Confronto FX (fullframe) – DX (APS)

d90-1szd700beauty-lgs2Nel corso del 2008 sono stati presentati quattro nuovi modelli di reflex digitali “fullframe” che hanno più che raddoppiato l’offerta in questo segmento di fotocamere. Tre di questi modelli si sono posizionati nella fascia di prezzo dai 2.000 ai 3.000 €, nella quale era fino a quel momento presente la sola Canon 5D, ampliando notevolmente l’offerta verso il basso e aumentando notevolmente la risoluzione offerta fino ai 24 Mpx della Sony A900.
Siamo di fronte quindi di fronte ad un’offerta molto più ampia di quanto fosse prima e a prezzi diventati quasi accessibili anche per i fotoamatori e sicuramente interessanti per i professionisti.
Sorge il problema quindi di valutare se il maggior costo di una reflex fullframe rispetto ad una APS valga la differenza di qualità d’immagine ottenibile, visto che per le altre caratteristiche i modelli di fascia “bassa” delle fullframe e i modelli top o pro delle APS sono molto vicini (es. Nikon D700 e D300).
Per dare una risposta è necessario anche capire perchè esistono le reflex APS. Infatti queste fotocamere, dotate di un sensore molto più piccolo delle FF (fulframe) in realtà non ne traggono nesun vantaggio in termini di ingombro e peso. E’ verò che ci sono reflex APS di dimensioni più contenute rispetto alle FF, ma è così perchè si tratta di modelli entry level. Se ci fossero FF entry probabilmente avrebbero dimensioni simili. Ricordo anche che esistevano reflex a pellicola, ovviamente “fullframe”, molto più piccole di quelle digitali. Anche gli obiettivi per il formato APS non sono meno ingombranti di quelli per il fullframe (oggi sembra che i produttori vogliano vendere le reflex a peso e ingombro: più ha caratteristiche professionali quindi più costa più deve essere grande e pesante. Una volta non era così).
Il motivo per cui esistono le reflex APS è esclusivamente tecnico-economico. Quando, una decina di anni fa, i produttori di reflex decisero che era il momento di iniziare a produrre DSLR si scontrarono con il problema della disponibilità e costo di un adeguato sensore. Un sensore del formato 24×36 mm come il fotogramma della pellicola (full frame) aveva dei costi all’epoca elevatissimi ed era di scarsa reperibilità. Infatti furono presentati solo due prototipi fullframe da parte di Contax e di Pentax, ma nessuna FF entrò in produzione. Altro problema che la maggior parte dei costruttori doveva affrontare era quello del parco ottiche in produzione e già in possesso dei clienti che doveva essere salvaguardato. Le reflex digitali dunque non potevano avere un sensore FF per motivi di costo, ma non potevano essere troppo differenti da quelle a pellicola, soprattutto dovevano usare lo stesso innesto ottiche, per poter continuare ad utilizzare gli obiettivi già in catalogo. Ciò ha portato alla nascita delle reflex APS con un sensore di circa 24×16 mm (Canon un po’ meno) e una superficie equivalente al 43 % del fotogramma 24×36. Queste fotocamere potevano montare gli obiettivi nati per le reflex a pellicola, anche se ne sono stati sviluppati alcuni specifici per il formato, con l’inconveniente che l’angolo di campo utilizzabile da sensore più piccolo è inferiore a quello del fulframe, comportandosi di fatto come se la lunghezza focale dell’obiettivo fosse aumentata di un fattore 1,5 (fattore moltiplicativo). Proprio per l’uso degli obiettivi nati per le FF, che comporta un diametro dell’innesto ottiche e un tiraggio (distanza dal piano focale) uguale a quello delle reflex a pellicola spiega perchè il loro ingombro è elevato e non si differenzia da quello delle FF se non per le dimensioni del pentaprisma (e anche qui è da discutere se la motivazione è valida o se è incapacità dei progettisti: basta guardare quanto poco sporge dal corpo il pentaprisma di un’Olympus OM, che ha un mirino così grande che anche la Sony A900 se lo sogna). Proprio Olympus è l’unica che non ha seguito questa strada, proprio perchè aveva abbandonato da tempo il suo sistema di reflex e obiettivi OM, ma ha scelto di progettare è realizzare un nuovo formato specifico per il digitale, con un sensore più piccolo, anche se poi non è riuscita a sfruttare completamente il vantaggio dimensionale, a causa della presenza dello specchio che costringe comunque a mantenere un tiraggio elevato (con il Micro 4/3 che non prevede lo specchio si potranno costruire fotocamere più piccole, come ha dimostrato Panasonic con la G1. Rimane però sempre il rimpianto per le Olympus serie OM, che pur essendo “fulframe”, erano a pellicola, avevano degli ingombri nettamente più piccoli di tutte le DSRL di oggi, anche APS e 4/3, e delle concorrenti dell’epoca).
Le reflex APS inizialmente costosissime, nonstante il sensore mezzo formato, sono poi calate di prezzo acquisendo larga diffusione fra professionisti e fotoamatori. Per anni i produttori hanno cercato di convincerci che la qualità del formato APS era “abbastanza”, era sufficiente per tutte le applicazioni, con l’eccezione di Canon che si avventurò sulla strada di mettere in produzione delle reflex FF. La prima, la 1Ds era costosissima, ma poi segui la 5D con 12 Mpx e un prezzo “quasi” accessibile. Ciò incominciò a evidnziiare che la qualità d’immagine che si poteva ottenere da una reflex fullframe era superiore, a parità di pixel, a quella di una APS. I recenti annunci, con l’ingresso di Nikon e Sony nel mercato delle FF, hanno riptoposto il problema della differenza di qualità fa qeste e le APS.
Per verificare queste differenze analizzerò una serie di scatti, fatti con  reflex con uguale numero di pixel, le Nikon D3, D700, D300 e D90 dal sito di Imaging Resources e foto fatte da me in studio e al Photo Show fatte con D3 e D300. Anche se queste due fotocamere appartengono a differenti fasce di mercato il confronto ha senso in quanto i risultati possono essere estesi anche alla D700, molto più vicina alla D300 (non userò scatti fatti da me con la D700 perchè al momento in cui l’ho provata non disponevo di un software per convertire i suoi raw e quindi ho scattato solo in jpeg).

