Come farsi un buon corredo con poca spesa

Molte delle richieste di informazioni che mi vengono fatte, tramite commenti o e-mail, riguardano la scelta della fotocamera e l’eventuale corredo di obiettivi.
Molti, in particolare chi inizia o proviene da una compatta, sono attirati dalle fotocamere bridge. Effettivamente queste ad un primo sguardo attirano l’attenzione per molte loro caratteristiche. Quella che interessa di più è l’escursione focale megagalattica dei loro zoom (si è arrivati a 35x). Sembra che con queste fotocamere, di costo contenuto, si possa sostituire una reflex e un intero corredo di numerosi obiettivi, risparmiando soldi e peso.
Ma è tutto oro quel che luccica?
In realtà no. Le bridge hanno dei sensori uguali a quelli delle compatte e quindi la qualità delle foto che producono è la stessa, si ha solo il vantaggio dello zoom e della presenza del mirino elettronico.
Ma è possibile con una spesa analoga o di poco superiore trovare di meglio?


La risposta è si.
E’ possibile, anche limitando la spesa costruirsi un corredo fotografico che per qualità e flessibilità sia molto migliore di una bridge.
La scelta da fare è sicuramente quella di una reflex economica.

Molti pensano che usare una reflex sia molto più complicato che usare una compatta o una bridge, e molti proprietari di reflex tendono a far credere ciò agli inesperti per vantarsi delle loro capacità e rimarcare la loro superiorità.
Ma non è vero!
Una reflex può essere usata come qualsiasi compatta. Basta porla in automatismo completo e la reflex regolerà l’esposizione e la messa a fuoco e tutto ciò che serve a scattare la foto, come fa una qualsiasi compatta.
Ad alcuni questo sembra un uso limitativo della reflex, ma non è vero. Le foto prodotte innanzitutto saranno di qualità molto migliore di quelle di una compatta o di una bridge. Poi per fare belle foto, come ho scritto nell’articolo “Come fare foto migliori” non serve saper regolare manualmente la macchina, ma ben altre cose. Man mano poi che con l’esperienza si imparerà come influiscono i vari parametri di regolazione si potà cominciare a modificare le regolazioni automatiche fornite dalla reflex, in modo più facile e con meno limiti che con una bridge o una compatta.
Altri invece pensano che l’uso di una reflex comporti acauistare e portarsi dietro numerosi obiettivi e perdere parchhio tempo cambiandoli spesso.
Anche questo non è vero.
Basta guardare i professionisti, che magari disponendo di numerosi obiettivi, di solito scelgono quello più adatto alle foto che debbono fare ed usano sempre quello. Al massimo ne usano due.
Per un dilettante che spesso fa foto in viaggio e vacanza, o in occasione di eventi, e che vuol fotografare un po’ di tutto la soluzione è semplice: basta equipaggiare la reflex con un obiettivo zoom a lunga escursione (ce ne son da 11x fino a 15x) e lasciarlo sempre montato. Con questo obiettivo si potranno fare il 95 % delle foto che un dilettante fa. Se poi si hanno esigenze superiori si potrà sempre comprare qualche altro obiettivo aggiuntivo, supergrandangolare o ad alta luminosità o macro, cosa impossibile con una bridge.
In una relex poi c’è il grandissimo vantaggio della visone ottica diretta nel mirino, non mediata dall’elettronica e quidi senza difetti di saturazione il condizione di forte luminosità e di ritardi di visione per i soggetti in movimento veloce.Rimane il problema del costo, ma anche questo è relativo e superabile, scegliendo accuratamente fra le offerte di ciascun fabbricante per reflex ed obiettivi. E questo non vuol dire nemmeno che si debbano prendere oggetti di seconda scelta. Si dovrà rinunciare ad alcune funzioni non indispensabili per un dilettante, come corpo in metallo (nemmeno le bridge lo hanno), impermeabilizzazione, raffica più lenta (ma superiore a molte bridge), autofocus meno sofisticati (ma comunque sempre più veloci di quello della migliore bridge), controllo wireless di più flash e poco altro. Per gli obiettivi in alcuni casi si deve rinunciare alla stabilizzazione, utile ma non indispensabile.
La qualità delle foto ottenibili però sarà la stessa delle reflex professionali di pari categoria (APS) e molto superiore a quella della migliore bridge.

Per curiosità sono andato a cercare fra le i siti di vendita online alcune di queste offerte e ne ho trovate diverse molto interessanti che corrispondono ai requisiti che ho indicato.
Per i corpi macchian mi sono limitato a quelli che costano circa 400 € e per i kit quelli che non superano i 600, con una sola eccezione.
Per gli obiettivi ho selezionato quelli sotto i 200 €, tranne un paio di eccezioni.
Tutte le macchine ed obiettivi indicati sono di ottima qualità.
In particolare spicca a meno di 200 € il Nikon 35/1,8 che ha una qualità che regge il confronto con i migliori obiettivi Nikon a focale fissa del costo di 1500-2000 € , il Canon 50/1,8 altrettanto valido ed il kit Sony A230 più 18-55 veramente al prezzo di una compatta.

Riporto alcune delle offerte trovate.

Canon 1100D con 18-55 DC III    438 €
Canon 1100D solo corpo    395 €

Nikon D3100 con 18-55 II    494 €
Nikon D3100 con 18-105 VR    619 € stabilizzato
Nikon D3100 solo corpo    449 €

Sony a390 con 18-55     420 € stabilizzazione nel corpo
Sony A290 con 18-55    358 €                       ”
Sony A230 con 18-55    319 €                       ”
Sony A230 con 18-55 e 55-200    559 €   ”

Canon EF 50/1,8 II    103 €
Canon EF 75-300/4-5,6 III    143 €
Canon EFS 55-250/4,0-5,6 IS    174 € stabilizzato
Nikon AF-S DX 35/1,8    182 €
Nikon AF-S DX 55-200 VR    189 € stabilizzato
Sony AF 75-30074,5-5,6    220 €
Sigma AF 70-300/4-5,6    150 €
Sigma AF 70-300/4-5,6 APO    190 €
Sigma 18-200/3,5-6,3    210 €
Sigma 18-50/2,8-4,5 OS    220 € stabilizzato
Sigma 18-125/3,8-5,6 OS    220 € stabilizzato
Tamron 55-200/4-5,6 Di II    100 €
Tamron 70-300/4-5,6 Di    126 €
Tamron 18-200/3,5-6,3 Di II    160 €
Come si vede con una spesa di 500-600 € si può avere un corredo con una reflex ed un obiettivo zoom ad ampia escursione 18-200 e con 500 € o poco più una reflex con due obiettivi da 18 a 300 mm.
Per confronto i prezzi delle bridge migliori e che vanno per la maggiore sono:
Canon SX30 IS 380 €
Fuji HS20 EXR 360 €
Panasonic FZ100 400 €

Non siamo molto distanti.

104 pensieri riguardo “Come farsi un buon corredo con poca spesa”

  1. Veramente nei kit con corpo+obiettvo a lunga focale vedo solo il “Nikon D3100 con 18-105 VR 619 € stabilizzato” che peró è un po’ corto; con corpo Canon l’unico obiettivo del tipo sarebbe il “Sigma 18-125/3,8-5,6 OS 220 € stabilizzato” che peró è un po’ corto oppure il “Tamron 18-200/3,5-6,3 Di II 160 €” che peró non è stabilizzato.
    In altre parole mancherebbe un 18-200 stabilizzato…

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    1. Massimo, nella vita non si può avere tutto! Specialmente cercando di spendere poco.
      La stabilizzazione è utile ma non determinante. Per un secolo e mezzo si è fotografato senza e non è che tutte le foto fatte fossero mosse.
      Comunque se vuoi la stabilizzazione su tutti gli obiettivi basta prendere una Sony.
      Ciao, Francesco

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  2. Illuminante come al solito. Bravo per aver inserito anche ottiche fisse. Uscire di casa con un solo obiettivo a focale fissa e’ una scuola eccellente. Peccato ne esistano così poche a prezzi abbordabili. Ho usato il 50 mm canon ed è eccellente per il costo (meno per la costruzione). Peccato sia um po lungo (si un sensore aps è un telino da mezzo busto). Ora sto cercando un 24 usato per avere un poco di respiro nell’inquadratura. così tornerò all’infanzia quando con un 50 ed um 28 facevamo di tutto e gli zoom proprio non esistevano.

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  3. Complimenti per questi ultimi due articoli, scritti con estrema semplicità e chiarezza, un principiante ha bisogno di istruzioni così! 🙂 Qui in internet sono merce rara… Mi piacerebbe vedere prossimamente un articolo sui filtri.. le varie tipologie e dove e come possono essere impiegati…

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    1. Concordo. In particolare a me interesserebbe valutazioni e consigli per filtri UV, Skylight e Polarizzatore per la Canon Eos 550D.
      Grazie

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      1. Ciao Luigi e Elisa,
        forse sbaglio, ma i filtri dovrebbero essere abbinati all’ottica piuttosto che alla macchina, perché dipendono dal diametro dell’attacco finale che cambia da ottica a ottica.

        Filtri UV: mai utilizzati.

        Per i polarizzatori occorre fare attenzione che siano circolari e non lineari: questi ultimi creano problemi al metodo di messa a fuoco delle reflex. Ne ho acquistato uno da 10 euro circa e mi sembra che funzioni bene, ma lascio dire a Francesco in proposito, perché non sono un’esperto.

        Invece ho provato le lenti macro da inserire sullo stesso attacco dei filtri: costano poco (circa 10 euro), si attaccano alla fine dell’obiettivo, e permettono di avvicinare il soggetto a circa un quarto della distanza permessa dall’obiettivo (esempio, se la distanza minima dichiarata di messa a fuoco è di 40cm, con questa viene ridotta a 10cm).

        Infine, si potrebbe forse creare un articolo a parte sul corredo base per l’illuminazione stroboscopica.

