più grandi e pesanti, fornendo un complesso più equilibrato.

      E sicuramente ne avrò trascurato qualcun altro.

      La cosa che più mi da fastidio negli argomenti di marketing dei produttori di mirrorless è la parte economica, a cui tu non dai importanza, dal momento che vogliono convincere i clienti che sia giusto che le mirrorless inizialmente costino di più perchè sono prodotti innovativi frutto delle loro ricerche, quando invece basta togliere da una qualsiasi reflex dotata di live view lo specchio, il pentaprisma, il modulo AF, il modulo di misurazione dell’esposizione, in alcuni casi anche l’otturatore meccanico ed il motore AF per ottenere senza nessuna ricerca ed innovazione una mirrorless.
      Purtroppo sono anche pessimista sull’evoluzione del mercato che quasi sempre oggi non premia i prodotti migliori, ma quelli che convengono di più ai produttori e sono spinti dal marketing fidando nella impreparazione, superficialità ed ignoranza della massa.
      Ciao, Francesco

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  22. Ti ringrazio per la veloce e chiarissima risposta, voglio solo puntualizzare che alla parte economica io do molta importanza e infatti nella mia domanda ho scritto che condivido pienamente il tuo discorso, soltanto che volevo ricercare tutte le virtù della reflex senza soffermarmi su questo aspetto e così poter dire: compero una reflex perchè è migliore e non perchè in base al contenuto costa meno!
    Chiedo scusa per i miei commenti, ma sono dovuti alla mia assoluta indecisione per il passaggio dalla compatta ad una: reflex o mirrorless?
    Per le mie fotografie principalmente famigliari avrei individuato o D3100 con 18/105 o J1 con 10/30+30/110, ma accetto anche consigli su possibili variabili.
    Ho letto su una nota rivista che la J1 già a 400 iso mostra un riconoscibile effetto rumore, se vero è un una nota a favore della D3100!
    Saluti e grazie, Paolo.

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    1. Paolo,
      ho sottolineato anche l’aspetto economico perchè anche da questo non si può prescindere nella scelta.
      Nel considerare la Nikon J1 ti indirizzi verso una delle poche mirrorless che hanno qualcosa di diverso dalle reflex, come la velocità di scatto di 10 fg/s “vera”, cioè con AF operativo, almeno quando c’è abbastanza luce, quindi in esterni, e velocità fino a 60 fg/s però con AF congelato. Inoltre funzione per scattare 20 foto e sceglere le 5 migliori, oppure possibilità di scattare una foto mentre si ripende un video. L’unico limite della J1 però è l’assenza totale di mirino, nemmeno optional. Io infatti non la considererei e prenderei al suo posto la V1, che però costa di più.
      La qualità d’immagine di entrambe è ottima considerando il piccolo sensore e il rumore è praticamente assente a 800 Iso, si incomincia a vedere a 1600 Iso, non molto fastidioso. Anche i 6400 si possono usare in caso di necessità, eventualmente operando una piccola riduzione di rumore. Comunque è tutta altra cosa rispetto alle compatte che già a 400 Iso sono inguardabili.
      Su quale rivista hai letto che il rumore della J1 già a 400 Iso mostra un riconoscibile effetto? Per “Tutti Fotografi”, l’unica che ritengo attendibile perchè pubblica misure e non sensazioni, la V1 ha effettivamente a 200 Iso un rapporto segnale/rumore inferiore alle APS ed alle Micro 4/3, ma a 1600 Iso è allo stesso livello delle Micro 4/3. Il giudizio della rivista è che alle sensibilità medio-basse il rumore è contenuto e che è possibile lavorare fino a 1600 Iso senza dover intervenire con filtri antirumore. La stessa mia conclusione, a cui ero arrivato prima di leggere la loro prova.
      La D3100 su questo è ovviamente superiore e può spingersi fino a 3200 senza quasi rumore, a 6400 è usabile ed in caso di necessità può anche arrivare a 12.800.
      Il confronto però dovrebbe essere fatto tra mirrorless e reflex con sensore della stessa dimensione, e in questo caso con le Sony NEX che da questo punto di vista sono allo stesso livello delle reflex Nikon.
      Per la scelta come ti ho detto devi valutare se sei disposto a fotografare senza mirino, altrimenti la D3100 con 18-105 è senz’altro meglio della J1 e costa meno della V1, anche se con questa o la (j1) avresti una gamma di focali maggiore pur con l’handicap del dover cambiare obiettivo. Un confronto corretto dovrebbe prevedere la D3100 con 18-55 e 55-300, oppure con 18-200 o Tamron 18-270 PZD.
      Ciao, Francesco

      P.S.: aggiungo il link alle misure di DXOMark
      http://www.dxomark.com/index.php/Cameras/Compare-Camera-Sensors/Compare-cameras-side-by-side/(appareil1)/744%7C0/(brand)/Nikon/(appareil2)/745%7C0/(brand2)/Nikon/(appareil3)/664%7C0/(brand3)/Nikon

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    2. A dirti il vero, i progressi in campo fotografico sono tali che le case non pensano più ad offrire qualcosa di nuovo perché era la qualità che tutti volevano, ma a far aumentare in volume i corredi fotografici sul lato dei corpi macchina.
      Quindi è probabile che se comprerai la mirrorless/evil un giorno vorrai la reflex e viceversa, perché i due strumenti si completano… tuttavia oggi come oggi costa relativamente meno comprare una reflex (come spiegato sopra da Francesco).

      Per quanto riguarda il tuo timore sulle foto a 400 iso io starei più tranquillo possibile, non credo sia diffusa l’abitudine di stampare foto in formato A0 e di guardarle a 20cm di distanza…

      Infine vale sempre il consiglio di andarle a toccare con mano, sembrano sempre troppo grandi o troppo piccole viste in foto, le tue mani ti diranno qual è la fotocamera che fa per te.

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    3. Caro Paolo,
      da vechcio fotoamatore concordo in pieno con il consiglio di andare a provare le macchine di persona … una volta era consuetudine perché c’erano molti negozi di fotografia che avevano molte macchine a disposizione, oggi è un po’ più difficile perché, specie nei megastore (ad onta della definizione) ci sono poche macchine da provare (o meglio qualche macchina di massimo tre marche diverse) e soprattutto mancano commessi veramente preparati sul tema. Pur essendo un appazzionato del micro quattro terzi concordo (come al solito) con Francesco: la prima macchina “seria” dovrebbe essere una reflex che è in grado di fare veramente tutto. Io personalmente scatto con una certa indifferenza con tutto quello che ho (reflex Canon di tre generazioni fa’ e Olympus EPL 1 con mirino elettronico), però ci sono cose che con la mirroless proprio non riesco a fare. Ad esempio se vuoi fare una foto di notte, quando non c’è proprio luce, con la mirrorless è impossibile perché la macchina non riesce a mettere a fuoco nulla ed il mirino è assolutamente buio, quindi per le mie foto in notturna uso la reflex, così come per le macro. Infine il rumore, non conosco il sistema 1 della Nikon, quindi non do’ giudizi ma non mi sono mai preoccupato troppo della quantità del runore e l’essenziale, secondo me si concentra in due fattori, scattare sempre alla minima sensibilità possibile (compatibilmente con la luce) e verificare che il rumore sia essenzialmente di “luminanza” (cioè non sia colorato ma assomigli alla grana della pellicola). piuttosto la grandezza del sensore mi sembra più importante per quanto riguarda la qualità del colore e, soprattuto, la selezione del piano di messa a fuoco. Nelle compatte con il sensore piccolo è impossibile “staccare” il soggetto dallo sfondo in maniera decisa (complice anche la scarsa luminosità degli obiettivi), anche con il micro quattro terzi la profondità di campo è troppa per i miei gusti. In conclusione, dovendo consigliare una sola macchina fotografica direi che la reflex è, tutt’ora, irrinunciabile e che qualsiasi corpo, anche entry level, è sempre preferibile a qualsiasi compatta o mirrorless.
      Ciao, Roberto

