Canon 1100D: impressioni

La 1100D, presentata lo scorso febbraio, sostituisce la precedente 1000D, che ormai aveva qualche anno sulle spalle, ha un nuovo sensore CMOS da 12 Mpx, la funzione live view e può finalmente effettuare riprese video Hd 1280×720 pixel.
La serie 1×00 è nata in Canon per offrire una reflex minima che possa fare concorrenza alle nuove mirrorless e, perchè no, anche alle bridge più costose. E’ quindi stata semplificata al massimo nelle funzioni e nella costruzione anche se mantiene tutte le caratteristiche di una reflex, compresa la qualità d’immagine. Ma vediamo come si comporta in pratica.

La Canon 1100D insieme alla Nikon D3100 ed alla Sony A390 si pone alla base del segmento delle reflex. le sue caratteristiche principali, che la differenziano dalla precedente 1000D, sono:
– sensore CMOS da 12 Mpx (10 per la 1000D)
– autofocus a 9 punti (invece che 7) come la 600D e la 60D
– esposimetro iFCL con 63 aree di misurazione (come la 7D)
– ripresa video HD (1280×730 pixel)a 30 o 25 fg7s con compressione H.264
– sensibilità da 100 a 6400 Iso
– schermo da 2,7″ e 230.000 pixel

Il corpo è abbastanza compatto, anche se non come le Nikon D3100 e Pentax K-r, e costruito interamente in plastica liscia, senza nessun rivestimento in gomma sull’impugnatura come alcune concorrenti. Questo inizialmente non impressiona favorevolmente, ma poi ci si accorge che è solo un fattore estetico. L’impugnatura è comoda, più grande di quella della 1000d e i comandi, tutti concentrati sulla destra, sono facilmente accessibili. Unica eccezione il pulsante Iso posizionato in tutte le Canon sulla calotta superiore accanto al pulsante di scatto, in posizione molto comoda per cambiare l’impostazione senza staccare l’occhio dal mirino, qui è stato spostato sul pulsante superiore del pad direzionale. Infatti ho avuto qualche difficoltà a trovarlo ed è sicuramente meno comodo costringendo a staccare la macchina dl viso per guardare lo schermo.
Gli altri comandi sono abbastanza convenzionali con il pulsante per il live view, marcato in rosso, a mezza altezza accanto allo schermo. Se si è impostata la modalità video questo pulsante avvia e ferma la registrazione.
Il mirino non è molto grande, ma nello standard per la categoria, simile a quello della D3100. La copertura è anche questa nello standard con il 95 %. Si è rivelato comunque abbastanza comodo per inquadrare e di gran lunga preferibile a qualunque mirino elettronico tranne forse il V-F2 delle Olympus PEN che costa però la metà di tutta la 1100D. Nel mirino sono evidenziati i 9 punti di messa a fuoco che si illuminano in rosso quando attivi. La 1100d può essere impostata in modo totalmente automatico, oppure nelle classiche modalità P (program), Tv (priorità dei tempi), Av (priorità dei diaframmi) e M (manuale) oltre a numerose modalità scena e a quella video.
La messa a fuoco è abbastanza rapida e precisa anche se dipende dall’obiettivo usato. Il 18-55 IS in dotazione purtroppo non è dotato di motore ad ultrasuoni, come molti degli obiettivi amatoriali economici di Canon, ma comunque si comporta abbastanza bene, con obiettivi ultrasonici USM la velociità di messa a fuoco non può che migliorare. La velocità di raffica è discreta scattando in jpeg con circa 3 fg/s fino a riempire la scheda, mentre in raw scatta a 2 fg/s per solo 6 (sei) foto.
L’esposimetro si comporta abbastanza bene anche nelle condizioni difficili di illuminazione in cui l’ho provata.
Per provarla al Photoshow ho usato un obiettivo canon 18-135 mm IS che mi sembra il più adatto per questa reflex, non essendo troppo grande e costoso e offrendo una buona escursione focale 7,5x da 28 a 216 mm equivalenti. Ho scattato salvando sia in raw che in jpeg. Purtroppo non ho potuto convertire le foto raw con il software originale di Canon in quanto DPP 3.10, necessario per la 1100D, non era disponibile in rete sul sito Canon almeno fino a qualche giorno fa. Ho usato quindi l’unico software che al momento la supportava, Bibble 5.2, peraltro ottimo anche per la estrema velocità di elaborazione (ne riparlerò). Purtroppo Canon non aveva predisposto un apposito set di posa vicino al banco dove davano le macchine da provare quindi ho dovuto scattare foto li intorno, agli addetti al banco e ad un amico che mi accompagnava. Inoltre vista la scarsità di luce non ho potuto scattare a meno di 800 Iso. Le foto jpeg sono state salvate con le impostazioni standard per la riduzione del rumore mentre per quelle raw la riduzione è stata azzerata durante la conversione.

A 800 Iso si può notare già un po’ di rumore nelle zone in ombra nelle foto raw, anche se non preoccupante, mentre in quelle jpeg il rumore è assente, a prezzo di una piccola perdita di nitidezza. A 1600 Iso il rumore aumenta un po’, per le foto raw, nelle zone in ombra senza però ancora dare fastidio in quelle illuminate, mentre nelle foto jpeg si incomincia a notare facilmente una perdita di nitidezza. a 3200 Iso invece il rumore incomincia a disturbare anche nelle zone illuminate nelle foto raw, mentre per le jpeg la nitidezza diminusce ancora un po’. Comunque questa sensibilità è ancora usabile per stampe di dimensioni medie o per visione su tv a grande schermo. A 6400 Iso in raw invece il rumore è un po’ eccessivo, anche perchè si presenta come macchioline di colore, mentre in altre reflex ricorda di più la grana della pellicola. In jpeg la riduzione di rumore fa perdere troppi dettagli.
La 100D è quindi utilizzabile senza problemi fino a 1600 Iso e con qualche riserva fino a 3200. Questo comportamento è quindi in contrasto con quanto comunemente si crede e cioè che “più pixel più rumore”. Infatti le Canon 550D, 60D e 7d, con un sensore delle stesse dimensioni, ma da 18 Mpx, si comportano meglio, con almeno uno stop di vantaggio nella visione al 100 % sul video e forse due se si ridimensionano le foto a 12 Mpx. Probabilmente questo è dovuto all’uso delle microlenti gapless sul sensore da 18 Mpx che invece canon non menziona fra le caratteristiche e quindi evidentemente non usa in quello da 12, presumibilmente derivato da quello della vecchia 450D.
In conclusione la 1100D è una buona reflex, con caratteristiche adeguate al prezzo. Si comporta abbastanza bene anche per la qualità d’immagine, sicuramente superiore di gran lunga a qualsiasi bridge ed anche alle Micro 4/3. Secondo me però non regge il confronto con la diretta concorrente Nikon D3100, venduta ad un prezzo simile, che è superiore per costruzione, finitura e qualità d’immagine alle alte sensibilità ed ha in più il video Full HD 1920×1080 pixel.