        Ma, come osserva Ernest Gebler (“Shall I eat you now?”), il tempo ci tradisce tutti.

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    2. Elisa, i filtri avevano una grande diffusione con le macchine a pellicola e la pellicola bianconero. Già con la pellicola a colori il loro uso si era ridotto e si limitava a quelli per la correzione della temperatura di colore e il polarizzatore. Con le digitali il problema della temperatura di colore, o bilanciamento del bianco, si risolve a posteriori sul computer. rimane il polarizzatore ed eventualmente le lenti addizionali.
      Ci penserò ed eventualmente ne parlerò in un futuro articolo.
      Ciao, Francesco

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  4. ciao Francesco,
    grazie come sempre per il post, è da un po’ che seguo il tuo blog e l’ho trovato molto illuminante! Io rappresento il soggetto del tuo ultimo articolo, infatti proprio una settimana fa ho deciso di comprarmi la mia prima reflex.. dopo lunghe riflessioni e svariate consulenze di “professionisti” ho optato per una sony alpha 390 con kit 18-55…
    Il prossimo acquisto magari sarà un altro obiettivo, anche se devo ancora capir bene come funziona il mondo degli obiettivi, sono proprio una profana!
    ma veniamo al quesito 😀
    quello che tu segnali
    Sony AF 75-30074,5-5,6 220 €
    per la mia macchina andrebbe bene?
    grazie in anticipo
    Elena

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    1. Elena, ottima scelta. E’ fra quelle che avevo indicato anch’io.
      L’obiettivo Sony 75-300/4,6-5,6 va benissimo pae la A390, sulla quale equivale ad un 112-450.
      Ciao, Francesco

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  5. Avessi letto quest’articolo due anni fa….non avrei buttato dei soldi nel cesso per una bridge.

    Vabbè almeno ho imparato a fotografare, sbattendo il muso a mie spese ahahahah

    Ottimo articolo francesco!

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        1. Secondo me prima di usare una reflex è consigliabile fare pratica con una bridge. Io ho usato la bridge per un anno ed ho iniziato ad usarla in modo più personalizzato, priorità di diaframma ecc…
          L’esperienza fatta con la bridge sarà utile poi cob la reflex.

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  6. Importante per Elena

    Prima di comprare qualsiasi obiettivo Sony Minolta consulta questi siti:

    http://www.dyxum.com/

    e anche

    http://artaphot.ch/home

    In generale, guarda i siti di test perché puoi trovare sul mercato moltissimi obiettivi usati Minolta, ma alcune sono ottime ottiche, altre molto meno.

    Io comunque uso Sony da quasi 5 anni con soddisfazione, anche se generalmente è un po’ snobbata dai fotoamatori evoluti che vedono solo Nikon e Canon.

    Comunque, prima di comprare altre ottiche impara a conoscere e usare bene lo zoom che hai, che copre la maggior parte delle situazioni in cui ti puoi trovare. Può darsi che il prossimo acquisto sia uno zoom di pari focale, ma di migliore qualità..

    Buon divertimento!

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    1. grazie mille prao, ho salvato subito nei preferiti i siti che mi hai indicato!
      in effetti per il momento devo fare ancora moooolta pratica, però per il futuro non si sa mai!

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  7. Ciao Francesco,
    l’articolo è veramente ben fatto, dal punto di vista strettamente tecnico, ineccepibile e che le reflex siano migliori delle bridge assodato, tuttavia il crecente successo delle bridge, vorra dire qualcosa, probabilmente che chi, come mè ha avuto qualche esperienza con le reflex convenzionali e l’inevitabile corredo di obbiettivi, non ne può più!
    Nelle tue proposte la situazione più polivalente è lo zoom 70/300 ma anche così non c’è una focale corta, quindi inevitabilmente occorrono almeno due obbiettivi e così si ricade nella borsa a tracolla da tenere sempre in spalla, il cambio ottica, i compagni di avventura che si fermano ad aspettarti etc etc.
    Mica sempre si è in perfetta solitudine a fotografare i dintorni di casa alla ricerca della foto perfetta, quindi, secondo mè la domanda è: le bridge sono visivamente così scarse nei confronti delle reflex per un fotografo “medio”, che fa foto di valore artistico “medio”, il 90% delle foto in luce “media”?
    Grazie! Aldo

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    1. Aldo, perché il corredo di obiettivi da portarsi dietro nella borsa con la reflex “è inevitabile”?
      Prendi uno zoom 18-200, o 18-250 o 270 spendendo un po’ di più, e portati solo quello già montato senza bisogno di borse particolari.
      Non capisco poi perché dici che propongo solo lo zoom 70-300. Io ho scritto invece 18-200, oppure combinazione 18-55 e 70-300, scegliendo fra quelle offerte in kit. La focale corta quindi c’è.
      Se poi il tuo problema è che i compagni non ti aspettano mentre fotografi o la fotografia non è il tuo hobby, ma fai solo foto ricordo, o i tuoi compagni non sono tuoi amici.
      Quanto le bridge siano scarse dipende a questo punto dal tuo metro di valutazione della qualità. La differenza c’è ed è grande, ma forse oggi, questo poco importa a molti che privilegiano piuttosto la comodità e la facilità, anche se per le bridge questa è solo apparente.
      Ciao, Francesco

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  8. complimenti per i tuoi articoli; che ne dici di una pentax kx 18-55 (550 euro) ? se ne parla bene ma spesso viene un po’dimenticata.

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    1. Giangi, la Pentax K-x è stata sostituita dalla K-r che ovvia al suo difetto principale, cioè la mancanza della visualizzazione dei punti AF nel mirino. Per il restola K-x era una buona reflex, ma la impossibilità di vedere dove mette a fuoco la macchina per me è grave.
      La K-r si può trovare, sempre con il 18-55 a circa 600 €.
      Ciao, Francesco

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  9. Io ho deciso di aggiungere alla mia canon eos 550d (deve ancora arrivarmi) i seguenti filtri:
    HOYA FILTRO UV PRO 1 DIGITAL 58 MM G 27,50 €
    HOYA FILTRO POL.CIRC. PRO 1 DIGITAL 58 MM 52€
    Hoya Super HMC Pro1 58mm Skylight 1B 30,00€.

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    1. Da quello che ho letto il filtro uv ed il filtro skylight dovrebbero essere simili. Avendo 2 obiettivi (18-55 e 55-250) monterò uno per pezzo. Gli Hoya pro 1 digital dovrebbero essere i migliori (gli unici filtri superiori sarebbero i B+W ma costano eccessivamente).

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      1. Luigi, credo che la maggior parte dei filtri in circolazione siano fabbricati da Hoya, il maggior produttore di lenti e filtri giapponese, quindi giustamente perché spendere di più?
        Ciao, francesco

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    2. Luigi, i filtri erano molto utili con la pellicola, ma col digitale non servono più, tanne il polarizzatore. qualche professionista addirittura li sconsiglia perchè possono provocare riflessi sul sensore.
      Comunque il filtro UV che elimina i raggi ultravioletti non serve più a questo scopo in quanto gli UV sono comunque eliminati dal filtro antialias davanti al sensore. Può essere utile per proteggere la lente anteriore dell’obiettivo da sporco e graffi.
      Il filtro Skylight ha lo scopo di rendere più calda la tonalità della foto, abbassando la temperatura di colore della luce. Questo col digitale può essere fatto tranquillamente sul computer e quindi il filtro è inutile.
      Il filtro polarizzatore invece è utile se si fotografano ad esempio superfici d’acqua per eliminare i riflessi, oppure per rendere più azzurro il cielo.
      Ciao, Francesco

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  10. Ciao, vorrei sapere se queste macchine (e se si’ quali) sono compatibili con un obiettivo Sigma 28-200 f3,5-5,6 aspherical IF, che usavo in era pre-digitale con una Canon Eos 3000. Nel caso, che svantaggi ci sono? Grazie mille

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    1. Gianluca, se l’obiettivo ha innesto EF, come mi sembra di capire, è compatibile con tutte le reflex Canon. Su quelle con il sensore formato APS avrà pero una lunghezza focale equivalente di 45-320 mm.
      Ciao, Francesco

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  11. Grazie Francesco per i tuoi utili articoli, in futuro mi piacerebbe che affrontassi degli articoli con dei confronti tra le ottiche. zuiko, canon, nikkor, ecc…

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  12. Ciao Francesco ottimo articolo.
    Premesso che io parto da quasi zero, volevo chiederti un parere sulla Sony A33 e visto la mia incertezza che comprende una scelta anche tra una Nikon D3100 e una Canon 550D volevo chiederti anche un piccolo confronto o tuo parere rispetto anche a questi due modelli.
    Grazie Fabio

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    1. Io prenderei canon 550 perche’ ha 4 mpx (che da 14 a 18 comunque cambia poco) in piu’, la porta a infrarossi per il telecomando, il bracketing e lo spinotto per il microfono esterno se ti piace fare video con una buona ripresa audio.

      Altrimenti vai di Nikon 3100 che ha la messa a fuoco automatica durante i video ch la canon non ha
      Questo è il mio consiglio.

      Poi Francesco saprà integrare meglio e dirti anche di piu’, visto che l’esperto è lui

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      1. Fabio la Sony ha il mirino elettronico e lo specchio traslucido, i video sono stupefacenti, la 3100 ha la messa a fuoco automatica ma nel mettere a fuoco fa parecchio rumore e non è veloce e precisa come la sony.
        Come qualità delle foto la 550 è la migliore, seguita dalla sony e infine dalla nikon. Ma considera che sono su differenti fasce di prezzo.
        Io acquisterei Canon eos 550 senza ombra di dubbio, in rete l’ho vista a 629 euro.

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      2. Ciao Alberto,
        sulla messa a fuoco durante il video aggiungo una precisazione: la 550d ha la messa a fuoco automatica durante i video (così come la 600d e la 60d) ma occorre premere il pulsante di scatto a metà ogni volta che si vuole mettere a fuoco.