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    1. Paolo,
      me lo immaginavo: o Fotografare o Foto Cult. Fotografare ha una lunga storia alle spalle e una volta h avuto il meito, negli anni 70, di fare chiarezz sui prezzi delle attrezzature fotografiche, ma tecnicamente è sempre rimasta a basso livello.
      Ciao, Francesco

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  23. Benissimo, così oltre a selezionare le fotocamere ora devo anche selezionare le riviste!!!
    Avrei un’altra domanda da porti, io attualmente uso una compatta lumix con F:2,8-4,5, da quello che ho capito nella posizione grandangolo il numero che corrisponde all’apertura più è basso più indica un obiettivo luminoso, poi lo confronto con il classico obiettivo nikon 18-55VR che mettono nel kit delle reflex e leggo il valore F:3,5-5,6.
    Non può essere che il nikon sia peggiore della compatta vero?
    Che rapporto c’è tra i due?
    Anche per questo dato dipende dalla superficie del sensore?
    Grazie per le tue risposte, ciao Paolo.

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    1. Paolo,
      il dato di luminosità è una proprietà dell’obiettivo e non dipende dal sensore. La luminosità si misura facendo il rapporto tra la lunghezza focale e il diametro della lente frontale. Ad esempio un obiettivo da 50 mm di focale e lente frontale del diametro di 25 mm avrà luminosità f72,0 indipendentemente dal suo cerchio di copertura e quindi dal sensore che con esso potrà essere utilizzato. Negli zoom spesso sono indicati due valori, il primo corrisponde alla luminosità alla focale minima, il secondo a quella alla focale massima.
      Nel caso in oggetto la compatta ha un obiettivo più luminoso del 18-55 Nikon. Ciò non vuol dire che sia migliore. Innanzitutto quello della compatta ha una lunghezza focale molto minore e quindi anche con una lente frontale più piccola la sua luminosità è più alta. Quello che varia però è il cerchio di copertura che ha un diametro corrispondente almeno alla diagonale del formato, cioè del sensore, ma di solito è un po’ di più. Nella compatta sarà sui 7 o 8 mm, nella Nikon APS di almeno 29-30 mm. Nell’obiettivo Nikon entra una maggiore quantità di luce perchè la sua lente frontale ha un diametro maggiore di quello della compatta, ma questa luce si distribuisce su una superficie maggiore e da ciò deriva la sua minore luminosità. Poi un obiettivo si valuta anche dalla sua risolvenza, o meglio dalle curve MTF, distorsione, aberrazioni, vignettatura e di solito quelli per le macchine di classe migliore, reflex e mirrorless, sono migliori di quelli delle compatte, anche per motivi di costo.
      Per le riviste è opportuno selezionare cosa si legge, visto che ce ne sono tante, a meno di non comprarle tutte, come faccio io di tanto in tanto a campione.
      Ciao, Francesco

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  24. Grazie per le chiare risposte, sono sempre più orientato verso la D3100 con 18/105, ci sarebbe anche la D5100 che di interessanre avrebbe LCD orientabile (tante recensioni affermano la comodità), mi costerebbe circa 150 euro in più, come fotocamera ha una qualità che giustifica tale spesa?
    Sempre grazie, Paolo.

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    1. Ciao Paolo,
      la differenza di prezzo tra la D3100 e la D5100 corrisponde alle caratterisctiche migliori della seconda:

      – display orientabile e ad alta risoluzione: ma non pensare di poter utilizzare la D5100 come una videocamera entry-level, o di mettere a fuoco manualmente in live-view senza difficoltà!

      – sensore migliore (2 Mpixels in più, minore rumore e migliore profondità di colore e gamma dinamica): ma la differenze è relativamente piccola. La differenza tra D3100 e una bridge invece è abissale. Quindi il vantaggio è relativo

      – altri piccoli vantaggi nella messa a fuoco, accuratezza del colore nel jpg così come esce dalla macchina, etc…

      Secondo me, se vuoi tenere la macchina fotografica a lungo, allora prendi la D5100. Se invece hai intenzione di investire nelle ottiche e cambiare presto il corpo macchina, allora la D3100.

      Simone

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  25. Salve a tutti. Sono nuovo e ho trovato questo sito molto interessante e ricco di competenze.
    Scrivo per avere un vs. suggerimento circa un nuovo acquisto che vorrei fare. Possiedo una reflex canon EOS 300D, con il classico zoom 18-55, acquistata 7 anni fa. Credo che ai tempi si fosse un po’ agli albori delle reflex digitali. Ora vorrei un po’ modernizzarmi procedendo con un nuovo acquisto. Faccio presente che mi diletto a fare foto, principalmente a paesaggi o città quando viaggio e quando mi capita nel week-end. Mi piacciono molto anche gli animali come soggetti. Non so quando, ma prima o poi vorrei fare un bel fotosafari.
    Durante questi anni ho apprezzato molto la mia reflex, ma devo anche dire che, pur sapendo che questo genere di macchine sono superiori a compatte e mirrorlees, dentro di me ha covato l’idea di avere un apparecchio più piccolo, per questioni di comodità e leggerezza nei viaggi, pur a scapito di un po’ di qualità. Ma non solo, perchè con un apparecchio tascabile, che uno può portarsi appresso più spesso, anche quando non si esce apposta a fare foto, si ha la possibilità di immortalare una scena o un soggetto che improvvisamente ci attrae….si è vero ci sarebbe lo smartphone..ma lo trovo poco stimolante…Ah un’ultima cosa, preferisco una macchina col mirino, in quanto mi trovo malissimo a vedere le inquadrature sul display.
    Per cui con un budget di 500 – 600 euro sarei indeciso tra:
    – Una bridge, tipo Canon SX40, che mi attrae perchè con un oggetto unico, si coprono tutte le lunghezze focali, ma mi sembra di capire che la qualità di questo genere di macchine è quello che è….e poi non sono granché tascabili.
    – Una compatta con mirino, tipo Nikon P7100 o Canon G12, che alternerei con la mia attuale reflex, la quale la userei solo nelle occasioni più importanti e la doterei più avanti di uno zoom tele, per quando farò il famoso fotosafari.
    – Una mirrorless. In questo caso mi sembra che la Olympus E-PL1 corredata di mirino e obiettivi, sia quello che fa per me, in quanto vedo che si dice che possiede un notevole rapporto qualità/prezzo.

    Delle tre soluzioni sopra prospettate, preponderei, anche se devo ancora prendere una decisione finale, per la Olympus E-PL1, sulla quale ho i seguenti quesiti:
    – Posso considerarla qualitativamnte migliore rispetto alla mia vecchia reflex Canon, vista l’età e la risoluzione (6,5 megapixel) di quest’ultima?
    – Come mirino è più adatto il modello VF-2 o il VF-3?