Crop delle immagini al 100 %

Sono disponibili poi delle foto da me scattate con le Nikon D3 e D300

Foto originali Nikon D3

Foto originali Nikon D300

Come si può vedere dai crop e dalle foto originali le due FF, D3 e D700, presentano una nitidezza superiore alle APS, D300 e D90, ma soprattutto un rumore nettamente inferiore. In quasi tutte le foto il rumore delle FF a 6400 Iso è inferiore a quello delle APS a 1600 Iso.
I motivi per i quali la qualità di immagine di una FF è superiore a quella di una APS sono abbastanza evidenti e ne ho anche parlato in precedenti articoli.
Il principale e fondamentale è, come sempre in fotografia, la maggior dimensione del sensore 2,33 volte più grande dell’APS. Questo vuol dire che, a parità di dimensioni di stampa o di visualizzazione, la foto fatta con la FF deve essere ingrandita meno rispetto ad una APS, mantenendo quindi un’impressione di maggior nitidezza. Inoltre la maggiore dimensione comporta o che il sensore FF contiene più del doppio dei pixel e un aumento del 43 % della risoluzione oppure, a parità di pixel, una loro maggiore grandezza con la conseguenza di raccogliere una maggior quantità di luce per pixel e di produrre un minor rumore a parità di sensibilità; oltre a ciò con le FF si ha un maggior controllo della profondità di campo che può essere più stretta di quella delle APS. Gli obiettivi grandangolari poi mantengono il loro angolo di campo e possono essere sfruttati per la loro reale focale. Infine il mirino è sicuramente più grande consentendo di inquadrare molto meglio il soggetto e di mettere a fuoco anche manualmente.