85 pensieri riguardo “Canon 1100D: impressioni”

    1. Luca, ma hai letto bene la review di DPReview? A me sembra di no e che non hai nemmeno guardato bene quei francobolli che loro chiamano foto di test. Loro comunque danno alla 1100D una valutazione media. Io ho scritto “abbastanza” che è una valutazione media. E allora?
      Ciao, Francesco

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      1. la mia osservazione riguarda la fine della frase “…sicuramente superiore di gran lunga a qualsiasi bridge ed anche alle Micro 4/3. ”
        … sulle bridge d’accordo, molto meno riguarda alle micro43.
        Se confronti la canon 1100d con la epl2, nella pagina conclusion and samples, vedi che , anche se per poco, la epl2 ha un voto più alto sia per la qualità dei jpeg che dei raw che “Low light / high ISO performance”.
        “…quei francobolli che loro chiamano foto di test. ” non sono alto che un crop al 100%
        della foto che vedi in alto alla pagine e che ti permettono di valutare,al variare degli iso, la qualità fotografica della macchina in una foto in studio.

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          1. Gianluca, credi a quello che ti pare. Io ho provato la macchina e in base all’osservazione delle foto sono arrivato a delle conclusioni che sono simili a quelle di DPReview, come ti ho spiegato, che giudica la qualità d’immagine come media, naturalmente in rapporto alle altre reflex, non certo in confronto a compatte o bridge. Tu l’hai provata o ti sei limitato a leggere DPReview male interpretandola?
            Ciao, Francesco

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            1. La canon1100d e la olympus epl2 fanno parte delle stessa fascia di macchine per DPreview .
              Entrambe appartengono alla categoria “Entry Level Interchangeable Lens Camera / DSLR” quindi i dati sono perfettamente confrontabili.
              Se vai alla pagina finale conclusion and samples e alla fine confronti i risultati della canon e della olympus vedrai che danno un punteggio più elevato all’olympus, per quanto riguarda la qualità d’immagine.
              Asserire come hai detto tu la Canon d1100 ha una qualità d’immagine di gran lunga superiore al micro 43 non è solo non vero, ma è esattamente il contrario, almeno per dpreview, per inciso il sito più famoso e visitato per quanto riguarda la fotografia digitale.
              Io non ho provato la Canon ma ho provato l’epl2.
              …chi ha interpretato male i dati di DPreview, forse sei tu..
              Gianluca

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              1. Gianluca, io ho provato E-PL1, E-PL2 e 1100D. Per me la 1100D è superiore alle Olympus alle alte sensibilità anche se le PEN sono comunque delle buone macchine, ma non al livello di una reflex APS, almeno alle alte sensibilità. Io ho guardato e confrontato le foto che ho fatto prima di dare una valutazione, non mi sono limitato a leggere le valutazioni fatte da altri che possono essere anche influenzate da tanti fattori.
                Tengo conto ovviamente anche dei giudizi di altri, anche se non considero DPReview la più autorevole rivista online o meno. Spesso danno dei giudizi non condivisibili, e comunque preferisco valutare di persona, su foto intere e non sulle foto formato francobollo che loro visualizzano.
                Se ti fidi di più di DPReview non c’è problema, ognuno giudica e scegle come vuole.
                Ciao, Francesco

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                1. Grazie per la risposta, ma visto i test che fanno mi fido più del loro lavoro che, con tutto il rispetto, del tuo.

                  “…. non sulle foto formato francobollo che loro visualizzano.”…guarda che tutte le foto che fanno delle prove delle macchine sono scaricabili a piena risoluzione.
                  Ciao, Gianluca.

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                  1. Gianluca, visto che le parole non ti convincono ti dimostrerò che quello che ho detto è giusto con i dati di DPReview da tu stesso citati.
                    Apri questo indirizzo;
                    http://www.dpreview.com/reviews/canoneos1100d/page10.asp

                    è la pagina in cui DPReview misura il rumore e fornisce un widget interattivo per confrontarlo con quello di altre fotocamere.
                    Sostituisci ad una delle macchine del confronto, ad esempio alla Panasonic, la Olympus E-PL2. Seleziona in alto a destra il formato raw. Poi passa il mouse sulla sensibilità di 6400 Iso, così potrai renderti conto visivamente che la E-Pl2 ha più rumore della 1100D.
                    Ma non basta. Premi sempre in alto a destra il pulsante Graph. vedrai così in grafico le misure di rumore in funzione della sensibilità. Ebbene per il black noise già a 200 iso la Canon ha una standard deviation di 2 mentre la Olympus arriva a 4. A 1600 Iso abbiamo 6,5 per Canon e 10 per Olympus, a 3200 9,5 contro 15,5, a 6400 Iso 13 contro 21. Per il Chroma e il gray noise gli andamenti sono analoghi. Sei convinto? No? allora vai a quest’altro indirizzo, sempre su DPReview:
                    http://www.dpreview.com/reviews/CanonEOS1100D/page18.asp

                    Qui si può fare il contronto con la loro foto standard di riferimento in studio per la macchina in prova con le altre. Al solito seleziona al posto della Panasonic (o di quella che vuoi) la Olympus E-PL2 e poi in alto a desta il formato raw e la sensibilità che vuoi confrontare. Poi con il cursore seleziona sulla foto il punto da confrontare e vedrai anche qui che la Canon è migliore della Olympus.
                    Queste foto possono anche essere scaricate, è una novità recente che non avevo ancora visto, mentre quelle della pagina precedente, su cui fanno le misure no, ci si deve accontentare dei francobolli.