    Scusate per la lunghezza, grazie in anticipo a chi dedicherà del tempo a rispondere ai miei quesiti. Ovviamente sono ben accette anche proposte alternative a quelle da me prospettate.
    Un saluto!
    Roberto

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    1. Roberto,
      capisco il desiderio di rinnovare la reflex di 7 anni o almeno di affiancarvi un seconda fotocamera tascabile, ma poi le tue ipotesi di scelta sono tutt’altro che tascabili. Per le bridge lo hai visto e lo riconosci tu stesso, ma le compatte tipo Canon G12 o Nikon P7100 sono ugualmente ingombranti, pesanti e non certo tascabili.
      La più piccola sarebbe la Olympus E-PL1, ma anche con un obiettivo pancake 17/2,8 non può essere definita tascabile.
      L’unica soluzione per questo è una compatta “premium” come la Canon S100, con sensore da 1/1,7″ e 12 Mpx, obiettivo zoom 5x 24-120 f/2,0-5,9 e veramente tascabile.
      Comunque la Olympus PEN E-PL1 è migliore della Canon 300D sia per la risoluzione sia per il rapporto segnale/rumore alle alte sensibilità. La scelta migliore è prenderla con lo zoom 14-150 a circa 400 €, ma con il 14-42 si trova anche a 270-280 €. Come mirino il VF-2 è migliore perchè ha una risoluzionemaggiore.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie Franceso per la preziosa risposta! In effetti mi sono reso conto che alla fine volevo, come si suol dire, “la luna”… pretendere una macchina con certe qualità e che stia pure in una tasca è impossibile. Mi hai tolto le ultime riserve che avevo sulla E-PL1…. che prenderò col 14-150… almeno una praticità ci sarà, cioè che con un solo obiettivo copro tutte le principali necessità! E poi con questa macchina passo ad una qualità superiore, con ingombri più contenuti, rispetto alla mia vecchia reflex. Grazie ancora.
        Ciao,
        Roberto

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        1. Ti do un consiglio. Dai un’occhiata a questo venditore tedesco.

          http://stores.ebay.it/olympusmarket

          Deve esssre il Service tedesco della Olympus.
          E vende solo prodotti solo Ollympus.
          Io ho preso il kit E-PL2 + 14-42 + 40-150 a 420 euro spedito. Ovviamente nuovo e in garanzia.
          In Italia lo stesso kit costava almeno 200 euro in più.

          Trovi molte E-PL1 e E-PL2 in kit vari

          http://www.ebay.de/sch/merchant/olympusmarket_W0QQ_sopZ1?_nkw=E-PL&x=0&y=0&fp=0

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            1. Hai ragione… ma in parte.
              In realtà sono prodotti ex demo, ma che sono come nuovi e comunque testati e in garanzia.
              Quello che ho preso io sembrava nuovo con tanto di tutti gli adesivi su monitor e tutto il resto.

              Comunque quello che ho pagato io (420 euro) è per la E-PL2, non E-PL1, con 2 obiettivi
              Sul sito da te indicato la E-PL2 viene venduta a 542 euro con il solo 14-42

              http://www.lina24.com/go/product_info.php?cPath=22_596_598&products_id=13035

              😉

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                1. De nada 😉

                  Se non si ha fretta si trovano veramente delle occasioni.
                  Si pagano prodotti praticamente nuovi e in garanzia al prezzo che si troverebbero usati (e a volte pure meno)
                  Ciao Andrea

                  "Mi piace"

            2. Grazie Francesco. In effetti il prezzo di questo sito per la E-PL1 con il 14-150 è veramente interessante…e allettante! In un negozio di Milano ho visto che viene venduta a ben 545 euro….
              Ciao,
              Roberto

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      2. Su Dxomark, confrontando i sensori di Canon 300D e Olympus E-PL1, i risultati sono straordinariamente simili. Le differenze principali riguardano la risoluzione e la capacità di registrare video.

        Io suggerisco di tenere la Canon 300D e prendere un obiettivo Canon 18-200 o Tamron 18-270 PZD. Rispetto alle soluzioni prospettate da Roberto, questa ha lo svantaggio di farlo rinunciare per ora ai video, ma gli consente di conservare il corpo reflex (con mirino e rapidità di messa a fuoco), di fare un acquisto che non perderà molto valore nel tempo (le ottiche superzoom conservano abbastanza il valore), e di acquistare eventualmente un nuovo corpo reflex in futuro. La scelta della reflex potrebbe andare dalla 1000D alla 7D, nuova o usata a seconda delle esigenze.

        Simone

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        1. Grazie Simone per il prezioso consiglio, ma vorrei proprio dotarmi di un apparecchio nuovo e un po meno ingombrante della mia attuale reflex.
          Ciao!
          Roberto

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  26. Ciao a tutti.. Vi prego aiutatemi a prendere una decisione!
    Mi piace fotografare, anche se non ho mai studiato fotografia.
    Per ora uso una vecchia Canon Powershot da 3,2 MP con controlli manuali, che fa ancora foto che mi aggradano, ma ormai è arrivato il momento di pensionarla.
    Mi piace sopratutto fotografare durante ferie e alla domenica in gite fuori porta con la mia ragazza, fotografando paesaggi e ritratti, anche in autoscatto.
    Vorrei prendere una macchina che mi permetta una certa trasportabilità e una alta qualità delle foto, magari anche affindando le mie abilità fotografiche.
    Altro problema: non ho molti soldi da spendere purtroppo. Per questo è da mesi che stò ponderando la scelta, per essere sicuro di fare la scelta giusta, ed evitare di dover prendere altri obiettivi, almeno nel breve periodo.
    Ero ad un passo da prendere la Canon EOS 1100D + Obiettivo EF-S 18-55mm 1:3,5-5,6 IS II, che a 399 € mi sembra un ottimo prezzo.
    Secondo voi questa macchina può fare al caso mio?
    La macchinetta che uso attualmente la mettevo a rischio e pericolo, per esempio facendo autoscatti appoggiandola in posizioni pericolose, o portandola anche in spiaggia.
    Su questo lato forse una delicata reflex potrebbe crearmi qualche problema?
    In ogni caso, sicuramente non lascerò mai una macchina da 400/500 € in zaino mentre faccio il bagno al mare, quindi in spiaggia continuerò a portare la vecchia Powershot.
    Forse una Panasonic G3 farebbe più al caso mio? Della G3 mi piace l’idea del focus tramite touch e schermo articolato (per gli autoscatti), e i video in FullHD.

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    1. Walter (è questo il tuo nome?)
      la tua idea di prendere una Canon 1100D per avere una macchina che ti consenta una migliore qualità delle foto e di migliorare le tue qualità fotografiche è ottima. Se ti fosse possibile sarebbe preferibile prenderla con il Canon 18-135 IS, obiettivo zoom tuttofare che ti consentirebbe di fare qualsiasi foto senza dover cambiare obiettivo, ma anche con il 18-55 può andare bene.
      Una Panasonic G3 avrebbe come svantaggio innanzitutto un sensore più piccolo con una qualità d’immagine leggermente inferiore, poi la minore velocità di messa a fuoco, l’uso di un mirino elettronico invece che ottico ed un aminore scelta di obiettivi, se un giorno decidessi di comprarne un’altro. Lo schermo orientabile è sicuramente utile per gli autoritratti e per i video, mentre mi sembra più difficile usarlo per inquadrare (e scegliere il punto di messa a fuoco) in esterni perchè in questo caso la visibilità sullo schermo è ridotta.
      Quanto ad appoggiare la macchina in bilico in posizioni pericolose è il prezzo di acquisto quello che le rende più o meno delicate! Giusto comunque non lasciare la reflex in spiaggia incustodita.
      ciao, Francesco

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      1. Solo una precisazione per la G3.