        La D3100 invece ha la messa a fuoco automatica continua.

        Non è una cattiva idea quella di mettere a fuoco soltanto su richiesta.

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    2. Fabio, le Sony SLT33 e 55 sono delle reflex particolari. Non si dovrebbe quasi chiamarle reflex perché in realtà hanno uno specchio traslucido che trasmette il 70 % della luce al sensore ed il 30 % verso il sistema di sensori autofocus. Questo per poter usare l’autofocus veloce delle reflex anche in live view o nei filmati. Le altre reflex in queste condizioni alzano lo specchio per fare in modo che la luce raggiunga il sensore in modo continuo e così “accecano” i sensori AF e sono costrette a mettere a fuoco sul sensore principale, come le compatte, in modo molto più lento.
      Sony avrebbe potuto comunque anche con questo schema usare un mirino ottico a pentaprisma, che sarebbe stato un po’ meno luminoso ma usabile. Per motivi che non conosciamo, ma che probabilmente sono di costo e di produzione, ha preferito montare un mirino elettronico. Questo è di ottima qualità ma presenta i vantaggi e gli svantaggi di tutti i mirini elettronici. L’ingrandimento è buono e l’immagine è abbastanza grande. I vantaggi sono di avere nel mirino tutte o quasi le informazioni che sono nello schermo posteriore e il fatto che l’amplificazione può essere regolata dalla macchina per poter veder ciò che si inquadra. Gli svantaggi sono l’abbagliamento con conseguente saturazione in presenza di forti contrasti e l’eventuale ritardo nel riprodurre soggetti in rapido movimento.
      Ad alcuni può piacere questo tipo di mirino in una reflex, ad altri no, per cui io consiglio sempre di provare il mirino delle SLT prima di acquistarne una.
      Per il resto la A33 monta un sensore uguale alla Nikon D3100 (che si fornisce da Sony) e quindi la qualità d’immagine dovrebbe essere simile, anche se Nikon vanta delle funzioni di riduzione del rumore alle alte sensibilità più efficaci e meno invasive. La A33 comunque raggiunge una sensibilità massima di 25600 Iso (poco usabile) mentre la D3100 e la 550D si fermano a 12800. Inoltre la A33 raggiunge una velocità di raffica di 7 fg/s, ma in queste condizioni invece di far vedere nel mirino il soggetto che si sta riprendendo fa vedere i fotogrammi precedentemente ripresi, come in uno slideshow. Questo rende inusabile questa velocità di raffica per riprese di soggetti in movimento.
      Per il video tutte e tre riprendono in Full HD a 1920×1080 pixel. Sony e Nikon hanno la messa a fuoco continua, più rapida in Sony perché usa i sensori AF dedicati più veloci. La Canon può mettere a fuoco durante il video premendo a metà il pulsante di scatto. In tutte e tre comunque si sente nella registrazione audio il rumore del motore di messa a fuoco. Nelle mie prove l’AF di Nikon durante il video si è dimostrato lento e spesso perde il fuoco. Quello di Canon, azionato su richiesta, mi è sembrato più efficace. Non ho provato il video con le Sony, ma ho letto che è più veloce delle altre reflex, ma ogni tanto sbaglia il soggetto da mettere a fuoco.
      Come qualità d’immagine la 550D ha una risoluzione maggiore del 12,5 % rispetto alle altre, quindi non molto significativa anche se visibile.
      La Sony ha anche lo stabilizzatore incorporato sul sensore che rende automaticamente stabilizzati tutti gli obiettivi e, avendo il mirino elettronico, non ha lo svantaggio di non stabilizzare l’immagine nel mirino. Canon e Nikon però hanno molti obiettivi stabilizzati, anche a basso costo e offerti in kit, e il vantaggio è che la stabilizzazione sull’obiettivo è più efficace per le focali tele, quelle per le quali ce n’è maggiormente bisogno.
      La scelta di obiettivi, originali e universali, poi è maggiore per Canon e per Nikon rispetto a Sony.
      In conclusione se vuoi fare molti video e ti piace il suo mirino elettronico prendi la Sony, altrimenti valuta tu se la maggior risoluzione e la disponibilità del bracketing valgono i 100-150 € in più del costo della 550D. Per il resto sono entrambe molto valide.
      Ciao, Francesco

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  13. Ciao Francesco, innanzitutto complimenti per questo tuo blog, che, scritto in maniera semplice, può essere molto utile a chi come me si avvicina al mondo della fotografia..
    considerando che è circa 7 mesi che cerco di scegliere la mia prima reflex, capirai che tipo indeciso sia io.. ho alternato momenti in cui l’ago della bilancia pendeva verso le bridge ad altri dove la prescelta era una reflex “classica”. adesso sono in fase evil o mirrorless.
    la macchina che voglio deve avere come caratteristiche la portabilità e la facilità d’uso, con menù che mi permettano di imparare a scoprire le potenzialità della fotografia e degli effetti che posso ottenere sulla foto.
    il vantaggio delle evil a mio avviso è che ti permettono ( o ti fanno credere con la pubblicità ) di avere una macchinetta portatile e di facile uso con la quale puoi passare dal fotografare il compleanno di tuo figlio a stupendi paesaggi toscani o al particolare cerchio dell’ultimo raduno dei tuner tedeschi.. con la possibilità di cambiare tipo di ottiche con l’avanzare dell’abilità del fotografo.
    la mia prescelta era la sony nex5 ma dopo aver letto pareri negativi un pò da tutte le parti l’ho accantonata.
    poi sono passato alla piccola PEN di olympus, ed ora nel minestrone ho infilato anche la G2 Pana e la NX 10 di Samsung.. sarei curioso di vedere le soluzioni che proporranno nikon e canon, ma a quel punto mi rinchiuderanno in un manicomio (la mia compagna avrebbe già buttato la chiave 🙂
    Francesco illuminami!
    la mia macchina deve essere:
    -piccola ( conoscendomi se fosse troppo ingombrante la lascerei sempre a casa sulla scrivania),
    -ottiche intercambiali ( consigliami anche l’obiettivo, guardassi le dimensioni sceglierei un “pancake” ma credo che sia troppo “limitato” )
    -il 90% delle foto sarebbero in ordine: primi piani al mio piccolo figlio, foto ad automobili ferme, paesaggi e cielo diurno, …
    -uso Mac e quindi la compatibilità per l’aggiornamento software è …cosa buona e giusta…
    -non sono capace ad usare programmi di fotoritocco ma a quello si può sempre rimediare, e poi sarebbe meglio non doverne avere bisogno, giusto? 😉
    boh, credo di aver detto tutto, mi scuso del tempo che ti rubo e se ho urtato qualche purista delle reflex con la mia ignoranza.
    con stima
    Daniele

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    1. Daniele, indubbiamente non è semplice fare una scelta fra le tante macchine disponibili, comunque ti sei orientato sulla soluzione giusta.
      Se non vuoi una reflex l’unica scelta adeguata per fare foto di buona qualità in tutte le condizioni di luce è una evil compatte (ci sono anche quelle che assomigliano ad una reflex).
      Al di la di quello che dice la pubblicità non sono macchine tascabili, a meno di usarle con un obiettivo fisso di corta focale (pancake) e di avere una tasca grande. Sono però leggere e possono essere portate in giro con una piccola borsa protettiva.
      Fra tutte le evil disponibili le migliori sono le Olympus PEN che hanno degli ottimi obiettivi, la stabilizzazione incorporata, un’ottima qualità fotografica, vicina a quella delle migliori reflex, e un mirino elettronico aggiuntivo eccezionale.
      La più consigliabile è la E-PL2 che ha anche il flash incorporato. Non ha come standard il mirino elettronico V-F2 che secondo me è assolutamente indispensabile per usarla al meglio e soprattutto per vedere cosa si inquadra quando si è in esterni.
      Come obiettivi prendi inizialmente lo zoom 14-42 offerto in kit, poco ingombrante durante il trasporto in quanto collassabile. A questo potresti aggiungere in seguito un “pancake”, il migliore è il Panasonic 20/1,7 che ti farebbe guadagnare in luminosità per gli scatti in poca luce, e se ne sentirai la necessità un tele zoom 40-150.
      Ciao, Francesco

      P.S.: non devi scusarti, far domande è lecito e qui nessun “purista” si urta.

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    2. grazie molte Francesco, sabato sono andato a toccare con mano la piccola PEN e devo dire che mi è piaciuta molto. non ho potuto provare a scattare delle foto, ma ho apprezzato molto il menù ( belli gli aiuti per sapere cosa stai facendo ) e il contatto con il corpo macchina.
      grazie ancora..
      Daniele

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  14. Ciao francesco ti ringrazio della tua professinalità…Seguo da tempo il tuo blog e sono appassionato intermedio della fotografia…sto valutando l’acquisto di una reflex,ma mi chiedo se tu possa spiegarmi la differenza tra obiettivi EF AF e le sigle DX e SX…ho trovato su wikipedia ma ho una profonda confusione…poi altra cosa,mio padre ha in soffitta una vecchia fujica con obiettivo a pompa Vivitar 70-210 Makro (non conosco la sigla dell’attacco) ….. e volevo sapere se potevo riutilizzarlo in qualche modo (sapendo che esistono 5 o 6 serie di questo stesso obiettivo con attacchi diversi…se vuoi poi posso fornirti foto)…sarebbe molto importante per me,cosi’ magari posso acquistare solo un corpo macchina applicando cosi’ l’obiettivo che è praticamente nuovo…Ps:so benissimo che cosi’ poi non potrei sfruttarne tutti gli automatismi come autofocus e magari una stabilizzazione,ma mi piacerebbe riutilizzarlo

    non so se ti può essere di aiuto dovrebbe essere come questo

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  15. Sono davvero delle riflessioni e delle indicazioni molto importanti per il principiante. Oggi si può avere una macchina che comincia a fotografare per dei prezzi davvero interessanti. La reflex senz’altro è un punto da dove iniziare. Anzi io consiglio di investire ancora di più, in barba ai “Fotografi” gelosi del proprio mestiere che suggeriscono degli “stumenti” indecorosi. ..tanto sono bravi solo loro! Poi il materiale professionale si rivende più facilmente. Poi una volta presa confidenza suggerisco di piombare direttamete nel mondo serio del medio Formato… analogico o avendo i piccioli, digitale! Un saluto!!!