                    Se poi si leggono le pagine delle conclusioni con le valutazioni finali stranamente si vede che la Olympus ha una valutazione superiore per la qualità d’immagine sia in raw che in jpeg rispetto alla Canon. Queste sono le valutazioni strane e non condivisibili di DPReview che smentiscono le loro stesse misure.
                    Evidentemente contano sul fatto che la maggior parte dei lettori va direttamente a guardare le conclusioni senza leggere le tante pagine della prova ed analizzarle criticamente.
                    Certamente loro fanno un gran lavoro in laboratorio, avendo a disposizione per un adeguato periodo la macchina. Io mi devo accontentare delle prove in manifestazioni aperte al pubblico tranne qualche raro caso in cui qualche amico lettore mi mette a disposizione una macchina da provare, in quanto nessuna marca me le mette a disposizione (almeno fino ad adesso), ma mi pare che le mie conclusioni siano più in linea con quanto si vede nelle foto.
                    Altra differenza fra me e DPReview è che loro sono invitati spesati agli eventi di presentazione delle novità in località amene ed esotiche e puoi parlar male di chi ti consente questo tipo di vacanze? Non è carino, come non è carino parlar male di chi ti fa vivere facendo pubblicità.
                    Io invece scrivo per divertimento mio personale e se vado ad una manifestazione lo faccio a mie spese, quindi mi sento libero di esprimere le mie opinioni, che possono non essere condivise, nel bene e nel male.
                    Poi ognuno si fida di chi vuole.
                    Ciao, Francesco

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                    1. Pippo,
                      il comportamento che segnali è normale. Tutte le fotocamere quano effettuano la conversione da raw in jpeg applicano una riduzione di rumore, che riduce però anche i dettagli della foto. Per questo con il raw si può ottenere una qualità migliore che salvando direttamente in jpeg. Basta graduare opportunamente la riduzione di rumore, annullandola tutte le volte che è possibile.
                      Ciao, Francesco

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              2. Gianluca, la canon e la epl2 hanno entrambe le lenti intercambiabili è vero, ma appartengono a categorie differenti, la prima è una reflex l’altra una evil, aps-c contro un sensore 4/3. Semmai è più giusto fare paragoni con macchine simili come la samsung nx100, panasonic gf2, ecc…
                Ciao

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                1. Daniele quello che dici è giustissimo, ma siccome DPReview le classifica nella stessa categoria (cosa che io non condivido) ho dimostrato con i dati stessi di DPReview che la Canon è migliore della Olympus, contrariamente a quello che poi loro stessi scrivono nelle conclusioni.
                  Ciao, Francesco

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              3. Gianluca, anch’io sono molto interessato alle micro 4/3.
                Ho visto il link che hai postato e devo dire ce la qualità delle foto della epl-2 è davvero ottima!
                Pero’ francesco non ha tutti i torti, se vai al link e setti sia la epl-2 che la canon 1100d a 6400iso…beh la differenza la vedi.
                Fino a 1600 iso sono a pari livello…ma se esageriamo con gli iso pustroppo o per fotuna vince canon.
                Ad ogni modo epl-2 è strepitosa

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                1. Alberto, la E-PL2 è ottima e sono perfettamente d’accordo, ma dai grafici di DPReview stessa si vede che già a 200 Iso, la sua minima sensibilità, ha un rumore doppio della 1100D.
                  Ciao, Francesco

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                    1. ps: Francesco, Ho visto… se ho capito bene come si usa questo strumento e mettendo a confronto nikon d7000, canon 600d e 7d con pentax k-r…quest’ultima sembrerebbe essere la migliore di tutte in quanto a rumore.
                      Al secondo posto c’e’ Nikon seguita marcata stretta da canon.
                      Sbaglio ?

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                    2. Eh si, in effetti Francesco i dati finali sono completamente discordanti e anche di molto con quelli di analisi effettuate in laboratorio. Se ne impara sempre una 🙂

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  1. Anche io continuo a preferire la nikon d3100, la qualità costruttiva è di gran lunga superiore, certo bisogna toccare con mano, ma dal vivo mi ha fatto un’ottima impressione. Anche il mirino ottico lo ritengo superiore.

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  2. Anch’io sono convinto che la qualità costruttiva di Nikon sia superiore nonchè la dotazione di funzionalità.
    La cosa che mi piace di canon però, se non ho capito male, è che si possono montare qualunque obiettivo, anche vecchiotto.
    Per Nikon la cosa è quasi vera, dipende se il corpo macchina ha la possibilità di agire sulle lenti meccanicamente per l’AF (solitamente i modelli top ne sono provvisti, in-body focus motor). Nulla di tragico, eventualmente si mette a fuoco a mano(che potrebbe anche essere migliore di quello auto).
    Ma ripeto…..forse ho capito male e comunque su modelli entry level forse non non vale la pena fare queste considerazioni.
    ciao.

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    1. Daniele sulle canon si possono montare gli obiettivi autofocus con innesto EOS AF prodotti dal 1986 in poi. Sulle Nikon, tranne le reflex base D3100 e D5100, si possono montare tutti gli obiettivi con innesto F prodotti dal 1959 in poi. Sulle D3100 e D5100, a causa dell’assenza del motore AF, gli obiettivi Nikon AF-D che non sono motorizzati devono essere focheggiati a mano. Gli obiettivi più vecchi con innesto F possono essere montati, ma l’esposimetro non funzionerà.
      Ciao, Francesco

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  3. ho la e pl1, comprata da poco per la qualita` buona che sembrava avere, unita alla portabilita` migliore rispetto alle reflex. ora, e` vero che molte funzioni ancora non le ho mai usate e le sto scoprendo piano piano, ma mi e` venuta una gran voglia di reflex vera, con mirino e regolazioni piu` dirette, nonche` AF piu` veloce. mi sono ripromesso di andare piu` a fondo nell`uso, ma non penso proprio che micro 4 3 e Aps c siano sovrapponibili.

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    1. Sono due formati diversi. Il Micro 4/3 consente di avere fotocamere e soprattutto obiettivi più compatti. L’APS una risoluzione e qualità migliori con minor rumore alle alte sensibilità.
      Ciao, Francesco

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  4. Ciao Francesco, complimenti x il tuo blog! E’ fantastico! Ho bisogno di un consiglio. X una fotoamatrice come me, cosa mi compro? Vorrei in un futuro prossimo, imparare di più sull’arte di fotografare. Cosa mi consigli? Una NIKON D3100 Kit 18-55 oppure CANON EOS 1100D Silver Kit 18-55 IS????!!!! Dilemma! Grazie mille e buon weekend! Alessandra

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  5. Qual’è l’obbiettivo con maggiore zoom che si può montare sua questa macchina fotografica?
    Mi servirebbe per fotografare animali selvatici o uccelli, anche in volo, a grande distanza.
    Grazie
    ciao

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    1. Pippo,
      sulla 110D puoi montare tutti gli obiettivi per Canon. Canon arriva fino ad un tele da 800 mm, equivalente sulla 1100D ad un 1280 mm.
      Come zoom si può arrivare a 500 mm (equivalenti ad 800) con i Sigma 150-500 (240-800 eq.), 900 € o 50-500 (80-800 eq.) 1500 €. Penso che per animali selvatici ed uccelli possa bastare.
      Se vuoi obiettivi più economici puoi anche scegliere un Tamron 70-300 (112-480 eq.) a 130 €.
      Ciao, Francesco

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  6. Su questa canon è possibile applicare l’obbiettivo TAMRON AF 70-300mm F/4-5,6 Di LD MACRO 1:2 P (http://www.pcdamon.it/?_Sezione=1&_SezioneCodice=1&_Codice=132661)?