        Lo schermo orientabile è comodissimo (io avevo una Canon 30D) e secondo me lo metteranno in futuro su tantissime reflex. Comodo perchè ti permette di scattare in certe situazioni senza dover fare strani contorsionismi o senza doversi sdraiare tipo marines.

        Francesco tu scrivi “mi sembra più difficile usarlo per inquadrare (e scegliere il punto di messa a fuoco) in esterni perchè in questo caso la visibilità sullo schermo è ridotta”….

        Beh posso dirti dopo aver usato la G3 per un paio di mesi, che non ho mai avuto problemi ad inquadrare con lo schermo, nè al buio, nè sotto il sole. E per il punto di messa a fuoco… è molto più facile che con le reflex proprio grazie allo schermo touch screen. Se devo fotografare una persona che è in un lato dello schermo, basta toccare lo schermo sul suo viso e la macchina metterà a fuoco proprio il viso e scatterà immediatamente.
        E’ più facile a farsi che a dirsi.

        L’invito e cercare di provare queste tecnologie che, ripeto, secondo me diventeranno di suo comune su tutte le reflex (per lo meno quelle consume e semipro), un po’ come è successo con il liveview.

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        1. Non ho provato lo schermo della G3 con il sole alto. Tutti gli altri però, compreso l’OLED del mio Samsung Galaxy S2, si vedono con difficoltà. Questo per un’inquadratura precisa non va bene. Non è un problema di provare nuove tecnologie, ma di valutare se queste migliorano l’uso dello strumento oppure no.
          Ciao, Francesco

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          1. Il tuo Galaxy non ha anche il mirino 😉

            Quello che voglio far intendere è che queste tecnologie se integrate tra di loro risolvono il 99,9 per cento dei casi e possono tornare molto utili anche sulle reflex.

            Il touch screen della G3 integrato al suo mirino elettronico fin’ora ha coperto tutte le mie esigenze di fotografo “amatore”…. non ho sentito limitazioni rispetto alla reflex (anzi direi il contrario).
            Se non posso usare il mirino elettronico uso lo schermo. Se non posso usare lo schermo suo il mirino elettronico.

            Per niente anche la Olympus ha integrato la funzionalità touch e lo schermo snodabile nella sua ultima OM-D capendone le potenzialità.

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            1. Intanto grazie ad entrambi per i commenti.. sono davvero indeciso, la Panasonic mi costerebbe 150 € in +, e ho un un sensore più piccolo.. Però in effetti è più tecnologica..
              e la 1100D devo dire che tenendola in mano da l’idea di plastiche molto economiche..

              Walter

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              1. Le fotocamere servono per fotografare, prova a fare qualche scatto con l’una e con l’altra e verifica con quale ti trovi meglio e quale da risultati migliori.
                Ciao, Francesco

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                1. La g3 è fuori budget, purtroppo devo restare sotto i 400, quindi la scelta è tra
                  Canon EOS 1100D + Obiettivo EF-S 18-55mm 1:3,5-5,6 IS II e Panasonic Lumix DMC-G2K EG-K + 14-42 Nera..

                  Forse piuttosto che prendere la + economica delle reflex, è meglio una buona 4/3?

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                  1. La più economica delle reflex, la Canon 1100D, è migliore delle Micro 4/3 come la Panasonic G2 per la qualità d’immagine, dovuta al sensore più grande, la velocità di messa a fuoco, a rilevamento di fase e non di contrasto, il mirino ottico migliore di quello elettronico e la molto più ampia scelta di obiettivi, sia originali che universali.
                    Ciao, Francesco

                    "Mi piace"

                    1. Anche se non sono d’accordo sul tuo ultimo messaggio, volevo segnalare due cose
                      1) per me la G3 è molto meglio della G2 sotto ogni punto di vista (sensore, mirino, funzionalità, schermo lcd)
                      2) per me lo zoom 14-42 della Panasonic è molto meglio dello zoom 18-55. Il primo te lo tieni, il secondo ti viene voglia di venderlo dopo 10 minuti che lo usi 😉

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                    2. Ciao Francesco,
                      su un negozio Expert ho trovato un offerta per poche ore eccezionale, la Canon 1100d 18-55 IS l’ho portata a casa per 340€ con garanzia italiana!!!!
                      a questo punto l’ho presa e oggi mi sono divertito a sperimentare.. un altro mondo rispetto le compatte, già con il 18-55 base si notano gli sfondi sfumati sulle foto, colori vivi e profondi.. contentissimo quindi!!
                      Come ti accennavo però con la mia ragazza adoro farci autoscatti.. prima la vecchia digitale la mettevo in bilico su ogni panchina ecc, con la reflex non posso.. voi come fate? prendo un treppiede?
                      il gorillapod potrebbe essere forse la mia soluzione? grazie..

                      "Mi piace"

            2. “Il tuo Galaxy non ha anche il mirino”
              Appunto e, nonostante abbia il migliore schermo in circolazione, con il sole non si vede nulla.
              Ciao, Francesco

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              1. Per quello io sostengo (e l’ho scritto) il binomio mirino elettronico + schermo.
                Questo binomio offre per me maggiori opportunità anche del solo mirino ottico delle reflex.

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  27. Ciao Sono ancora Roberto, quello con la vecchia reflex Canon 300D.
    Avevo scritto che avevo deciso di passare alla Olympus E-PL1 con zoom 14-150, ma, il commento di Simone al mio post, sebbene gli avessi risposto confermando questa mia intenzione, mi ha fatto riflettere…. Per la E-PL1 con il 14-150 e il mirino VF-2 verrei a spendere poco più di 600 Euro… Se prendo il Tamron 18-270 per la mia 300D, spendo sui 470 Euro e a quel punto mi comprerei in aggiunta, per soddisfare la mia esigenza di avere un qualcosa di tascabile (pur senza mirino, sigh) da usare nelle occasioni meno importanti, una compatta tipo Canon SX220, che costa sui 200 Euro…allo stesso prezzo ho visto con caratteristiche simili alla SX220 anche la Casio ZR100. In pratica spendendo qualcosa in più rispetto alla cifra per la E-PL1 direi che vado incontro maggiormente alle mie esigenze. A questo punto chiedo:
    – La E-PL-1 e la mia Canon 300D col Tamron 18-270, possono a grandi linee essere considerate equivalenti come qualità? Faccio inoltre presente che la parte video non mi interessa.
    – La lunghezza focale del Tamron 18-270 è espressa nel formato 35 mm?
    – La Canon SX220 e la Casio ZR100 possono essere considerate equivalenti? Se così fosse preponderei per la Casio che esteticamente è più bella.
    – Non ho mai eseguito la pulizia del sensore della mia 300D; è un operazione che posso fare tranquillamente io, o è preferibile rivolgersi a un centro di assistenza?

    Ancora una volta vi ringrazio per l’attenzione.
    Ciao a tutti,
    Roberto

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    1. Ciao Roberto,
      la E-PL1 e la tua Canon 300D sono equivalenti per qualità dell’immagine. La E-PL1 è più recente (ha il liveview, risoluzione maggiore, usa schede SD, può registrare video), mentre la 300D ha una messa a fuoco più veloce. L’obiettivo 14-150 dell’Olympus corrisponde a un 28-300, mentre il Tamron 18-270 corrisponde ad un 29-430, un poco più esteso sul tele.

      Se in futuro pensi che potresti sostituire la 300D con una nuova reflex Canon, allora secondo me il Tamron 18-270 è la scelta migliore. Se invece non hai nessuna intenzione di acquistare una nuova reflex, allora è meglio la Olympus E-PL1.