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  16. Anche io, eternamente indeciso, ex f4 nikonista del mondo analogico, caduto nella trappola delle compatte digitali per motivi di sola praticità.
    Mi allettano le bridge tuttofare (anche il caffè) tipo hs20 fuji che fanno film,panoramiche che la maggior parte delle reflex non hanno.
    Ma la mia principale esigenza è portarmi dietro la fotocamera senza avere chili di roba sul collo ed in qualsiasi condizione, dall’alta montagna al mare senza preoccuparmi troppo degli agenti nocivi per le reflex.
    Forse una canon eos come dimensione e peso credo sia un compromesso, da abbinare ad un obiettivo tuttofare ma luminoso.
    Soggetti: panorami, volti, foto ricordo come principali.
    L’importante è vedere una foto a video e stampata che sia chiara e nitida e non come vedere una foto attraverso una pellicola trasparente… non so se mi spiego!!

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    1. Luca,
      se sei come dici un ex nikonista e per di più con una F4 crdo che rimarresti molto deluso dalla qualità delle foto ottenibile con le bridge, che è la stessa di quella delle compatte. Gi unici loro vantaggi sono lo zoom molto esteso e la presenza di un mirino, anche se solo elettronico.
      La scelta migliore è quindi una reflex e per non avere troppi obiettivi da portarsi in giro è opportuno corredarla con uno zoom tuttofare ad ampia escursione.
      Se vuoi orientari verso Canon EOS la scelta migliore potrebbe essere la nuova 600D che ha lo stesso sensore da 18 Mpx montato anche su 60D e 7D con una qualità d’immagine simile e di ottimo livello. In questo caso lo zoom più adatto è il Canon EFS 18-200 IS. Visto che però provieni da Nikon potresti considerare la nuova D5100 con lo stesso sensore da 16 Mpx della D7000 (la miglior reflex APS per qualità d’immagine – Cpyright DPReview, Ken Rokwell e DXOMark), in questo caso con il Nikon AF-S 18-200 VR II. Per entrambe comunque è anche disponibile l’ottimo Tamron 18-270 PZD se vuoi una maggire escursione focale.
      Sia con la Canon che con la Nikon si possono ottenere foto di nitidezza eccezionale, anche se per ottenere il massimo da questo punto di vista sarebbe necessario scegliere obiettivi a focale fissa o con minor escursione focale che hanno una maggiore risoluzione.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie delle ineccepibili considerazioni sui corpi macchina. Ma gli zoom non mi convincono per ora, quindi mi butto su focale fissa per non pentirmi.

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        1. Luca, le focali fisse sono certamente migliori per la qualità ottica, ma spesso gli zoom sono più comodi e pratici. Si deve trovare il giusto equilibrio per le foto che si vogliono fare.
          Ciao, Francesco

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  17. Ciao Francesco, innanzitutto complimenti per il blog, veramente ben fatto e professionale. Ora lo visito quasi tutti i giorni…
    Approfitto di questo argomento, per chiederti un paio di consigli.
    Sto ritornando alla vecchia passione della fotografia, dopo averla un pò abbandonata negli ultimi anni, e sto “rispolverando” la mia vecchia Fuji finepix S2 pro, che all’epoca, benchè io la acquistai usata, era ritenuta una buona macchina. La scelsi anche perchè mi permetteva di utilizzare tutte le mie ottiche Nikon autofocus acquistate nel tempo, ma prima dell’avvento del digitale: 24 2,8; 35 1,8; 50 1,8; 85 1,8 nonchè l’80-200 2,8. (Mi piacciono le ottiche fisse, che posso farci…ognuno ha i suoi difetti!)
    La domanda che vorrei porti è la seguente: pensi che acquistando una nuova reflex di base o minima, la qualità finale delle immagini migliorerebbe rispetto alla mia vecchiotta Fuji?

    Ancora un consiglio: vorrei “allargare” un pò il grandangolo, diciamo un 20-24 mm. equivalenti, ma senza spendere un patrimonio, cosa mi consigli? Pensi che i Tamron possano andare bene?
    Ti ringrazio e rinnovo i complimenti per il blog.
    Moreno

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    1. Moreno, la S2 ai suoi tempi, 2002, era una buona reflex, ma sicuramente una reflex oggiornata potrà dare risultati migliori. I miglioramenti tecnologici ci sono stati un po’ ovunque, nei sensori ora CMOS invece che CCD, negli elaboratori d’immagine fondamentali per la qualità, nei mirini e nei sistemi di messa a fuoco e di esposizione. In più sono state aggiunte funzioni utili come il live view per le foto su treppiede o il video (che però non a tutti interessa).
      Per la scelta della nuova reflex, rimanendo nel sistema Nikon per poter utilizzare i tuoi obiettivi, si deve considerare che i tuoi sono degli AF-D senza motore di messa a fuoco. Le reflex base di Nikon, D3100 e D5100, non hanno il motore AF incorporato e quindi gli obiettivi funzionerebbero solo in manuale. La prima reflex che incorpora il motore, salendo nella scala gerarchica e dei prezzi è la D90, ormai prossima alla pensione (non dovrebbe essere più in produzione) anche se ancora in listino. Poi c’è la D7000, una delle migliori APS. Entrambe hanno il motore incorporato e consentono quindi la messa a fuoco automatica con i tuoi obiettivi.
      La D90 è stata una delle migliori reflex degli ultimi due anni, ma ora è superata da quelle più recenti. Comunque resta una buona macchina, ha 12 Mpx, un buon mirino, un autofocus ed un esposimetro efficienti, il live view ed è stata la prima Nikon con la possibilità di riprendere video HD 1280×720 pixel.
      La D7000 ha un livello di costruzione superiore, con corpo in metallo, 16 Mpx, un mirino con copertura al 100 %, un autofocus sofisticato quasi come le Nikon più professionali, un’ergonomia eccellente e una qualità d’immagine per nitidezza, risoluzione e basso rumore notevoli ed al top della categoria. Ha naturalmente il live view e riprende video Full HD 1920×1080 pixel con la possibilità di usare anche l’autofocus. Ovviamente costa di più: la D90 si può ancora trovare sui 650 € solo corpo, la D7000 costa 1000 € sempre solo corpo.
      A questo punto a te la scelta.
      Per il grandangolo ti sconsiglio il Tamron 10-24 che non è granchè otticamente, vedi piuttosto il Tokina 11-16/2,8 o i Sigma 10-20/3,5 o 10-20/4,5-5,6.
      Ciao, Francesco

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  18. Sicuramente le reflex sono le migliori non si discute (io la usavo ancora quando c’era la pellicola…!) Il problema è che sono troppo ingombranti rispetto alle bridge o alle compatte. La prima vecchia digitale compatta Olympus che ho comprato faceva delle foto splendide! Adesso ci sono in commercio una marea di compatte-bridge con innumerevoli funzioni ma l’immagine è sempre piena di “rumore” quando c’è poca luce o all’interno di un edificio….com’è possibile? Questa tecnologia va avanti o torna indietro? Il mio sogno: una reflex in un corpo di una compatta….!!

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    1. Laura, è vero che le reflex sono più ingombranti di una compatta, ma non delle bridge che comunque non possono essere messe in una tasca o borsetta. Guarda la Fuji HS20EXR come esempio.
      Dici poi che la tua compatta di alcuni anni fa faceva belle foto e le attuali sono piene di rumore, ma dubito che ciò sia vero.
      Come guardi le foto per valutarle? Su stampe delle stesse dimensioni o sul video del pc al 100 %? Di solito tutti fanno in questo secondo modo.
      Se si guardano le foto sul video al 100 % più una foto ha un numero elevato di pixel più viene ingrandita e più si manifestano i suoi difetti. Faccio un esempio: una foto di 3 Mpx (2000×1500 pixel), valore comune alcuni anni fa, fatta con una compatta con un sensore 1/2,3, la dimensione standard per le compatte, di dimensioni 6,16×4,62 mm, se vista su un monitor di standard medio assume una dimensione, se si potesse vedere interamente, di circa 52×39 cm con un ingrandimento di circa 84x. Una foto da 12 Mpx (4000×3000 pixel), valore comune e nemmeno il più alto fra le compatte odierne, se vista allo stesso modo assume una dimensione di 104×78 cm cioè il doppio con un ingrandimento doppio, 168x. E’ chiaro perciò che il rumore, che dipende prevalentemente dalle dimensioni del sensore, come gli altri difetti si vede molto di più.
      Se poi consideri che le compatte moderne si spingono a sensibilità di 1600 Iso e più mentre quelle di qualche anno fa arrivavano solo a 400 è chiaro che si nota maggior rumore.
      Per fare un confronto corretto è necessario riportare tutte le foto alla stessa dimensione in pixel, quella della foto più piccola. In questo caso si può vedere che le compatte di oggi, pur con più pixel, hanno meno rumore di quelle di qualche anno fa. Il tutto è supportato dalle misure. Quindi non si può parlare di ritorno indietro.
      Per la reflex in un corpo da compatta la cosa resta un sogno. Le più piccole macchine ad ottica intercambiabile con sensore di grandi dimensioni (APS), ma senza mirino, le Sony NEX hanno il corpo piccolo come le compatte, ma gli obiettivi dovendo coprire il formato del sensore sono grandi quasi quanto quelli delle reflex.
      Piuttosto ci si deve lamentare del fatto che nessun produttore introduca una compatta con sensore di dimensioni APS e un piccolo zoom (2x già basta) o anche un obiettivo fisso, con dimensioni veramente ridotte e costi contenuti. Eppure quando c’era la pellicola queste compatte esistevano, avevano un “sensore”, la pellicola, fullframe come le reflex, ingombravano poco nonstante le dimensioni del rullino le vincolassero, erano tascabili, avevano la qualità d’immagine delle reflex e costavano molto meno. Questo è il mio sogno e lo rifaccio ogni volta che vedo nella mia bacheca la Olympus XA. Invece oggi le poche compatte di questo tipo (si contano sulle dita di una mano) costano quanto e più delle reflex e sono abbastanza ingombranti e non tascabili.
      Infine, ma con la pellicola usavi le reflex, oggi perchè ti sembrano troppo ingombranti? Le reflex base di oggi sono abbastanza piccole.
      Ciao, Francesco