    Con tale Kit è possibile fare fotografie con uno zoom massimo di circa 4x se non sbaglio, giusto?

    Ecco sarebbe possibile utilizzarlo anke in interni (evitando l’acquisto di un 18-55) ad esempio se si vuole fare degli scatti in famiglia in caso ad esempio di un compleanno o è un tele prettamente per scatti all’aperto?

    Grazie
    pippo

    Ciao

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    1. Pippo,
      il Tamron 70-300 LD Macro è un buon obiettivo ed è adatto per la Canon 1100D. L’escursione dello zoom è di 4,3x, e l’obiettivo sulla 1100D, che ha un sensore di formato APS, equivale ad un 112-480. L’ingrandimento massimo rispetto alla visione naturale dell’occhio umano è di circa 9x.
      L’obiettivo può essere anche usato in interni, ma essendo un tele, il campo ripreso sarebbe molto ridotto e potrebbe andare bene solo per ritratti e dettagli, non certo per gruppi o per riprendere ampi spazi. Ti limiterebbe troppo nelle possibilità di ripresa. Per gli interni invece il 18-55 (equivalente a un 29-88) è molto più adatto andando dal grandangolo moderato al telino da ritratto. Non puoi quindi evitarne l’acquisto, che inoltre in kit con il corpo incide solo per circa 50 €.
      Se volessi un obiettivo unico, buono per tutte le foto, l’alternativa sarebbe il Tamron 18-270 PZD che copre quasi completamente la focale dei due precedenti. Costa però sui 500.
      Ciao, Francesco

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    1. Pippo,
      gli MTO sono vecchi teleobiettivi a speccio russi (risalgono agli anni 70) di discreta qualità e molto economici. Sono ovviamente a messa a fuoco manuale e non hanno il diaframma, quindi si usano con la loro apertura fissa. Possono essere una buona scelta se serve un tele molto potente.
      Ciao, Francesco

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      1. Discreta qualità? Potresti esprimere diciamo un voto da 1 a 10 e confrontare con il tele della Tamron 70-300 più volte citato?
        Quali inconvenienti ha l’assenza del diaframma?
        Quali inconvenienti ha l’apertura fissa?

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        1. L’apertura fissa (assenza di diaframma è la stessa cosa visto che si usa solo ad apertura fissa) vuol dire che hai solo quel cerchio di apertura per far convogliare la luce che proviene dagli specchi…
          L’inconveniente è che essendo un diaframma chiuso (generalmente f8) necessiti di sera di un cavalletto e di giorno di alzare gli iso
          La qualità è accettabile, anche se si dice che gli obiettivi moderni diano risultati migliori facendo dei ritagli in postproduzione, rispetto a quello da te citato invece la qualità è paragonabile e piacevole.
          Sento molti soddisfatti del samyang 500 f6,3, ma non l’ho mai provato, è nella lista verso il decimo posto intato 🙂

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          1. Christian
            Grazie della risposta, in effetti è interessante da considerare come acquisto per avere a disposizione uno zoom spinto.
            Ho trovato il modello f6.3 su http://www.nikon-discount.net/samyang_500mm_mc_if_f63_mirror.html per 170 € circa. Però credo che sia necessario aggiungere altri 20-30 € per il paraluce.

            Totale circa 200€

            Costa un po di piu del Tamron più volte citato. Ma credo abbia anche maggiore capacità di ingrandimento anche se non saprei (non ancora) calcolarla con certezza se applicato alla canon 1100d. Correggetemi se sbaglio: 50x per il samyang e100x per il MTO?

            Non riesco a comprendere se però sono in grado di zoomare oppure anche l’ingrandimenti sono fissi come l’F e quindi bisogna accontentarsi di avere sempre il massimo ingrandimento disponibile sia sul sam che sul mto?

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        2. Pippo,
          gli MTO sono obiettivi catadiottrici (a specchi) economici. I catadiottrici normalmente hanno una qualità inferiore agli obiettivi a lenti. Un confronto con il Tamron 70-300 non ha senso in quanto sono obiettivi molto diversi. Se ti serve un 500 o un 1000 per fotografia astronomica o per dettagli di paesaggio lontani non puoi certo ottenere lo stesso risultato con un 70-300. La votazione come proponi ugualmente non ha senso, presupporrebbe delle misure di laboratorio molto sofisticate che nessuno ha fatto per un vecchio obiettivo che costa, usato, circa 100 €.
          L’assenza del diaframma comporta che l’obiettivo lavora ad apertura fissa, f/8 per il 500 e f/10 per il 1000. L’esposizione si regola coi tempi e la sensibilità. La messa a fuoco è manuale e non particolarmente facile con le digitali APS a causa del mirino piccolo, della scarsa apertura e dello schermo di messa a fuoco non smerigliato. Inoltre l’obiettivo ha innesto a vite 42×1 e deve essere adattato alla macchina su cui lo si vuole usare. Il suo uso è possibile a mano libera, ma non facile. meglio sul treppiede.
          Ciao, Francesco

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          1. Peccato che gli obbiettivi catarifrangenti abbiano una qualità inferiore.

            Anche se però dal test che mi hai cortesemente postato non mi sembra dia risultati tanto brutti. E’ anche vero però che non ho ancora visto test fatti con il tamron in condizioni simili, quindi la mia è una oppinione del tutto personale in quanto non ho una pietra di paragone valida (tranne quella delle foto e dei video del cellulare lg tribe che non sono la fine del mondo ;-).

            Inoltre acquistando un modello a lente da 500 o 800 mm ad esempio nikon o canon per avere un ingrandimento simile mi servirebbe la stessa spesa per acquistare un’auto.

            Purtroppo le ottiche a lente sono parecchio più care, e non essendo io un professionista non sono una scelta praticabile per me.