      Purtroppo sulle due compatte e sulla pulizia del sensore non ti so aiutare.

      Simone

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    2. Roberto,
      La Canon 300D e la Olympus E-PL1 sono abbastanza equivalenti per gamma dinamica e rapporto segnale rumore, ma non si può trasurare il fatto che l’Olympus ha una risoluzione del 33 % superiore.
      La lunghezza focale degli obiettivi intercambiabili è sempre quella reale ottica. Il Tamron 18-270 PZD usato sulla Canon 300D equivale ad un 29-432 mm.
      Le Canon SX220 e Casio ZR100 sono equivalenti per quasi tutto tranne che per l’obiettivo. Quello della Canon è uno zoom 14x 28-392 equivalente, quello della Casio un 12,5x 24-300 equivalente, quindi più esteso verso il grandangolo e meno verso il tele. Secondo me la maggiore estensione grandangolare della Casio è più utile della maggiore estensione tele della Canon.
      La pulizia del sensore infine è un’operazione delicata; se non si è più che pratici si rischia di danneggiare lo specchio el’otturatore. E’ meglio che per questa operazione ti rivolga ad un laboratorio specializzato. Se però non noti punti scuri nelle foto (prova a fotografare una superficie chiara uniforme) vuol dire che non c’è polvere ed è inutile pulire il sensore.
      Ciao, Francesco

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  28. Grazie Simone e Grazie Francesco! Direi che ho tutti gli elementi per decidere. Molto utile il consiglio di Francesco riguardo la pulizia del sensore.
    A presto e complimenti per questo blog.
    Ciao,
    Roberto

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  29. Cari Francesco e Simone,

    Sono ancora Roberto…e da fine febbraio, cioè quando ci siamo sentiti l’ultima volta, non ho ancora deciso come sostituire la mia vecchia reflex canon 300D…w l’indecisione!….e tra una decina di gg ho pure un corso di fotografia del paesaggio che incombe, con cui vorrei presentarmi con attrezzatura più moderna…
    L’unica cosa che finora ho deciso è che voglio sostituire la 300d, per cui scarto l’idea di prendere solo il tamron 18-270 da abbinare alla mia vecchia reflex, fermo restando che il suddetto Tamron soddisfa un requisito fondamentale per me e cioè di usare un solo teleobiettivo che copra le principali lunghezze focali. La soluzione che continua ad attrarmi di più è la Olympus E-PL1 col 14-150 e il mirino VF-2, perchè, come già avevo segnalato in precedenza, vorrei avere un attrezzatura meno ingombrante e pesante di una reflex. Però quello che mi frena è il discorso del costo: infatti con quegli accessori la Olympus costa ca. 620 euro, quando alla stessa cifra mi compro una Canon 1100D e uno zoom Canon 18-135. Sarei anche disposto a spendere di più e prendere il Tamron 18-270 o il Canon 18-200 al posto del 18-135. Addirittura se alla 1100D abbino un Tamron 18-200 (su cui però nutro molti dubbi) spendo meno, restando sui 500 euro!
    A questo punto vi chiedo conferma che non esista, a vantaggio della reflex, una differenza abissale tra le soluzioni che ho prospettato. Se così fosse, sarei disposto a un “sacrificio tecnico”, da ricompensare con maggior praticità di ingombri e peso, che restano un mio pallino. Ma se a parità di prezzo non c’è storia per la reflex, allora rinuncio alla voglia di una macchina più piccola.
    Mi farebbe piacere ricevere una vs. opinione sulle soluzioni da me prospettate.
    Infine con un budget tra i 600 e gli 800 euro, vi viene per caso in mente qualche altra soluzione (che non sia il mondo dell’usato che non amo molto) che corrisponda alle mie necessità?
    Ancora una volta vi ringrazio tanto per la disponibilità.
    Ciao!
    Roberto

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    1. Roberto,
      la differenza fra le Micro 4/3 e le APS non è abissale ma c’è. In particolare per la E-PL1 e la 1100D a livello di rapporto segnale/rumore si può valutare approssimativamente di 1/2 stop, mentre per la gamma dinamica si va da 1 a 1,5 stop.
      Per la 1100d oltre ai Canon 18-135 e 18-200 potresti considerare, piuttosto che il Tamron 18-200 un po’ scarso, il nuovo Sigma 18-200 OS HSM stabilizzato che costa sui 370 €, come il Canon 18-135. In questo modo con la 1100D rientreresti nei 750 €.
      Valuta tu a questo punto se privilegiare l’ingombro ed il peso oppure un po’ di qualità in più e il mirino ottico, mogliore di quello elettronico per quanto l’Olympus VF-2 sia uno dei migliori.
      Per il corso non preoccuparti, se è buono ti insegnerà a fare buone foto indipendentemente dall’attrezzatura.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie Francesco come al solito per le preziose informazioni. Alla fine ho optato per la 1100D con l’obiettivo Sigma che mi hai suggerito; mi hai dato un’ottima “imbeccata” su questo obiettivo che non conoscevo! Considerando che comunque le mirrorless non sono propriamente tascabili, sebbene più piccole, ho preferito privilegiare la qualità di una reflex; e poi le tue considerazioni sul mirino mi hanno sciolto gli ultimi dubbi: essendo già abituato alla reflex, temevo di non trovarmi bene con un mirino di tipo diverso.
        Per cui ho appena ordinato il tutto!
        Circa il corso, l’avere una attrezzatura nuova era solo un piccolo stimolo in più….si sa che per fare buone foto conta il fotografo e non la macchina!…
        Ciao!
        Roberto

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  30. Ciao Francesco, complimenti per il sito e per la passione per la fotografia che riesci a trasmettere. Dovrei fare un regalo a mia moglie che vorrebbe passare dalla sua compatta Canon ixus105 a qualcosa di più performante. Lei vorrebbe qualcosa di non troppo complicato ma che abbia un buon zoom e capacita di scattare foto per eventi sportivi come ad esempio nostro figlio mentre fa windsurf anche lontano da riva oppure le classiche foto amatoriali coni natura panorami ritratti ecc. Il budget e di circa 400-600 euro ma se ne valesse davvero la pena potremmo spendere anche qualcosina in più.
    Eravamo orientati su una bridge Nikon p500 ma dai commenti che ho visto sul tuo blog forse le bridge non sono la migliore scelta ? Sapresti consigliarmi se per il tipo di utilizzo una bridge potrebbe andare bene oppure meglio orientarsi sulle mirrorless come la Nikon 1 oppure olympus ? In caso di mirrorless quali obiettivo occorre comprare ? Come si fa a capire la portata di uno zoom in base ai mm dell’obiettivo?
    scusami per le molte domande…….
    Grazie 1000 e a presto
    Massimiliano