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      1. Sicuramente la tua risposta è molto dettagliata e professionale…. Usavo la reflex con pellicola perchè ero una studentessa di una scuola di fotografia quando l’immagine in b/n era un “cult”! Significava essere dei professionisti….Ho usato anche le prime compatte (sempre con pellicola) che potevano scattare foto panoramiche…Il sogno era sempre stato possedere una Olympus, già all’epoca era tra le reflex la più compatta e resistente agli urti e all’acqua… poi è arrivata l’era digitale e ho comprato una “piccola” Camedia C-350 zoom, filmati a bassa risoluzione e senza audio ma le foto sempre molto ben definite anche quelle scattate in interni con luce artificiale…. poi nasce l’esigenza di avere qualcosa di più sofisticato ma non voglio cambiare marca e rimango fedele a Olympus e compro una Mju 820: le macro e ritratti sono stupendi e lo zoom arriva a 180 mm abbastanza potente per essere una compatta (parlo di qualche anno fa), ma le foto d’interni o di notte un disastro completo una delusione all’ennesima potenza!! Mi piace un “corpo piccolo” perchè adoro viaggiare e avere la fotocamera nascosta e poterla usare quando voglio…Adesso ho intenzione di comprare una nuova fotocamera ma leggendo e vedendo soprattutto gli scatti su internet rimango un pò delusa mi aspettavo di più dalle compatte di nuova generazione….ero intenzionata a comprare Nikon 9100 ma sembra che tutto quello che prometta poi non corrisponda a verità… si sa il marketing… e dall’altra parte non voglio abbandonare Olympus per questo la SZ 30 MR mi sembrava la più “adatta” alle mie esigenze ma noto che non è ancora la macchina “perfetta”….Si sogno sempre una reflex in un corpo di una compatta…chissà forse un giorno…. ma ho bisogno di una nuova fotocamera adesso!!! Non so veramente cosa comprare!! Anche perchè spendere 300-350 euro e ritrovarsi ancora una fotocamera con “rumore” ….mi girerebbero… a elica!… Grazie lo stesso!

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        1. Laura, finchè resterai sulle compatte o sulle bridge avrai sempre, nelle foto in interni o di notte, un elevato rumore. Questo è inevitabile e come ti ho detto dipende dalle dimensioni del sensore.
          Se vuoi una “reflex” in un corpo di una “compatta” e vuoi anche rimanere in casa Olympus prova a considerare le PEN, in particolare la E-Pl2. Sono molto compatte, più piccole di una reflex, hanno obiettivi intercambiabili ed un sensore abbastanza grande per garantire una buona qualità.
          lascia perdere invece la SZ30MR che assomiglia ad una bridgeo una reflex, ma non ha il mirino, quindi ha ingombro esagerato inutilmente senza offrire nulla più di una compatta.
          Ciao, Francesco

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  19. Canon g12, Nikon p7000: se ne parla poco sul forum, ma mi sembra che siano compatte e di buona qualità.

    Poi se spendi 550€ invece di 495€, cosa cambia, mica li spendi tutti i mesi…..(scusate se semplifico troppo)

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  20. Tornando agli obiettivi fotografici vorrei un tuo parere sul Tamron 17 50 2.8 non stabilizzato che si trova per 300 circa..
    Secondo ne varrebbe la pena di fare un “piccolo” sforzo per avere un obbiettivo così luminoso su tutte le focali e con una risoluzione che mi sembra buona senza andare sui costosissimi originali Nikon/Canon.

    Tra l’altro potrebbe quasi sostituire un 50 fisso pagando una differenza di circa 200 euro dal classico obbiettivo in kit..

    Che ne pensi?
    Hai avuto la possibilità di provarlo?

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    1. Luca,
      io ho provato la versione stabilizzata con buoni risultati. Penso che quella non stabilizzata dovrebbe essere ugualmente buona visto che lo schema ottico, a parità di focale e di luminosità, è più semplice per l’assenza delle lenti che servono per la stabilizzazione.
      Secondo me è un obiettivo utile da usare montato permanentemente e adatto anche a foto in scarsa luce. Rispetto ad un obiettivo fisso come il Nikon 35/1,8 perde qualcosa in nitidezza e luminosità ma ha il vantaggio della flessibilità data dallo zoom.
      Ciao, Francesco

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  21. Ti ringrazio della tua opinione che appezzo molto.

    In realtà ti ho chiesto della versione non stabilizzata in quanto da quello che ho potuto leggere in rete sembra che abbia una nitidezza decisamente migliore, anche a TA, di quella VC stabilizzata (sarà per il nome di quest’ultima? 😀 ).

    Dovendo cominciare da zero con questi obbiettivi avrei comunque due strade da poter percorrere..
    Puntare su ottiche da kit come ad es il 18-105, un pò buia ma nitida, per poi abbinargli nel tempo dei fissi a buona apertura (35, 85 e 50 f 1.8 i miei favoriti).

    Oppure andare direttamente su un ottica non stabilizzata ma con una discreta qualità e buona apertura costante (che in parte farebbe sentire meno la necessità dello stabilizzatore essendo fino a 2 stop più luminosa sul medio tele), abbinandola ad uno zoom economico, leggero e versatile come il 55 200 (o un 55 300 d’occasione) più, nel tempo, l’85mm fisso. 🙂

    Nel primo caso penso che avrei il vantaggio di una discreta ottica stabilizzata e con buona escursione focale senza bisogno di cambiare obbiettivo di continuo ed adatta più a foto diurne, con la possibilità di sfruttare la profondità di campo e la luminosità dei fissi all’occorrenza (portandoni per es un 35 ed un 50 o 85 mm per lo
    still life in notturna).
    Contro: il 105 sarebbe un pò corto come tele e non volendo spendere troppo per un 18-200 (che poi ho letto essere in realtà un più un 18-180) dovrei accontentarmi per i primi tempi.
    Poi magari chissà ..un 70-300 in un futuro (lontano)? 😛

    Nel secondo caso invece potrei avere un discreto obbiettivo che con la sua apertura 2.8 da 17 a 50 mm mi permetterebbe QUASI di rimpiazzare il 35 ed il 50no fissi (anche se questi avranno sempre migliore resa ottica ed uno stop in più come apertura max) avendo al contempo la comodità di uno zoom.
    Con un 55-200 o il nuovo e leggermente migliore 55-300 poi avrei tutto il tele che mi serve, restando con un obbiettivo tutto sommato leggero, poco costoso e tutto sommato non troppo ingombrante da portarmi dietro.

    Spero che queste riflessioni possano essere utili ad altri in situazioni simili e ringrazio ancora Francesco per la sua disponibilità e competenza! 😉

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  22. Piccola nota purtroppo negativa sul Tamron 17-50..
    Quello che non mi convince del tutto di questo obbiettivo, più che la vignettatura accentuata, è lo sfocato visibile sopratutto sul grandangolo e dovuto, si dice, alla curvatura della lente.

    Sinceramente l’ho notato un pò anche io, mio malgrado, osservando gli scatti fatti da una prova letta in rete (non so se sia possibile scrivere il nome del sito). 😦

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    1. Luca,
      il Tamron 17-50/2,8 è un buon obiettivo per la sua categoria e per il suo prezzo. La versione non stabilizzata è leggermente migliore, ma secondo me il vantaggio della stabilizzazione in un obiettivo a grande apertura, quindi da usare in luce scarsa, è importante. In particolare il 17-50/2,8 non stabilizzato è valutato da molto buono a 17 mm a buono fino a 41 e sufficiente solo alla massima focale dai test MTF di Progresso Fotografico, quasi l’opposto a quanto da te citato e quanto ho letto probabilmente nella stessa prova. In questo test, che so molto serio per lunga esperienza, non si parla di problemi di curvatura di campo.
      Ciao, Francesco

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  23. Ok, allora metto il link del Tamron 17 50 e vedi tu se può interessarti! 😉

    http://www.photozone.de/nikon–nikkor-aps-c-lens-tests/637-tamron175028d7000?start=1

    Se cercate sono presenti recensioni di altri obbiettivi..

    Vorrei poi gentilmente un parere su quanto scritto, posto che secondo me avere una reflex con un corredo da kit rischia di essere un pò “castrante”.
    Quindi avere la possibilità di giocare con qualche ottica bella luminosa e magari fissa può portare chi si trova dietro il mirino ad esplorare possibilità creative nuove che altrimenti non sarebbero stimolate.

    Luca.