            Però ho trovato un altra tipologia di telescopio / teleobiettivo a questi link:

            http://www.ebay.it/itm/24-72x-Telescope-for-DSLR-Camera-DC-DV-HDV-Digiscoping-NEW-/280741757406?pt=Camera_Lenses&hash=item415d8341de#ht_3914wt_1112

            http://www.ebay.com/itm/25-75x-1800mm-5500mm-Camera-Telescope-M42-Canon-Kiss-X4-X5-X50-5D-XT-20D-10D-/220756163193?_trksid=p4340.m263&_trkparms=algo%3DSIC%26its%3DI%252BC%26itu%3DMRU-625%252BUCI%252BIA%252BUA%252BFICS%252BUFI%26otn%3D15%26pmod%3D220695546329%26ps%3D63%26clkid%3D4945122554188187695#ht_6734wt_1072

            Questi sono con le lenti. Anche se però si sale di prezzo un pochetto

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            1. Pippo,
              ma tu che cosa cerchi?
              Un obiettivo zoom per foto sportive o di animali o soggetti lontani, maneggevole e compatto, autofocus, con la possibilità di regolare il diaframma, quindi la profondità di campo? Allora prendi il Tamron 70-300 o un altro zoom di questo tipo.
              Us teleobiettivo a focale fissa, potente, da usare prevalentemente su treppiede, senza possibilità di regolare il diaframma e quindi con profondità di campo minima, da usare anche per foto astronomica? Allora prendi un catadiottico.
              Questi obiettivi, pur avendo prezzi simili, non sono paragonabili ed hanno usi diversi.
              Prima di preoccuparti della qualità dovresti chiarirti che cosa vuoi. Tutti offrono una qualità adeguata se usati nel modo giusto.
              Gli MTO non sono facilmente reperibili, la cosa migliore è cercarli usati. I Samyang si trovano in vendita anche in rete. Sono venduti anche con il marchio Walimex e ti do un link di un negozio affidabile e sicuro da cui comprarli http://www.ilfotoamatore.it/listaprodotti.asp?R=2&F=2&M=WA&Mode=testo&Prezzo1=&Prezzo2=&Pixel=&Zoom=&Tecnologia=&Tec_Ob=&RP=&P=1&Ord=Pasc
              Gli altri che hai trovato su Ebay sono più telescopi adattabili a fotocamere che obiettivi. Sono zoom 3x, ma hanno una luminosità bassisima da f/16 a f/48 che ne impone l’uso su treppiede (anche per il peso) e l’uso di pose lunghe anche di parecchi secondi. Sono quindi adatti per fotografia statica o astronomica.
              L’ingrandimento infine, come ti ho spiegato, si calcola a partire dalla lunghezza focale considerata normale, che è quella che ha lo stesso angolo di campo dell’occhio umano. Per l’APS è circa 30 mm per Canon e 32 mm per Nikon e gli altri. Un 500 mm (focale vera, lascia perdere quella equivalente) su APS darà quindi un ingrandimento di 500/32 = 15x circa per Nikon, qualcosa in più per Canon, un 800 mm 25x e così di seguito.
              Ciao, Francesco

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              1. “Ma tu cosa cerchi?”

                Cerco il maggior ingrandimento possibile con la migliore qualità possibile al minor costo possibile…

                Più lontano si sta dagli animali che si osservano meglio si possono osservare senza disturbarli e senza corre il rischio di turbare il loro normale comportamento o vederli fuggire in pochi secondi perché ci si è avvicinati troppo. Inoltre anche per fotografia paesaggistica per scoprire nuovi particolari in posti inaccessibili fisicamente uno zoom potente può fare la differenza…

                Per il treppiede non c’è problema, è il primo che ho acquistato.

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                1. Pippo,
                  quindi vuoi fare foto di animali in libertà. Era quello che volevo sapere. In base all’uso si può fare una scelta.
                  Per scattare foto ad animali si devono usare tempi abbastanza veloci, quindi lo zoom tipo telescopio che hai indicato nei link su Ebay non è adatto, vista la scarsissima luminosità.
                  Il Samyang/Walimex 500/6,3 o il MTO 500/6,3 potrebbero andare meglio, ma non sono zoom e quindi dovresti accontentari dell’inquadratura che potresti fare con una focale fissa e mettere a fuoco manualmente.
                  Un 70-300, pur considerando che su APS equivale ad un 112-480, mi sembra un po’ corto, ma forse potrebbe anche andare.
                  La soluzione potrebbe essere un Sigma 150-500 F/5,0-6,3 equivalente ad un 240-800 mm, ma siamo su altri livelli di prezzo.
                  In ogni caso per il paesaggio tieni conto che più è lungo il tele e quindi più lontano fotografi, più lo spessore d’aria tra la macchina e il soggetto danneggia la foto rendendola meno nitida e contrastata.
                  Ciao, Francesco

                  "Mi piace"

                  1. Allora riepiloghiamo:

                    530 euro circa per Canon 1100D+EF-S 18-55 mm III DC+EF 75-300 mm III
                    ================

                    oppure

                    320 euro circa per Canon 1100D solo corpo
                    60 euro circa per obbiettivo 18-55
                    140 euro circa per Obbiettivo tamron 70-300
                    ================

                    530 totale
                    20 euro circa per memoria 16 Gb
                    30 euro circa per custodia Macchina fotografica

                    250 euro circa per eventuale ulteriore aggiunta del catadiottrico o Camera Telescope per zoom ancora maggiori

                    ================
                    800 euro circa totale complessivo più spedizioni
                    ================

                    Una bella spesa.

                    Chissà, forse però in futuro i produttori metteranno dentro le bridge tipo la fz150 (intorno ai 350-500 euro) o la hs20 (intorno ai 280 Euro) sensori di reflex. Almeno avremo finalmente in unico corpo la leggerezza la maneggevolezza e lo zoom di una bridge e la qualità del processore di una reflex… ad un prezzo spero intermedio…

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                  2. E se usasse un duplicatore di focale 2X per il 70-300?
                    Diventerebbe ben un 900 mm equivalente, conservando forse anche la messa a fuoco automatica.

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                    1. Roberti,
                      il duplicatore fa perdere 2 diaframmi di luminosità. L’obiettivo diventerebbe un f/11 alla massima focale, un po’ poco per foto non mosse. Inoltre la perdita di qualità se l’obiettivo base non è di altissimo livello e se il duplicatore non è progettato per questo, è sensibile. Sconsiglio pertamto una simile combinazione.
                      Ciao, Francesco

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            2. Ho preso più che altro per togliermi lo sfizio il samyang 500 f8 a parte che è difficile da impostare, iso 400 o 800 per avere uno scatto rapido e la funzione priorità velocità di scatto per avere sempre tempi molto alti pena foto mosse, cmq no, non è prorpio il massimo è solo per chi è alle prime armi e si vuol divertire un pò spendendo pochino. Poi con un angolo così stretto circa 4-5 gradi è complicato seguire il movimento per esempio di un uccello, bisogna prima chiedergli di stare un attimo fermo! 😛

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              1. Luca,
                facci sapere come va il Samyang.
                Per gli uccelli prova a seguire il vecchio suggerimento di mettergli il sale sulla coda!
                Ciao, Francesco

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    1. Pippo,
      sia il Tamron che il Sigma arrivano ad un rapporto di riproduzione macro 1:2, non sono quindi dei veri e propri macro.
      Ciao, Francesco

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  7. Ho trovato on line obiettivi per reflex
    18-200
    18-270
    28-300

    Ma non ho trovato 18-300, 18-400, 18-500, 18-600, 18-700 (o più o meno simili) e cosi via. Presumo che queste tipologie non siano prodotte.
    Come mai?
    Si tratta di un problema di marketing cosi che chi acquista apparecchi fotografici sia costretto ad acquistare più obbiettivi per coprire un completo range di focali e zoom oppure a causa di qualche principio di fisica ottica obiettivi del genere non sono materialmente realizzabili?