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    1. Massimiliano,
      per l’uso che tua moglie vorrebbe fare della fotocamera la scelta migliore è una mirrorless, in particolare una Nikon 1. Queste macchine sono meno ingombranti delle bridge e quindi adatte ad una donna (possono stare nella borsa), sono semplici da usare e anche vendute in vari colori, oltre al classico nero. In particolare le Nikon 1 hanno, rispetto alle altre mirrorless, un autofocus molto veloce in buone condizioni di luce, quindi adatto per riprese sportive come quelle di chi fa windsurf. Le Bridge sono tutte molto più lente nel mettere a fuoco e scattare. Le Nikon 1 inoltre consentono di riprendere fino a 10 foto al secondo e di scattare foto mentre si fa una ripresa video.
      Fra i due modelli disponibili la più adatta per riprese in esterni è la V1 dotata di mirino elettronico che consente di vedere bene il soggetto ed inquadrare bene anche con molta luce in esterni. Viene venduta in kit con un obiettivo zoom 10-30 mm (equivalente ad un 27-81 mm), ma per le riprese dalla riva di tuo figlio sul surf avresti bisogno anche dello zoom 30-110 (equivalente ad un 81-297 mm). La V1 in kit con i due obiettivi costa qualcosa in più di 800 €. La sorella J1, senza mirino, ma col flash, costa invece, sempre in kit con i due obiettivi, circa 600 €.
      Per valutare l’ingrandimento dell’obiettivo si deve rapportare la sua lunghezza focale a quella che non ingrandisce (cioè che da una visione simile a quella dell’occhio umano) detta “normale”. Usando le lunghezze focali equivalenti il “normale” è circa 50 mm quindi un 300 mm ha un ingrandimento 6x. Non ci si deve confondere invece con l’escursione focale degli obiettivi zoom: ad esempio il 10-30 delle Nikon 1 è per escursione focale un 3x, ma il suo ingrandimento, essendo equivalente ad un 81 mm alla focale tele è di circa 1,6x.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie 1000 delle preziose informazioni. Sapresti ancora dirmi dove posso trovare on line la nikon j1 in kit con 2 obiettivi a 600 € ? Ciao massimiliano.

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  31. Ho letto in giro indiscrezioni circa una prossima sostituzione della Pentax Kr con una ipotetica Kz (?!?) C’è qualcosa di fondato o sono i soliti “rumours”?

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  32. Ciao Francesco,
    ho intenzione di passare da una digitale compatta a qualcosa di più soddisfacente specie nella velocità di scatto e nella qualità delle foto.
    Ho fotografato fino a pochi anni addietro con una reflex Olympus analogica con un Sigma 28-200 ma l’ho sempre usata in automatico, per questo pensavo ad una bridge, ma leggendo il tuo blog e altri siti mi sono ricreduto; a questo punto vorrei un consiglio su cosa prendere: una mirrorless tipo Olympus E-PL1 col 14-150 e il mirino VF-2 oppure una reflex tipo Canon 1100D e uno zoom Canon 18-135 o NIkon D3100 con 18-105? O solo corpo di una delle due con un Sigma 18-200? Per tutte le opzioni la spesa più o meno è quella, direi. O esiste un’opzione migliore per le mie esigenze da consigliarmi?
    In conclusione vorrei una macchina che faccia belle foto con un ottimo autofocus e un’obiettivo versatile da usare soprattutto in viaggio per ogni necessità, da usare comunque in automatico anche se mi attrae l’idea di poter sperimentare con il manuale…
    Posso permettermi ancora una domanda? Leggendo dpreview.com (è considerato un buon indirizzo credo) per quanto mi permette il mio inglese mi sembra di capire che loro considerano le mirrorless una valida alternativa alle reflex, mentre tu non la pensi allo stesso modo, o sbaglio?
    Grazie per l’attenzione e complimenti per il blog!

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    1. Riccardo,
      le reflex comprese le professionali Canon 1DX e Nikon D4 possono essere usate volendo in automatismo come una compatta, quaindi non c’è bisogno di pensare alle bridge per questo.
      Una reflex base per chi già proviene dal mondo reflex è la scelta migliore, specialmente per chi è già abituato al mirino reflex. Quindi Canon 1100D o Nikon D3100 vanno entrambe bene. Come obiettivo la scelta migliore è per la 1100D il Canon 18-135 IS, per la D3100 il Nikon 18-105 VR. Il Sigma 18-200 OS HSM dovrebbe essere abbastanza buono, ma non ho ancora visto qualche prova.
      Infine secondo me le mirrorless sono principalmente un complemento elle reflex, anche se in qualche caso potrebbero sostituirle, come per esempio le Olympus OM-D E-M5 e Panasonic G3.
      Ciao, Francesco

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  33. Ciao Francesco,
    salto dalla sezione E. alla D. perchè sto valutando, invece della Olympus E-PL1, la Canon EOS 1100D + EF-S 18-55 IS II a 380 euro + CANON EF-S 55-250mm f/4-5.6 IS II a 170 euro (o il CANON EF 75-300mm f/4-5.6 III USM a 175 euro?) oppure la Canon solo corpo a 310 euro + TAMRON AF 18-200 mm f/3,5-6,3 XR Di IILD Asferico (IF) Macro a 140 euro per avere un “all in one”.
    E’ chiaramente un impegno economico diverso, ma lo farei se mi dicessi che ne vale la pena anche solo per foto di famiglia, viaggi,…
    (per l’eventuale scelta del tele abbinato al 18-55 dimmi tu, perchè tra Canon e Tamron, sigle varie, non saprei quale scegliere!). Grazie
    Gabriele
    P.S.-spero di non averti causato un mal di testa con tutte queste opzioni sparse.

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    1. Ciao Gabriele,
      è utile investire in obiettivi stabilizzati e con un motore di messa a fuoco abbastanza veloce, come il Tamron 18-270 PZD, il Sigma 18-200 HSM, o il Canon 18-200. In questo modo ottieni realmente un “all-in-one”

      Simone

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  34. Ciao Francesco,
    ho intenzione di passare da una bridge panasonic, di cui sono molto soddisfatto, a una reflex sony in quanto posseggo diversi obbiettivi della mia vecchia minolta analogica. Il mio budget e di circa 400-500 euro e in questa fascia ho trovato le A390, A500 e A550 oppure spendendo 100 euro in più la A35. Ognuna di queste con caratteristiche diverse CCD, CMOS, SLT ecc. Premesso che non mi interessano le funzioni video tra queste macchine quali mi consiglieresti per riprese naturalistiche? Può essere un buon compromesso la A500?
    Grazie e complimenti per l’ottimo sito.
    Roberto

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    1. Roberto,
      la A390 è un modello base con qualche limite specialmente alle alte sensibilità. Le A500 e A550 sono fuori produzione.
      Attualmente la scelta può orientarsi sulla A580, valida e abbastanza economica per le caratteristiche, se preferisci il classico mirino reflex ottico, oppure sulla SLT A35 con funzioni autofocus, live view e video migiori se non ti disturba l’uso di un mirino elettronico, peraltro ottimo.
      Ciao, Francesco

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  35. Ciao Francesco,
    sono reduce da un corso base di fotografia e l’idea è di abbandonare la compatta e passare a qualcosa di superiore per provare quanto appreso.
    Le mirrorless le sconsigli (peccato, peso ed ingombri migliori) e tra le reflex mi sono orientato su D3100 o D5100, l’ultima costa circa 170 euro in più, conosco perfettamente le caratteristiche tecniche superiori ma nella realtà non so se effettivamente servono e dunque se vale la pena, personalmente prenderei la D5100 per il monitor basculante e la gamma iso più ampia.
    Sono interessato alla funzione video, come caratteristica assolutamente secondaria, per abbandonare la mia vecchia telecamera e fare brevi filmati a livello famigliare (dunque niente di professionale) ma ho letto che nei video sono molto carenti, maf lenta e si sente il rumore del motore autofocus nell’audio, questi problemi si manifestano in egual misura su entranbi i modelli o nella D5100 sono meno evidenti?
    La canon 1100 o 600 hanno gli stessi problemi? Altrimenti ai delle valide alternative da propormi?
    Grazie e complimenti per il sito, ciao Paolo.