17 pensieri riguardo “Confronto FX (fullframe) – DX (APS)”

  1. Interessante l’articolo…insomma i soliti produttori che, furbescamente, propongono continuamente novità per tener desto il mercato senza badare più che tanto alla qualità e alla durata dei loro apparecchi come era una volta con le mitiche Leica, Hasselblad..
    Un paio di anni fa ho comprato usata una canon Powershot G6 con la quale mi sono sempre divertito e ho fatto anche belissimi ingrandimenti 50×70 per vetrine e amici..
    Recentemente, pensando di poter sfruttare anche se in manuale (ma per me non era un problema) le ottiche Nikon che ho nel cassetto mi sono fatto una D80 seminuova…
    Ho fatto degli scatti e poi, gli immancabili confronti…. Sono rimasto assi sorpreso nel constatare che la “macchinetta” reggeva benissimo il confronto alle basse sensibilità dove la nitidezza a tutte le focali, confrontata sia con ottiche nikon fisse che zoom AF Nikon, era addirittura…superiore…Lascio ai lettori ogni commento…

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    1. sono d’accordo con te; i produttori devono vendere, vendere, vendere!!!
      io per anni ho scattato foto (analogiche) con Yashica e ottiche zeiss ottima accoppiata; da qualche anno a questa parte sono passato a digitali come Canon a620 prima e A650 dopo …bene: ho fatto stampare un libro fotografico che lascia a bocca aperta chiunque lo vede (foto in pieno sole, macro, e paesaggi mozzafiato) e non avrei nessun motivo per sognare ancora la reflex….
      ma quando il tarlo comincia a fare la sua comparsa è la fine… prendere in mano una reflex “è fotografare” nel senso più morboso del termine è passione pura… è fermare l’attimo così come lo vedi e non come “viene fuori” dal ritardo di scatto delle compatte….
      di contro, però, il risultato (in condizioni normali) è uguale a una “macchinetta” compatta di buona qualità

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      1. “di contro, però, il risultato (in condizioni normali) è uguale a una “macchinetta” compatta di buona qualità”
        Non è assolutamente così!

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  2. ..il ritardo di scatto delle compatte, sebbene sempre più contenuto, è una cosa un po’ “voluta” (come la velocità di raffica di solito inferiore) per differenziarle dalle reflex e avere così un doppio, grasso mercato…
    Se leggessimo meno riviste fotografiche e fotografassimo di più e senza pensare ai tecnicismi esasperati e a traguardi mai definitivi, faremmo foto migliori e con maggior serenità…

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    1. Claudio concordo con la seconda parte del tuo post: si possono fare belle foto con qualsiasi macchina.
      Per il ritardo di scatto purtroppo i sistemi AF a valutazione di contrasto rilevato direttamente sul sensore e usati dalle compatte sono ancora più lenti di quelli a valutazione di fase delle reflex e ciò influisce sulla velocità di scatto. In aggiunta le reflex usano cpu più potenti e veloci, ma più costose, per il controllo dei parametri di esposizione e dell’AF.
      Ciao, Francesco

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  3. …OK Francesco, va bene…però se, in ultima analisi, valuto la foto in sè in termini di nitidezza e resa del colore, anche pensando a stampe di grande formato (che in genere nessuno o quasi fa, ridimensionando paurosamente il megafile per sitemarlo sul web e condividerlo con amici e appassionati)
    la “reflex”, al di là dell’ingombro maggiore e del peso, non ha molto da dire di più…anche se qualcuno giura che “è un altro pianeta”…
    Secondo me, la resa delle compatte di fascia alta è ottimizzata al massimo (G11 Canon etc.)…da qui i risultati strabilianti..e se al pari lo fossero le reflex, la differenza in termini qualitativi sarebbe almeno ..evidente…o no?
    Certo che la “macchinona pesante e costosa con lo zumone” fa più “professionale” ma mi sembra il solito discorso sull’Avere e sull’Essere… 🙂

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    1. Claudio, probabilmente per le generiche “foto ricordo” che fa il 95 % dei fotoamatori quello che dici è vero. però la reflex ha il vantaggio degli obiettivi intercambiabili e la qualità degli stessi che per forti ingrandimenti (concordo che li fanno pochi) fa la differenza. Altra differenza fondamentale è la profondità di campo. Comunque se vuoi ti posso mandare qualche foto fatta con G10 e 5D II nella stessa situazione e vedrai che la differenza c’è anche viste intere sullo schermo (non al 100 %).
      Infine c’è un altro vantaggio: come avrei fatto a dire che ero il redattore di un sito automobilistico (ho anche quello, anche se lo aggiorno poco) e che avevo la necessità di entrare nel blindatissimo stand Ferrari al Motor Show per fare un servizio fotografico se mi fossi presentato con una compatta invece che con la Nikon e relativi lunghi obiettivi?!