    Grazie

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    1. non sono attualmente realizzabili… un giorno magari con lenti diverse sarà possibile… attualmente per avere zoom del tipo dovresti portarti dietro kilogrammi di roba
      il 18-270 è lo zoom più ampio per una reflex, ma non è che il mondo va verso lo zoom, questo è un principio sviluppato dalle bridge perché avendo un piccolo sensore è facile fare lunghi zoom
      se per esempio ti venisse la passione per i paesaggi, ti accorgeresti che spesso è più utile il grandangolo dello zoom e il 18mm ti risulterebbe troppo stretto… se puoi spendere per il 18-270 è una buona scelta

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    2. Pippo,
      obiettivi come tu ipotizzi non sono realizzabili, almenoo a costi e con ingombri e pesi accettabili.
      La fisica e l’ottica hanno leggi ben precise che non è possibile ignorare. Il marketing non c’enrta nulla.
      Ciao, Francesco

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          1. lol
            Beh è certamente simpatico lo scherzetto. Ma non ci sono cascato… nonostante la mia strenua ricerca di novità…
            Comunque nonostante sia uno scherzo ci sono continue ricerche in ambito di nuovi materiali e con l’avanzamento della nano tecnologia e materiali trasparenti a memoria di forma o sarebbe meglio dire a variazione di forma potrebbe volerci meno di quanto possiamo immaginare per ottenere quel risultato e forse anche di migliori. Speriamo!

            Un esempio: i cristallini sintetici che si utilizzano per sostituire quelli che hanno avuto problemi di cateratta. A far variare la forma del cristallino nell’occhio ci pensano i muscoli ciliari, inseriti sulla membrana coroidea. Quando si contraggono, consentendo ai legamenti che tengono appiattito il cristallino di distendersi, il cristallino più spesso e sferico per mettere a fuoco nella visione da vicino . Quando l’occhio mette a fuoco oggetti distanti, i muscoli invece si rilassano e pertanto il cristallino si appiattisce. Prima o poi riusciranno a simulare lo stesso sistema per le macchine fotografiche non ci vorrà ancora molto.

            Anzi tempo fa avevo veramente visto in effetti documentario in TV con un servizio dove erano mostrati degli occhiali (a dire il vero bruttissimi da vedere!) peraltro a bassissimo costo con delle “lenti” realizzate come se fossero dei palloncini, quindi proprio con del liquido gelatinoso al loro interno. Li per li mi ha dato la sensazione quasi di protesi mammarie in silicone. Ma in luogo del campo magnetico utilizzato per la variazione della curvatura di cui al pesce d’aprile e quindi per la modifica delle diottrie e l’adattamento a più soggetti era usata una siringa come quella per le iniezioni. Con questa veniva iniettato nella “lente” da un apposito foro il liquido che serviva a renderle più rotonde. Oppure veniva aspirato a seconda dei casi. Poi il foro veniva tappato e voilà la correzione diottrica che permette di vedere meglio di prima è pronta. Certo nello stesso servizio la qualità della visione non era il massimo ma essendo destinata alle popolazioni del terzo mondo che non possono certo permettersi l’acquisto di lenti da 80 € cadauna, è pur sempre un miglioramento visto che erano disponibili gli occhiali completi ad un prezzo di soli 10 mila lire ed essendo adattabili a più uomini con problemi diversi costituisce un vantaggio non indifferente.

            Comunque ho trovato mentre scrivevo questi post i seguenti articoli. Penso siano comunque interessanti. Uno è pubblicato da hardware upgrade. Io non la conosco molto ma per il poco che la conosco mi ha dato l’impressione di essere una fonte autorevole.

            http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/lenti-liquide-in-arrivo-entro-fine-anno_24666.html

            l’altro è questo ma non conosco la fonte e quindi non posso dire se sia o meno affidabile .

            http://www.marchintosh.net/2011/10/la-mini-lente-autofocus-che-imita-le-fattezze-dellocchio-umano/

            Spero sia utile.

            ——————

            Detto questo, comunque, non comprendo come mai nelle bridge è fattibile realizzare zoom tanto spinti (a parte la qualità che non è certamente eccelsa quanto le reflex ma è comunque più che accettabile) mentre per le reflex no è possibile.

            Come influisce la dimensione del sensore in questo ambito?

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      1. In effetti questa è una questione da cui sono restato molto affascinato anche io: perché per le bridge si riescono a costruire zoom molto spinti come i 35x mentre per le reflex ancora cose del genere non se ne riescono a trovare in giro? A parte prezzi e peso ovviamente, ma visto che esistono obiettivi da 10-12 mila euro e dal peso altrettanto consistente, credo che il prezzo ed il peso siano aspetti secondari in molte situazioni.
        Saluti

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        1. Mario,
          gli obiettivi delle bridge hanno un cerchio di copertura del diametro di circa 8 mm, quelli per APS di almeno 30 e quelli per fulframe di almeno 45. Tutto l’obiettivo è proporzionato a questo. Gli obiettivi per bridge hanno una lente frontale con un diametro di circa 70 mm, uno con analoga escursione focale per APS avrebbe una lente frontale con un diametro di quasi 300 mm e uno per fullframe di oltre 400. Ti immagini quanto sarebbero grandi e quanto peserebbero questi obiettivi, lasciando perdere il costo, nell’ipotesi che si possano fare? Chi potrebbe usarli e come? A cosa servirebbero?
          Gli obiettivi per bridge inoltre non sono di grande qualità, tanto poi ci pensa il piccolo sensore a mascherare tutto. Per le reflex ci vuole una qualità migliore.
          Infine gli zoom ad ampia escursione sono richiesti esclusivamente dai fotoamatori che non sono disposti a spendere molte migliaia di € per un’obiettivo. I professionisti, che potrebbero investire queste somme, richiedono altro, cioè qualità ottica e qualità costruttiva, non gli servono zoom 30x.
          Ciao, Francesco

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        1. Non conosco gli obiettivi: forse è meglio attendere che risponda Francesco.
          In generale vale la regola che due obiettivi offrono migliori performances di uno solo che copre pressapoco la stessa focale, ma sono meno pratici: per esempio, rispetto al 18-200 Canon o al 18-270 Tamron la qualità dell’immagine è un poco superiore, ma i superzoom sono un poco più pratici da trasportare e utilizzare.