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    1. Trovare una compatta che non ti faccia perdere qualità rispetto alla Canon 450D, entro i 300 € poi, è impossibile.
      Se vuoi una compatta con qualità paragonabile ad una reflex questa deve avere un sensore di analoghe dimensioni. Le risposte possibili sono: Canon G1 X, con sensore grande quasi come un APS, da 14 Mpx, zoom 4x 28-112 equivalente e costo di circa 750 €, Fuji X100 con sensore APS da 12 Mpx, obiettivo a focale fissa equivalente ad un 35 mm e costo di circa 900 € e Leica X1 con sensore APS, obiettivo fisso da 12 Mpx, senza mirino e costo di circa 1500 €. Nessuna ha il GPS integrato.
      Fra le compatte della fascia di prezzo che ti interessa, con GPS integrato, una delle più consigliabili è la Panasonic TZ30, a circa 330 €. Ma la sua qualità d’immagine è ben lontana da quella di qualsiasi reflex.
      Ciao, Francesco

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  36. Ciao Francesco, ho bisogno di un tuo prezioso consiglio. Vorrei una macchina fotografica con la quale scattare fotografie di buona qualità ma che mi consenta anche di effettuare riprese video. Con un budget di 500 euro, e leggendo le tue recensioni, ho individuato 3 alternative: Sony SLT A35 e, sul mercato dell’usato, Panasonic G3 con il 14mm o Olympus Pen EP-3 con il 14-42. Che ne dici? Aggiungo che fino ad oggi ho usato soltanto delle compatte.
    Ti ringrazio tanto! Ciao.

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    1. Alessandro,
      La Sony A35 è la scelta migliore, entro il tuo budget, per fare sia foto di qualità che riprese video. Oltretutto puoi comprarla nuova invece che ripiegare sull’usato e anzi, visto che è appena uscita la A37, la A35 si dovrebbe trovare con buoni sconti.
      Ciao, Francesco

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  37. ciao francesco vorrei un tuo consiglio. sono piuttosto principiante ma mi piacerebbe provare a fare foto macro di fiori. possiedo 2 obiettivi, il panasonic 20 mm e olympus 14-150.al momento non ho la possibilità di comprare obietttivi dedicati per cui vorrei iniziare con dei filtri da apporre alla lente, ma quale delle due? e cosa mi consiglieresti?
    saluti

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    1. io ti consiglio una Marumi 330 da montare sul 14-150, hai anche la possibilità di gestirti con lo zoom che non è cosa spregievole in close up
      costano un pochino perché vanno verso gli 80 euro, ma hanno un trattamento acromatico per la riduzione di aberrazioni cromatiche
      in alternativa puoi a prezzo simile prendere la canon 500d anche nikon fa un modello che ora non ricordo la sigla.
      se proprio non vuoi aggiungere molti soldi trovi anche lenti economiche sul web per meno di 20 euro, dipende un po’ da te, puoi iniziare anche da questa spesa e vedere se ti aggrada

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      1. christian grazie mille per la risposta dettagliata. penso che per il momento mi butterò sull’acquisto di lenti economiche anche se canon 500d e marumi mi intrigano non poco.
        grazie ancora
        saluti
        ste

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        1. ho comprato tempo fa la lente 500 D per il canon 70-300 USM IS e funziona più che bene (certo non è paragonabile al 50mm macro di canon, ma se la cava con il vantaggio di stare ben lontani dal soggetto), però dato che hai un sistema micro 4/3, penso sia l’unica alternativa (almeno per quanto a mia conoscenza), a meno di non comprare il 45 macro leica o il 50 mm Olympus per 4/3 con l’adattatore (entrambe soluzioni costosette).
          La lente addizionale non è facile da reperire ma moooolto superiore a qualsiasi kit di lenti addizionali.
          Sei poi sicuro che la differenza di costo tra le due soluzioni (lente acromatica -circa 80 Euro- e kit di lenti addizionali -di marca hoya o B+W, circa 20 Euro per tipo) sia molto alta??, verifica su internet.
          Purtroppo, e questo è un altro problema, la lente della canon è ottimizzata (a detta del produttore) per alcuni obiettivi canon, occorrerebbe provarla prima di acquistarla.
          Ciao Roberto

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  38. Stavolta spero di averci preso..niente,volevo acquistare una macchinetta che avesse più zoom della mia tz8 panasonic che a me và benissimo..cercavo qualcosa che avesse in oltre anche la possibilità di fare foto panoramiche, ho visto queste tre macchinette che mi interessano ma non so quale sia meglio tra di esse. olympus zs 14, la samsung wb 100 oppure la nikon coolpix l810.la fuji s4500 credo che sia di qualità inferiore rispetto a queste. certo la olympus zs 14 è una compatta e quindi più “comoda” ma poi la qualità delle foto? Se hai tempo, io ci capisco veramente poco e sono appunto solo amante di montagna ove scattare qualche foto, se mi dai un consiglio sulla più indicata.grazie Gianlucap.

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  39. Ciao Francesco, veramente complimenti per questo interessantissimo blog!
    Io vorrei comprare una macchina reflex o mirrorless che sia compatta (in modo che non sia ingombrante quando viaggio) e che riesca a fare foto con fondo sfocato (effetto bokeh). Il dubbio che ho: si riesce a ottenere questo effetto con le mirrorless o l’obiettivo è troppo piccolo?
    Che macchina consigli per queste applicazioni?
    Grazie mille!!!!

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    1. Paolo,
      l’effetto dello sfondo sfocato, cioè più correttamente la profondità di campo limitata, è proporzionale alle dimensioni del sensore. A Parità di sensore poi aumenta con l’apertura del diaframma e con la focale dell’obiettivo.
      La scelta migliore sarebbe quindi una reflex fullframe, ma non penso che tu voglia arrivare a qesto.
      Anche con le reflex o mirrorless APS si riesce ad ottenere un buon effetto sfuocato, con le micro 4/3 un po meno.
      Dovresti orientarti quindi su una reflex APS come una Canon 1100D o una Nikon D3100 oppure su una mirrorless APS come la Sony NEX-F3.
      Ciao, Francesco

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      1. Quoto integralmente quanto detto da Francesco (sempre competente), tieni conto del fatto che lo sfuocato dipende anche dalla focale e dalla luminosità di un obiettivo. più è luminoso (cioè più è piccolo il numero del diaframma) e più è alta la focale, maggiormente separati saranno i piani di fuoco. per esperienza personale, posso dire che con gli zoom a corredo dei corpi è quasi impossibile ottenere uno sfuocato degno di nota, prova a comprare insieme al corpo un 50 mm luminoso (f 1,8 è sufficiente) e potrai iniziare a provare l’effetto. E’ ovvio che un corpo full frame sarebbe l’ideale, potresti provare a cercare una canon 5d (mk 1) sul mercato dell’usato, con un 700/800 euro potresti cavartela (ma scordati la compattezza), il 50 1,8 della canon si trova sui 100/120 euro e (a parte che è tutta plastica, tranne le lenti) la resa è molto buona. Poi, sempre canon ci sono l’85 mm 1,8 ed il 100 mm 2 che sono buoni ed abbordabili. Non parliamo dei grandangoli perché la corta focale mal si sposa con lo sfuocato.
        Se, poi, la compattezza fosse fondamentale purtroppo, per una serie di motivi, mi viene in mente solo di iniziare a fotografare a pellicola con una leica o simili e summicron o voigtlander luminosi e costosissimi, escludo le leica digitali perché sono assolutamente inavvicinabili per un fotoamatore.
        Buon divertimento, Roberto

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  40. Ciao Francesco!
    Finalmente, dopo anni che uso una compatta, la lumix zx1, ho deciso di passare a qualcosa di più performante.
    Mio papà ha una bridge, la sx40, ed ero orientata sulla fz150, ma leggendo il blog mi sono ricreduta visti i commenti negativi! Allora ho pensato che avrei avuto maggiori soddisfazioni con una mirrorless, in particolare la EPL 1, visto il costo molto accessibile.
    Non escludo di prendere una reflex, ma magari più avanti, quando avrò un budget maggiore a disposizione, perchè in caso potrei prenderne una migliore di una entry level (ad oggi invece dovrei accontentarmi di quella!).
    Tra l’altro a casa abbiamo trovato una vecchia minolta con obiettivo 50mm e mi domandavo se era possibile montarlo sulla E PL 1. In caso sapresti darmi delle indicazioni su dove trovarlo?