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  24. Ciao francesco ti ringrazio della tua professinalità…Seguo da tempo il tuo blog e sono appassionato intermedio della fotografia…sto valutando l’acquisto di una reflex,ma mi chiedo se tu possa spiegarmi la differenza tra obiettivi EF AF e le sigle DX e SX…ho trovato su wikipedia ma ho una profonda confusione…poi altra cosa,mio padre ha in soffitta una vecchia fujica con obiettivo a pompa Vivitar 70-210 Makro (non conosco la sigla dell’attacco) ….. e volevo sapere se potevo riutilizzarlo in qualche modo (sapendo che esistono 5 o 6 serie di questo stesso obiettivo con attacchi diversi…se vuoi poi posso fornirti foto)…sarebbe molto importante per me,cosi’ magari posso acquistare solo un corpo macchina applicando cosi’ l’obiettivo che è praticamente nuovo…Ps:so benissimo che cosi’ poi non potrei sfruttarne tutti gli automatismi come autofocus e magari una stabilizzazione,ma mi piacerebbe riutilizzarlo

    non so se ti può essere di aiuto dovrebbe essere come questo

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  25. Ciao Francesco .. ti ringrazio infinitamente per i preziosi consigli,recensioni e quant’altro .Elogio inoltre la tua saggezza nel rispondere a tono e ma con savoir-faire a certi commenti 🙂 ..dopo questa premessa per me obbligatoria e doverosa, vengo subito al dunque:
    Dopo alcune riflessioni e letture credo di essermi soffermato sulla Sony Alfa…(c’è crisi!! c’è crisi!! come rammenta ogni tanto Ezio Gregio!) Per il modello vorrei appunto chiederti…. tutti i modelli della Sony presentano dei limiti per gli scatti sportivi? Es panning.. ne esiste una con mirino ottico? . ecc ecc.. sai a me piace fare degli scatti sportivi fauna in movimento e fermare le azioni più interessanti… E’ cosi limitante questo mirino elettronico!!??? o si può con l’ esperienza scattare delle ottime foto “sportive”? l’altro limite della Sony mi è sembrato essere gli scatti in ambiente con poca luce o sbaglio? Ma io non pretendo delle foto perfette alla mia prima esperienza sulle reflex che dici?

    Grazie 1000.

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    1. Luca,
      le Sony Alpha SLT sono in grado di riprendere raffiche alla velocità di 8 o 10 fg/s (a secondo del modello) grazie all’assenza dello specchio mobile. Avendo però il mirino elettronico c’è un piccolo problema. Alla velocità massima o anche a quella inferiore (per la A65 10 e 8 fg/s) il mirino non è in grado di fornire la visione in live view. Mostra invece uno slide show delle foto appena scattate. Questo può non essere un grosso inconveniente per soggetti in movimento lento, ma per soggetti in movimento veloce e specialmente per il panning non si può sapere dove il soggetto si trova, ma dove si trovava, con il rischio di perderlo. Alla velocità di 3 fg/s invece il live view funziona.
      Se sei interessato a riprese sportive e con panning è meglio che ti orienti su altri modelli con mirino ottico. L’unica Sony Alpha rimasta con mirino ottico, non so per quanto, è la A580. Altrimenti devi pensare almeno ad una Canon 60D. o Nikon D7000.
      Ciao, Francesco

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  26. Salve a tutti, io sono un vero ma vero principiante nel mondo delle reflex. Ho da poco acquistato una Canon Eos 400D tenuta come nuova a circa 240 € poi a parte, consigliata da un amico, un tamron 70-300 ma senza stabilizzazione. Volendo spendere molto poco, cosa mi consigliate come treppiede? Tenete presente che è vero sì che vorrei diventare un bravo fotografo ma anche se non diventerò così bravo sopperirò alla qualità delle foto sfruttando la mia conoscenza di photoshop ormai ventennale, lo uso da sempre a livello avanzato. Complimenti a tutti per i vostri post molto istruttivi e illuminanti ma soprattutto al titolare del blog Francesco.

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    1. La tua scelta di iniziare con una reflex usata è stata ottima e ti consente, con poca spesa, di imparare e fare foto di buona qualità tecnica. Il Tamron 70-300 è un buon obiettivo, in particolare considerando il costo veramente ridotto, con una buona qualità ottica. Lo stabilizzatore non è determinante perchè è utile solo per soggettistatici. Per il treppiede puoi prendere un Manfrotto MK-394H con testa foto video, costa circa 80 €.
      Infine ti faccio notare che nessun programma di fotoritocco, nemmeno Photoshop, può far diventare bella ed interessante una foto brutta e che non comunica nulla a chi lo osserva. Perciò cura la ripresa, la composizione, l’inquadratura, la luce, il colore, la scelta del soggetto, tutte cose che, se sbagliate, con Photoshop non si possono correggere.
      Ciao, Francesco

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  27. Ciao , sono una principiante autodidatta ….Ho in serbo un viaggio itinerante , che mi servira’ per ritornare alle mie radici , fare foto e video che poi utilizzero’ come documentazione per lo sviluppo del progetto , come se fossero spunti per il brain storming …. non escludo la possibilità di includere fotografie nel mio progetto artistico che deve raccontare il mio paese percui per quanto principiante e autodidatta voglio almeno avere il minimissimo indispensabile …
    Per sony alfa 350 , per ora con obbiettivo standart (18-70) meglio comprare prima flash più potente o prima un obbiettivo telezoom ?! Mi sono soffermata su : tamron 70 – 300 non stabilizzato con macro , oppure sempre tamron 18 – 200 con macro stabilizzato quale dei due è meglio ?! Per il flash avevo pensato ad un Metz Flash Mecablitz AF 48-1 Digitale … Il trepiede ce l’ho gia’ , molto robusto , molto alto , molto snodabile …
    Forse è utile sapere che vorrei fotografare principalmente paesaggi diurni e notturni , ma anche fiori e dettagli di manufatti quindi -> macro …

    Grazie in anticipo …. =)

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    1. La Sony A350 ha la stabilizzazione integrata nel corpo, come tutte le reflex Sony, quindi è inutile comprare obiettivi stabilizzati. Ti consiglio quindi di prendere il Tamron 70-300 non stabilizzato che è ottimo considerndo il prezzo (130 €).
      In alternativa, se vuoi un solo obiettivo senza doverlo cambiare per tutti i generi di foto, puoi considerare il Tamron 18-270 VC PZD, che però esiste solo in versione stabilizzata e costa molto di più, quasi 500 €, o l’originale Sony 18-250 che però arriva a quasi 600 €. Il Tamron 18-200 è invece economico ma un po’ scarso come qualità.
      Per il flash il mio consiglio è di prendere sempre quelli originali per evitare problemi di software nell’interfaccia fotocamer-flash.
      Ciao, Francesco

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  28. Ciao Francesco,

    Da circa un mesetto sono entrato nel mondo reflex, acquistando una Sony A390 corredata di obiettivo 18-55mm f3.5/5.6.
    Sto cominciando a guardarmi intorno per quanto riguarda un’ottica nuova e sono un po’ indeciso.
    Vorrei un tele per poter fare fotografie sportive, macro e ritratti, ma sono in dubbio se acquistare un tuttofare (tipo un economico 18-200) o buttarmi sul leggendario Beercan Minolta (70-210 f4) che è molto luminoso ma parecchio pesante e si trova comunque usato a cifre decenti.
    Fai conto che il mio budget è abbondantemente al di sotto dei €200.

    Tu che mi consigli?

    Luca

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    1. Luca,
      se vuoi un obiettivo per foto sportiva, macro e ritratti ti sconsiglio un 18-200 economico. E’ disponibile solo il Tamron con innesto Sony, ma qualitativamente è un po’ scarso ed inoltre si sovrapporrebbe al tuo 18-55.
      La scelta migliore è invece il Tamron AF 70-300mm f/4-5,6 Di LD MACRO, adatto per i generi di foto che ti interessano, di ottima qualità e di costo contenuto, circa 130 €.
      Ciao, Francesco

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  29. Ciao Francesco, complimenti per il blog, volevo chiederti delucidazioni in merito all’acquisto imminente di una reflex digitale.
    Io sono orientato verso nikon D5100 con obiettivo 18/55 e 55/300 al prezzo di 1066 €, ho parlato con un mio collega che è fotografo e mi ha detto che il 55/300 è un pò buia come ottica, tu cosa mi consigli di fare e cosa ne pensi in merito, visto che il pacco è confezionato in questo modo?
    prendere solo la d5100 con il 18/55 e poi prendere a parte magari il 70/300 e quanto potrei pagarlo il 70/300? oppure consigliami tu un’ottica tele luminosa, scusa la poca tecnica, ma vengo da una nikon F70 non digitale, mi ha dato belle foto, ma visto che il rullino è andato nel senso che ci siamo evoluti, mi sto come dire, riorganizzando.Grazie per il tuo tempo spero di ricevere notizie.
    Fabrizio Conti

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    1. Fabrizio,
      innanzitutto devo dirti che la Nikon D5100 con il 18-55 VR, il 55-300 VR e garanzia Nital costa da 939 € su uno dei miei siti di riferimento e 989 € in uno dei negozi di riferimento.
      Lo zoom 55-300 VR ha una luminosità 4,5-5,6 adatta a foto in esterni ed in buone condizioni di luce. Il 70-300 VR ha la stessa luminosità 4,5-5,6, copre però anche il formato fullframe ed è migliore come qualità; costa sui 550-600 €. Per avere una maggiore luminosità si deve andare sugli zoom professionali 70-200 f/2,8, ma i costi sono diversi. Il Tamron è il meno caro, costa circa 600 €, ma non è stabilizzato. Il Sigma OS stabilizzato costa circa 1200 € e il Nikon VR stabilizzato 2100 €.
      La scelta dipende quindi dalle foto che vuoi fare. Per foto in esterni, anche sportive o di animali in libertà il 55-300 va bene, al limite se vuoi qualcosa di più come nitidezza e velocità di AF il 70-300. Se vuoi fare foto sportive in interni o comunque in poca luce allora ci vuole un 70.200/2,8.
      Ciao, Francesco

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      1. Grazie intanto per la tua disponibilità, volevo chiederti, per me che mi avvicino adesso ad una reflex digtale del genere e con i due obiettivi che ti ho mensionato, 18/55 e 55/300 pensi che si riesce a ottenere foto di ottima qualità? premetto, che non ci devo lavorare, ma
        ottenere nelle immagini che scatto quel preciso momento della vita, che sia statica, che sia animale sportiva o familiare, e ottenerla se possibile accettabile, in futuro uno zoom anche per sfizio e che sia accettabile lo prenderò.
        Grazie ancora per l’ottimo blog e per le delucidazioni che dai, non si riesce a trovare facilmente qualcuno preparato e disponibile.
        Grazie Fabrizio