          Credo che i due obiettivi non abbiamo motore USM (più veloce e silenzioso di quelli normali), e non so se il 75-300 è stabilizzato: sulle focali lunghe questa funzione è molto utile. Comunque con un superzoom stabilizzato e veloce nella messa a fuoco il prezzo di macchina e obiettivo salirebbe a 800 euro circa.

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          1. Hai ragione Robertl: il 18-55 III DC non è stabilizzato, come riporta invece erroneamente il sito di bpm-power. Secondo me la stabilizzazione e la rapidità di messa a fuoco dell’obiettivo sono molto importanti. Considerando che la 1100d si può trovare a meno di 350 euro, si potrebbe abbinargli il 18-135 o il 18-200 canon (rispettivamente intorno ai 280 e ai 430 euro), o il sigma 18-250 o il tamron 18-270: con una spesa intorno ai 600 euro (per il 18-135) o tra i 750 e gli 800 euro (per gli altri), si avrebbe un obiettivo più versatile, pratico, con stabilizzazione e motore di messa a fuoco più rapido. Se la differenza di prezzo non è probitiva per Pippo, allora è consigliabile una delle altre soluzioni.

            Simone

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            1. Simone e Roberti Grazie della risposta
              Se ho fatto bene i “compiti a casa” (grazie all’aiuto prezioso di tutti i partecipanti al forum) ho tratto le seguenti conclusioni, non ancora definitive ma spero che siano fin qui corrette o almeno vadano nella direzione giusta. In ogni caso parlo ancora da inesperto quale io sono e resto aperto a correzioni o suggerimenti.
              Mi sembra esistano vantaggi e svantaggi in ogni una delle soluzioni prospettate: sia in quella proposta da bpm, che aggiunge a quella standard di Canon (macchina più ob. 18-55) un ulteriore obiettivo 75-300, che nelle alternative prospettate in merito all’utilizzo del Tamron 18-270 oppure del Tamron AF 28-300 F/3,5-6,3 o ancora del sigma 18-250. Purtroppo sono ancora indeciso in quanto non trovo un qualcosa di determinate che faccia propendere l’ago della bilancia verso una o l’altra soluzione.

              Nel merito, posso dire che di recente ho visto un test on line costituito da alcuni scatti fatti a focali più o meno lunghe eseguito con un Tamron 18-270. All’impressione positiva generale che ho avuto a focali non troppo alte si contrappone una certa, seppur minima ma comunque visibile, perdita di qualità alle focali più alte. Perdita di qualità che invece NON dovrebbe (uso il condizionale non avendo visto test in merito) essere altrettanto evidente nei 2 Canon (perché sono 2 obiettivi complementari che essendo per cosi dire “specializzati” in focali più ristrette dovrebbero avere una migliore qualità proprio alle focali elevate in base alla affermazione che “In generale vale la regola che due obiettivi offrono migliori performances di uno solo che copre pressappoco la stessa focale” poi perché sono appunto Canon, quindi dovrebbero essere di buona qualità (si spera!)).
              Il costo dei singoli Tamron o del solo sigma è ben più elevato della soma dei 2 ob. Canon del kit: 1100d + 2 ob. Canon = € 527 circa, contro 1100d + 1 ob. Tamron = € 801, o per il Tamron 28-300 circa 673 (Forse no stabilizzato?) o per la soluzione sigma abbiamo 776 €. Nel contempo ciascuna delle soluzioni con singolo obiettivo ha l’indubbio vantaggio di coprire da solo quasi l’intera focale che invece si spartiscono i 2 obiettivi della soluzione Canon, che comunque si aggiudica il primato dello zoom complessivo maggiore: 10.7x per il 28-300 15x del Tamron 18-270, 13.8x per sigma 18-250 contro un 16.6x totale dei 2 Canon 18-55+75-300 [quindi 18-300 totale] salvo miei errori di calcolo, quindi con le soluzioni alternative Tamron o sigma non esisterebbe la necessità di sostituite l’ob. frequentemente (minore tempo perso e minore polvere dentro la camera). Inoltre i Tamron ed il sigma sono stabilizzati mentre non si può dire lo stesso per i Canon ma poiché lo è la 1100d spero non sia un differenza evidente negli scatti risultanti. Purtroppo non sono in grado di dirlo per certo. Ho però trovato quanto segue tra virgolette nella descrizione tratta dal sito di Canon (sperando di non esserne stato fuorviato):
              “EOS 1100D sarà disponibile in kit con il nuovo obiettivo EF-S 18-55mm f/3,5-5,6 IS II, che offre agli utenti la flessibilità per fotografare di tutto, dagli ampi paesaggi ai ritratti. La celebre stabilizzazione ottica d’immagine Canon offre un vantaggio fino a 4 stop per assicurare immagini nitide con lo zoom alla massima focale o quando si scatta in condizioni di scarsa illuminazione.”

              Per quanto attinente la velocità e la qualità di messa a fuoco gestita tramite sistema ad ultrasuoni o pzd non sono un esperto ma visto che il suono viaggia a circa 360 m/s nell’aria, intuitivamente mi viene da pensare (ovviamente correggetemi laddove sbagliassi) che un tale meccanismo sia utile per mettere a fuoco oggetti relativamente vicini mentre perda progressivamente affidabilità, velocità, efficienza ed efficacia via via che aumenta la lontananza dal soggetto da riprendere.

              Cosi su 2 piedi mi sembra interessante la soluzione con Tamron 28-300, intermedia a livello di costi, ma non so che differenze ci possano essere tra il 18 ed il 28 di focale in interni o per panorami e ovviamente non conosco la qualità dell’ottica e specie nelle focali lunghe cosa che mi da dà pensare un po’ visto il risultato non totalmente soddisfacente del 18-270.

              Cosa ne pensate della analisi di cui sopra?