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      1. Concordo con Francesco, uso la EPL 1 da qualche tempo e se la cava egregiamente, anche con gli obiettivi leica, dopo qualche “incomprensione” tra ottiche ed anello adattatore, le bridge non le prenderei mai più in considerazione, verifica solo se l’ottica Minolta è autofocus (ed allora va bene l’adattatore che ti ha consigliato Francesco) oppure è della vecchia serie MD a fuoco manuale ed allora l’adattatore è diverso (ne trovi uno a questo indirizzo: http://www.adrianololli.com/articolo.asp?ID=3042. Le vecchie ottiche, specie se luminose, danno risultati che le bridge si sognano … :), buone foto
        Roberto

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          1. Grazie mille ad entrambi! La macchinetta l’ho presa, già da stamattina ho cominciato a provare le varie funzioni e in effetti non sembra niente male!! Certo, fare foto in impostazioni non automatiche non è facile, ma sbagliando si impara!
            Per l’adattore devo vedere cosa fare…con 60 euro avrei un 50 mm più un ulteriore ingrandimento messo a disposizione da mio papà, altrimenti ho visto su ebay che vendono l’obiettivo 40-150 a 168 euro…voi che dite??

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            1. Lucia,
              un 40-150 mm autofocus è sicuramente più comodo da usare di un obiettivo manuale. I vecchi obiettivi si usano solo per motivi affettivi, a meno di casi particolari di obiettivi di grande qualità come i Leica.
              Ciao, Francesco

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              1. Trovo che la MF manuale sullo schermo con i vecchi obiettivi sia abbastanza faticosa 😦 va un po’ meglio con il mirino, se hai un buon parco ottiche il gioco vale la candela, altrimenti lo trovo un po’ poco interessante. Poi se ti interesserà veramente un medio tele luminoso (tanto diventa il 50 mm minolta che hai) c’è proprio un Olympus un 45 f 2, che dovrebbe essere egregio. Infine ho proprio il 40-150 Olympus e, a parte qualche dubbio sulle plastiche (dovuto alla mia età ed all’abitudine ad ottiche in metallo) funzione benissimo, certo è poco luminoso (come tutti gli zoom compatti) ma pesa poco e stà in un taschino del giaccone. Ciao, Roberto

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  41. Ciao Francesco,
    dopo attenta lettura mi sono quasi convinta a prendere una Nikon D3100 come mia prima reflex.A questo punto volevo chiederti se è meglio prendere l’obiettivo base 18-55 e magari un 55-200, oppure solamente il 18-105.
    Tralasciando la differenza economica, io preferirei non dovermi trascinare dietro altri obiettivi per una questione di comodità. Le foto che solitamente faccio sono di paesaggi, montagna, bambini, niente di eccezzionale insomma. Ma con il “tuttofare” 18-105 poi mi troverei bene in tutte le situazioni oppure no?
    Grazie in anticipo, Patrizia

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    1. Patrizia,
      non esiste l’obiettivo universale in assoluto. Per le foto che pensi di fare il 18-105 è un obiettivo adatto. Se però vuoi uno zoom che abbia un’escursione più ampia verso il teleobiettivo potresti prendere la D3100 con il Tamron 18-270 PZD o con il Sigma 18-250.
      Ciao, Francesco

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  42. Ciao Francesco complimenti per il tuo blog-sito,
    volevo chiederti un tuo parere,utilmente sto guardando in giro per una fotocamera digitale e ho trovato una Samsung nx 5 a 240 euro.
    Gli obiettivi sono luminosi hanno una apertura solo di 3.5 – 5.6 se non mi sbaglio?
    Il sensore come va ?
    Grazie Marco

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    1. Marco,
      la Samsung NX5 è una mirrorless economica ma di buona qualità con un sensore grande, di formato APS, che da risultati fotografici sicuramente migliori di una compatta. Dispone anche nel suo corredo obiettivi di ottiche luminose, f/2,0, mentre un f73,5-5,6 (presumo lo zoom 18-559 non può essere considerato luminoso. Al prezzo a cui l’hai trovata è però un ottimo affare.
      Ciao, Francesco

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  43. Ciao a tutti e complimenti per il blog, veramente ottimo per chi come me inizia ad avvicinarsi al mondo della fotografia. Ho fatto un corso per imparare le nozioni di base ed ora vorrei abbandonare la mia compatta per avere qualcosa di più prestazionale e personalizzabile. Comunque per iniziare vorrei non spendere molto e avere comunque una macchina compatta. Ho visto interessanti la panasonic GF3 e la sony nex F3. Secondo voi cos’è meglio? Quale mi consigliate e perché?

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    1. Federico
      la Panasonic GF3 e la Sony NEX-F3 sono entrambe buone macchine. La scelta dipende da cosa vuoi privilegiare: semplicità e trasportabilità o qualità d’immagine e flessibilità.
      La GF3 infatti è piccola e compatta e insieme allo zoom Panasonic PZ X 14-42, rientrante e molto compatto, con cui è venduta in kit è la più piccola delle mirrorless e può essere anche portata in tasca. I suoi comandi sono semplificati ed ha lo schermo del tipo touch. La Sony NEX-F3 invece è più grande ed il suo zoom in kit 18-55 è più ingombrante e al massimo entra in una tasca di giaccone invernale o in un marsupio. La NEX-F3 però ha un sensore più grande, APS invece che Micro 4/3, con 16 Mpx invece di 12. Questo vuol dire una migliore qualità d’immagine sia alle basse sensibilità, per la maggior risoluzione, sia a quelle più alte per il sensore più grande e quindi con un migliore rapporto segnale/rumore. Inoltre la NEX-F3 ha lo schermo orientabile, utile per foto dal basso o dall’alto e che può essere anche orientato in avanti per autoritratti. Ha anche la possibilità di montare un mirino elettronico opzionale, ma purtroppo piuttosto caro.
      La scelta di obiettivi è più ampia per la Panasonic che può montare tutti i Micro 4/3, Panasonic o di qualsiasi altra marca, ma anche il corredo Sony comincia ad essere discretamente ampio con tutte le focali più utili compresi alcuni obiettivi a focale fissa di alta luminosità.
      I prezzi sono simili, sui 450 € più o meno, quindi a questo punto a te la scelta.
      Ciao, Francesco

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  44. Grazie per le informazioni. Riassumendo mi sembra di capire che a livello di qualità/prestazioni la sony e’ migliore, mentre la panasonic più maneggevole. Devo valutare attentamente, perché ovviamente mi piacerebbe di più avere quella migliore ma devo anche pensare che mi conosco e portarmi via quella con più ingombro poi mi frena.

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