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  4. mi fa piacere se mi mandi le foto…magari anche solo in crop…
    ho passato lunghe ore a consultare i test di:

    http://www.dpreview.com/gallery/

    e a fare comparazioni su:

    http://www.imaging-resource.com/IMCOMP/COMPS01.HTM

    e i risultati sono sempre stati…sconcertanti..
    Poi c’è il fatto dell’IMMAGINE DEL FOTOGRAFO”…con la borsona piena di zoomoni mostruosi che fanno tanto “scena PRO”…
    ma questa è…un’altra storia…

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    1. Claudio, se mi dai un attimo di tempo sceglierò qualche foto da mandarti
      Poi penso che scriverò un articolo per chiarire le differenze fra la compatte e le reflex e soprattutto fra i vari formati di sensore, perchè la sua dimensione è quella che conta.

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  5. Ciao Claudio,
    mi pare che la pretesa di paragonare una compatta con una reflex sia un po’ simile a quella che ebbe un mio amico quando cercò di convincermi che gli MP3 hanno la stessa qualità di suono dei CD…
    Credo che il senso di acquistare o meno una reflex sia da cercare, più che dall’uso che ne fai delle foto, innanzitutto da quanto ti soddisfano le immagini che hai realizzato (come dicono negli States, ognuno di noi dev’essere libero di cercare la propria felicità…), e poi anche dalla loro funzione.
    Se le tue immagini ti piacciono anche quando realizzate con una compatta allora sii felice con la tua compatta e lascia perdere le reflex, non c’è mica nulla di male in questo.
    Ma se quando fotografi magari provi a realizzare non solo la “rappresentazione” (mimesi) di una “scena tridimensionale” quanto piuttosto la “creazione” di un’immagine (astrazione) bidimensionale traendo spunto “anche” da una scena tridimensionale, allora la compatta non ti basta più.
    Non voglio cadere troppo nei sofismi di estetica da liceo, però in breve la reflex offre a mio avviso una flessibilità di utilizzo che le compatte non possono offrirti, al di là del fatto che pure una coolpix di ultima generazione in determinate situazioni fotografa bene tanto quanto una D3.

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  6. Non sarà questo commento a fermare lo sviluppo della tecnologia, ma la mia sensazione è che questa non sia al vantaggio della maggior parte dei fotoamatori, tra i quali anch’io mi considero.
    Comunque non posso che confermare la bontà del FF in termini di qualità rispetto i mezzi formati, maggire gamma tonale, ingrandimento del mirino adeguato, profondità di campo e tutto il resto… ma l’impressione, è che superata la fase della guerra dei pixel si stia entrando nella fase della guerra dei sensori. Sembra non si possa fare a meno del FF, sembra non si possa scattare a meno di 12800 ISO in pieno sole.
    Sicuramente il progredire della tecnologia livellerà i prezzi fino a far tornare il classico formato Leica come lo standard nel mondo reflex (con buona pace del 4/3).
    Ho però la sensazione che anche questa sia alla fine una pura operazione di facciata, i mega sensori FF da 30mega in su daranno risultati migliori come resa rispetto i mezziformati attuali , ma a quale prezzo…
    Un FF penso (ma potrei sbagliarmi vista la mia scarsa conoscenza del digitale) necessiti di ottiche di un certo pregio per dare il meglio, e queste non fanno sempre rima con lo zoom in kit.
    Molti sono quelli che hanno investito in vetri di un certo valore, e ora si propongono i 30 mega delle FF, che in un certo senso coincide con la legge del mercato per vendere e ancora vendere, a prezzo spropositato tecnologia già superata, invece di migliorare i limiti dei sensori attuali e passare dallo schema Bayer a qualcosa di più simile al Foveon.
    Questo permetterebbe di sfuttare a fondo ancora molte delle ottiche creare e ottimizzate per i “piccoli” sensori APS-4/3.
    Si è anche vero che ci hanno fatto credere che non vi sia-era niente di meglio rispetto al mezzo formato, ma perchè alla fine non continuare a crederci ancora.
    Tenendo sempre conto che vi è sempre il meglio per chi lo vuole: il medio formato che sarà sempre una spanna sopra al FF.
    ma il FF di oggi non era il piccolo di un tempo?
    con buona pace del 24×36.