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              1. Pippo,
                credo che tu abbia fatto un po’ di confusione.
                Innanzitutto nessuna reflex Canon è stabilizzata. Lo stabilizzatore di cui hai letto per la 1100D è quello integrato nell’obiettivo.
                Poi, la messa a fuoco gestita da un motore ad ultrasuoni vuol dire che il motore che aziona l’obiettivo è mosso da ultrasuoni, non che si usano gli ultrasuoni per misurare la distanza del soggetto. La messa a fuoco viene sempre determinata dalla fotocamera, sull’immagine proiettata dall’obiettivo, tramite i suoi sensori AF, che nel caso delle reflex sono a rilevamento di fase.
                Infine il 28-300 mm è un obiettivo adatto alle fullframe; sulle APS, come la Canon 1100D, equivale ad un 45-480 mm, cioè va da un angolo di campo da “normale” (angolo simile alla visione dell’occhio umano) a un tele spinto. Gli mancano le focali grandangolari, indispensabili per ambienti ristretti ed estremamente utili per paesaggi, gruppi, monumenti, ecc.. A un 28-300 dovresti quindi aggiungere un grandangolare, tipo 10-20, e perderesti il vantaggio di non dover cambiare obiettivo. Per le APS sono stati progettati infatti i 18-200 o 18-270 che equivalgono, per Canon a 29-320 o 29-432 mm. Con questi obiettivi si può fotografare quasi tutto senza dover mai cambiare.
                Il consiglio migliore che posso darti è quello di non continuare a lambiccarti su differenze qualitative che nella pratica non si vedono, ma di comprare una macchina, se puoi la 1100D con il 18-200 Canon o il 18-270 Tamron, oppure se ritieni di spendere meno, anche con l’offerta di 18-55 e 70-300, e poi iniziare a fotografare, cercando di affinare le tue capacità per fare buone foto.
                Ciao, Francesco

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  8. Salve,
    Mi stavo interessando alla fotografia e mi sarebbe piaciuto comprare una reflex che nel mio piccolo mi dia delle soddisfazioni nell’uso delle varie regolazioni manuali…
    Sono andato in giro ed ho provato sia questa che la nikon 3100…
    Ho notato che l’impugratura della 3100 è più comoda ma la 1100 probabilmente sarà stata penalizzata dalla mia poca manualità…
    Essendo interessato a tal punto da voler prendere la 1100 mi sono letto le istruzioni su pdf e devo dire che sommariamente a me interessa la possibilità di poter fotografare applicando le varie regolazioni di diaframma iso e tempi di scatto…
    Siccome ho un budget esiquo ho visto che la 1100 senza obiettivo costa 330€ e avevo pensato di prendere successivamente un obbiettivo usato.Questo l’ho pensato anche sul fatto che l’obbiettivo che esce di serie non mi entusiasma molto poichè non è nemmeno stabilizzato e di conseguenza per me che sono inesperto potrei in certe situazioni incappare anche in foto poco nitide….

    Grazie per i consigli un saluto

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    1. Michele,
      tu dici “prendere successivamente un obbiettivo usato”. Nel frattempo usi il corpo come fermacarte?
      L’obiettivo fornito con la Canon 1100D e buono ed adeguato alla macchina. Il fatto che non sia stabilizzato lo rende un po’ più economico, ma questo non vuol dire che non consenta di fare foto nitide. Per un secolo e mezzo si è fotografato senza stabilizzatore e le foto venivano nitide.
      Se vuoi un obiettivo migliore non ci sono problemi, la gamma di Canon è vasta, ma prendilo insieme alla macchina. Un’ottima scelta potrebbe essere il 18-135 IS, che però costa più di 300 €.
      Ciao, Francesco

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  9. Ciao Francesco, avrei bisogno di un consiglio, io dovrei fare principalmente delle foto “still life” in modalità macro su prodotti cosmetici e mi piacerebbe prendere una reflex adeguata senza spendere molto… fino ad ora ho sempre usato la Canon 550D di una mia amica e mi son trovata benissimo (purtroppo costicchia un pò) e volevo chiederti se secondo te la Canon 1100D poteva comunque fare al caso mio!
    Grazie, Erica

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    1. Erica,
      la Canon 1100Dè più economica della 550D per il sensore da 12 Mpx invece che 18, per il corpo più economico e per qualche funzione accessoria in meno, ma è una reflex validissima, può montare tutti gli obiettivi Canon e andrà benissimo per il lavoro che devi fare.
      Ciao, Francesco

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  10. Ciao Francesco.
    Ho trovato un’offerta per la canon eos 1100d con obiettivo 18-55 a 350 euro.
    Pur condividendo le tue valutazioni sul fatto che la nikon d3100 sia migliore, pensi che a questo prezzo la canon sia una scelta più interessante?
    Checco

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    1. Francesco,
      la Canon 1100D è un’ottima reflex che consente di fare belle foto di qualità e può montare tutti gli obiettivi del sistema Canon. La Nikon D3100 è altrettanto buona e forse ha qualche caratteristica migliore, ma le differenze sono minime.
      A quel prezzo è un ottimo affare e non lasciartela sfuggire.
      Ciao, Francesco

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  11. Fatto, l’ho comprata!
    …però mi sono subito accorto che il 18-55 è veramente limitato.

    Tenendo presente che le mie esigenze spaziano da un obiettivo che mi permetta di fotografare la facciata di una chiesa senza dovermi allontanare troppo e di fotografare una motocicletta in pista dalle tribune, pensi che esista un obiettivo sufficientemente versatile o debbo comprarne due (ovviamente, con un occhio di riguardo al portafoglio)?

    Ringraziandoti nuovamente per i tuoi preziosi consigli, ti saluto cordialmente.
    Checco

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    1. Ciao Francesco,
      tra i 300 e i 500 euro si trovano, in ordine crescente di prezzo:

      – Canon 18-135
      – Sigma 18-250 HSM
      – Canon 18-200
      – Tamron 18-270 PZD

      Questi sono tutti piuttosto versatili, ma rispetto a quello che chiedi richiedono dei compromessi, perché le esigenze che hai descritto sono particolarmente impegnative:

      – se non ti bastano 18mm per fotografare la facciata della chiesa, devi prendere un grandangolo ben più costoso, e che non copre certamente le focali più lunghe
      – se vuoi fotografare una motocicletta in movimento devi avere un’obiettivo tele piuttosto luminoso e quindi relaivamente ingombrante, costoso, e che non copre le focali grandangolari

      Simone

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    2. Francesco,
      le reflex non devono essere limitate ad usare un solo obiettivo. Per le tue esigenze ne servono due o tre.
      Se il 18 mm che è un grandangolo medio ti sembra insufficiente devi prendere uno zoom grandangolate più corto, come un 10-20 Sigma, costa dai 500 ai 600 €.
      Per riprendere le moto in pista ti serve un tele, non necessariamente luminoso e nemmeno stabilizzato. Già un Tamron 70-300 Di LD Macro da 130 € potrebbe andare bene. Se vuoi il meglio poi c’à il Canon 70-300 IS stabilizzato sui 500 €.
      Ci sarebbe anche la soluzione di uno zoom unico tipo Canon 18-200 IS o Tamron 18-270 PZD (entrambi sui 450 €)m na non credo che soddisferebbe i tuoi tequisiti.
      Ciao, Francesco

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