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        1. Fabrizio,
          la Nikon D5100 e i due obiettivi 18-55 e 55-300 sono in grado dal punto di vista tecnico di produrre ottime foto.
          Il risultato però dipende da come il fotografo le usa, sia per la parte tecnica, sia sopra tutto per il contenuto della foto.
          Inizia usando la macchina in P (Program) affidandoti all’automatismo, anche per la sensibilità Iso. Fai però alcune prove impostarndo manualmente la sensibilità e eventualmente a correggere l’esposizione, quando è il caso, con il pulsante +/-. Per l’autofocus oltre ad usare la scelta automatica dei punti AF prova a selezionarlo manualmente o a mettere a fuoco sul punto centrale il soggetto che ti interessa per poi ricomporre l’inquadratura. Col digitale è molto facle fare prove, vedere subito i risultati e fare esperienza. Con la pellicola era difficile!
          Ciao, Francesco

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          1. Ciao Francesco, grazie sempre per gli ottimi consigli utili che dai, per chi come me si avvicina a questo tipo di macchina, ovviamente, sempre nella tua disponibilità ti chiederò altri consigli in merito, intanto, grazie ancora, anche se ovviamente seguirò con molta attenzione il tuo blog a caccia di altre notizie utili come sempre.
            Ciao e grazie Fabrizio

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  30. Ciao Francesco, eccoci ancora a chiedere consigli.Come sai già, sta uscendo la nuova nikon 3200 a 24 mega pixel, cosa consigli tra la nuova 3200 e la 5100, sarebbe il caso i optare per la nuova 3200 a 24 mega? grazie sempre per la disponibilità ciao fabrizio.

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  31. Ciao Francesco, complimenti per l’ottima recensione del blog, desideravo avere delucidazioni in merito, come saprai sta uscendo la nuova d3200 della nikon, e pensando di acquistare una reflex, ero orientato verso la d7000, che propongono al prezzo di 1249,00 €. con il 18 105. Ma facendo 2 conti la d3200 penso che sia più che sufficente e meno impegnativa, premetto che non ci devo lavorare, quindi mi servirà sopratutto per la famiglia, escursioni in montagna e foto in genere, non ho grosse pretese. Girando per il web mi informo su varie focali, diciamo tuttofare, non essendo professionista, cerco di valutare, un pò per il prezzo, un pò per la comodità delle focali tuttofare, esce fuori il nuovo Tamron 18 270 PZD, ora ti chiedo, come trovi l’accoppiata d3200 e tamron 18 270, pensi sia un buon acquisto per l’uso che devo fare? qualcuno dice che a lunga focale è buoi ciè a 6,3 qualcuno dice che è una buona accoppiata senza pretese, desideravo un tuo professionale parere in merito, premetto che a casa mia i soldi son sudati, e come dici tu, senza pretese ci si diverte.
    Mi conviene acquistare solo il corpo macchina della d3200 e prendere il tamron 18 270 pdz oppure il 18 55 mi consigli di tenerlo come kit.
    grazie in anticipo e complimenti vivissimi. Ciao Giuseppe

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    1. Giuseppe,
      gli obiettivi zoom ad ampia escursione sono estremamente comodi per foto di viaggio, durante gite ed escursioni e quando si va in giro in genere, anche per mostre ed eventi. Infatti consentono di fotografare velocemente, senza dover ogni volta pensare a quale obiettivo usare e nel caso perdere tempo a cambiarlo, ma concentrandosi di più sull’inquadratura. Consentono inoltre di viaggiare più leggeri, cosa che per le escursioni in montagna è importante.
      Il Tamron 17-270 PZD è uno dei migliori della categoria, un po’ inferiore al Nikon 18-200 VR, ma con il vantaggio della focale più lunga. La sua qualità è buona e in pratica è adeguata all’uso che se ne può fare. Certamente gli obiettivi a focale fissa hanno una qualità migliore e così gli zoom professionali con escursione più ristretta, che però costano e pesano tanto di più. La Luminosità del Tamron è buona alla focale grandangolare, mentre a quella tele è un po’ ridotta ed adatta prevalentemente per foto in esterni, ma con il suo ridotto ingombro e costo non si può avere tutto.
      Con la Nikon D3200 andrà sicuramente bene. Ti consiglio di prendere la D3200 solo corpo più il Tamron in quanto il 18-55 ricopre parte delle sue focali e sarebbe assolutamente inutile. Se vorrai poi un obiettivo più luminoso per foto in poca luce la scelta migliore è il Nikon 35/1,8 che costa solo 200 € ed è un obiettivo di gran qualità.
      Ciao, Francesco

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      1. Ciao Francesco, grazie infinitamente per il consiglio ottimo a mio avviso, e non volendo fare del torto a nessuno, sei stato l’unico a rispondere in modo esaustivo, senza ma, forse se prendi, che te ne fai di questo o di quell’obiettivo, tutti fotografi ma poca sostanza, io mi avvicino adesso alla fotografia digitale per questo chiedo consigli per non sbagliare e risparmiare. grazie.
        Desideravo chiederti, io ho un’obiettivo 35/80 AF della mia vecchia nikon F70, pensi che possa utilizzarlo sulla nikon d3200 certamente so che non funzionerà con la messa a fuoco automatica, almeno penso sia questo che si perde, pensi che sia buono utilizzarlo su questa reflex? Grazie infinitamente dei consigli utili che ci puoi dare.
        Giuseppe

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        1. Giuseppe,
          il 35-80 sulla D3200 equivarrà ad un 52-120 mm. E’ possibile utilizzarlo, perdendo però la messa a fuoco automatica, ma non so se ne vale la pena in quanto le sue focali si sovrappongono totalmente a quelle del Tamron 18-270.
          Ciao, Francesco

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  32. Ciao Francesco,un problema che mi assilla in questi giorni avendo deciso di comprare la mia prima reflex dopo aver visto la d 3200, mi sono reso conto che una d7000 magari con un 16/85 andrebbe bene, ma su vari forum specialmente quello nikon parlano tutti i back e front focus con il 16/85, altri nessun problema con medesima macchina e obiettivo, ora mi chiedo, se comprandola incapperei in questo problema? 1) è risolvibile da solo 2) IL 16/85 anche se un pò limitato come luminosità, pensi che faccia il suo lavoro? 3) e ti ringrazio per la pasienza, mi consigli di acquistarla oppure optare per qualcosa di diverso? pensi che acquistando questa macchina e questo obiettivo possa stare tranquillo per un pò, premetto sempre che non ci devo lavorare, ma divertimi quando posso a fare foto, qualsiasi esse siano.
    Grazie sempre per la tua pasienza.

    Ciao Giuseppe

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  33. Ciao Francesco, finalmente ho preso la mia reflex,canon 60d con obiettivo 18/135, mi sono deciso dopo la tua recensione sulla canon in questione.
    Ho notato una cosa, quando scatto una foto e poi la rivedo sul display della 60d si notano delle zone che lampeggiano in nero oppure in bianco, mi hanno detto che sono le zone che l’obiettico non riesce a coprire, cioè le alte luci, io inizio adesso con le reflex e quindi non so di preciso cosa dovrei fare in merito per correggere questo inconveniente, un aiuto in merito e un grazie in anticipo per te.

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    1. Giuseppe,
      evidentemente hai impostato la macchina per segnalarti nello schermo le zone sovra o sottoesposte. I sensori, come le pellicole, hanno una gamma dinamica inferiore a quella dell’occhio umano. Se la scena ripresa è molto contrastata non riescono a registrare correttamente tutta la luminosità. L’esposimetro usato in automatico, o anche in manuale se si seguono le sue indicazioni, cerca di mediare e determina un’esposizione adatta alle luminosità intermedie. Poichè in questi casi non è possibile ottenere un’esposizione corretta per tutta la foto è necessario scegliere se va bene così o se si vogliono privilegiare le le luci o le ombre. In questo caso si deve ridurre l’esposizione per le luci o aumentarla per le ombre. Anche lavorando in automatismo P (Program) è molto facile farlo usando il tasto +/- di correzione dell’esposizione, esponendo in meno di almeno uno stop o anche di più se si scelgono le luci, o in più se si scelgono le ombre. Puoi anche controllare il risultato sullo schermo.
      Ciao, Francesco

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  34. Salve Francesco
    ho apprezzato molto il tuo articolo e mi trovo pienamente daccordo con la tua valutazione sulle Bridge, lo scorso anno ho acquistato una Lumix FZ45 affascinato dall’idea di poter con una sola macchina passare dalla macro ad un tele molto spinto. Purtroppo dopo una vacanza in Irlanda dove ho scattato foto molto interessanti, quando sono tornato a casa mi sono dovuto ricredere. Pur essendo abbastanza bravo in post produzione con Lightroom, ho verificato che le immagini, tutte Raw a 14,1 Megapixel, complessivamente erano carenti di nitidezza e ricche di rumore. così ho dovuto dar retta a mia figlia: venduta la bridge ho acquistato una Canon D500 usata completa di zoom standard EF-S 18-55mm IS e 50mm 1.8 regalatomi da mia figlia. La musica è veramente cambiata ed inizio ad apprezzare la qualità dell’immagine, ora ho un problema, sono particolarmente attratto da foto di ambienti naturali e da dettagli e trame che si possono trovare in bnatura ed archiettura e pensavo di acquistare uno zooom macro. Cosa mi consiglieresti tra TAMRON AF 55-200MM F/4-5.6 LD MACRO e Tamron LD A017 Obiettivo macro zoom – 70 mm – 300 mm – F/4.0-5.6 ? entrambi rientrano in una fascia di prezzo abbordabile.
    ti ringrazio per l’attenzione
    saluti Angelo