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    1. Vero Massimo, il fulframe di oggi era il “piccolo” formato di una volta. Ma può essere così anche oggi, basta guardare le foto fatte con la Leica S2 (45×30) che spero di pubblicare quanto prima.
      Per quanto riguarda gli obiettivi invece è esattamente il contrario di quanto pensi insieme con la maggior parte dei fotografi. Nei formati più piccoli (APS, 4/3) gli obiettivi, per riprendere gli stessi dettagli del fullframe devono avere una risolvenza maggiore, cioè lavorare a frquenze spaziali più alte, alle quali la loro MTF (cioè in pratica la loro nitidezza) è inferiore. Sono stati pubblicati centinaia di test degli stessi obiettivi su FF e APS e SEMPRE la resa è stat migliore su FF.
      Ciao, Francesco

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  7. Salve,ho trovato molte notizie utili su questo sito,dato che sono in procinto di cambiare macchina e sicuramente prenderò una full-frame.
    Purtroppo comparare le immagini del sito ‘Imaging Resource’ non mi convince molto,anzi alcune immagini sono accreditate a più di una macchina,l’esempio più lampante è ‘House poster’ tra la Nikon D700 e Canon 5D MKII,l’immagine è la stessa per tutte e due le macchine,lo si può notare dalle ombre che cadono sugli stessi punti,mentre nei dati exif ci sono orari e giornate diverse.
    Quindi sono al punto di prima,mi sapete indicare un sito serio dove posso comparare veramente gli scatti delle macchine sopra citate?
    Grazie e complimenti al sito.

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    1. Non ho presenti in questo momento le due foto di Imaging Resource, controllerò, ma mi sembra strano. Le foto dovrebbero essere di dimensioni differenti visto che una è di 12 Mpx, l’altra di 21. I dati exif non sono sempre affidabili per data e ora perchè bisognerebbe prima controllare che le impostazioni delle macchine siano giuste per calendario e orologio e quando si fanno le prove, con macchine date in uso per poco tempo questo non sempre succede. Imaging Resource mi è sempre sembrato un sito attendibile.
      Puoi veder anche le foto di prova di DPReview (www.dpreview.com) ma non sempre scattano con le alte sensibilità.
      Oppure puoi vedere le mie foto negli articoli di prova che ho pubblicato.
      Se vuoi invece delle misure oggettive puoi andare a vedere quelle di DXMark (www.dxomark.com) che misura direttamente l’output raw dei sensori.
      Ciao, Francesco

      P.S.: ho controllato le due foto e i dati Exif sono diversi, tipici di Canon e Nikon. Ovviamente anche le dimensioni sono diverse. Il soggetto è lo stesso perchè Dave Etchells di Imaging Resource cerca di mantenerlo sempre uguale per consentire i confronti. Anche l’ora è simile, 45 min di differenza, una il 12 giugno, l’altra l’8 agosto e qundi è ovvio che le ombre siano simili. Mi sembra quindi improbabile che Dave abbia preferito ridimensionare la foto e modificare a mano tutti gli exif piuttosto che scattare le foto con le macchine in prova. A meno che tu pensi che non abbia provato proprio le macchine. Ma allora sarebbe meglio che lasciassi perdere le review su internet e andassi piuttosto a provare direttamente le macchine in negozio.

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