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    1. Angelo,
      purtroppo la chimera delle bridge attira molti, nonostante qui sul blog io scriva sempre che non sono consigliabili. L’idea che con poche centinaia di euri si possa avere una macchina che spazi dal grandangolo al supertele e che faccia tutto seduce, ma purtroppo a questo mondo nessuno regala niente.
      Tornando ai tele macro, ho usato per un po’ entrambi i Tamron e il 70-300 LD Macro è decisamente migliore del 55-200, pur costando poco di più. In realtà non è però un vero e proprio macro in quanto mette a fuoco fino a 90 cm, che però alla massima focale di 300 mm ottengono un discreto ingrandimento.
      Ciao, Francesco

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    2. Costa caruccio, ma si può prendere usato senza troppa spesa (230) e non siamo tantissimo sopra al budget, il tamron 90 f2,8 Di 1:1 macro… eccellente
      Oppure prendi il 70-300 e aggiungi una lente close-up… Dal punto di vista qualitativo la prima soluzione è notevolmente superiore.
      Meglio un obiettivo che ti soddisfa in pieno di uno che ti soddisfa in parte 🙂
      Ho visto un amico prenderlo ed innamorarsene, secondo me si è dimenticato pure di tutte le altre lunghezze focali

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      1. Ringrazio sia Francesco che Christian per la sollecita risposta ma vorrei qualche chiarimento sul 70-300 Tamron. Ho letto delle recensioni che parlano non bene della nitidezza dell’immagine e problemi meccanici nel passaggio alla modalità macro oltre a “Messa a fuoco lenta,imprecisa e rumorosa”. Mi rendo conto che non si possa chiedere troppo per 130 euro ma essendo passato ad una reflex per ottenre immagini di qualità (apprezzo molto la nitidezza nei dettagli) non vorrei fare un passo indietro.
        grazie

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        1. Se un obiettivo da 130 euro desse la stessa definizione di uno da 1300 euro, il secondo non avrebbe mercato 🙂
          Secondo me qualche miglioramento rispetto al mondo bridge lo avresti comunque, potrebbe andarti bene come potrebbe andarti male, l’obiettivo tamron nato per il digitale è il 70-300 VC ma il costo è di circa 350 euro, altro badget insomma. Solo tu puoi fare i conti nelle tue tasche.

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          1. Christian,
            sicuramente un obiettivo da 130 € non è al livello di uno da 1300, ma in confronto ad una bridge che costa mediamente 300 € per tutta la macchina, compreso il megazoom, la differenza è grande e si vede. Ho usato il Tamron 70-300 LD Macro e da risultati decorosi, specialmente considerando il prezzo.
            Ciao, Francesco

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        2. Angelo,
          ho usato il Tamron e ti assicuro che questo in unione ad una reflex è molto meglio di qualunque bridge. La sua qualità è buona specialmente considerando il prezzo. Non ho avuto problemi per la posizione macro, mentre ti confermo che la messa a fuoco non è veloce (sempre però più veloce di una bridge) e un po’ rumorosa.
          Ciao, Francesco

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  35. Ciao a tutti e scusate l’intrusione ma sono ore che cerco delle risposte sul web senza aver trovato nulla, mi spiego , ho un tamron 70/300 quello senza la funzione macro, e vorrei aquistare una lente close-up ora navigando ho visto che tra le migliori c’è sicuramente la canon d500 però non mi sembra di averla trovata con attacco da 62mm e sempre navigando ho trovato questa:Hoya Pro1 Digital CLOSE-UP No.3 62mm , il mio dubbio è anche legato al fatto se posso o non posso montare una close-up sul 70/300 e che riuscita ho ? Purtoppo avevo comprato un obbiettivo apposito per le macro che le poste italiane non hanno mai consegnato e sono in attesa di risposta al reclamo che ho fatto , per quanto credo sia invano, ecco perchè vorrei aquistare una lente close-up. Grazie a chiunque abbia un consiglio da darmi. Saluti.Pilone Pierpaolo.
    P.s: vivo in africa quindi mi è impossibilee anche rivolgermi direttamente ad un rivenditore….:-(

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    1. Pierpaolo,
      una lente addizionale riduce la minima distanza di messa a fuoco di un obiettivo consentendo quindi di effettuare foto macro. L’inserimento però di un ulteriore elemento ottico davanti all’obiettivo può portare ad una leggera diminzione della qualità delle immagini, minore con le focali tele che con quelle normali e grandangolari. Se non si dispone di un obiettivo macro può comunque essere una buona soluzione per fare questo tipo di foto. Oltretutto ha il vantaggio di essere economica e di ridotto ingombro e peso.
      Ciao, Francesco

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    2. Dovresti trovare anche le marumi 330 sulla stessa fascia di prezzo delle canon 500d. Utilizzare un doppietto acromatico diminuisce le aberrazioni e i flare che introducono le singole lenti, questo spiega la differenza di prezzo tra lenti economiche e non.
      Ciao 🙂

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  36. ciao a tutti,
    volendo consigliare invece un corredo ” economico” per Fx su cosa vi indirizzereste, senza ovviamente passare per il massimo che il mercato offre attualmente?
    Sarei intenzionato al passaggio alla d 600, ma non avendo obiettivi per il pieno formato, ciò che mi fa dubitare è proprio l’acquisto del corredo!
    In teoria credo che con un tamron 28-300( sigma non ha ancora presentato niente come zoom tuttofare per Fx?) e un sigma 12-24 o un similare sarei apposto, ma non vorrei poi ritrovarmi in poco tempo con degli obiettivi che magari non sono all’altezza della D 600 e poi spendere altro(ma quanto è costosa la passione che ci siamo scelti);d’altronde se non decidi mai di fare il salto ci si ritrova sempre li a pensare e non si comprano neanche gli obiettivi per il Dx.
    L’altro dubbio che mi attanaglia è quello di aspettare la d 400 o d 7200( come la chiama nikon rumors) che magari saranno molte vicine alla d 600 in termini di prestazioni, voi che fareste?

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    1. Andrea,
      il corredo che hai ipotizzato, Tamron 28-300 VC e Sigma 12-24, potrebbe essere adatto per la D600, anche se al posto del Tamron sarebbe preferibile il Nikon 28-300 VR di qualità decisamente superiore con un costo più alto (850 € contro 600), ma non ancora esagerato.
      Ciao, Francesco

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      1. Ciao Francesco,

        Dopo il 18-55 (quello del kit) e il Tamron 70-300 avrei deciso di acquistare per la mia Sony α390 un obiettivo fisso e luminoso per interni e ritratti.

        Tra le opzioni ci sarebbero:

        Minolta AF 35mm f/2.8 – Usato, datato, ma ancora valido;
        Minolta AF 50mm f/1.4 oppure f/1.7 – Idem come sopra (il secondo sensibilmente meno caro)
        Sony 50mm f/1.8 – Nuovo ed economico
        Sony 35mm f/1.8

        Ovviamente ho ben presente che sulla mia reflex un 50mm si trasforma in un medio tele e per gli interni diventa un po’ problematico, mentre sarebbe ottimo per i ritratti.

        Tu che mi consigli?

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        1. Luca,
          per l’obiettivo luminoso devi decidere qual è l’uso a cui è destinato. Per ritratti il Sony 50/1,8 o il Minolta 50/1,7 vanno benissimo (non c’è bisogno dell’1,4). Se vuoi usarlo per interni anche un 35 (equivalente ad un 52 mm) è un po’ stretto. L’ideale sarebbe un 24 mm, ma non ce nesono molti luminosi. L’unico non troppo caro è il Sigma 24/1,8.
          Ciao, Francesco

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  37. Posseggo 2 canon 300 e 400d con ottiche 18/55 e 28/105 canon f,vorrei aquistare uno zoom 18/200/250 x dig: canon,anke universale e spendere una cifra modica.Vengo da più di vent’anni di analogico (nikon,canon e Hasselblad) sempre con ottiche fisse…ke mi consigliate? E’ vero ke i tamron sono superiori agli altri?Prego delle risposte sincere e concrete,ringrazio e saluto cordialmente.

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    1. Antonio,
      per le 300D e 400D la scelta migliore per uno zoom ad ampia escursione è il Canon 18-200 IS che costa sui 460 €. Allo stesso prezzo circa si può prendere anche il Tamron 18-270 PZD che ha una qualità equivalente, mentre se vuoi spendere meno c’è il Sigma 18-200 OS HSM che costa sui 370 €, buono ma leggermente inferiore agli altri due.
      Ciao, Francesco

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  38. Ciao Francesco, sono Emidio desidero chiederti un consiglio, sono intenzionato ad acquistare un obiettivo per la mia Sony A7III. Vorrei acquistare un obiettivo fisso che vada bene per ambienti dove c’è poca luce, ad esempio per musei, l’interno di ville, grotte con stalattiti e stalagmiti, ritratti ecc… Io adesso ho solo un obiettivo da 28-70 mm in dotazione alla fotocamera. La ringrazio per l’attenzione e la saluto cordialmente. Emidio

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    1. Emidio,
      per interni in poca luce ci vuole un grandangolo luminoso, ma un grandangolo non è assolutamente adatto per i ritratti. Quindi per queste due esigenze contrastanti avrai bisogno di due obiettivi diversi.
      Come grandangolo luminoso ti consiglio una serie di obiettivi, a partire dal più costoso e pesante fino a quelli più leggeri e meno cari: Sony Zeiss FE 35 mm f/1,4 circa 1.500 €, Sony FE 35 mm f/1,8 circa 600 € e Sony FE 28 mm f/2,0 circa 400 €. Per i ritratti l’ideale è un tele moderato: Sony GM 85 mm f/1,4 circa 1.750 € o Sony FE 85 mm f/1,8 circa 550 €.
      Ciao, Francesco

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